Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
L'immagine fa schifetto, ma spero renda
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Vabbuò, ora ho le idee molto più chiare. Alla ricerca di un ingranditore rigido e vivo sereno.
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Ecco, esattamente un esempio di quello che dicevo prima, se lo confronti con lo F30 vedi che ha la stessa colonna, ma la testa molto più sporgente e pesante e quindi più soggetta alle vibrazioni.
Il peso va bene ma soprattutto sulle parti fisse non su quelle sospese
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Come già ti hanno detto prima anche io ti consiglio un leitz. In Germania si trovano a poco e sono più rigidi alle vibrazioni dei vari durst.
- ammazzafotoni
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Metti una pettorina gialla ed installa nottetempo dei dossi dissuasori per la strada....ila. ha scritto:L'immagine fa schifetto, ma spero renda
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Ma guarda che c'ho pensato veramenteammazzafotoni ha scritto:Metti una pettorina gialla ed installa nottetempo dei dossi dissuasori per la strada....ila. ha scritto:L'immagine fa schifetto, ma spero renda
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- Pierpaolo B
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Anni fa me me ne misero uno davanti a casa.
Io e i vicini ci mettemmo pettorina gialla e nottetempo lo togliemmo. Di qui passeranno 50 auto al giorno ma ogni auto era un botto. Senza contare la frenata al limite prima e la sgasata dopo.
Molto meglio un asfalto svizzero dei dissuasori.
Io e i vicini ci mettemmo pettorina gialla e nottetempo lo togliemmo. Di qui passeranno 50 auto al giorno ma ogni auto era un botto. Senza contare la frenata al limite prima e la sgasata dopo.
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Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Confermo che l’asfalto svizzero fa abbastanza schifo 


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Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Secondo me, se vibra la stanza, non c'è ingranditore che tenga, se lo appoggi a qualcosa che risente delle vibrazioni della stanza. Io me lo spiego come segue. Ogni corpo (rigido) ha i suoi modi di vibrare: a seconda di come è quanto viene sollecitato, quello si mette a vibrare in modi diversi, ma comunque in base alle sue possibilità. Queste vibrazioni si trasmettono inesorabilmente da corpo rigido a corpo rigido. L'unica cosa che puoi fare per migliorare davvero la situazione è impedire che le sollecitazioni arrivino all'ingranditore, qualunque esso sia. A questo proposito ci dovremmo informare su quali sono i piani microammortizzatori, possibili e a misura di portafoglio, dove si possa appoggiare l'ingranditore.
Attenzione a non confondere l'analisi fisica delle forze in gioco. Un conto è un cavalletto rigido e pesante che sostiene una fotocamera (la testa del tuo ingranditore) magari in alta montagna: in questo caso la fotocamera è sollecitata dal vento, il cavalletto lo è meno e la sua funzione è di porsi come forte vincolo alla fotocamera in modo che essa riceva, ogni qual volta sia necessario, una reazione proveniente dal cavalletto vettorialmente opposta alla sollecitazione del vento. Così la fotocamera sta ferma (I di Newton). Ma tu non hai nessuno che sollecita direttamente la testa luminosa del tuo durst. Hai un altro problema.
La tua situazione è assimilabile a quella di un terremoto. In caso di terremoto, in montagna, il cavalletto starebbe fermo forse sulle sabbie mobili, che assorbirebbero gli impulsi del terremoto. Ma esse sono rare in cima alla montagna. Così durante il terremoto anche il cavalletto (piano più asta del durst) sussulta che è un piacere e la telecamera (testa del durst) con lui, tutti a ballare festosamente.
Un'altra cosa da togliersi dalla mente è che un ingranditore massimamente rigido possa vibrare tutto "in fase", solidale. Cosi magari in stampa non vedi problemi. Questo non avviene primariamente perché c'è parecchio acciaio, che è invece elastico, secondariamente perché dal piano di stampa alla testa c'è impiego di materiali diversi che si trasmettono le vibrazioni l'un l'altro, ognuno coi suoi modi. La vibrazione è come un messaggio che passa da materiale a materiale subendo ogni volta una traduzione. Per interrompere questa catena, bisogna metterci in mezzo un sordomuto.
Morale: o fai dissipare le vibrazioni a qualcosa su cui appoggia l'ingranditore, o non ne esci.
Certo, un ingranditore più elastico diventa più difficile da fermare di uno rigido, una volta messo in moto. Ma io non credo che tu voglia lavorare accendendo l'ingranditore solo dopo che non vedi tir all'orizzonte. Tu vuoi che quello non vibri proprio, o il meno possibile, al vibrare della stanza. Ho capito bene? Allora l'unica è dissipare.
Bisognerebbe fare delle prove di stampa con materiali ammortizzanti diversi in ordine di reperibilità e prezzo. Prima provare, poi comprare
Ciao!
A.
Attenzione a non confondere l'analisi fisica delle forze in gioco. Un conto è un cavalletto rigido e pesante che sostiene una fotocamera (la testa del tuo ingranditore) magari in alta montagna: in questo caso la fotocamera è sollecitata dal vento, il cavalletto lo è meno e la sua funzione è di porsi come forte vincolo alla fotocamera in modo che essa riceva, ogni qual volta sia necessario, una reazione proveniente dal cavalletto vettorialmente opposta alla sollecitazione del vento. Così la fotocamera sta ferma (I di Newton). Ma tu non hai nessuno che sollecita direttamente la testa luminosa del tuo durst. Hai un altro problema.
La tua situazione è assimilabile a quella di un terremoto. In caso di terremoto, in montagna, il cavalletto starebbe fermo forse sulle sabbie mobili, che assorbirebbero gli impulsi del terremoto. Ma esse sono rare in cima alla montagna. Così durante il terremoto anche il cavalletto (piano più asta del durst) sussulta che è un piacere e la telecamera (testa del durst) con lui, tutti a ballare festosamente.
Un'altra cosa da togliersi dalla mente è che un ingranditore massimamente rigido possa vibrare tutto "in fase", solidale. Cosi magari in stampa non vedi problemi. Questo non avviene primariamente perché c'è parecchio acciaio, che è invece elastico, secondariamente perché dal piano di stampa alla testa c'è impiego di materiali diversi che si trasmettono le vibrazioni l'un l'altro, ognuno coi suoi modi. La vibrazione è come un messaggio che passa da materiale a materiale subendo ogni volta una traduzione. Per interrompere questa catena, bisogna metterci in mezzo un sordomuto.
Morale: o fai dissipare le vibrazioni a qualcosa su cui appoggia l'ingranditore, o non ne esci.
Certo, un ingranditore più elastico diventa più difficile da fermare di uno rigido, una volta messo in moto. Ma io non credo che tu voglia lavorare accendendo l'ingranditore solo dopo che non vedi tir all'orizzonte. Tu vuoi che quello non vibri proprio, o il meno possibile, al vibrare della stanza. Ho capito bene? Allora l'unica è dissipare.
Bisognerebbe fare delle prove di stampa con materiali ammortizzanti diversi in ordine di reperibilità e prezzo. Prima provare, poi comprare

Ciao!
A.
Re: Consigli su ingranditore 35mm generoso in peso e stabile
Si potrebbe provare con piedini (o meglio piedoni) ammortizzanti per giradischi
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
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