Dubbi contrasto stampa
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Dubbi contrasto stampa
Buongiorno a tutti
Premessa: Sono uno di quelli che ha sempre stampato scegliendo un contrasto “a sentimento” (in torno al grado 4), calcolando l'esposizione sulle parti che mi importanti e mascherando o bruciando le altre, pensando di risparmiare carta e tempo.. Da qualche settimana mi sono finalmente redènto e ho iniziato ad utilizzare la procedura descritta nel tutorial di Silverprint, il risultato però è una serie di stampe grigiette, un poco mosce e tendenti allo scuro, di cui non mi piace la resa finale.
A questo punto i dubbi che mi vengono sono:
1 Questa procedura non serve solo a stabilire il punto del bianco e del nero? Per fare un paragone digitale, con un software il contrasto lo aumenterei accentuando la “S”, e non spostando gli estremi.
2 La conseguenza implicita è che in stampa esiste un solo contrasto giusto, quello che contiene tutte le gradazioni?
3 come ottengo allora un contrasto maggiore, senza spostare tutto verso il basso? Solo esponendo o sviluppando diversamente il negativo? nel mio caso quale è più probabile tra le 2?
Sto facendo confusione?
PS: come si fa a citare il nome degli utenti del forum?
Premessa: Sono uno di quelli che ha sempre stampato scegliendo un contrasto “a sentimento” (in torno al grado 4), calcolando l'esposizione sulle parti che mi importanti e mascherando o bruciando le altre, pensando di risparmiare carta e tempo.. Da qualche settimana mi sono finalmente redènto e ho iniziato ad utilizzare la procedura descritta nel tutorial di Silverprint, il risultato però è una serie di stampe grigiette, un poco mosce e tendenti allo scuro, di cui non mi piace la resa finale.
A questo punto i dubbi che mi vengono sono:
1 Questa procedura non serve solo a stabilire il punto del bianco e del nero? Per fare un paragone digitale, con un software il contrasto lo aumenterei accentuando la “S”, e non spostando gli estremi.
2 La conseguenza implicita è che in stampa esiste un solo contrasto giusto, quello che contiene tutte le gradazioni?
3 come ottengo allora un contrasto maggiore, senza spostare tutto verso il basso? Solo esponendo o sviluppando diversamente il negativo? nel mio caso quale è più probabile tra le 2?
Sto facendo confusione?
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- zone-seven
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Re: Dubbi contrasto stampa
1:
Ni, decidi il bianco con l'esposizione, poi il nero col contrasto della carta usando il tempo di esposizione che hai trovato col bianco, quello che ci sta in mezzo o si maschera o si brucia. (Ammesso che ci siano i bianchi ed i neri, cioè non è scontato che ci siano e non è poi scontato che uno li voglia ma questo è un ampio discorso)
2:
Ni, si esiste un contrasto giusto, ma la stampa è anche un interpretazione del negativo
3:
In stampa aumentando il contrasto della carta, in ripresa gestendo esposizione e sviluppo
Però se prima stampavi su grado 4 (che può essere tanto) può essere che hai negativi deboli.
Posta una foto del negativo (anche fatta col cell su sfondo bianco e la foto della stampa che hai ottenuto)
Se vieni dal digitale c'è la possibilità che sei un po' troppo abituato a contrasti esagerati, posta anche una foto BN con i contrasti che vorresti ottenere.
I nomi li citi con la chiocciola @ seguita dallo user name @Silverprint senza spazi dopo la chiocciola
Ni, decidi il bianco con l'esposizione, poi il nero col contrasto della carta usando il tempo di esposizione che hai trovato col bianco, quello che ci sta in mezzo o si maschera o si brucia. (Ammesso che ci siano i bianchi ed i neri, cioè non è scontato che ci siano e non è poi scontato che uno li voglia ma questo è un ampio discorso)
2:
Ni, si esiste un contrasto giusto, ma la stampa è anche un interpretazione del negativo
3:
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-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
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Re: Dubbi contrasto stampa
Grazie per la risposta..zone-seven ha scritto: ↑25/01/2022, 10:361:
Ni, decidi il bianco con l'esposizione, poi il nero col contrasto della carta usando il tempo di esposizione che hai trovato col bianco, quello che ci sta in mezzo o si maschera o si brucia. (Ammesso che ci siano i bianchi ed i neri, cioè non è scontato che ci siano e non è poi scontato che uno li voglia ma questo è un ampio discorso)
2:
Ni, si esiste un contrasto giusto, ma la stampa è anche un interpretazione del negativo
3:
In stampa aumentando il contrasto della carta, in ripresa gestendo esposizione e sviluppo
Però se prima stampavi su grado 4 (che può essere tanto) può essere che hai negativi deboli.
Posta una foto del negativo (anche fatta col cell su sfondo bianco e la foto della stampa che hai ottenuto)
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No il digitale non l'ho quasi mai usato, mi sembrava rendesse l'idea..
Sempre usato pellicola, ma dopo anni vorrei cambiare approccio e sto ricalibrando le brutte abitudini..
Con questo metodo riesco a stampare gli estremi senza la filtratura della testa, il che mi farebbe pensare che i negativi sono più o meno a posto. E' la resa un po' scialba che non mi convince, quando con la vecchia procedura ottenevo un contrasto più vivo.
2: Ne qual caso, la procedura di @Silverprint sarebbe ancora valida?
In serata cerco di postare stampa e negativo per capire meglio..
MArco
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Re: Dubbi contrasto stampa
La procedura resta valida ed è molto funzionale, però che carta usi ? Cioè se usi la multigrade che ha la caratteristica se usata senza filtri di avere una sensibilità differente rispetto a quando usata coi filtri; in linea di massima quando usata senza filtri dovrebbe essere una grado 2 e qui entrano in gioco gli estremi del negativo che potrebbero essere in base alla scena che hai fotografato troppo ravvicinati (ipotetica sott'esposizione e sottosviluppo oppure una scena da bassi contrasti ) e quindi un grado 2 può essere poco.
Ma anche uno sviluppo della carta non completo o un rivelatore carta un po' moscio. Difficile a parole.
Quando vuoi posta il negativo in questione e la stampa che hai ottenuto.
PS:
-ottima idea quella di ricalibrare la procedura vedrai che miglioreranno le stampe
-io uso come tempo di sviluppo carta 3 minuti a 20 gradi anche quando il bugiardino dice 60-90 secondi. I tre minuti per me sono un tempo di partenza, quello che conta è avere la carta sviluppata ben a fondo soprattutto i neri.
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Re: Dubbi contrasto stampa
Il contrasto si intende globale, cioè la differenza tra gli estremi della gamma tonale.
Con la procedura indicata nel video scegli appunto il contrasto (globale), ovvero posizioni, come desideri tu, gli estremi della gamma tonale.
Se hai impressione di contrasto insufficiente per te la cosa può avere diverse ragioni (elencate a caso):
1 - Non hai scelto bene i punti sui cui posizionare gli estremi della gamma tonale, ovvero hai usato un contrasto più basso del desiderabile (per te).
2 - Puoi avere negativi sottoesposti. In un caso del genere usare un contrasto alto aiuta a ridare il contrasto locale giusto ai toni scuri e medio scuri, e poi è probabile che tu debba bruciare quelli chiari. Se spingi la cosa ancora oltre metti a posto di contrasto locale i toni medi, e poi devi mascherare gli scuri e bruciare i chiari.
3 - Desideri avere un contrasto locale molto elevato. È una scelta estetica che a tanti piace, ma porta inevitabilmente a stampe un po' "combattute". È simile al punto 2, ma con meno pena: se fai negativi esposti generosamente devi salire meno col contrasto e quindi poi bruciare meno. Puoi ottimizzare la catena in questa direzione con negativi e tecnica di stampa apposita.
4 - Stai usando un'accoppiata pellicola-rivelatore che produce una curva impennata (upswept) per cui se regoli il contrasto per tenere chiari e scuri al posto giusto, nel mezzo hai un contrasto (locale) insufficiente.
Ulteriore approfondimento: il metodo illustrato per regolare il contrasto può essere usato sia per regolare il contrasto globale e giungere ad una stampa di lavoro, cioè una stampa senza interventi corretta negli estremi della gamma tonale, sia, estendendo il medesimo concetto, per lavorare a zone sul contrasto locale. Con ciò si risponde alla domanda riguardo la procedura: è sempre valida. Dipende da come la applichi.
Con la procedura indicata nel video scegli appunto il contrasto (globale), ovvero posizioni, come desideri tu, gli estremi della gamma tonale.
Se hai impressione di contrasto insufficiente per te la cosa può avere diverse ragioni (elencate a caso):
1 - Non hai scelto bene i punti sui cui posizionare gli estremi della gamma tonale, ovvero hai usato un contrasto più basso del desiderabile (per te).
2 - Puoi avere negativi sottoesposti. In un caso del genere usare un contrasto alto aiuta a ridare il contrasto locale giusto ai toni scuri e medio scuri, e poi è probabile che tu debba bruciare quelli chiari. Se spingi la cosa ancora oltre metti a posto di contrasto locale i toni medi, e poi devi mascherare gli scuri e bruciare i chiari.
3 - Desideri avere un contrasto locale molto elevato. È una scelta estetica che a tanti piace, ma porta inevitabilmente a stampe un po' "combattute". È simile al punto 2, ma con meno pena: se fai negativi esposti generosamente devi salire meno col contrasto e quindi poi bruciare meno. Puoi ottimizzare la catena in questa direzione con negativi e tecnica di stampa apposita.
4 - Stai usando un'accoppiata pellicola-rivelatore che produce una curva impennata (upswept) per cui se regoli il contrasto per tenere chiari e scuri al posto giusto, nel mezzo hai un contrasto (locale) insufficiente.
Ulteriore approfondimento: il metodo illustrato per regolare il contrasto può essere usato sia per regolare il contrasto globale e giungere ad una stampa di lavoro, cioè una stampa senza interventi corretta negli estremi della gamma tonale, sia, estendendo il medesimo concetto, per lavorare a zone sul contrasto locale. Con ciò si risponde alla domanda riguardo la procedura: è sempre valida. Dipende da come la applichi.
Re: Dubbi contrasto stampa
2 - sottosviluppati nel senso che l'esposizione cade vicino al piede, dove c'è meno contrasto?Silverprint ha scritto: ↑25/01/2022, 11:59Il contrasto si intende globale, cioè la differenza tra gli estremi della gamma tonale.
Con la procedura indicata nel video scegli appunto il contrasto (globale), ovvero posizioni, come desideri tu, gli estremi della gamma tonale.
Se hai impressione di contrasto insufficiente per te la cosa può avere diverse ragioni (elencate a caso):
1 - Non hai scelto bene i punti sui cui posizionare gli estremi della gamma tonale, ovvero hai usato un contrasto più basso del desiderabile (per te).
2 - Puoi avere negativi sottoesposti. In un caso del genere usare un contrasto alto aiuta a ridare il contrasto locale giusto ai toni scuri e medio scuri, e poi è probabile che tu debba bruciare quelli chiari. Se spingi la cosa ancora oltre metti a posto di contrasto locale i toni medi, e poi devi mascherare gli scuri e bruciare i chiari.
3 - Desideri avere un contrasto locale molto elevato. È una scelta estetica che a tanti piace, ma porta inevitabilmente a stampe un po' "combattute". È simile al punto 2, ma con meno pena: se fai negativi esposti generosamente devi salire meno col contrasto e quindi poi bruciare meno. Puoi ottimizzare la catena in questa direzione con negativi e tecnica di stampa apposita.
4 - Stai usando un'accoppiata pellicola-rivelatore che produce una curva impennata (upswept) per cui se regoli il contrasto per tenere chiari e scuri al posto giusto, nel mezzo hai un contrasto (locale) insufficiente.
Ulteriore approfondimento: il metodo illustrato per regolare il contrasto può essere usato sia per regolare il contrasto globale e giungere ad una stampa di lavoro, cioè una stampa senza interventi corretta negli estremi della gamma tonale, sia, estendendo il medesimo concetto, per lavorare a zone sul contrasto locale. Con ciò si risponde alla domanda riguardo la procedura: è sempre valida. Dipende da come la applichi.
4- impennata nel senso che sale alla fine? Sviluppo in rodinal, sto provando hp5@400 o foma400@160, queste accoppiate portano queste problematiche?
Riassumendo, potrei usare questa procedura dando la priorità al contrasto locale, sapendo che dovrò però in qualche modo correggere gli estremi, corretto?
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Re: Dubbi contrasto stampa
2- Sottoesposti, non sottosviluppati. Sì, nel caso i toni scuri stanno troppo verso il piede e anche i medi più in basso del desiderabile, quindi alzando il contrasto un po' quei toni li recuperi... però poi magari quelli chiari diventano troppo chiari e devi bruciarli. Oppure se regoli il contrasto tra scuri e chiari ti trovi tutto un po' troppo scuro e "moscio".
4 - Sì, il Rodinal, oltre a mangiarsi un po' di sensibilità tende a fare curve impennate, specialmente se usato 1+25.
Per dire, l'Hp5+ in Rodinal 1+25 io la farei a 125iso... È un accoppiata che ho testato parecchio, è difficile perché i toni chiari tendono veramente a salire troppo in fretta. Tra l'altro già di suo l'Hp5+ tende in quella direzione, infatti riesco a farmela piacere solo con rivelatori abbastanza compensatori e solfitosi.
Certo, in generale se devi alzare molto il contrasto locale, poi dovrai combattere un po'. Ma tra combattere un po' e darsi a battaglie epocali c'è differenza. Secondo me un elevato contrasto locale può essere desiderabile soprattutto nei toni medi e medio scuri, nei chiari non più di tanto. Se le cose stanno come penso hai bisogno di negativi esposti un po' generosamente e di un rivelatore compensatore. Mentre con Hp5+ a 400 e Rodinal vai nella direzione opposta.
In ogni caso metti qualche foto dei negativi e delle stampe. Così capiamo tutti meglio.
4 - Sì, il Rodinal, oltre a mangiarsi un po' di sensibilità tende a fare curve impennate, specialmente se usato 1+25.
Per dire, l'Hp5+ in Rodinal 1+25 io la farei a 125iso... È un accoppiata che ho testato parecchio, è difficile perché i toni chiari tendono veramente a salire troppo in fretta. Tra l'altro già di suo l'Hp5+ tende in quella direzione, infatti riesco a farmela piacere solo con rivelatori abbastanza compensatori e solfitosi.
Certo, in generale se devi alzare molto il contrasto locale, poi dovrai combattere un po'. Ma tra combattere un po' e darsi a battaglie epocali c'è differenza. Secondo me un elevato contrasto locale può essere desiderabile soprattutto nei toni medi e medio scuri, nei chiari non più di tanto. Se le cose stanno come penso hai bisogno di negativi esposti un po' generosamente e di un rivelatore compensatore. Mentre con Hp5+ a 400 e Rodinal vai nella direzione opposta.
In ogni caso metti qualche foto dei negativi e delle stampe. Così capiamo tutti meglio.
Re: Dubbi contrasto stampa
Bibbia.Silverprint ha scritto: ↑25/01/2022, 16:102- Sottoesposti, non sottosviluppati. Sì, nel caso i toni scuri stanno troppo verso il piede e anche i medi più in basso del desiderabile, quindi alzando il contrasto un po' quei toni li recuperi... però poi magari quelli chiari diventano troppo chiari e devi bruciarli. Oppure se regoli il contrasto tra scuri e chiari ti trovi tutto un po' troppo scuro e "moscio".
Ho fallito talmente tante hp5@400 in rodinal (non importa quale diluizione), che sono là nei pergamini, tutte compresse negli scuri, che mi viene da piangere. Era quando analogica.it non esisteva.
@Ibicus Invece foma400@125 oppure @160 in R09, esposta per le ombre, si lascia fare ciò che vuoi, come dice anche @Lollipop con una battuta sessista, tuttavia simpaticamente polemica, ma anche supportato dai suoi recenti grafici.
Ciao!
A.
Re: Dubbi contrasto stampa
Io battute sessiste?!? Non credo dì averne mai fatte. a meno dì mia rozza comunicazione.
Lorenzo.
Re: Dubbi contrasto stampa
Ooops, non volevo che te la prendessi Lorenzo, scusa (!), alludevo alla fomapan "che non dorme mai sola". Che è carina, come battuta, perché la pellicola un pò femmina effettivamente lo è. Femmina o non femmina a me la 400 piace molto.
Non credo che nemmeno le (poche) ragazze del forum si offendano, almeno spero! Col polically correct qui si sbaglia sempre. Fortuna che sto invecchiando...
Ciao!
A.