Segnalazione asta
Moderatore: etrusco
Re: Segnalazione asta
Certo, ma per quelle macchine non sono quelli i prezzi.
Conosco gente che fa fatica a vendere quadri importanti a 50000 euro.
Qui siamo nel collezionismo tipico della sottocultura.
Conosco gente che fa fatica a vendere quadri importanti a 50000 euro.
Qui siamo nel collezionismo tipico della sottocultura.
Re: Segnalazione asta
Direi collezionismo patologico
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Re: Segnalazione asta
Quasi tutti i collezionismi sono patologici.
La bellezza della signora "leica", secondo me, non ha pari. Gingillo meccanico che crea dipendenza, macchina degna della più blasonata aristocrazia.
Illustri fotografi come Berengo Gardin parlano di questo straordinario strumento come si parla ad un amore.
Ma 70000 Euro sono un pò troppi per una vecchietta.
Lo stesso Silverprint ha sempre desiderato una Leica medio formato analogica .......(e come non dargli torto)
La bellezza della signora "leica", secondo me, non ha pari. Gingillo meccanico che crea dipendenza, macchina degna della più blasonata aristocrazia.
Illustri fotografi come Berengo Gardin parlano di questo straordinario strumento come si parla ad un amore.
Ma 70000 Euro sono un pò troppi per una vecchietta.
Lo stesso Silverprint ha sempre desiderato una Leica medio formato analogica .......(e come non dargli torto)
- Elmar Lang
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Re: Segnalazione asta
È sbagliato bollare come sottocultura qualcosa, solo perché non lo si condivide.karlo ha scritto:Certo, ma per quelle macchine non sono quelli i prezzi.
Conosco gente che fa fatica a vendere quadri importanti a 50000 euro.
Qui siamo nel collezionismo tipico della sottocultura.
Secondo te, quali sarebbero i prezzi giusti? Lavori per case d'Asta e quindi sei più "ferrato" nella valutazione?
Circa I "quadri importanti da 50.000 euro", se non riescono a venderli, le cose sono due: o sono effettivamente delle croste, o non hanno trovato l'intermediario o la casa d'aste giusta a cui affidarsi.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Fabio Pasquarella
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Re: Segnalazione asta
karlo ha scritto: Lo stesso Silverprint ha sempre desiderato una Leica medio formato analogica .......(e come non dargli torto)
hassly in effetti sembra il nome di un cane e flex pare 'na sega circolare...
Re: Segnalazione asta
Elmar Lang ha scritto:È sbagliato bollare come sottocultura qualcosa, solo perché non lo si condivide.karlo ha scritto:Certo, ma per quelle macchine non sono quelli i prezzi.
Conosco gente che fa fatica a vendere quadri importanti a 50000 euro.
Qui siamo nel collezionismo tipico della sottocultura.
Secondo te, quali sarebbero i prezzi giusti? Lavori per case d'Asta e quindi sei più "ferrato" nella valutazione?
Circa I "quadri importanti da 50.000 euro", se non riescono a venderli, le cose sono due: o sono effettivamente delle croste, o non hanno trovato l'intermediario o la casa d'aste giusta a cui affidarsi.
Case d'asta?
Sai a quanto hanno venduto la settimana scorsa una ciocca di capelli del chitarrista del Beatles?
Penso di essere in grado di saper valutare il vero valore di quella ciocca.
- Elmar Lang
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Re: Segnalazione asta
Io lavoro da oltre vent'anni quale tecnico/esperto professionista, nel campo dell'antiquariato e del collezionismo. Sono interpellato da collezionisti, pubbliche istituzioni, antiquari e case d'asta, per valutazioni e perizia o consulenze.
Credimi, è un lavoro complesso, che richiede una preparazione anche molto specialistica, non certo da bar sport.
Certe sparate ad effetto, puoi davvero risparmiartele.
E. L.
Credimi, è un lavoro complesso, che richiede una preparazione anche molto specialistica, non certo da bar sport.
Certe sparate ad effetto, puoi davvero risparmiartele.
E. L.
Ultima modifica di Elmar Lang il 14/06/2017, 8:34, modificato 2 volte in totale.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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Re: Segnalazione asta
Non ho dubbi su ciò che hai detto e sono convinto che il tuo lavoro è complesso, proprio ieri al "bar sport" un noto collezionista di Trento mi spiegava la complessità attuale di vendere un quadro. Per la valutazione si rivolgono ad un professore della Facoltà di Venezia.Elmar Lang ha scritto:Io lavoro da oltre vent'anni quale tecnico/esperto professionista, nel campo dell'antiquariato e del collezionismo. Sono interpellato da collezionisti, pubbliche istituzioni, antiquariato e case d'asta, per valutazioni e perizia o consulenze.
Credimi, è un lavoro complesso è che richiede una preparazione anche molto specialistica, non certo da bar sport.
Certe sparate ad effetto ,puoi davvero risparmiartele.
E. L.
Io ho una laurea tecnica e non faccio questo lavoro, però resto della mia idea.
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Re: Segnalazione asta
Non si tratta di "complessità", ma di probabile difficoltà nel mercato di determinate opere.
Un quadro, o altro, si vende sempre, se il prezzo richiesto è adeguato allo specifico momento. Può darsi che il quadro del collezionista importante sia di un genere ora non richiesto o di valutazione ora eccessiva.
Sono certo che il professore universitario sia un'autorità nell'autenticazione di un'opera, deve però anche avere la conoscenza dell'andamento del mercato, appunto.
Il collezionismo, in generale, è interessato ai campi più diversi delle testimonianze dell'uomo. Per questo, chi colleziona antiche fotocamere, sicuramente avrà le conoscenze adatte e sufficienti, per saper spendere i suoi soldi ed una casa d'aste seria, deve avere una sua correttezza commerciale, per saper accompagnare i collezionisti nelle loro scelte, fossero quadri del Tiziano, o una Leica Null-Serie, o rare sorpresine Kinder.
Un quadro, o altro, si vende sempre, se il prezzo richiesto è adeguato allo specifico momento. Può darsi che il quadro del collezionista importante sia di un genere ora non richiesto o di valutazione ora eccessiva.
Sono certo che il professore universitario sia un'autorità nell'autenticazione di un'opera, deve però anche avere la conoscenza dell'andamento del mercato, appunto.
Il collezionismo, in generale, è interessato ai campi più diversi delle testimonianze dell'uomo. Per questo, chi colleziona antiche fotocamere, sicuramente avrà le conoscenze adatte e sufficienti, per saper spendere i suoi soldi ed una casa d'aste seria, deve avere una sua correttezza commerciale, per saper accompagnare i collezionisti nelle loro scelte, fossero quadri del Tiziano, o una Leica Null-Serie, o rare sorpresine Kinder.
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Re: Segnalazione asta
Dunque, stavo scorrendo i risultati dell'asta Westlicht (dove, nel mio piccolo, ho acquistato un lotto: c'erano cose da sceicchi, ma anche cose per comuni mortali).
La Olympus cui uno di noi accennava in un precedente intervento, in effetti è uno dei prototipi risalenti al 1937: in tutto 10 esemplari, immatricolati dal n. 101 al 110. In ottant'anni, con tutta probabilità, di quei dieci ne son sopravvissuti pochi, per di più in ottime condizioni.
Infatti, considerandone la rarità, da una stima di 6.000 Euro, quel bell'oggettino è stato aggiudicato a 28.000,- Euro (diritti d'asta compresi).
Anche la vituperata, elitaria Leica, tiene bene le sue posizioni, infatti un prototipo di obbiettivo (su due esemplari esistenti), dalla rispettabile stima di 20.000,- Euro, è stato combattuto sino ai 90.000,- di aggiudicazione (diritti compresi).
La Nikon One, un bel kit completo di imballi, grazie anche alla ricorrenza del centenario della Casa nipponica, ha trovato un nuovo padrone a 48.000,- Euro.
Ecc. ecc.
Per approfondire, http://www.westlicht-auction.com/index.php?id=405&L=1 .
Io capisco che qualcuno possa trovare quantomeno strane le scelte degli appassionati, che in alcuni casi arrivano a qualcosa di assai vicino al feticismo (nel 1995, ad un'asta in Italia, furono vendute delle valigie -in parte ancora chiuse- appartenute ad Eva Braun: la lotta fu serrata, ed il contenuto, era ciò che ci si aspetta di trovare in una valigia: biancheria e corredo personale; non certo documenti che cambiano la storia).
In altri casi, direi nella maggior parte, il collezionismo che non sia quello dedicato alle arti maggiori, in realtà contribuisce a salvare ed a preservare testimonianze del passato, che altrimenti finirebbero dimenticate da qualche parte: libri, fotocamere, cimeli storici, strumenti tecnici, autografi, e quant'altro possa aver fatto parte della storia, quella "grande", come quella delle piccole persone, che l'hanno vissuta non certo da protagonisti.
Se poi vi sono dei collezionisti dai grandi mezzi, disposti a combattersi contro dei loro pari, degli oggetti, fino a farli arrivare a prezzi d'aggiudicazione strabilianti, beh, c'è solo da rallegrarsi.
Un aneddoto: ricordo sempre, per citare una piccolezza, nel 1992, quando un collezionista abbastanza noto, comprò al mercatino della Porta di Brandeburgo a Berlino, un "Ordine della Bandiera Rossa" sovietico, del tipo prodotto in Transcaucasia, durante la Guerra Civile. Lo pagò un po' più di 2.000,- Marchi tedeschi e fu un po' preso in giro per questa sua scelta.
A fine del 2008, questi mise all'asta la sua bella collezione di decorazioni e distintivi dei Paesi Socialisti: quella decorazione sovietica, fu aggiudicata per 130.000,- Euro (cui aggiungere il 20% di diritti d'asta), combattuta fra tre collezionisti russi. Ora, quel pezzo è conservato in un museo storico, donato da questo collezionista, che ha voluto "riportare in patria" un pezzetto della propria storia recente.
Vorrei anche aggiungere, che antiquari e case d'asta sono pure essi settori del lavoro, che danno un impiego a tante persone.
A presto,
E.L.
La Olympus cui uno di noi accennava in un precedente intervento, in effetti è uno dei prototipi risalenti al 1937: in tutto 10 esemplari, immatricolati dal n. 101 al 110. In ottant'anni, con tutta probabilità, di quei dieci ne son sopravvissuti pochi, per di più in ottime condizioni.
Infatti, considerandone la rarità, da una stima di 6.000 Euro, quel bell'oggettino è stato aggiudicato a 28.000,- Euro (diritti d'asta compresi).
Anche la vituperata, elitaria Leica, tiene bene le sue posizioni, infatti un prototipo di obbiettivo (su due esemplari esistenti), dalla rispettabile stima di 20.000,- Euro, è stato combattuto sino ai 90.000,- di aggiudicazione (diritti compresi).
La Nikon One, un bel kit completo di imballi, grazie anche alla ricorrenza del centenario della Casa nipponica, ha trovato un nuovo padrone a 48.000,- Euro.
Ecc. ecc.
Per approfondire, http://www.westlicht-auction.com/index.php?id=405&L=1 .
Io capisco che qualcuno possa trovare quantomeno strane le scelte degli appassionati, che in alcuni casi arrivano a qualcosa di assai vicino al feticismo (nel 1995, ad un'asta in Italia, furono vendute delle valigie -in parte ancora chiuse- appartenute ad Eva Braun: la lotta fu serrata, ed il contenuto, era ciò che ci si aspetta di trovare in una valigia: biancheria e corredo personale; non certo documenti che cambiano la storia).
In altri casi, direi nella maggior parte, il collezionismo che non sia quello dedicato alle arti maggiori, in realtà contribuisce a salvare ed a preservare testimonianze del passato, che altrimenti finirebbero dimenticate da qualche parte: libri, fotocamere, cimeli storici, strumenti tecnici, autografi, e quant'altro possa aver fatto parte della storia, quella "grande", come quella delle piccole persone, che l'hanno vissuta non certo da protagonisti.
Se poi vi sono dei collezionisti dai grandi mezzi, disposti a combattersi contro dei loro pari, degli oggetti, fino a farli arrivare a prezzi d'aggiudicazione strabilianti, beh, c'è solo da rallegrarsi.
Un aneddoto: ricordo sempre, per citare una piccolezza, nel 1992, quando un collezionista abbastanza noto, comprò al mercatino della Porta di Brandeburgo a Berlino, un "Ordine della Bandiera Rossa" sovietico, del tipo prodotto in Transcaucasia, durante la Guerra Civile. Lo pagò un po' più di 2.000,- Marchi tedeschi e fu un po' preso in giro per questa sua scelta.
A fine del 2008, questi mise all'asta la sua bella collezione di decorazioni e distintivi dei Paesi Socialisti: quella decorazione sovietica, fu aggiudicata per 130.000,- Euro (cui aggiungere il 20% di diritti d'asta), combattuta fra tre collezionisti russi. Ora, quel pezzo è conservato in un museo storico, donato da questo collezionista, che ha voluto "riportare in patria" un pezzetto della propria storia recente.
Vorrei anche aggiungere, che antiquari e case d'asta sono pure essi settori del lavoro, che danno un impiego a tante persone.
A presto,
E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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