Analogica.it

So' gli 8 che ti fregano!
Poi di sicuro fai le striscine sul lato lungo, ovvero tante striscine corte 8 cm e non poche lunghe 30... che già sarebbe meglio. O sbaglio?

ora vado in bagno... oscuro, ci si rilegge domani...
@ andrea, sbagli...
da un 24x30 ne faccio 3 da 8x30...

La striscetta la strappo al bisogno.
...poi si fanno provini più importanti. Questi li recuperi riducendo un 30x40 a 24x30.
Occorre però fare attenzione a usare ritagli dello stesso pacco di carta che si andrà ad usare per la stampa definitiva. Non basta che la carta sia dello stesso tipo, deve essere dello stesso pacco.

Non mi so' spiegato... intendevo le striscine di esposizione dello scalare!
Sai che mi frega da dove le ritagli!!!

franny71 ha scritto: peccato che spesso quello che trovo nei provini, una volta fatta la stampa per intero non mi aggradi più...

e perché non ti aggrata più?

@Andrea, sorry, avevo capito i ritagli...
si, normalmente li faccio sul lato corto, ma se mi trovo con righe verticali cambio....
@Zio
spesso mi capita di riportare tempi, sviluppi ecc. dalla provinatura alla stampa intera, e dopo la stampa mi accorgo che in altre zone la stampa è moscia, oppure troppo contrastata, e così mi ammoscio pure io...

È appunto quel che dicevo...

Non riesci a valutare bene dalla strisciolina.

Allora ti aggrata solo la striscetta che hai fatto!
oltre l'esecuzione tecnica cerca di abbinarla al tuo modo di fare, calibrando il tuo occhio...
A fra' se mi era possibile stai sicuro che almeno una sessione in camera oscura a 7mana te l'avrei fatta! Ma sto impicciato...

Silverprint ha scritto: Io chissà perché suggerisco di non far finta di risparmiare carta e usare un foglio intero... ;)

Sarebbe la soluzioni migliore, la famosa "stampa di lavoro" ma siccome è anche un pò costosa, (almeno io) vado con la classica striscia...

Silverprint ha scritto:Scherzi a parte è difficile (cioè richiede esperienza e spesso non basta) valutare l'insieme di una immagine da una striscetta. È anche difficile valutare ad occhio sulla proiezione negativa aree di alta densità diverse non adiacenti, cioè decidere DOVE vada fatta la striscetta, come è difficile fare in modo che sulla striscetta vadano a cadere sia aree chiare che scure adatte alla valutazione dell'insieme.

Questo secondo me è un punto importante, ovvero scegliere una porzione dove sia presente l'intera gamma tonale, e non è semplice scegliere adeguatamente.
Al di fuori dei provini a contatto, in questo caso ci può essere di aiuto la scansione a video dei negativi, quindi il digitale ci da una mano...

Per me la scansione del negativo è forviante. Non sono mai riuscito ad ottenere con la stampa ciò che lo scanner mi faceva vedere. E' come voler scrivere con bella calligrafia con un evidenziatore. Sono due mondi diversi non assimilabili. Io dopo i provini faccio la stampa di lavoro e su questa lavoro... ci scrivo, appunto ecc.
La scansione la stampo e la lascio sul tavolo una settimana.... se dopo una settimana mi piace ancora la metto in stampa, se non tiene per una settimana non è degna del brodo. Ecco il digitale mi da una grossa mano per farmi un'idea sulla validità dello scatto ma tecnicamente non dice nulla anzi crea solo confusione ca fa perdere un gran tempo in CO. A parte il fatto che se uno segue la scansione dall'ingranditore escono robi mosci e senza personalità.
Facciamo le scansioni con gli occhi e stampiamo con gusto senza riserve mentali....