La fotografa e attivista Nan Goldin esporrà a Milano quella che pare sin qui sarà la sua più grande retrospettiva, nei locali noti come "Pirelli HangarBicocca" fra appunto la zona della Bicocca e Sesto San Giovanni.
La natura e la crudezza della visione dell'umanità della Goldin, tutta la cui produzione ha una forte vena di denuncia drammaticamente autobiografica, non suggeriscono di considerarla una mostra per famiglie.
A parte filmati, istantanee e altro materiale dovrebbero essere interessanti le ambientazioni, curate dall'architetta francoo-libanese Hala Wardé che ha cercato di personalizzarle opera per opera: la Wardé come architetta lavora a strettissimo contatto con Jean Nouvel, che considera il suo mentore, ed è stata determinante anche come "mediatrice culturale" nella realizzazione del Louvre Abu Dhabi.
INGRESSO GRATUITO nei giorni da giovedì a domenica, 10.30– si entra solo sino alle 19,30 - chiusura ore 20,30.
c'è la possibilità, molto opportuna, di prenotazione online in cui si seleziona una fascia oraria garantendosi in quella fascia l’accesso prioritario in caso di affollamento. Si può prenotare anche sul posto; ma con modalità subordinata alle disponibilità del momento.
si prenota qui https://my.pirellihangarbicocca.org/s/b ... 001yszuQAA
Da stazione Centrale o dalla Greco Pirelli si arriva con la linea bus 87; da Porta Garibaldi colla 51.
Nan Goldin, a Milano dal 9 ottobre p.v. al 15/2/26
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Nan Goldin, a Milano dal 9 ottobre p.v. al 15/2/26
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
Re: Nan Goldin, a Milano dal 9 ottobre p.v. al 15/2/26
...siccome gli orrori del mondo non ci bastano ce li andiamo anche a vedere in mostra... Autor# e genere fotografico che non capirò mai come possa essere ritenuto arte o fotografia.
Re: Nan Goldin, a Milano dal 9 ottobre p.v. al 15/2/26
L'ho incontrata ad un evento a Berlino ed è stata un'esperienza abbastanza fastidiosa. Magari si era alzata dalla parte sbagliata del letto, ma quella sera si dimostrò abbastanza antipatica e con un atteggiamento di quegli artisti che sono ormai abituati a folle adoranti. È stato UN incontro, quindi magari è persona solitamente cortese e disponibile.
La Goldin ha avuto il grande merito di creare un nuovo modo di fotografare, quello che io chiamo fotografia narcisistica. Una fotografia in cui il soggetto sono io e i miei amici.
Se avesse fatto la stessa ricerca fotografica in un qualche paesino del Maine documentando la sua vita e quella degli amici pescatori di aragoste non sarebbe andata da nessuna parte. Ma dato che il soggetto era uno di quelli centrali per l'intellighenzia di New York - che muove per vicinanza ideologica pure il collezionismo e la critica d'arte - ha avuto un grande riscontro. L'effetto volano culturale di New York sul resto del mondo occidentale ha poi portato alla nascita per esempio delle "girl photographers" giapponesi che si sono direttamente ispirate a lei.
Ma bisogna riconoscerle il grande merito di aver anticipato i tempi e interpretato correttamente le nuove generazioni - e lo si vede tutti i giorni nelle social networks dove l'argomento principe sono io, i miei problemi, le mie ansie, le mie relazioni.
In questo la Goldin è artista, avendo percepito l'arrivo di una nuova stagione sociale in grande anticipo rispetto a noi mortali.
Poi la sua fotografia è squisitamente brutta, ma lei ha sempre detto che non è una fotografa e del fotografare non gliene frega niente.
La Goldin ha avuto il grande merito di creare un nuovo modo di fotografare, quello che io chiamo fotografia narcisistica. Una fotografia in cui il soggetto sono io e i miei amici.
Se avesse fatto la stessa ricerca fotografica in un qualche paesino del Maine documentando la sua vita e quella degli amici pescatori di aragoste non sarebbe andata da nessuna parte. Ma dato che il soggetto era uno di quelli centrali per l'intellighenzia di New York - che muove per vicinanza ideologica pure il collezionismo e la critica d'arte - ha avuto un grande riscontro. L'effetto volano culturale di New York sul resto del mondo occidentale ha poi portato alla nascita per esempio delle "girl photographers" giapponesi che si sono direttamente ispirate a lei.
Ma bisogna riconoscerle il grande merito di aver anticipato i tempi e interpretato correttamente le nuove generazioni - e lo si vede tutti i giorni nelle social networks dove l'argomento principe sono io, i miei problemi, le mie ansie, le mie relazioni.
In questo la Goldin è artista, avendo percepito l'arrivo di una nuova stagione sociale in grande anticipo rispetto a noi mortali.
Poi la sua fotografia è squisitamente brutta, ma lei ha sempre detto che non è una fotografa e del fotografare non gliene frega niente.
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Re: Nan Goldin, a Milano dal 9 ottobre p.v. al 15/2/26
L'Io gridato è un lamento per pregresse assenze e vuoti non colmabili, ...cfr. particella di Sodio dell'acqua Lete.
Goldin non è "la mia tazza di té", se no mi sarebbe venuto spontaneo recensirla più diffusamente.
Certo, visivamente non è né la Battaglia né McCullin, forse anche perché è attenta all'io narrante e non all'esterno.
Però esiste lei, il genere ...bisogna prestare attenzione anche a ciò in cui non ci riconosciamo.
Anzi: a volte riesce definire meglio ciò che siamo per contrasto con ciò in cui a consuntivo non ci specchiamo.
E' utile cercare di capirlo un minimo - ci rapisca l'anima o meno.
Goldin non è "la mia tazza di té", se no mi sarebbe venuto spontaneo recensirla più diffusamente.
Certo, visivamente non è né la Battaglia né McCullin, forse anche perché è attenta all'io narrante e non all'esterno.
Però esiste lei, il genere ...bisogna prestare attenzione anche a ciò in cui non ci riconosciamo.
Anzi: a volte riesce definire meglio ciò che siamo per contrasto con ciò in cui a consuntivo non ci specchiamo.
E' utile cercare di capirlo un minimo - ci rapisca l'anima o meno.
"Nel visco, in cui s'avvenne / quell'augellin talora, / lascia le penne ancora, / ma torna in libertà:
poi le perdute penne / in pochi dì rinnova, / cauto divien per prova / né più tradir si fa". Pietro Metastasio (da La Libertà)
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Re: Nan Goldin, a Milano dal 9 ottobre p.v. al 15/2/26
...fosse dietro l'angolo un pensiero forse forse ce lo farei. Ma farmi 1200 km anche no, grazie. In ogni caso ho letto e visto abbastanza sulla Goldin da ribadire quello che penso e non avere nessuna voglia di andare.