Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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chromemax
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Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da chromemax »

Ciao a tutti, oggi mi è capitato tra le mani il flacone del Formulary Residual Hypo Test della Photographer's Formulary che avevo preso un bel po' di tempo fa; in sostanza la soluzione di test del lavaggio a base di nitrato d'argento Kodak HT-2 già miscelata. Il procedimento d'uso è banale, si prende un punto completamente bianco della stampa lavata, si racletta per non lasciare acqua in eccesso, si lascia cadere una goccia della soluzione per 2' esatti dopo di che si asciuga con un po' di carta assorbente e si vede se la goccia ha lasciato una colorazione giallo/marrone; meno si vede meglio è. se non si vede niente è l'optimum.
Ricordo di aver accantonato la cosa con perplessità quando feci dei test sui provini di esposizione, lasciati a bagno nella bacinellona d'acqua in cui accumulavo le stampe prima di portarle in bagno a lavare, quindi con nessun lavaggio se non l'immersione, anche se prolungata, in acqua con latre stampe fissate, e il risultato era incredibilmente buono per il (non)metodo di lavaggio.
Preso un po' dalla curiosità se quanto era risultato anni prima era effettivamente vero, ho voluto rifare un test oggi, tutto in luce bianca:
ho preso una striscia di una vecchia carta Efke scaduta e velata e l'ho parzialmente immersa per 30" in un becher con un po' di fissaggio, tra l'altro fix preparato il 5 dicembre 2022 e già abbastanza usato (quindi neanche fix fresco appena fatto).
Allo scadere dei 30" l'ho "sciacquettata" un minuto dentro un altro becher più grande con 500ml di acqua e ho fatto il test; il risultato è stata una bella macchina marrone scuro, quindi "lavaggio", o meglio sciacquettamento, assolutamente inadeguato.
Non contento ho ripetuto il test, con le stesse modalità solo che questa volta ho fissato per 60" (il mio tempo di fix standard con fix 1+4) e ho immerso la strisciolina di carta nell'acqua del becher dentro cui ho infilato il tubo di lavaggio con un leggero flusso d'acqa a circa 30-35°C per tutto per 5 minuti, quindi ho rifatto il test dell goccia e dopo 2 minuti di azione non era visibile alcuna macchia. Non contento ho acceso una lampada più potente e avvicinando la striscia di carta una impercettibile alone giallino forse era visibile, ma è anche vero che alla luce il nitrato d'argento presente nella soluzione del test si scurisce, per cui fare una valutazione precisa è difficile.
Quindi ricapitolando, 60" di fix e 5 minuti di lavaggio a 30°C e si ottengono stampe praticamente archivial??? :-o
Oppure è il test al nitrato d'argento che è un test inaffidabile?
Se qualcuno potesse/volesse ripetere il test e vedere se i risultati che ho ottenuto sono coerenti sarebbe utile, perché io sto cominciando a farmi tante domande "esistenziali" =)) =)) =))



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Dart
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Dart »

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Pierpaolo B
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Pierpaolo B »

Io la prova l'ho sempre fatta sul dorso. Il dorso è la "spugna" maledettamente difficile da lavare perchè da una parte è chiusa dall'emulsione.
L'emulsione è relativamente facile da lavare solo che poi si contamina col dorso.
Facendo la prova sul dorso vedi la progressione del lavaggio.
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Merambolin »

Non ho potuto provare fino ad ora, ma nell'articolo "misteries of the vortex" veniva evidenziata dai test la maggior capacità dello strato di bario di trattenere il tiosolfato rispetto alla base di fibra ( per chi cel'ha: seconda parte dell'articolo, pagina 26, secondo test, figura 4)

@chromemax
Può la temperatura dell'acqua aver avuto un ruolo importante nel tuo test?
Sempre nell'articolo diceva che i test erano stati effettuati con acqua alla temperatura di 7°C (seconda parte dell'articolo, pagina 25, "procedure test") e che l'uso di un HCA "mitiga considerevolmente il problema causato dall'utilizzo di acqua fredda" (prima parte dell'articolo, pagina 28 , "effect of low water temperatures on washing times")


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Pierpaolo B
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Pierpaolo B »

Per la cronaca io i test li feci su galerie….. quella buona con supporto diverso da quello odierno. Ma non penso che cambi molto.
Non ho letto i test citati. Feci i miei e la soluzione test me la feci in casa….ma penso che non cambi molto.
A casa mia l’acqua a 7° non esiste in nessuna stagione.
Per i test che feci non usai l’hc.
Per la faccenda del bario…… che ne so….. a casa mia la parte emulsionata si lavava facilmente mentre la parte fibrosa era più ostica.
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Merambolin »

Nono, ma ci mancherebbe! Io miei non li ho neanche ancora fatti di test, era per ragionare insieme sulla cosa. L'articolo l'ho citato come punto di riferimento

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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da negativo »

chromemax ha scritto:
27/05/2023, 18:06
Ciao a tutti, oggi mi è capitato tra le mani il flacone del Formulary Residual Hypo Test della Photographer's Formulary che avevo preso un bel po' di tempo fa; in sostanza la soluzione di test del lavaggio a base di nitrato d'argento Kodak HT-2 già miscelata. Il procedimento d'uso è banale, si prende un punto completamente bianco della stampa lavata, si racletta per non lasciare acqua in eccesso, si lascia cadere una goccia della soluzione per 2' esatti dopo di che si asciuga con un po' di carta assorbente e si vede se la goccia ha lasciato una colorazione giallo/marrone; meno si vede meglio è. se non si vede niente è l'optimum.
Ricordo di aver accantonato la cosa con perplessità quando feci dei test sui provini di esposizione, lasciati a bagno nella bacinellona d'acqua in cui accumulavo le stampe prima di portarle in bagno a lavare, quindi con nessun lavaggio se non l'immersione, anche se prolungata, in acqua con latre stampe fissate, e il risultato era incredibilmente buono per il (non)metodo di lavaggio.
Preso un po' dalla curiosità se quanto era risultato anni prima era effettivamente vero, ho voluto rifare un test oggi, tutto in luce bianca:
ho preso una striscia di una vecchia carta Efke scaduta e velata e l'ho parzialmente immersa per 30" in un becher con un po' di fissaggio, tra l'altro fix preparato il 5 dicembre 2022 e già abbastanza usato (quindi neanche fix fresco appena fatto).
Allo scadere dei 30" l'ho "sciacquettata" un minuto dentro un altro becher più grande con 500ml di acqua e ho fatto il test; il risultato è stata una bella macchina marrone scuro, quindi "lavaggio", o meglio sciacquettamento, assolutamente inadeguato.
Non contento ho ripetuto il test, con le stesse modalità solo che questa volta ho fissato per 60" (il mio tempo di fix standard con fix 1+4) e ho immerso la strisciolina di carta nell'acqua del becher dentro cui ho infilato il tubo di lavaggio con un leggero flusso d'acqa a circa 30-35°C per tutto per 5 minuti, quindi ho rifatto il test dell goccia e dopo 2 minuti di azione non era visibile alcuna macchia. Non contento ho acceso una lampada più potente e avvicinando la striscia di carta una impercettibile alone giallino forse era visibile, ma è anche vero che alla luce il nitrato d'argento presente nella soluzione del test si scurisce, per cui fare una valutazione precisa è difficile.
Quindi ricapitolando, 60" di fix e 5 minuti di lavaggio a 30°C e si ottengono stampe praticamente archivial??? :-o
Oppure è il test al nitrato d'argento che è un test inaffidabile?
Se qualcuno potesse/volesse ripetere il test e vedere se i risultati che ho ottenuto sono coerenti sarebbe utile, perché io sto cominciando a farmi tante domande "esistenziali" =)) =)) =))
Bella domanda. Io quando ebbi modo di fare uso dell'hypo test Kodak lo provai sul retro della stampa dopo 10' di lavaggio in acqua corrente che venne preceduto dal canonico trattamento in sodio solfito 2%, per 3' e mi dava la macchia abbastanza scura, poi proseguii per altri 20' e risultò solo una colorazione leggermente paglierina, e questo mi bastò per ritenere valido questo test per i trattamenti a seguire. Ogni tanto lo ripetevo, ma sporadicamente, quando usavo un nuovo tipo di fissaggio o carta. Se nei prossimi giorni trovo qualche mio amico che mi può prestare gli ingredienti per prepararmi 100 cc. di soluzione sono curioso di ripetere la tua prova, magari con una stampa 18x24 lavandola con acqua a temperatura un po' più bassa: in questi giorni a casa mia è sui 20°.

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Damiano1987
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Damiano1987 »

Ciao @chromemax, c'è modo di conoscere la composizione esatta di quella soluzione di test? Sapere quello che c'è dentro aiuterebbe molto a capire l'affidabilità del test

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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da negativo »

Argento nitrato e acido a acetico al 28%, il tutto portato a volume con acqua distillata, io ho sempre usato la demineralizzata. L'ho preparato in proprio 2 giorni fa ( 100 cc.) ma non ho avuto ancora tempo per rifare il test di Diego.

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Damiano1987
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Re: Soluzione Residual Hypo Test... considerazioni e aiuto

Messaggio da Damiano1987 »

negativo ha scritto:
31/05/2023, 17:16
Argento nitrato e acido a acetico al 28%, il tutto portato a volume con acqua distillata, io ho sempre usato la demineralizzata. L'ho preparato in proprio 2 giorni fa ( 100 cc.) ma non ho avuto ancora tempo per rifare il test di Diego.
Immaginavo fortemente la presenza di un acido... Se ho capito come funziona, l'acidità converte il tiosolfato eventualmente presente in acido tiosolforico, che a sua volta decompone in SO3 e H2S. L'H2S reagisce con l'Ag+ per formare solfuro d'argento (la macchia osservata in caso di test positivo).

Detto tra noi non reputo particolarmente strana l'osservazione di Diego, il tiosolfato d'ammonio è solubilissimo e dovrebbe andarsene facilmente. Bisognerebbe casomai capire se il test è efficace anche nello scovare i prodotti di fissaggio come l' [Ag(S2O3)2]-

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