Grazie Sandro per le spiegazioni tecniche, da me particolarmente gradite.-Sandro- ha scritto: ↑21/12/2024, 7:40La modestia della T risiede nella costruzione della meccanica di armamento/conteggio fotogrammi. E' stata notevolmente semplificata rispetto a quella della 3.5/2.8F, ma resta comunque robusta ed affidabile; lo sforzo della manovella sul punto morto della biella invece è più elevato e sdrucciolo rispetto alla sorella blasonata. L'altro problema che la affligge sono le fettucce in plastica su cui sono stampati tempi e diaframmi. Si rompono. Ma esistono ricambi di attuale produzione, francesi e cinesi.archirock ha scritto: ↑18/12/2024, 14:23
Non sono un esperto in Rollei TLR, chiedo quindi, perchè una T dovrebbe essere "modesta"? Per via del Tessar, forse di qualità non eccelsa, o per altro?
Ho anche una Flexaret VI, tra l'altro bellissima, pure con lei belle foto, forse un pelino meno "tridimensionali"? rispetto alla T, bisognerebbe fare dei confronti diretti
Attendo graditi lumi
La flexaret invece è un ordigno con una brutta meccanica dozzinale, il cui smontaggio richiede la pazienza di giobbe (accedere allo specchio ad esempio) ed una benda sulla bocca.
Sono fortunato, le fettuccie della T sono ben funzionanti, solo le finestrelle appaiono un po ingiallite, non se sono sporche o la plastica deteriorata.
Allora sono anche "bravo"...ho smontato e pulito lo specchio della flexaret e pensa tu, funziona ancora.
Sicuro tra le due non c'è confronto di qualità costruttiva, è evidente anche solo guardandole.