Ascolti Audiophili (e non)
Moderatore: etrusco
Re: Ascolti Audiophili (e non)
Chiedevo per conoscere i progressi perche ai miei tempi, quanndo mi occupavo di audio (anni '70) se si parlava di monitor il riferimento erano loro, progetto originale BBC
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Re: Ascolti Audiophili (e non)
è facile che fossero (e siano) prodotti di livello superiore, oggi va di moda la correzione acustica tramite software per non faticare a sistemare seriamente le magagne dei diffusori e dell'ambiente di ascolto.
Re: Ascolti Audiophili (e non)
Per intenderci sarebbero queste
http://www.audiocostruzioni.com/r_s/dif ... /ls3-5.htm
http://www.audiocostruzioni.com/r_s/dif ... /ls3-5.htm
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Re: Ascolti Audiophili (e non)
Lo ricordo anche io. Venivano usate come pietra di paragone anche negli anni 80, per i nuovi monitor prodotti. Mai incontrate di persona,però.
Ciao!
A.
Re: Ascolti Audiophili (e non)
Enzo, io leggendoti mi diverto e imparo, ma se dovessi dirti il vero, non sempre sono sicuro di capire!zone-seven ha scritto: ↑29/07/2022, 12:11[...]
Oggi ci si deve scontrare con la seduzione della scientificità, della matematica (e si che mi piaceva tanto) diventata in certi posti luogo comune per dimostrare l'indimostrabile ma quando un teorema è dimostrato, l’uomo medio o quello di "strada" poi ci crede, dimenticando che, come ricordano i matematici seri, i teoremi sono validi solo sotto determinate assunzioni di partenza.
D'altra parte troppa poca gente va a sentire la musica non amplificata e si che basterebbe un Jambee / Cajon e una chitarra per farla; così sono diventato un uomo di strada che si ferma a sentire certi "poracci" nelle piazze che di poraccio hanno solo, a volte, la chitarra economica.
[...]
Cosa volevi dire?.... Scusa se lo chiedo: all'inizio ci ero passato sopra, ma poi mi pareva poco rispettoso non chiederti spiegazioni...
Sulla matematica: se un teorema è dimostrato, è dimostrato e festa finita. Se ci sono assunzioni di partenza dubbie, si chiama congettura. Ma se è un teorema, non ci sono santi: è sempre vero.
Sulla musica acustica: vuoi dire che la gente non sente mai musica priva di amplificazione e dunque non conosce qual è un suono reale per poi poter valutare la sua resa attraverso un'amplificazione?
Ma per la strada, almeno in quelle della mia città, anche i chitarristi di strada sono sempre provvisti di amplificazione...
Insomma, prof: ma queste cose non ci sono nel compito, vero? perché non è che abbia capito tanto!
Re: Ascolti Audiophili (e non)
La matematica, tutta, è un sistema assiomatico. Ciò significa brevemente che per fare Matematica, cioè per dimostrare teoremi, si parte sempre e comunque da alcuni assunti speciali, detti assiomi, che hanno la stessa struttura logico linguistica di normali teoremi, ma si dànno per già dimostrati. Meglio detto: si ritengono veri, senza bisogno di dimostrazione. Questo perché non si può dimostrare tutto tutto: bisogna procurarsi dei punti fermi da cui partire, questi assiomi sono esattamente come i blocchi di partenza del centometrista. Naturalmente la comunità dei matematici ha storicamente eletto ad assiomi un numero minimale di assunti, lo stretto necessario, ed inoltre ha selezionato quegli assunti che hanno maggior evidenza di verità, in modo da accettare noi tutti di buon grado che essi siano veri pur essendo indimostrabili. Ad esempio, è un assioma il fatto che se a ciascuna di due quantità uguali se ne aggiunge una terza (sempre la stessa), si otterranno due quantità ancora uguali. Uno dice: ovvio! Beh, è talmente ovvio, e basilare, che è una verità che non si può dimostrare, perché non ce ne sono di più ovvie ancora, da cui partire per cominciare una dimostrazione, diciamo così.
Altri assiomi sono meno ovvi, alcuni di questi sono addirittura non accettati come veri da alcune sottocomunità di matematici, ma si tratta di piccoli bisticci interni, poco interessanti ai fini divulgativi di questo piccolo contributo
Il primo che ha capito definituvamente e profondamente che una Matematica "seria", come dice Enzo, va fatta in questo modo, è stato, a nostra memoria collettiva, Euclide, nel IV secolo a.C., uno dei più grandi geni dell'umanità.
Ciao!
A.
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Re: Ascolti Audiophili (e non)
il computer non lo volevo accendere, fa troppo caldo e poi devo trovarei il coraggio di uscire per andare in CO, che ho dimenticato una cosa importante che mi serve domani.NikMik ha scritto: ↑31/07/2022, 16:26Enzo, io leggendoti mi diverto e imparo, ma se dovessi dirti il vero, non sempre sono sicuro di capire!zone-seven ha scritto: ↑29/07/2022, 12:11[...]
Oggi ci si deve scontrare con la seduzione della scientificità, della matematica (e si che mi piaceva tanto) diventata in certi posti luogo comune per dimostrare l'indimostrabile ma quando un teorema è dimostrato, l’uomo medio o quello di "strada" poi ci crede, dimenticando che, come ricordano i matematici seri, i teoremi sono validi solo sotto determinate assunzioni di partenza.
D'altra parte troppa poca gente va a sentire la musica non amplificata e si che basterebbe un Jambee / Cajon e una chitarra per farla; così sono diventato un uomo di strada che si ferma a sentire certi "poracci" nelle piazze che di poraccio hanno solo, a volte, la chitarra economica.
[...]![]()
Cosa volevi dire?.... Scusa se lo chiedo: all'inizio ci ero passato sopra, ma poi mi pareva poco rispettoso non chiederti spiegazioni...
Sulla matematica: se un teorema è dimostrato, è dimostrato e festa finita. Se ci sono assunzioni di partenza dubbie, si chiama congettura. Ma se è un teorema, non ci sono santi: è sempre vero.
Sulla musica acustica: vuoi dire che la gente non sente mai musica priva di amplificazione e dunque non conosce qual è un suono reale per poi poter valutare la sua resa attraverso un'amplificazione?
Ma per la strada, almeno in quelle della mia città, anche i chitarristi di strada sono sempre provvisti di amplificazione...
Insomma, prof: ma queste cose non ci sono nel compito, vero? perché non è che abbia capito tanto!![]()
Che volevo dire ? Tante cose, vorrei sempre dire troppe cose e poi boh... sto ancora imparando a farmi i fatti miei.
Poi sta frase seppur ironica mi ha lascaito perplesso.
Comunque: @Andrea67c è stato esaustivo, non posso aggiungere altro.
Senza entrare nei Teoremi, leggi, assiomi, proposizioni, semantiche, esegesi ecc ecc ecc
Quello che intendevo è che quando sulla carta si trova scritto che la distorsione è dello 0,002% allora siamo convinti che è meglio e dal punto di vista del "teorema" è certo che è meglio, poi hanno lo stereo sempre spento e se accesso sta a volume più basso del sottofondo.
Qualcuno invece dice che suona bene quando riuscirai a tenere lo stereo sempre acceso ed al alto volume, d'altra parte un sezione di archi pur non amplificata suonarà più forte e meglio di un amplificatore e casse da 100W. Questo è un dato di fatto, potrei dire un buon teorema; perchè me lo sono venuti a dire: "ehi abbassa il volume" ... io neppure me ne ero reso conto, però è così e forse domani arriverà un Euclide o un Pitagora che spiegheranno sta cosa del riuscire a tenere lo stereo ad alto volume.
I fatti di Ken Ishiwata ci resteranno sconosciuti ma è un dato di fatto che tutti (quasi) i primi lettori CD suonavano male, ma, tutti (senza quasi) avevano distorioni inferiori.
Così tanti vanno da Paolo e gli dicono come suonano bene le Bose, ma a lui non soddisfano.
-La mia migliore fotografia ... la farò domani [16/7/2025]
-“It’s always 12 minutes." [05/5/2025]
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
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- Pierpaolo B
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Re: Ascolti Audiophili (e non)
Quando abitavo in condominio i miei vicini ascoltavano musica bellissima.
Volenti o nolenti.

Volenti o nolenti.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
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Re: Ascolti Audiophili (e non)
Figùrati, non è ironia, è solo una battuta (casomai autoironica... è una frase che mi sento dire a scuola a volte da alunni che non hanno ben compreso... mi mettevo scherzosamente nei loro panni...)
Quando si parla di suoni, in effetti, molte certezze date a priori vengono smentite poi dall'esperienza dell'ascolto.zone-seven ha scritto: ↑31/07/2022, 18:28Comunque: @Andrea67c è stato esaustivo, non posso aggiungere altro.
Senza entrare nei Teoremi, leggi, assiomi, proposizioni, semantiche, esegesi ecc ecc ecc
Quello che intendevo è che quando sulla carta si trova scritto che la distorsione è dello 0,002% allora siamo convinti che è meglio e dal punto di vista del "teorema" è certo che è meglio, poi hanno lo stereo sempre spento e se accesso sta a volume più basso del sottofondo.
Qualcuno invece dice che suona bene quando riuscirai a tenere lo stereo sempre acceso ed al alto volume, d'altra parte un sezione di archi pur non amplificata suonarà più forte e meglio di un amplificatore e casse da 100W. Questo è un dato di fatto, potrei dire un buon teorema; perchè me lo sono venuti a dire: "ehi abbassa il volume" ... io neppure me ne ero reso conto, però è così e forse domani arriverà un Euclide o un Pitagora che spiegheranno sta cosa del riuscire a tenere lo stereo ad alto volume.
I fatti di Ken Ishiwata ci resteranno sconosciuti ma è un dato di fatto che tutti (quasi) i primi lettori CD suonavano male, ma, tutti (senza quasi) avevano distorioni inferiori.
Così tanti vanno da Paolo e gli dicono come suonano bene le Bose, ma a lui non soddisfano.
Purtroppo sono piuttosto ignorante in materia di suono hi-fi o comunque amplificato. In molti decenni di frequentazione di chitarre classiche, invece, ho acquisito una certa sicurezza nell'attribuire qualità a uno strumento, anche quando sulla carta (o sulla marca, o sul prezzo) dovrebbe sottostare ad altro. Ricordo un paio di pomeriggi di vent'anni fa passati in un negozio in Spagna pieno di chitarre rinomate dei liutai più leggendari di quel paese (Ramirez, Bernabé, Contreras, & c.), in cerca di uno strumento che facesse al caso mio. Orecchie e cuore mi dirottarono invece su uno strumento di un liutaio allora pressoché sconosciuto (oggi anch'egli assai rinomato), che a me pareva superiore, a dispetto di tutto, e presi quello.
La mia valutazione del suono di impianti audio è pertanto puramente istintiva ed empirica, figlia di esperienza da musicista puramente acustico e mai amplificato e non di tecnico del suono. Con le casse economiche di cui parlavo, che ho collegato al computer, ci ascolto musica senza stancarmi e (come diceva Paolo) sento cose che non avevo mai notato prima in molti dei miei pezzi preferiti, come se fossero nuovi. E mi basta per dire che sono buone per me (per l'uso che ne faccio).