Stampe per un matrimonio
Moderatore: etrusco
Stampe per un matrimonio
Buongiorno amici del forum,
sono incorso in un guaio.
«Senti, mi piacciono proprio le tue foto in bianco e nero. Non è che ti andrebbe di seguire il mio matrimonio?», mi propone, tempo fa, un caro amico. E io, tra il lusingato e l’incuriosito dalla sfida, incautamente accetto, anche se — o forse proprio perché — non ho mai scattato per nessuno che non sia io stesso. Come se non bastasse, gli annuncio malauguratamente che ciò sarebbe stato il mio regalo.
Metto in chiaro che non sarebbe stato consegnato un lavoro da professionista, essendo io un semplice amatore, e l’amico sembra comprendere. Seguo la cerimonia con il fido corredo e la sempre azzeccata HP5+ e la cosa perfino mi diverte, malgrado le foto più stupide richieste da vari invitati più o meno alticci, per non parlare dei ritratti di gruppo divisi per sesso imposti dalla sposa.
Il fastidio sopraggiunge al momento della stampa. Anzitutto, essendo costretto ad appoggiarmi a camere oscure altrui per stampare poiché casa mia è troppo piccola e ingombra per ospitarne una, devo concordare con un amico, anch’egli sfegatato pellicolaro, gli appuntamenti per la stampa. L’amico, cui prima o poi dovrò una cassa di champagne per l’impegno e la pazienza, si dedica con me alla stampa del sacchetto di rullini.
Finché siamo ai ritratti degli sposi o allo scambio degli anelli è piacevole. Eppure, ripetere provini, stampe di lavoro, normali lavorazioni, ma per decine di foto di prozii, cugini di mare, campagna e città, ex compagni di classe di cui non mi/ci interessa assolutamente niente, stufa, stanca e inaridisce la passione. Tanto più che tutto ciò viene fatto a spese mie e impiegando molte ore mie e del mio amico che preferirei dedicare quantomeno a foto che mi interessino. E per fortuna che sono politenate, perché mi sale l’angoscia già solo a immaginare lo stesso lavoro sulle baritate.
Certo, mal me ne incorse ad accettare un impegno del genere senza rifletterci. Sicuramente non lo farò più. Avendo l’acqua alla gola, mi trovo quindi a chiedervi gentilmente aiuto: come fanno i fotografi professionisti, o faceva chi è fortunatamente in pensione, per “serializzare” e accelerare la produzione in questi casi?
Perché, malgrado qualsiasi annuncio iniziale di un lavoro non professionale, tra procugini, colleghi, amiche della sposa, coppie di fidanzati e sorelle-che-devono-assolutamente-posare-in-qualsiasi-momento una trentina di stampe vanno ugualmente consegnate, e saranno una selezione di un numero più grande. E, di nuovo, devono essere buone, nonostante gli sposi in questione non s’intendano di fotografia, né tantomeno a pellicola.
Un sentito ringraziamento a chiunque vorrà darmi qualche dritta.
sono incorso in un guaio.
«Senti, mi piacciono proprio le tue foto in bianco e nero. Non è che ti andrebbe di seguire il mio matrimonio?», mi propone, tempo fa, un caro amico. E io, tra il lusingato e l’incuriosito dalla sfida, incautamente accetto, anche se — o forse proprio perché — non ho mai scattato per nessuno che non sia io stesso. Come se non bastasse, gli annuncio malauguratamente che ciò sarebbe stato il mio regalo.
Metto in chiaro che non sarebbe stato consegnato un lavoro da professionista, essendo io un semplice amatore, e l’amico sembra comprendere. Seguo la cerimonia con il fido corredo e la sempre azzeccata HP5+ e la cosa perfino mi diverte, malgrado le foto più stupide richieste da vari invitati più o meno alticci, per non parlare dei ritratti di gruppo divisi per sesso imposti dalla sposa.
Il fastidio sopraggiunge al momento della stampa. Anzitutto, essendo costretto ad appoggiarmi a camere oscure altrui per stampare poiché casa mia è troppo piccola e ingombra per ospitarne una, devo concordare con un amico, anch’egli sfegatato pellicolaro, gli appuntamenti per la stampa. L’amico, cui prima o poi dovrò una cassa di champagne per l’impegno e la pazienza, si dedica con me alla stampa del sacchetto di rullini.
Finché siamo ai ritratti degli sposi o allo scambio degli anelli è piacevole. Eppure, ripetere provini, stampe di lavoro, normali lavorazioni, ma per decine di foto di prozii, cugini di mare, campagna e città, ex compagni di classe di cui non mi/ci interessa assolutamente niente, stufa, stanca e inaridisce la passione. Tanto più che tutto ciò viene fatto a spese mie e impiegando molte ore mie e del mio amico che preferirei dedicare quantomeno a foto che mi interessino. E per fortuna che sono politenate, perché mi sale l’angoscia già solo a immaginare lo stesso lavoro sulle baritate.
Certo, mal me ne incorse ad accettare un impegno del genere senza rifletterci. Sicuramente non lo farò più. Avendo l’acqua alla gola, mi trovo quindi a chiedervi gentilmente aiuto: come fanno i fotografi professionisti, o faceva chi è fortunatamente in pensione, per “serializzare” e accelerare la produzione in questi casi?
Perché, malgrado qualsiasi annuncio iniziale di un lavoro non professionale, tra procugini, colleghi, amiche della sposa, coppie di fidanzati e sorelle-che-devono-assolutamente-posare-in-qualsiasi-momento una trentina di stampe vanno ugualmente consegnate, e saranno una selezione di un numero più grande. E, di nuovo, devono essere buone, nonostante gli sposi in questione non s’intendano di fotografia, né tantomeno a pellicola.
Un sentito ringraziamento a chiunque vorrà darmi qualche dritta.


- Pierpaolo B
- superstar
- Messaggi: 9934
- Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
- Reputation:
- Località: Reggio Emilia
Re: Stampe per un matrimonio
Solitamente l'album era per gli sposi e l'albumino per i parenti.
Stampa degli sposi in laboratorio di fiducia con spesso la presenza del fotografo mentre le foto dei parenti/amici erano stampe standard
Stampa degli sposi in laboratorio di fiducia con spesso la presenza del fotografo mentre le foto dei parenti/amici erano stampe standard
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Re: Stampe per un matrimonio
Direi che te la deve lui la cassa, hai idea di quanto costa farsi fare un servizio analogico per un matrimonio?
Cmq la domanda è troppo ampia... Inutile confrontarsi con quello che facevano i professionisti, che avevano a disposizone assistenti e strumentazione per automatizzare parte del processo.
Poi forse hai semplicemente fatto troppe foto, se guardi qualche album analogico di parenti vedrai che difficilmente ha piu di 40/50 foto.
L'unico modo che hai per velocizzare il lavoro è se hai delle foto molto simili (le classiche foto con i vari gruppi di invitati fatte una in fila all'altra esattamente nelle stesse condizioni) dove una volta trovato tempo e contrasto puoi ragionevolmente usarlo per tutte le stampe di quel gruppo.
Re: Stampe per un matrimonio
Mi sa che mi ero espresso poco chiaramente, mi riferivo all’altro amico che mi sta aiutando mettendomi a disposizione la sua camera oscura e stampando con me:
Grazie, mi sembra un ottimo consiglio.bolchi ha scritto: ↑11/04/2025, 10:45L'unico modo che hai per velocizzare il lavoro è se hai delle foto molto simili (le classiche foto con i vari gruppi di invitati fatte una in fila all'altra esattamente nelle stesse condizioni) dove una volta trovato tempo e contrasto puoi ragionevolmente usarlo per tutte le stampe di quel gruppo.
Re: Stampe per un matrimonio
Ecco, per esempio questo aspetto mi era sfuggito del tutto. GraziePierpaolo B ha scritto: ↑11/04/2025, 9:58Solitamente l'album era per gli sposi e l'albumino per i parenti.
Stampa degli sposi in laboratorio di fiducia con spesso la presenza del fotografo mentre le foto dei parenti/amici erano stampe standard
- Pierpaolo B
- superstar
- Messaggi: 9934
- Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
- Reputation:
- Località: Reggio Emilia
Re: Stampe per un matrimonio
....poi venivano le ristampe su richiesta eventuale di parenti.
....e qui il tuo lavoro prende una bella scrematura.
Il lavoro standard era intorno alle 30 stampe grandi in album a scelta tra diversi modelli con costi diversi. L'albumino non aveva tanta importanza per via del lavoro standard.
Oggi si fa in digitale. Le stampe non esistono.... o meglio si fa direttamente l'album a pc e si invia in stampa
....e qui il tuo lavoro prende una bella scrematura.
Il lavoro standard era intorno alle 30 stampe grandi in album a scelta tra diversi modelli con costi diversi. L'albumino non aveva tanta importanza per via del lavoro standard.
Oggi si fa in digitale. Le stampe non esistono.... o meglio si fa direttamente l'album a pc e si invia in stampa
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
Re: Stampe per un matrimonio
Non offenderti, ma onestamente penso che tu te la sia un po' cercata. Se c'è gente che fa il matrimonialista per lavoro (e chiede cifre a tre zeri) un motivo c'è, mica ci si improvvisa così. Poi pensare di fare tutto in analogico, anzi cosa dico, in bianco e nero con l'idea di stampare a mano, è un po' folle, specie per un fotoamatore. Io gli avrei detto che, se proprio ci teneva, qualche foto gliela potevo fare, ma che non mi sarei sostituito al fotografo ufficiale.
Detto ciò, c'è anche chi non sapendo nemmeno l'abc della fotografia si improvvisa fotomatrimonialista e chiede anche dei soldi. Un mio collega mi ha detto l'altro giorno che sarebbe andato a fare delle foto a un matrimonio per 250€. Non sapeva nemmeno dirmi le focali dei due obiettivi che aveva, e pensava che "focale fissa" volesse dire non poter aprire il diaframma...
Detto ciò, c'è anche chi non sapendo nemmeno l'abc della fotografia si improvvisa fotomatrimonialista e chiede anche dei soldi. Un mio collega mi ha detto l'altro giorno che sarebbe andato a fare delle foto a un matrimonio per 250€. Non sapeva nemmeno dirmi le focali dei due obiettivi che aveva, e pensava che "focale fissa" volesse dire non poter aprire il diaframma...
Domenico
Re: Stampe per un matrimonio
Infatti è l’approccio che seguirò d’ora in poi. A chi mi chieda ciò, con tutto l’affetto risponderò che potrò donare una o al massimo due stampe.
- Valerio Ricciardi
- guru
- Messaggi: 1222
- Iscritto il: 29/10/2024, 7:10
- Reputation:
- Località: Roma e altrove
Re: Stampe per un matrimonio
Il mestiere del fotografo matrimonialista è difficilissimo, specifico, richiede una formazione molto lunga che una volta partiva dalla gavetta: ti sembrerà assurdo, ma molti ragazzi iniziavano senza neppure "fare il flashista" - ossia brandire a mano il flash principale mettendosi dal lato dove con un gesto appena accennato il fotografo gli faceva capire dovevano mettersi (altezza e orientamento il flashista li doveva saper valutare PERFETTAMENTE da solo senza altri input)...
ma si limitavano a portare la borsa più o meno pesante del fotografo, gli scaricavano e ricaricavano i magazzini, tenevano d'occhio la ricarica delle batterie del flash di emergenza (coll'alimentatore attaccato in una presa in un angolo (stando attenti che nessuno se li portasse via), su richiesta poco prima di una posa svolazzavano attorno alla sposa per sistemare meglio a terra lo strascico. Cose così. Diventare flashista era un sudato step successivo.
Certo, ti sei cacciato in una filiera piuttosto complessa, che se non altro ha di buono che potrai - faticosamente, stancamente, tutto quel che vuoi - portare a termine garantendo A TE STESSO PRIMA DI TUTTO un livello qualitativo adeguato al tuo gusto e alle tue pretese. Che poi gli sposi sappiano, o meno, capire cosa c'è dietro, è secondario.
Al netto del grande lavoro, il B/N perlomeno ti permette di controllare dall'inizio alla fine tutto il processo.
Poteva andar peggio: potevi scattare a colori, e poi farti scansionare i negativi (sviluppati con un C41 che spesso non supererebbe il test col densitometro) e stampare le foto da un laboratorio di quelli attuali, con la qualità di stampa attuale.
E dover consegnare loro copie, che il mio stampatore di fiducia (e grande amico, che purtroppo ci ha lasciato) ... le avesse viste uscire dalla sua asciugatrice avrebbe messo nel cestino dopo averle strappate in pezzi piccoli piccoli per paura che un collega entrato a salutarlo le vedesse...
Su con la vita! Finisci con determinazione e QUALITA' ciò che hai iniziato, "mantieni la parola", poi... l'esperienza si paga sempre troppo poco.
ma si limitavano a portare la borsa più o meno pesante del fotografo, gli scaricavano e ricaricavano i magazzini, tenevano d'occhio la ricarica delle batterie del flash di emergenza (coll'alimentatore attaccato in una presa in un angolo (stando attenti che nessuno se li portasse via), su richiesta poco prima di una posa svolazzavano attorno alla sposa per sistemare meglio a terra lo strascico. Cose così. Diventare flashista era un sudato step successivo.
Certo, ti sei cacciato in una filiera piuttosto complessa, che se non altro ha di buono che potrai - faticosamente, stancamente, tutto quel che vuoi - portare a termine garantendo A TE STESSO PRIMA DI TUTTO un livello qualitativo adeguato al tuo gusto e alle tue pretese. Che poi gli sposi sappiano, o meno, capire cosa c'è dietro, è secondario.
Al netto del grande lavoro, il B/N perlomeno ti permette di controllare dall'inizio alla fine tutto il processo.
Poteva andar peggio: potevi scattare a colori, e poi farti scansionare i negativi (sviluppati con un C41 che spesso non supererebbe il test col densitometro) e stampare le foto da un laboratorio di quelli attuali, con la qualità di stampa attuale.
E dover consegnare loro copie, che il mio stampatore di fiducia (e grande amico, che purtroppo ci ha lasciato) ... le avesse viste uscire dalla sua asciugatrice avrebbe messo nel cestino dopo averle strappate in pezzi piccoli piccoli per paura che un collega entrato a salutarlo le vedesse...
Su con la vita! Finisci con determinazione e QUALITA' ciò che hai iniziato, "mantieni la parola", poi... l'esperienza si paga sempre troppo poco.
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
Re: Stampe per un matrimonio
https://www.bestofweddingphotography.com/jeff-ascough/
...vabbè lui viaggia a cifre a quattro zeri e qualità superlativa...
...vabbè lui viaggia a cifre a quattro zeri e qualità superlativa...

