Il lavaggio nella stampa Fine Art
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
@tango13
Il regolamento è chiaro e continui a forzarlo, ma ancora non riesci ad elaborarlo.
Riguardo ai forum internazionali ai quali sei iscritto non hai avuto remore a sfruttarli esportando anche lì le tue personalissime polemiche nel vano tentativo di trovar bordone alle tue tesi strampalate, alla ricerca di un impossibile "avvallo internazionale" per poter sputtanare urbi et orbi analogica.
Te lo ripeto, molla il colpo, la tua firma è riconoscibilissima, non sei qui per fare contraddittorio ma per cercare, neanche tanto velatamente, soddisfazione.
In ultimo io qui proprio per ruolo non posso essere messo in discussione da te, quindi tutto il panegirico di cui sopra semplicemente non è ricevibile.
Il regolamento è chiaro e continui a forzarlo, ma ancora non riesci ad elaborarlo.
Riguardo ai forum internazionali ai quali sei iscritto non hai avuto remore a sfruttarli esportando anche lì le tue personalissime polemiche nel vano tentativo di trovar bordone alle tue tesi strampalate, alla ricerca di un impossibile "avvallo internazionale" per poter sputtanare urbi et orbi analogica.
Te lo ripeto, molla il colpo, la tua firma è riconoscibilissima, non sei qui per fare contraddittorio ma per cercare, neanche tanto velatamente, soddisfazione.
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Studi recenti hanno molto ridimensionato l'impatto aggressivo (ossidante) dell'HE-1 che, per via dell'elevata volatilità degli ingredienti, scompare nel giro di poco tempo tale da non intaccare l'immagine argentica.
Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Più che non ricevibile non sei in grado di dimostrare quanto hai scritto ! Tu puoi bannarmi da Analogica, ma nn puoi indicare agli altri utenti da dove e quando io sarei stato allontanato. Ma si sa che la furia acceca le menti. Nei forum internazionali mi è capitato di discutere di cose che qui in Analogica è impossibile discutere e il post sull'etica della baritata ne è solo uno dei tanti esempi, ce ne sarebbero molti.
Ora, se vuoi, applica pure il regolamento .... come hai/avete fatto in precedenza dopo il mio primo bann (ingiustificato)... ricordo che mi ripresentai mantenendo lo stesso nickname e chiedendo scusa (se ci ripenso, mi vien male) a tutti gli amici del forum. La conseguenza fu il secondo bann automatico. post88702.html#p88702
Cosa fareste se scopriste che l'amante di vostra moglie la tradisce con un'altra ?
Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Grazie della precisazione Diego!

Umberto
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Ok Luigi (Nadia Bossi
), basta così.
La cosa che ti è meno chiara del regolamento è che il ban è personale e perenne.
Non si tratta proprio di chiedere scusa, etc. Una volta bannati si è fuori PER SEMPRE (punto).
Hai avuto altre occasioni (in barba al regolamento) e le hai sprecate, per cui ti ribanno.
Ti faccio notare che non lasci scelta: chi è causa del suo mal... etc."

La cosa che ti è meno chiara del regolamento è che il ban è personale e perenne.
Non si tratta proprio di chiedere scusa, etc. Una volta bannati si è fuori PER SEMPRE (punto).
Hai avuto altre occasioni (in barba al regolamento) e le hai sprecate, per cui ti ribanno.
Ti faccio notare che non lasci scelta: chi è causa del suo mal... etc."
Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Quello del fissaggio e successivo lavaggio delle stampe baritate, proprio perché “invisibile”, se non dopo lungo tempo, è una cosa che un poco preoccupa. Io ho preso a fare così: fix 1+4 per 2 minuti poi (solitamente segue la sbianca locale e il selenio) lavaggio per 60 minuti.
Faccio bene?
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Lorenzo.
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Per me si.
Il doppio fix lo si è sempre fatto con fix esausto più fix fresco ed era deleterio..... spesso il primo fix era lo scarto dello sviluppo pellicole.
Per inciso la carta si fissa in pochi secondi se il fix è buono..... Se non è buono si sporca in pochi secondi quindi (per me) è meglio 1 ma buono.
Il doppio fix lo si è sempre fatto con fix esausto più fix fresco ed era deleterio..... spesso il primo fix era lo scarto dello sviluppo pellicole.
Per inciso la carta si fissa in pochi secondi se il fix è buono..... Se non è buono si sporca in pochi secondi quindi (per me) è meglio 1 ma buono.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Il principio del metodo archival di Ilford è semplice: meno tempo la stampa è immersa nel fissaggio, inferiore è la quantità di tiosolfato che arriva a penetrare la base della carta, minore sarà il tempo necessario per lavare via i residui. In questo approccio loro consigliano la massima concentrazione e il minor tempo possibile di bagno ovvero 60 secondi.
Il primo guaio con questo metodo è che non è facile gestire bagni così brevi con carte da 30x40 a salire, e si rischia di tenere in ammollo la stampa per tempi oltre il dovuto che finiscono per annullare il beneficio di questo approccio.
Il secondo è che non sappiamo come regolarci con la capacità del fissaggio: Ilford nella sua documentazione dichiara una massima portata di 2 metri quadrati di carta al litro, ma nello stesso documento afferma: "For prints that need maximum stability for long term storage a the maximum silver level in the fixer should not rise above 0.5 g/l i.e.. approximately 10 20.3 x 25.4cm (8 x 10in) prints.". Una concentrazione di 0,5g/l di argento nel fissaggio si raggiunge dopo 0,5 metri quadri pari a 10 stampe 20x25, un numero abbastanza esiguo per poter buttar via il fissaggio.
Ecco allora che si arriva all'idea del doppio bagno: due fissaggi freschi a concentrazione 1+7/1+9 preparati insieme e usati in sequenza dividendo a metà il tempo di processo tra i due. Il grosso del lavoro verrà svolto dal primo bagno mentre al secondo arriverà una stampa in larga parte già ben fissata quindi si esaurirà molto meno, soprattutto all'inizio. Man mano che si andrà avanti con le stampe il primo bagno sarà sempre più saturo di residui argentici e inizierà a far fatica a fissare completamente la stampa, ma il secondo bagno essendo stato fino ad allora meno sfruttato riuscirà a completare il fissaggio. In questo modo si può far arrivare tranquillamente il primo fissaggio a 1,5 metri quadrati di capacità, facendo accumulare al suo interno circa 1,5g/l di argento. Nello stesso tempo il secondo bagno avrà meno di 0,5g/l di argento, rimanendo al di sotto della soglia consigliata da Ilford per la migliore stabilità al lungo termine della stampa e garantendoci il massimo risultato dalle nostre amate stampe. Arrivati a questa soglia si può buttare il primo fissaggio, passare il secondo bagno al primo, e preparare un nuovo secondo bagno fresco. Questo ciclo si può ripetere al massimo 4 volte, dopodiché si consiglia di buttare tutto e preparare due bagni freschi daccapo.
In questo modo la stampa uscirà da un secondo fissaggio che è sempre sotto la soglia dei 0,5g/l raccomandati da Ilford e senza il rischio di trattenere al suo interno residui argentici che non si laverebbero via con la stessa facilità dei residui di tiosolfato.
Per chi vuole approfondire consiglio "Mysteries of the Vortex" scritto da Martin Reed, lettura molto esaustiva sull'argomento.
Il primo guaio con questo metodo è che non è facile gestire bagni così brevi con carte da 30x40 a salire, e si rischia di tenere in ammollo la stampa per tempi oltre il dovuto che finiscono per annullare il beneficio di questo approccio.
Il secondo è che non sappiamo come regolarci con la capacità del fissaggio: Ilford nella sua documentazione dichiara una massima portata di 2 metri quadrati di carta al litro, ma nello stesso documento afferma: "For prints that need maximum stability for long term storage a the maximum silver level in the fixer should not rise above 0.5 g/l i.e.. approximately 10 20.3 x 25.4cm (8 x 10in) prints.". Una concentrazione di 0,5g/l di argento nel fissaggio si raggiunge dopo 0,5 metri quadri pari a 10 stampe 20x25, un numero abbastanza esiguo per poter buttar via il fissaggio.
Ecco allora che si arriva all'idea del doppio bagno: due fissaggi freschi a concentrazione 1+7/1+9 preparati insieme e usati in sequenza dividendo a metà il tempo di processo tra i due. Il grosso del lavoro verrà svolto dal primo bagno mentre al secondo arriverà una stampa in larga parte già ben fissata quindi si esaurirà molto meno, soprattutto all'inizio. Man mano che si andrà avanti con le stampe il primo bagno sarà sempre più saturo di residui argentici e inizierà a far fatica a fissare completamente la stampa, ma il secondo bagno essendo stato fino ad allora meno sfruttato riuscirà a completare il fissaggio. In questo modo si può far arrivare tranquillamente il primo fissaggio a 1,5 metri quadrati di capacità, facendo accumulare al suo interno circa 1,5g/l di argento. Nello stesso tempo il secondo bagno avrà meno di 0,5g/l di argento, rimanendo al di sotto della soglia consigliata da Ilford per la migliore stabilità al lungo termine della stampa e garantendoci il massimo risultato dalle nostre amate stampe. Arrivati a questa soglia si può buttare il primo fissaggio, passare il secondo bagno al primo, e preparare un nuovo secondo bagno fresco. Questo ciclo si può ripetere al massimo 4 volte, dopodiché si consiglia di buttare tutto e preparare due bagni freschi daccapo.
In questo modo la stampa uscirà da un secondo fissaggio che è sempre sotto la soglia dei 0,5g/l raccomandati da Ilford e senza il rischio di trattenere al suo interno residui argentici che non si laverebbero via con la stessa facilità dei residui di tiosolfato.
Per chi vuole approfondire consiglio "Mysteries of the Vortex" scritto da Martin Reed, lettura molto esaustiva sull'argomento.
Umberto
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
Non sono qua per difendere alcuna bandiera, tanto meno in un post nato e morto zoppo a causa del suo stesso autore. Comunque:impressionando ha scritto: ↑17/06/2020, 23:52Il doppio fix lo si è sempre fatto con fix esausto più fix fresco ed era deleterio..... spesso il primo fix era lo scarto dello sviluppo pellicole.
Per inciso la carta si fissa in pochi secondi se il fix è buono..... Se non è buono si sporca in pochi secondi quindi (per me) è meglio 1 ma buono.
sessione 1: prepari due vasche con fix nuovo (1+7)
Nella vasca 1 ci passano tutti i provini e tutte le stampe (24x30).
Nella vasca 2 ci passano solo le stampe che vuoi davvero conservare (diciamo 4-5, per sessione)
Butti via il fix della vasca 1, tieni quello della vasca 2.
sessione 2: usi il fix della vasca 2 della sessione precedente e ne prepari di nuovo.
Non scambi mai il fix delle pellicole con quello delle carte.
E´ sbagliato?
- Pierpaolo B
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Re: Il lavaggio nella stampa Fine Art
No. perchè in questo modo sfrutti il fix pochissimo ma è inutile perchè hai sempre fix fresco, pulito e ottimamente funzionante.
E' sbagliato usare il fix vecchio ormai pieno d'argento (per me).
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