Peculiarità sviluppi eco-friendly
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Peculiarità sviluppi eco-friendly
Vorrei prima di tutto iniziare con un doveroso pensiero a tutte le persone residenti nei comuni che ieri sono stati colpiti dal terremoto; non fa mai piacere sentire certe notizie, spero che possano tornare alla normalità il più presto possibile, anche se sarà difficile.
- Tornando a noi:
In questi giorni stavo guardando sviluppi per carte vari, attirato sopratutto dal tetenal eukobrom noto per essere un rivelatore tendenzialmente freddo, che pompa un po' i neri ed a detta delle persone dura molto in bottiglia (cosa non trascurabile essendo uno stampatore poco costante).
Poi magicamente, guardando sul sito tetena el scopro che esiste un eukobrom ac che al posto dell'idrochinone ha l'acido ascorbico, che avrebbe il pregio di non essere inquinante e sopratutto non tossico;
la mia domanda è questa:
Tra l'eukobrom all'idrochinone e l'eukobrom ac con l'acido ascorbico come risultato in stampa e come conservazione in bottiglia, esistono differenze?
ed in generale, dato che molte case produttrici hanno in vendita un rivelatore che usa l'acido ascorbico (es. bellini), cosa cambia come risultato tra questo e l'idrochinone? vale la pena cambiare?
Stesso discorso mi piacerebbe approfondirlo per quanto riguarda i rivelatori di pellicole come l'Xtol a differenza di un d76
Grazie, buona giornata
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In questi giorni stavo guardando sviluppi per carte vari, attirato sopratutto dal tetenal eukobrom noto per essere un rivelatore tendenzialmente freddo, che pompa un po' i neri ed a detta delle persone dura molto in bottiglia (cosa non trascurabile essendo uno stampatore poco costante).
Poi magicamente, guardando sul sito tetena el scopro che esiste un eukobrom ac che al posto dell'idrochinone ha l'acido ascorbico, che avrebbe il pregio di non essere inquinante e sopratutto non tossico;
la mia domanda è questa:
Tra l'eukobrom all'idrochinone e l'eukobrom ac con l'acido ascorbico come risultato in stampa e come conservazione in bottiglia, esistono differenze?
ed in generale, dato che molte case produttrici hanno in vendita un rivelatore che usa l'acido ascorbico (es. bellini), cosa cambia come risultato tra questo e l'idrochinone? vale la pena cambiare?
Stesso discorso mi piacerebbe approfondirlo per quanto riguarda i rivelatori di pellicole come l'Xtol a differenza di un d76
Grazie, buona giornata
Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
C'è il Bellini D100 che costa meno, è parimenti ecologico, ha un bel tono neutro e dura in flacone non aperto sino a due anni. Lo uso da tempo come sviluppo standard.
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Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
Riguardo il Bellini ed il Print Plus avevo notato la peculiarità di cambiare tono abbastanza visibilmente al variare della diluizione.
Tendenzialmente freddi quando usati alla massima concentrazione, via via più caldi aumentando la diluizione.
Se vogliamo sarebbe un difetto... ma può essere una caratteristica utile.
Devo però dire che l'ultima volta che ho provato non ha funzionato, forse per via della temperatura elevata o magari perché nel frattempo hanno cambiato qualcosa, per aggiustare la caratteristica di cui sopra. Quindi devo riprovare.
Ho usato molto il Print Plus Agfa 1+4 per ottenere un tono abbastanza freddo su Agfa e Adox Mcc e Rollei 111.
L'X-tol ha grana più fine del D-76. Con le T-max oltre un certo livello di sottosviluppo si "siede" improvvisamente con una perdita decisa di sensibilità ottenibile, mentre col D-76 si può ottenere un contrasto più basso. Visivamente i risultati sono abbastanza diversi, se si ingrandisce abbastanza.
Tendenzialmente freddi quando usati alla massima concentrazione, via via più caldi aumentando la diluizione.
Se vogliamo sarebbe un difetto... ma può essere una caratteristica utile.
Devo però dire che l'ultima volta che ho provato non ha funzionato, forse per via della temperatura elevata o magari perché nel frattempo hanno cambiato qualcosa, per aggiustare la caratteristica di cui sopra. Quindi devo riprovare.
Ho usato molto il Print Plus Agfa 1+4 per ottenere un tono abbastanza freddo su Agfa e Adox Mcc e Rollei 111.
L'X-tol ha grana più fine del D-76. Con le T-max oltre un certo livello di sottosviluppo si "siede" improvvisamente con una perdita decisa di sensibilità ottenibile, mentre col D-76 si può ottenere un contrasto più basso. Visivamente i risultati sono abbastanza diversi, se si ingrandisce abbastanza.
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Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
Infatti stavo guardando pure il bellini d100 che sembrava interessante, in diluizione quanto dura?
sto usando il pq universal e sono abbastanza contendo come durata in bottiglia senza aria
Per quanto riguarda l'xtol, cosa intendi con una perdita di sensibilità ottenibile? che non da definizione nelle zone più scure? quindi sfrutterebbe meno la sensibilità della pellicola o semplicemente è difficile da trattare con un tempo che non sia quello standard della pellicola utilizzata.
Quindi il d76 sarebbe più "malleabile" come sviluppo se non ho capito male
sto usando il pq universal e sono abbastanza contendo come durata in bottiglia senza aria
Per quanto riguarda l'xtol, cosa intendi con una perdita di sensibilità ottenibile? che non da definizione nelle zone più scure? quindi sfrutterebbe meno la sensibilità della pellicola o semplicemente è difficile da trattare con un tempo che non sia quello standard della pellicola utilizzata.
Quindi il d76 sarebbe più "malleabile" come sviluppo se non ho capito male
Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
Anche un mese, poi ovviamente dipende anche dallo sfruttamento.MarcoV95 ha scritto:Infatti stavo guardando pure il bellini d100 che sembrava interessante, in diluizione quanto dura?
Dopo l'uso travaso lo sviluppo dalla vasca in un bottiglione da 5 litri con tappo a spina, senza preoccuparmi di gasare.
Dimenticavo: Bellini dà una diluizione 1+9, ma il tempo di comparsa in questo modo arriva ad oltre 20 secondi. Preferisco diluirlo 1+5.
- MarcoV95
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Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
Interessantissima come cosa, grazie delle dritte, mi sa che faccio un giro da fotomatica!
Tanto per curiosità, che carta utilizzi con più frequenza con questo sviluppo? mi sto avvicinando alle carte baritate e cerco informazioni perché da fotomatica o hanno foma o ilford e sarei orientato o sulle fomabrom variant 111 o su delle fb classic.
Il problema è che sulle prime trovo opinioni contrastanti e sulle seconde nessuno le elogia particolarmente, in più proprio ora ho una stampa fatta con ilford mg iv da quasi 2 ore in un bagno 1+3 di kodak rapid selenium e non vedo il ben che minimo cambiamento, non mi vorrei ritrovare così anche con le fb classic.
Se le avessero da fotomatica mi prenderei della adox le mcc 111 che ne sento parlare bene
Tanto per curiosità, che carta utilizzi con più frequenza con questo sviluppo? mi sto avvicinando alle carte baritate e cerco informazioni perché da fotomatica o hanno foma o ilford e sarei orientato o sulle fomabrom variant 111 o su delle fb classic.
Il problema è che sulle prime trovo opinioni contrastanti e sulle seconde nessuno le elogia particolarmente, in più proprio ora ho una stampa fatta con ilford mg iv da quasi 2 ore in un bagno 1+3 di kodak rapid selenium e non vedo il ben che minimo cambiamento, non mi vorrei ritrovare così anche con le fb classic.
Se le avessero da fotomatica mi prenderei della adox le mcc 111 che ne sento parlare bene
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Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
A me la Classic piace. Non ha i difetti della MG IV (poca reattività, resistenza al viraggio, incrocio delle emulsioni mal riuscito e spesso visibile sui toni medi). È una carta che trovo facile e molto prevedibile. Insomma non vedo motivi per non consigliarla, a differenza della sua progenitrice. Variando fattore di sviluppo la curva cambia poco, e la densità cambia in maniera molto prevedibile, per cui, come la precedente, non ha particolarmente senso lavorarla con variazioni del fattore di sviluppo, ma conviene fare tutto in esposizione.
La Foma 111 (o Rollei 111) è dura sui toni scuri e morbida su quelli chiari, è molto reattiva e veloce. Sente molto le variazioni del fattore di sviluppo e anche le differenze tra i rivelatori. È più difficile da usare della Classic, ma consente maggiori margini di intervento, specialmente con negativi un po' sotto-esposti e sovra-sviluppati (che sono molto comuni). Teme, forse più delle altre, il caldo e il tempo.
La Adox è anch'essa ottima, meno rettiva della Foma e un po' più graduale. È più morbida nei toni scuri rispetto alla Foma. Nei toni chiari è più morbida della Ilford. Reagisce bene un po' a tutti i trattamenti. È la carta che uso più spesso, seguita dalla Foma/Rollei.
Insomma credo che siano tutte ottime, la Ilford sicuramente preferibile per chi abbia meno esperienza. Le altre richiedono più attenzioni, ma possono essere utili in molti casi.
La Foma 111 (o Rollei 111) è dura sui toni scuri e morbida su quelli chiari, è molto reattiva e veloce. Sente molto le variazioni del fattore di sviluppo e anche le differenze tra i rivelatori. È più difficile da usare della Classic, ma consente maggiori margini di intervento, specialmente con negativi un po' sotto-esposti e sovra-sviluppati (che sono molto comuni). Teme, forse più delle altre, il caldo e il tempo.
La Adox è anch'essa ottima, meno rettiva della Foma e un po' più graduale. È più morbida nei toni scuri rispetto alla Foma. Nei toni chiari è più morbida della Ilford. Reagisce bene un po' a tutti i trattamenti. È la carta che uso più spesso, seguita dalla Foma/Rollei.
Insomma credo che siano tutte ottime, la Ilford sicuramente preferibile per chi abbia meno esperienza. Le altre richiedono più attenzioni, ma possono essere utili in molti casi.
Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
Ciao Marco, ti posso dare la mia opinione sulla carta Fomabrom che utilizzo da un pochino.
Se ti rispondevo un paio di settimane fa, ti avrei detto di lasciarla stare perchè non si riesce a gestire bene le alte luci, che diventano sempre grigie (mentre sui toni scuri non mi da grossi problemi).
Poi ho cambiato il mio modo di lavorare in CO perchè la Foma scurisce MOLTO tra bagnata ed asciutta, ed ora devo dire che inizio a vedere dei risultati interessanti.
Se guardi la curva caratteristica delle Foma vedi nel piede della curva della carta (che determina le alte luci sulla stampa) è breve specialmente con filtri gradi fino al tre, per cui con poca esposizione in più rischi che le alte luci ti scappano via e si ingrigiscono, per cui devi rimanere un pelino scarso (almeno io faccio così) in fase di esposizione. Anche perchè come detto, poi una volta asciutte si scuriscono e quello che sembrava un bel bianco diventa grigio.
Io la Foma dopo averla esposta, la lascio ad asciugare almeno un giorno ma se riesco anche due, dopo di che la prendo in mano la valuto. Questo già dal primo provino, per cui mi sono organizzato le sedute in CO in cui prima seleziono alcuni scatti che voglio stampare, poi faccio una seduta in cui esguo solo il primo provino, aspetto che si asciuga e poi valuto, se necessario cambio contrasto e ulteriore provino e aspetto che si asciughi, valuto e poi provino o stampa di prova e via dicendo.
In questo modo di solito con 2 / 3 provini arrivo ad una stampa di lavoro già soddisfacente per poi fare la stampa finale.
E' un modus operandi un pò strano, per alcune sedute ti sembra di non aver combinato niente, poi ti trovi con una seduta in CO ad avere 3-4 stampe finite
Se ti rispondevo un paio di settimane fa, ti avrei detto di lasciarla stare perchè non si riesce a gestire bene le alte luci, che diventano sempre grigie (mentre sui toni scuri non mi da grossi problemi).
Poi ho cambiato il mio modo di lavorare in CO perchè la Foma scurisce MOLTO tra bagnata ed asciutta, ed ora devo dire che inizio a vedere dei risultati interessanti.
Se guardi la curva caratteristica delle Foma vedi nel piede della curva della carta (che determina le alte luci sulla stampa) è breve specialmente con filtri gradi fino al tre, per cui con poca esposizione in più rischi che le alte luci ti scappano via e si ingrigiscono, per cui devi rimanere un pelino scarso (almeno io faccio così) in fase di esposizione. Anche perchè come detto, poi una volta asciutte si scuriscono e quello che sembrava un bel bianco diventa grigio.
Io la Foma dopo averla esposta, la lascio ad asciugare almeno un giorno ma se riesco anche due, dopo di che la prendo in mano la valuto. Questo già dal primo provino, per cui mi sono organizzato le sedute in CO in cui prima seleziono alcuni scatti che voglio stampare, poi faccio una seduta in cui esguo solo il primo provino, aspetto che si asciuga e poi valuto, se necessario cambio contrasto e ulteriore provino e aspetto che si asciughi, valuto e poi provino o stampa di prova e via dicendo.
In questo modo di solito con 2 / 3 provini arrivo ad una stampa di lavoro già soddisfacente per poi fare la stampa finale.
E' un modus operandi un pò strano, per alcune sedute ti sembra di non aver combinato niente, poi ti trovi con una seduta in CO ad avere 3-4 stampe finite
- MarcoV95
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Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
Allora la prossima spesa che andrò a fare sarà il d100 e la ilford fb classic, prima o dopo proverò pure le foma
Mi sa che prenderò pure l'xtol per tagliare la testa al toro, vediamo come va con le hp5.
Grazie a tutti dei consigli preziosi!
Mi sa che prenderò pure l'xtol per tagliare la testa al toro, vediamo come va con le hp5.
Grazie a tutti dei consigli preziosi!
Re: Peculiarità sviluppi eco-friendly
La foma (sia FB, sia RC), provata una volta su consiglio di Andrea, è diventata la mia preferita.
Circa l'xtol, attenzione, si conserva veramente poco, valuta tu, in base alla frequenza dei tuoi sviluppi se convenga comprarlo.
Circa l'xtol, attenzione, si conserva veramente poco, valuta tu, in base alla frequenza dei tuoi sviluppi se convenga comprarlo.