lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: Silverprint, chromemax

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popecide
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da popecide »

Una bella lettura, complimenti per la chiarezza.


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Carlo-exCiauz
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da Carlo-exCiauz »

Grazie davvero per la dettagliata spiegazione. Ci sono effettivamente più aspetti legati al lavaggio che non sono trascurabili. Nella catena di qualità del processo ogni singolo passo contribuisce ( e deve contribuire) al raggiungimento del risultato finale. Questa bella discussione diciamo che me la "stampo" e la appendo nella camera oscura.

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franz
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da franz »

chromemax ha scritto: E' dimostrato (Calabresi, Sexton e altri) che un eccessivo tempo di bagnato ha effetti negativi sul pattern della grana; la grana è meno uniforme e l'aspetto della stampa appare meno nitido.
Salve

La questione è per me molto interessante e mi piacerebbe approfondire.
Se ci sono riferimenti precisi in letteratura (Sexton e altri) mi piacerebbe leggerli. C'è chi può darmi indicazione su come trovarli...da solo non ci sono riuscito.

Se è vero che con un tempo bagnato eccessivo (quanto?) "l'aspetto della stampa appare meno nitido" come si spiega che gli sviluppi ad alta nitidezza hanno un tempo di sviluppo piuttosto lungo a causa dell'alta diluizione e scarsa agitazione e che gli sviluppi stand - o semi stand o comunque con agitazione molto scarsa e tempi lunghi - non peggiorino la nitidezza?
Anzi, molti affermano il contrario.

Grazie per l'aiuto.

Francesco :-h :-h

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Pacher
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da Pacher »

Basta che provi, prendi 2 fotogrammi li sviluppi con procedura standard, uno lo lavi con il metodo ilford e l'altro lo lasci a bagno un'ora. Quando sono asciutti li guardi con il focometro.

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Silverprint
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da Silverprint »

L'acutanza, sensazione di nitidezza, può essere ottenuta in due modi.

Con sviluppi lunghi e agitazione ridotta o nulla si ottiene il cosiddetto "effetto bordo"; con sviluppi energici e senza solventi (anche il solfito in quantità lo è) e tempi bagnati ridotti si ottiene la migliore resa della grana.

Su stampe piccole l'effetto bordo può funzionare bene, ma se si ingrandiscono diventa spesso spiacevole (grossolano), e soprattutto deludente; deludente nel senso che dalla distanza promette più dettaglio di quello che poi in effetti osservando bene si trova. Se poi gli ingrandimenti sono spinti allora da vicino si vede pure che la grana è tutta spappolata (fino a far sembrare la stampa sfocata).

Avere una grana ben netta invece consente forti ingrandimenti, non è deludente anche se su immagini piccine non ha quel non so che di "spettacolare" (esiste gente che ci va matta... :ymsick: ) che possono avere le stampe piccole dall'accentuato effetto bordo.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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lo_Spocchioso
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da lo_Spocchioso »

popecide ha scritto:Una bella lettura, complimenti per la chiarezza.
Concordo, discussione molto interessante.
Andrea - le mie foto analogiche sul digitalissimo Flickr

A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura.

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Pierpaolo B
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da Pierpaolo B »

Il chiarificatore (da me) su PanF al magenta gli fa "blisga pò casca" (non più di un risciacquo) mentre qualche risciacquo in più risolve soprattutto se a 24°. Alla prima occasione provo con il sodio solfito semplice anche se dovrebbe essere un hypo cleaner in dialetto ;)
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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Pierpaolo B
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da Pierpaolo B »

Come dice Andrea l'effetto bordo è quasi sempre più un problema che un vantaggio. Oltre a vedere lo sgradevole artefatto su ingrandimenti si va quasi sempre a finire nell'effetto scia che rovina irrimediabilmente l'immagine. Senza poi parlare del "difficie" contrasto che esce dagli sviluppi stand ecc.
Insomma il trattamento deve essere "deciso e veloce" e i risultati difficilmente deluderanno.
Mi chiamo Pierpaolo.
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pacopas
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da pacopas »

lo_Spocchioso ha scritto:
popecide ha scritto:Una bella lettura, complimenti per la chiarezza.
Concordo, discussione molto interessante.
Mi aggiungo..grazie mille!!

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chromemax
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Re: lavaggio film: Metodo Ilford vs. Indicazione Anchell.

Messaggio da chromemax »

franz ha scritto:Se ci sono riferimenti precisi in letteratura (Sexton e altri) mi piacerebbe leggerli. C'è chi può darmi indicazione su come trovarli...da solo non ci sono riuscito.
Beh, Calabresi l'abbiamo qui :) Una conferma indiretta l'ha data Sexton (e forse un'altro famoso fotografo, che adesso non ricordo), in una intervista, dove parlava di un problema di grana con l'uso dell'acqua distillata e la causa veniva individuata nel maggior rigonfiamento che questa provoca alla gelatina. Sinceramente non ricordo se era su web o su una rivista, dovrei scartabbellare più di un centinaio di numeri e sinceramente non me la sento. Insomma il rigonfiamento della gelatina va tenuto al minimo per evitare un aspetto meno bello della grana.
Rispondendo anche alla seconda parte della domanda, come ha già detto Andrea, una grana netta e a fuoco è di per sè sufficiente a far percepire all'occhio una sensazione generale di nitidezza (chiaramente se la grana diviene visibile nell'ingrandimento) di tutta l'immagine; è una parte del successo del Rodinal :)

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