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Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/08/2012, 16:23
da lorypiccolo
Salve! Volendo finalmente sviluppare le varie trix 400 che ho scattato quest'estate sono in dubbio su quale rivelatore scegliere. Ho letto un po' sul web e ho letto buone cose sul Kodak HC-110, ma è una cosa buttata così perché non l'ho mai utilizzato. Qualche mese per sviluppare delle Tmax da un mio amico usai il rodinal di suo possesso e non so se a causa di quest'ultimo o della pellicola o del modo in cui l'ho esposta ho avuto dei negativi un po' mosci, con poco contrasto.
Ovviamente ci saranno varie scuole di pensiero, ognuno avrà le sue esperienze, le sue argomentazioni... e mi piacerebbe conoscere proprio queste cose riguardo questa pellicola e il rivelatore che ognuno pensi sia quello più giusto in base ai proprio gusti, alle proprie aspettative!

Grazie!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 16:36
da Silverprint
Ciao!
lorypiccolo ha scritto:... per sviluppare delle Tmax da un mio amico usai il rodinal di suo possesso e non so se a causa di quest'ultimo o della pellicola o del modo in cui l'ho esposta ho avuto dei negativi un po' mosci, con poco contrasto.
Della Tri-x se ne è parlato varie volte (se fai una ricerca dovrebbe uscire parecchio, forse troppo ;) ), ma prima di continuare vorrei capire bene la tua frase che ho citato.
Col Rodinal ed i tempi da tabella le T-max vengono piuttosto contrastate e vorrei capire che è successo (potrebbe esserci utile per darti indicazioni più precise).

Quindi "con poco contrasto" in che senso? Hai fatto le stampe (se si come) e sui gradi intermedi il contrasto era basso? Hai fatto scansioni? Dicci... dicci! :)

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 16:48
da lorypiccolo
@silverprint
Erano tra le prime pellicole che ho scattato, comunque a parte il rivelatore o la pellicola il problema probabilmente è stato il numero di agitazioni; all'epoca ero completamento all'oscuro dei principi della camera oscura e seguii i consigli di questo amico che aveva tutto il necessario a casa sua; mi ricordo di aver usato il rodinal con diluizione 1+50 e di aver agitato il primo minuto intero e poi 10 secondi per i restanti 9 minuti... già nel fare il provino ebbi problemi perché uscivano tutti grigi, qualche bianco e zero neri. Ho stampato anche una foto, un ritratto con il sole che illuminava i capelli da un lato e di grigi ce ne sono, ma nonostante il filtro di contrasto in stampa non riuscii ad ottenere il risultato che avevo in mente; cioè una buona gamma di grigi ma anche dei neri profondi.
Ovviamente è un'esperienza che va presa con le pinze, era la primissima pellicola che sviluppavo e la prima foto che stampavo.
Ora vorrei organizzarmi da solo per lo sviluppo e penso di comprare uno scanner per i negativi; la stampa sarà una tappa successiva.

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 17:06
da Silverprint
@ loripiccolo

Così su due piedi sa di sottoesposizione. Se i neri o vengono troppo chiusi o, per salvare il dettaglio troppo "grigi" è quasi sicuramente sotto-esposizione (anche cattivo trattamento della carta, ma mi pare più difficile).
Il Rodinal non sfrutta a fondo la sensibilità, che per altro è (come al solito) inferiore alla dichiarata.
Le agitazioni che hai fatto vanno benissimo, e comunque l'agitazione NON ha una influenza drastica sul contrasto. La differenza tra agitazione intermittente e continua è valutabile come una variazione di circa il 20% del tempo di sviluppo. Sicuramente influente e ben visibile, ma non tale da stravolgere i risultati.


@ Nicola,

Due volte t'avrei preceduto se non fosse per un misterioso crash improvviso di Linux!
Scrivevo questo (più o meno) e linux non ha gradito: " accidenti Nicola! Ce la friggi la Tri-X nel Rodinal! :)) Io gli do circa la metà del tempo che dai tu..." :))

Giusto per la cronaca, la Tri-x é una delle pellicole più flessibili in fase di sviluppo, due settimane fa con uno studente (in gamba) abbiamo fatto un bel giochino: abbiamo scattato con tre magazzini diversi tre scenette (quindi scatti identici su tre rulli diversi), una scena ad altissimo contrasto, una media ed una mordbida e sviluppato in Studional 1+30 per 5'; 7' e 10' (incrementando del 40% ca a volta). Empirico divertente e molto interessante... ;)

La facilitá di stampa e la coerenza della gamma tonale erano tutte a favore del negativo più morbido, giusto appena al limite sulla scena a contrasto più basso. La scena ad alto contrasto non era proprio stampabile sul rullo sviluppato maggiormente, stampabile con difficoltà su quello di sviluppo intermedio... etc. Come al solito "sviluppa per le luci ed esponi per le ombre" funziona alla grande! E come "predico io" meglio negativi ben esposti e morbidi... ad alzare un po' il contrasto in stampa non si fa danno, viceversa 9 su 10 son rogne! :)

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 18:23
da lorypiccolo
Grazie per le risposte!

@silverprint: me la spiegheresti bene la questione del "sviluppa per le luci ed esponi per le ombre"?!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 18:42
da franny71
oibò, io ho sempre pensato che esponendo per le luci e sviluppando per le ombre fosse il metodo migliore...
forse è per quello che i miei scatti fanno ca.care....

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 19:39
da Silverprint
franny71 ha scritto:oibò, io ho sempre pensato che esponendo per le luci e sviluppando per le ombre fosse il metodo migliore...
forse è per quello che i miei scatti fanno ca.care....
Garantito! :)) È negativo, mica digitale o diapositiva!

Per le ombre lo sviluppo non serve a niente, quelle sono (determinate dall'esposizione) e quelle rimangono. :p

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 22:28
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:@silverprint: me la spiegheresti bene la questione del "sviluppa per le luci ed esponi per le ombre"?!
Volentieri... hai pazienza? :)

"Esporre per le ombre, sviluppare per le luci" è in estrema sintesi il principio fondamentale per l'esposizione ed il trattamento delle pellicole negative.

Premessa (è una storia lunga...), ovvero da dove nascono i problemi.

Mini storia semi-seria e mezza inventata della tecnica fotografica!

Tanto tempo fa qualche bislacco progenitore degli attuali uomini-marketing pensò che dire ai fotografi che oltre alla quantità di luce avrebbero fatto bene a misurare anche il contrasto e sviluppare le pellicole di conseguenza sarebbe stato davvero troppo difficile per le menti umane ed avrebbe complicato talmente tanto le cose da essere un suicidio commerciale.
Ora come allora lo slogan che tirava era (ed È :( ) "voi premete il bottone, noi facciamo il resto" (è lo slogan della Kodak, in auge dal finire dell'800! :-o ).
Si cominciò quindi a cercare un "sistema" a prova d'imbecille (fool proof, suona più rispettoso) che rendesse non troppo falso il geniale slogan...

Lo stratagemma migliore era ed è quel famosissimo "fotografare col sole alle spalle" unita alla "regola del 16" che accompagnava le avvertenze d'uso di pellicole e fotocamere.
Naturalmente è una stupidagine, nel senso che si possono fare bellissime foto col sole puntato dritto in macchina, o tutto di lato (o come vuoi), ma aveva una sua precisa ragion d'essere: col sole alle spalle molto, molto probabilmente, anzi quasi sicuramente il contrasto della scena è basso e se il contrasto è basso i problemi sono pochi per una lunga serie di motivi (a seguire, sparsi nel testo).

MINI OT: visto che ci stiamo "la regola del 16" funziona anch'essa solo se il contrasto è basso.
Scusate mi sono un po' stuficchiato di leggerla e rileggerla anche sul web... :))


Fine prima parte (posto sennò finisce il log-in)

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 22:43
da Silverprint
Seconda parte:

Naturalmente (ovviamente anzi, viste le premesse) i fotografi non erano poi tanto contenti dei risultati, anche perché (porcaccia la miseria! :)) ) qualche scocciatore si appassionava oltre modo alla fotografia ed i risultati prefabbricati (e pure scarsetti) che le procedure standardizzate garantivano non li soddisfacevano. Cosa fare? Ma continuare sulla stessa strada, che diamine! :wall:
Cominciò così l'evoluzione tecnica degli aparecchi dove di volta in volta quello nuovo (da comprare assolutamente! :-o ) avrebbe garantito un po' di più il successo del "voi premete il bottone, noi facciamo il resto". Lo spirito é sempre stato quello, anzi forse è sempre stato sempre di più quello!
E per gli incontentabili scocciatori appassionati? Ci voleva un qualche gadget che li illudesse un po' e che magari in mani esperte potesse anche funzionare (o quasi): l'esposimetro!!! Che ganzata! Ora tutti felici possono far collimare un aghetto, poi far accendere una certa lucina e poi persino fare l'esposizione automatica! Super-spaziale! Che tecnologia! :))
In realtà il solito omino malefico pensò bene di inventare una cosa troppo semplice e che non funzionava bene, anche perché se avesse funzionato bene il meccanismo per vendere "le novitá" si sarebbe inceppato. E così gli esposimetri naquero "male" ovvero regolati su un fantomatico e variabile "grigio medio".

Fine seconda parte...

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 22:50
da Silverprint
Eh, Nicola!

Stasera sono in vena di romanzo a puntate! E poi sono terrorizzato dall'idea di perdere le mie preziose pirle di saggezza nel caso di crash (sei tu che gufi, sicuramente :)) ) o di fine del log-in... :p

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 23:27
da Silverprint
Terza parte:

Naturalmente l'omino malefico sapeva benissimo che prendere una misura della luce con un unico riferimento (il grigio medio, che dovrebbe far media, ma non lo fa) era proprio un'idea bislacca, ma sapeva anche che "quelli bravi" si sarebbero arrangiati inventando mille stratagemmi, più o meno bislacchi anch'essi, per sfuggire agli inevitabili errori di un sistema simile, e quindi approvò. Ovviamente fu un ottimo affare, le macchinette si vendevano e ci fu anche un esercito di riviste, consiglieri, manualoni e manualini pullulanti dei mille trucchi per ingannare l'esposimetro facendo si che esso non fosse ingannato dalla luce... :)) :wall:

Re: R: rivelatore trix 400

Inviato: 26/08/2012, 23:39
da mjrndr
vngncl61 ha scritto:Sei più antipatico di Vittorio Sgarbi :D
:-*
Non lo disturbare che è una delle poche volte che riesco a leggere i suoi post senza perdermi alla terza riga, accusare un forte mal di testa e sentirmi completamente ignorante :D

Andrea

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 1:29
da Silverprint
vngncl61 ha scritto:Sei più antipatico di Vittorio Sgarbi :D :-*
Prrrrrrrr! :p

Mjrndr! Perdona la mia cripticità, sono contorto! :)) Però volentieri ri-scrivo, ri-spiego (fa bene anche a me), per cui al prossimo mal di testa... Protesta! Fa anche rima! :)


Quarta parte (seria?).

E quindi, ricapitolando un po', la tecnica fotografica si evolve tra due poli opposti, da una parte la spinta dei fabbricanti (almeno quelli più grossi) verso il prodotto adatto alle masse e quindi "necessariamente" (secondo chi poi...? X( ) "fool proof" (per non offendere) e le esigenze totalmente antitetiche dei professionisti e degli utenti più accorti e, come ovvia coseguenza, si produce una larga fascia di pubblico che è una via di mezzo (di cui tutti, per molto o per poco abbiamo fatto parte).
Purtroppo questa di mezzo è una larga fascia, quindi commercialmente appetibile e a loro vengono rivolti la maggior parte dei prodotti di costo medio elevato, ricchi di gadget e specchietti per le allodole e ben intrisi di questa schizofrenia di fondo tra "premi il bottone, noi facciamo il resto" e "la potenza é nulla senza controllo". Il problema è che si sviluppa anche una sub(?)-cultura di questa fascia di mezzo dove prosperano operatori "culturali" che invece di spiegare come funzionano le cose scrivono libroni complicatissimi (compresi quelli delle istruzioni degli apparecchi) per spiegare come usare le macchine evitando accuratamente di spiegare come funziona la fotografia... :(
Insomma il "controllo" viene venduto, ma é una patacca è solo il controllo dell'apparecchio.

MINI OT. L'ho giá detto millanta volte, ma ci sta di nuovo bene. Per scattare servono solo 3 (tre!) comandi, tempi, diaframmi e messa a fuoco: tre ghiere, tre! Mi spiegate a cosa servono centoventi tastini multifunzione? :wall: Non sará più semplice spiegare la profondità di campo e l'uso dei tempi invece che il funzionamento di trentatre programmi d'esposizione, diciotto dei quali personalizzabili tramite "custom functions" accesibili dal menù avanzato come da istruzioni da pagina 402 a 538 del manuale plurilingue? =)) :wall: Totalmente schizofrenico, da "fool proof" (pag 1, programma rettangolino verde) a controllo (apparente).
Controllo apparente perché non può essere altro che il controllo d'un apparecchio inutilmente complicato.

Fine quarta parte. :p

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 3:04
da lorypiccolo
@Silverprint: Aspetto gli altri capitoli della storia, sono tutto orecchie!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 9:01
da Silverprint
Buondì! :)

Quinta parte:

Dov'è il problema? La tecnica fotografica è roba nota da molti decenni, ci sono scuole e testi validi, l'evoluzione dei materiali sensibili c'è stata ed è stata spessissimo assai valida. Tutto vero, così come è vero che ci sono fotografi bravi (anche) dal punto di vista tecnico. Potremmo anche infischiarcene dell'evoluzione assai bislacca degli apparecchi, no?
Insomma... i fotografi bravi (anche) dal punto di vista tecnico e quindi più liberi d'esprimersi potrebbero essere (ed essere stati) molti di più e gli operatori culturali avrebbero potuto spiegare queste cose note da parecchi decenni (in effetti qualcuno, specialmente in passato ci ha provato) se non avessero creduto al dogma commerciale per cui è più semplice (e non semplicemente più lucroso) spiegare come funziona un apparecchio complicatissimo, che non ha nessun valido motivo per essere complicato, invece che spiegare un po' di tecnica fotografica.
In questo clima culturale, gonfiato da altri antichi retaggi come l'assurdo pensiero che tecnica ed espressione siano cose antitetiche (surrealismo) e da un ottocentesca cieca fiducia nel "progresso" tecnologico alcuni aspetti della fotografia hanno sofferto particolarmente, tra questi ha specialmente sofferto la tecnica dell'esposizione e dello sviluppo del negativo.
Rimane da decidere se ha sofferto di più perché gli esposimetri erano nati "male" (in parte inevitabilmente data la tecnica dell'epoca) o perché abbiamo creduto a chi diceva che misurare la luce in due punti scelti appositamente (cioé misurare il contrasto) invece che in uno preso a casaccio sarebbe stato davvero eccessivamente difficile per le possibilità intellettive della maggior parte degli esseri umani.
Rimane il fatto che con l'introduzione del codice DX e degli esposimetri a matrice (anni '80 del secolo scorso) sarebbe stato facile e possibile fare esposimetri finalmente funzionanti (almeno dal punto di vista tecnico) e funzionanti senza quel bagaglio di mille trucchetti per ingannarli e senza conoscere più di tanto la tecnica.
Ma così non fecero. Sarebbe bastato un semplice algoritmo di calcolo (informando il chip sul tipo di pellicola in uso negativo/positivo), eppure scelsero di creare un oggetto totalmente passivizzante rinunciando a quell'unico povero parametro fisso che, seppur sbilenco e poco sensato, poteva essere usato con scienza e coscienza: il famigerato grigio medio.
Perché un esposimetro a matrice è totalmente passivizzante? È passivizzante proprio perché invece di un parametro fisso di riferimento usa (per la solita precisa scelta commerciale) come riferimento "le immagini tipiche", ovvero paragona le letture dei vari settori a quelle che il fotografo medio (entità astratta e spaventosa) fa, in tutto non più di 80.000 e questo paragone lo fa "naturalmente" senza informare il fotografo delle sue scelte. Una follia veramente inquietante. Insomma, nel momento in cui l'evoluzione tecnica avrebbe potuto veramente semplificare la vita, almeno di quelli che avrebbero vissuto tranquilli con un controllo discreto seppur non totale del mezzo, si è ancora una volta scelto un progresso a metà (per paura di perdere future vendite) creando esposimetri monstre spegni-cervello. Questo si a me pare "criminale".

Fine quinta parte...

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 12:12
da lorypiccolo
Buongiorno!

Esposimetri a matrice --> Matrix, multizona... giusto?

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 12:36
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:Esposimetri a matrice --> Matrix, multizona... giusto?
Giusto! :)

In giornata continuo e concludo (forse... :)) ).

Re: R: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 14:51
da mjrndr
@ Silverprint : in realtà io non dicevo che non sei chiaro ad esporre, ma che di solito tratti argomenti che sono anni luce dalla mia attuale conoscenza in materia! Li leggo con attenzione, ma capisco poco :D

Ps: questi tuo "articolo" sul l'esposimetro secondo me meriterebbe un suo post a parte(anche sul blog) : in questo thread rischia di perdersi

Andrea

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 15:27
da Silverprint
Grazie Andrea,

Però quando "capisci poco" che significa anche che almeno un po' (per essere indulgenti) mi sono spiegato male, chiedi! Non ti far scrupoli, casomai saró io a gettare la spugna! :))

Eh... boh? Non sarà troppo "barzelletta" per il nostro serissimo blog? :-\

Re: R: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 15:51
da mjrndr
Silverprint ha scritto:Grazie Andrea,

Però quando "capisci poco" che significa anche che almeno un po' (per essere indulgenti) mi sono spiegato male, chiedi! Non ti far scrupoli, casomai saró io a gettare la spugna! :))

Eh... boh? Non sarà troppo "barzelletta" per il nostro serissimo blog? :-\
Non temere, ti trovo chiaro come insegnante, è che davvero tratti degli argomenti, specie nel grande formato, di cui sono assolutamente ignorante. Leggo tuttavia volentieri per raccogliere comunque qualche informazione utile in futuro. Per quanto riguarda il blog trovo che sia una brutta abitudine italiana quella di ritenere che la cultura vada trasmessa attraverso paroloni e frasi complesse, si possono insegnare cose serie in uno stile leggero e piacevole!

Andrea

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 18:16
da franny71
daje Andrè, aspetto il momento in cui mi spieghi come esporre.... :D
sinceramente a pellicola ogni tanto "canno" l'esposizione, perchè probabilmente punto l'esposimetro su ciò che ritengo (erroneamente) grigio medio...
questo è il mio modus operandi, ecco perchè ti dicevo che non padroneggio per nulla la tecnica da te esposta all'inizio del topic.
come mi devo comportare per esporre a modo?
sullo sviluppo procedo diminuendo il tempo o aumentando la diluizione per correggere il contrasto verso il basso, ed in stampa che fò?
I'm confused... :-?

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 27/08/2012, 19:33
da RagazzoElfo
questi tuo "articolo" sul l'esposimetro secondo me meriterebbe un suo post a parte(anche sul blog) : in questo thread rischia di perdersi
Personalmente concordo appieno! :-bd questa trattazione tragicomica della storia della fotografia almeno per me è assolutamente illuminante...E' semplicemente oro colato...
Ci son cose che "tutti" "sanno", ma solo leggendole in questo modo le realizzano per davvero...

Aspettiamo trepidanti le prossime puntate! E ovviamente...Grazie! ^:)^

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 2:14
da Silverprint
:)) ma guarda te se mi tocca dar ragione a Nicola! :))

Vi avevo avvertito che è una storia semi-seria e mezza inventata, non è oro colato, sono pirle di saggezza! Comunque sono lieto che vi intrighi! :D

Uno dei noccioli della questione é se sia poi vero che un prodotto per aver successo debba essere fool proof. Io ho i mei dubbi, ma anche una fiducia nell'intelligenza degli esseri umani oggettivamente poco seria :)) !

Tornando a bomba... parte sesta!

Esposimetro a matrice maledetto! Maledetto perché lo potevano far meglio e maledetto perché è passivizzante. Abbandonando il parametro di riferimento ed usando come paragone le "foto tipiche" il dato esposimetrico che fornisce non è più interpretabile come lo era quando usava il parametro, è prendere o lasciare: non sappiamo a quale "foto tipica" stia paragonando la nostra inquadratura.
Per altro il vantaggio rispetto ad un classico semi-spot era poca cosa, e se le mani erano minimamente esperte forse andava meglio il classico semi-spot. Lo dico con l'esperienza di laboratorio, forse non avevo tanti clienti da creare un numero di utenti diversi statisticamete rilevante, ma un numero di rulli sicuramente si (migliaia)!

Finita la tiritera anti evoluzione tecnica bislacca degli apparecchi torniamo al nostro esposimetro. Dice bene Nicola in qualche modo andava standardizzato, e 18%, 81% o qualsiasi altro numero avrebbe fatto lo stesso, il problema non è quello, il problema è misurare solo la quantità di luce e non misurare anche il contrasto. Era tanto difficile misurare due punti scelti invece di uno solo un po' a casaccio? Forse si... No, no non ci voglio credere! :))
E non ci voglio credere perché la serie di trucchi e truchhetti e la lunga esperienza che ci vuole per ingannare l'esposimentro affinche non c'inganni non è certo una cosa semplice! :)) È un sapere disordinato, empirico, soggettivo, poco trasmissibile, ma semplice no.

E poi a dirla tutta l'esposimetro non sbaglia, misura la luce in un certo modo. Purtroppo non è il modo con cui la pellicola reagisce alla luce. Tutto qui. Alla fine l'esposizione risulta sbagliata, però.

:-h

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 3:05
da lorypiccolo
@Silverprint
Grazie enormemente per questa "storia" simpatica ma efficace; detto ciò sono curioso di sapere come si inserisce la storia degli esposimetri rgb, cioè capaci di "capire" anche il colore?!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 10:12
da Silverprint
Buongiorno! :)
lorypiccolo ha scritto:sono curioso di sapere come si inserisce la storia degli esposimetri rgb, cioè capaci di "capire" anche il colore
Parli, per es. del "color matrix" di Nikon? Beh se è quello nella storia si inserisce al solito modo! Il "matrix" liscio non funzionava tanto bene pur "sapendo" fin dall'inizio la lughezza focale montata (dagli obiettivi Ai-s introdotti con la FA ed il "matrix" nel 1983) e quindi oltre a cercar di migliorarlo velocizzandolo, aumentando le celle, variandone misura e posizione e giocando col data-base delle immagini servivano ancora altre cose e quindi si introdusse il "3-D color matrix" con la F5. Con l'ultima trovata si informava l'esposimetro della distanza di messa a fuoco e quindi il sensore poteva "capire" dove era il soggetto (naturalmente se il fotografo se ne sbatte della profondità di campo :( e mette a fuoco sul soggetto -anche l'autofocus è un po' perverso-) e si variava l'esposizione in base al colore nella speranza di farlo funzionare a dovere. Come al solito (imho) è l'idea di fondo che è balzana e sarà sempre monca (volutamente per poter sempre vendere "novitá"? :ymdevil: ) mancando la cosa più utile ovvero far sapere all'esposimetro che pellicola c'è in macchina! Il mai aggiornato e vetusto codice DX già lo avrebbe permesso e almeno col colore, dove il processo è standardizzato e la latitudine di posa nota, (va be', più o meno e se lo sviluppo é fatto bene... :( ) informare l'esposimetro di quei dati e non solo della sensibilitá avrebbe davvero migliorato le cose per la maggior parte degli utenti e lo avrebbe fatto senza tanti sforzi poco utili. Per il B/N in fondo sarebbe bastato "far sapere" all'esposimetro che la pellicola era una negativa... :( Non per nulla le cose sono migliorate (da questo punto di vista) col digitale, il sensore non si cambia e ci si può progettare-tarare l'esposimetro intorno.

Però attenzione! L'esposizone NON È SOLO una questione tecnica è anche una questione espressiva, anzi in molti casi è "la questione espressiva" e da questo punto di vista il matrix (et similia) sará sempre sbagliato proprio per la pretesa (arrogante ed umiliante) di sapere già le foto che il fotografo farà... sará forse vero che la gente fa sempre le solite foto, ma insomma anche se così fosse la speranza che non sia cosí andrebbe difesa anche oltre l'evidenza! X(
E poi il problema, come ho già detto, è diventato che per semplificare le cose (o forse per instupidirle e basta X( ) le hanno complicate: dalle tre ghiere tre che servirebbero si è passati a mille tastini multifunzione! Ma davvero, davvero si può pensare che così sia piú semplice o la modalità di funzionamento "rettangolino verde" l'hanno fatta diventare necessaria proprio coloro che volevano semplificare le cose? :ymdevil: :))

E poi con questa inutile complicazione e la necessità di perdere mesi e mesi per imparare a cosa servono tutte quelle funzioni ed anni per imparare ad usarle (anche se non servono a niente) non rimane più tempo per imparare la fotografia! Ed inoltre come conseguenza viene fuori questa strampalata sub-cultura con riviste, pubblicazioni e corsi dedicati agli apparecchi ed alle loro funzioni e non alla fotografia; fotografia che pian, piano inesorabilmente si disimpara... :(

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 12:19
da lorypiccolo
Buongiorno!

Si mi riferivo al sistema della F5!
Che dire?! Sei stato ILLUMINANTE! :ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:
Grazie infinite :)

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 12:30
da Nadir.76
Mi ricordo un comico (forse di zelig?) che urlava in modo esilarante "DAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII" (e mi vengono in mente pure "I soliti idioti" - che pure non amo - nella gag "dai ca**o gianluca").

Silverprint, DAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!! Sono 4 PAGINE che parli della storia della fotografia tipo la pazza storia del mondo dei Monty Phyton e non hai ancora speso una parola su "esponi per le ombre sviluppa per le luci".

Non che non abbia una idea di come funziona, ma c'è sempre da imparare. Daiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Ma le tue lezioni quanto duravano? Maratone di 10 ore?? Li tenevi svegli somministrandogli caffeina (obbligandoli poi a sviluppare con caffeinol) o pene corporali??

Ovviamente, se non si capisse, sto scherzando, eh? :D :D

Nadir

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 13:47
da paolob74
Io sono un allievo...

C'è da morire...

Criptica la situazione....

=)) =)) =)) =))

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 18:24
da Silverprint
@Paolo: prrrrr! :p

@Nadir: hai ragione! Avevo da menar il can per l'aia! :))

Mi serviva però per sobillare un po' di spirito critico e di ribellione! Bisogna arrivare al punto di dirsi che nessun computer o marchingegno inseribile in una fotocamera può essere più intelligente di noi, e che quindi dobbiamo comandare noi e non gli apparecchi e considerare ogni indicazione fornito da essi solo un suggerimento.

Opps... interruzione forzata :(

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 23:32
da Silverprint
E finalmente riprendo per arrivare al dunque... il fatidico esporre per le ombre, sviluppare per le luci #:-s
Mi farò delle domande e mi darò delle risposte, in fondo l'ora è marzulliana! :))

http://www.youtube.com/watch?v=2XeHbxEuS_Y

Cosa succede se variamo l'energia di sviluppo del negativo?
Se aumentiamo l'energia aumenta il contrasto. Se diminuiamo l'energia si riduce il contrasto.

Cosa significa aumentare il contrasto?
Significa che se una parte del negativo a ricevuto più luce di un altra ed aumentiamo l'energia dello sviluppo la parte che ha ricevuto più luce si annerisce in misura maggiore di quella che ha ricevuto meno luce. Ovvero la variazione di "annerimento" non è lineare, ma dipende dal livello di esposizione e dall'energia dello sviluppo. Meno è l'esposizione minore sarà la variazione di annerimento che una variazione dell'energia dello sviluppo può produrre; maggiore è il livello di esposizione maggiore è la variazione di annerimento che produce una variazione dell'energia dello sviluppo.

Questo fenomeno è importantissimo! B-)


E lo riscrivo così lo rileggete! :))

Cosa significa aumentare il contrasto?
Significa che se una parte del negativo a ricevuto più luce di un altra ed aumentiamo l'energia dello sviluppo la parte che ha ricevuto più luce si annerisce in misura maggiore di quella che ha ricevuto meno luce.

Perché uso il termine energia?
Perché con esso posso riferirmi indifferentemente al tempo di sviluppo (se do più tempo, do più energia), alla diluizione (se uso una concentrazione maggiore, do più energia), alla temperatura (più è alta più energia do), ed in misura minore anche all'agitazione (più agito, più do energia).

Quali sono le conseguene pratiche di questo fenomeno?
Innanzi tutto le conseguenze sono GRANDI! Una fotografia (a meno che non si fotografi qualcosa di completamente uniforme, tipo un muro appena dipinto ed uniformemente illuminato :)) ) é composta di parti più chiare e parti più scure: le parti più scure sono tali perché ricevono una esposizione minore, le parti più chiare sono tali perché ricevono una esposizione maggiore.
Tanto più una parte dell'immagine ha ricevuto luce, tanto più la sua variazione di densità (ovvero il tono che assumerà sulla stampa) dipenderá dall'energia dello sviluppo; viceversa tanto meno luce avrà ricevuto tanto meno il suo annerimento dipenderà dallo sviluppo e QUINDI tanto più dipenderá dalla sola esposizione. Questo è il motivo per cui è necessario "esporre per le ombre" (come farlo lo tratterò in seguito). D'altro canto se variamo l'energia dello sviluppo, variamo maggiormente la densitá, ovvero il "chiarore" delle parti chiare (tanto più tanto più sono esposte) rispetto alle parti scure e di conseguenza (entro ampli limiti) potremmo regolare l'annermento delle parti chiare con la sola variazione dello sviluppo. E questo è il motivo per cui è assai consigliabile "sviluppare per le luci".

Corollario: le alte luci possono anche essere corrette in fase di stampa entro limiti abbastanza ampli (con conseguenze, sia chiaro) per cui sviluppare per le luci è solo consigliabile. Il margine di correzione che invece abbiamo nelle ombre é sempre assai ridotto, per cui "esporre per le ombre" è necessario.

... #:-s prendo fiato!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 23:41
da Silverprint
Dobbiamo quindi affrontare due problemi, come regolare l'esposizione affinché la resa dei toni scuri sia quella che vogliamo e quanta energia dare allo sviluppo del negativo in relazione alle condizioni di luce (ovvero a quanto le alte luci siano esposte) ed a come vogliamo che esse siano rese in stampa.

Allo scopo enunciamo un pincipio fondamentalissimissimo e da non scordare mai! :))
Il negativo si valuta dalle stampe che esso produce.

Corollario necessario in tempi moderni: un negativo adatto alla stampa analogica può sempre essere scansionato producendo (dopo la post-produzione) il giusto risultato, ma non necessariamente un negativo che si può ben scansionare può essere utilizzato con successo per la stampa analogica.
Conseguenza logica: bisogna produrre negativi adatti alla stampa (punto).

Com'è un negativo adatto alla stampa?
Produce su di essa il giusto grado di dettaglio nei toni più scuri (é soggettivo) ed al contempo, se lo si desidera e nella misura in cui lo si desidera, un "buon nero" ed una densità dei toni chiari (ovvero parti scure del negativo) tale da non rendere necessari grandi interventi di correzione in fase di stampa, pur mantenedo la desiderata modulazione tonale ed il desiderato dettaglio. Detto in termini tecnici: ha giusta esposizione e giusto contrasto.

Re: R: rivelatore trix 400

Inviato: 28/08/2012, 23:45
da mjrndr
Se ho capito io che sono bergamasco vuol dire che sei in gamba! :D
Domandina : quando la scena ha un basso contrasto dato da illuminazione uniforme è comunque preferibile sovraesporre un poco per avere più efficacia nel processo di sviluppo o in questo caso, non essendoci grosse differenze tra chiari e scuri, o in questo caso non si applica?

Andrea

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 0:13
da Silverprint
Sapessi che sudata! :))
Vedremo se é vero che son stato comprensibile (non ci credo tanto)... uno, pur se bergamasco non fa testo! :ymdevil:

In caso di basso contrasto si aumenta un po' l'energia dello sviluppo e quasi sempre basta, in rari casi (contrasto proprio basso, basso) unendolo ad una leggera sotto-esposizione (non sovra). Spesso basta solo aumentare un po' il contrasto in stampa.

La faccenda dell'esposizione però va detta meglio. In caso di contrasto basso, bassissimo l'esposimetro (più o meno qualunque esso sia) lavora bene e tranquillo al limite produce addirittura una leggera sovra-esposizione o comunque dopo lo sviluppo (più energico) un negativo che rischia d'essere inutilmente piú denso del necessario, quindi non è necessario sovra-esporre, ma casomai il contrario (o non far nulla).

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 0:31
da chromemax
Spesso basta solo aumentare un po' il contrasto in stampa.
Forse può essere utile mettere in relazione il contrasto del negativo con la carta da stampa?
(Fatto 30 fai 31 :) :) :) )

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 1:53
da Silverprint
Giusto Chromemax! :)

Ho fatto una interruzione un po' brusca e quindi riprendo dall'ultima frase...
Silverprint ha scritto:Detto in termini tecnici: ha giusta esposizione e giusto contrasto.
E cosa significa dire che un negativo ha il giusto contrasto?
Significa dire che esso può essere stampato su un grado di contrasto medio senza interventi di correzione e che la stampa che ne risulta ha a sua volta il contrasto che desideriamo. È soggettivo e tecnico al contempo. Interesante! Si comincia a parlare di espressione personale attraverso la tecnica. ;)

Contrasto della scena, contrasto del negativo, contrasto della carta, contrasto della stampa, ma non saranno troppi tutti questi diversi contrasti!? :wall: :wall:
E sì, facile confondersi! Serve un glossario. :ymsick:

Il contrasto della scena è la differenza di luminosità tra le parti chiare e quelle scure di ciò che fotografiamo. Si può misurare, in stop per esempio, o più empiricamente imparare a valutare a occhio e cervello. L'occhio da solo non basta, un po' bisogna sempre ragionarci, l'occhio naturalmente lo compensa (cioè lo fa il cervello, ma ci siamo capiti... spero :)) ).

Il contrasto del negativo è la differenza tra le parti chiare di esso (le ombre della stampa) e le parti scure (le luci della stampa); esso dipende dal contrasto della scena e (tantissimo!) dall'energia con cui abbiamo sviluppato il negativo. Idealmente dovremmo adattare il contrasto del negativo al contrasto della scena, che sarebbe ciò che dice il famosissimo detto "sviluppare per le luci". In pratica usare meno energia per sviluppare i negativi scattati in scene ad alto contrasto e più energia per quelli scattati quando il contrasto era basso. Questo "naturalmente" al fine di produrre, indipendentemente dal contrasto della scena, un contrasto del negativo sempre simile! :-o

http://www.youtube.com/watch?v=rdkecMOT1ko

Anche il contrasto del negativo si può misurare sia con degli indici (indice di contrasto, gamma) sia come differenza di densità. L'indice di contrasto racconta con un numero quanto siano diverse come densità due porzioni di negativo esposte in maniera diversa e nota ed é molto utile, può perfino essere usato per adattare scientificamente il contrasto del negativo al contrasto della scena con gran precisione (Chromemax fa così! :-o :ymapplause: ). Io più modestamente uso un metodo con meno numeri e più empirico che è il sitema zonale, ma è possibile operare con successo in modi diversi più o meno precisi (pian piano ci arrivo in questo thread...) #:-s

Nota: qualsiasi tempo di sviluppo fornito senza dati sul contrasto che produce (I.C. o gamma) è non verificabile ed aleatorio, quasi inutile. Quest'ultimo è un pensierino rivolto al, troppo citato e considerato, Massive Dev Chart... quasi inutile, non verificabile e perfino non contestabile! :))

Il contrasto della carta rappresenta invece la sua adattabilità al contrasto del negativo. Se il negativo é contrastato, o duro ovvero sovra-sviluppato (è proprio la stessa cosa) sará necessario usare in stampa una carta di contrasto basso o fare pesanti interventi di correzione con mascherature e bruciature. Se il negativo è poco contrastato, morbido o sotto-sviluppato (è sempre la stessa cosa) sará necessario usare in stampa una carta di contrasto elevato. Quest'ultimo è un caso che non si verifica tanto spesso, se il negativo é esposto bene, mentre i negativi sovra-sviluppati sono molto comuni.

Il contrasto della stampa è quello che si vede alla fine di tutti questi triboli... :))
Il contrasto sará basso, alto o giusto. Giusto quando sia i toni chiari che quelli scuri sono come e dove li volevamo, basso se i toni chiari non sono abbastanza chiari e/o quelli scuri non sono abbastanza scuri; alto se i toni scuri sono più scuri del desiderato e/o quelli chiari troppo chiari.

Ma sul contrasto della stampa è interessante ANCHE ragionare in maniera non ortodossa e meno intuitiva in "unità di superficie", ovvero dire che una stampa é dura perché le aree molto scure (oltre ad essere molto scure) sono anche grandi e grandi sono anche quelle chiare (oltre ad essere molto chiare) o é grande almeno una delle due, e dire che una stampa é morbida perché i toni medi occupano tanto spazio mentre quelli più chiari e quelli più scuri ne occupano poco. :ymsmug:

A domani! :-*

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 3:26
da lorypiccolo
Sono le 3.25 e penso che non riuscirò a dormire dopo aver letto questi ultimi interventi! Sono ECCITATO! 8-}

Notte, a domani ^:)^ ^:)^ ^:)^

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 14:49
da .Leo.
Complimenti per la spiegazione!
In poche righe hai riassunto in maniera molto chiara anni di esperienza. Non è facile da trovare in giro..
Fai conto che tutto il mio lavoro di prove in solitaria di due anni, leggendo qua e là su libri e consigli stitici sul web e non, l'ho letto in queste chiarissime paginette..
Il concetto di "Energia" non è da poco per la comprensione.
Personalmente mi sarebbe di aiuto, in aggiunta ad una lettura simile, un riferimento altrettanto chiaro alle curve caratteristiche delle pellicole, argomento ancora ostico per me. Ovvero capire se il saper decifrare quei grafici aiuta nell'esposizione e nella scelta del rivelatore in aggiunta a quello detto fino ad ora.

Grazie :ymhug:

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 15:28
da Silverprint
Grazie a te .Leo. :)

I post di ieri notte sono ben densi! @-) Vediamo un po' se risultano digeribili anche a chi non ha fatto esperimenti in solitaria negli ultimi due anni... :-s :ympray:

Ci sarbbe ancora da dire, ma fino a stesera (almeno) di sicuro non mi ci metto.

Per le curve caratteristiche potresti aprire una nuova discussione, questa tendenzialmente la terrei (il più possibile) lontana da numeri e grafici.

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 29/08/2012, 15:36
da .Leo.
Ok.. :)

Seguo con interesse questa discussione prima di mettere altro al fuoco :p

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 10:32
da Silverprint
E allora? :-\

È troppo complicato? :-s
Vado avanti così'?

Per ora la frase del mattino:

Se il negativo si giudica dalle stampe che esso può produrre è da esse che dobbiamo imparare a giudicare il nostro modo di esporre e sviluppare il negativo. Facendo cioè un percorso a ritroso, dalla stampa a come si è esposto e sviluppato il negativo: il negativo diventa quindi il nostro insegnante, giudicando le stampe impariamo da esso.

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 12:29
da gonfiacani
...illuminante...

Re: sistema zonale

Inviato: 30/08/2012, 15:35
da gonfiacani
Silverprint ha scritto: ...
Anche il contrasto del negativo si può misurare sia con degli indici (indice di contrasto, gamma) sia come differenza di densità. L'indice di contrasto racconta con un numero quanto siano diverse come densità due porzioni di negativo esposte in maniera diversa e nota ed é molto utile, può perfino essere usato per adattare scientificamente il contrasto del negativo al contrasto della scena con gran precisione (Chromemax fa così! :-o :ymapplause: ). Io più modestamente uso un metodo con meno numeri e più empirico che è il sitema zonale, ma è possibile operare con successo in modi diversi più o meno precisi (pian piano ci arrivo in questo thread...) #:-s
...
Ciao a tutti, un po' OT ma spero non troppo vista la vastità dell'argomento sviscerato in questo 3D.
Un piccolo approfondimento su come applicate il sistema zonale me lo fareste?
Semplificando al massimo la teoria per applicarla velocemente, sarebbe un errore cominciare con una semplice lettura esposimetrica spot sulle ombre della scena (teoricamente ottenendo l'esposizione per la zona V) e per l'esposizione utilizzare un'accoppiata tempi/diaframmi di due o tre stop più veloce (per far arrivare queste ombre nelle zone II o III)?
Grazie a tutti.

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 15:46
da Silverprint
È un po' OT (non troppo), ma più che altro è un po' in anticipo!

Quel che dici è giusto, si procede in quel modo con una sola avvertenza: per il sistema zonale bisogna usare la sensibilità effettiva e non quella dichiarata. La sensibilità effettiva andrebbe verificata in ogni specifica catena facendo dei test, ma in prima approssimazione si può considerare che le pellicole negative abbiano una sensibilità inferiore del 50% rispetto alla dichiarata (l'I.E. riportato sulla confezione).

Re: sistema zonale

Inviato: 30/08/2012, 15:52
da Nadir.76
gonfiacani ha scritto:
Silverprint ha scritto: ...
Anche il contrasto del negativo si può misurare sia con degli indici (indice di contrasto, gamma) sia come differenza di densità. L'indice di contrasto racconta con un numero quanto siano diverse come densità due porzioni di negativo esposte in maniera diversa e nota ed é molto utile, può perfino essere usato per adattare scientificamente il contrasto del negativo al contrasto della scena con gran precisione (Chromemax fa così! :-o :ymapplause: ). Io più modestamente uso un metodo con meno numeri e più empirico che è il sitema zonale, ma è possibile operare con successo in modi diversi più o meno precisi (pian piano ci arrivo in questo thread...) #:-s
...
Ciao a tutti, un po' OT ma spero non troppo vista la vastità dell'argomento sviscerato in questo 3D.
Un piccolo approfondimento su come applicate il sistema zonale me lo fareste?
Semplificando al massimo la teoria per applicarla velocemente, sarebbe un errore cominciare con una semplice lettura esposimetrica spot sulle ombre della scena (teoricamente ottenendo l'esposizione per la zona V) e per l'esposizione utilizzare un'accoppiata tempi/diaframmi di due o tre stop più veloce (per far arrivare queste ombre nelle zone II o III)?
Grazie a tutti.
Lascio la spiegazione sul sistema zonale a qualcuno più competente di me (ce ne sono un sacco sul forum :D). Anche se probabilmente l'argomento è troppo vasto per essere spiegato qui. Come dice Silverprint, il tuo approccio è in prima approssimazione corretto.

Secondo me, però, quello da te suggerito, è concettualmente un inizio di applicazione del sistema zonale, ma è incompleto. Anche senza entrare in sviluppi + o - N, non puoi basarti solo sull'esposizione delle ombre. Adams descrive sempre il sistema zonale come un "rapporto" fra le luminanze della scena, non come valore assoluto. Devi misurare i diversi punti della scena e, in base a questi, possibillmente evitando di bruciare le alte luci (anche se con il 35mm incontri il limite di non poter sviluppare ogni fotogramma a sè = N+X o N-X), devi pre-visualizzare la scena e "decidere" in quale grado della scala tonale vuoi "collocare" (nei limiti della latitudine di posa, in funzione del rilevatore che userai, etc) una o più parti della scena.

Solo le ombre non basta. Perderesti il più grande vantaggio del sistema zonale: la gestione del rapporto delle varie "luminanze" della scena e la possibilità di, alla fine del processo, stamparla come tu l'hai "previsualizzata".

Nadir

PS tutto ciò, ovviamente, riferito alla sola applicazione del sistema zonale (che come ha spiegato Andrea viene concettualmente dopo l'esposizione della pellicola alla sua sensibilità effettiva e non a quella nominale).

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 16:23
da gonfiacani
Silverprint ha scritto:È un po' OT (non troppo), ma più che altro è un po' in anticipo!

Quel che dici è giusto, si procede in quel modo con una sola avvertenza: per il sistema zonale bisogna usare la sensibilità effettiva e non quella dichiarata. La sensibilità effettiva andrebbe verificata in ogni specifica catena facendo dei test, ma in prima approssimazione si può considerare che le pellicole negative abbiano una sensibilità inferiore del 50% rispetto alla dichiarata (l'I.E. riportato sulla confezione).
...brucio sempre le tappe... chiedo scusa!

:-? hmmmm... sensibilità effettiva... hmhmhmhmhmhm :-?
significa che una pellicola 400 ASA andrebbe esposta come fosse una 200 ASA?

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 16:40
da Silverprint
@Gonfiacani, esattamente. Metti gli iso a metà di quel che c'é scritto sulla confezione, come base di partenza va bene. Sulle confezioni NON è indicata la sensibilità effettiva, ma l' I.E. (indice di esposizione), non sono la stessa cosa.

Riprendo un po' prima che le derive degli impazienti costruiscano senza solide fondamenta! ;) :))
Silverprint ha scritto:il negativo è il nostro insegnante...
Già... Ma come si fa ad imparare dal negativo?
S'impara dai risultati che si ottengono in stampa!

Di fronte ad un negativo da stampare ci troviamo di fronte a 9 possibili casi:

1) Sotto-esposizione e sotto-sviluppo (- -)
2) Sotto-esposizione e sviluppo normale (- 0)
3) Sotto-esposizione e sovra-sviluppo (- +)

4) Esposizione corretta e sotto-sviluppo (0 -)
5) Esposizione corretta e sviluppo normale (0 0). Quello giusto!
6) Esposizione corretta e sovra-sviluppo (o +)

7) Sovra-esposizione e sotto-sviluppo (+ -)
8) Sovra-esposizione e sviluppo normale (+ 0)
9) Sovra-esposizione e sovra-sviluppo (+ +)

Ogni caso differisce per le modalità con cui si riesce a stampare minimizzando i danni dovuti agli eventuali errori e quindi dalla tecnica di stampa e dai risultati che si ottengono possiamo risalire a quali errori ci sono nel negativo facendo sì che esso possa essere il nostro insegnante.

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 17:23
da Silverprint
Insomma 1 su 9 dovrebbe sopravvivere... =)) :ymdevil:

I casi da 1 a 3 sono caratterizzati dalla sotto-esposizione, ovvero da un'isufficiente dettaglio nelle aree scure. Il difetto può manifestrasi anche come "assenza di nero" (o densità sufficentemente elevate) quando nel tentaivo di stampare dei dettagli non stampabili si riduce l'esposizione della carta rendendola di fatto insufficiente a produrre densità di stampa sufficientemente elevate (succede spessissimo!). In casi simili a nulla serve alzare il contrasto per cercare "del nero", se si ottiene "il nero" sparisce inevitabilmente il dettaglio. Un altro modo per determinare che il negativo é sotto-esposto è quando sulla stampa le aree scure sono più vaste (occupano più superficie) del desiderato. La sotto-esposizione è un errore frequentissimo!

Nello specifico il caso 1 (- -) oltre ad avere insufficiente dettaglio nei toni scuri ha anche un contrasto molto basso, vale a dire che è necessario usare un contrasto molto più alto del normale (cioè del grado 2) per far diventare i toni chiari abbstanza chiari.

Il caso 2 (- 0) oltre all'insufficiente dettaglio nelle aree scure presenta contrasto basso, ma non tanto basso quanto il caso 1, per ottenere toni chiari sufficientemente chiari sará comunque necessario alzare il contrasto più del normale.

Il caso 3 (- +) presenta contrasto normale od elevato, ovvero si stampa sul grado 2 o su un grado inferiore pur non avendo sufficiente dettaglio nelle aree scure. I negativi tirati (ovvero sotto-esposti e sovra-sviluppati) sono di questo tipo: insufficiente dettaglio nelle aree scure e contrasto elevato, ovvero stampa su contrasto basso.

I casi da 4 a 6 sono caratterizzati dalla correttezza dell'esposizione, per essi il dettaglio e la separazione tonale dei toni scuri sará sempre ottimale, sará inoltre facile mantenere il dettaglio delle aree scure e contemporaneamente avere un "buon nero".

Nello specifico il caso 4 (0 -) presenta un contrasto basso, ma sará sufficiente stamparlo su un contrasto più elevato per ottenere una stampa piuttosto buona. Eventualmente in caso di sotto-sviluppo molto deciso sará visibile un leggero aumento della grana come sotto-prodotto dell'uso di un contrasto elevato della carta da stampa.

Il caso 5 (0 0 ; quello giusto) rende la giusta gamma tonale sia nei toni chiari che in quelli scuri su carta di grado medio (2). Liscio e senza problemi.

Il caso 6 (0 +) presenza contrasto elevato ed occorre stamparlo su un grado di contrasto basso. Se il sovra-sviluppo è molto deciso il grado di contrasto da usare sará molto basso con possibili problemi di separazione tonale e micro-contrasto non ottimale. I negativi di questo tipo sono abbastanza comuni.

I casi da 7 a 9 sono caratterizzati dalla sovra-esposizione. Se la sovra-esposizione é moderata con pellicole delle ultime generazioni di solito non ci sono particolari problemi, solo al limite un leggero aumento della visibilità della grana. Quando la sovra-esposizione invece si fa decisa, oltre all'aumento della grana si puó manifestare una perdita di modulazione e micro-contasto dei toni chiari (specialemente con rivelatori fortemente compensatori). Alcune pellicole mal tollerano la sovra-esposizone tra loro la Kodak Tri-x (oggetto originario del thread).

Il caso 7 (+ -) è il più tranquillo dei tre, il contrasto è normale e l'eccesso di dettaglio nei toni scuri é facilmente compensabile con una sovra-esposizione della stampa.

Il caso 8 (+ 0) presenta contrasto tendenzialmente elevato, in alcuni casi può avere già problemi di visibilità eccessiva della grana e di compressione tonale dei toni chiari, anche perché verosimilmente verrà stampato su un contrasto piú basso del normale.

Il caso 9 (+ +), specialmente se gli errori sono spinti, è uno dei peggiori, insieme al caso 1 (--). Il negativo può essere molto denso in tutte le sue parti costringendo a lunghe esposizioni, la grana è marcata ed il contrasto elevato e quindi verrà usato in stampa un contrasto basso. La modulazione dei toni chiari può facilmente essere compromessa, specialmente se si usano sviluppi compensatori.

I casi meno critici, in caso di errori di esposizione sono quindi quelli in cui lo sviluppo un po' compensa, ovvero sovra-svliluppo in caso di sotto-esposizione e sotto-sviluppo in caso di sovra-esposizione. Sempre che gli errori non siano consistenti! È chiaro? :))

È importante a questo punto notare che le valutazioni sono sì tecniche, ma allo stesso tempo soggettive e che abbiamo finalmente formato "la catena" ovvero reso interdipendente ogni fase del processo, dalla scelta dell'esposizione fino alla stampa.

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 18:58
da lorypiccolo
@Silverprint: mi sono appena affacciato alla fotografia analogica e oggi grazie a questi tuoi interventi vedo tutto un po' più chiaro; si leggono un sacco di nozioni sparse quà e là, ma la cosa fondamentale era capire il rapporto che c'è tra ognuna di loro! GRAZIE!

:ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 30/08/2012, 19:05
da Silverprint
Prego! :) È un piacere.

Questa mia fatica è dedicata a voi giovani (dell'analogico). ;)

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 31/08/2012, 0:29
da lorypiccolo
A breve svilupperò alcune pellicole, ci saranno sicuramente degli errori e sarà giusto così! Non mi resta che fare pratica, tanta pratica!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 31/08/2012, 0:45
da Silverprint
Giusto! :)

'Ché poi alla fine il gran divertimento è li! :D

Da domani un po' di "dritte" pratiche. Dopo tutta 'sta tiritera sarebbe anche ora! ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 0:53
da .Leo.
Olè..!!
.. cosi ne approfitto, ho da sviluppare un cesto di rulli delle ferie :p

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 1:07
da lorypiccolo
Non vediamo l'ora!!
Comunque giustissimo: LEZIONI DI FOTOGRAFIA!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 1:14
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:Comunque giustissimo: LEZIONI DI FOTOGRAFIA!!
:)

Grazie.

Ci ho pensato su parecchio, mi pare sia apprpopriato. ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 8:25
da Silverprint
Buondì! :)

Riprendo le "lezioni" :))

Ho promesso un po' di pratica, non pappa pronta (non mi riesce! :p ), e quindi subito alcuni consigli operativi, spero semplici.

In stampa

Da quanto detto poco fa dovrebbe esser chiaro che in camer oscura, una volta messo il negativo nell'ingranditore, all'inizio si usa SEMPRE (almeno finché non sarete bravissimi) carta di grado di contrasto 2 (zero filtratura con testa colore o filtro n°2 con le carte multigrade nella testa a condensatori) e si fa subito un provino scalare con tanti gradini... tanti gradini, tanti :ymsmug: . Il risultato DEVE essere, fuor d'ogni dubbio, troppo chiaro da una parte e troppo scuro dall'altra. Se gli estremi non sono uno troppo chiaro e l'altro troppo scuro i gradini non sono abbastanza e bisogna rifare il provino (punto).

Almeno inizialmente (ma io lo faccio sempre), in barba allo spreco di carta (che è solo apparente), è molto utile usare un foglio intero perché è oggettivamente molto più difficile farsi un'idea esatta dell'immagine guardandone solo una striscetta, sempre che la striscetta si riesca a posizionarla nel posto più utile e conveniente. Meglio un foglio intero subito che 4 o 5 striscette, si fa molto prima ed il consumo di carta è lo stesso.

Sviluppate la carta a fondo ed agitate bene. Ho visto spesso casi in cui "il nero" non era abbastanza scuro per via di uno sviluppo insufficiente e non uniforme.
Non siate tirchi (non ripaga) ed i chimici nelle bacinelle metteteceli! La carta deve poter essere bagnata in brevissimo tempo e restare ben immersa.
Orientativamente un tempo medio di sviluppo è di circa 10 volte il tempo di comparsa (chiaramente si può variare, diciamo tra 4 e 20 volte, sempre orientativamente). Questo significa che dovreste sempre usare lo sviluppo fattoriale cioè cronometrare tutte le volte il tempo che l'immagine impiega per iniziare ad apparire e moltiplicarlo per 10 (od altro fattore adatto). Alcune carte (Ilford MG-IV) non producono buoni "neri" se non sviluppate molto a fondo, altre danno "neri" adeguati già con 4 volte il tempo di comparsa per cui il tempo di sviluppo risultante è assai variabile e relativo. Sperimentate in liberta con tempi e diluizioni e non vi curate troppo dei tempi indicati nelle istruzioni!

Importante: dato che vorremmo esporre per le ombre ed imparare dal negativo, l'analisi del provino scalare partirà dai toni scuri. La prima stampa di verifica sará quindi fatta con il tempo di esposizione che ci dará i toni scuri che più si avvicinano a ciò che desideriamo. Ragionateci su, guardate bene ed eventualmente fate più stampe variando il tempo, non sempre (anzi quasi mai) scegliere il tempo di esposizone giusto è cosa immediata.
Una volta sviluppata ne analizzeremo i toni chiari sia per capire se lo sviluppo del negativo sia stato corretto sia per decidere quale tipo di correzione eventualmente apportare.
"Naturalmente" se non si riescono ad ottenere i toni scuri desiderati (visto che sul provino ci sono tante striscioline tra cui scegliere ed avrete già fatto varie prove cambiando esposizione) l'errore è, giocoforza, in fase di esposizone del negativo! B-)

Che errore di esposizione é? È quasi sempre sotto-esposizione perché se il negativo fosse sovra-esposto, lo avreste già corretto "automaticamente" scegliendo l'opportuna striscetta del provino scalare.
Come mi accorgo se é sovra-esposto? Me ne accorgo perché è possibile avere del "nero" anche riducendo l'esposizione della carta. Di solito una sovra-esposizione leggera non è un errore che ha conseguenze. A volte, anzi spesso fa pure comodo... ;)
Se è sotto-esposto non si riescono ad avere sufficienti dettagli nei toni scuri ed un buon "nero" allo stesso tempo e/o l'estensione delle aree scure è più vasta del desiderato.

Per valutare la stampa usate una luce adatta. La luce DEVE essere debole ed assolutamente non diffusa. I vari neon, le lampade a basso consumo, le lampade opaline NON vanno bene. L'ideale è una lampada a filamento di bassisima potenza (20w max) che proietti sulla carta una luce radente. È utile che abbia un dimmer.
La stampa NON si osserva nella bacinella, ma ben messa di fronte a voi e senza acqua e gocce sopra, l'acqua in eccesso va rimossa con una racletta.

Che correzioni apportare?
Una volta trovato il tempo di esposizione adatto ai toni scuri si presentano tre casi:

1) Le parti chiare sono troppo chiare (vuol dire che il negativo é sovra-sviluppato) e che dovrete usare un contrasto più basso. Usare un contrasto più basso significa rifare provini scalari su un contrasti via, via più bassi finché non otterrete CON LO STESSO TEMPO DI ESPOSIZIONE sia i giusti toni scuri che i giusti toni chiari. Naturalmente, più il contrasto che userete é basso più è marcato il sovra-sviluppo del negativo. Il sovra-sviluppo è un errore comune, anche perché spessissimo i tempi di sviluppo suggeriti sono esagerati.

2) Le parti chiare sono troppo scure (vuol dire che il negativo é sotto-sviluppato) e che dovrete usare un contrasto più alto. La procedura è la stessa che al caso 1, cambia solo il contrasto.

3) Va bene come viene sul grado 2. Esposizione e sviluppo sono centrati. Bravi! :D

Una volta centrati esposizione e contasto vi divertirete ad "interpretare" l'immagine con mascherature, bruciature, etc. Se vogliamo imparare dai negativi è opportuno non usare mascherature e bruciature per corregere gli errori di sviluppo ed esposizione, ed almeno nella fase iniziale della stampa tralasciare questo tipo di interventi.

Se vi trovate a stampare tra il grado 1 ed il grado 3 (uno in meno ed uno in più del normale) e con i toni scuri di vostro gradimento tutto il processo è piuttosto ben centrato. Specialmente col 35 mm avere uno sviluppo giusto su vari fotogrammi, verosimilmente esposti in condizioni di contrasto variabili, è praticamente impossibile.

Vorrei sottolineare, a questo punto, che la valutazione dei risultati è soggettiva, mentre il metodo di lavoro deriva da precise e "scientifiche" considerazioni tecniche. A me cosí piace! :D

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 31/08/2012, 10:10
da isos1977
Silverprint ha scritto:
Di fronte ad un negativo da stampare ci troviamo di fronte a 9 possibili casi:

1) Sotto-esposizione e sotto-sviluppo (- -)
2) Sotto-esposizione e sviluppo normale (- 0)
3) Sotto-esposizione e sovra-sviluppo (- +)

4) Esposizione corretta e sotto-sviluppo (0 -)
5) Esposizione corretta e sviluppo normale (0 0). Quello giusto!
6) Esposizione corretta e sovra-sviluppo (o +)

7) Sovra-esposizione e sotto-sviluppo (+ -)
8) Sovra-esposizione e sviluppo normale (+ 0)
9) Sovra-esposizione e sovra-sviluppo (+ +)
Prima di tutto complimenti per queste "lezioni" :ymapplause: :ymapplause: vanno dritte nel mio quaderno degli appunti

poi una domanda... una cosa che non ho mai capito bene è come distinguere sovra/sotto esposizione da sovra/sotto sviluppo... è solo questione di esperienza? oppure ci sono delle indicazioni per capirlo?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 15:21
da Silverprint
Ciao Isos! :D

Lieto di aver aggiunto altre pagine ai tuoi apunti! :)
isos1977 ha scritto:Poi una domanda... una cosa che non ho mai capito bene è come distinguere sovra/sotto esposizione da sovra/sotto sviluppo. È solo questione di esperienza? Oppure ci sono delle indicazioni per capirlo?

Certo che si distinuguono!

Non serve particolare esperienza, solo logica e spirito d'osservazione. Le "indicazioni" sono sulle stampe e sui negativi. ;)

L'esposizione influenza le ombre (lo sviluppo no), lo sviluppo determina la densità delle alte luci (l'esposizione solo in parte).

Quindi la resa dei toni scuri dipende dall'esposizione (non dallo sviluppo), se un negativo è sotto-esposto stampandolo non si riesce ad avere un buon "nero" e contemporaneamente sufficiente dettaglio nei toni più scuri e/o le aree scure risultano troppo estese.

La sovra-esposizione è un po' più difficle da "vedere" sulla stampa perché facilmente si corregge aumentando a sua volta l'esposizione della stampa. La sovra-esposizione produce una densità non utile, ovvero è possibile ridurre l'esposizione della stampa (anche se non ci piace) ed avere ancora un buon nero mentre le aree scure si riducono per dimensione e risultano troppo piccole. Osservando il negativo invece si nota la presenza di densità anche in aree prive di dettagli, come un velo grigino su tutto il fotogramma.
Se la sovra-esposizione è leggera nella maggioranza dei casi non produce danni. Se è marcata può produrre un aumento della grana nei toni chiari ed eventualmente una compressione di essi, ovvero scarso micro-contrasto e modulazione, specialmente se si é usato uno sviluppo compensatore e con pellicole che non gradiscono la sovra-esposizione (la tri-x per esempio).

Lo sviluppo determina invece il contrasto del negativo. Se è sovra-sviluppato il contrasto risulterá piú alto del necessario e sarà quindi a sua volta necessario stampare su un contrasto più basso del normale (cioè del grado 2) o effettuare bruciature di correzione sui toni più chiari, etc. (succede spesso).
Se invece il negativo è sotto-sviluppato il contrasto sará basso e per avere i giusti toni chiari sará necessario usare un contrasto più alto del normale.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 16:50
da gonfiacani
Silverprint ha scritto:
Se la sovra-esposizione è leggera nella maggioranza dei casi non produce danni. Se è marcata può produrre un aumento della grana nei toni chiari ed eventualmente una compressione di essi, ovvero scarso micro-contrasto e modulazione, specialmente se si é usato uno sviluppo compensatore e con pellicole che non gradiscono la sovra-esposizione (la tri-x per esempio).
Relativamente alla Tri-x (per restare più aderente al tema...) questa tendenza (o sofferenza che dir si voglia) la vedo e deduco dalla curva caratteristica che non ha una spalla ben definita?
In caso affermativo, succede una cosa simile anche con la HP5+...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 17:53
da chromemax
Relativamente alla Tri-x (per restare più aderente al tema...) questa tendenza (o sofferenza che dir si voglia) la vedo e deduco dalla curva caratteristica che non ha una spalla ben definita?
Il contrario: proprio perché l aTri-X "spalleggia" presto una sovraesposizione tende a spostare i toni verso la parte superiore della curva caratteristica, proprio lì dove, a causa della spalla precoce, il contrasto è minore.
Anche la HP-5 anche se in maniera molto accentuata ha questa tendenza. In genere tutte le pellicole di penultima generazione (Tri-X, Plus-X, FP-4, HP-5) tendono ad avere curve caratteristiche a forma di "S".

Comunque è meglio continuare il filo logico che Andrea sta dando alle sue "lezioni"; di curve caratteristiche si potrà parlare in seguito, se se ne sente la necessità :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 19:11
da .Leo.
Quindi ora bisogna capire come intervenire sul negativo per correggere gli o/errori che ritroviamo in stampa..
Esposizione e sviluppo!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 21:35
da Silverprint
.Leo. ha scritto:Quindi ora bisogna capire come intervenire sul negativo per correggere gli o/errori che ritroviamo in stampa..
Esposizione e sviluppo!
Esattissimo! :) Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui il filo, nonostante i miei sforzi non so quanto risulti comprensibile :-s .

Una prima serie di indicazioni è giá venuta fuori e riguarda lo sviluppo con tre casi possibili:

1) Sovra-sviluppo.
Il sovra-sviluppo produce un negativo dal contrasto eccessivo e per corregegre è necessario stampare con contrasto basso (o intervenire con bruciature od altro sui toni chiari). Quando si accoppia però ad una sotto-esposizione il contrasto risultante potrebbe anche essere normale, il caso specifico si distingue (è sotto-esposto) per il dettaglio insufficiente nei toni scuri e/o l'assenza contemporanea di un "nero" adeguato. Naturalmente se lo stesso negativo avesse ricevuto una esposizione adeguata il contrasto risultante sarebbe più elevato del normale.

2) Sotto-sviluppo.

Il sotto-sviluppo produce un negativo dal contrasto troppo basso. Se si accoppia ad una sovra-esposizione il contrasto risultante potrebbe anche essere normale, ma i toni scuri dell'immagne non avrebbero abbastanza "peso". Se è blando non è un errore grave. È in ogni modo preferibile un leggero sotto-sviluppo ad un leggero sovra-sviluppo, per cui in caso di dubbio meglio sviluppare un po' di meno che un po' di più.

3) Sviluppo adeguato. Il negativo si stampa bene sul grado 2.

Per regolare lo sviluppo dobbiamo intervenire sulla sua energia, riducendola od aumentandola alla bisogna. Tra le varie opzioni è quasi sempre preferibile intervenire sul tempo.

Intervenire sulla temperatura, nel range tollerato (18-24° C) è particolarmente rognoso (provate a sviluppare a 18°C in piena estate :)) ), spesso non da margine sufficiente e a volte produce anche risultati strani poiché non tutti i componenti del rivelatore cambiano la loro attivitá nello stesso modo al variare della temperatura.
Intervenire sulla diluizione produce variazioni di aspetto dell'immagine più marcate del cambio del tempo, come aumento eccessivo della grana all'aumentare della concentrazione, o effetti di compensazione inattesi alle alte diluizioni, può cambiare anche l'effetto bordo, etc.
Variare l'agitazione non da margine di manovra sufficiente e produce una variazione di densitá maggiormente localizzata nelle sole alte luci; variare l'agitazione è un controllo fine, di rifinitura.

Però, però... il negativo una volta fatto mica si può aggiustare! X(
Giusta lamentela! :(

E poi non che è che ci siano tante alternative allo "sbaglia e impara"... e visto che a sbagliare si sbaglia comunque, mi pare una buona idea quella d'essere in condizione d'imparare dagli errori! :D


Qual'é quindi la soluzione? La soluzione è nell'esperienza. Bisogna imparare a valutare il contasto della scena e per approssimazioni successive avvicinarsi allo sviluppo ideale.

Comunque un tempo di sviluppo abbastanza centrato e una esposizione corretta risolvono veramente la maggioranza delle situazioni possibili.
Quindi inizialmente è sufficiente concetrarsi sull'esposizione che è il fattore più determinante e cercare un tempo di sviluppo che sia un buon compromesso, vale a dire un tempo di sviluppo che consenta di stampare la stragrande maggioranza delle immagini tra i gradi 1 e 3. Funziona già molto bene dato che di solito i problemi le carte li danno per gradi ancora più bassi e più alti.

Una volta trovato un tempo di sviluppo abbastanza centrato, se si desidera di più si può cercare un tempo di sviluppo adatto alle situazioni di contrasto molto elevato ed uno per le situazioni di contrasto molto basso. A quel punto sarete davvero molto avanti ed i risultati saranno abbstanza stupefacenti ;) .

E quindi visto che, come già detto in precedenza, esporre per le ombre è necessario e sviluppare per le luci "solo" molto consigliabile, d'ora in avanti ci concentremo sull'esposizione... (-|

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 22:42
da chromemax
Anche la HP-5 anche se in maniera molto accentuata ha questa tendenza
Ho fatto un refuso nel mio post sopra, intendevo dire:"Anche la HP-5 anche se in maniera meno accentuata ha questa tendenza"

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2012, 23:09
da Silverprint
:D Non me ne ero proprio acorto! Mi pareva talmente chiaro che avevo letto come se tu avessi scritto bene! :))

A proposito... Non sempre gli "errori" sono errori ed un intermezzo con immagine ci sta bene. Un famossimo fotografo, Helmut Newton, usava con l'HP-5 uno sviluppo compensatore, dandoci giù anche pesante (sovra-sviluppo) per avvicinare la spalla, ovvero produrla appositamente a livelli di esposizione non particolarmente elevati, proprio per NON avere modulazione dei toni chiari ed ottenere su chiarissimi incarnati un effetto "gessoso". C'è anche della sovra-esposizione, sia per tenere le luci ben sulla spalla, sia per avere (una volta sovra-esposta la stampa) neri super brillanti, ma modulati. Quel po' di sovra-esposizione consente anche la libertà di fare delle mascherature sui "neri" senza che essi, per via della riduzione dell'esposizione, neri non siano più.

Qui: http://www.sessionmagazine.com/img/artw ... otos05.jpg

E un esempio all'opposto, il "White Oak Dance Project" fotografato da Annie Leibovitz

Qui (non è un granché, l'originale invece spacca): http://www.iphotocentral.com/Photos/and ... L-1578.jpg

Per avere gran morbidezza e neri molto aperti, quasi assenti, oltre ad una leggera sovra-esposizione è stato creato apposta un velo dicroico. La pellicola è l'FP-4, sviluppata in Rodinal, per creare il velo dicroico non è stato usato il bagno d'arresto sostituito da un unico risciacquo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 3:51
da .Leo.
Esattissimo! :) Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui il filo, nonostante i miei sforzi non so quanto risulti comprensibile :-s .
Vai tranquillo! per quanto mi riguarda è chiarissimo, con un approccio diretto e pratico.. fossero tutti così chiari!
Io quello che hai scritto fino ad ora lo metterei stampato sulla porta di ogni CO.. da ripetere come un mantra fino a quando non sogni di essere una porta! :) ..ci sono arrivato a testate, mi rendo conto che possa rimanere difficile, ma anche facilmente verificabile una volta letto e metabolizzato!
Posso garantire che non è facile da trovare in giro.. i professionisti/artisti della CO tendono a tenersele per se certe "chicche".. provato con mano!!Non posso che ringraziare..
Quello che dici nell'ultimo post, per me, è vera libidine! .. guardare una foto famosa e sentire come tecnicamente sono arrivati a quel risultato.. come quello che hai detto su Titarenko!
Non voglio fare dello zerbinismo, non è assolutamente nel mio stile, anzi.. ma metto in cantiere il santino di St.Silverprint da appendere sul muro dietro l'ingranditore.. :P

P.s: a proposito di Titarenko.. dai video non scatta mai piu veloce del secondo in pieno giorno senza filtri ND, PanF a 12 Asa?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 9:27
da Silverprint
.Leo. ha scritto:P.s: a proposito di Titarenko.. dai video non scatta mai piu veloce del secondo in pieno giorno senza filtri ND, PanF a 12 Asa?
Questo non lo so, potrebbe anche essere anche se non credo che, negli anni, abbia usato sempre la stessa pellicola. Comunque sono diaframmi chiusissimi, spesso pin-holes anche messi davanti all'ottica. Titarenko è un maestro dei tempi lunghi!

Quelli "coi segreti" non li capisco proprio... X( Che ci faranno mai?
Il mio maestro Jim Megargee (lo stampatore di Annie Leibovitz, e tanti altri grandi), appena incontrato disse che lui non aveva tecniche "segrete" ed avrebbe risposto a qualsiasi domanda; io proseguo la tradizione! I "segreti" fanno male alla Fotografia ed alle persone (che brutta visione del mondo), chi ci fa conto è meschino e poco furbo, anche perché son segreti di pulcinella... ;)

@Loripiccolo

È tempo di "risposte" alla tua domanda da cui è venuta fuori tutta 'sta tiritera! :)
Ti sarai ormai reso conto di quanto possa essere difficile (se si è un minimo seri) suggerire un tempo di sviluppo, specialmente generico cioè non sapendo esattamente come il rullo sia stato esposto né il contrasto della scena ripresa, né tanto meno i tuoi gusti personali o gli effetti che desideri. Dare dei suggerimenti precisi (rigorosamente senza dati sul contrasto), o peggio precisissimi compresi di particolari tecniche d'agitazione (come tanti fanno, basta farsi un giro sul web :ymdevil: ) vuol proprio dire "dare i numeri"! =)) Anche perché veramente il tempo si può e deve variare (anche tanto!) se è utile o necessario.
Questo discorso è sempre valido, un tempo di sviluppo, come minimo dovrebbe essere sempre accompagnato da un Indice di Contrasto, un Gamma o altre indicazioni. Senza non ci si fa proprio un'idea di quale risultato si possa ottenere. Una pellicola come la Tri-x poi regge variazioni di tempo di sviluppo veramente estreme (a mio vedere è il suo bello).

Quale rivelatore? L'HC-110 che hai citato è un ottimo rivelatore caratterizzato da grana mediamente fine (di solito ben disegnata) e da un alta presenza di anti-velo per cui la base (le parti non esposte) è sempre molto trasparente (può aiutare ad aumentare il micro-contasto sui toni scuri), ma è una caratteristica che, spesso, non consente il pieno sfruttamento della sensibilità. Non è particolarmente compensatore e si adatta a produrre una vasta gamma di contasti diversi. Nel tuo caso l'HC-110 non lo vedo adattissimo. Perché? Perché immagino che la tua tecnica attuale, tenda a produrre negativi sotto-esposti cosa che, a sua volta, deduco dal racconto della tua T-max 400 in Rodinal "moscia" in una combinazione ed un tempo che di solito produce un contrasto alto; "moscio" che quindi non dipende da un sotto-sviluppo (a meno di strani incidenti, tipo diluizione sbagliata), ma ad una sotto-esposizione che con le conoscenze di qualche post fa hai mal letto sul negativo. Deduzione giusta o sbagliata? #:-s
Anche il Rodinal che Nicola adora con la Tri-x ed io invece mal sopporto (ma con lei lo ho usato a lungo a suo tempo ed ammetto che è fascinoso... :)) )non sfrutta molto bene la sensibilità :( .
I rivelatori "polveroni", quelli con almeno un etto di solfito di sodio da sciogliere in un litro d'acqua (D-76; X-tol, ID-11, Microphen, etc.) tendono ad essere troppo compensatori per la Tri-x e se ci sono immagini in cui la modulazione dei toni più chiari è importante sarebbero da scartare (Helmut Newton non sarebbe d'accordo! ;) ), se invece toni chiari non ce ne sono, no problem (anche se a me non piacciono mai...).
L'Agfa Studional (usato 1+30 e non 1+15) è quel che userei io (fai la tara però, mi piace e lo metterei un po' dappertutto, è il mio standard di laboratorio... :)) ): Lo Studional è un po' un rivelatore senza particolari caratterizzazioni, grana media, discreto sfruttamento della sensibilità, flessibile. Tempi? Diamo i numeri?!! :)) Per un uso generico (quello che dovrebbe dare negativi stampabili tra i gradi 1 e 3 nella maggior parte dei casi) circa 6 minuti dovrebbero andar bene (a gusto mio s'intende, quindi gamma tonale estesa e contrasto un po' morbido), 7' considerando che probabilmente c'è un po' di sotto-esposizione da "compensare"? Difficile da dirsi e come poi t'usciranno non lo posso sapere!
Un suggerimento serio? Fai un po' di prove! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 12:23
da lorypiccolo
@Silverprint
Dopo queste tue spiegazioni ho capito perché non è possibile avere a priori un tempo di sviluppo, numero di agitazione ecc e quindi come hai detto alla fine farò molte prove! Riguardo la tmax penso che la tua deduzione sia esatta! Infatti non ci furono "incidenti" in fase di sviluppo, filò tutto liscio. Probabilmente, e ancora una volta un problema di esperienza, ho valutato il negativo dal provino, non essendo molto capace di farlo dal negativo stesso.
Per quanto riguarda il rivelatore seguirò il tuo consiglio ma penso di prenderne anche un altro, ho varie pellicole esposte nelle medesime condizioni e mi piacerebbe svilupparle con rivelatori diversi per capire queste cose "più da vicino".
Grazie ancora!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 12:28
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:Per quanto riguarda il rivelatore seguirò il tuo consiglio, ma penso di prenderne anche un altro, ho varie pellicole esposte nelle medesime condizioni e mi piacerebbe svilupparle con rivelatori diversi per capire queste cose "più da vicino".
Grazie ancora!
Ma prego, figurati! :)

Una sola considerazione: non mettere troppe variabili al fuoco. A mio vedere è assai più importante e da migliori risultati usare bene un qualsiasi rivelatore, che usarne male decine... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 13:44
da etrusco
Thread da mettere in evidenza ed opportunamente scremato porrebbe diventare un ottimo tutorial per il blog.

Complimenti a tutti i ragazzi che lo hanno 'creato' ... Non solo ai mod e agli esperti che ci hanno messo i contenuti ma anche ai ragazzi che i contenuti li hanno chiesti e fatti uscire.


Etrusco.

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 13:48
da Silverprint
etrusco ha scritto:Complimenti... anche ai ragazzi che i contenuti li hanno chiesti e fatti uscire.
Straquoto! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 19:05
da lorypiccolo
Ora io ho tanto da sperimentare! Ma ho ancora tanto da chiedere e da imparare! Grazie!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/09/2012, 19:08
da gonfiacani
etrusco ha scritto:Thread da mettere in evidenza ed opportunamente scremato porrebbe diventare un ottimo tutorial per il blog.

Complimenti ai mod e agli esperti che ci hanno messo i contenuti

Etrusco.

Sent from my iPhone using Tapatalk.
Straquoto!

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 01/09/2012, 22:08
da Silverprint
franny71 ha scritto:Daje Andrè, aspetto il momento in cui mi spieghi come esporre.... :D
Sinceramente a pellicola ogni tanto "canno" l'esposizione, perchè probabilmente punto l'esposimetro su ciò che ritengo (erroneamente) grigio medio...
Questo è il mio modus operandi, ecco perchè ti dicevo che non padroneggio per nulla la tecnica da te esposta all'inizio del topic (esporre per le ombre).
Come mi devo comportare per esporre a modo? I'm confused... :-?
Ciao Franco!
Non mi sono dimenticato di Te! :)
Aspettavo di concludere la "prima parte"! :-o :)) .... :wall:

Allora... (già sudo) #:-s

Esporre sul grigio medio: perché non sempre funziona?
Perchè, ammesso di trovarlo nella scena ripresa e regolarci sopra l'esposizione, sempre ammettendo che la sensibilità impostata e lo sviluppo scelto producano sul negativo una densita adeguata per far venire un grigio "medio" anche in stampa, non sappiamo quanta differenza c'é tra quel grigio "medio" su cui abbiamo regolato l'esposizione e le parti più scure dell'immagine; parti più scure su cui l'esposizione andrebbe regolata!

Se la differenza di luminosità tra il grigio "medio" e le parti più scure è moderata le parti più scure verranno (probabilmente) ben registrate (esposte) poiché rientrano nella "latitudine di posa", se invece la differenza è consistente l'errore sarà una sotto-esposizione anche essa consistente. In soldoni, più è alto il contrasto più è alto l'errore.

L'omino malefico che a suo tempo scelse questa strada per standardizzare e semplificare (? :-o ) le cose non a caso non perdeva occasione per ripetere che le foto andavano fatte con la luce alle spalle ovvero in condizione di basso contrasto! Era malefico, mica scemo. :))

E si badi bene che l'errore dipende proprio dal sistema per esporre così pensato, non dal non avere "indovinato" quale è "veramente" il grigio medio in una certa inquadratura. Infatti con gli esposimetri esterni a luce incidente il problema è esattamente lo stesso (aumenta l'errore intrinseco all'aumentare del contrasto). L'esposimetro esterno a luce incidente ci risparmia solo la fatica di dover indovinare quale sia "effettivamente" ( :)) ) il grigio medio in una certa inquadratura!

E, come se non bastasse, quando il contrasto è alto oltre ad essere difficile esporre bene, perchè andrebbe evitata anche la sovra-esposizione, diventa critica anche la scelta del tempo di sviluppo... :(

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 0:39
da mjrndr
Mi sa che questo post è il caso che me lo stampi e lo appiccichi sulla copertina del quaderno di fotografia (una moleskine di star wars, per fare felice etrusco).
Davvero una spiegazione esaustiva di tante cose, e che soprattutto ti lascia con tante domande e riflessioni. Non con false certezze e "numeri standard"

Grazie mille, temo che dopo questo mi toccherà comprare tank e chimici...

Andrea

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 0:47
da Silverprint
mjrndr ha scritto: temo che dopo questo mi toccherà comprare tank e chimici...
Di corsa, direi! Come si può vivere senza? :-o

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 7:24
da mjrndr
Scattando foto con l'ipad :D
Eresie a parte ho trovato un'associazione che organizza due serate di sviluppo e stampa e noleggia la camera oscura (anche con assistenza) penso di farle per essere assistito la prima volta e per conoscere altre persone appassionate.
Poi lo sviluppo me lo farò a casa e per la stampa mi appoggerò lì.
Non ho voluto cominciare subito con lo sviluppo per prendere prima confidenza con la pellicola e le macchine analogiche.
Dopo l'orgia di digitale delle vacanze posso tornare ai miei giretti fotografici a pellicola!

Andrea

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 02/09/2012, 9:57
da franny71
Silverprint ha scritto:
franny71 ha scritto:Daje Andrè, aspetto il momento in cui mi spieghi come esporre.... :D
Sinceramente a pellicola ogni tanto "canno" l'esposizione, perchè probabilmente punto l'esposimetro su ciò che ritengo (erroneamente) grigio medio...
Questo è il mio modus operandi, ecco perchè ti dicevo che non padroneggio per nulla la tecnica da te esposta all'inizio del topic (esporre per le ombre).
Come mi devo comportare per esporre a modo? I'm confused... :-?
Ciao Franco!
Non mi sono dimenticato di Te! :)
Aspettavo di concludere la "prima parte"! :-o :)) .... :wall:

Allora... (già sudo) #:-s

Esporre sul grigio medio: perché non sempre funziona?
Perchè, ammesso di trovarlo nella scena ripresa e regolarci sopra l'esposizione, sempre ammettendo che la sensibilità impostata e lo sviluppo scelto producano sul negativo una densita adeguata per far venire un grigio "medio" anche in stampa, non sappiamo quanta differenza c'é tra quel grigio "medio" su cui abbiamo regolato l'esposizione e le parti più scure dell'immagine; parti più scure su cui l'esposizione andrebbe regolata!

Se la differenza di luminosità tra il grigio "medio" e le parti più scure è moderata le parti più scure verranno (probabilmente) ben registrate (esposte) poiché rientrano nella "latitudine di posa", se invece la differenza è consistente l'errore sarà una sotto-esposizione anche essa consistente. In soldoni, più è alto il contrasto più è alto l'errore.

L'omino malefico che a suo tempo scelse questa strada per standardizzare e semplificare (? :-o ) le cose non a caso non perdeva occasione per ripetere che le foto andavano fatte con la luce alle spalle ovvero in condizione di basso contrasto! Era malefico, mica scemo. :))

E si badi bene che l'errore dipende proprio dal sistema per esporre così pensato, non dal non avere "indovinato" quale è "veramente" il grigio medio in una certa inquadratura. Infatti con gli esposimetri esterni a luce incidente il problema è esattamente lo stesso (aumenta l'errore intrinseco all'aumentare del contrasto). L'esposimetro esterno a luce incidente ci risparmia solo la fatica di dover indovinare quale sia "effettivamente" ( :)) ) il grigio medio in una certa inquadratura!

E, come se non bastasse, quando il contrasto è alto oltre ad essere difficile esporre bene, perchè andrebbe evitata anche la sovra-esposizione, diventa critica anche la scelta del tempo di sviluppo... :(
Ti ringrazio per la spiegazione Andrea, di cui ho capito il concetto, ma che mi è difficile da mettere in pratica...
forse ci sarebbe bisogno di esempi "pratici" per capire completamente ciò che scrivi, ma forse basterà fare qualche rullo di test per tentare di capire meglio...
certo è che se espongo un paesaggio innevato avrò i bianchi molto spenti, da qui a sovraesporre ci vuol poco per capire...
ma in situazioni in cui ci sono anche delle ombre da dover riprodurre?
ok per la latitudine della pellicola, lo so che dovrò sacrificare qualcosa o nelle luci o nelle ombre, ma per non fare a casaccio io cerco sempre (in situazioni di alto contrasto) di trovare un qualcosa che per me stia in zona V, esporre come grigio medio su quel qualcosa e il resto di conseguenza.
ho provato anche a fare più letture su soggetti chiari e scuri del soggetto da esporre, provando a scattare facendo una media, o privilegiando le luci o le ombre a seconda dei casi, ma per la maggioranza dei casi sono goffi tentativi di riprodurre al meglio la scena.
insomma, credo che con esempi precisi e mirati si possa capire molto di più la procedura da te esposta, almeno per le capocce dure come le mie... ~x(

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 02/09/2012, 11:32
da Silverprint
franny71 ha scritto:...ho capito il concetto, ma che mi è difficile da mettere in pratica...
Forse ci sarebbe bisogno di esempi "pratici" per capire completamente ciò che scrivi, ma forse basterà fare qualche rullo di test per tentare di capire meglio...
Ci arrivo, ci arrivo... ancora un po' di pazienza, per favore... :ympray: Lo so che a questo giro ve ne sto chiedendo tanta. :ymhug:
franny71 ha scritto:ok per la latitudine della pellicola, lo so che dovrò sacrificare qualcosa o nelle luci o nelle ombre
Per la comprensione quasi ci sei, manca un pezzettino, la tua frase qui sopra infatti NON è esattamente "vera": è vera col digitale; è vera con le dia se non si interviene sul processo (allargando la latitudine); col Bianco e Nero e le pellicole attuali è vera solo per intervalli di luminosità "fantascientifici" (18, 20 stop...? :-o ), vale a dire che la latitudine può essere veramente estesissima, ma solo in sovra-esposizione, ovvero verso le luci.
Insomma fissato il livello di dettaglio e resa dei toni scuri con un esposizione per le ombre, la pellicola continua a registrare differenze di luminosità (dettaglio) veramente notevoli, e se sono sul negativo in qualche modo si stampano ;) . Si stamperanno bene se lo sviluppo è corretto, con acrobazie se è sbagliato, ma l'importante è che l'immagine sul negativo ci sia.

Quindi, se esponi per le ombre NON necessariamente sacrificherai qualcosa nelle luci! Mentre se esponi per le luci o per il grigio medio e il contrasto è più alto della latitudine (che ottieni con un determinato sviluppo ed asa impostato) sacrificherai sicuramente qualcosa nelle ombre!

Stu-pe-fa-cen-te! :-o Lo so che per gli ex-digitalisti la cosa suona incredibile, ma è così. :))

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 02/09/2012, 12:11
da Silverprint
Silverprint ha scritto:Esporre sul grigio medio: perché non sempre funziona?
Perchè, ammesso di trovarlo nella scena ripresa e regolarci sopra l'esposizione, sempre ammettendo che la sensibilità impostata e lo sviluppo scelto producano sul negativo una densita adeguata per far venire un grigio "medio" anche in stampa, non sappiamo quanta differenza c'é tra quel grigio "medio" su cui abbiamo regolato l'esposizione e le parti più scure dell'immagine...


Questa mia frase è decisamente difficile, meglio che ci insista un po'... :-? (per Franco, grazie del feedback ;) ).

Il punto è anche che questo grigio medio... è un riferimento "instabile"! :-o

Abbiamo visto che la resa dei toni più scuri dipende (quasi) solo dall'esposizione (non dal tempo di sviluppo) e che invece la resa dei toni chiari dipende dall'esposizione e anche dal tempo di sviluppo e dipende tanto più dallo sviluppo tanto più chiari sono i toni chiari.
Il grigio medio, anche se chiaro non è, è tuttavia abbastanza chiaro da dipendere anche dallo sviluppo. Non solo, al contrario dei toni più scuri, un tono medio é aggiustabile (entro certi limiti) anche in fase di stampa. Le due cose non hanno poche conseguenze!

Riprendo a brevissimo, pausa forzata... :(

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 12:38
da lorypiccolo
@Silverprint
Anche io, come Franco, stavo per chiederti qualche esempio più "terreno"!
Quindi quando si scatta, dobbiamo preoccuparci maggiormente (o solo?) delle zone al di sotto del grigio medio, cioè delle zone al di sotto della V zona...?!

In riferimento al Sistema Zonale si è parlato di impostare la sensibilità effettiva della pellicola, giusto?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 12:45
da Silverprint
:))
lorypiccolo ha scritto:Quindi quando si scatta, dobbiamo preoccuparci maggiormente (o solo?) delle zone al di sotto del grigio medio, cioè delle zone al di sotto della V zona...?!
Bene, bene, seguite... (un po' di feedback mi serve :) )
Anzi... giocate d'anticipo! :D

Si, in fase di esposizione bisogna curarsi SOLO dei toni più scuri. Per i toni chiari si prende (eventualmente) solo nota di quanto sono chiari e si interviene successivamente in fase di sviluppo.

Il resto, sensibilità effettiva, etc... arriva a breve. È il seguito del discorso appena iniziato.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 12:52
da lorypiccolo
Scusa se ri-intervengo; questi toni scuri possono presentarsi anche in quantità e profondità tale che qualcosa esca fuori dalle zone, e in quel caso si perde dettaglio e sarò un semplice nero. (giusto?) In quei casi come scegliere? Perché se scegli quello più scuro, qualche TONO SCURO andrà in zona V...
Non so se ho reso l'idea!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 13:00
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:Scusa se ri-intervengo; questi toni scuri possono presentarsi anche in quantità e profondità tale che qualcosa esca fuori dalle zone, e in quel caso si perde dettaglio e sarò un semplice nero. (giusto?) In quei casi come scegliere? Perché se scegli quello più scuro, qualche TONO SCURO andrà in zona V...

Non so se ho reso l'idea!
Mica tanto... :))

Se a questi toni scuri in "quantità e profondità tale" dai la giusta esposizione NON "usciranno dalle zone".
Ma forse non ho capito che vuoi dire, come non ho capito la frase dopo... :(

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 13:06
da lorypiccolo
Allora se in una scena abbiamo una certa quantità di toni scuri con un'ampia differenza di luminosità tra di loro, dobbiamo sacrificarne qualcuno; cioè non possiamo avere lo stesso dettaglio per tutti i toni scuri, man mano che questi si fanno sempre più scuri! A meno che non li "spostiamo" in avanti nelle zone...
Se non riesco a rendere il concetto fa niente, magari con le prossime lezioni lo capirò da me!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 13:12
da Silverprint
Ah... ok. Ora ho capito. :)

E infatti vanno "spostati avanti nella zone", cioè esposti maggiormente.
Non vedo però dove sia il problema. Ci sono mille modi per scurire un tono scuro che non fosse abbastanza scuro, ma nessuno (oltre l'esposizione) per schiarirlo.
Cioè se messi i toni più scuri al loro posto con l'esposizione ci fossero dei toni scuri che sulla stampa risultasserro di conseguenza troppo chiari non sarebbe per nulla difficile sistemarli.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 14:49
da lorypiccolo
Ok!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 18:06
da .Leo.
Ottimo!!

Io ho sviluppato oggi due Tri-X ed ho provato a ridurre drasticamente i tempi, vediamo che succede in stampa.. :P

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 02/09/2012, 19:14
da Silverprint
Riprendo dagli esempi di Franco...
franny71 ha scritto:...Certo è che se espongo un paesaggio innevato avrò i bianchi molto spenti, da qui a sovraesporre ci vuol poco per capire...
Eh... insomma. Il ragionamento "sarebbe" quasi lo stesso, ma applicato verso i toni scuri che se esposti secondo esposimetro al 18% risulterebbero chiari e quindi "specularmente" vanno misurati ed (un pochino) sottoesposti, ma...
Quel che dici è vero fino ad un certo punto, nel senso che NON necessariamente (ma solo probabilmente) la neve verrebbe troppo scura; non verrebbe troppo scura se l'energia dello sviluppo fosse sovra-abbondante (sovra-sviluppo), nè se l'insieme della scena consentisse di fare una correzione in stampa. Insomma i toni chiari NON dipendono (solo) dall'esposizione, mentre quelli scuri si, nel senso che quando si stampa (e sviluppa) se non c'è sul negativo esposizione tale da produrre densità sufficiente (sotto-esposizione) NON esiste possibilità di recupero.
franny71 ha scritto:... e in situazioni in cui ci sono anche delle ombre da dover riprodurre?
Per non fare a casaccio io cerco sempre (in situazioni di alto contrasto) di trovare un qualcosa che per me stia in zona V, esporre come grigio medio su quel qualcosa e il resto di conseguenza.
Questo non funziona, nel senso che INEVITABILMENTE ti porta a negativi sotto-esposti, ma NON È colpa tua. È il sistema che "sbaglia": se il contrasto è alto il "grigio medio" è troppo più chiaro dei toni più scuri ed i toni scuri giocoforza non rientrano nella latitudine di posa e risultano sotto-esposti. E come già detto, non dipende neanche dall'azzeccare quale sia il "grigio medio" in una certa inquadratura, un esposimetro separato a luce incidente porterebbe a fare errori simili.
Anche fare una media di esposizione tra chiari e scuri non funziona, è la stessa "logica" e produce esattamente gli stessi errori. Infatti se, a parità di toni scuri e quindi di esposizione necessaria le luci fossero più chiare, fare una media porterebbe a ridurre l'esposizione e quindi a sotto-esporre le parti scure.
L'unica soluzione è proprio una esposizione mirata ai toni più scuri (punto). Il "come fare in pratica" arriva a breve, prima c'è ancora un poco della "vecchia logica" della "media" da demolire... :ymdevil: =))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 19:18
da Silverprint
.Leo. ha scritto:Ottimo!!

Io ho sviluppato oggi due Tri-X ed ho provato a ridurre drasticamente i tempi, vediamo che succede in stampa.. :P
Vediamo! Son curioso.

Tip: fare doppio bracketing! Cioè bracketing dell'esposizione e "bracketing" dello sviluppo.
Con un po' (pochi) di esperimenti l'evidenza di tutto il discorso salta all'occhio. ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 20:02
da franny71
Silverprint ha scritto:Tip: fare doppio bracketing! Cioè bracketing dell'esposizione e "bracketing" dello sviluppo.
Con un po' (pochi) di esperimenti l'evidenza di tutto il discorso salta all'occhio. ;)
Essendo molto interessato al prosieguo della discussione aspetto il seguito prima di passare ai test...
DEVO capire assolutamente come esporre per le ombre...
La questione sviluppo invece mi è molto chiara fin da ora, ma solo perchè sei stato meno "criptico" :D :D


:-h

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 20:09
da Silverprint
:)) Franco!

Lo so che è un po' difficile, ma non è tanto la cosa in sé, è che bisogna abbandonare un "modo di pensare", questa "logica della media" che non funziona; questa è la cosa difficile (credo :-s ). Tu domanda ed intervieni, però, mi è SEMPRE molto utile! ;)

Re: rivelatore trix 400

Inviato: 02/09/2012, 21:20
da Silverprint
Silverprint ha scritto:Il punto è anche che questo grigio medio... è un riferimento "instabile"! :-o
Il grigio medio, anche se chiaro non è, è tuttavia abbastanza chiaro da dipendere anche dallo sviluppo. Non solo, al contrario dei toni più scuri, un tono medio é aggiustabile (entro certi limiti) anche in fase di stampa. Le due cose non hanno poche conseguenze!
Riprendo il filo dopo le necessarie divagazioni.

Questa "instabilità" del grigio medio aggiunge problemi ai problemi che di sua natura la "logica della media" già produce. Direi anche che questo "essere costretti" a lavorare con riferimenti vaghi, e il "grigio medio" è molto vago, è la fonte di tante incomprensioni e la base di una certa cultura fotografica assai approssimativa.

Il grigio medio è instabile perché, come già detto, NON é un tono ababstanza scuro da non essere influenzato dallo sviluppo, cioè varierá a seconda di come viene sviluppato il negativo ed inoltre, sempre perché NON è abbastanza scuro é anche un tono su cui si può intervenire abbastanza in fase di stampa.

Una prima conseguenza di questa instabilità é che è possibile per i fabbricanti di pellicole dichiarare una sensibilitá d'uso, il famoso I.E. (indice di esposizione) scritto sulle confezioni, diverso dalla Sensibilità Effettiva (1). In pratica l'I.E. è una sensibilità a cui può essere esposta la pellicola perché in certe condizioni di sviluppo e stampa (anche approfittando un po' della variabilità della stampa) il risultato é quello di produrre un grigio medio dove si sia misurato un grigio medio, ma nulla di più o quasi (2).

(1) La Sensibilitá Effettiva, a differenza dell'I.E. è riferita ai toni più scuri e rappresenta il limite delle possibilità di registrazione della pellicola. La sensibilità effettiva è quindi utile a chi vuole esporre per le ombre, mentre l'I.E. non lo è..
(2) Il quasi c'é perché i fabbricanti seri associano allo sviluppo un indice di contrasto, cioè una indicazione sulla latitudine di posa "potenziale" (quella reale dipende anche dalla stampa).

Altra conseguenza del riferirsi al "grigio medio" è l'idea (molto malsana! :)) ) che la sensibilità della pellicola sia variabile (e da questo equivoco di confusione ne nasce tanta!). Purtroppo la sensibilità della pellicola NON è variabile, quello che può variare é l'I.E. sono cose MOLTO diverse!
Perchè l'I.E. è variabile? È variabile perché è variabile il grigio medio.
Vale a dire che il grigio medio si può schiarire o scurire cambiando lo sviluppo e a questi cambiamenti è possibile far corrispondere una variazione dell'I.E. che li "compensi".
Se sovra-sviluppo consistentemente sarò in grado di schiarire il grigio medio fino al punto di farlo venire in corrispondenza anche di variazioni superiori allo stop, così come è viceversa possibile scurirlo facendo un sotto-sviluppo. In questi casi naturalmente ed inevitabilmente, dato che si sta variando lo sviluppo si sta variando la latitudine di posa, si sta variando il tono del grigio medio, ma NON si sta cambiando la sensibilità!

La tecnica del sovra/sotto-sviluppo e variazione dell'I.E. per compensare la variazione di tono del grigio medio è il (nefasto) "tiraggio". Che è nefasto perché illude che cambi la sensibilità, mentre in realtà si sta solo cambiando la latitudine di posa ed il tono del grigio medio.

Va notato che per far muovere (di uno stop e rotti) il grigio medio, che non é tanto chiaro, anzi, (quindi relativamente poco sensibile ai cambiamenti di sviluppo) la variazione del tempo di sviluppo è abbstanza consistente e quindi il suo effetto sui toni più chiari è estremamente vistoso, violento in caso di tiraggi spinti. Altrettanto consistente e vistosa sará la riduzione della latitudine di posa (sia verso i toni chiari che verso toni scuri) in caso di sovra-sviluppo.

Ultima nota: la Sensibilità Effettiva è assai poco variabile, é proprio una caratteristica della pellicola. Però per la precisione va detto che alcuni piccoli cambiamenti li fa (frazioni di stop, raramente uno intero). Questi piccoli cambiamenti sono dovuti alla formulazione del rivelatore usato e marginalmente alla variazione del tempo di sviluppo. Ma va anche sottolineato che i cambiamenti sono praticamente insignificanti rispetto AI GIGANTESCHI cambiamenti che fanno le parti più esposte al variare dello sviluppo.

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 22:57
da mjrndr
Questa di ie e sensibilità effettiva mi destabilizza... In pratica l'ie è solo un valore medio che in un processo standard mi darà grosso modo un grigio medio, mentre la sensibilità effettiva mi da la latitudine di posa della pellicola? Ho già mal di testa... Immagino che la sensibilità effettiva corrisponda ad Asa più bassi, ma li devo impostare sul l'esposimetro? Cioè, una 400 Asa la devo esporre per 200 (esempio casuale)?

Andrea

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/09/2012, 23:21
da Silverprint
Ciao Andrea!
mjrndr ha scritto:Questa di I.E. e Sensibilità Effettiva mi destabilizza...
E lo credo bene! :(
Anche io fui, a suo tempo, assai destabilizzato! ;)
mjrndr ha scritto:In pratica l'I.E. è solo un valore medio che in un processo standard mi darà grosso modo un grigio medio...
Esatto! Aggiungo che te lo da, per giunta, senza tener conto della latitudine di posa (a meno di non conoscere e usare anche l'indice di contrasto associato ad un certo I.E. e specifico sviluppo).
mjrndr ha scritto:...mentre la sensibilità effettiva mi da la latitudine di posa della pellicola?
No, sbagliato. La Sensibilità Effettiva non ti dice nulla sulla latitudine di posa; la latitudine di posa varia col variare dello sviluppo e invece la Sensibilità Effettiva rimane quella.
La Sensibilità Effettiva sará il dato di partenza per esporre per le ombre, essendo appunto riferita alla minima capacitá di registrazione della pellicola.
mjrndr ha scritto:Ho già mal di testa... Immagino che la sensibilità effettiva corrisponda ad Asa più bassi, ma li devo impostare sul l'esposimetro? Cioè, una 400 Asa la devo esporre per 200 (esempio casuale)?
Sì. Gli asa più bassi li dovrai impostare sull'esposimetro quando esporrai per le ombre. E sì, grossomodo, la Sensibilità Effettiva vale circa il 50% dell'I.E. Le I.E. 400 saranno S.E. 200 ca.

Ma attenzione questo non significa avere esposizioni più lunghe o "perdere sensibilità" ad una data luminosità (delle ombre) corrisponde sempre e solo una certa giusta esposizione.
Quindi indipendentemente dal metodo di misura usato e dagli Iso impostati saranno sempre le solite coppie/tempo diaframma equivalenti a dare l'esposizione corretta.

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 0:00
da mjrndr
In pratica, volendo fare un esempio terra terra : classica foto con zona in ombra e zona più chiara, punto la macchina in modo che inquadri solo la zona in ombra, imposto il valori dati dal l'esposimetro tarato sulla sensibilità "normale", aumento di uno stop, ricompongo e scatto.
In questo modo mi garantisco dettagli ben leggibili e stampabili nelle ombre fidando nella capacità della pellicola di salvare le alte luci. Sarà poi lo sviluppo a dare il giusto contrasto e la stampa a dare i toni voluti alla foto.
Correct?


Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 0:14
da Silverprint
mjrndr ha scritto:Volendo fare un esempio terra terra : classica foto con zona in ombra e zona più chiara, punto la macchina in modo che inquadri solo la zona in ombra, imposto il valori dati dal l'esposimetro tarato sulla sensibilità "normale", aumento di uno stop, ricompongo e scatto.
... Correct?
BOH?!
L'esempio è un po' troppo vago per saperlo.

In pratica sarebbe una generica area scurotta, quanto non si sa, esposta come fosse grigio medio, ma utilizzando la S.E. (cioè messa in zona V).
Non è una esposizione per le ombre, ma una esposizione per il grigio medio. L'unica differenza è che esponi (grossomodo) per la Sensibilità Effettiva, aggiungendo uno stop alla lettura con l'I.E. (uno lo togli ed uno lo metti, fa pari :D )

Però, di sicuro, va sicuramente molto meglio che fare una media tra chiaro e scuro!
E va già meglio proprio perché hai escluso dalla lettura le parti più chiare.
È così, con l'aggiunta di altri stratagemmi dettati dall'esperienza, che chi usa il grigio medio come riferimento cerca di evitare di sotto-esporre. Sarebbe uno di "quella miriade di trucchi e trucchetti" di cui parlavo tanti post fa... ;)
mjrndr ha scritto:In questo modo mi garantisco dettagli ben leggibili e stampabili nelle ombre fidando nella capacità della pellicola di salvare le alte luci
Ri-BOH? Dettagli nelle ombre garantiti... non direi! Ci si spera! Se c'é contrasto non sono affatto garantiti. Sempre una esposizione sul grigio medio è.
Per le luci idem, dipende sempre dal contrasto. Garantite non lo sono ancora, che si possano stampare abbastanza bene (eventualmente con qualche acrobazia e sempre che lo sviluppo non sia stato esagerato) è invece assai probabile.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 11:04
da Silverprint
Mi son svegliato un po' perfido... :ymdevil:

Quindi riporto un paio di esempi di "perversioni" dovute alla pretesa di spingere la "logica della media" oltre i limiti della tolleranza del processo...

Il processo ha tollenza è ovvio, e ne ha tanta più tanto più basso è il contrasto della scena! Ricordate il suggerimento dell'omino malefico? :ymdevil:
Ci sono quindi casi in cui sfruttando la linearità di risposta di alcune pellicole, complice una formula compensatrice (che evita il prodursi di densità molto elevate) applicata ad una scena di contrasto basso, sfruttando le possibilità di correzione in stampa, si può giungere alla strampalata conclusione che si possa esporre un po' come capita (o mettere gli Iso che ci pare)... salvo poi ovviamente accorgersi che se il contrasto sale anche solo un pochettino non funziona più! =))

Se poi al tutto si aggiunge la scansione di un negativo invece che la stampa la tolleranza del sistema cresce ancora e viene fuori roba tipo questa qui: http://caffenol.blogspot.it/2010/03/r.html
Che in realtà A BEN LEGGERE è anche sensata, nella sua prospettiva. Ma non è solo una questione di prospettiva (o punto di vista), nella vita il contrasto esiste e spesso è alto, non tutti sono bravi con Photoshop, né tutti hanno un Imacon sotto mano e li inevitabilmente casca l'asino.
Questo autore è persona preparata e specifica chiaramente che si riferisce all'I.E. e non alla sensibilità, così come all'uso di uno scanner professionale (Imacon) e che quindi dopo le immagini passano per Photoshop, ci dice anche a chiare lettere che non ha idea di cosa succederebbe in camera oscura! Però in tanti NON LEGGONO BENE, non parlano l'inglese o guardano solo le figure... e non-ostante quel che l'autore ha detto a chiare lettere, pensano di "capire" tutto guardando quattro fotine :wall: e dopo vengono fuori le note leggende metropolitane tanto in voga ultimamente tra gli analogisti a metà (quelli che dopo ci dan dentro di photoshop)... =))

Qui invece: http://www.21gradi.it/Public/F197402_MI ... DIVISO.PDF un caso antico, recentemente riproposto sul nostro forum in questo thread: http://www.analogica.it/sviluppo-contem ... t3035.html
La chiave di lettura è sempre la solita. Nell'articolo si parla di IE e non di sensibilità e di "stampabilità" che va intesa, sia chiaro, come "qualcosa in stampa esce" e non certo come negativo ottimale per la stampa. Chiaro poi che se l'immagine ha basso contrasto, e ci usiamo uno sviluppo compensatore, e se la pellicola è lineare... la tolleranza viene fuori, ma da li a spacciarla come soluzione che funziona sempre ce ne passa! :(
Molto oneste invece le immagini dei negativi riproposte dove si vede chiaramente che sotto-esponendo i negativi vengono sotto-esposti! Lapalisse ringrazia. :))
L'unica differenza reale è che con quella formula si ha un ottimale sfruttamento della sensibilità che il rivelatore usato a confronto non da, unito ad un effetto compensatore (il grigiume ben visibile sulle luci anche nelle terribili riproduzioni d'epoca).

Come al solito son qui a disposizione per chiarimenti! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 14:26
da gonfiacani
chromemax ha scritto:
Relativamente alla Tri-x (per restare più aderente al tema...) questa tendenza (o sofferenza che dir si voglia) la vedo e deduco dalla curva caratteristica che non ha una spalla ben definita?
Il contrario: proprio perché l aTri-X "spalleggia" presto una sovraesposizione tende a spostare i toni verso la parte superiore della curva caratteristica, proprio lì dove, a causa della spalla precoce, il contrasto è minore.
Anche la HP-5 anche se in maniera molto accentuata ha questa tendenza. In genere tutte le pellicole di penultima generazione (Tri-X, Plus-X, FP-4, HP-5) tendono ad avere curve caratteristiche a forma di "S".

Comunque è meglio continuare il filo logico che Andrea sta dando alle sue "lezioni"; di curve caratteristiche si potrà parlare in seguito, se se ne sente la necessità :)
Chiedo sempre scusa per l'OT, ma questi passaggi non mi sono chiari...
Le curve caratteristiche della TRI-X e della HP5+ non capisto dove/come spalleggino presto, peché dai data-sheet pubblicati dal produttore sul web mi sembrano curve piuttosto rettilinee (dopo il piede).
Spero che gli estratti in PDF che allego siano visibili...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 14:37
da Silverprint
Ciao Gonfiacani!

Sulla curva della Tri-x la spalla si vede "bene", é quel "leggero" cambio di pendenza, basta salire ancora poco con l'esposizione (sul grafico non c'è... :ymdevil: ) e diventa quasi orizzontale. Quello dell'HP-5 è troncato prima... le curve (o meglio, la curva :( ) fornite dalla Ilford lasciano parecchio a desiderare. E ... sarebbe in effetti assai carino se prolungassero i grafici fino alla saturazione. ;)

Fai il confronto tra la curva della Tri-x e quella della T-max 400, per esempio, e vedi subito come il cambio di pendenza su quest'ulima non c'è proprio o avviene più in alto.

Il problema del leggere le curve, specialmente se piccolissime é che differenze di disegno della curva o relazione tra esposizione e densità che appaiono trascurabili all'occhio e sul grafico sono in realtà differenze MOLTO visibili sulle stampe.
In genere le curve è meglio tracciarsele in proprio, così almeno si può usare una scala utile (bella grande) e riferita a contrasti utilizzabili realmente. Che una pellicola raggiunga 2.0 e rotti (!!) di densità non serve neanche saperlo, sono densitá praticamente non stampabili.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 15:40
da .Leo.
Ecco per me questa delle curve è buio completo..

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 15:54
da Silverprint
.Leo. ha scritto:Ecco per me questa delle curve è buio completo..
:)) Si vive bene anche senza!

Giusto per rendere la cosa meno OT, la Curva Caratteristica è un grafico in cui sulle ascisse (asse orizzontale) è rappresentata l'esposizione in scala logaritmica (anche gli stop sono logaritmici) e sulle ordinate (asse verticale) la densità.
La densità é l'inverso del logaritmo della trasparenza... ( =)) :wall: ) In soldoni la densità è l'annerimento misurato in valori densitometrici. 0.30 unità densitometriche equivalgono ad 1 stop.

Una curva caratteristica rappresenta in un grafico il grado di annerimento che si ottiene su un materiale sensibile in un determinato trattamento al variare dell'esposizione.

È un grafico difficile da leggere, perché a piccolissime variazioni di esso corrispondono grandi variazioni di aspetto dell'immagine.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 17:29
da .Leo.
Certo che si vive anche senza.. :p
..però sono dell'idea che è bene avere la padronanza di ciò che si fa per poi farsi un'idea propria e cercare il risultato voluto.
Già una dritta del genere aiuta.. per il resto pian piano!

Avevo avvisato che ero curioso.. :)

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 17:46
da mjrndr
Ma queste curve sono paragonabili alle curve che si applicano nel digitale come azione (ovviamente nella pellicola sono "pre impostate)?

Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 18:11
da Silverprint
mjrndr ha scritto:Ma queste curve sono paragonabili alle curve che si applicano nel digitale come azione (ovviamente nella pellicola sono "pre impostate)?
Doppio No! :D

La curva di photoshop (la retta) rappresenta il punto di partenza su cui apportare eventuali modifiche. Una similitudine c'é solo tra valori di input e esposizione valori di output e densità, ma è solo una simlitudine logico-visiva.
La curva di photoshop non rappresenta la risposta del sensore alla luce (è solo un riferimento) mentre la curva caratteristica rappresenta la risposta alla variazione di luce di un materiale fotosensibile in un determinato trattamento.
Dato che la curva caratteristica è riferita a uno specifico trattamento non è "pre-impostata", ma variabile, varia sia con la durata del trattamento, sia variando i prodotti chimici usati. Però è anche vero che un po' del carattere di una pellicola rimane sempre a prescindere dal trattamento. Insomma, al variare del trattamento "la forma tipica" della curva di un certo materiale si deforma, ma non si sforma. :)) Questa è davvero criptica!

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 20:02
da mjrndr
Ti sei progettato un esposimetro? E a quando il modulo lunare? :D
In ogni caso da questa discussione mi è stata molto utile : mi sono impaurito talmente che ho deciso di abbandonare la fotografia analogica e passare al forum "foto di gatti fatte col cellulare"
:D
Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 20:36
da mjrndr
vngncl61 ha scritto:A bergamasco!!!! :-* :-* :-*
Guarda che l'esposimetro l'ho progettato e realizzato per davvero, è abbastanza semplice, anche per te :ymdevil: , un operazionale utilizzato come amplificatore e comparatore, uno strumento a bobina mobile, ed un fototransitore che fa da cella di lettura, con meno di 10€ è fatto :D
Mi basta solo che il SOMMO mi dica come tararlo, o smette d'esser SOMMO :ymdevil: :ymdevil:
Se fai il forum dei gatti, io voglio esser moderatore, così ci ho il diritto di malmenare gli iscritti e loro il dovere di prenderle :D

:-h
Lo sapevo che sta faccenda del moderatore ti dava alla testa...



Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 21:36
da lorypiccolo
Scusate l'OT, c'è una guida da qualche parte per fare un esposimetro?! è una cosa fighissima!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 22:12
da lorypiccolo
@vngncl61: aspetto questa guida con curiosità! :D

@silverprint: la faccenda destabilizza parecchio anche me :( !!
Partendo dalla pellicola e dall'esposizione, impostiamo la sensibilità effettiva e esponiamo per le ombre... ma come esponiamo per queste ombre? Le andiamo a mettere in una zona?
...Quale?!
Se capitasse una scena in cui di toni scuri non ce ne sono, come ci comportiamo a riguardo... sensibilità effettiva, grigio medio ecc
In fase di sviluppo, sviluppiamo in base alla S.E. o all'indice d'esposizione?!

Scusami se sono banale, ma dovevo chiedere!! ^:)^

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 22:48
da Silverprint
:(

ho perso un post... tanta fatica al vento. :((

Quando mi ripiglio dallo shock lo ri-scrivo, ma stasera no =((

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 22:55
da Silverprint
Ritrovato!!!! :ymparty:

Mi trovo a un bivio.

Chi ha esperienza ed ha negativi uniformemente esposti (bene o male non importa) non deve cambiare modo di lavorare, ma "mettere a punto" la catena. Chi invece ottiene risultati incostanti ed esposizioni "ballerine" forse dovrebbe usare un altro metodo per esporre... che verrá nei prossimi post :ymdevil: intanto una cosa che fa sempre bene a tutti.

Un esperimento! :D :D

Ritengo che il "peso" e "l'estensione" da dare ai toni scuri sia una componente fondamentale (insieme alla modulazione dei toni chiari) dell'espressività di una fotografia e che quindi si debba tenere bene sotto controllo. Nella pratica sarà "semplice" riscoprire il bracketing in esposizione, un poco più laborioso invece fare variazioni di tempo di sviluppo da associare liberamente a variazioni di esposizione.

L'esperimento che invito a fare è quello di scattare con un ampio bracketing (sopratutto in sovra-esposizione: +3; +2; +1; 0; -1 (esponendo come fate sempre!) tre o più differenti soggetti, a basso, alto e medio contrasto e ripetere gli scatti su (almeno) 3 rulli diversi. naturalmente prendendo nota dell'esposizione e del numero di fotogramma, o lavorando sempre con la stessa sequenza...
Questi 3 rulli identici andranno poi sviluppati variando il tempo di sviluppo.

Orientativamente si può pensare ad una variazione del tempo di sviluppo di circa il 40/50% per i 400 iso e circa il 30% per i 100 iso e come tempo minimo di partenza usarne uno che sia circa la metá del suggerito.

Per esempio: T-max 400 in Rodinal 1+50, tempo da tabella 11'. Si può partire da 5' (300") e poi fare 7'30" (450" +50%) e poi 11' (660" +46,6% arrotondando per comoditá).

La serie di negativi così ottenuti avrá soggetto ripetuto (alto, medio, basso contrasto) con esposizione e sviluppo variati e molto probabilmente è in grado di produrre negativi ottimali per le varie situazioni di contrasto ed accontentare svariati gusti (1).

(1) Se alla fine del passo successivo i negativi più morbidi producessero comunque stampe ancora dure nella situazione di alto contrasto sará necessario ridurre ancora il tempo di sviluppo più breve, così come sarà necessario aumentare ancora il tempo più lungo se il contrasto ottenuto dalle foto scattate in situazione di basso contrasto non fosse sufficiente.

La serie di negativi sarà poi da stampare in due modalità, un primo set di stampe si fará tenendo fisso il grado 2 e regolando l'esposizione per avere il maggior dettaglio possibile nei toni scuri mantenendo contemporaneamente un "buon nero". Da questo set emergeranno (molto probabilmente) dei negativi che per ogni livello di contrasto della scena sul grado 2 saranno "abbastanza ottimali" (2) ovviamente secondo il gusto d'ognuno, per dettaglio ed estensione dei toni scuri, "presenza" del nero e contrasto.

(2) "Abbastanza ottimali" e non "totalmente ottimali" perché é sempre possibile fare variazioni del tempo di sviluppo più contenute o un braketing in esposizione piú fine.

Un secondo set di stampe divertente da fare é quello "degli errori" ovvero delle correzioni che é necessario apportare stampando i negativi non ottimali per rendere le stampe più simili possibile a quelle ottenute dai negativi che hanno dato i risultati ottimali. Da questo lavorio triboloso si imapra sicuramente a giudicare i negativi... no doubt! B-)

Chi ha tre corpi o tre magazzini non avrà problemi, chi non ce l'ha potrebbe forse prepararsi dei mini rulli da circa 7 fotogrammi...

Dalle note sul livello di esposizione si potrà poi scegliere il valore Iso (l'I.E.) da impostare a seconda della situazione di contrasto e del tempo di sviluppo associato.

Vediamo un po' chi ci si metterà... io posso garantire che facendolo si imparano un sacco di cose, basterà ad invogliarvi?
:-\

Se qualcuno ci si metterà prometto che aprirò un thread apposito per seguirlo passo, passo! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 23:08
da mjrndr
Silverprint ha scritto::(

ho perso un post... tanta fatica al vento. :((

Quando mi ripiglio dallo shock lo ri-scrivo, ma stasera no =((
Noooo.... Credo che sia una delle cose più frustranti del mondo.
Ps: mi hai preceduto col post ritrovato,per fortuna!

Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2012, 23:14
da Silverprint
@ lorypiccolo.
Non sei affatto banale! :) Tutt'altro... ti poni giuste domande, appena in anticipo... lo so sono estenuante... chiedo perdono! ;;)

@ Nicola. L'esposimetro che hai fatto è a luce incidente o riflessa?
Se riflessa ha un sistema di puntamento ed un angolo di lettura?
Il risultato si legge con un aghetto o puoi visualizzare diverse letture contemporaneamente, cioè "memorizzarle"? :-s

Un anticipo per Lorypiccolo. ;)

Non si sviluppa per l'I.E. o la S.E. ma a seconda del contrasto della scena.
L'idea di variare lo sviluppo a seconda degli iso impostati è parte della "logica della media"... non di "esponi per le ombre, sviluppa per le luci".

È conveniente usare la S.E. quando si punta l'esposimetro sulle ombre e su di esse si espone, con adeguata (alla "scurezza" delle ombre misurate) sotto-esposizione (tra -2 e -3 nella maggior parte dei casi).
Se nella scena non ci sono parti scure, si usa come riferimento la parte piú scura, non sotto-esponendola come si farebbe per le ombre, ma esponendola più o meno a seconda del contasto che produrrà lo sviluppo scelto (questa é difficile...).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 1:00
da Silverprint
:)) Il grigio 18% non va bene (o va bene solo se il contrasto é basso) per esporci!
Come taratura invece una cosa varrebbe un'altra l'importante è sapere che rob'è.

Se invece volessimo fare un qualcosa di suo già tarato per le ombre (cioè su un quasi nero) questo non potrebbe essere a luce incidente, visto che non si può sapere come siano le ombre misurando la luce che le colpisce, ma solo quella che riflettono.

Si dovrebbe quindi fare qualcosa che funzioni solo in luce riflessa, o che cambi taratura (ma non creerebbe solo confusione?) passando da riflessa ad incidente.

E poi che punto scegliamo un -3? Un grigio al 5%? Forse non sarebbe bislacco tararsi proprio sulla soglia della S.E. (-4), ma il ragionamento che si fa con l'esposimetro a luce riflessa: "l'esposimetro dice TOT; TOT produce un certo tono (qualunque esso sia); quello che ho misurato é diverso e quindi sovra/sotto-espongo di un altro TOT non credo sarebbe evitabile.

E veniamo quindi un altro poco più vicino al punto: l'esposimetro non ci dice come esporre; ci dice solo che quello che misuriamo (in luce riflessa) se facciamo come dice l'esposimetro verrà grossomodo reso come un grigio al 18% o che le cose presenti in una scena che sono al 18% verrano grossomodo al 18% (se misuriamo in luce incidente) e facciamo come dice l'esposimetro.

Le cose da eliminare sono il "grossomodo" e l'errore intrinseco dovuto alla variazione di contrasto. Ricordate? Se misuriamo un tono medio l'errore (la sotto-esposizione) aumenta all'aumentare del contrasto.

Il "grossomodo" dipende dal fatto che il grigio medio NON è abbastanza scuro da non essere (o essere poco) influenzato dallo sviluppo (quindi cambia a seconda del tempo di sviluppo).
Ne consegue che per evitare il "grossomodo" basta usare come riferimento dei toni notevolmente più scuri (indipendentemente dalla taratura dell'esposimetro), cioè abbastanza più scuri da non essere (o esserlo solo minimamente) influenzati dallo sviluppo; sarebbe l'"esporre per le ombre".
A questo punto però si presenta un problema l'I.E. (Indice di Esposizione) che essendo regolato sul grigio medio e sullo sviluppo e quindi variabile ci porterebbe in errore. Dobbiamo quindi passare ad usare la S.E (Sensibilità Effettiva).

La Sensibilitá Effettiva non è riferita al grigio medio, ma alla soglia, al livello minimo di esposizone in cui la pellicola comincia a reagire alla luce e produrre una densità significativa.
È un tono talmente scuro da essere (quasi) completamente invariante rispetto alle variazioni del tempo di sviluppo e può essere usato come riferimento sicuro.

Una definizione della sensibilità effettiva (ce ne sono altre) è questa: la Sensibilità Effettiva e quel numero Iso che va impostato su un esposimetro (in luce riflessa al 18%) affinché in corrispondenza di una sotto-esposizione di 4 stop rispeto al valore di esposizione suggerito si verifichi il minimo annerimento significativo....

A dopo! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 1:08
da etrusco
Praticamente in zona I dalla zona V data dal grigio medio ...

Cioè il grigio medio o meglio la esposizione data dall'esposinetro produce la zona V per cui esponendo per le ombre dobbiamo portare la zona V a zona II o I sottoesponendo di 3 o 4 stop... Giusto?


Etrusco.

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 1:20
da Silverprint
Giusto! Usando la Sensibilità Effettiva però.

Ma attenzione, la cosa importante è che se lo usiamo per il grigio medio il risultato sarà grossomodo un grigio medio (o Zona V), mentre se lo usiamo per trovare le zone basse (I-II-III) il risultato sarà tanto più preciso tanto più il valore è basso, col massimo della precisone in Zona I dove si é determinata la sensibilità effettiva. E sará più preciso perché quei toni non sono (o lo sono pochissimo) affetti dalle variazioni dello sviluppo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 9:27
da o l d c r o w
Fantastico thread che mi sta chiarendo alcune cose che nel mio cervello sono un poco.. annebbiate!
Altre invece mi erano chiare (o almeno spero), come l'esporre a zone.
Quindi mi attacco a questa cosa per chiedere chiarimenti su quest'ultimo post.

Ho una scena ed espongo una Delta 400 a 400 ISO mettendo le ombre in zona II-III.
Se la stessa identica scena la espongo mettendo la Delta 400 a 200 ISO (diciamo molto vicina alla sua sensibilità effettiva) mettendo sempre le ombre in zona II-III... e poi sviluppandola per 200 ISO.. ottengo maggiore latitudine di posa.. e quindi maggiori dettagli nelle zone sopra la V?

Oppure non ci ho capito niente?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 9:39
da gonfiacani
o l d c r o w ha scritto:Fantastico thread che mi sta chiarendo alcune cose che nel mio cervello sono un poco.. annebbiate!
Altre invece mi erano chiare (o almeno spero), come l'esporre a zone.
Quindi mi attacco a questa cosa per chiedere chiarimenti su quest'ultimo post.

Ho una scena ed espongo una Delta 400 a 400 ISO mettendo le ombre in zona II-III.
Se la stessa identica scena la espongo mettendo la Delta 400 a 200 ISO (diciamo molto vicina alla sua sensibilità effettiva) mettendo sempre le ombre in zona II-III... e poi sviluppandola per 200 ISO.. ottengo maggiore latitudine di posa.. e quindi maggiori dettagli nelle zone sopra la V?

Oppure non ci ho capito niente?
Ho un dubbio simile... al momento ho a disposizione solo i data sheet di HP5+ e Tri-X, ma non mi pare che ci siano indicate le sensibilità effettive. A dire il vero per la HP5+ viene indicata una sensibilità effettiva identica all'indice di esposizione, mentre per la Tri-X viene indicata una sensibilità variabile al variare del rivelatore utilizzato...
Ma allora per determinare la sensibilità effettiva, in mancanza di specifici test condotti su ogni singola accoppiata pellicola/rivelatore, in maniera empirica si deve considerare la metà dell'indice di esposizione?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 10:43
da Silverprint
Buongiorno Gonfiacani e Oldcrow,

Allora... Ilford NON indica la sensibilità effettiva, ma solo l'I.E. e infatti scrive sulla prima pagina dei data-sheet (di tutte le pellicole) questo: It should be noted that the exposure index (EI) range recommended for HP5 Plus is based on a practical evaluation of film speed and is not based on foot speed, as is the ISO standard.
Tradotto: va notato che l'indice di esposizione raccomandato per l'HP-5+ è basato su una valutazione pratica della sensibilità e NON è basato sulla sensibilità al piede come da Iso standard (che sarebbe la sensibilità effettiva).
La Sensibilità Effettiva dell'HP-5+ (dai miei test, ma possono esserci differenze di taratura) vale circa 160 Iso.

La Tri-x invece... lo stesso. Ci sarebbero le curve caratteristiche, ma mi pare difficile cavarci la S.E. comunque la Tri-x è più sensibile dell'HP-5 e (a casa mia) ha una sensibilità effettiva di circa 250 Iso per contrasti normali. Purtroppo la Tri-x ha S.E. più variabile del solito, per la forma del piede della curva caratterisctica e quindi meglio dargli 160-200 se si riduce molto il tempo di sviluppo, etc.

Grossomodo (per le pellicole negative) la sensibilità effetiva è circa la metà dell'I.E. quindi dimezzando il dato scritto sulla scatolina ci si avvicina parecchio ed in pratica, quando si espone per le ombre, il risultato va bene quasi sempre.

In generale in pochi produttori si arrischiano a dare la Sensibilità Effettiva, che è uno standard Iso precisamente normato, penso per evitare inutili contestazioni: in un normale laboratorio è comunque difficile ripetere esattamente le procedure Iso. Per altro la Sensibilità Effettiva va verificata in ogni singola catena (esposimetro, macchina, sviluppo, macchina, ingranditore, carta e suo trattamneto), perché DEVE realmente essere in grado di produrre il minimo annerimento significativo (cioè utilizzabile) nella catena di chi poi la usa! E perché in certi casi tra una catena ed un altra le differenze ci sono

Questo minimo annerimento significativo vale circa 0.10 valori densitometrici sopra il velo (1/3 di stop piú scuro della base della pellicola) ed è l'annerimento minimo in grado di essere visibile come "non nero" su una stampa fatta in modo da produrre "il nero" in corrispondenza della base della pellicola con il minimo tempo di esposizione possibile.


Vale a dire che oguno può stabilire la sua sensibilità effettiva nella sua catena. Sembra poco scientifico, e forse lo è, ma È PRECISISSIMO! ;) In pratica si produce una serie di negativi sottoesposti di 4 stop (fotografando un oggetto di colore neutro ed uniformemente illuminato) variando gli ISO, poi si sviluppano e poi si stampano... facendo il provino scalare su un pezzo di negativo non eposto ed usando come tempo di esposizione il tempo MINIMO che produca il nero.

Il tempo minimo è quello in corrispondenza della striscetta del provino scalare che ha un solo lato visibile (per tempi superiori é tutto nero nello stesso modo). Un buon modo per vedere bene come si comporta la catena con le densità minime é quello fare le stampe di verifica stampando parte dei negativi a -4 e una parte trasparente insieme (tra un fotogramma e l'altro). La parte trasparente riceverà la minima esposizione per il nero, quella a -4 ci dirà quale è la sensibilità effettiva quando sulla stampa così fatta la sua densità sará appena appena visibile come un "quasi nero". È più difficile a dirse che a farsi... sperimentate! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 11:02
da Silverprint
o l d c r o w ha scritto:Ho una scena ed espongo una Delta 400 a 400 ISO mettendo le ombre in zona II-III. Se la stessa identica scena la espongo mettendo la Delta 400 a 200 ISO (diciamo molto vicina alla sua sensibilità effettiva) mettendo sempre le ombre in zona II-III... e poi sviluppandola per 200 ISO.. ottengo maggiore latitudine di posa.. e quindi maggiori dettagli nelle zone sopra la V? Oppure non ci ho capito niente?
.

Niente, niente, no. Qualcosa hai capito ma fai una gran confusione mischiando un po' di "logica della media" con un po' di "'esporre per le ombre"... e non hai capito come cambia la latitudine di posa. :-s :(

(lo sapevo che non avevo demolito abbstanza la logica della media, colpa mia... :wall: ) :))

In particolare è sbagliata l'idea sottesa alla frase "e poi sviluppandola per 200 iso", perché non si sviluppa per la sensibilità; la sensibilità non cambia con lo sviluppo è una caratteristica della pellicola.
Al limite si sviluppa per l'I.E. (che non ci interessa) quando si espone per il grigio medio, ma è proprio un'idea ed una procedura TUTTA diversa!
Per altro se esponi usando l'I.E. e sotto-esponi in corrispondenza delle ombre di sicuro stai sotto-esponendo troppo (di circa 1 stop, che non è poco sulle ombre, ma è tanto).

Purtroppo sia per definire l'I.E. che la sensibilità si usano sempre gli Iso... fa fare confusione, comunque l'I.E. è variabile perché variabile è il grigio medio in conseguenza dello sviluppo e quindi si può scegliere (entro certi limiti), ma scegliendo un I.E. si ha come conseguenza una una certa latitudine di posa che NON si può scegliere (se non cambiando l'I.E.).
La sensibilità effettiva invece non si sceglie, è quella, ma usandola si può scegliere la latitudine di posa variando lo sviluppo a piacere.

In altre parole invece che lavorare con tre riferimenti mobili (ombre, luci e grigio medio) e non determinati in maniera certa si lavora con un estremo fisso (le ombre) dovuto alla sensibilità effettiva e quindi "certo" ed uno mobile (le luci) che cambiano con lo sviluppo e del grigio medio, che tanto si può modificare in stampa a piacimento, non ci si cura affatto (o quasi).

La latitudine di posa cambia cambiando il tempo di sviluppo, aumenta se lo diminuisci, diminuisce se l'aumenti, ma (esponendo per le ombre con la sensibilità effettiva) il cambiamento dello sviluppo non interferisce con la sensibilità. Cioè gli Iso da usare saranno sempre quelli, così come sempre quella sará la tecnica di esposizione.

Maggiori dettagli nei toni chiari si ottengono riducendo il tempo di sviluppo (cioè aumentando la latitudine di posa), ma non c'entra nulla con la sensibilità effettiva (che quella è) o con come si espongono le ombre; ombre che anch'esse devono essere esposte sempre allo stesso modo.

Non so se è più chiaro... fammi sapere! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 12:21
da o l d c r o w
Silverprint ha scritto: Non so se è più chiaro... fammi sapere! :)
forse mi sono espresso io poco correttamente scrivendo "sviluppandola per 200 ISO".

Teniamo come punto fermo il mio ipotetico scatto in cui prendo la lettura sull'ombra mettendo l'esposimetro a 0.. e poi tolgo 2 stop per metterla in zona III. (quindi non faccio medie)

Su un corpo ho caricato una Delta 3200 e l'ho settato per 3200 ISO. Scatto.
Su un altro corpo ho la stessa Delta 3200 ma l'ho settato a 1600 ISO. Scatto.
Chiaramente nel secondo caso a parità di apertura avrò un tempo di posa raddoppiato.

Sviluppo per esempio con Microphen stock, per il quale Ilford nel suo datasheet mi indica 9' se espongo a 3200 e 8' se espongo a 1600.. questo intendevo con"sviluppandola per..."

Quindi con i due ipotetici scatti che ti ho appena descritto, come mi dovrei comportare?

Grazie!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 12:29
da Silverprint
@ Nicola!

:)) No, no... ti ho detto che in luce incidente si può lasciare la solita taratura, ma che in luce riflessa NON "devi" usare l'esposimetro come già fai (però mica lo so come lo usi l'esposimetro in riflessa! =)) ).

Tornando al NicoMeter anche io meditavo d'una doppia cellula (anche tripla!), ma non se é fattibile... Due cellule per la luce riflessa, una "tarata" sulle ombre (in zona II per es), da usarsi puntandola sui toni scurissimi e con una rotellina per prendere nota (ovvero memorizzare gli EV a mano) ed un altra "tarata" sulle luci (in zona VIII, per esempio) per misurare il contrasto ed eventualmente prendere nota di variazioni di sviluppo, anche questa potrebbe avere una rotellina "pro-memoria" (con numeri o simboli)... E la terza cellula per i masochisti che vogliono vedere come é il mondo in luce incidente! :p

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 12:57
da Silverprint
o l d c r o w ha scritto:...forse mi sono espresso io poco correttamente scrivendo "sviluppandola per 200 ISO".

Teniamo come punto fermo il mio ipotetico scatto in cui prendo la lettura sull'ombra mettendo l'esposimetro a 0.. e poi tolgo 2 stop per metterla in zona III. (quindi non faccio medie)
Su un corpo ho caricato una Delta 3200 e l'ho settato per 3200 ISO. Scatto.
Su un altro corpo ho la stessa Delta 3200 ma l'ho settato a 1600 ISO. Scatto.
Chiaramente nel secondo caso a parità di apertura avrò un tempo di posa raddoppiato.
Sviluppo per esempio con Microphen stock, per il quale Ilford nel suo datasheet mi indica 9' se espongo a 3200 e 8' se espongo a 1600.. questo intendevo con"sviluppandola per..."
Quindi con i due ipotetici scatti che ti ho appena descritto, come mi dovrei comportare?
Non mi pare che ti fossi espresso male visto che hai ri-fatto lo stesso errore... ;) :ymhug:
Forse avevo capito bene e mi pare che qualcosa ti sfugga ancora.

Hai scelto proprio un esempio poco esemplificativo, le I.E. 3200 sono delle 800 di S.E. circa, più si sale più si bara... :ymdevil: Comunque nel bugiardino lo scrivono.

Quindi nel primo caso, mettendo IE 3200 avrai una sotto-esposizione ulteriore di 2 stop, e nel caso che esponessi a IE 1600 di 1 stop. Se invece la mettessi a 800 e quindi esponessi per la S.E. esponendo come dici, il dettaglio nelle ombre sarebbe quello giusto.

Sviluppando ed esponendo per IE 3200 solo il grigio medio verrá grigio medio, mentre il dettaglio nei toni scuri sarà già sparito a -1 stop o poco più in la. Esporre a 3200 è a tutti gli effetti un tiraggio spinto. Sviluppando ed esponendo per IE 1600 il grigio medio verrà grigio medio ed il dettaglio dei toni scuri sparirá già a -2 stop circa, anche questo è un tiraggio.

Tiraggio = (sotto-esposizione + sovra-sviluppo) = (perdita di dettaglio nei toni scuri e riduzione della latitudine di posa) = (contrasto del negativo alto) = (negativo non adatto a riprendere scene di alto contrasto).
L'unica cosa che in questo frangente rimane "stabile" (si fa per dire) è il grigio medio e quindi l'I.E. su cui BISOGNA necessariamente esporre perché la riduzione della latitudine di posa non permette altro, cioè se espongo per un altro tono NON verrà come ci si aspetta.

L'errore è prendere come riferimento l'I.E. ed i tempi di sviluppo associati. La "logica della media" si annida li.
Lavorando sulle ombre non vanno associati i tempi di sviluppo agli ISO, ma solo alla latitudine di posa, gli ISO saranno quelli della sensibilità effetiva che NON cambia cambiando lo sviluppo.

Se io uso un I.E. invece della sensibilità effettiva NON posso sapere con certezza come verranno resi i toni scuri e quindi non posso esporre per le ombre, proprio prché l'I.E. è stabilito in base ad una grandezza variabile, il grigio medio (che è lunico tono "garantito"), mentre il dettaglio e la resa dei toni scuri NON dipendono da questa grandezza variabile, ma solo dalla sensibilità effettiva.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 14:07
da chromemax
La Tri-x invece... lo stesso. Ci sarebbero le curve caratteristiche, ma mi pare difficile cavarci la S.E.
Sui grafici della Kodak, che sono veramente ben fatti e tarati su valori assoluti, mi ci sono divertito io e la sensibilità è proprio quella determinata come da standard ISO, precisa spaccata. Lo standard ISO prende in considerazione uno scarto di esposizione piuttosto piccolo (cioé scena a basso contrasto) e quindi quando il contrasto aumenta si rientra nelle problematiche fin qui esposte.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 14:52
da o l d c r o w
Silverprint ha scritto:
Quindi nel primo caso, mettendo IE 3200 avrai una sotto-esposizione ulteriore di 2 stop, e nel caso che esponessi a IE 1600 di 1 stop. Se invece la mettessi a 800 e quindi esponessi per la S.E. esponendo come dici, il dettaglio nelle ombre sarebbe quello giusto.
Perfetto ora è chiarissimo grazie!

Quindi ultima domanda, sempre con riferimento lo scatto di cui sopra.
Se espongo a 800, quindi per la SE, e sviluppo con i tempi che Ilford pubblica per 800 ISO, ancora non sarebbe un sottosviluppo (cioè uno sviluppo per le luci..) giusto?
Dovrei ridurre ulteriormente, che so di 15-20" sui 7' consigliati?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 15:41
da lorypiccolo
Silverprint ha scritto: Se nella scena non ci sono parti scure, si usa come riferimento la parte piú scura, non sotto-esponendola come si farebbe per le ombre, ma esponendola più o meno a seconda del contasto che produrrà lo sviluppo scelto (questa é difficile...).
Questa è veramente difficile!!
...Se ho capito bene, la questione della sensibilità effettiva c'entra con la latitudine di posa della pellicola, e quindi esponendo per i toni scuri noi andiamo ad "occupare i gradini più bassi di questa latitudine; POI (e qui penso si inserisca la tua affermazione che ho quotato), sviluppando per le luci andiamo a controllare le parti restanti della latitudine di posa e quindi l'intera gamma tonale... ???

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 15:51
da Silverprint
Grande Lorypiccolo!
Cambia subito il nick in LoryGrande! :D

È proprio così!

:-bd :ymapplause:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 15:51
da mjrndr
.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 16:03
da Silverprint
o l d c r o w ha scritto:Perfetto ora è chiarissimo grazie!
Quindi ultima domanda, sempre con riferimento lo scatto di cui sopra.
Se espongo a 800, quindi per la SE, e sviluppo con i tempi che Ilford pubblica per 800 ISO, ancora non sarebbe un sotto-sviluppo (cioè uno sviluppo per le luci..) giusto?
Dovrei ridurre ulteriormente, che so di 15-20" sui 7' consigliati?
Quasi ci siamo... ;)

A 800 iso la situazione dovrebbe essere abbastanza normale.
Però uno sviluppo per le luci DIPENDE da quando sono intense le luci, quindi potrebbe benissimo andare bene, o essere troppo contrasttato o anche essere troppo morbido.
Il contrasto della pellicola (la latitudine di posa) che si ottiene per un TOT di tempo in certo rivelatore andrebbe verificato in stampa, o desunto dall'I.C. (indice di contrasto) se disponibile, e poi adattato alle specifiche condizioni di illuminazione.

Ad una 3200 però 15 o 20" (secondi) non fanno quasi un baffo...

Nello specifico IMHO (sia chiaro), meglio tirare una Tri-x almeno fino a 800 iso d'I.E. e fare un abominevole "tiraggio" (che io abborisco!) piuttosto che usare quella roba li :ymdevil: . Le 3200 sono proprio brutte bestie sotto l'ingranditore. Hanno una curva caratteristica stranissima con un piede chilometrico, ovvero toni scuri sempre impastati e comunque contrasto che può salire fin troppo... una vera rogna.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 16:11
da Silverprint
Ah... Grazie Chromemax! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 16:19
da lorypiccolo
Silverprint grazie per il LoryGrande ma meglio rimanere piccoli!! Aspetto con ansia le prossime puntate :D

Poi ho una domanda per te, ma forse non è il caso di aggiungere a questo 3d altre cose... e nelle sezioni non saprei dove metterla!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 17:01
da o l d c r o w
La Delta 3200 era giusto per fare un esempio, mi hanno detto in molti che sono appunto delle brutte bestie in stampa.
Poi non ne ho mai sviluppata una.. anche se tra poco mi sa che mi tocca.. in quanto voglio fare qualche esperimento ad un concerto!

Su un forum straniero ho letto di qualcuno che diminuisce del 20-30% il tempo di sviluppo canonico per sviluppare appunto per le luci.
E' in media una cosa sensata oppure è una vaccata?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 17:20
da Silverprint
o l d c r o w ha scritto:Su un forum straniero ho letto di qualcuno che diminuisce del 20-30% il tempo di sviluppo canonico per sviluppare appunto per le luci.
E' in media una cosa sensata oppure è una vaccata?
Come ti ho detto dipende da quanto le luci sono più chiare delle ombre e dipende anche dalla specifica accoppiata pellicola rivelatore.
Insomma dare delle percentuali senza specificare accuratamente quanto si estende la latitudine di posa e che accoppiata pellicola-rivelatore sia, è, appunto, dare i numeri...

Una variazione del 20-30% però non è una variazione enorme. Si possono fare variazioni di tempo ben superiori al 20-30%... con la Tri-x, per esempio, il mio tempo base (da cui parto per fare ulteriori verifiche) è del 50% del suggerito, ma in alcuni casi scendo anche sotto (e regge!).

Qualcosa si può dire: in genere le pellicole più sensibili hanno bisogno di variazioni di tempo più consistenti di quelle a bassa sensibilità; le T-grain di solito reagiscono a variazioni di tempo piu brevi; con le pellicole da 400 si possono raggiungere, di solito, latitudini di posa più estese... ma sono tutte affermazioni generiche e ci sono vari casi in cui non son vere.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 18:31
da .Leo.
Ma andando su tempi di sviluppo troppo brevi.. non c'è il rischio, sviluppando manualmente con la tank, di non avere risultati ripetibili?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 19:03
da Silverprint
.Leo. ha scritto:Ma andando su tempi di sviluppo troppo brevi.. non c'è il rischio, sviluppando manualmente con la tank, di non avere risultati ripetibili?
Certo che c'é! Infatti meglio non scendere mai sotto i 4' 00". Dipende anche un po' dalle pellicole e dal rivelatore, alcune combinazioni sono un poco più critiche.
Nel caso servisse un tempo più breve, si può sempre diluire maggiormente il rivelatore però... ;)

L'importante è l'energia. Che si può variare variando tempo, diluizione e temperatura. Escludiamo la temperatura (veramente spratica) e rimangono tempo e diluizione. In genere io sono per variare il tempo (concordano quasi tutti), ma se si dovesse raggiungre un tempo limite non c'è altra via che aumentare la diluizione.

In genere con i rivelatori energici si può anche contare su un ampio range di diluizioni in cui vi é una buona (o anche totale) proporzionalità tra tempo e diluizione, ovvero se si raddoppia la diluizione si può raddoppiare il tempo ed avere lo stesso contrasto (o quasi).
Da questo punto di vista i rivelatori rigenerabili (che hanno sovrabbondanza di agenti rivelatori e molti ritardanti per tenerli a bada: HC-110, Studional, etc.) sono i più tranquilli e vi è ampio margine di variazione della diluizione in cui i tempi sono proporzionali.
Quelli a perdere di solito hanno formule più semplici e meno agenti rivelatori e ritardanti e risentono maggiormente dei cambi di diluizione (Rodinal, Neofin, etc), ma anche questi consentono variazioni abbastanza consistenti della diluzione (magari avendo l'accortezza di usare più chimico dello stettamente necessario) mantenendo una discreta proporzionalitá.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 19:50
da .Leo.
Quindi, prendendo sempre ad esempio lo Studional, se mi dovessi ritrovare con tempi troppo brevi.. non è una pazzia allungare a 1+45 con un 30% di tempo in più rispetto alla diluizione 1+31?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 20:06
da Silverprint
.Leo. ha scritto:Quindi, prendendo sempre ad esempio lo Studional, se mi dovessi ritrovare con tempi troppo brevi.. non è una pazzia allungare a 1+45 con un 30% di tempo in più rispetto alla diluizione 1+31?
Una pazzia non lo è affatto. :)

L'aumento di tempo però sarebbe maggiore (ammesso che ad 1+45 sia ancora proporzionale) e cioè T1: 30 = T2 : 45 ovvero T2 = T1 x 45 : 30 ovvero T2 = T1 x 1,5 cioè un aumento del 50%.
O, se preferisci, 30 + 50% = 45 ;)

Io lo Studional lo uso 1+30, di solito a 4' 00" il contrasto prodotto è già decisammente basso un po' su tutte le pellicolle, ma se per casi particolari bisognasse andare oltre non credo ci siano problemi, magari provando a non andare subito diretti a diluizioni estreme... prima di arrivare ad 1+45, magari uno prova 1+35, poi 1+40, etc.

4'00" ad 1+30, 20°C è un tempo che uso con la Tri-x (con agitazione solo i primi 30") per le fotografie notturne in cittá o, con agitazione normale, per situazioni di contrasto veramente alto.

Non escludo che ad 1+45 dagli originali 1+15 non si possa più contare su una buona proporzionalità o che possa diventare "troppo" compensatore, quindi meglio fare qualche prova. Però di sicuro sviluppa! :))

Ah... un'avvertenza: provando a fare sviluppi estremamente ridotti c'è il rischio di andare un po' fuori dei limiti ed è meglio, almeno inizialmente, essere un po' prudenti con l'esposizione. Insomma un bracketing in sovra-esposizione, in questi casi estremi, non fa male.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/09/2012, 21:02
da .Leo.
Ottimo!! era per capire il ragionamento, non mi stò addentrando fino a questo punto.. per ora!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 0:38
da chromemax
Bel lavoro Andrea ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 0:41
da Silverprint
chromemax ha scritto:Bel lavoro Andrea ;)
Grazie!
.... Vediamo se riesco a finirlo, però! :(( :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 4:39
da RagazzoElfo
Questo topic ha una velocità di sviluppo proporzionale al potenziale di interesse...in questi giorni è stato un bell'impegno provare a starci dietro per carpire tutte innumerevoli preziose informazioni che contiene! Cercare di studiare la fotografia è davvero impegnativo...e davvero soddisfacente! Grazie davvero per tutti i contributi.

Se ho capito, la morale della favola riguardo allo sviluppo è che non si può avere la pappa scodellata leggendo i numeri sui bugiardini bensì è necessario trovare -tramite prove- dei tempi di sviluppo diversi che siano appropriati alla nostra attrezzatura e che produrranno (dopo aver impostato la sensibilità dell'esposimetro alla S.E.* ed esposto per le ombre**) livelli di annerimento diversi delle zone più esposte e quindi diverse latitudini di posa risultanti, da scegliere in base al contrasto (misurato) della scena ripresa (un bel problema quando si hanno 36 scatti diversi... :ymblushing: ) in modo da avere al fin della fiera un negativo con dettagli nelle ombre fin dove li vogliamo (grazie alle scelte fatte in esposizione: uso della S.E. e esposizione sufficiente alle ombre) e luci annerite a sufficienza (tempo di sviluppo adeguato per compensare il livello di contrasto della scena) per dare un negativo dal contrasto tale che lo renda facilmente stampabile e adattabile alle proprie esigenze creative/interpretative.

* ovvero ispetto a E.I. nominale circa -1stop (200ISO) per pellicole fino a 400ISO e -2stop (800ISO) per pellicole 3200ISO r
** ovvero effettuare la lettura esposimetrica sulla zona scura che vogliamo contenga il minimo livello di dettagli nella stampa finale e quindi fare in modo che questa area/valore tonale risulti in zona II (esponendo 3 stop meno di quanto indicato dalla lettura dell'esposimetro dato che questo è tarato sul grigio medio/zona V), nel caso la scena contenga aree scure che vogliamo tutte con un buon livello di dettaglio le metteremo in zona III o IV 'sottoesponendo' di meno rispetto a quanto ci racconta l'esposimetro

Giusto per avere un'idea proprio approssimativa i tempi di sviluppo dovrebbero spaziare tra metà del tempo da bugiardino a sensibilità nominale per ottenere bassa latitudine di posa (basso 'contrasto potenziale' se mi passate il termine (sempre io non abbia travisato il concetto stesso di latitudine di posa)) del negativo, utili per ottenere contrasti del negativo medi da scene a basso contrasto, al tempo intero o più per ottenere alta latitudine di posa, per scene a basso contrasto.

Ritornando al motivo per cui avevo iniziato a scrivere tutto ciò...bisogna per forza procedere per prove empiriche e trovarsi per quella accoppiata pellicola-rivelatore almeno 3 tempi di sviluppo adatti a scene rispettivamente a basso medio e altro contrasto. Il tutto ovviamente in relazione al tipo di stampa che desideriamo ottenere. Giusto?

Ho provato a sintetizzare quello che ho capito, fin qui tra conoscenze pregresse e informazioni di questo topic, per riordinare le idee ed esser sicuro di non aver preso qualche granchio colossale. Spero di non aver scritto troppo...e che almeno un 50% sia salvabile...
In ogni caso mi rimetto al maestro...


P.S.:
A proposito di prove empiriche.
Nel test proposto qualche pagina fa, il bracketing indicato per l'esposizione era da +3 a -1. Ciò perchè esponendo con E.I. nominale l'esposizione giusta dovrebbe cadere nel mezzo, cioè a +1, che sarebbe poi corrispondente a ciò che risulterebbe dall'esposizione utilizzando la sensibilità effettiva??? Perchè se ho capito bene la proposta era quella di esporre con esposimetro tarato su E.I. nominale e non S.E. Ma a questi punti dopo aver chiarito la faccenda non darebbe risultati più consistenti cercare di eseguire il test esponendo in modo corretto per le ombre?
Dalle note sul livello di esposizione si potrà poi scegliere il valore Iso (l'I.E.) da impostare a seconda della situazione di contrasto e del tempo di sviluppo associato.
Il valore da impostare non dovrebbe essere sempre quello della sensibilità effettiva?

P.P.S.:
Scrivendo tutto ciò (a dimostrazione che forse almeno a me è servito) credo di aver capito il passaggio che mi era rimasto davvero oscuro, ovvero:
Se nella scena non ci sono parti scure, si usa come riferimento la parte più scura, non sotto-esponendola come si farebbe per le ombre, ma esponendola più o meno a seconda del contrasto che produrrà lo sviluppo scelto (questa è difficile...).
Sarebbe a dire che in pratica dato che man mano che si sale verso le zone alte la densità finale sarà influenzata dallo sviluppo, quindi non si può esporre per le ombre in senso stretto, dato che non si otterrebbero risultati prevedibili! (almeno in base alla sola esposizione). Ergo c'è da stare un po' in equilibrio e ad esempio se il contrasto della scena è alto (luci forti) e scegliamo uno sviluppo breve, l'esposizione (che si fa per queste zone scure ma non troppo) dovrà essere un pochino superiore. E quindi trattarle (queste ombre) come se fossero più scure in modo da non penalizzarle nello sviluppo dato che 'resteranno indietro' rispetto alla velocità di annerimento delle 'vere' luci, con il rischio di averle eccessivamente poco dense.
Quanto sono lontano?
(ecco, adesso ho scritto veramente troppo...)

Grazie per la pazienza
^:)^

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 11:48
da Silverprint
:ymparty:

@ RagazzoElfo! Cazzarola! :D Hai capito tutto (o quasi)!!! :-bd

È una bella soddisfazione! Davvero.

E...grazie infinte per la preziosa sintesi! ^:)^

Allora... :ymdevil: come dicevo tutto giusto tranne (ma porrebbe essere semplicemente un refuso) quel che segue... In rosso nel Tuo testo le correzioni!
RagazzoElfo ha scritto:Giusto per avere un'idea proprio approssimativa i tempi di sviluppo dovrebbero spaziare tra metà del tempo da bugiardino a sensibilità nominale per ottenere bassa (non bassa, ma ALTA; estesaaa! Perdincibacco!) latitudine di posa, basso 'contrasto potenziale' se mi passate il termine (sempre io non abbia travisato il concetto stesso di latitudine di posa), del negativo, utili per ottenere contrasti del negativo medi da scene a (ALTO! Acciderbolina!) basso contrasto, al tempo intero o più per ottenere alta (Bassa! Cribbio!) latitudine di posa, per scene a basso contrasto (questa è giusta, ohibò... perché? :)) ).
:))

Sì, forse non è chiarissimo il concetto di latitudine di posa... Per registrare bene una scena che ha alto contrasto è necessario avere una estesa (alta, grande) latitudine di posa; viceversa per poter stampare bene una scena a basso contrasto è preferibile lavorare con una latitudine di posa ridotta.
Perché due termini diversi: registare e stampare? Perché una scena ad alto contrasto supera facilmente i limiti di registrazione della pellicola (latitudine di posa) e/o del sistema di stampa se non si effettuano correzioni riducendo (!!!) il tempo di sviluppo, mentre viceversa una scena a basso contrasto rientra sicuramente nelle possibilità di registrazione della pellicola dato che rientra facilmente nella latitudine di posa, ma potrebbe (raramente, perché in stampa c'è margine) produrre negativi troppo morbidi per una stampa ottimale.

Da questa considerazione sopra viene una soluzione parziale (parziale nel senso che funziona piuttosto bene, ma non funziona sempre) ad un altro tuo dubbio ovvero (osservazioni -non correzioni- sempre in rosso, nel tuo testo):
RagazzoElfo ha scritto:... è necessario trovare -tramite prove- dei tempi di sviluppo diversi che siano appropriati alla nostra attrezzatura (catena, perché vanno inclusi i materiali) e che produrranno livelli di annerimento diversi delle zone più esposte e quindi diverse latitudini di posa risultanti, da scegliere in base al contrasto (misurato - o anche semplicemente stimato ad occhio, per le ragioni di cui sopra) della scena ripresa (un bel problema quando si hanno 36 scatti diversi... :ymblushing: ) (meno di quel che si può pensare, purché lo sviluppo sia abbastanza adeguato agli scatti delle scene di maggior contrasto)
Insomma... la cosa più importante è esporre per le ombre e subito dopo NON esagerare con lo sviluppo, ovvero far si che anche gli scatti ad alto contrasto rientrino abbastanza bene nella latitudine del sistema (includendo la stampa). Questo perché in stampa è molto più facile e da quasi sempre risultati migliori alzare un po' il contrasto piuttosto che ridurlo, ovvero meglio avere negativi morbidi invece che duri... sempre che l'esposizione per le ombre sia stata adeguata, cioè non vi siano negativi sotto-esposti!

Poi... :)
RagazzoElfo ha scritto:Ritornando al motivo per cui avevo iniziato a scrivere tutto ciò...bisogna per forza procedere per prove empiriche e trovarsi per quella accoppiata pellicola-rivelatore almeno 3 tempi di sviluppo adatti a scene rispettivamente a basso medio e altro contrasto. Il tutto ovviamente in relazione al tipo di stampa che desideriamo ottenere. Giusto?
Giustissimo! l'esperimento che ho suggerito serve proprio a quello... ;) e con pochi aggiustamenti "ad personam" funziona benissimo.


Le altre cose non chiare derivano dalla mia ambizione di voler proporre due modi di lavorare diversi.

- Un modo per i fotografi con più esperienza, cioè quelli che ottengono comunque negativi con esposizione costante (giusta o sbagliata non importa) che sarebbero quelli che hanno assimilato bene "quei trucchi e trucchetti per ingannare l'esposimetro affinché la luce non lo inganni" per i quali NON vedo motivo per disturbarli e farli mettere a misurare le ombre, etc. Per loro il suggerimento è SOLO quello di giocare con l'I.E. e il tempo di sviluppo ed imparare ad adattare meglio esposizione e sviluppo alle varie situazioni.

- Un modo per quelli che invece NON riescono ad avere esposizioni costanti, verosimilmente meno navigati, e che quindi stanno ancora sperimentando vari modi per esporre e facendo pratica "coi trucchetti". Per loro il suggerimento che a me pare più sensato è quello di passare ad usare la S.E. ed esporre per le ombre e tagliare così subito la testa al toro.

E quindi rispondendo al P.S. L'esperimento suggerito va bene per entrambi, gli esperti troveranno un I.E. ed uno sviluppo più confacente ai gusti ed alle situazioni, i meno esperti vedranno bene gli errori che fa l'esposimetro e decideranno se passare ad esporre per le ombre o dall'esperimento intraprendere la via dei trucchi e trucchetti. Alla fine quel che conta è arrivare ad esporre bene, come ci si arriva conta poco! :D
Poi ovvio si può fare il bracketing da +2 a -2 con la S.E. presunta o da +3 a -1 con l'I.E. é uguale, così come si può esporre sguendo il metodo che si preferisce tanto c'é il bracketing... ;) L'esperimento dovrebbe essere a prova di tutto... (mi pare :-\ )

E fatelo 'st'esperimento! Ci vuole solo un week-end.
RagazzoElfo ha scritto:P.P.S. Scrivendo tutto ciò (a dimostrazione che forse almeno a me è servito) credo di aver capito il passaggio che mi era rimasto davvero oscuro, ovvero:

Se nella scena non ci sono parti scure, si usa come riferimento la parte più scura, non sotto-esponendola come si farebbe per le ombre, ma esponendola più o meno a seconda del contrasto che produrrà lo sviluppo scelto (questa è difficile...).

Sarebbe a dire che in pratica dato che man mano che si sale verso le zone alte la densità finale sarà influenzata dallo sviluppo, quindi non si può esporre per le ombre (visto che quei toni sono troppo chiari) in senso stretto, dato che non si otterrebbero risultati prevedibili! (almeno in base alla sola esposizione). Ergo c'è da stare un po' in equilibrio e ad esempio se il contrasto della scena è alto (luci forti) e scegliamo uno sviluppo breve, l'esposizione (che si fa per queste zone scure ma non troppo) dovrà essere un pochino superiore. E quindi trattarle (queste ombre) come se fossero più scure (più chiare direi, cioè gli va data esposizione maggiore) in modo da non penalizzarle nello sviluppo dato che 'resteranno indietro' rispetto alla velocità di annerimento delle 'vere' luci, con il rischio di averle eccessivamente poco dense.
Quanto sono lontano?
Mi pare proprio che sei vicinissimo, anzi che sei arrivato! :ymapplause:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 12:13
da .Leo.
Silverprint@ ho un sacco di "roba" arretrata da sviluppare e stampare.. ma appena mi sono messo in pari riparto in modo più accurato cercando di lavorare sulla S.E.
Personalmente non ho mai avuto "grossissimi" problemi di esposizione e fin da subito stampavo intorno al grado 2 con tempi lavorabili e diaframma medio. Con il tempo mi sono affinato un pò i tempi.. ma per esempio lavoravo di più sulle agitazioni rendendo instabile la catena. Credo di dover fare un piccolo passo indietro e rivedere il tutto per avere delle basi più stabili...

:)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 12:26
da Silverprint
@ .leo.

Ottimo! Davvero non comune.
Di solito è sempre un gran tribolio di bruciature e mascherature per provare a correggere negativi troppo duri... ;)

Sì, meglio lavorare direttamente sul tempo e non sulle agitazioni. La variazione dell'agitazione ha un'azione più localizzata nelle sole alte-altisime luci e non così radicale. È un controllo fine da aggiustare di volta in volta ed una volta che si siano trovati i tempi ottimali.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 14:30
da fabriziog
Prima di tutto grandissimo Silverprint. ^:)^ Non posso dire altro se non ILLUMINANTE!!!!
Ora però inizio pure io con le domande...
Quando misuriamo l'esposizione in fase di ripresa, in linea di massima, quando si può dire che la scena è molto contrastata per cui dovremmo essere più delicati in fase di sviluppo, e quando invece la scena è "moscia" per cui un pochino + di energia nello sviluppo ce la dibbiamo mettere???
Si possono dare dei valori, magari in STOP, indicativi? Ad esempio, fino a 3 stop tra ombre e luci siamo di fronte a poco contrasto, oltre i 6 stop siamo di fronte ad un contrasto elevato?
Sei stop, rapportati nella scala significa essere, ad esempio, dalla zona III alla zona VIII comprese, per cui (riflessione mia) sarebbe il massimo contrasto sopportabile per avere negativi con dettagli definiti sia nelle ombre che nelle luci.
Quanto lontano sono da un ragionamento di senso compiuto???
Di nuovo grazie mille
Fabrizio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 15:45
da Silverprint
fabdort ha scritto:Quanto lontano sono da un ragionamento di senso compiuto???
Non sei lontano per nulla, il ragionamento è di senso compiuto! :ymapplause:
(Hai fatto solo un errore, non tanto piccolo... in fondo al mio post, la disamina).

Sul contrasto, innanzi tutto visivamente!

- Guardare sempre l'aria, se è tersa il contrasto sarà decisamene più alto di quando c'é umidità o foschia... tendenzialmente basso se c'é nebbia. Tanto per cominciare... ;)

- La posizone della sorgente lumisosa: se è alle spalle del fotografo ovvero illumina il soggetto frontalemnte il contrasto è tendenzialmnete basso; se è laterale è più alto, in controluce è molto alto.

- Le caratteristiche della/e fonti di luce: se la/e luce/i sono "puntiformi" il contrasto è molto alto. È la situazione di quando ci sono le luci artificiali, in esterni o interni o quanto siano potenti (ovvero se ci sia tanta o poca luce) NON conta: il contrasto è molto alto comunque. Mano a mano che la fonte di luce è più diffusa il contrasto scende.

- Il cielo. Se é coperto (anche parzialmente), e si inquadra sia il cielo che "la terra" il contrasto è più alto di quando il cielo è sereno. Mentre se NON si inquada il cielo, ma solo soggetti a terra, illuminati da un cielo coperto il contrasto è più basso di quando i soggetti sono direttamente illuminati dal sole.

- I "buchi": inquadrare un interno o da un interno (casa, tunnel, grotta, sotto-passo, etc!) e riprendere sia il dentro che il fuori crea sempre una situazione di contrasto ALTISSIMO. Probabilmente non c'é nulla di più "rognoso" tanto che... un flashino ;) . Altrimenti non basta quasi mai il solo sotto-sviluppo, ma serve anche la GIUSTA accoppiata pellicola-rivelatore.


Sui tempi "da bugiardino".

I tempi di sviluppo suggeriti danno nella maggior parte dei casi (non sempre) un contrasto tendenzialmente alto ed una latitudine di posa non molto estesa. Un po' perché volendo usare un I.E. alto (che vende di più) si è costretti al sovra-sviluppo per avere un grigio medio "medio" e non scuro, un po' perché come da antiche avvertenze sono pensati per le situazioni di basso contrasto. È l'antica raccomandazione di fotografare col sole alle spalle, mai cancellata dalle scatoline delle pellicole amatoriali. Uomo avvisato... ;)

E poi veniamo al resto del tuo post...
fabdort ha scritto: Si possono dare dei valori, magari in STOP, indicativi? Ad esempio, fino a 3 stop tra ombre e luci siamo di fronte a poco contrasto, oltre i 6 stop siamo di fronte ad un contrasto elevato?
Sì, si possono dare indicazioni, anche in stop, occorre dare dei riferimenti all'esposizione però.

Gamma dinamica: si estende da cioé che è scurissimissimo, ma non nero pieno (zona I in stampa) a cioè che è quasi bianco come la base della carta (zona IX). Rappresenta proprio i limiti del sistema, tutto cioé che è più scuro sará nero pieno, tutto cioò che è più chiaro sará bianco.
Gamma superficiale: comprende i limiti di ciò che é reso in stampa con trama e dettaglio, ovvero detaglio pieno. In zone va dalla III alla VII. È entro la gamma superficiale che tutto ciò che vorremmo reso con dettaglio pieno deve rientrare.

In stop: quindi esponendo per la S.E. avremo un limite FISSO di sotto-esposizione in cui si registra ancora pieno dettaglio in corrispondenza di una sotto-esposizione di 2 stop (-2; zona III). Attenzione é un tono davvero scurissimo! È il tono più scuro in cui ancora si distinguono bene i dettagli e si distinguono tutti. È il punto in cui è più pratico prendere l'esposizione perché facilmente visualizzabile. In pratica si cerca nella scena questa/e area/e molto, molto scura, ma che si vorrebbe leggibile, si misura e si sotto-espone di 2 stop (sempre usando la S.E.!).
A -3 stop (zona II) il dettaglio registrato è parziale, sostanzialmente si capisce bene solo la forma degli oggetti, ma poco di più. È quasi "nero"! Però non-ostante questo é un buon riferimento per prenderci l'esposizione, è più difficile da visualizzare, ma è un po' più preciso della zona III, proprio perché é piú scuro. Nel caso si voglia esporre per le ombre più scure, quasi nere, si punta li l'esposimetro e si sotto-espone di 3 stop.

Attenzione, una volta esposto per le ombre si è fatto almeno il 70% del lavoro, all'unica condizione è che il tempo di sviluppo non sia troppo sballato. Per fortuna in stampa le parti chiare sono abbastanza ben lavorabili... al contrario di quelle scure!

Il contrasto in stop.

È usualmente definito normale un contrasto che vada da -2 a +2 stop (5 stop in totale) per le aree che si vogliano con pieno dettaglio (Gamma superficiale - zone da III a VII). Attenzione "normale" non significa affatto usuale! In luce naturale il contrasto è NORMALMENTE più alto, anche molto.
È stato chiamato "normale" perché NON c'é differenza tra ciò che legge l'esposimetro e come verrà reso in stampa. Forse anche per amor di simmetria, ma nulla di più!
NB. questa é una di qulle cose di Adams che crea piú equivoci... X(

Avvertenze fatte, si definisce di contrasto normale una scena in cui l'estensione della gamma superficiale vada da -2 a +2 stop (zone III-VII). Di contrasto alto ogni cosa che abbia una estensione delle luci maggiore (da -2 a più di +2). Di contrasto basso ogni cosa che abbia una estensione delle luci minore (trovatela... :ymdevil: ).
Solo per definizione... naturalmente :ymdevil: . Che poi le scene di contrasto alto siano quelle che si incontrano normalmente non conta... =))
Ritornando alla pratica, grossomodo i tempi da bugiardino danno un contrasto che é abbastanza "normale" (cioè alto per la maggior parte delle situazioni), ma assai spesso ancora un po' più alto, a volte molto.

fabdort ha scritto:Sei stop, rapportati nella scala significa essere, ad esempio, dalla zona III alla zona VIII comprese, per cui (riflessione mia) sarebbe il massimo contrasto sopportabile per avere negativi con dettagli definiti sia nelle ombre che nelle luci.
Questo è un errore.

L'estensione verso le luci della latitudine di posa NON è fissa, ma é variabile per cui la massima luminosità (o zona) in cui si possono registare dettagli può essere MOLTO più estesa o anche un poco più stretta di quel che dici. È possibile con la maggior parte delle pellicole registrare bene (e quindi stampare facilmente) e senza problemi dettaglio anche per sovra-esposizioni di 5/6 stop (zone X, XI rese in stampa come zona VIII) e con la maggior parte di quelle di ultima generazione spingersi anche MOLTO oltre, anche se spesso (non sempre) con qualche acrobazia in stampa.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 16:16
da fabriziog
Grazie mille ancora Andrea per la risposta.
Ricapitolando (anche perchè mi sono spiegato male prima, o forse ho capito male pure adesso... :( )
Una volta identificata la zona in ombra che voglio tenere in zona III (oppure evtl. zona II), verifico il contrasto nelle altre zone della scena. Con probabilità troverò delle zone con 5 / 6 e anche più STOP di differenza, cioè molto più luminose. In base allo sviluppo che farò, cioè quanto "energetico" sarà, posso poi portare le alte luci nelle zone VII, VIII , oppure V, VI o dove voglio, in base alla mia interpretazione della scena.
Nel caso in cui il contrasto in stop sia di 9 - 10 stop (non so se esiste, sto ragionando per "teoria") facendo uno sviluppo molto poco energetico porterò le zone che sarebbero addirittura fuori scala (esistono?? nel senso, se la zona X è bianco puro, posso andare oltre???) nella zona da me voluta. Altra domanda ora.. facendo così si va a contrarre la gamma di grigi? Cioè avendo ad esempio 10 sfumature di grigio e stampandone solo 7 (dalla zona II alla zona VIII) "perdo 3 sfumature di grigio" (ogni riferimento a qualche libro idi.... è puramente casuale :) )?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 16:46
da RagazzoElfo
Fantastico! Mi sembra tutto perfettamente cristallino! :ymhug:
Utilissime anche le considerazioni sulle reali 'situazioni di contrasto' (della scena)

Qua ho fatto un po' di casino
Giusto per avere un'idea proprio approssimativa i tempi di sviluppo dovrebbero spaziare tra metà del tempo da bugiardino a sensibilità nominale per ottenere bassa (non bassa, ma ALTA; estesaaa! Perdincibacco!) latitudine di posa, basso 'contrasto potenziale' se mi passate il termine (sempre io non abbia travisato il concetto stesso di latitudine di posa), del negativo, utili per ottenere contrasti del negativo medi da scene a (ALTO! Acciderbolina!) basso contrasto, al tempo intero o più per ottenere alta (Bassa! Cribbio!) latitudine di posa, per scene a basso contrasto (questa è giusta, ohibò... perché? ).
utili per ottenere contrasti del negativo medi da scene a basso contrasto
Questo è un refuso, volevo scrivere 'alto contrasto' (per questo dopo è ripetuto -giusto- 'basso contrasto')
bassa (non bassa, ma ALTA; estesaaa! Perdincibacco!) latitudine di posa
alta (Bassa! Cribbio!) latitudine di posa
Qua invece avevo proprio travisato il concetto. Inizialmente avevo scritto la parola 'contrasto' al posto di 'latitudine di posa', ma poi la parola contrasto non mi convinceva in quanto non è un vero contrasto risultante sul negativo, questo dipende dal contrasto della scena (ovviamente oltre all'energia dello sviluppo che è il centro del discorso). Accoppiando basso contrasto di scena con alta energia e viceversa comunque ottengo medio contrasto sul negativo (che poi è quello che voglio). Per questo avevo scritto 'contrasto potenziale'
Non avevo capito proprio che la latitudine di posa è tutta un'altra cosa. Adesso è molto più chiaro. Grazie!

E quindi trattarle (queste ombre) come se fossero più scure (più chiare direi, cioè gli va data esposizione maggiore)
io intendevo più scure nella scena, il che ovviamente le rende più chiare sul negativo e bisognose di maggior tempo per produrre effetti sulla pellicola durante l'esposizione
E fatelo 'st'esperimento! Ci vuole solo un week-end.
Prima di scrivere il post avevo già caricato tre macchine! Volevo però avere le idee più chiare possibile prima di partire, in modo da sfruttare al meglio l'esperienza! Personalmente procederò sulla strada della sensibilità effettiva, alla fine mi sembra tutto più semplice! Dopo aver capito ciò che ci sta alla base, poter VERAMENTE esporre per le ombre mi sembra assai più semplice che procedere a tentoni per trovare una soluzione al problema della variabilità dell'approccio della media! Mi piacciono le cose modulari (mi riferisco alle possibilità offerte dall'esporre per registrare le ombre e sviluppare per posizionare le luci). Poter dividere in pezzetti un processo tecnico mi sembra lo renda molto più comprensibile e controllabile...

Grazie ancora! :ymapplause:

Aspetto con trepidazione i prossimi interventi! (In particolar modo la risposta all'ultima domanda di fabdort, che mi sembra sia un punto particolarmente delicato...)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 17:14
da Silverprint
@RagazzoElfo!

Ottimo! Ora mi pare davvero che sia TUTTO chiaro.
E sì, anche a me piace molto poter dividere il problema in due fasi distinte, esposizione per le ombre prima (+due appunti veloci) e sviluppo poi.
Però mi sembra giusto che chi già sia avanti e non abbia voglia di cambiare abitudini in ripresa sia in condizione di farlo... i risultati si ottengono ugualmente.

@Fabdort. Pare che finalmente ci siamo... quasi tutto giusto ed una piccola incomprensione da un libro IDI... ;)
fabdort ha scritto:Nel caso in cui il contrasto in stop sia di 9 - 10 stop (non so se esiste, sto ragionando per "teoria") facendo uno sviluppo molto poco energetico porterò le zone che sarebbero addirittura fuori scala (esistono?? nel senso, se la zona X è bianco puro, posso andare oltre???) nella zona da me voluta.
Altroché se esistono intervalli di luminosità da 10 e più stop! Quanti te ne pare! A bizzeffe! :))
E Sì, sì, sì!!! :D Con una opportuna riduzione dello sviluppo si fanno rientrare "in scala" quelle fuori scala, con limiti molto alti, ben oltre la zona X (+5 stop)!
fabdort ha scritto:Altra domanda ora.. facendo così si va a contrarre la gamma di grigi? Cioè avendo ad esempio 10 sfumature di grigio e stampandone solo 7 (dalla zona II alla zona VIII) "perdo 3 sfumature di grigio" (ogni riferimento a qualche libro idi.... è puramente casuale :) )
No, no, no! :( La gamma di grigi della stampa è sempre quella! Dal bianco al nero (della specifica carta) con le sue INFINITE sfumature! Quello che si contrae è la differenza di densità (annerimento del negativo) che rimane UGUALE pur riproducendo un intervallo di luminosità della scena più estesa. Ma anche sul negativo ci sono TUTTE LE INFINITE SFUMATURE.

PS. (Se il libro IDI è quel che penso è piú che altro un problema di comunicazione, tizio NON amava farsi capire.)

Un esempio... sono contrario a far vedere le stampe all'argento su un volgarissimo schermo, ma forse chiarisce.

http://www.majartecontemporanea.com/ima ... acklit.jpg

Le parti più scure delle canne in controluce sono esposte in zona III (-2 stop); le canne di sfondo sono rese sulla stampa tra la III e V, quelle davanti tra la V e la VII. Le parti chiare delle nuvole (escluse quelle chiarissime adiacenti al nuvolone scuro al centro da cui faceva capolino il sole) erano a (+10 stop :-o zona XV). In ripresa ho usato un filtro giallo e un digradante ND .6 che le ha abbassate di 2 stop, ma sempre a +8 erano!

Un sotto-sviluppo deciso le ha rese stampabili tranquillamente e sulla stampa, l'unico punto di bianco è una piccola area alla sinistra del nuvolone (non so quanto bianco si veda a monitor) dove era il SOLE, con le nuvole che lo sfiorano di un grigio chiarissimo (zona IX). La pellicola era la vecchia Agfa Apx-400 in Agfa Studional 1+30 con 5' di sviluppo, stampa su carta Agfa MCC-111 in Neutol WA rigenerato, un po' lavorata, ma niente di che (la stampa è 60x120 cm da negativo 6x12).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 17:22
da fabriziog
Il libro IDI... è uno che va di moda in questi giorni e che ha fatto molto successo tra il gentil sesso... (come mai poi quasi esclusivamente tra le donne??? :-? ), solo che le sfumature di grigio del lbro,o meglio del titolo, sono un pochine di più.. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 17:27
da Silverprint
fabdort ha scritto:Il libro IDI... è uno che va di moda in questi giorni e che ha fatto molto successo tra il gentil sesso... (come mai poi quasi esclusivamente tra le donne??? :-? ), solo che le sfumature di grigio del lbro,o meglio del titolo, sono un pochine di più.. :)
=)) =)) Allora NON avevo capito nulla! :wall: =)) =))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 17:38
da fabriziog
Questo fine settimana se riesco farò delle prove per trovare le accoppiate giuste con le pellicole / rivelatori che uso normalmente (FP4+ e BW-Tneg).
Ricapitolando, per fare il test in modo corretto dovrei fare:
a) tre scatti dello stesso soggetto (possibilmente di seguito per mantenere le stesse condizioni di luce) per poi poter sviluppare il film con energia (3 tempi) diversi
b) scatti in condizioni di luce / contrasto diversi per vedere come cambia la scala tonale (azz.. con tutti questi nomi non so se scala tonale è corretta...) con i diversi tempi di sviluppo quando la scena a intervalli di contrasto diversi. Presumo che con un intervallo in stop di 5 stop i risultati di 3 tempi di sviluppo diversi sono diversi rispetto ad un intervallo di 10 stop. Con un tervallo di 5 stop le differenze tra i vari sviluppi saranno minori rispetto allo sviluppo di scene con intervallo di 10 stop. Giusto il mio ragionamento?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 17:57
da Silverprint
Boh?... Non ho capito molto. Un po' si, un po' non so. :-s
fabdort ha scritto:Presumo che con un intervallo in stop di 5 stop i risultati di 3 tempi di sviluppo diversi sono diversi rispetto ad un intervallo di 10 stop. Con un tervallo di 5 stop le differenze tra i vari sviluppi saranno minori rispetto allo sviluppo di scene con intervallo di 10 stop. Giusto il mio ragionamento?
Questo È Giusto!

L'esperimento lo ricapitolo io:

- 3 rulli. O in tre macchine diverse, o in tre magazzini o almeno 9 "mini" rulli da ca. 7 fotogrammi per chi bobina da se, o se non si bobina e si ha una sola macchina la pazienza di mettere e togliere rulli parzialmente esposti.

- 3 situazioni di luce: alto contrasto, medio contrasto, basso contrasto.
- 3 immagini uguali per rullo. Una per ogni situazione di luce.

- Almeno 3 scatti in bracketing per ogni immagine (meglio 5). Il bracketing spostato verso la sovra-esposizione almeno un po'.

- 3 tempi di sviluppo.

Alla fine dobbiamo avere 3 immagini (alto, medio e basso contrasto) esposte con bracketing e ripetute 3 volte, su tre rulli diversi da svilupparsi con 3 tempi diversi. 9 (3x3) immagini in totale ognuna con bracketing.

Alla fine i risultati forniscono le seguenti combinazioni per ogni immagine:

1) sotto-esposizione e sotto-sviluppo (- -)
2) sotto-esposizione e sviluppo corretto (- 0)
3) sotto-esposizione e sovra-sviluppo (- +)

4) esposizione corretta e sotto-sviluppo (0 -)
5) esposizione corretta e sviluppo corretto (0 0)
6) esposizione corretta e sovra-sviluppo (0 +)

7) sovra-esposizione e sotto-sviluppo (+ -)
8) sovra-esposizione e sviluppo corretto (+ 0)
9) sovra-esposizione e sovra-sviluppo (+ +)

Come siano è da verificarsi in stampa, naturalmente... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 19:22
da fabriziog
spiegato male, ma al concetto ci ero arrivato :ympeace: \:D/
a) tre scatti dello stesso soggetto (possibilmente di seguito per mantenere le stesse condizioni di luce) per poi poter sviluppare il film con energia (3 tempi) diversi
3 immagini uguali per rullo.
b) scatti in condizioni di luce / contrasto diversi
3 situazioni di luce: alto contrasto, medio contrasto, basso contrasto.
Il know how si vede anche da uno quanto incasinato ed approsimativamente spiega le cose =))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 20:37
da Silverprint
fabdort ha scritto:Il know how si vede anche da uno quanto incasinato ed approsimativamente spiega le cose =))
:)) Tranquillo! C'è il trucco! Prima certe cose le scrivo in brutta copia... poi non contento almeno due, tre volte modifico il messaggio giá postato. :)) C'avrò pure il know-how, ma a scrivere in quasi-comprensibil-ese l'esperimento c'ho faticato lo stesso! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 22:55
da paolob74
Andrea perché non scrivi un libro?

Io lo compro....

:-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/09/2012, 23:22
da Silverprint
Ciao Paolo!

17 pagine sono poche, vero? :-s
Ci metto un po' di foto? :-\

Giá me so' spompato co' 'sta tiritera qui, figurate co' 'n libbro! =))


Ps. per chi non lo sapesse: so' dde Roma.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2012, 8:15
da paolob74
Secondo me dovresti pensarci...

Magari un libretto tipo arnica editrice, mai visti?

Estrapolare le spiegazioni togliendo domande e risposte è un macello.

Comunque complimenti per il post, bello davvero.....

Bravi tutti

:ymapplause:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2012, 9:55
da isos1977
magari per un libro sarà poco, però io di manuali ne ho parecchi e nessuno è così "scientifico". Purtroppo temo che editorialmente un libro così tanto tecnico non sarebbe facile da piazzare :-/


chiedo un chiarimento.. spero di non essermi perso qualche pezzo... nel calcolare l'esposizione, ho sempre ragionato cercando di misurare l'esposizione su soggetti che avessero un colore simile al grigio 18% (e ovviamente facendo le varie misure sulle ombre e sulle luci ecc..)

qua si dice che la taratura dell'esposimetro è basata su livelli di luminosità... ora. io ho sempre pensato che prendendo un cartoncino grigio al 18%, l'esposimetro avrebbe misurato correttamente tutti le quantità di luce che lo colpiscono... ora mi sembra di capire che non è così.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2012, 10:25
da Silverprint
Ciao Isos!
isos1977 ha scritto:qua si dice che la taratura dell'esposimetro è basata su livelli di luminosità... ora. io ho sempre pensato che prendendo un cartoncino grigio al 18%, l'esposimetro avrebbe misurato correttamente tutti le quantità di luce che lo colpiscono... ora mi sembra di capire che non è così.
Non l'ho capita! :( O almeno mi pare di non capirla...

L'unica cosa che mi viene da dire è questa: prendendo l'esposizione sul grigio medio, sul cartoncino al 18% o su toni che siano "grigi medi" o in luce incidente (è la stessa cosa) abbiamo una ragionevole certezza che quei toni medi si potranno far venire "grigi medi" sulla stampa (giocando tra tempo di sviluppo del negativo e variazioni di contrasto ed esposizione della stampa), ma NON sappiamo con certezza come verranno resi i toni dell'immagine diversi dai toni medi. Infatti non possiamo sapere quanto scuri saranno i toni più scuri e quanto chiari saranno i toni più chiari e tanto più chiari o scuri questi toni saranno tanto più alto sarà il grado d'incertezza ovvero all'aumentare del contrasto della scena aumenta il grado d'incertezza.
Inoltre all'aumentare del contrasto quasi sicuramente il risultato di una esposizione sui toni medi produrrà una sotto-esposizione, cioè una esposizione insufficiente dei toni più scuri...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2012, 21:58
da isos1977
mmm.. cerco di spiegarmi meglio...

io pensavo che se prendo un cartoncino grigio al 18% e misuro la luce che lo colpisce ed espongo in base a quello che dice l'esposimetro, otterrò sempre un grigio al 18% (sia che il cartoncino sia in ombra o in piena luce....cambiando solo l'esposizione)

invece mi par di capire che la lettura dell'esposimetro potrebbe "sbagliare" e la certezza di avere un grigio 18% ce l'ho solo con una certa luminosità? oppure no?

ma forse è solo una mia confusione sui termini... con tono chiaro e scuro ti riferisci a un colore della scena, oppure alle luci (alte e basse)?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2012, 23:03
da Silverprint
Ciao Isos!
isos1977 ha scritto:io pensavo che se prendo un cartoncino grigio al 18% e misuro la luce che lo colpisce ed espongo in base a quello che dice l'esposimetro, otterrò sempre un grigio al 18% (sia che il cartoncino sia in ombra o in piena luce....cambiando solo l'esposizione)invece mi par di capire che la lettura dell'esposimetro potrebbe "sbagliare" e la certezza di avere un grigio 18% ce l'ho solo con una certa luminosità? oppure no?
No, no... qualunque sia la luce, purché sia misurabile.
Misurando sul cartoncino grigio o in luce incidente (è lo stesso) si ottiene quel grigio (confidando sull'elasticità del processo) per le cose che ricevono la quantità di luce misurata e sono di quel grigio. Quello che non si sa con certezza è come verranno resi i toni diversi da quelli medi. Ma il problema principale che si ha lavorando in quel modo è che le cose più scure, non appena sale un poco il contrasto, verranno sotto-esposte.
isos1977 ha scritto:... con tono chiaro e scuro ti riferisci a un colore della scena, oppure alle luci (alte e basse)?
È lo stesso. O no? ;)

Hmmm.... do sempre la stessa risposta! :-s
Da quel che scrivi ho idea che ti sfugga qualcosa... non riesco ancora a focalizzare bene cosa, però! :-?
Scrivi! Scrivi! Anche io voglio capire... :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/09/2012, 11:45
da fabriziog
OK, iniziamo la prova. Utilizzo una PF4+
Non avendo fatto test per determinare la sensibilità effettiva, parto con dati che ho trovato in internet. In parecchi siti si dichiara la sensibilità effettiva della FP4+ di 80 e non 125, per cui come partenza uso 80.
Andrea... tra un pochino ti tartasso :)
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/09/2012, 11:50
da franny71
sto preparando una serie di domande con un immagine di esempio su cui poter ragionare, Andrea, preparati.... :ymdevil: :ymdevil: :ymdevil:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/09/2012, 14:36
da Silverprint
fabdort ha scritto:Andrea... tra un pochino ti tartasso :)
franny71 ha scritto: Andrea, preparati.... :ymdevil:
Semper paratus sum! :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/09/2012, 16:08
da isos1977
Silverprint ha scritto: Da quel che scrivi ho idea che ti sfugga qualcosa... non riesco ancora a focalizzare bene cosa, però! :-?
Scrivi! Scrivi! Anche io voglio capire... :)
dunque... provo a spiegare, facendo un passo indietro (spero di non essere logorroico..)

perchè l'esposimetro è tarato sul grigio al 18%? Perchè la quantità di luce che viene riflessa da un superficie è funzione del colore della superficie. Se la superficie è bianca, riflettera quasi tutta la luce. Se è nera quasi niente.
L'esposimetro è "daltonico" e misura solo una quantità di luce; in pratica se si legge la luce riflessa da una superficie bianca l'esposimetro tende a sovrastimare la luce perchè la luce è quasi tutta riflessa (e quindi abbiamo una sottoesposizione). Se leggiamo su una superficie nera, l'esposimetro tende a sottostimare la quantità di luce, perchè è quasi tutta assorbita (rischio di sovra esposizione).
Per convenzione gli esposimetri vengono tarati sul grigio 18% e poi uno si deve regolare di conseguenza

Tornando alla mia domanda... per me nella realtà ci sono luci e ombre che vengono "tradotte" in “toni” nella stampa . Nella discussione si usano un po’ come sinonimi.. e da qua il mio dubbio.

L’esposimetro è anche influenzato dalla quantità di luce? Oppure solo dal colore della superficie su cui facciamo la misurazione?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/09/2012, 16:34
da Silverprint
Ah.. ok, ora credo d'aver capito. :-s
isos1977 ha scritto:Tornando alla mia domanda... per me nella realtà ci sono luci e ombre che vengono "tradotte" in “toni” nella stampa.
Nella realtá ci sono diverse quantità (e colori) di luce che colpiscono oggetti che la riflettono diversamente, per quantità e per colore. In bianco e nero il tono della stampa è influenzato principalmente dalla quantità di luce riflessa e secondariamente dal colore. È influenzata anche dal colore perché le pellicole hanno una loro sensibilità spettrale... vale a dire che, per es, un certo "blu" che rifletta una certa quantità di luce NON avrà lo stesso tono di grigio su pellicole diverse, etc.
isos1977 ha scritto:Nella discussione (luci e ombre e toni di stampa) si usano un po’ come sinonimi.. e da qua il mio dubbio.
È che bisogna pensare il processo come una unica cosa, dall'esposizione alla stampa.
Le ombre, se bene esposte per la SE, avranno una traduzione precisa in toni di stampa (su cui poco o nulla si può intervenire), mentre man a mano che si alza il livello di esposizione e luminosità la traduzione in toni di stampa dipenderá sempre più dallo sviluppo del negativo e dalla tecnica di stampa. Quindi, una volta ben esposte le "ombre", i toni scuri della stampa si possono considerare loro "sinonimi", mentre per i toni chiari è necessario mettere in relazione il livello di esposizione/luminosità con lo sviluppo e la stampa.
isos1977 ha scritto:L’esposimetro è anche influenzato dalla quantità di luce? Oppure solo dal colore della superficie su cui facciamo la misurazione?
L'esposimetro misura la quantità di luce e poi questo dato è tradotto in EV, o coppie tempo/diaframma. L'esposimetro è grossomodo lineare, nel suo campo di misurazione (meno o più di TOT non misura, dipende dal singolo esposimetro), rispetto alla quantità di luce (se è decente).
Però ogni esposimetro ha una sua "sensibilità spettrale" ovvero reagisce in maniera un poco diversa rispetto alle varie lunghezze d'onda dello spettro luminoso (e chiaramente la sua sensibilità spettarle è a sua volta diversa da quella delle pellicole... :-o )

Spero che sia questa la risposta che cercavi... :ympray:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/09/2012, 17:33
da isos1977
Silverprint ha scritto:
Spero che sia questa la risposta che cercavi... :ympray:
si! grazie!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 9:02
da fabriziog
Risultati test: da rifare :wall:
Bobinato 3 rullini da 16 pose (unaper scorta) ho fatto la prima serie sbagliata, cioè nel primo scatto con 3 macchine diverse invece di utilizzare come riferimento la lettura della luce nella zona più scura e sottosperre per due stop per portarla in zona III, ho sottoesposto la lettura fatta nella zona più chiara, per cui primi 5 fotogrammi per ogni rullino non sono validi (scena con poco contrasto, differenze di 3 stop da zona scura e zona chiara).
Secondo scatto, contrasto normale (4 stop di differemza tra zona scura e zona chiara). Questa volta ho utilizzato la giusta misura e poi sottoesposta di 2 stop per portarla in zona III, scatto... Ma l'otturatore rimane aperto un pò tantino come mai? :-?
Azz... tempo di sctto 1/8 con un 50mm... altro che nitidezza, questa foto sarà uno spettacolone :wall: Tra fogli in cui scrivevo gli appunti, ragionamenti e maledizioni ad Andrea che mi ha messo questa malsana idea in testa, mi son dimenticato di fare attenzione alle cose più basilari.... vabbè ho pensato, mosso o no, almeno la luce si vede se è corretta.
Passo all'ultimmo scatto, alto contrasto (differenza di 8 stop tra ombra e luce). Preparo tutto, sottoespongo sempre per portare le ombre in zona III, faccio il primo scatto e zzzzz, rullino finito azz.... la prima serie sbagliata :wall: :wall: :wall: non posso completare il test :((
Vabbè questa sera provo cmq a sviluppare almeno per vedere cosa significa avere le ombre in zona III, quanto scure sono e iniziare a rendermi conta di quello che si fa...
Appena ho un paio d'ore libere di giorno riprovo il test.
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 9:32
da Silverprint
Ma noooo... :(
Mi dispiace.

Ah... il cavalletto sarebbe utile nel fare 3x3 scatti uguali.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 9:51
da fabriziog
Kein Problem, anzi da un lato è stato bene così. In queto modo è possibile rendersi conto ti quanta meticolosità serve per poter lavorare in un certo modo. Altrimenti si rischiano strafalcioni. Nel momento della ripresa, quando dovevo scegliere di quanto sottoesporre, mi sono reso conto che il procedimento non era proprio del tutto chiaro, anche se leggendo qui nel forum mi sembrava di averlo capito benissimo. O meglio, mi mancava la sicurezza di aver capito bene. Del tipo.... ma portare in zona III, ma siamo sicuri? Non diventa troppo scuro? Ma la superficie che sto misurando è effettivamente la più scura? Ma poi con che tempi sviluppo??? Che mona, non mi sono preparato i tempi di sviluppo, di quanto devo ridurre???

Fazit: il test è stato ottimo per accorgermi che stavo partendo in modo troppo grossolano. Ci vuole molta più precisione altrimenti meglio scattare e poi sperare di trovare qualche scatto utilizzabile. Anche perchè l'intenzione è di passare al medio formato. Il mio genere preferito è il paesaggio, e con il passaggio dal 35 al MF per stampe di dimensioni 24X30 e anche 30X40 credo di guadagnarci in qualità (spero). Ma per avere risultati soddisfacenti devo essere più preciso. D'altronde, si ipara facendo ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 10:18
da Silverprint
Be'... lo spirito con cui affronti la cosa mi pare quello giusto! :)
Un pochino di attenzione ci vuole, sì.

Se passi al medio formato mi pare proprio il caso di procedere coi test! Con meno scatti per rullo ed un genere riflessivo è assai probabile scatarne uno intero in situazione di contrasto omogeneo, senza contare che ci sono (su molte) i magazzini intercambiabili...

Il vantaggio del medio formato sul 24x30 o 30x40 è sicuramente molto visibile. Il medio formato è anche più facile del 35 mm, fila tutto sempre piú liscio.

Per i tempi: inizialmente direi che come tempo minimo si possa usare anche la metà del suggerito (circa), e poi incrementi del 40% (circa) partendo da li. Per le 100 iso o le t-grain forse sono intervalli un po' "brutali" (esagerati), ma una idea ci se la fa di sicuro e poi pian piano si rifinisce. Esempio: tempo suggerito 10', si parte da 5' poi si fa 7', poi 10'.
Per evitare di scendere sotto i 4' come tempo minimo è bene che il tempo suggerito di partenza non sia inferiore ai 7-8'. Nel caso lo sia meglio usare una diluizione più elevata.

Per l'esposizione: la zona III o una sotto-esposizione di 2 stop partendo dalla S.E. produce un tono molto, molto scuro; il tono più scuro in cui siano ancora pienamente visibili i dettagli. È utile ricordare che nelle parti ancora più scure il dettaglio pieno si perde e che a -3 stop, o zona II quel che si vede è più che altro la forma delle cose e che sicuramente non si vede la texture. A -1 stop o zona IV si produce un grigio ben scuro, adatto per esempio, a descrivere oggetti scuri in ombra aperta. La zona V, o esposzione "corretta" produce il cosidetto grigio medio che è già scuretto!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 10:32
da fabriziog
Mi sa che allora portando in zona III ho sotto esposto troppo. Ho usato una Fp4+ esposta a 80 (SE "trovata" in internet). Le zone scure erano comunque delle zone di sottobosco, per cui la texture deve essere mantenuta. Un sottobosco scuro che non si riesce a riconoscere le foglie lo si vede solo di notte :)
Per cui prossimo test con zone scure più scure oppure porto in zona IV e non III. Cmq dalle riprese fatte ieri vedrò quanto scuri sono venuti i fotogrammi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 10:43
da Silverprint
Quella S.E. potrebbe anche andare, come detto vale di solito, crica il 50% della dichiarata. Ma dipende abbastanza dalla catena: gli esposimetri son sempre un po' diversi, le carte da stampa idem, etc. Quindi quel 50% è un dato di partenza (ampiamete verificato, però ;) ).

Comunque per i test fai il bracketing, ti aiuta sia per quanto riguarda la SE, sia per quanto riguarda la "visualizzazione" dei toni scuri.

Un sottobosco ha forse più l'aria di una zona 4 (-1 stop) che di zona III (-2 stop), ma l'esposizione è (anche) una interpretazione della realtà. Insomma se piace molto scuro e drammatico in zona III (-2 stop) può andare, come se invece lo si vuole scuro, ma non troppo drammatico potrebbe andare anche zona IV (-1 stop) o addirittura se lo si vuole "sereno" ci potrebbe stare di esporlo in zona V... ;) Tanto per semplificare... :ymdevil: :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 10:59
da fabriziog
neeee.. non ci riesci ad incasinarmi... ora (FORSE) la base l'ho capita \m/ , o forse no :-? vedremo...
sono un tipo sicuro vero???? o no....

:D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 22:12
da mjrndr
Spero di fare cosa gradita condividendo il PDF di questa discussione, visto che è diventato un vero e proprio manuale che merita di essere conservato.

Visto che non ho potuto contribuire a questa discussione vista la mia abissale ignoranza cerco di rendermi utile così

http://db.tt/0X8xigEw


Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 22:16
da Silverprint
Grazie! :)
Lo apprezzo molto!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/09/2012, 23:14
da etrusco
Grazie anche da parte mia


Etrusco.

Sent from my iPhone using Tapatalk.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 0:16
da RagazzoElfo
Premettendo a chiare lettere che si tratta di un lavoro che ho fatto per me, se a qualcuno può interessare, a questo link: http://www.mediafire.com/?j26s789k5mxyzgc potete trovare gli appunti che ho distillato da questa discussione con un po' di copi-pasta e qualche modifica personale. C'è anche qualcosina da altri topic più vecchi.
Ripeto:
1) si tratta di appunti che ho fatto per me, sono ciò che io ritengo utile a me date le mie conoscenze, alcune parti le ho sintetizzate-omesse, eliminate se mi sembravano ripetitive, senza dubbio ci sono delle lacune #-o
2) è un elaborato rimaneggiato, assolutamente senza pretesa di essere esente da errori (anche se spero non grossolani) #:-s
3) è una versione provvisoria che sicuramente rivedrò in futuro :ymsmug:
Se non fosse abbastanza chiaro lo scrivo di nuovo: è una cosa che ho fatto per me e che funziona per me. B-) Lo condivido in un ottica di fotografia "open-source". Chi intende leggerlo-usaro lo fa a proprio rischio e pericolo :))
Se volete posso condividervi anche il file di testo editabile se volete modificare-correggere qualcosa. :-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 1:17
da Silverprint
RagazzoElfo ha scritto:Se volete posso condividervi anche il file di testo editabile se volete modificare-correggere qualcosa...
=)) =))
Mitico!

LO VOGLIO ASSOLUTAMENTE! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 1:29
da RagazzoElfo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 17:51
da putti
Dopo avere letto tutta la discussione mi si è aperto un mondo e tanti altri thread mi si sono chiariti, l'unica cosa che non mi è chiara è la sensibilità effettiva,
non riesco a capire perchè le case produttrici abbiano fatto questa scelta.. altra cosa che non ho capito è: dopo che si è esposto per le ombre, utilizzando la sensibilità effettiva, il tempo di sviluppo da cui partire (ed eventualmente accorciare fino alla metà) è quello che i produttori ci danno come IE (es 400asa per ilford hp5) o quello che i produttori ci danno per la sensibilità effettiva che ci siamo calcolati (circa 200 asa per il ford hp5)..

complimenti a tutti coloro che hanno fatto nascere e crescere questa discussione

putti

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 18:04
da RagazzoElfo
il tempo di sviluppo da cui partire (ed eventualmente accorciare fino alla metà) è quello che i produttori ci danno come IE (es 400asa per ilford hp5) o quello che i produttori ci danno per la sensibilità effettiva che ci siamo calcolati (circa 200 asa per il ford hp5
il primo
non riesco a capire perchè le case produttrici abbiano fatto questa scelta
questa è una domanda per silverprint, chr comunque un po' ne ha parlato nella prima parte del topic
io credo la motivazione principale sia di mercato, di certo una pellicola a "sensibilità maggiore" (anche se adesso sappiamo che non è così) vende di più...
pensa se l'hp5+ te la vendessero per 200ISO invece che 400...molti storcerebbero la bocca...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 18:38
da Silverprint
putti ha scritto:non riesco a capire perchè le case produttrici abbiano fatto questa scelta
Ricordiamoci che la fotografia è un fenomeno di massa e che le scelte tecniche dei fabbricanti sono sempre (necessariamente) state un compromesso tra le esigenze dei laboratori industriali e della fotografia di massa (numericamente rilevanti) e quelle degli amatori evoluti e dei professionisti (irrilevanti, o quasi).
La situazione ora è diversa, ma la cultura non lo é, né la loro, né quella della maggior parte dei fotografi.
Per rendere il fenomeno fruibile ai piú l'idea era quella di rendere quanto più possibile "fool proof" il sistema, ovvero rendere più vero possibile lo slogan della kodak "voi premete il bottone, noi facciamo il resto". Uno slogan che ha portato tanto successo non si abbandona per le esigenze strampalate di quattro matti... :))
Per creare un sistema "fool proof" bisognava creare "tolleranza" sia per quanto riguarda l'esposizione, sia per quanto riguarda il trattamento. Il sistema purtroppo di tolleranza ne ha assai poca e quindi bisognava inventarla. Usare quindi come riferimento un tono medio, facilmente modificabile in fase di sviluppo e stampa, è una scelta quasi obbligata.
Così operando le tonalità di luminositá simile potranno essere rese abbastanza correttamente, chiaramente rinunciando al controllo della latitudine di posa... o da un altro punto di vista (il loro) la tolleranza viene fuori sfruttando la latitudine di tutto il processo per compensare gli errori (sul tono medio). Così facendo si riesce (spesso) a salvare comunque l'immagine, che nella maggior parte dei casi di toni medi è composta, il sacrificio gli estremi della gamma di luminosità è in quest'ottica irrilevante. Il "trucco" é riuscito assai meglio con il negativo colore (non a caso il prodotto più diffuso), combinando un negativo di basso contrasto con una carta di alto contrasto.

L'I.E. quindi non è in sé un dato sbagliato, in quest'ottica e modalità operativa è (grossomodo) giusto..
Se invece vogliamo poter controllare anche gli estremi della gamma luminosa, lavorare con l'I.E. e la "logica della media" è improbo...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 19:28
da franny71
mjrndr ha scritto:Spero di fare cosa gradita condividendo il PDF di questa discussione, visto che è diventato un vero e proprio manuale che merita di essere conservato.

Visto che non ho potuto contribuire a questa discussione vista la mia abissale ignoranza cerco di rendermi utile così

http://db.tt/0X8xigEw


Andrea
NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
Nicola ci teneva tanto a crearlo lui....... :D :D :D :D :D :ymdevil:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 19:42
da mjrndr
franny71 ha scritto:
mjrndr ha scritto:Spero di fare cosa gradita condividendo il PDF di questa discussione, visto che è diventato un vero e proprio manuale che merita di essere conservato.

Visto che non ho potuto contribuire a questa discussione vista la mia abissale ignoranza cerco di rendermi utile così

http://db.tt/0X8xigEw


Andrea
NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
Nicola ci teneva tanto a crearlo lui....... :D :D :D :D :D :ymdevil:
Infatti questa è solo la versione pirata, il vero PDF della discussione lo pubblicherà Nicola. Nel 2018.


Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 20:04
da lorypiccolo
Ciao!
@Silverprint
Ti devo tediare con una cosa forse banale, di cui abbiamo accennato ma che devo chiarire. Oggi ho scattato un po' in giro per Napoli e fin quando avevo sia toni scuri che toni chiari ho seguito il modus operandi che ci hai illustrato MA mi è capitata davanti una bellissima scena in facoltà di quelle che l'Omino Malefico ama, ovvero: sole alle mie spalle, ne cielo ne sole nell'inquadratura e quindi basso contrasto. Non dovrebbero sussistere problemi in queste situazioni ma in quel momento mi sono posto il seguente problema: come rendere "non piatta" una foto del genere; come ottenere una foto che non sia tutta grigia...

Probabilmente è l'ennesima domanda banale ma come tu dici sempre dobbiamo chiedere senza indugi, quindi io chiedo!! ^#(^

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 20:19
da Silverprint
Ciao!

:D
lorypiccolo ha scritto:sole alle mie spalle, ne cielo ne sole nell'inquadratura e quindi basso contrasto. Non dovrebbero sussistere problemi in queste situazioni ma in quel momento mi sono posto il seguente problema: come rendere "non piatta" una foto del genere; come ottenere una foto che non sia tutta grigia...
Se l'esposizione è sufficiente difficile che venga tutta grigia. Nella maggior parte dei casi il "grigiume" è dovuto alla sotto-esposizione unita al tentativo fatto in stampa di salvare del dettaglio non salvabile.
In situazioni del genere di solito basta alzare un po' il contrasto in stampa. Nei (rari) casi in cui non sia sufficiente bisognerebbe aumentare il tempo di sviluppo. Comunque se lo sviluppo è abbastanza azzeccato si riescono a coprire varie situazioni di contrasto corregendo in stampa.

Ovviamente l'optimum sarebbe adattare lo sviluppo al contrasto della scena, quindi in caso di grandi cambiamenti nel contrasto delle scene fotografate cambiare rullo non sarebbe per niente una cattiva idea!

Sai cambiare rullo senza sprecare fotogrammi?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 20:20
da lorypiccolo
Stavo per chiederti come fare!!! Grazie!!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 21:02
da Silverprint
Cambiare rullino 35 mm a metá corsa...
Piccolo accorgimento assai utile. Ci vogliono pochi secondi!

Serve solo uno strumento (che in effetti non dovrebbe mai mancare): un pennarellino a inchiostro indelebile! :D

1) Prendere nota mentale del numero di fotogrammi scattati.
2) Riavvolgere lasciando fuori la codina. Normalmente quando si sgancia dal rocchetto ricevitore si sente bene, sia all'udito che al tatto, ed in quel momento si smette di riavvolgere. Ma se per caso dovesse rientrare tutta... No problem! C'è l'apposito estrattore di codine (altro cosino utile, anche in camera oscura).
3) Scrivere sulla codina o sul caricatore del rullo estratto il numero di fotogrammi fatti e il contrasto in cui si è scattato o lo sviluppo che si intende fare... se no non serve a niente! :))
4) Infilare un nuovo rullo... :)
5) Quando si vuole finire il rullo parzialmente scattato, ovvero si sia di nuovo scattando in una situazione di contrasto simile, basta rimetterlo dentro farlo avanzare fino a uno o due fotogrammi in più di quelli già fatti scattando col tappo, il diaframma chiuso e un tempo veloce.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 23:32
da RagazzoElfo
Ieri mi sono buttato a capofitto nel test di doppio bracketing, ho scattato un po', domani o giovedì cerco di finire i rullini e procedere allo sviluppo. (Sono lento...)
Per guadagnare tempo propongo il mio dubbio. La pellicola usata è la Delta 400 Pro, con l'esposimetro impostato a 200ISO
Lo sviluppo che userò è l'ID-11 1+1 fresco, a 20°C
I tempi da tabelle ilford sono 14' a IE 400 e 10' a IE 200 www.21gradi.it/Public/it_Delta400.pdf
Accetto consigli su quale combinazione di tempi di sviluppo adottare, sono indeciso tra 7'-10'-14' e 8'-10'-13'
La seconda opzione è perchè come dice silverprint le pellicole t-grain sono più sensibili a variazioni dello sviluppo, quindi lo scarto 7-10-14 mi sembrava un po' tosto...
Come conviene che mi comporti? C'è un'altra combinazione di tempi che probabilmente mi darà risultati più centrati??

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 23:43
da Silverprint
Ciao Sandro!

Ah... boh? Io farei 7-10-14... vero che è t-grain, ma è una 400 di I.E.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2012, 23:45
da RagazzoElfo
:-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/09/2012, 0:21
da chromemax
io credo la motivazione principale sia di mercato, di certo una pellicola a "sensibilità maggiore" (anche se adesso sappiamo che non è così) vende di più...
pensa se l'hp5+ te la vendessero per 200ISO invece che 400...molti storcerebbero la bocca...
Si e no; le cose, come sempre accade, non sono mai così semplici, è Andrea lo sa bene e implicitamente lo dice quando scrive:
Ricordiamoci che la fotografia è un fenomeno di massa e che le scelte tecniche dei fabbricanti sono sempre (necessariamente) state un compromesso tra le esigenze dei laboratori industriali e della fotografia di massa (numericamente rilevanti) e quelle degli amatori evoluti e dei professionisti (irrilevanti, o quasi).
Sulla scia di questo thread mi sono andato a studiare la sensibilità della pellicola e ciò che ne esce è che la determinazione della sensibilità è stato IL problema fotografico da quando è nata la fotografia.
Questo problema non è stato affatto sottovalutato dalle case produttrici, che hanno svolto un lavoro veramente ben fatto ed approfondito, cercando di accontentare al meglio la vera fonte del problema, che è poi l'utente finale.

La discussione è lunga e sarebbe fuori tema, comunque se interessa si può fare un articolo per il blog.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/09/2012, 0:32
da RagazzoElfo
Immaginavo la mia considerazione avventata sarebbe stata riduttiva :ymblushing:
L'argomento a mio parere è assolutamente interessante e degno di nota...e degno di blog :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/09/2012, 18:14
da slv
che dire... grazie per la lezione!!! illuminante! ho stampato il thread è l'ho letto più volte. ora ho intenzione di riprendere IL NEGATIVO di AA, ovviamente sperando di digerire il tutto.

la speranza è di standardizzare la mia procedura di sviluppo-stampa quanto più possibile, di eliminare quante più variabili dal processo (ad esempio usare sempre la stessa pellicola 100 iso, lo stesso rivelatore...), di capire come incide ogni fase del procedimento sulla stampa. insomma migliorare tutta la procedura di stampa ed avere finalmente piena consapevolezza delle scelte che si fanno.

grazie ancora. a quando la prossima lezione di fotografia?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/09/2012, 18:35
da Silverprint
Ciao!
slv ha scritto:a quando la prossima lezione di fotografia?
:D Boh...? A quando arrivano i risultati dei primi coraggiosi che intraprendono l'esperimento?

Pensavo di riprendere da li ( approfittando della pausa per riprenderemi un po'... :p ).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/09/2012, 18:37
da Silverprint
slv ha scritto:la speranza è di standardizzare la mia procedura di sviluppo-stampa quanto più possibile, di eliminare quante più variabili dal processo (ad esempio usare sempre la stessa pellicola 100 iso, lo stesso rivelatore...)
Ottima idea. Meglio saper usare BENE una qualsiasi coppia pellicola-rivelatore che usarne MALE molte.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/09/2012, 19:06
da -1Turbo-
Silverprint ha scritto:Ciao!
slv ha scritto:a quando la prossima lezione di fotografia?
:D Boh...? A quando arrivano i risultati dei primi coraggiosi che intraprendono l'esperimento?

Pensavo di riprendere da li ( approfittando della pausa per riprenderemi un po'... :p ).

Ho ordinato una bobina da 30m apposta... vediamo che esce x_x

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/09/2012, 11:51
da fabriziog
Allora.. inziato ieri a stamapare i primi test. Sono riuscito a fare solo le stampe di tre fotogrammi a basso contrasto (differenza tra ombra e luce di 4 stop) sviluppati con con 4 min al posto di 6 come diceva il bugiardino (praticamente le prime 3 stampe di 27... =)) :(
La serie di fotogrammi stata scattata usando pf4+, impostata a 80 ISO (SE presunta), leggendo l'esposizione nella zona che mi sembrava + scura e poi fatti 3 scatti con la seguente serie:
1° -2 stop
2° -1 stop
3° esposizione come da esposimetro

Considerazioni:
Non ci sono grandi differene tra le tre stampe, e mia sorpresa, quella più equilibrata è la prima (-2 stop). Che pensandoci bene è anche logico, perchè e uella in cui ho posizionato l'ombra nell sua posizione corretta. La terza che sembra la più sotto esposta dovrebbe (considerazione mia) essere così, perchè ha messo la zona + scura in zona V e le altre zona ancora più scure (errore di lettura mia che ho scelto la zona di lettura errata) sono sottoesposte.
Oppure ho invertito io e la 3° in realtà è la prima??? (auto Andrea!!!)
Cmq. mi serve una conferma sulla procedura... per ogni fotogramma è necesario fare il provino, decidere l'esposiione e stampare la foto, oppure decidol'esposizione per la prima e poi "calcolo" l'esposizone per le successive. In teoria, tra la stampa del fotogrmma a -2 stop e quella a -1 stop, dovrei raddoppiare il tempo di esposizione dell carta (1 stop di differenza) in modo da avere una scala "matematica". Altrimenti rischio di valuatare ad occhio i due provini in modo diverso e si rischia di non valutare bene le differenze con tempi di sviluppo diversi (mi sono spiegato???)
Evtl oggi o domani scannerizzo le prime foto e le posto.

Maggiori differenze tra gli sviluppi si avranno sepre increscendo quando stamperò i fotogrammi con alto contrasto e aumento i tempi di sviluppo, perchè si accentuano sempre più le differenze tra le ombre e le luci (se ho capito giusto).

Ciao
Fabrizio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/09/2012, 13:02
da Silverprint
Ciao Fabdort!

Ooops... mi sa che c'è qualcosa che non quadra! :(

Per punti.

- Esposizione del negativo: al di la di quel che ricordi, il fotogramma meno esposto è quello meno denso e con le parti chiare più estese e/o "trasparenti"! Insomma si dovrebbe vedere chiaramente osservando i negativi.

- Esposizione delle stampe: valuti di volta in volta il provino scalare e la scegli sui toni più scuri cercando di mantenere il "nero" e il dettaglio. Se per mantenere il dettaglio sparisce il "nero" e diventa grigio il negativo è sottoesposto. Se invece riesci sempre a mantenere dettaglio e "nero", significa che nessuno dei tre negativi é sotto-esposto, ovvero che almeno due sono sovra-esposti ;) .

- Variazione dell'esposizione della stampa in relazione alla variazione dell'esposizione del negativo (Questa l'hai proprio detta sbagliata...).
Sul negativo una variazione di esposizione di uno stop NON si traduce come variazione di densità equivalente. Una variazione di uno stop in esposizione produce una variazione di densità sul negativo VARIABILE. Questa variazione è grande e dipendente dallo sviluppo nelle parti più esposte e via, via si riduce per le parti meno esposte (è sempre la solita storia). La variazione dipende anche dalla curva caratteristica.

Nelle parti più scure cioè sulle parti meno dense del negativo (le ombre)e nel range utile per la stampa ovvero per i valori che superano il minimo annerimento significativo (quello standardizzato in 0.10 unità densitometriche sopra la base+velo) la variazione può andare da circa 1/6 di stop (0,05 unità densitometriche) per pellicole dal "piede lungo" a circa 2/3 di stop (0,20 unità densitometriche) per quelle dal piede corto. La variazione di esposizione della stampa dipenderà poi anche dall'andamento della spalla nella curva caratteristica della carta...

In pratica NON si può sapere a priori quanto bisognerà variare l'esposizione della stampa al variare dell'esposizone del negativo. È quindi sempre necessario valutare il provino scalare.

fabdort ha scritto:Maggiori differenze tra gli sviluppi si avranno sempre in crescendo quando stamperò i fotogrammi con alto contrasto e aumento i tempi di sviluppo, perchè si accentuano sempre più le differenze tra le ombre e le luci (se ho capito giusto).
Questo mi pare proprio giusto! (la frase è un po' misreriosa, però ;) )

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/09/2012, 17:53
da etrusco
Sto cercando di farne un post per il blog, però devo prima confrontarmi con Andrea ...

@Silverprint appena ho una bozza buona te la giro cosi la "validi"

Ola

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/09/2012, 18:02
da Silverprint
etrusco ha scritto:Sto cercando di farne un post per il blog, però devo prima confrontarmi con Andrea ... @Silverprint appena ho una bozza buona te la giro cosi la "validi"
Urca! Che lavoraccio! #:-s
La valido, la correggo, e già da ora... eterna gratitudine! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 10:32
da fabrizio979
etrusco ha scritto:Sto cercando di farne un post per il blog, però devo prima confrontarmi con Andrea ...

@Silverprint appena ho una bozza buona te la giro cosi la "validi"

Ola
Ottimo lavoro, un lavoro che sara' sicuramente utile a tantissimi. Se vi serve una mano nella stesura sono a disposizione.

F.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 12:19
da fabriziog
Mi sembrava troppo semplice :(
Silverprint ha scritto:- Esposizione del negativo: al di la di quel che ricordi, il fotogramma meno esposto è quello meno denso e con le parti chiare più estese e/o "trasparenti"! Insomma si dovrebbe vedere chiaramente osservando i negativi.
Provo guardare meglio i fotogrammi. In teoria dovrebbero esserci zone meno dense (cioè chiare sul negativo = scure in stampa) più grandi maggiore è la sotto esposizione. Tanlemebte "grandi" da riuscire a vederli con lentino+visore?

Silverprint ha scritto: - Esposizione delle stampe: valuti di volta in volta il provino scalare e la scegli sui toni più scuri cercando di mantenere il "nero" e il dettaglio. Se per mantenere il dettaglio sparisce il "nero" e diventa grigio il negativo è sottoesposto. Se invece riesci sempre a mantenere dettaglio e "nero", significa che nessuno dei tre negativi é sotto-esposto, ovvero che almeno due sono sovra-esposti ;) .
Tanto casino in testa ora....
Silverprint ha scritto: - Variazione dell'esposizione della stampa in relazione alla variazione dell'esposizione del negativo (Questa l'hai proprio detta sbagliata...).
Sul negativo una variazione di esposizione di uno stop NON si traduce come variazione di densità equivalente. Una variazione di uno stop in esposizione produce una variazione di densità sul negativo VARIABILE. Questa variazione è grande e dipendente dallo sviluppo nelle parti più esposte e via, via si riduce per le parti meno esposte (è sempre la solita storia). La variazione dipende anche dalla curva caratteristica.
Chiaro
Silverprint ha scritto: Nelle parti più scure cioè sulle parti meno dense del negativo (le ombre)e nel range utile per la stampa ovvero per i valori che superano il minimo annerimento significativo (quello standardizzato in 0.10 unità densitometriche sopra la base+velo) la variazione può andare da circa 1/6 di stop (0,05 unità densitometriche) per pellicole dal "piede lungo" a circa 2/3 di stop (0,20 unità densitometriche) per quelle dal piede corto. La variazione di esposizione della stampa dipenderà poi anche dall'andamento della spalla nella curva caratteristica della carta...

In pratica NON si può sapere a priori quanto bisognerà variare l'esposizione della stampa al variare dell'esposizone del negativo. È quindi sempre necessario valutare il provino scalare.
Ok, capito

Grazie mille

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 12:38
da Silverprint
fabdort ha scritto:Talmente "grandi" da riuscire a vederli con lentino+visore?
Dovrebbe proprio saltare all'occhio, la differenza di uno stop si vede!
Ma forse è proprio il visore+lentino che non te la fa vedere bene ...

Prova ad osservarli tenendoli ad una trentina di cm da un foglio di carta bianca illuminato; illuminando il foglio e non il negativo. Una luce "troppo" intensa, come quella del visore o l'osservazione in contro-luce possono ingannare l'occhio.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 12:42
da fabriziog
Silverprint ha scritto: - Esposizione delle stampe: valuti di volta in volta il provino scalare e la scegli sui toni più scuri cercando di mantenere il "nero" e il dettaglio. Se per mantenere il dettaglio sparisce il "nero" e diventa grigio il negativo è sottoesposto. Se invece riesci sempre a mantenere dettaglio e "nero", significa che nessuno dei tre negativi é sotto-esposto, ovvero che almeno due sono sovra-esposti ;) .
Significa che se per mantenere il dettaglio, devo dare in stampa più luce del dovuto, ed il nero arriva a grigio, allora il negativo ha preso NON abbastanza luce. Per cui se devo dar in stampa più luce del dovuto, ho dato poca luce (= sotto esposizione) in fase di ripresa....
Giusto???
Dimmi di si altrimenti entro in crisi... :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 12:50
da Silverprint
fabdort ha scritto:Giusto???
Ooops...

L'ESATTO, PRECISO CONTRARIO... Ma forse hai solo scritto male! :))
In rosso nel tuo testo le correzioni.
fabdort ha scritto:Significa che se per mantenere il dettaglio, devo dare in stampa più (MENO!) luce del dovuto, ed il nero arriva a grigio, allora il negativo NON ha preso abbastanza luce. Per cui se devo dar in stampa più (MENO!) luce del dovuto, ho dato poca luce (= sotto esposizione) in fase di ripresa...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 13:42
da chromemax
Tanlemebte "grandi" da riuscire a vederli con lentino+visore?
Un'immagine vale più di mille parole ;)
Osserva le ombre del soggetto, è lì che l'esposizione si vede meglio:
corretta.png
Esposizione corretta
sotto.png
Sottoesposizione
sovra.png
Sovraesposizione

Nel negativo sottoesposto la superficie occupata dalle aree "bianche" (in realtà trasparenti) è più ampia, il dattaglio sparisce.
Nel negativo sovraesposto è l'esatto contrario, le zone d'ombra sono molto più dense con molto dettaglio, ma in questo caso le alteluci del negativo saranno troppo scure e difficili da stampare.
NOTA:le immagini sono delle simulazioni fatte con un programma di fotoritocco e non rappresentano negativi reali, comunque l'effetto è abbastanza simile :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2012, 14:36
da fabriziog
Silverprint ha scritto:
fabdort ha scritto:Giusto???
Ooops...

L'ESATTO, PRECISO CONTRARIO... Ma forse hai solo scritto male! :))
In rosso nel tuo testo le correzioni.
fabdort ha scritto:Significa che se per mantenere il dettaglio, devo dare in stampa più (MENO!) luce del dovuto, ed il nero arriva a grigio, allora il negativo NON ha preso abbastanza luce. Per cui se devo dar in stampa più (MENO!) luce del dovuto, ho dato poca luce (= sotto esposizione) in fase di ripresa...
Ok, hai ragione, per avere nero sulla stampa significa dare più luce (bruciatura....), per cui se devo avere grigio e non nero significa che in stampa do meno luce. Se devo dare meno luce significa che il negativo è troppo poco denso (tende al trasparente) per cui sotto esposto in fase di ripresa...
Ragionamento contorno, ma quando uno è duro di coccio deve ragionare passo dopo passo :)

@ Chromemax
Grazie mille per l'esempio, molto chiarificatore.
Appena posso provo a stampare gli altri fotogrammi sviluppati con tempi diversi, solo che se non roesco a trovare un paio di giornate libere per finire le stampe, sarò nonno pria di chiudere il test.
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 17:59
da anonymous1
Apro una parentesi riguardo tutto l'importante discorso che state facendo adesso.
Per rimanere però in argomento TRI-X 400, come vedete per un principiante come me lo sviluppo di un rullo 35 mm in Rodinal?
Qualcuno può darmi una ricettina per iniziare?

Grazie

Enrico

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 18:12
da Silverprint
Ciao Enrico! Benvenuto.

Tutto questo lungo thread c'é per dimostrare che non si può dare una ricettina... :ymhug:

Come minimo, per non dare proprio i numeri, occorre sapere come é stato esposto, sia come sensibilità che come tecnica di misurazione ed interpretazione dei dati esposimerici; che luce c'era (morbida, dura, etc), che tipo di stampe ti piacciono, che ingranditore usi, che carta usi... E una volta saputo e ponderato il tutto la ricettina risultante sarebbe comunque tutta da verificare. :|

Per essre piú chiaro a seconda delle situazioni potrebbero andare bene (ad 1+50) sia 5' che 15'... :-o

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 19:20
da anonymous1
Silverprint ha scritto:Ciao Enrico! Benvenuto.

Tutto questo lungo thread c'é per dimostrare che non si può dare una ricettina... :ymhug:

Come minimo, per non dare proprio i numeri, occorre sapere come é stato esposto, sia come sensibilità che come tecnica di misurazione ed interpretazione dei dati esposimerici; che luce c'era (morbida, dura, etc), che tipo di stampe ti piacciono, che ingranditore usi, che carta usi... E una volta saputo e ponderato il tutto la ricettina risultante sarebbe comunque tutta da verificare. :|

Per essre piú chiaro a seconda delle situazioni potrebbero andare bene (ad 1+50) sia 5' che 15'... :-o
Grazie Mille per avermi letto
In effetti dovrei leggeri tutto per chiarire peccato che sono a digiuno con alcune nozioni e volevo appoggiarmi su due piedi a chi ha già avuto qualche esperienza simile per iniziare.
Il film e stato ripreso per le vacanze estive al mare con scene anche di spiaggia, stamperò con un meopta axomat 4 penso a luce condensata, correggetemi se sbaglio.
Come rivelatore ho a disposizione il R09.
Idee?
Grazie a tutti



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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 21:07
da Silverprint
Dell'R09 servirebbe pure nome e cognome... ci sono troppi R09 e non sono uguali, purtroppo.
E i dati ancora non bastano neanche per dare una ricettina tutta da verificare.

Insomma se uno deve dire dei numeri a caso... tanto vale fare a caso, no?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 21:34
da Silverprint
foen85 ha scritto:Grazie Mille per avermi letto
In effetti dovrei leggere tutto per chiarire peccato che sono a digiuno con alcune nozioni...
Leggi, e chiedi quello che non è chiaro. Rispondo molto volentieri! :)
Mi interessa molto capire dove ci si blocca in assenza di "alcune nozioni". Sul serio! Non farti scrupoli a chiedere.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 22:57
da anonymous1
Ora sto preparando i chimici per sviluppare una trix 400
Ho rodinal, citrin bath come stop e agefix come arresto.

Stampo in carta foma e ilford multigrade politenata lucida e matte. Ingranditore axomat 4 di meopta.

Non riesco ancora a parlare di indice di contrasto:( che posso fare? Il retro del rodinal mi indica 7 o 14 minuti a seconda della diluizione

Che ne dite?


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/09/2012, 23:01
da Silverprint
foen85 ha scritto:Non riesco ancora a parlare di indice di contrasto...
Non è necessario... se ci dici qualcosa riguardo all'esposizione, magari. eh... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 0:27
da anonymous1
Esposta alla sensibilità nominale di 400 con nikon fm2.
Ma porc tentavo sempre di salvare le luci immagino che dovevo sempre fare il contrario. Giustoooo???


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 0:46
da Silverprint
foen85 ha scritto:Ma porc tentavo sempre di salvare le luci immagino che dovevo sempre fare il contrario. Giustoooo???
Già!

Hai fatto quindi una esposizione variabile assortita dipendente dal contrasto... ovvero quanto piu le luci erano intense tanto più risulterà sotto-esposto. La sotto-esposizione non è recuperabile. :(

Per lo sviluppo quindi non ci sono indicazioni particolari, visto che le luci non richiedono controllo in fase di sviluppo perché sono state erroneamente tenute sotto controllo in fase d'esposizione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 1:29
da lorypiccolo
@Silverprint
Nel caso di Foen85 che ha "esposto per le luci", tutta la "scala" dei grigi e soprattutto le ombre se ne sono salite sopra... quindi praticamente non c'è quasi più modulazione possibile dei toni chiari in fase di sviluppo e stampa, giusto?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 2:30
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:@Silverprint
Nel caso di Foen85 che ha "esposto per le luci", tutta la "scala" dei grigi e soprattutto le ombre se ne sono salite sopra...
No, non è così. Le ombre saranno sotto tanto più sotto quanto più chiare erano le luci.
lorypiccolo ha scritto: quindi praticamente non c'è quasi più modulazione possibile dei toni chiari in fase di sviluppo e stampa, giusto?
No... sbagliato. Per modulazione si intende la capacità di ben registare la variazione luminosa, si perde modulazione "sulla spalla" ovvero quando la pellicola si avvicina ad essere satura di luce. La spalla però, oltre ad essere variabile con lo sviluppo è verosimilmente piuttosto oltre l'esposizione che ha dato Foen85 che ha esposto "per salvare le luci", ovvero evitare che ricevessero troppa luce (come si fa in digitale, per es.).

Il fenomeno che descrivi è quello che succede in caso di sovra-esposizione molto forte. In caso di sovra-esposizione tutta la scala è spostata più in alto e le parti chiare portano la pellicola verso la saturazione perdendo di modulazione, etc. Foen85 invece avrà negativi tendenzialmente sotto-esposti.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 10:23
da anonymous1
Quindi butto tutto?no daiiiii


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 10:30
da lorypiccolo
Silverprint ha scritto:
lorypiccolo ha scritto:@Silverprint
Nel caso di Foen85 che ha "esposto per le luci", tutta la "scala" dei grigi e soprattutto le ombre se ne sono salite sopra...
No, non è così. Le ombre saranno sotto tanto più sotto quanto più chiare erano le luci.
lorypiccolo ha scritto: quindi praticamente non c'è quasi più modulazione possibile dei toni chiari in fase di sviluppo e stampa, giusto?
No... sbagliato. Per modulazione si intende la capacità di ben registare la variazione luminosa, si perde modulazione "sulla spalla" ovvero quando la pellicola si avvicina ad essere satura di luce. La spalla però, oltre ad essere variabile con lo sviluppo è verosimilmente piuttosto oltre l'esposizione che ha dato Foen85 che ha esposto "per salvare le luci", ovvero evitare che ricevessero troppa luce (come si fa in digitale, per es.).

Il fenomeno che descrivi è quello che succede in caso di sovra-esposizione molto forte. In caso di sovra-esposizione tutta la scala è spostata più in alto e le parti chiare portano la pellicola verso la saturazione perdendo di modulazione, etc. Foen85 invece avrà negativi tendenzialmente sotto-esposti.
"Tendenzialmente sotto-esposti" perché posizionando le alte luci nella loro posizione ed avendo un contrasto notevole i toni più scuri e anche medi si trovano nella posizione sbagliata, ovvero inferiore a quella che dovrebbe essere la loro, ora va meglio??

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 10:59
da Silverprint
lorypiccolo ha scritto:"Tendenzialmente sotto-esposti" perché posizionando le alte luci nella loro posizione ed avendo un contrasto notevole i toni più scuri e anche medi si trovano nella posizione sbagliata, ovvero inferiore a quella che dovrebbe essere la loro, ora va meglio??
Sì! :)

Chiaramente dipende da come ha esposto, ma il rischio che corre è che ogni immagine in cui le alte luci siano state "altine" tutto il resto risulti sotto-esposto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 11:02
da Silverprint
foen85 ha scritto:Quindi butto tutto? No... daiiiii
Certo che no! :)

Le immagini scattate in situazioni di contrasto medio/basso dovrebbero andare abbastanza bene.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 11:08
da anonymous1
Quindi stasera che posso usare di rodinal? E come? Ovviamente non è che ho fatto tutto il rullino. Mediamente parlo ma dal prossimo staro attento a non considerare le luci e pensare alle ombre.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 11:16
da Silverprint
foen85 ha scritto:Quindi stasera che posso usare di rodinal? E come?
Boh? Tempi da tabella o un po' meno. Per "salvare le luci" che criterio hai usato? Puoi descrivere il ragionamento che hai fatto nell'esporre?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 13:00
da anonymous1
Silverprint ha scritto:
foen85 ha scritto:Quindi stasera che posso usare di rodinal? E come?
Boh? Tempi da tabella o un po' meno. Per "salvare le luci" che criterio hai usato? Puoi descrivere il ragionamento che hai fatto nell'esporre?
Dunque la mia macchina usa una media ponderata al centro quindi io mi spostavo sulle zone che si pelavano le luci con + e le riportano a 0 o 0- . Un po' come faccio con le dia. Ho capito quindi che per il bw me ne devo fregare e cercare le ombre giusto?
Tornando alla mia trix 400 esposta a 400 cosa posso fare quindi?

Altra diatriba, riguardo le tabelle ho notato che le tabelle della pellicola spesso differiscono dalla tabella del rilevatore. A chi devo dar ragione?

Per il momento lascio stare la massive dev chart che per la mia piccola esperienza mi pare più in mega diario di esperimenti più che una fonte affidabile


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 13:28
da Silverprint
foen85 ha scritto:Dunque la mia macchina usa una media ponderata al centro quindi io mi spostavo sulle zone che si pelavano le luci con + e le riportano a 0 o 0- . Un po' come faccio con le dia. Ho capito quindi che per il bw me ne devo fregare e cercare le ombre giusto? Tornando alla mia trix 400 esposta a 400 cosa posso fare quindi?
Giusto. Le luci si controllano in fase di sviluppo e stampa, mentre per le parti scure l'unico controllo disponibile é l'esposizione, ovvero se non sono esposte a sufficienza non esiste tecnica che le possa salvare. "Esporre per le ombre" vale per tutte le negative, anche colore.

Da quel che scrivi il rischio è che la sotto-esposizione sia abbastanza pesante, anche considerando la media ponderata, io andrei coi tempi da tabella.
Di solito il tempo da tabella per Rodinal + Tri-x produce risultati molto contrastati, ma considerando che le luci stanno verosimilmente sotto l'ottimale potrebbe andare.
foen85 ha scritto:Altra diatriba, riguardo le tabelle ho notato che le tabelle della pellicola spesso differiscono dalla tabella del rilevatore. A chi devo dar ragione?
A nessuno dei due. Le tabelle sono riferite a condizioni d'uso generiche, ovvero esposizione regolata sul grigio medio (se si espone sulle luci l'errore aumenta ulteriormente) per l'I.E. suggerito e condizione di contrasto basso, ma non hanno (tutte) uno standard preciso. L'unica indicazione reale è l'indice di contrasto, e ovviamente se il tempo suggerito differisce, a parità di rivelatore e pellicola, differisce anch'esso.
Ciò detto, scaricati da internet la schede tecniche complete ed aggiornate, i fogliettini a corredo di chimici e pellicole possono essere incompleti e/o non aggiornati. A volte le differenze sono dovute al mancato aggiornamento.
Ad ogni modo non ti crucciar troppo, la Tri-x è piutosto tollerante in fase di sviluppo, e per quanto le tabelle possano differire il grado d'imprecisione è assai minore dell'errore fatto in esposizione.
Fai attenzione anche al fatto che di R09 ce ne sono vari e non sono tutti uguali.
foen85 ha scritto:Per il momento lascio stare la massive dev chart che per la mia piccola esperienza mi pare più un mega diario di esperimenti che una fonte affidabile.
Sì, MDC è un accozzaglia di dati misti senza possibilità di verifica poiché non è indicato né l'indice di contrasto né altre informazioni sul risultato che si ottiene per un determinato tempo. Non sono neanche contestabili... =)) Tanto vale lanciare i dadi, sicuramente qualcosa esce lo stesso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/09/2012, 18:30
da anonymous1
Stasera provo quindi vedremo che schifezza ne uscirà fuori no??


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/09/2012, 12:08
da fabriziog
Questa mattina finito le stampe dello scatto con poco contrasto per tutti e tre i tempi di sviluppo.
Riepilogo alcuni dati di scatto:
FP4+ esposta a 80ISO, Rilevatore BWneg
1° sviluppo 4 min
2° sviluppo 5 min
3° sviluppo 6 min
Esposizione per la zona più scura
Differenza contrasto tra ombra e luce 4 STOP
Per ogni scena 3 scatti, -2 STOP, -1 STOP nominale
Carta Ilford ILFORD MG RC IV

Considerazioni (personali)
1° sviluppo: le stampe con sviluppo 4 min sono moscette, con -2 STOP sono scure e con la nominale è tutta grigiastra
2° sviluppo: la stampa a -2STOP sembra buona, le alte luci sembrano perfette, anche la stampa a -1STOP sembra buona. La stampa nominale ha le alte luci al limite
3° sviluppo: solo la stampa a -2STOP sembra ok, le altre due sono con le alte luci sbruciacchiate

Ho sempre scritto SEMBRA, perchè non le ho viste ancora asciutte, ma solo in CO appena dopo la stampa. Questa sera con calma mi guardo meglio le stampe asciutte. Se secondo voi ha senso faccio anche una scanerizzazione e le metto in galleria.
Ciao
Fabrizio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/09/2012, 15:05
da .Leo.
fabdort ha scritto:Se secondo voi ha senso faccio anche una scanerizzazione e le metto in galleria.
SiSi..Considerando che una scansione da stampa và regolata pochissimo, e che il tuo occhio valuterà la resa.. Anche se ogni monitor, non regolato, ha una resa differente, possiamo nel complesso farci un'idea di massima confrontandole e discutendone eventualmente.

IMHO :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/09/2012, 21:07
da Silverprint
Insomma, se ho ben capito è tutto C.V.D. :D

Facce vedé!

Puoi anche fare una foto dei negativi tuuti insieme, magari tenendoli a una trenitina di cm da una superficie illuminata?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/09/2012, 7:23
da anonymous1
Ragazzi non sono sparito.
Sono riuscito nell'impresa.
12" rodinal @ 21C

I negativi ci sono, li ho già tagliati ma ora debbo capire come valutare i negativi stampabili dalle porcate penso giusto?

Grazie intanto dell'aiuto finora


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 22/09/2012, 18:57
da fabriziog
Buongiorno a tutti.
Purtroppo questa settimana è stata tremenda e solo oggi sono riuscito ad avere un pò di tempo da dedicare alla fotografia.
Nella galleria ho caricato le prime 9 immagini del test. Sono gli scatti fatti con basso contrasto.
Il titolo della foto significa:

Esp -2 Svil 100%.JPG
Esp -2 = sottoesposizione di 2 stop rispetto alla lettura dell'esposimetro
Svil 100% = usato il tempo di sviluppo indicato dal bugiardino

Tutte le foto sono state scattate misurando l'esposizione nel punto che io ho ritenuto essere il più scuro. Per fare la stampa ho tenuto "fisso" il tempo di esposizione della carta necessario per mantenere il nero (o meglio la zona III) nella zona più scura. Le alte luci non sono state modificate, se non con il solo tempo di sviluppo.

In questi scatti con basso contrasto, il cambiamento del tempo di sviluppo non influisce molto.
Questa mattina ho stampato anche gli scatti con contrasto normale e gia in questi scatti l'influenza del tempo di sviluppo si nota molto di più.
Appena si asciugano le stampe, le passo sotto lo scanner.

Ciao
Fabrizio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/09/2012, 15:15
da Domenico
Ragazzi, ci ho messo una settimana ma alla fine mi sono letto tutto questo lungo thread...che dire, sono rimasto shockato, praticamente tutto quello che ho fatto finora era sbagliato (a parte il fatto che nell'esporre cerco di escludere il cielo, cosa che forse non è sbagliata).

Ora vi chiedo una cosa, a parte tentare l'esperimento, a cui sto pensando (anche se con i miei ritmi di stampa mi occorerebbero settimane per portarlo a termine) volevo capire se era possibile sintetizzare una regola base da seguire durante l'esposizione ed il successivo trattamento dele pellicole per facilitare la stampa.

Sintetizzando, se prendo un rullino da 400 iso, imposto l'esposimetro in macchina a 200 e quando espongo punto l'esposimetro verso le zone più scure della scena. Per lo sviluppo, poi, parto dalla metà dei tempi suggeriti dai bugiardini. Il tempo poi andrebbe affinato con l'esperienza.

Sarei totalmente fuori strada se facessi una cosa del genere?

Capisco benissimo che bisognerebbe tenere in considerazione il contrasto della scena, ma io non uso il banco ottico ed un rullino sta in macchina mediamente per un tempo abbastanza lungo, sia sul 35mm che nel medio formato. Quando sviluppo, quindi, dentro c'è un po' di tutto. Avrei bisogno di una regola generale che andasse bene più o meno per tutte le situazioni. Quella sopra potrebbe esserla?

In caso affermativo, se mi trovo di fronte ad una scena dove non ci sono forti ombre, dove lo punto l'esposimetro?

Forse non ho capito una mazza.

Silverprint, che dici?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/09/2012, 0:23
da Silverprint
Eccomi... non vi ho abbandonato! Questo week-end seguivo da vicino tre bravissimi allievi chiuso in una camera oscura.

Domenico carissimo, grazie per lo sforzo! Mi pare davvero improbo! Complimenti... anche perché mi pare che tu abbia capito tutto :) .

Sintetizzando al massimo, esporre cercando di escludere dal campo di lettura le luci e possibilmente puntando verso le aree scure evita sicuramente gli errori di sotto-esposizione più grossolani. Non è precisissimo, ma si può affinare molto bene con la pratica.

Esporre per le ombre usando la S.E. ed un esposimetro spot è una soluzione, ma anche lavorando "normalmente" con letture più o meno medie o con l'esposimetro a luce incidente e ragionando per interpretare i dati esposimetrici (evitando di misurare le luci, valutando il contrasto, etc, etc) prima o poi s'impara ad esporre perfettamente. L'importante è arrivare ad avere negativi sempre esposti ugualmente. Per rifinire si possono sempre cambiare gli Iso... ;)
Domenico ha scritto:...se mi trovo di fronte ad una scena dove non ci sono forti ombre, dove lo punto l'esposimetro?
In una scena a basso contrasto l'esposizione non è problematica, quasi sempre basta puntare sui toni medi.

Come base di partenza 50% e 50% non è affatto campato in aria, specialmente con le 400 iso. Con le 100 iso la riduzione del tempo di sviluppo potrebbe essere un po' esagerata, in molti casi una riduzione di circa il 33% è sufficiente. Comunque vale sempre la pena sperimentare e buttare qualche rullo di prova invece che buttare quelli buoni... ;)

Non è affatto necessario calibrare lo sviluppo per ogni immagine, è sicuramente un vantaggio (alle volte notevole), ma centrando bene esposizione e tempo di sviluppo è possibile avere negativi facilmente stampabili sui gradi intermedi e di buona qualità partendo da situazioni piuttosto varie.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/09/2012, 17:13
da anonymous1
Andrea due cose o meglio tre:

La prima non ho capito bene quanto come misurare la sensibilità effettiva di una pellicola.
Per esempio come faccio a sapere effettivamente una trix 400 a quanto è?
Una volta scoperto e per tutte le trix giusto?

Una volta capita la sensibilità effettiva imposto quella sull'esposimetro ed espongo per quella. Poi in tabella vado a cercare la sensibilità effettiva e uso quei tempi corretto o sto dicendo fregnacce?

Un trucco infine per usare un esposimetro semi spot invece?

Ragazzi sto aspettando che mi arrivi lo scanner in settimana per postare i emiri risultati di quello che ho sviluppato



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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/09/2012, 17:39
da Domenico
foen85 ha scritto:Andrea due cose o meglio tre:

La prima non ho capito bene quanto come misurare la sensibilità effettiva di una pellicola.
Per esempio come faccio a sapere effettivamente una trix 400 a quanto è?
Una volta scoperto e per tutte le trix giusto?

Una volta capita la sensibilità effettiva imposto quella sull'esposimetro ed espongo per quella. Poi in tabella vado a cercare la sensibilità effettiva e uso quei tempi corretto o sto dicendo fregnacce?

Un trucco infine per usare un esposimetro semi spot invece?

Ragazzi sto aspettando che mi arrivi lo scanner in settimana per postare i emiri risultati di quello che ho sviluppato



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Occhio che lo scanner è una brutta bestia...io scannerizzo quasi sempre perché sono troppo curioso di vedere cosa è uscito fuori, ma ho notato che quasi tutti i negativi con qualche colpo di PS si aggiustano per una visione dignitosa su web, però questo non vuol dire che siano buoni sotto l'ingranditore, almeno non tutti...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/09/2012, 17:51
da anonymous1
Domenico ha scritto:
foen85 ha scritto:Andrea due cose o meglio tre:

La prima non ho capito bene quanto come misurare la sensibilità effettiva di una pellicola.
Per esempio come faccio a sapere effettivamente una trix 400 a quanto è?
Una volta scoperto e per tutte le trix giusto?

Una volta capita la sensibilità effettiva imposto quella sull'esposimetro ed espongo per quella. Poi in tabella vado a cercare la sensibilità effettiva e uso quei tempi corretto o sto dicendo fregnacce?

Un trucco infine per usare un esposimetro semi spot invece?

Ragazzi sto aspettando che mi arrivi lo scanner in settimana per postare i emiri risultati di quello che ho sviluppato



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Occhio che lo scanner è una brutta bestia...io scannerizzo quasi sempre perché sono troppo curioso di vedere cosa è uscito fuori, ma ho notato che quasi tutti i negativi con qualche colpo di PS si aggiustano per una visione dignitosa su web, però questo non vuol dire che siano buoni sotto l'ingranditore, almeno non tutti...
Grazie Domenico che mi hai avvisato io infatti l'ho preso proprio perché sono un inguaribile curiosone e soprattutto perché vorrei farmi aiutare da voi tutti qui.




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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/09/2012, 18:13
da Silverprint
foen85 ha scritto:La prima non ho capito bene quanto come misurare la sensibilità effettiva di una pellicola.
Per esempio come faccio a sapere effettivamente una trix 400 quanto è?
La S.E. dovrebbe tenere conto della catena completa, quindi anche ingranditore e tipo di carta... La catena nel suo insieme può avere una certa influenza.
Per determinarla occorre fotografare una superficie uniformemente illuminata (meglio se in ombra aperta) e fare una serie di scatti sottoesponendo 4 stop e variando gli Iso (per es con una 400 esporre a 125, 160, 200, 250, 320). Gli scatti vanno poi sviluppati e stampati seguendo questa procedura.
Va fatto un provino scalare su una parte trasparente di negativo e determinato il tempo di esposizione minimo che produce un nero pieno; con quel tempo di esposizione si stampano gli scatti fatti a -4 e quello che produce un nero appena meno nero corrisponde alla S.E.

Un buon sistema è quello di stampare lo spazio tra i fotogrammi portando a minimo nero la parte trasparente, in modo da avere su una unica stampa il confronto diretto tra il nero pieno (nello spazio) ed il quasi nero dell'esposizione a -4 con la S.E.

Un altro sistema, meno preciso in pratica perché non tiene conto della catena completa, ma standardizzato è quello di misurare la densità che si produce a -4 stop che deve essere di 0.10 sopra il velo. Si può fare col densitometro o anche per comparazione visiva con un filtro ND 0.10 (un terzo di stop) da posizionarsi sopra la pellicola accanto al fotogramma da analizzare.

foen85 ha scritto:Una volta scoperto e per tutte le trix giusto?
Sbagliato, vale per quell'accoppiata pellicola rivelatore in quella catena. Con alcune pellicole (la Tri-x per es) è in minima parte influenzabile anche dal tempo di sviluppo, dipende dall'andamento della curva caratteristica "al piede". Nei miei test la S.E. della Tri-x (nelle mie catene) va da 160 a 250... Non è una grande variazione, comunque e la Tri-x è una delle più suscettibili.
foen85 ha scritto:Una volta capita la sensibilità effettiva imposto quella sull'esposimetro ed espongo per quella. Poi in tabella vado a cercare la sensibilità effettiva e uso quei tempi corretto o sto dicendo fregnacce?
Mezza fregnaccia... esporre usando l'S.E. va bene comunque, ma la tabella prende come riferimento l'I.E. quindi il tempo suggerito serve a produrre un grigio (più o meno) medio con una "sovra-esposizione" (sempre riferendosi all'I.E.) di uno stop.
Sono proprio un modi di pensare diversi, per la "logica della media" si usa l'I.E. (ma l'errore di esposizione è intrinseco e dipendente dal contrasto e non si controlla la latitudine di posa), per "esporre per le ombre" si usa la S.E. l'errore di esposizione non è intrinseco (casomai è del fotografo) e non dipende dal contrasto perché non viene considerato nel calcolo dell'esposizione, poi in fase di sviluppo si controlla la latitudine di posa.

Questo NON significa che il tempo suggerito sia necessariamente errato, ma solo che è stato determinato per un altro scopo.
foen85 ha scritto:Un trucco infine per usare un esposimetro semi spot invece?
Sostanzialmente va evitato che nel campo di lettura cadano le parti più luminose, ed in caso di contrasto alto bisogna cercare di andare a misurare le parti più scure.
foen85 ha scritto:Ragazzi sto aspettando che mi arrivi lo scanner in settimana per postare i primi risultati di quello che ho sviluppato.
:) Bene, ma attenzione... come ti ha appena ricordato Domenico scansione e stampa son mondi diversi. Come già dissi, un negativo adatto alla stampa si può sicuramente ben scansionare, ma un negativo ben scansionabile NON necessariamente è ben stampabile.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/09/2012, 20:14
da pieryp
Questo week-end seguivo da vicino tre bravissimi allievi chiuso in una camera oscura.
Bravissimo il Maesto, capace di far entrare nelle nostre capocce durissime i concetti che stanno alla base della stampa fine art.
Un abbraccio di cuore a tutti e chiedo scusa per questo (dovuto) off-topic.
Salutoni!!
Pietro

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 10:53
da bafman
buongiorno a tutti :)
foen85 ha scritto:Un trucco infine per usare un esposimetro semi spot invece?
Silverprint ha scritto:Sostanzialmente va evitato che nel campo di lettura cadano le parti più luminose, ed in caso di contrasto alto bisogna cercare di andare a misurare le parti più scure.


Già... ci pensavo giusto ieri, mentre appendevo ad asciugare una Tri-X in larghissima parte trasparente x_x

Stavo provando un 21mm f/4 su una M6 (che misura stretta di suo), mi ritrovavo lunghissimo sui tempi nonostante l'avessi tirata a 1.600 asa e ho "consentito dolosamente" che nel campo inquadrato ci cascasse qualche mezzo lampione... se ne salveranno cinque al massimo.
A vedere queste ultime, lo sviluppo mi sembra valido: 6ml di Rodinal (1:50), 30" di agitazazione iniziale + 4 inversioni ogni minuto, 18' 15" con una temperatura scivolata da 19.5° a 21°

Mi chiedo, volendo usare il Rodinal con la Tri-X @ 1600 in certe situazioni di contrasti forti, se non sia meglio affidarsi pienamente allo stand...
1:100, 60'... siete d'accordo in principio?

P.s. Un dubbio di fondo sullo stand: ma se 3ml di Rodinal (1:100) vanno ad esaurimento, non dovrebbe più dipendere dalla sensibilità a cui si espone, o no?
In altre parole, 1:100 per 60min andrebbe bene per 400, 800 o 1600 asa che sia... magari sto scoprendo l'acqua calda e se se ne è parlato altrove indicatemi pure il topic... grazie!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 11:49
da Silverprint
:wall:

Ohi! Ohi! Bafman :(

Lo sai perché quel rullo di Tri-x è trasparente? :-\

È trasparente perché lo hai sottoesposto di 3 stop e oltre!
Oltre perché in quella situazione se anche la più pallida lucina entra nel campo di misurazione quei 3 stop come niente diventano 5, 6 e anche di più...

La Sensibilità Effettiva della pellicola quella è... puoi fargli quel che vuoi, sviluppi appositi, sviluppi stand, riti vodoo, sviluppi all'acqua santa, non cambierà se non di strettissima misura.

Se invece si è costretti o si vuole giocare a cambiare l'I.E. (Indice di Esposizione) che NON È la sensibilità della pellicola, consapevoli che il contrasto (latitudine di posa) è fuori controllo, bisogna necessariamente lavorare (e farlo con precisione) sul grigio medio. Perché solo quel tono è (grossomodo) garantito.
Se poi si usa un I.E. maggiorato, ovvero si fa un (abominevole) tiraggio bisogna stare attentissimi perché basta un poco (poco, poco) meno luce ed è subito nero (irrecuperabile, trasparente) ed altrettanto poco luce in più che è quasi sempre bruciato...

Il commento dettagliato nel prossimo post (devo uscire)... A dopo! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 13:07
da Silverprint
bafman ha scritto:Mi chiedo, volendo usare il Rodinal con la Tri-X @ 1600 in certe situazioni di contrasti forti, se non sia meglio affidarsi pienamente allo stand: 1:100, 60'... Siete d'accordo in principio?
Io, per nulla.

1) - Il Rodinal non sfrutta a fondo la sensibilità, neanche usato in stand. In situazioni estreme quel poco (2/3 di stop?) di Sensibilità Effettiva in più che altri rivelatori possono dare servono!
Il Rodinal non è adatto ai tiraggi e se c'è pure scritto sulle istruzioni ci sarà un motivo! :))

2) - In situazioni di alto contrasto NON SI DEVE assolutamente tirare la pellicola! Il tiraggio è un sovra-sviluppo, il sovra-sviluppo aumenta il contrasto e se nella scena il contrasto è già alto il risultato sono negativi NON stampabili perché esageratamente contrastati e con le luci "bloccate".
Sarebbe sempre meglio evitare il tiraggio, specialmente se estremo, ma in ogni caso il tiraggio va evitato come la peste se la scena ripresa presenta già di suo un contrasto elevato.
bafman ha scritto:P.s. Un dubbio di fondo sullo stand: ma se 3ml di Rodinal (1:100) vanno ad esaurimento, non dovrebbe più dipendere dalla sensibilità a cui si espone, o no?
Questa frase non la capisco. Potrebbe nascondere errori di principio gravi (vista la frase dopo)... :-s Me la spieghi?
bafman ha scritto:In altre parole, 1:100 per 60min andrebbe bene per 400, 800 o 1600 asa che sia...
No, no, non è così. La Sensibilità Effettiva sarà la solita, anzi col Rodinal 1+100 (e soli 3 ml) anche lasciandola a mollo per un'ora c'è il rischio che la Sensibilità Effettiva sia più bassa che ad 1+25!! :-o
Inoltre, anche ragionando in termini di I.E. uno sviluppo con energia così bassa difficilmente sarà in grado di produrre densità adeguata ai toni bassi che si vorrebbe riportare a toni medi.

Che senso ha quindi usare uno sviluppo compensatore per il tiraggio?
Ha senso SE all'effetto di compensazione è associata alta energia, non bassa come con le alte diluizioni.
Il tiraggio consiste nel riportare a grigio medio un tono che è stato esposto non sufficientemente, ovvero che sarebbe molto più scuro. Per farlo si procede ad un sovra-sviluppo deciso, molto deciso se il tiraggio è spinto, ma appunto per dare densità a toni scuri, che per loro natura sono poco reattivi alle variazioni di energia dello sviluppo, oltre a prolungare molto il tempo di sviluppo è necessario che lo sviluppo sia energico. Però uno sviluppo energico usato molto a lungo produrrebbe un aumento di densità dei toni più chiari veramente esageratissimo. Quindi per cercare di limitare questo aumento di densità dei toni più esposti (ovvero per tentare di limitare l'aumento di contrasto) si ricorre ad effetti di compensazione. E visto che serve alta energia si ricorre preferibilmente a effetti di compensazione ottenuti chimicamente, cioè NON ottenuti con l'aumento di diluizione.

Per farla breve... ci sono i rivelatori adatti o fatti apposta per i tiraggi. Se serve usiamoli.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 14:27
da bafman
Andrea grazie per questi ulteriori chiarimenti.

Contro-commenti sparsi:

- È vero, erano alti contrasti, tipici se vuoi di molte istantanee in strada di sera.
- Continuo a pensare comunque che il maggior problema sia stato di sottoesporre in aggiunta all'avere (sotto)esposto per 1600 nominali. Vedrò cosa esce fuori da quelle poche dove la lettura esposimetrica è stata azzeccata.

- Sono consapevole che un Microphen sarebbe stato più indicato, ma è pur vasta la produzione fotografica con Tri-X tirate con profitto a 1600, e in Rodinal.
Desideravo solo migliorare l'approccio in questo caso, cercando un effetto compensatore restando con il Rodinal (*nota).

- Questione stand o meno: temo di aver usato terminologia impropria (lo spero, altrimenti resta l'opzione "errori di principio gravi" :D )
Ho visto sviluppi a mio parere ottimi che so essere frutto di HP5 esposte a 1.600 e trattate in stand 90min. con Rodinal, 4ml+400 (ok, forse 3ml sono insufficienti a prescindere).

Mi pare di capire che un rullino alla lunga "esaurisca" il rivelatore in quella quantità, e che l'I.E. influisca poco nel processo che si segue per lo sviluppo stand (come a dire che quei 90min. in 4ml+400 sarebbero potuti essere 120 o 60 per modificare l'effetto di compensazione, ma sarebbero pure stati una possibile scelta anche in caso di HP5 tirata a 800 anziché a 1600)

(*nota) Per altro confesso che di Microphen una confezione ce l'avrei pure, ma mi seccava aprirla solo per uno o due rullini, senza applicarmici ancora nel breve. Ma la tua ultima frase è chiara. :|

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 15:19
da Silverprint
Hmmm... :-?

Mi sa che l'opzione "errori gravi" diventa più probabile! :))
bafman ha scritto:Mi pare di capire che un rullino alla lunga "esaurisca" il rivelatore in quella quantità, e che l'I.E. influisca poco nel processo che si segue per lo sviluppo stand (come a dire che quei 90min. in 4ml+400 sarebbero potuti essere 120 o 60 per modificare l'effetto di compensazione, ma sarebbero pure stati una possibile scelta anche in caso di HP5 tirata a 800 anziché a 1600).
Guarda che l'I.E. non c'entra proprio nulla con l'esaurimento del rivelatore! :D
Sono fenomeni totalmente scollegati...


Cioè una pellicola la puoi esporre con qualsiasi asa e dopo un'ora circa esaurisce gli agenti rivelatori presenti in quei pochi ml di Rodinal (che siano 3 in 300 o 6 in 600...)
Ma questo NON significa mica che si può mettere un I.E. qualsiasi! :-o
Se l'esposizione era sbagliata all'inizio rimane sbagliata pure con lo sviluppo stand!

L'effetto di compensazione è dovuto all'esaurimento dello sviluppo, ovvero NON si modifica cambiando il tempo, né tanto meno cambiando l'I.E. Anche questi sono fenomeni completamente scollegati.

Il tempo lungo è necessario affinché quei pochi agenti di sviluppo agiscano a sufficienza visto che man mano che si avvicina l'esaurimento (che avviene quasi tutto nei primi tempi) ci saranno sempre meno probabilità che gli agenti rivelatori incontrino grani d'argento colpiti dalla luce da sviluppare... In seguito raggiunto un esaurimento statisticamente significativo non ci saranno più differenze di annerimento apprezzabili indipendentemente dalla quantità di luce che ha colpito la pellicola e quindi il tempo di ammollo ulteriore diventa irrilevante (ai fini dell'annerimento, ma continua a massacrare la grana).

Riguardo ai risultati che hai visto c'è da dire che esporre a 1600 di I.E. non significa poi molto: se si punta l'esposimetro su una zona scura e magari poi si da uno stoppicino in più tanto varrebbe mettere 200 ed esporre correttamente per le ombre (cioè sotto-esponendole) :))
I altri termini: per il semplice fatto che chi usa l'I.E. non ci rende edotti (né potrebbe farlo) sui suoi ragionamenti in fase di valutazione dei dati esposimetrici dire che si è usato un certo I.E. o un cert'altro significa oggettivamente poco.

In soldoni: se c'é un TOT di luce l'esposizione giusta sarà UNA (interpretazione a parte), cioè quel risultato lo danno solo quelle coppie-tempo diaframma equivalenti, indipendentemente dagli asa che ho messo sull'esposimetro e da come ci ho ragionato su.

Per altro fai attenzione a internet... un paio di stop (in certe condizioni e con certe pellicole) sono recuperabili in scansione e post produzione, così come sono recuperabili densità elevate NON stampabili in analogico.
Non è un caso che tiraggi improbabili siano venuti fuori negli ultimi anni, mentre prima invece non funzionavano mai (infatti in analogico continuano a non funzionare)! :ymdevil:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 18:16
da fabriziog
Buongiorno a tutti, ho appena scanerizzato la seconda serie di foto del test con fp4+ esposta a 80ISO e BWneg come rilevatore. Seconda serie significa che sono scene con contrasto medio, cioè 4 max 5 stop di differenza tra ombre e luce. La prima serie di test la ho postata nella galleria, ma non mi sembra molto semplice poter eseguire velocemente un confronto tra le varie stampe. Se interessa posso postare anche la seconda serie, ma sempre in galleria? Avete qualche suggerimento? Posso metterle tutte assieme e scattare poi una foto, ma credo che poi non si vede bene le singole stampe (sono 9...).
In questa seconda serie, l'influenza del tempo di sviluppo è molto più evidente rispetto alla prima serie ed i risultati sono stati molto interessanti. In caso di scene con contrasto simili in linea di massima ora so come comportarmi... (o dovrei sapere...).
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 18:42
da bafman
Andrea, il mio "influisce poco", con riferimento all'I.E., è un "c'entra poco" edulcorato.
Prendo atto che avrei dovuto essere più esplicito e scrivere che non c'entra una fava brillata ;)
Silverprint ha scritto:L'effetto di compensazione è dovuto all'esaurimento dello sviluppo, ovvero NON si modifica cambiando il tempo, né tanto meno cambiando l'I.E. Anche questi sono fenomeni completamente scollegati.
Non scrivevo che cambiasse con l'I.E. ma pensavo che il tempo in uno stand influisse, sì.
Ho seguito invece questo ragionamento (scusa ma combatto la poca dimestichezza cercando di non saltare i passaggi):
- il rivelatore agisce sopratutto sulle zone più esposte, e si esaurisce localmente più in fretta che nelle altre.
- il rivelatore che sta bagnando le zone meno esposte rimane localmente più attivo e con lo sviluppo stand gli si dà appunto modo di restar lì, entrare e tirar fuori "qualcosa" in più.
Dopo 60min "ha già compensato" e potrebbe essersi esaurito del tutto, o magari no, e altri 30min. darebbero un ulteriore lavoro residuo (sulle ombre).
va bene che poi ci sia uno scotto da pagare sulla grana, ma il discorso mi sembrava filasse.
:-?
-------

Quanto alle considerazioni finali, grazie per la chiarezza con la quale le hai esposte (chiarezza e passione, gran connubio per ficcar dei concetti nelle teste).

Tornando all'ovvietà di una pellicola tirata però, sembra che la miglior tank di sviluppo sia il bidoncino della spazzatura e non la Paterson... :))
...ora, sotto la premessa che una Tri-X tirata a 1600 e rivelata in Rodinal è un pessimo ripiego, e nell'ipotesi che sia stata "esposta correttamente se avesse davvero avuto una sensibilità di 1600", come ripiegheresti?

Ha senso energizzare con un 1+25 (ma che grigi otterrei mai??) o - come invece penso - ha senso ricorrere a uno sviluppo stand?

Questo era alla fine il mio dubbio.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/10/2012, 20:57
da Silverprint
Allora ci capiamo!!! :D
Ne sono lieto! :ymparty:

Il ragionamento che fai filerebbe, ma...

Nel tiraggio oltre a "bloccare le luci" (cosa in cui lo stand funziona benissimo) e tentare di tirar su quanto possibile le ombre (cosa in cui poco o nulla funziona) bisogna aumentare (e non poco!!) la densità dei toni medi! O meglio sarebbe dire far diventare delle ombre toni medi...
E per fare salire i toni medi serve energia, ma se metto energia significa che non sto usando un rivelatore molto diluito e quindi non posso usare un effetto di compensazione da "esaurimento" e per evitare che le alte luci si brucino devo usare un altro metodo di compensazione.
Al limite, volendo andare ad esplorare questa direzione, escludendo la compensazione per esaurimento rimane la compensazione meccanica, cioè sarebbe da provare uno sviluppo di energia media con agitazione ridottissima o nulla.

Ma alla fin fine non è un caso se tutti i fabbricanti in coro suggeriscono per i tiraggi rivelatori compensatori (chimicamente) e ad alta energia.

Al ragionamento segue che lo stand è più adatto a negativi scattati in situazione di contrasto estremo che a negativi sotto-esposti e lo proprio perché il recupero nelle ombre è comunque limitato. Le ombre, infatti, vengono in ogni caso sviluppate quasi completamente all'inizio del processo che poi prosegue annerendo maggiormente le parti più esposte.

Nel confronto con uno sviluppo non compensatore, ma fortemente ridotto per bilanciare scene di contrasto molto elevato uno sviluppo stand può dare un cincinnino di sensibilità in più, ma più che altro perché con sviluppi veramente al minimo una piccola perdita di sensibilità effettiva può capitare, ma in ogni caso stiamo parlando di FRAZIONI di stop.

E sempre parlando di frazioni di stop trovo sia assai più rilevante come un rivelatore sia stato bilanciato tra agenti rivelatori e ritardanti/anti-velo, perché se con questi ultimi si è stati di manica larga la sensibilità in effetti ne risente.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 13:18
da bafman
niente da fare ragazzi.
il Moderatore non vuole che io faccia scempio col Rodinal. [-x

cosa che io, cocciuto, forse farò (pentendomi poi per aver indotto Silverprint a non darmi mai più buoni consigli =(( ) a meno di non fare scempio nei prossimissimi giorni di qualche altro rullino sottoesposto e giustificare poi l`apertura di un Microphen che porèllo giace indisturbato...
Silverprint ha scritto:Al limite, volendo andare ad esplorare questa direzione, escludendo la compensazione per esaurimento rimane la compensazione meccanica, cioè sarebbe da provare uno sviluppo di energia media con agitazione ridottissima o nulla.
e proprio questa ideona m`era venuta in testa... liberISSIMAamente interpretata come un "faccio una soluzione rodinal 1:15 8-x ce lo inzuppo con due sole capriole e lo lascio ad annoiarsi per 30minuti"

...

p.s.
indeed, grazie dei chiarimenti Andrea; a parte l`ultima alchemica frase tutto il resto è preziosamente recepito ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 13:39
da chromemax
indeed, grazie dei chiarimenti Andrea; a parte l`ultima alchemica frase tutto il resto è preziosamente recepito
Gli antivelo riducono la sensibilità e devono essere ben bilanciati con gli agenti rivelatori se questi sono molto energici e tendono a sviluppare anche gli alogenuri non esposti (il velo, appunto).
Poi ognuno è libero di farsi del male come vuole :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 14:05
da Silverprint
bafman ha scritto:"faccio una soluzione rodinal 1:15 8-x ce lo inzuppo con due sole capriole e lo lascio ad annoiarsi per 30minuti"
Io quel che accadrà lo so... ma non te lo dico. :ymdevil:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 14:41
da anonymous1
Ma una volta capita la sensibilità effettiva della pellicola, supponiamo che dai nostri test, nella nostra catena sviluppo rilevatore. Una pellicola supponiamo per fare numero tondo 100 asa di IE abbia in realtà una SE di 50 che facciamo?
Esposimetro alla mano lo puntiamo a 50 ed esponiamo per avere giuste esposte le ombre.
Sviluppo su che base di tempi? I tempi dei datasheet non li consideriamo e quali prendiamo?
Sono di coccio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 14:49
da Silverprint
Ciao!

Tanto di coccio non direi! :)
foen85 ha scritto:Esposimetro alla mano lo puntiamo a 50 ed esponiamo per avere giuste esposte le ombre?
Già! Proprio così!
foen85 ha scritto:Sviluppo su che base di tempi? I tempi dei datasheet non li consideriamo e quali prendiamo?
I tempi di sviluppo andranno determinati sperimentalmente. E possibilmente adattati alle varie situazioni di contrasto.
Come base di partenza si può usare circa la metà del suggerito per le 400 iso e togliere circa un terzo del tempo a quelle di sensibilità più bassa. Ma chiaramente dipende!
Ad ogni modo visto che i tempi suggeriti sono di solito (cioè quasi sempre) adatti a situazioni di basso o bassissimo contrasto bisogna (quasi sempre) ridurre rispetto al suggerito.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 15:03
da anonymous1
Silverprint ha scritto:E possibilmente adattati alle varie situazioni di contrasto.
Come base di partenza si può usare circa la metà del suggerito per le 400 iso e togliere circa un terzo del tempo a quelle di sensibilità più bassa.Ma chiaramente dipende!
Ad ogni modo visto che i tempi suggeriti sono di solito (cioè quasi sempre) adatti a situazioni di basso o bassissimo contrasto bisogna (quasi sempre) ridurre rispetto al suggerito.
Anche qui, cappuccetto rosso avrebbe trovato meglio la strada.
Supopngo sempre la famosa 100 iso dichiarata, normoesposte le ombre a 50. Sempre per fare i conti tondi,

il datasheet del rilevatore dichiara 10 minuti @ 100asa quindi empiricamente vado di 5 minuti @ 50 asa (miei) e il terzo da dove lo tolgo? 5 -1/3 sarebbe togliere circa un minuto e mezzo per uno sviluppo finale di 3 tre minuti e mezzo giusto??

Che ne dici Andrea?
Certo che gli sviluppi diventano veramente veloci (ovviamente ho usato numeri fittizi )

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 15:33
da chromemax
I dati del fabbricante vanno presi solo come riferimento, ai quali sottrarre le quantità indicate da Silverprint.
Sempre con numeri inventati:
pellicola marchiata 400 dal fabbricante, imposto 200 sull'esposimetro e misuro le ombre. Sviluppo dichiarato dal fabbricante 10', sviluppo che effettuo 5' (10 minuti meno il 50%)
Pellicola marchiata 100 dal fabbricante, imposto 50 sull'esposimetro e misuro le ombre. Sviluppo dichiarato dal fabbricante 10', sviluppo che effettuo 6' 40" (10 minuti meno il 30%).
Ma poi chiaramente dipende.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 15:50
da anonymous1
Grazie chrome max, ora grazie a tutti voi mi sta venendo voglia di spararmi un rullo cosi, senza fare complimenti! e poi stasera sviluppare seduta stante. Ma pori!!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 16:06
da Silverprint
Ti ha già risposto Chromemax. :)

Aggiungo solo una considerazione in base alla frase che segue, perché potrebbe essere basata su una considerazione sbagliata:
foen85 ha scritto:il datasheet del rilevatore dichiara 10 minuti @ 100asa quindi empiricamente vado di 5 minuti @ 50 asa (miei) e il terzo da dove lo tolgo?
Hai già tolto la metà (che forse è troppo con un 100 iso) che altro devi togliere? :-\

Ma la cosa da capire è che non esiste una proporzionalità diretta tra iso dichiarati, iso impostati e tempo di sviluppo.
Cioè se è suggerito un tempo X di sviluppo a 100 iso di I.E. ed espongo a 50 iso per la S.E. non devo mica per forza togliere la metà del tempo di sviluppo. La sensibilità effettiva è una cosa, il tempo di sviluppo non è in relazione con essa, il tempo di sviluppo è in relazione al contrasto che voglio ottenere.

Gli Iso ed il tempo di sviluppo sono grandezze indipendenti quando si usa la Sensibilità Effettiva

Se invece si lavora con l'I.E. e si misura sul grigio medio si instaura una relazione tra iso impostati e tempi di sviluppo... Ma questa relazione è inventata, non ha una ragione tecnica per esistere, solo pratica (che poi sia spratica é un altro discorso). Il nostro scopo è proprio quello di non instaurare questa relazione al fine di poter regolare a seconda dei bisogni la latitudine di posa variando il tempo di sviluppo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 16:17
da Luca Ghedini
Introduco una variabile, sempre che abbia senso: occorre tenere conto del tipo di luce dell'ingranditore e in che modo?
Io stampo sempre a luce diffusa e ricordo che quando abbandonai i condensatori, mi trovai negativi troppo "leggeri" di contrasto e dovetti riparametrare le mie abitudini di sviluppo.
Sto per riprendere il cammino inverso, sempre in modo empirico, però ;-( dato che mi appresto ad usare il 138 a luce condensata.
Per intenderci: se stampando a luce diffusa ottengo con la Tri-X oggetto della discussione, negativi equilibrati, tali da essere stampati per lo più con una filtratura di 2 1/2 - 3 (poi dipende dalla carte..), riservandomi così "libertà di movimento" per soggetti eventualmente più o meno contrastati, esponendo a 320 e sviluppando per 11 minuti in D 76 1+1 (ho letto, ma a me piace..), nel momento in cui dovrò esporre e sviluppare per la luce condensata, per ipotesi dovrò esporre (dati ipotetici), a 250 e sviluppare per 9 minuti.
C'è una logica o penso delle cose del tutto assurde?
Ciao
Edit:
introduco un'altra variabile: le ottiche.
se scatto con la Rollei e il Planar 3.5, caratterizzato da un basso macrocontrasto, posso permettermi di esporre ad una sensibilità maggiore e sviluppare di conseguenza; se uso ad es. un Nikkor 50, più contrastato, dovrò comportarmi di conseguenza per avere un negativo che abbia la stessa "latitudine"

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 16:38
da chromemax
nel momento in cui dovrò esporre e sviluppare per la luce condensata, per ipotesi dovrò esporre (dati ipotetici), a 250 e sviluppare per 9 minuti.
Come ha detto Andrea, sensibilità effettiva e sviluppo non sono correllati: con l'esposizione fisso la densità delle ombre, con lo sviluppo fisso la densità delle luci, variando lo sviluppo si regola il contrasto che però "ruota" fissato al perno dell'esposizione sulle ombre --in termini di curva caratteristica, la pendenza (contrasto) varia avendo come pivot il punto di esposizione--.
Con la luce condensata la massima densità del negativo stampabile sulla carta dovrà essere un po' più bassa (ci penserà poi l'effetto Callier ad alazarla) quindi, a parità di contrasto del soggetto, si dovrà sviluppare un po' di meno, ma questo, per quanto detto sopra, è indipendente dall'esposizione e quindi dalla SE.
Questo in buona approssimazione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 16:44
da chromemax
se scatto con la Rollei e il Planar 3.5, caratterizzato da un basso macrocontrasto, posso permettermi di esporre ad una sensibilità maggiore e sviluppare di conseguenza; se uso ad es. un Nikkor 50, più contrastato, dovrò comportarmi di conseguenza per avere un negativo che abbia la stessa "latitudine"
Al netto del flare, che è una bruttissima bestia da gestire, il "contrasto" delle ottiche è imho da pensare in termini di acutanza e risoluzione e quindi semmai a livello di microcontrasto/acutanza/risoluzione dell'accoppiata pellicola/sviluppo, non c'entrano con lo scarto di luminanza del soggetto e lo scarto di densità del negativo che abbiamo fin qui discusso. In altri termini un obbiettivo moscio non diventa un mostro di acutanza se sviluppo un po' di più, così facendo si ottengono solo delle alteluci difficili da rendere in stampa. Sempre al netto del flare, come ho specificato sopra.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 17:02
da Silverprint
Ciao Luca! :)

Lieto del tuo intervento attivo!

Aggiungo, poco, a quel che ha detto Chromemax...

Nel tuo caso io mi preoccuperei di stabilire degli ordini di grandezza, vale a dire che se non vario lo sviluppo in base al contrasto della scena e mi riservo di intervenire in stampa partendo da un tempo medio di sviluppo abbastanza centrato, preoccuparsi poi di cose molto meno influenti, se lo sono, come le ottiche di ripresa non ha molto senso: per quanto diverse non saranno mai tanto diverse quanto le condizioni di ripresa! ;)

Lo stesso discorso varrebbe passando dall'ingranditore a luce diffusa a quello a condensatore... ma ragioniamoci un po' su. C'è condensatore e condensatore e luce diffusa e luce diffusa... Il 138 come condensatore, per esempio, non è particolarmente duro, specialmente con la lampada tipo "golia" (quelle grosse), sempre in casa Durst il 1200 a condensatore è un poco più duro (almeno i miei... :)) ); così come (viceversa) la CLS-1000 è un pelino più brillante della CLS-501. La testa a luce fredda ZBE (Oriental) VC-CLS che è sempre a luce diffusa aveva invece una taratura (di base) dura, a livello di una a luce condensata e forse più, ma naturalmente non presentava effetto Callier; effetto Callier che è il responsabile del diverso comportamento dei due tipi di illuminazione.
L'effeto (bloccaggio delle parti dense) è super-prporzionale, ovvero con negativi morbidi quasi non si presenta mentre può essere drammatico su negativi densi.
Insomma io NON sono d'accordo col dare percentuali fisse di variazione del tempo di sviluppo passando da un sistema all'altro, dipende molto, troppo da troppe cose potrebbe essere necessario intervenire (anche pesantemente), ma anche no, in pratica... verifica! :ymhug:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 17:09
da Luca Ghedini
Lavorando con pellicola in rullo trovare una modalità di sviluppo "media" è quasi gioco forza, salvo girare con tre corpi (o tre magazzini, ma non ho più l'Hasselblad), con le etichette sui dorsi N, N + 1 e N - 1 :-)
La musica cambierà quando avrò la 4x5 e avrò imparato a caricare le pellicole ;-)
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 18:22
da anonymous1
Beh così sto bollendo.
Quante variabili ma soprattutto ora che ho capito differenza tra Se è Ie, una volta che lavoro in se come calibro da zero il tempo di sviluppo?
All'atto pratico io faccio finta di non avere una tabella, espongo le ombre per la SE, arrivò a casa prendo tank e brodaglie e cilindri chiudo baracca e burattini e poi?

Se sono tardo apriamo una sezione arteriosclerosi dedicata ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 19:13
da Silverprint
Ciao Foen!

Ma non hai letto la risposta di Chromemax?

Questa:
chromemax ha scritto:pellicola marchiata 400 dal fabbricante, imposto 200 sull'esposimetro e misuro le ombre. Sviluppo dichiarato dal fabbricante 10', sviluppo che effettuo 5' (10 minuti meno il 50%)
Pellicola marchiata 100 dal fabbricante, imposto 50 sull'esposimetro e misuro le ombre. Sviluppo dichiarato dal fabbricante 10', sviluppo che effettuo 6' 40" (10 minuti meno il 30%).
Ma poi chiaramente dipende.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 20:56
da chromemax
lavorando con pellicola in rullo trovare una modalità di sviluppo "media" è quasi gioco forza
Già, peccato che le gradazioni di contrasto della carta da stampa permettano aggiustamenti di contrasto molto inferiori di quelle possibili variando lo sviluppo della pellicola :(
La musica cambierà quando avrò la 4x5 e avrò imparato a caricare le pellicole
Caricare la pellicola nello chassie è facilissimo, molto più facile che caricare un rullino 35mm in alcune macchine :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2012, 21:04
da Luca Ghedini
chromemax ha scritto:
lavorando con pellicola in rullo trovare una modalità di sviluppo "media" è quasi gioco forza
Già, peccato che le gradazioni di contrasto della carta da stampa permettano aggiustamenti di contrasto molto inferiori di quelle possibili variando lo sviluppo della pellicola :(

Ad alcune foto si rinuncia...
La musica cambierà quando avrò la 4x5 e avrò imparato a caricare le pellicole
Caricare la pellicola nello chassie è facilissimo, molto più facile che caricare un rullino 35mm in alcune macchine :)
Se da ragazzo sapevo caricare la IIIg allora ce la posso fare?

:-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/10/2012, 13:52
da anonymous1
Silverprint ha scritto:Ciao Foen!

Ma non hai letto la risposta di Chromemax?

Questa:
chromemax ha scritto:pellicola marchiata 400 dal fabbricante, imposto 200 sull'esposimetro e misuro le ombre. Sviluppo dichiarato dal fabbricante 10', sviluppo che effettuo 5' (10 minuti meno il 50%)
Pellicola marchiata 100 dal fabbricante, imposto 50 sull'esposimetro e misuro le ombre. Sviluppo dichiarato dal fabbricante 10', sviluppo che effettuo 6' 40" (10 minuti meno il 30%).
Ma poi chiaramente dipende.
Ok Andrea, quello come base di partenza ma poi come discrimino un aumento del tempo o una diminuzione sempre ipotizzando di usare la stessa coppia di pellicola rivelatore.

Per esempio sarà una scelta discutibile ma io ho scelto di usare sempre e solo il ordinali in quanto per i miei usi riesco a conservarlo e stoccarono meglio. So che è strano ma preferisco imparare ogni segreto ed usarlo in varie diluizioni piuttosto che averne tre o quattro di rivelatori e raffazzonare ogni volta. Penso che perdere giocoforza tutte le caratteristiche di ognuno.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/10/2012, 16:05
da Silverprint
foen85 ha scritto:Ok Andrea, quello come base di partenza, ma poi come discrimino un aumento del tempo o una diminuzione?
Meriteresti una ramanzina... [-x

:))

L'argomento è stato trattato per gran parte del thread... ti perdono perché è lungo! :ymhug:

Determinerai le variazioni da apportare al tempo di sviluppo in base ai risultati che otterrai in stampa!
La base è questa: se i negativi risultassero morbidi, cioè da stampare su gradi superiori al 2 (senza interventi) aumenterai il tempo di sviluppo, viceversa lo diminuirai se risultassero duri.

Per il resto, visto che è già tutto scritto nel thread... dovresti rileggere!
In fondo basta (ancora) un'oretta... dai! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/10/2012, 20:55
da -1Turbo-
Silverprint ha scritto: -Cut-
Per il resto, visto che è già tutto scritto nel thread... dovresti rileggere!
In fondo basta (ancora) un'oretta... dai! :)
Sul blog c'è anche il riassunto ~o)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/10/2012, 16:33
da anonymous1
Ecchediamimine scusate,io speriamo che me la cavo.


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/10/2012, 16:50
da Luca Ghedini
Ho appena finito di stampare alcune foto di prova, scattate tentando di seguire - maldestramente - le indicazioni raccolte in questa discussione.
Fomapan 100 in formato 120; esposimetro a mano impostato su 64 asa; sviluppo in D 76 1+1 per 8 minuti, laddove il "bugiardino" ne indica 10; esposizione calcolata misurando il punto più scuro della scena che volevo mantenesse ancora un barlume di dettaglio e, poi, portandolo in "zona II" chiudendo 3 stop rispetto all'indicazione dello strumento.
Stampa con M605 con testa a colori su Fomabrom baritata a contrasto variabile, sviluppata in Neutol Wa.
Morale della storia, scene con contrasto - secondo il mio occhio - normale/basso, si stampano con la filtratura del 3 - 3 1/2; scene a più alto contrasto (ad es. piazza assolta con portico ovviamente all'ombra), con filtratura 2 - 2 1/2.
Con una valutazione a stima (?!?), meglio ancora sarebbe impostare una sensibilità effettiva di questa pellicola a 50 asa.
Le filtrature sarebbero cambiate se avessi usato l'altra carta che ho in casa, la Efke Varycon, che è più "dura".
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 16:34
da natale.cuomo
Luca Ghedini ha scritto:Ho appena finito di stampare alcune foto di prova, scattate tentando di seguire - maldestramente - le indicazioni raccolte in questa discussione.
Fomapan 100 in formato 120; esposimetro a mano impostato su 64 asa; sviluppo in D 76 1+1 per 8 minuti, laddove il "bugiardino" ne indica 10; esposizione calcolata misurando il punto più scuro della scena che volevo mantenesse ancora un barlume di dettaglio e, poi, portandolo in "zona II" chiudendo 3 stop rispetto all'indicazione dello strumento.
Stampa con M605 con testa a colori su Fomabrom baritata a contrasto variabile, sviluppata in Neutol Wa.
Morale della storia, scene con contrasto - secondo il mio occhio - normale/basso, si stampano con la filtratura del 3 - 3 1/2; scene a più alto contrasto (ad es. piazza assolta con portico ovviamente all'ombra), con filtratura 2 - 2 1/2.
Con una valutazione a stima (?!?), meglio ancora sarebbe impostare una sensibilità effettiva di questa pellicola a 50 asa.
Le filtrature sarebbero cambiate se avessi usato l'altra carta che ho in casa, la Efke Varycon, che è più "dura".
Ciao
Perdona, non ho letto la discussione quindi mi riferisco solo a questo intervento.
L'esposimetro esterno è tarato sul grigio 18% (corrispondente al tono medio - zona V). Se vuoi preservare le basse luci devi mettere in conto una perdita sulle alte aluci, in base alla latitudine di posa della pellicola, quindi va bene esporre la pellicola a 64 ISO ed allungare il tempo di sviluppo ma suggerisco di agitare la tank il meno possibile, massimo un rovesciamento ogni minuto seguito da un paio di battute sul top per eliminare le bolle.
Per aprire un pò le ombre senza bruciare le luci io tolgo il rivelatore dalla tank un minuto prima del tempo previsto e verso acqua (500cc per il 120) quindi batto ed aspetto un paio di minuti prima dell'arresto vero e proprio. Il contrasto sarà un pò più morbido quindi va compensato agendo localmente con maschere. Volendo si possono anche fare maschere selettive (cartoncini opportunamente forati o sagomati) e ricorrere a filtrazioni diverse, certo è molto laborioso. Un altro metodo è quello di bagnare il foglio con rivelatore e poi asciugarlo con carta assorbente: esporlo per una frazione del tempo necessario quindi aspettare qualche minuto perché si verifichi l'effetto adiacenza, infine completare l'esposizione e lo sviluppo in bacinella. Occorrono prove, tempo e materiale ma l'esperienza che se ne ricava torna molto utile.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 16:46
da Silverprint
Caro Natale,

Forse faresti meglio a leggere il thread prima di intervenire, infatti il tuo intervento è un po' a sproposito e contiene errori, di metodo e di principio.

Il primo e più sostanziale errore è che la latitudine di posa è variabile e la sceglie il fotografo regolando l'energia dello sviluppo, quindi NON è vero che per salvare le ombre bisogna sacrificare le luci. In caso di alto contrasto ed esposizione maggiore poi casomai lo sviluppo va ridotto e non aumentato...

Mi fermo a questo per non andare ulteriormente Off-topic.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 18:24
da franny71
bene, caro Andrea, oggi avevo del tempo e mi sono dedicato a mettere in pratica i tuoi insegnamenti...
o almeno, ci ho provato.
avevo un rullino esposto per le ombre, a cui ho fatto fare un tuffo nel rodinal...
efke 50 esposta a 32, rodinal 1+50 per 6 minuti invece dei 9 che indicano come tempo corretto.
situazioni di luce in fase di ripresa ad alto contrasto, ero a Paestum, ed ho scattato delle classiche ai templi...
ho valutato un 30% di sviluppo in meno, e a fine sviluppo i fotogrammi risultano ben leggibili...
fin qui tutto ok, ma ora viene il bello...
oggi ho stampato un paio di fotogrammi del tempio in questione, bromor st50 1+4 invece che 1+9...
esposizione 22 sec. a f8.
questo dopo provinatura è stato il tempo che ho valutato migliore per restituirmi i bianchi che ritenevo giusti, ilford baritata a contrasto, senza filtri, quindi presumo 3,
prima di asciugarsi mi sembrava buona, non perfetta, ma ora che è asciutta mi ritrovo con una compressione sui mezzi toni, il bianco secondo me cade in zona VII, il nero in zona IV.
insomma, non è un granchè.
la baritata in questione è molto poco reattiva secondo me, tempi di comparsa intorno ai 30-40 sec, contro i 10-15 della rc.
ho sviluppato a fondo, 3 minuti, e per la prima volta ho usato il doppio fix, 1+9.
come potrei estendere la stampa sia verso i neri che verso i bianchi?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 18:39
da Silverprint
franny71 ha scritto:questo dopo provinatura è stato il tempo che ho valutato migliore per restituirmi i bianchi che ritenevo giusti...
E "i neri"? In stampa bisognerebbe regolare il contrasto...
franny71 ha scritto:ilford baritata a contrasto, senza filtri, quindi presumo 3,
Scusa, quale Ilford? Galerie, Ilfobrom, MG IV...
franny71 ha scritto:prima di asciugarsi mi sembrava buona, non perfetta, ma ora che è asciutta mi ritrovo con una compressione sui mezzi toni, il bianco secondo me cade in zona VII, il nero in zona IV.
Asciugandosi le baritate scuriscono, a volte molto. È normale e bisogna tenere conto.
Però la frase "compressione sui mezzi toni" e quel che segue credo di non capirlo... :-\
Ci sono le Zone in ripresa, ovvero la pre-visualizzazione e le Zone in stampa. Intendi dire che le zone in stampa non corrispondono a quelle visualizzate, cioè che quello che visualizzasti come "bianco" è troppo scuro (n Zona VII invece che VIII od oltre) e quello che visualizzasti come grigio scuro (zona IV) è diventato "nero"?

Se il tempo di comparsa è di 30/40 secondi con uno sviluppo forte e concentrato forse lo sviluppo è andato... Comunque partendo da un tempo di comparsa simile 3 minuti di sviluppo sono un fattore compreso tra 4,5 e 6, insomma NON è stata affatto sviluppata a fondo, anzi ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 19:05
da franny71
rispondo in serie:
i neri mi sono sembrati buoni in fase di provinatura, quindi non sono intervenuto su contrasto
la carta, hai ragione, scusa, ilford MG IV
ora che è asciutta mi ritrovo con i bianchi più scialbi, avrei voluto una zona VIII, e i neri non neri, diciamo che avrei pensato a una zona III
lo stesso sviluppo l'ho utilizzato pure per stampare la RC, con tempi di comparsa di 10-15 sec.
l'esposizione dello stesso negativo per baritata ha voluto il doppio della luce, è la carta che è andata?
il rivelatore lo escludo, proprio per la considerazione di cui sopra.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 19:08
da franny71
dimenticavo, uso sempre un fattore 6 per lo sviluppo, sbaglio?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 20:10
da natale.cuomo
franny71 ha scritto:rispondo in serie:
i neri mi sono sembrati buoni in fase di provinatura, quindi non sono intervenuto su contrasto
...
Non è immediato farci l'occhio. Con la lampada rossa i toni sembrano tutti più scuri e si finisce per avere toni grigi. La lampada giallo-verde aiuta agli inizi, ma la cosa migliore è fare il provino, prendere nota, osservarli asciutti il giorno dopo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 20:50
da Luca Ghedini
natale.cuomo ha scritto:
franny71 ha scritto:rispondo in serie:
i neri mi sono sembrati buoni in fase di provinatura, quindi non sono intervenuto su contrasto
...
Non è immediato farci l'occhio. Con la lampada rossa i toni sembrano tutti più scuri e si finisce per avere toni grigi. La lampada giallo-verde aiuta agli inizi, ma la cosa migliore è fare il provino, prendere nota, osservarli asciutti il giorno dopo.
Magari i provini li ha guardati con la luce buona ;-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 21:05
da Silverprint
@Nicola.Cuomo

Beh... speriamo che usi la luce rossa con le carte multigrade e che giustamente non giudichi la stampa in bacinella. Tra l'altro utilizza lo sviluppo fattoriale il che le dovrebbe far pensare che giustamente osservi le stampe in luce bianca.

Vedo che continua ad intervenire senza curarsi di leggere... :(
La pregherei di astenersi dal continuare ad intervenire a sproposito.

@Franco

La MG IV vorrebbe sviluppi più decisi, con un fattore 6 si rischia di non farle trovare un buon nero e di impastare i toni bassi. E sì... forse è un po' arrivata.
Un fattore 6 è adatto a carte più reattive e la MG IV è tra le meni reattive, anzi come dice Chromemax è proprio gnucca!

Riassumendo, per quanto riguarda le luci credo che il problema sia il dry-down, ovvero lo scurimento post asciugatura, per i toni scuri potrebbe essere sviluppo insufficiente.
Quindi la stampa è un poco sovra-esposta, e molto probabilmente sotto-sviluppata.

Ah... senza filtro il grado della MG IV è quasi un grado 2, appena più morbido.
Sarebbe bene usare i filtri, è più pratico quando si voglia cambiar contrasto.,

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 21:18
da franny71
grazie andrea, quindi ho una 70ina di fogli di MG IV andati, comprati ad aprile...
proverò a filtrarla, ma oramai credo che non serva poi a molto...
sono decisamente abbattuto per la carta....

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 21:25
da Silverprint
Ma non sono mica sicuro... ho detto "forse"!
Peraltro l'MG si conserva abbastanza bene. L'hai presa da un rivenditore che ha smercio o l'hai trovata abbandonata in un cantuccio?

Ce l'hai un po' di Kodak Dektol?
Sono decenni che non inzuppo un foglio nel Bromor... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/10/2012, 23:51
da chromemax
Sono decenni che non inzuppo un foglio nel Bromor...
Lo sviluppo della mia prima pellicola :x :x :x

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/10/2012, 8:36
da franny71
Silverprint ha scritto:Ma non sono mica sicuro... ho detto "forse"!
Peraltro l'MG si conserva abbastanza bene. L'hai presa da un rivenditore che ha smercio o l'hai trovata abbandonata in un cantuccio?

Ce l'hai un po' di Kodak Dektol?
Sono decenni che non inzuppo un foglio nel Bromor... ;)
presa da fotomatica, quindi non ho idea di quanto sia vecchia...
ce l'ho si un pò di dektol, tu credi che possa andar meglio con questa carta?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/10/2012, 10:47
da franny71
Aggiornamento:
ho rifatto nuovamente la provinatura ieri sera, stamttina a stampa asciutta ho valutato meglio...
il tempo corretto per me è 27 sec. a f8.
ho fatto anche una provinatura sui contrasti, e anche qui il grado 3 e 1/2 era il più adatto.
morale, 27 sec ad f8 grado 3 e 1/2 ed ho finalmente la mia stampa...
sempre in bromor 1+4 di ieri sera.
certo, il tempo di comparsa di 40 secondi non mi ha aiutato, ho sviluppato per 320 sec, stoppato 30 e fissato 2 volte per 1 e 1/2...
questa mi piace veramente tanto, finalmente.
Grazie a voi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/10/2012, 11:33
da mjrndr
Evvai! Rientrato lo scoramento da "acquisto sbagliato"?

Io invece mi accodo per un paio di domandine:
In procinto del primo sviluppo ho visto bene di rileggermi sto post, e mi si sono incasinate ancora di più le idee :D
Da quando ho letto questo post ho modificato il modo in cui espongo. Nel dettaglio usando una trix 400 ho impostato gli asa della macchina a 200 per avvicinarsi alla sensibilità effettiva ed espongo per le ombre ( oppure, quando le ombre sono lontane e non posso andare fisicamente a misurarle, applico la teoria del "nel dubbio sovraespongo" andando a sentimento nel valuta di quanti stop siano più scure le ombre, di solito da +1 a +3 stop )
In sostanza mi ritrovo a sovraesporre di alcuni stop (>1 di sicuro) rispetto a come facevo prima.

E qui cominciano i problemi...

A un certo punto del 3D si dice che, visto che l'esposimetro da un valore in zona V e che io misuro le ombre, dovrei sottoesporre di due stop se voglio metterle in zona III . E questo proprio non l'ho capito...
Prima sovraespongo e poi sottoespongo?

Per ora questo ultimo passaggio però non lo applico.

Arriviamo ora al problema:
Premesso che ho capito che con lo sviluppo non modifico ne sensibilità nè il dettaglio nelle ombre ma vado ad agire solo sul contrasto e le luci mi trovo tuttavia a dover scegliere un tempo di sviluppo per la mia prima pellicola.

Come sviluppo ho l'ilfosol 3 e, da datasheet, la trix 400 va sviluppata a 7.30' se si usa una IE di 400 e 5.30' per i 200.

Ho deciso che modificherò solo il parametro del tempo nello sviluppo, lasciando immutati le agitazioni, e quindi vorrei cominciare a trovare un tempo 0 che stia tra il sottosviluppo (-) ed il sovra sviluppo (+) in modo da avere un riferimento da cui poi effettuare un braketing di sviluppo per vedere come si modifica il negativo .

Visto che i tempi sono dati per l'ie , come mi comporto?

E per gli sviluppi successivi, di quanto devo modificare i tempi per avere una variazione visibile ma non esagerata?
Dal datasheet i tempi sono di
125 asa 5.00'
200 asa 5,30' (+ 30")
400 asa 7,30' (+ 120")
800 asa 10,30' (+180")

Ma non so in che modo potrei utilizzare questi valori ( di cui per altro con capisco il rapporto che li lega) per ricavare degli step da applicare per variare lo sviluppo, anche perché questi parlano di sensibilità e , se non ho capito male, noi adepti dell'incasinarci la vita parliamo di contrasto e luci.

Mi sono spiegato?

Ps: Il problema di sto forum è che mi fornisce un sacco di informazioni (che una volta probabilmente si sarebbero apprese in anni) ma a me mancano basi ed esperienza...

Grazie per il paziente aiuto

Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/10/2012, 13:45
da Silverprint
Ciao Andrea!

Vedo che t'applichi! :D

La confusione (non solo tua, ma un po' di tutti ;) ) cioè il passaggio difficile da capire è la differenza tra "logica della media" e quindi esposizione con I.E. (variabile) ed "esposizione per le ombre" usando la S.E. (non variabile).

Premesso che il risultato finale DEVE essere lo stesso, cioè che l'esposizione corretta è UNA sola, sono due modi di ragionare completamente diversi e NON si possono mischiare, o si ragiona in un modo o nell'altro.

I tempi di sviluppo forniti dai fabbricanti (di solito) sono riferiti all'I.E. ovvero prendono come riferimento (grossomodo) il grigio medio. Vale a dire che impostando l'I.E. suggerito e sviluppando per il tempo suggerito per quell'I.E. si otterrà sulla stampa (sempre grossomodo) un grigio medio, quando in ripresa si sia misurato un grigio medio e si siano seguite le indicazioni dell'esposimetro. Ma usando l'I.E. bisogna lavorare sui toni medi e trovare il modo di aggirare l'errore intrinseco di esposizione che si produce all'aumentare del contrasto della scena ripresa. In pratica esponendo via via di più di quanto consiglia l'esposimetro man mano che il contrasto aumenta... questa cosa è equivalente all'impostare I.E. più bassi in scene di alto contrasto e poi sviluppare meno per, appunto, compensare l'alto contrasto della scena.

Al momento tu stai lavorando con l'I.E. (anche se imposti un valore iso uguale alla S.E.), cioè stai esponendo sui toni medi e compensando ad occhio l'errore intrinseco di esposizione. Può funzionare benissimo, ma richiede esperienza ed una bella dose di esperimenti non riusciti... ;)
Lavorare con la S.E. ed esporre per le ombre prevede invece un diverso approccio alla interpretazione dei dati esposimetrici. Ed è questa la parte che non applichi e dici di non aver capito.

È spiegato nel thread... e ci vuole un po' a riscriverlo. Ti proporrei al momento una nuova lettura, ma naturalmente e come sempre risponderò alle successive domande. :)

Ritornando al tempo di sviluppo da usare con la Tri-x una buona base di partenza è vicina al 50% del tempo suggerito per un I.E. di 400 iso... naturalmente questa è una indicazione MOLTO generica che dipende molto dal rivelatore in uso e dal gusto personale e che andrebbe verificata in stampa. Comunque SE l'esposizione è stata adeguata tempi di sviluppo di quest'ordine di grandezza sono abbastanza azzeccati.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 19/10/2012, 21:42
da mjrndr
Non demordo...

Ho riletto il 3D con tanto di sottolineature :D Immagine

E torno alla carica...

Mi si è (spero) chiarito un passaggio che non avevo ben capito, nascosto tra dissertazioni sul Nicolameter: avevo inteso che l'uso della SE portasse ad una sostanziale sovraesposizione data da un impostazione iso più bassa sommata alla esposizione solo per le ombre, non avevo inteso il discorso della successiva sottoesposizione da applicare per portare le ombre sotto la zona V in cui l'esposimetro le posizionerebbe.

In pratica io sovraesponevo e basta...

A questo punto comincerò a sviluppare con metà tempo del data sheet come primo standard, poi proverò a variare i tempi per vedere come si modifica il contrasto.

Mi portò avanti chiedendo, indicativamente, quale può essere una variazione di tempo da applicare per avere un sovra/ sottosviluppo visibile ma non esasperato, in modo da potermi regolare con i test.

@silverprint: sento di volerti ringraziare: seppur digiuno di questi argomenti ho l'impressione che queste cose che pazientemente spieghi, pure ai testoni come me, non siano "cose di routine" ma una conoscenza ben più complessa e frutto di tempo ed impegno per apprenderla. Per cui un grazie per la generosità modesta con cui ce la condividi, è forse il bello di internet che un semplice appassionato alle prime armi possa "salire sulle spalle" di qualcuno di così preparato ( e includo tutti quelli da cui ho appreso in questo forum) È incredibile come ,nel poco tempo in cui bazzico questo forum, io abbia attinto a tante informazioni in svariati ambiti della fotografia. Grazie ancora.


Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 19/10/2012, 22:05
da Silverprint
mjrndr ha scritto:Ho riletto il 3D con tanto di sottolineature :D
:D Grande! 1000 punti per la pazienza!
mjrndr ha scritto:@silverprint: sento di volerti ringraziare...
Ma prego! :ymblushing: Il fatto che in tanti leggiate e vi applichiate a queste cose "difficiline" è di per sé un grande ringraziamento.
mjrndr ha scritto:Mi portò avanti chiedendo, indicativamente, quale può essere una variazione di tempo da applicare per avere un sovra/ sottosviluppo visibile ma non esasperato, in modo da potermi regolare con i test.
Uh... dipende un po' dal rivelatore e dalla pellicola, ci sono accoppiante più o meno reattive. Un 20% è sicuramente visibile, un 50% è un intervento tosto. Una via di mezzo (30%) può essere una base per iniziare a far prove.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 19/10/2012, 22:14
da franny71
mi voglio accodare ad Andrea mjrndr per i ringraziamenti a Andrea Silverprint anche io per lo stesso motivo, sono passato da 0 a 3 proprio grazie a te e a tanti altri sul forum, 3 perchè sono io il "limitato", non per causa vostra di sicuro...
sto leggendo questa discussione almeno un giorno si ed uno no, nemmeno anselmo ha avuto questo impatto con me...
insomma, grazie a tutti voi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/10/2012, 22:51
da RagazzoElfo
Salve a tutti, purtroppo ho molto meno tempo da dedicare alla fotografia di quanto mi piacerebbe avere...ma finalmente son riuscito a fare il primo passo e mezzo del lavoro di test di doppio bracketing, stampando dei provini a contatto dei negativi in questione.
Chiedo perdono per la pessima qualità delle immagini non ho uno scanner e sono stato costretto a fotografare le stampe, e non ci ho poi perso molto tempo in post-elaborazione...Ovviamente il risultato è qualcosa di decisamente distante dalle foto originali, le metto comunque giusto per dare un'idea, visto che comunque son solo provini, per avere dei risultati veramente valutabili devo trovare il tempo di passare alla fase di stampa seria...
Non fidatevi troppo nemmeno dei confronti tra striscie, dato che sono montaggi di fogli diversi (ho provinato ogni rullino su un foglio 24x30, poi ho riunito le strisce della stessa scena con un maldestro lavoro su gimp per rendere più facile l'osservazione)...anche se fotografati nelle stesse condizioni ho notato che -nonostante abbia cercato di evitarlo- in alcuni punti il riflesso delle lampade sulla superficie semilucida della carta altera abbastanza i valori.
Quindi grossomodo un'idea dei risultati che ho ottenuto le immagini qua sotto consentono di averla, ma non andate a fare confronti puntigliosi dato che ci sono almeno 3 livelli cumulati di 'alterazione' (provino a contatto -tra l'altro su carta diversa da quella che userò poi- invece che stampa vera, riproduzione digitale della fotografia, post-elaborazione)


Pellicola:
ILFORD Delta 400 Pro

Macchine:
Contax 139Q
YASHICA FRI
YASHICA FX3 super2000

Obiettivo:
Zeiss Planar 1.7/50

Esposimetro:
Gossen Lunasix F (30°) @200ISO

Sviluppo:
ID-11 1+1 fresco, 20° costanti
7'; 10'; 14' (il tempo ad bugiardino per la Delta 400 I.E.400 in ID-11 1+1 20° è 14')

Provini stampati su Kodak Polimax III scaduta, DURST M601 filtro 2, PF TD-30 1+1 10xtComparsa


Scena alto contrasto:
ombre (pino) EV 10, zona III --> EV(0) 12
f11 t'125(-2)-'8(+2)
Immagine


Scena medio contrasto:
ombre (foglie edera a dx) EV 11, zona III --> EV(0) 13
f8 t'500(-2)-'30(+2)
Immagine


Scena basso contrasto:
ombre (tra la pervinca in basso a dx) EV 10, zona III --> EV(0) 12
f8 t'250(-2)-'15(+2)
Immagine


Scena bassissimo contrasto, interno (due lampade 500W, una riflessa):
ombre (fondo nero) EV 8, zona II --> EV(0) 11
f8 t'125(-2)-'8(+2)
Immagine

Ditemi se ho fatto qualche boiata o se qualcosa non l'ho spiegato a sufficienza

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/10/2012, 23:01
da Silverprint
:ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:

Bravissimo Ragazzo Elfo!!! :-bd

Si capisce perfettamente e tutto corrisponde alla "teoria". Col contrasto del negativo che sale all'aumentare del tempo di sviluppo e la latitudine di posa che si riduce.

Passando alle stampe risulterà ancora più evidente.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/10/2012, 10:44
da chromemax
Complimenti per la costanza, hai fatto un bel lavoro.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/10/2012, 9:41
da fabriziog
Salve a tutti, preso dal lavoro che mi lascia pochissimo tempo per altri, posto anche io i risultati del test. Le foto sono delle stampe 13X18. Il bracketing è di 3 foto e non 5. Manca ancora un test, quello ad alto contrasto ma non riesco a trovare una giornata per fare le 9 stampe.

La prima serie: lettura nella zona scura e poi sottoesposto di 2 stop per portare la zona scurain zona III

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/10/2012, 9:44
da fabriziog
Seconda serie, sottoesposizione di 1 STOP rispetto alla lettura dell'esposimetro
Sottoesposizione di uno STOP, sviluppo 8min (100% del tempo da bugiardino)
Sottoesposizione di uno STOP, sviluppo 8min (100% del tempo da bugiardino)
Sottoesposizione di uno STOP, sviluppo 7min (85% del tempo da bugiardino)
Sottoesposizione di uno STOP, sviluppo 7min (85% del tempo da bugiardino)
Sottoesposizione di uno STOP, sviluppo 6min (65% del tempo da bugiardino)
Sottoesposizione di uno STOP, sviluppo 6min (65% del tempo da bugiardino)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/10/2012, 9:47
da fabriziog
Terza serie, esposizione come lettura esposimetro
Esposizione "nominale", sviluppo 8min (100% del tempo da bugiardino)
Esposizione "nominale", sviluppo 8min (100% del tempo da bugiardino)
Esposizione "nominale", sviluppo 7min (85% del tempo da bugiardino)
Esposizione "nominale", sviluppo 7min (85% del tempo da bugiardino)
Esposizione "nominale", sviluppo 6min (65% del tempo da bugiardino)
Esposizione "nominale", sviluppo 6min (65% del tempo da bugiardino)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/10/2012, 10:16
da Silverprint
Ciao Faddort!

Che lavorone... :)

Potresti organizzarle a gruppi in una sola immagine? Così mi pare difficoltoso fare i confronti...

Il post di Ragazzo Elfo è un ottimo esempio e rende bene l'idea (anche se sono solo provini), con le stampe le differenze dovrebbe essere ancora più visibili.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/10/2012, 10:43
da fabriziog
Ok Andrea, devo trovare un modo per mettere assieme le foto senza dover scaricare a pc programmi di fotoritocco. Vedo cosa offre il PC :)
Ciao

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/11/2012, 11:29
da fabriziog
Riposto i risultati del test che ho fatto.
Le immagini le ho raggruppate per "esposizione". Questo perchè ho ragionato nel seguente modo.
Dopo aver impostato la SE e fate le dovute correzzioni (scatto a -2 STOP, -1 STOP ed esposizione nominale) vado a vedere cosa succede modificando i tempi di sviluppo. Per cui ho tenuto come punto fermo lesposizione per poi valutare la reazione allo sviluppo.

PRIMA SERIE, BASSO CONTRASTO
Esposizione -2 STOP
Esposizione -2 STOP
Esposizione -1 STOP
Esposizione -1 STOP
Esposizione nominale
Esposizione nominale

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/11/2012, 11:33
da fabriziog
SECONDA SERIE MEDIO CONTRASTO
Esposizione -2 STOP
Esposizione -2 STOP
Esposizione -1 STOP
Esposizione -1 STOP
Esposizione nominale
Esposizione nominale
La terza serie, contrasto elevato (oltre i 5 STOP di differenza tra uone chiare e zone scure), ancora non sono riuscito a farla, e nel breve periodo sarà molto difficile :(
Troppe poche 24 ore al giorno... servono giusto giusto per guadaganrsi da vivere, e poco più.. :wall:
Ciao
Fabrizio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/11/2012, 17:55
da Silverprint
Ottimo lavoro Fabrizio!

Mi pare che le differenze siano bene evidenti anche con variazioni del tempo di sviluppo non molto consistenti.

Unica cosa, dovresti specificare meglio la tecnica di esposizione, nel senso di dirci il "+" o il "-" a cosa sono riferiti, ovvero dove hai puntato l'esposimetro.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/11/2012, 10:38
da fabriziog
Buongiorno,
nel cerchio rosso ho indicato la zona secondo me più scura e da impostare come zona III oppure IV (questo test mi è servito anche per capie quanto scura è la zona III).
Tenendo come base a zona indicata con il cerchio ho poi misurato l'esposizione in tutti i punti in cui (sempre secondo me) c'erano delle differenze di contrasto, per capire in che zone della scala sarebbero finite.

Molto interessante è stato misurare l'esposizione anche nelle altre zone, perchè pensavo che ci fossero delle differenze di contrasto, ed invece poi misurando le differene non c'erano oppure erano di uno massimo due STOP (esperienza... tanta tanta esperienza bisogna fare).

Se credete utile, quado rientro a casa cerco gli appunti con le varie letture (che eventualente posso indicare nel fotogramma).

Ciao
Fabrizio
Misurazione serie basso contrasto
Misurazione serie basso contrasto
Misurazione serie basso contrasto
Misurazione serie basso contrasto

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/11/2012, 10:53
da fabriziog
In allegato una "scehda di registrazione scatto" che mi sono creato in base all'esperienza del test.
Io procedo così:
- stampa su formato A4 fronte e retro
- taglio a metà così da avere due schede per foglio A4

Fronte
- Dati generali come data, ora dello scatto, film usato e sensibilità impostata
- "Titolo" dello scatto
- Riquadro per fare schizzo dello scatto. Nell schizzo indico le zone (che sareppe meglio fors chiamare punti di misurazione esposizione) cerchiando la zona e dando un identificativo (A, B, C, D, E)
- Campo note

Retro
- Riporto alcuni dati (Numero film e scatto per averli sempre a portata di mano)
- Riquadro misurazione. per ogni zona (ripeto, forse meglio chiamare punti per non avere troppe cose che si chiamano "zona") indico i valori misurati con l'esposimetro.
- Riquadro zona. Indico la zona nella scala in cui il punto misurato cade (er questo sotto riporto come riferimento per "pre visualizzare" le diverse gradazioni di grigio)
- Riduadro esposizione . Prevedo al massimo 5 scatti per ogni soggetto (evtl se faccio più di 5 scatti uso un'altra scheda). Per ogni scatto riporto i dati
- Nella parte contrasto mi segno la zona A, B, C, D, oppure E che ho tenuto come riferimento e in che zona della scala la porto.

Esempio, se per me la zona D dove ho letto l'esposizione è la zona di riferimento, allora mi scrivo sotto le note di contrasto. Riferimento zona D, da portare in zona III. Così ho un collegamento tra la lettura fatta con esposimetro nella zona D e la coppia tempo diaframma che in realtà userò per fare lo scatto, in modo da tenere traccia di sotto o sovraesposizioni.

Qualsiasi consiglio per migliorarla sono accetti. Ripeto, questa scheda la ho creata partendo dall'esperienza del test, ed avendo iniziato a scattare con il MF ho bisogno di accumulare dati.
Unico "vincolo", vorrei mantenere le dimensioni del foglio entro il formato A5.

Ciao
Fabrizio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/11/2012, 18:13
da rame
Mi ci è voluto un po' per legere e digerire.... come mi sento ignorante a pensare alle ombre :((

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2012, 11:47
da imagewind
salve, per anni ho usato tri-x esposta a 400 con d76 1+1 per 10'.
Ora vorrei provarla con lo studional, chiaramente è necessario fare diverse prove, chiedo cortesemente una indicazione per iniziare: diluizione 1+30 (o 31?),
modalità di agitazione, a quanto iso esporre la tri-x.
grazie in anticipo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2012, 14:25
da Silverprint
Ciao!

Come base di partenza e per ottenere un contrasto "normale" puoi usare 7' a 20°C 1+30.
La Sensibilità Effettiva è di circa 200 iso, ma naturalmente va verificata nella singola catena.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/11/2012, 18:33
da Walter
Allora dopo aver letto tutto ...... credo di avere le idee confuse
Apro la Fotoguida "Alta scuola del Bianco e Nero" di Giampaolo Bolognesi, cerco la TRI-X + HC110 1+31 e leggo che la sensibilità effettiva è 400iso 5,5min con I.C. di 0,5.
Fin qui tuto bene, la TRI-X è un 400iso nominale e sembra che in queste condizioni la SE rispetti i dati di targa.
Se invece prndo il Microphen avrei una S.E. di 320iso a 5min sempre con I.C. di 0,5.
Ora la domanda è nel caso del Microphen quando carico il rullino in macchina cosa imposto come sensibilità? 320 o 400iso?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/11/2012, 18:37
da Silverprint
Sarebbero 320.

Attenzione però che i dati di Bolognesi sono quelli di due o tre Tri-x fa, nel senso che la Tri-x é cambiata più volte nel frattempo. Credo che ora abbia perso un po' di sensibilità e di grana...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/11/2012, 18:54
da Walter
OK grazie!!!
Purtroppo sono dati vecchi ma restano comunque una buona base di partenza da interfacciare con gli attuali bugiardini dei produttori.

PS
Ho dato un'occhiata ai tui corsi ........ dovrei trovare l'incastro giusto ma mi piacerebbe partecipare. Vediamo, mai dire mai!!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/11/2012, 19:40
da Silverprint
Walter ha scritto:mai dire mai!!!
Assolutamente mai!!! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/12/2012, 14:57
da dannieledz
Ma applicare il sistema zonale, esporre per le ombre e sviluppare per le luci ha dei limiti (per esempio) per fare foto a mano libera e senza flash in condizioni di illuminazione scarsa? O sbaglio? Per ovviare a questi problemi di solito uso pellicole 'tirate' o veloci per avere tempi accettabili per il mosso...
Forse c'è qualcosa che mi sfugge; o è più probabile che ragiono ancora con la logica della media. E' che mi affascina molto il discorso, ma non riesco a sradicare le poche nozioni (forse sbagliate) che ho acquisito fin ora...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/12/2012, 15:41
da Silverprint
Ciao Daniele, ben venuto nel kilometrico thread!
dannieledz ha scritto:Ma applicare il sistema zonale, esporre per le ombre e sviluppare per le luci ha dei limiti (per esempio) per fare foto a mano libera e senza flash in condizioni di illuminazione scarsa? O sbaglio? Per ovviare a questi problemi di solito uso pellicole 'tirate' o veloci per avere tempi accettabili per il mosso...
No, direi di no. I limiti ci sono e sono quelli delle pellicole, sistema zonale o "logica della media" quelli sono.
D'altronde, data una certa sensibilità (e quella è e rimane) a parità di dettaglio nelle zone scure l'esposizione per ottenerlo NON cambia, indipendentemente da come arrivo a calcolarla!

Tradotto in sistema zonale un tiraggio corrisponde ad una sotto-esposizione intenzionale (perdita di dettaglio calibrata e non casuale, come sarebbe invece in un tiraggio) unita ad un sovra-sviluppo per ridare densità ai toni medio alti (anche questo calibrato).
Insomma la differenza è che nel sistema zonale gli estremi sono noti e decisi dal fotografo, e necessariamente i toni medi stanno nel mezzo, mentre nel tiraggio sono noti i toni medi (all'incirca, è la logica della media, appunto) ed ignoti gli estremi... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2013, 16:56
da rgart1983
Ho un problema... Ho sempre letto qua e la sulla teoria ma ora mi sono imbattuto nei mezzi toni e non capisco cosa siano :D

Un link o una veloce disquisizione :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2013, 17:03
da Silverprint
Perdonami Rgart1983... non capisco la domanda!

Mezzi toni = i grigi? :-\

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2013, 17:45
da rgart1983
Guarda stavo parlando in un forum con un ragazzo che vuole scattare qualche rullino (bravo fotografo digitale) e arriva il saccente di turno che spara:
In scene ad elevato range dinamico perdi tutti i dettagli delle luci e il cielo esce una informe macchia bianca.
A meno di casi particolari voluti appositamente si devono esporre correttamente i mezzi toni e soprattutto stare attenti a non allungare troppo i tempi per evitare mossi vista la bassa sensibilità della pellicola, soprattuto in scene notturne.
Dopo che avevo scritto (me lo farò tatuare :D ) il classico
Esponi per le ombre sviluppa per le luci...
Alla mia domanda di cosa sia il mezzo tono, se intende un valore del sistema zonale mi dice che avrei dovuto saperlo e butta due link :-?

http://en.mimi.hu/m/photography/midtone.html

http://blog.proudphotography.com/2009/0 ... ighlights/


Ma non capisco e cercando sul forum vedo che ogni tanto ne avete parlato ma non ho trovato un post dedicato a questo termine...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2013, 18:06
da Silverprint
Ah... ok.

In effetti midtones è un termine di tanti menù di photoshop.

Col digitale dato che la latitudine di posa è fisso non possono far molto quando il contrasto è elevato o, che dir si voglia, superi l'intervallo dinamico del sensore usato.
O fanno esposizioni multiple da montare, o usano un fill-flash, o fanno un HDR. Con la pellicola, volendo, c'è più margine, quindi non abbiamo mai (o quasi) la necessità di sacrificare il dettaglio in ombra o in alte luci...

Comunque anche in digitale esporre per i toni medi è un nonsense, la gamma dinamica è nota, quindi si vede ciò che vi rientra e cosa no e si decide il da farsi.

Se gli estremi sono sotto controllo i "mezzi toni" vengono da sé, ovviamente (anche in digitale). Come vengano in analogico, per contrasto locale e tono dipende più che dalla esposizione e dall'energia dello sviluppo dalla curva caratteristica della pellicola (o meglio della somma di questa con quella della carta) e un po' anche dal tipo di rivelatore usato.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2013, 20:43
da rgart1983
Per cui con mezzi toni si intende dalla zona I alla zona IX? O solo il grigio medio cioè la onda V?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2013, 20:51
da Silverprint
Non c'è una definizione precisa o "scientifica"... i midtones vanno dal grigio scuro al grigio chiaro.
In zone potremmo dire dalla IV alla VI (più o meno), non che ci siano corrispondenze, tanto per capirsi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/02/2013, 21:15
da unprocione
Okkei. Io il 3d l'ho letto in parte :D Quasi tutto.

Ho capito e ho cancellato un mio 3d precedente. Ma ora sono davvero confusa :-s

Io voglio scattare Neopan 400. Su Dt ho trovato il foglietto della pellicola, e ci sono un sacco di curve (che credo nn sarò mai in grado di comprendere) e i vari sviluppi con i loro tempi.
Io però non so davvero come renda uno sviluppo piuttosto che un altro e quando sia indicato uno piuttosto che un altro. Pensavo che sovraesporre e poi sviluppare normalmente potesse essere un buon modo per avere tanti dettagli nelle ombre, ma forse nn è così #:-s
Io scatterò questa pellicola in esterni domenica e non so ancora che luce ci sarà, quindi lì avrà senso vedere se ci sono nuvole in cielo o se invece il cielo è bianco e brutterrimo. Chiaro che non so ancora come sarà il contrasto della scena. Ma se dovesse esserci un cielo bello, con le nuvole, e io volessi cercare di tenerlo, pur non sacrificando le ombre... non dovrei almeno sottoesporre e poi sovrasviluppare (magari senza agitazioni energiche ma solo con una diluizione minore)? E se invece ci fosse un cielo uniforme senza nuvole, bianco e brutterrimo, per avere un po' di velo in queste alte luci e non contrastare troppo l'immagine dovrei esporre per le ombre e poi sottosviluppare? Sono confusaaaa :( Davvero. Io non è che non voglia farmi lo sbattimento di leggere il 3d, anzi ho letto molto e ho anche letto Il negativo di Ansel Adams per un esame a scuola... Certo, lui aveva comunque le singole lastre e quindi aveva molto più controllo, mentre io ovviamente ho un banale 35 mm e non posso che trovare una via di mezzo decente, sperando anche che le condizioni di luce non cambino repentinamente (e quindi io mi ero pensata di scattare il cielo brutterrimo e poi ad un certo punto spunta il raggio di sole invece).
Ri-premetto che non sono io a sviluppare e che sarebbero delle indicazioni per il laboratorio.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/02/2013, 22:02
da Silverprint
Ciao!

Un po' confusa lo sei... non troppo però!

Al momento il limite più grosso è il laboratorio, a meno che questo non sia veramente di alto livello. Sviluppare i rulli da soli è facile e molto importante. La maggior causa di insoddisfazione viene proprio dal cattivo trattamento che subiscono i rulli nei laboratori... un massacro.
Anche da inesperti è difficle fare peggio di quanto normalmente fanno.
Quelli che li trattano decentemente sono pochissimi, quelli che lavorano bene li conti sulle dita.
Quindi appena puoi fai da sola! O sacrifica un bel po' di euro e rivolgiti a uno dei pochissimi.

Tornando in topic mettiamo dei palettini anti-confusione, spero semplici (e se non li troverai tali scrivilo!)

- L'ideale è avere sul negativo nel giusto intervallo di densità (cioè stampabile) tutto il dettaglio che si desidera.

- Le scene riprese possono avere un intervallo di luminosità variabile, cioè presentare più o meno contrasto. Alto contrasto è quando la differenza di luminosità tra le parti chiare e scure è elevata (fuori da uno studio c'è quasi sempre abbastanza contrasto).

- La differenza di contrasto della scena produce quindi anche negativi di contrasto diverso, questo è un (il) problema! Perché invece a noi servono sempre negativi di contrasto poco diverso!
Questo punto genera confusione... ma la stampa o il monitor, a differenza della realtà hanno un contrasto ridotto, quindi per rendere su carta la natura di luci diverse (dure, morbide) non usiamo più di tanto variazioni di gamma dinamica (che sfruttiamo quasi sempre abbondantemente) quanto variazioni di superficie occupata dai toni chiari e da quelli scuri.
Per rendere una luce dura usiamo ampie zone scure e/o ampie zone chiare.
Per rendere una luce morbida usiamo ampie zone grigie e zone chiare e scure piccole.

Etc.

- Se variamo l'energia dello sviluppo (quindi quasi sempre il tempo di sviluppo) variamo il contrasto del negativo. Più si sviluppa più è contrastato. Un negativo più contrastato ha una latitudine di posa ridotta, cioè è adatto a fotografare scene di basso contrasto. Quindi se la scena ripresa ha basso contrasto svilupperemo maggiormente il negativo e se la scena ripresa ha alto contrasto lo svilupperemo meno.

- In pratica compensiamo la variazione di contrasto della scena con una variazione di senso opposto sul negativo. A scena dura diamo un negativo morbido, a scena morbida diamo un negativo duro. E sarà la variazione della distribuzione dei toni che renderà sulla stampa la variazione di contrasto della scena, non quindi una variazione di contrasto del negativo.
unprocione ha scritto:Io però non so davvero come renda uno sviluppo piuttosto che un altro e quando sia indicato uno piuttosto che un altro.
Più che il tipo di rivelatore è importante scegliere bene il tempo di sviluppo. Rivelatori diversi producono risultati diversi, ma se usati in modo da produrre lo stesso contrasto le differenze sono molto meno evidenti.
unprocione ha scritto:Pensavo che sovraesporre e poi sviluppare normalmente potesse essere un buon modo per avere tanti dettagli nelle ombre, ma forse non è così
.
No, no, è abbastanza così. Solo che tecnicamente non è sovra-esposizione, ma esposizione "per le ombre". Sviluppare "normalmente" o non "normalmente" non influisce sul dettaglio delle ombre, ma solo sul contrasto. Il dettaglio delle ombre dipende SOLO dall'esposizione.
unprocione ha scritto:Ma se dovesse esserci un cielo bello, con le nuvole, e io volessi cercare di tenerlo, pur non sacrificando le ombre... non dovrei almeno sottoesporre e poi sovra-sviluppare (magari senza agitazioni energiche ma solo con una diluizione minore)?
No, tutto il contrario! :D
Se sotto-esponi sacrifichi le ombre. Se sovra-sviluppi sacrifichi le alte luci.
Quindi serve l'opposto esatto, esposizione maggiore (per le ombre) e sviluppo ridotto.

L'agitazione è un controllo "di fino" non molto influente sul contrasto globale. La variazione di contrasto tra agitazione intermittente e continua corrisponde ad una variazione di tempo di circa il 20%, è sicuramente visibile, ma non di influenza decisa. La variazione di agitazione va usata quando si conoscono bene i materiali per un controllo fine dei toni più chiari.
Variare la concentrazione dello sviluppo invece che variare il tempo di solito non conviene. Le differenze di aspetto della grana possono essere molto evidenti.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/02/2013, 10:08
da unprocione
grazie anche per questi consigli!!! Li terrò presenti *_*

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/03/2013, 10:25
da Stefano B
Bisogno di una consulenza :)

Allora dopo aver stampato e letto il tutto sono arrivato a tali conclusioni ( spero siano giuste)

Supponendo che sto scattando con una kodak tri-x 400 e mi trovo come soggetto fotografico nell'inquadratura un'albero senza foglie che occupo tutta l'inquadratura e sullo sfondo un cielo limpido, bene la scena é di forte contrasto, ma io coglio mantenere i dettagli del tronco almeno alcuni qundi espongo per questa zona che e quella che piu mi interessa che faro cadere in zona IV o V, avro sicuramente uno sfondo senza dettaglio a cauca di una CLS monto aplia. Quinsupponendo che ho scattato per la S.E. 200 iso ( senza fare test ma solo dividendo) una volta che arrivo allo sviluppo dovro diminuire l'energia dello sviluppo per diminuire la D nelle sfondo cosi da avere un negativo con le ombre dettagliate e alte luci stampabili senza ricorrere a eccessive mascherature o bruciature. Poi tutto dipende dal tipo di rivelatore ecc. Ma diciamo in linea di logica ci siamo o ho sbagliato completamente strada?

Grazie

E complimenti che l'impegno e la pazienza che mettete nel spiegare innumerevoli volte le stesse cose..

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/03/2013, 10:45
da Silverprint
Ciao Stefano B!

Complimenti anche a te che ti sei letto tutto... e lo hai capito! :)

Hai detto bene, il principio di funzionamento è proprio quello.

In dettaglio: se misurassi il tronco e lo mettessi a -2 stop rispetto alla lettura questo risulterà quasi nero, ma con dettaglio e trama visibile; se lo mettessi a -1 risulterà di un tono piuttosto scuro perfettamente leggibile, se lo esponessi come da lettura risulterà di un grigio medio.
Il cielo invece sarà tanto più chiaro quanto più svilupperò il negativo e tanto più scuro quanto meno lo svilupperò.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/04/2013, 17:54
da Pacher
EEHh no ragazzi, non si tengono nascosti questi post X( voi non vi rendete conto, la gente sta sveglia fino alle 6 della mattina per trovare delle discussioni di sto genere, questo va stampato e divulgato all'umanita intera.. :D
A parte gli scherzi:
Ho scoperto questa discussione oggi e sono arrivato a pagina 13 (ce ne sono 34 =p~ ) non male visto che alcune pagine le ho lette piu volte, e che sicuramente rileggero ancora piu e piu volte come sono uso fare... :D :D
Cosa dire ILLUMINANTE :-B anche su concetti che mi erano gia chiari, grazie mille ad Andrea e a tutti quelli che hanno contribuito a rendere questo thread cosi interessante e esaustivo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/04/2013, 20:05
da Silverprint
:))

Grazie e.... auguri per le prossime 27 pagine! :p

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/04/2013, 20:48
da luibargi
Ciao Andrea.
Accidenti che opera monumentale.
Mi viene voglia di scroccarti un consiglio.
Nella fretta di provare un obbiettivo che mi sono regalato ho caricato ieri quello che avevo cioè una Delta 400 e ho scattato (settaggio a 200 ISO) in un giorno di cielo coperto ma con ombre abbastanza definite perché le nuvole erano altissime.
Ora, per svilupparla ho: Ilfosol 3 - R09 e Aculux 3.
Hai un consiglio su quale scegliere dei tre? Io avrei scelto l'Ilfosol 3 a 1+14 per 6'30" così a occhio.
Grazie.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/04/2013, 21:49
da Silverprint
Ciao Luigi!

Managgia, non ne ho idea!
Conosco pochissimo la Delta 400 :(

A "naso" mi terrei su un 30% abbondante in meno rispetto alla tabella, ma, appunto, è a "naso".

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/04/2013, 23:20
da luibargi
Per la cronaca questi i risultati
http://www.flickr.com/photos/luibargi/s ... 382394448/
e qui chiudo per non andare OT

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/06/2013, 14:29
da madness1980
Con tanta pazienza (ed interesse perchè son pagine meravigliose, GRAZIE VERAMENTE!!!) e concentrazione ho letto tutte le 35 pagine ed ora vi devo porre alcune domande (ho in testa tantissime cose chiare ma ho grandissimi dubbi).
Per ritrovar tutti i dubbi che ho in testa devo far un mio veloce riassunto su come agirò!
es. FP4+ 125ASA (esposimetro esterno settato a 64ISO SE).
Scena: trovo la zona scura dove vorrò piazzar la zona II (-4 stop)
Misuro: Luce incidente: 1/60 f1, Luce riflessa 1/60 f1.4 aggiungo 4 stop per impostar la fotocameta cioè 1/60 f4 (devo considerare la luce riflessa o quella incidente?)
Sviluppo: (i test per ottimizzare la "catena" lo farò in seguito, appena riuscirò ad aver tre macchine su cui lavorare)...Visto che ho Esposto per le ombre, svilupperò per le luci, perciò se il contrasto della scena sarà alto, userò i tempi (forse anche aumentandoli del 33%) dichiarati da Massive Dev Chart; se il contrasto è normale (o basso giocherò aumentando l'energia con le agitazioni) toglierò il 33% del tempo consigliato da Massive Dev Chart....
Potrebbe essere una buona strada da percorre oppure mi son confuso le idee?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/06/2013, 14:49
da Silverprint
:D Congratulazioni!

Sei sopravvissuto!!! :ymdevil:

Ma le idee ne sono uscite un po' confuse...


Rapidamente:

1 - Devi considerare la luce riflessa, NON quella incidente.

2 - Ragionare sulla Zona II (-3 stop - NON -4 stop :-t ) è più difficile perché non è facile da visualizzare. Conviene ragionare sulla Zona III (-2 stop) che rappresenta il tono più scuro in cui c'è piena lettura del dettaglio, è un tono molto, molto scuro.

3 - NON usare Massive Dev Chart, è piena di errori! Usa i tempi dei fabbricanti (che ci sono pure su MDC, ma mischiati a tempi di fantasia e a dati non aggiornati).

4 - In caso di contrasto alto si sviluppa DI MENO; DI MENO non di più!!!! :-t
Viceversa quando il contrasto è basso. Col contrasto (molto) basso probabilmente vanno abbastanza bene i tempi da bugiardino ed è questo il motivo per cui di partenza si riduce rispetto ad essi.

5 - Lavora solo sulle variazioni di tempo. Variare l'agitazione è un controllo di fino utile ad ottimizzare il processo DOPO che si sia chiusa la catena.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/06/2013, 17:59
da madness1980
Ok appreso e compreso gli errori che avevo scritto...
Giusto un paio di domande:
-non avento un esposimetro spot posso lavorare ugualmente con la media avvicinandomi il più possibile alla zona II, giusto?
-sviluppo quasi solo con il pyrocat hd, sul bugiardino c'è scritto poco niente ma in rete ho trovato la pagina del produttore e commenti del produttore che consigliano dei tempi di sviluppo in genere proprio riferendosi alla SE, tipo per le hp5 200asa, per le fp4 64 asa, across 100 @50asa, dici di calar lo stesso il tempo di sviluppo del 33%\50% a seconda dello sviluppo (tutti i dati che ho trovato son solo per il formato grande) in caso di contrasto alto?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/06/2013, 18:32
da Silverprint
madness1980 ha scritto:Non avendo un esposimetro spot posso lavorare ugualmente con la media avvicinandomi il più possibile alla zona II, giusto?
Meglio se cerchi la III (tre), comunque.
madness1980 ha scritto:Pirocat HD...consigliano dei tempi di sviluppo in genere proprio riferendosi alla SE giusto?
No, sbagliato. La sensibilità indicata è sempre un IE, con quel rivelatore c'è perdita di sensibilità. Comunque per il contrasto la storia è la solita, di base occorre una riduzione rispetto ai tempi standard.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/06/2013, 11:52
da ciromattia
Bene, dopo aver passato il weekend a leggermi tutte le 35 pagine di thread non posso far altro che inchinarmi ^:)^ e ringraziare a piene mani per tutto il lavoro di informazione e spiegazione, mi ha chiarito qualche dubbio e me ne ha aperti molti di più :)
E' proprio vero che la pellicola apre un mondo - o un universo! - intero...
Grazie grazie grazie!!

PS: devo però un avvertimento ad Andrea: adesso che hai scoperchiato il mio vaso di Pandora temo che prossimamente arriveranno non poche domande O:-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/06/2013, 0:22
da Slowhand78
Ok ho letto tutto, ed ho qualche domandina: ,
- Essendo in possesso di una scala dei grigi Kodak a 19 gradini, avrei pensato di usarla come soggetto per i test esponendola a diverse sensibiltà. Qundo vado a stampare quale dei gradini deve dare il nero uguale al nero base+velo?
- Quale gradino chiaro mi deve dare il bianco carta?
- Una volta ottenuta la SE della pellicola ed il giusto tempo di sviluppo, posso passare alla creazione del Regolo Zonale ed imparare così a Previsualizzare?
Grazie a tutti! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/06/2013, 20:39
da Silverprint
Ciao Slowhand!

Purtroppo una scala illuminata per riflessione non ha una gamma di contrasto sufficientemente elevata, non é quindi molto indicata.
Conviene produrre differenti esposizioni su una superficie con trama, di colore neutro e chiaro ed uniformemente illuminata.

Come riferimento per determinare la Sensibilità Effettiva si usa una densità di 0,10 sopra base + velo ottenuta a -4 stop (Zona I), cioè si variano gli iso finché a -4 stop non si ottiene 0,10 sobra b+v. Uno sviluppo cosidetto "normale" produce una densità adeguata a rendere in stampa su contrasto medio (grado 2) un tono molto chiaro che mantenga trama e dattaglio in corrispondenza ad una sovraesposizione di 2 stop (Zona VII). Per il tono chiaro non è utile fornuire dati numerici in quanto ci può essere notevole differenza tra una "catena" e l'altra.
Un numero di riferimento è più utile, invece, per la Zona I. Anche questa può variare un pochino in catene diverse, ma grossomodo siamo li.

Non potendo leggere i valori della Zona I si può verificarla in pratica (cosa, per altro, sicuramente più affidabile) facendo un po' di prove... come già descritto qualche post fa.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/06/2013, 22:29
da Slowhand78
Grazie Andrea,
cosa me ne faccio della scala della Kodak????!!! :wall:
Apparte gli scherzi, è tutto chiaro, appena ho fatto i test provvederò a mettervi al corrente dei risultati.
Grazie ancora.
Daniele
:D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/06/2013, 19:28
da Chimico88
io ne ho sviluppate diverse con microphen stock per 6 minuti e ho avuto dei buonissimi risultati! buon contrasto e grana contenuta ma piacevole!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/06/2013, 19:37
da Silverprint
@ Chimico88

Lasciami indovinare... da quel che scrivi direi che non hai letto i post precedenti! :)
Lo so, sono tanti, tanti, :( comunque leggere prima di scrivere non è una cattiva abitudine.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/06/2013, 19:48
da Chimico88
scusa silver :( pensavo di essere utile... hai ragione...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/06/2013, 19:50
da Silverprint
Non c'è problema! :)

Re: Lezioni di fotografia - PROVA DELLA GOCCIA

Inviato: 27/06/2013, 12:31
da gonfiacani
Buondì!
Spero di non andare OT con quanto in oggetto...

Cercando di trovare il tempo di partenza per sviluppare una HP5+ 35mm in Foma Fomadon LQN mi sono imbattuto in una fantomatica PROVA DELLA GOCCIA (l'ho trovata almeno da un paio di fonti differenti, entrambe che forniscono le stesse indicazioni).

Qui un esempio:
http://www.broadstudio.com/blog/show.php?id=1137

Le fonti specificano che con questo metodo si trovano indicazioni attendibili ma ovviamente solo di partenza, da adattare alla propria "catena" di lavoro. :-B

Qualcuno ha sperimentato tale prova? I risultati sono accettabili?

In seconda battuta: le indicazioni sono semplici da seguire per una pellicola 135mm, ma per un rullo 120?
Tra l'altro ho notato (e ancora non mi sono spiegato il motivo) che lo stesso rivelatore (marca, tipo e diluizione) sulla stessa pellicola (marca e tipo) dovrebbe avere tempi di trattamento differenti in base al formato di quest'ultima (135mm o 120)... :-?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 12:59
da Silverprint
Ciao!

Per i tempi di partenza ci sono i bugiardini, su quelli fatti bene ci sono anche indicazioni relative al contrasto (gamma, I.C.). La prova della goccia non è, né potrebbe essere, attendibile.

Alcune pellicole hanno emulsioni diverse, cioè sono pellicole diverse (che si assomigliano) nei diversi formati. Un tempo era cosa comune, ora hanno reso uniformi quasi tutte le pellicole, ma non tutte.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 13:49
da fanfi56
Buondi ragazzi !

spero di esservi utili alla domanda di gonfiacani la pellicola 135-36 ha una superficie di 0.0551 mq il 120 di 0.0504 , quindi molto simili , poi la quantità di sviluppo per una pellicola sia che ne usi 300 cc o 1 litro il consumo dell'agente rivelatore con gli ioni argento è sempre lo stesso ( a parità di tempo e temperatura)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 15:31
da gonfiacani
Silverprint ha scritto: Per i tempi di partenza ci sono i bugiardini
Il mio problema è che non ho trovato il tempo di trattamento da cui partire ne' sul bugiardino della HP5+ né su quello del Fomadon LQN... :wall:

Re: R: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 15:37
da padesig
La prova della goccia serve solo per sapere se sia ancora affidabile uno sviluppo, non per determinare i tempi dello stesso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 15:39
da Silverprint
Ah... ecco.

Non ci sono dati.

Puoi approfittarne per fare dei test, quindi. :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 16:11
da fanfi56
Il rivelatore Fomadon LQN è simile al Rodinal Agfa tempi consigliati con HP5+ 400 dil 1+10 9' 30" a 20 °C / 1:40 12' 20" a 20 °C agitazione per il primo minuto poi 10" ogni minuto . La diluizione 1:40 non è molto consigliata

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 16:19
da Silverprint
Ouch! Attenzione alle sigle!! :D

@fanfi56,

Il Fomadon LQN é un rivelatore a base di Fenidone-Idrochinone, che si diluisce da 1+10 a 1+14.
Il Rodinal è un rivelatore a base di P-aminofenolo, e si usa con diluizioni da 1+25 a 1+50 (o oltre).

Insomma NON si assomigliano per niente! :D

È pur vero che si chiamano tutti Fomadon (che fantasia, eh?), infatti conta quel che c'è scritto dopo Fomadon. Quello simile (o uguale) al Rodinal, nel catalogo Foma è il Fomadon R-09.

Tempi e diluizioni dove li hai presi? A cosa sono riferiti?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 17:53
da fanfi56
Si scusa Silverprint hai ragione è composto da Fenidone -Idrochinone ho erroneamente letto un'altra riga nei miei appunti cmq i tempi sono giusti riferiti a HP5+ 400 li avevo trovati in un blog
http://filmdev.org/developer/list

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 18:15
da Silverprint
Ah... ecco.

Purtroppo quel sito, così come Digitaltruth, è molto poco attendibile. :(

Per decidere se il tempo di sviluppo è adeguato non sono certo sufficienti delle scansioni dato che i negativi adatti ad essere stampati con l'ingranditore hanno necessità molto diverse.

I tempi di sviluppo dovrebbero sempre essere associati ad una misura del contrasto, in mancanza di questa sono numeri a caso: si può sviluppare più o meno per qualunque tempo e qualcosa esce sempre.
Cambia un po' quando i tempi, pur in mancanza di dati sul contrasto, vengono forniti dai maggiori produttori in quando questi si attengono (abbastanza) a degli standard definiti.

Questo Topic, così sviluppato, nasce proprio dalla impossibilità di dare ricette pronte sempre valide e cerca di dare delle linee guida sulle procedure per mettere a punto la propria catena di lavoro...

Insomma sarebbe carino, prima di intervenire, leggere quel che c'è scritto prima.
È lungo, lo so. È anche a tratti difficile. Ci vuole pazienza. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 21:51
da franny71
Pazienza nel leggerlo, o pazienza nel ripetere le stesse cose di continuo? :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 22:02
da RagazzoElfo
La seconda...la prima vien da sé se la fotografia ti appassiona ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 22:05
da Silverprint
Se non ci fosse bisogno di chi con pazienza ripete le solite cose, basterebbero i libri...
Però non bastano! :D

Insegnare è bello perché vedere le cose capite e la qualità dei risultati che sale ripaga, con gli interessi, ogni sforzo. Che in fondo si ripetano sempre le solite cose non è, né mai deve essere, un problema. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2013, 23:41
da .Leo.
Silverprint ha scritto:Se non ci fosse bisogno di chi con pazienza ripete le solite cose, basterebbero i libri...
In questo periodo mi sono riletto il Negativo e La Stampa e devo dire che dopo le tue delucidazioni tutto mi è sembrato più limpido e comprensibile.. anche se li avevo già letti più volte, mi rendo ora conto, senza capirli!

:-??

Thanks

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/06/2013, 12:24
da gonfiacani
Silverprint ha scritto:Ah... ecco.

Non ci sono dati.

Puoi approfittarne per fare dei test, quindi. :D
TEST...
Avendo come obiettivo quello di ottenere un negativo abbastanza morbido, avendo fatto esposizioni a scene di contrasto medio/medio-alto (più o meno scene comprese tra le le zone II e VII), avendo trovato come indicazione dei tempi di sviluppo del negativo solo quelle generiche e non attendibili (HP5+ in Fomadon LQN 1+10 @20°) di 9'30''...
...che dite, parto con un tempo di sviluppo di 6'40'' (-30% di quelle generiche)? :-\

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/06/2013, 12:32
da isos1977
.Leo. ha scritto: In questo periodo mi sono riletto il Negativo e La Stampa e devo dire che dopo le tue delucidazioni tutto mi è sembrato più limpido e comprensibile.. anche se li avevo già letti più volte, mi rendo ora conto, senza capirli!
Proprio ieri sera leggevo l'appendice di The Negative che spiega la procedura per trovare la Sensibilità Effettiva... è vero. Leggere queste cose dopo la lettura di questo e altri post (come quelli sulla sensitometria) è proprio un'altra cosa.

Ci sono delle piccole differenze nelle procedure consigliate, ma avendo più chiari alcuni concetti generali si riescono a cogliere molti più particolari

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/06/2013, 13:06
da Silverprint
6' 30" .... Boh?

È uguale... nel senso che uno prova e vede che succede. :)

È un rivelatore di energia media, credo anche abbastanza compensatore, con le pellicole Foma che tendono al duretto in altri rivelatori consente più facilmente di ottenere gamma usabili. Anche il grafico della variazione del gamma rispetto al tempo di sviluppo è il meno pendente tra quelli "graficati" e quello che presenta gamma massimi più contenuti.

Insomma trovare il tempo giusto non dovrebbe richiedere precisione al "secondo" e verosimilmente col tempo che hai ipotizzato verrà qualcosa di usabile. Chiaramente non ho idea di che contrasto otterrai, quindi le prove vanno comunque fatte, ho solo idea che non otterrai cose assurde, troppo dure o troppo mosce.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/07/2013, 15:39
da gonfiacani
Ciao a tutti.
Se non ho capito male, per tarare la catena di lavoro, in fase di stampa si valutano le aree che cadono in zona II-III per effettuare successivi aggiustamenti (contrasto e/o tempo di esposizione) e capire se (anche) il tempo di sviluppo utilizzato per sviluppare il negativo era o meno appropriato.
Nel libro La Stampa di Ansel Adams se non ricordo male l'autore valuta nella stampa di lavoro le luci (zone VIII e superiori all'incirca) per determinare il corretto tempo di esposizione, e successivamente trova il contrasto giusto per rendere i toni scuri.
Per chiudere il cerchio: Adams adotta la procedura inversa di cui sopra perché parte dal presupposto che i suoi negativi sono già perfettamente sviluppati?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/07/2013, 15:49
da isos1977
Adams in The Negative spiega prima la procedura per ottenere la Sensibilità Effettiva e poi per trovare il tempo di sviluppo.

:-h

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/07/2013, 16:03
da Silverprint
Riferendosi alla stampa, e chiaramente non ai negativi... :)

Adams in stampa, lavorava così e d'altronde lavorando con le carte a gradazione è il modo base per regolare finemente il contrasto. Ma si riferisce alla stampa in genere e non ad una verifica tramite stampa dell'esattezza dei negativi, quella, come hai notato, è data per scontata (ci mancherebbe, no? AA è AA.) :D

Attualmente con le carte a contrasto variabile possiamo permetterci "lussi" che allora non erano praticabili, compresa la possibilità di lavorare in stampa con le stesso criterio che abbiamo usato in ripresa, cioè partire dalle ombre e non viceversa ed usare la variazione del fattore di sviluppo per un controllo fine della modulazione tonale...

Nella stampa di verifica dei negativi (indipendentemente dal tipo di carta) bisognerebbe avere cura di utilizzare un tempo di sviluppo ed una procedura che garantisca sul grado medio di ottenere un contrasto medio, cioè non lavorarla né in sovra, né in sottosviluppo, né con rivelatori particolari.

oooooppppsssss 8-x Una bella scossa di TERREMOTO!!!!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/07/2013, 16:08
da Silverprint
Continuando la risposta (sperando che non balli tutto ancora...) nella procedura test a cui Gonfiacani si riferisce suggerisco di controllare bene le zone basse proprio per una verifica della esattezza dell'esposizione e di controllare la resa delle zone alte per verificare che il tempo di sviluppo sia adeguato.

Naturalmente una volta che si siano trovate la sensibilità effettiva ed il giusto tempo di sviluppo, cioè una volta che il negativo sia equilibrato, in stampa si può fare quello che si preferisce, è uguale.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/07/2013, 17:59
da chromemax
Ma si riferisce alla stampa in genere e non ad una verifica tramite stampa dell'esattezza dei negativi,
Nella stampa di verifica dei negativi (indipendentemente dal tipo di carta) bisognerebbe avere cura di utilizzare un tempo di sviluppo ed una procedura che garantisca sul grado medio di ottenere un contrasto medio, cioè non lavorarla né in sovra, né in sottosviluppo, né con rivelatori particolari.
Naturalmente una volta che si siano trovate la sensibilità effettiva ed il giusto tempo di sviluppo, cioè una volta che il negativo sia equilibrato, in stampa si può fare quello che si preferisce, è uguale.
Ho straquotato Silveprint proprio per sottolineare la differenza di approccio tra la modalità di test e di verifica e la modalità di stampa "espressiva". La procedura indicata da AA è utilizzabile (in stampa "espressiva") anche con le carte VC e la base teorica sulla quale poggia è spiegata in questo articolo sul blog, dove si può vedere anche che si può procedere in maniera opposta, con gli stessi risultati.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 16:51
da uomosbe
Ce l'ho fatta!!! Ho letto e riletto tutto. Grazie a Silverprint e a tutti voi!!! Con questo thread mi avete cambiato la vita... fotografica si intende :ymhug:

Tra i vari dubbi ce n'è uno che non riesco a risolvere leggendo le discussioni. In pratica in situazioni di fotografia "da lontano" dove non si riesce a puntare l'espositore verso la zona scura come ci si deve comportare per esporre in modo corretto?

Esempio, io mi trovo all'interno di un palazzo e dalla mia finestra, alle ore 20:00 ho un panorama metropolitano dove vedo in lontananza un grande palazzo con un lato in ombra e dietro di esso spunta una bella cupola di una cattedrale illuminata da un raggio di sole che fuoriesce da una nuvola. Nella foto entra anche il cielo chiaro e uniforme con una chiara luce diffusa. (imposto la SE della T-Max400 a 200). Uso un obietivo Zuiko zoom 75-150mm con duplicatore di focale e macchina OM2 su cavalletto.

Come faccio ad esporre per il lato in ombra del palazzo?

GRAZIE ANCORA ! ! ! :-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 17:28
da bafman
sei sul piccolo formato... se ci tieni, perchè non un bel bracketing a partire da un "cielo + 2" ? ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 17:44
da uomosbe
bafman ha scritto:sei sul piccolo formato... se ci tieni, perchè non un bel bracketing a partire da un "cielo + 2" ? ;)
Ciao bafman, grazie della risposta ma il problema è che per fare un bracketing devi avere un punto di partenza. Il mio problema è proprio quello. Come mi calcolo l'esposizione che voglio (cioè il lato del palazzo in zona III) da lontano? Una volta stabilito questo posso anche fare diversi scatti con tempi differenti. Non so se mi sono spiegato.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 18:11
da ciromattia
Senza un esposimetro spot io farei un bracketing prendendo come mediana la lettura della OM-2...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 18:15
da chromemax
Si può prendere come riferimento un'area più vicina e che abbia un'illuminazione simile.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 18:46
da uomosbe
Stavo guardando ora la scena per vedere se trovavo aree che potrebbero essere simili. Diciamo che l'ho trovata. Potrei procedere in questo modo: Prendo una prima esposizione sulla foto escludendo però il cielo, ne prendo una seconda sulla parte vicina che assomiglia a quella alla base della cattedrale e poi faccio una media. Da qui + 2 a -2 che ne dite è logica come cosa oppure è totalmente sballata? :-)

Grazie!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 18:59
da Silverprint
Ciao Uomosbe,

Non è tanto logico fare una media. Per quanto sia "pesata" su toni medi e scuri e quindi meno fuorviante di una media che includa anche toni chiari, sempre una media è.

L'esposizione va regolata solo sui toni più scuri.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 19:14
da uomosbe
Silverprint ha scritto:Ciao Uomosbe,


L'esposizione va regolata solo sui toni più scuri.
Grazie Silverprint,
allora provo a scegliere una zona scura vicina e faccio da -3 a +3. Vediamo che cosa esce.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/07/2013, 23:17
da bafman
a che pro scegliere l'esposizione su una zona scura e portare pure il braketing fino a +3 ?
se "devi finire il rullino" basta dirlo :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/07/2013, 12:30
da uomosbe
bafman ha scritto:a che pro scegliere l'esposizione su una zona scura e portare pure il braketing fino a +3 ?
se "devi finire il rullino" basta dirlo :))
dici che è un po' troppo? :-j :-j Non si sa mai che uscisse una cosa bella... ho 36 pose per una prova che ce faccio!!! :wall:

A parte gli scherzi, è tanto che non sviluppo e ho bisogno di riprendere manualità, devo vedere come reagisce la pellicola alle varie esposizioni. Questa grande e bella discussione oltre a farmi venire voglia di rinchiudermi in camera oscura mi ha dato anche un punto di partenza valido dal quale iniziare a sperimentare, come leggere il negativo e soprattutto come far uscire sulla stampa quello che ho in mente. Grazie ancora! :-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 11:24
da anonymous1
Idea: se ho una macchina con esposimetro spot incorporato e tengo la compensazione dell'esposizione a +2, puntando lo di volta in volta sulle ombre velocizzo l'esposizione?

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 11:31
da chromemax
Se quelle che misuri sono ombre che previsualizzi sempre in Zona III si

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 11:34
da Silverprint
Ciao Enrico! :)

-2 ... meno. Non +2... più.

Sempre che nella scena visualizzi bene la Zona III e non devi esporre diversamente su altre zone basse, forse velocizzi. Poi però, se ogni tanto fai diversamente, devi ricordartelo!!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 11:40
da anonymous1
Silverprint ha scritto:Ciao Enrico! :)

-2 ... meno. Non +2... più.

Sempre che nella scena visualizzi bene la Zona III e non devi esporre diversamente su altre zone basse, forse velocizzi. Poi però, se ogni tanto fai diversamente, devi ricordartelo!!!
Si ho scritto male io volevo dire meno due.
Però prendo solo la misurazione ogni qualvolta si cambia completamente luce e quando faccio i test
Però perché chiome ad dice PIÙ DUE?
Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 11:56
da Silverprint
foen85 ha scritto:...Però perché chiome ad dice PIÙ DUE?
Eh? :-\ Chi, cosa, dove quando?! :-o

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 12:01
da anonymous1
Silverprint ha scritto:
foen85 ha scritto:...Però perché chiome ad dice PIÙ DUE?
Eh? :-\ Chi, cosa, dove quando?! :-o
È sto cacchio di correttore automatico.
Intendevo chromemax va badato al mio piu due

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 12:06
da Silverprint
hahahha! :)) Non che ora vada tanto meglio, disabilitalo!

A Chromemax evidentemente è sfuggito il "+"...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 12:28
da chromemax
Ho dato per buono quello che hai scritto tu... ho solo 4 ore di sonno sule spalle, mi sento un po' più rinco del solito, scusate :ymblushing:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/07/2013, 13:52
da anonymous1
Niente paura ragazzi, ora scrivo da una tastiera fisica.
Scusate le imprecisioni!!!

e grazie!!!

Chrome, vai a nanna!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/07/2013, 15:39
da andreafotosg
Mi intrometto al volo,
per complimentarmi con Silverprint per questo post, per me fondamentale, me lo sono stampato e sto imparando un sacco di cose anche se alle volte devo leggere e rileggere, ed anche il Negativo di Ansel Adams lo sto rileggendo capendolo di più.

Grazie Andrea

Ciao
Andrea

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/07/2013, 23:01
da gergio
Premetto un grandissimo GRAZIE a Silverprint per le enormi delucidazioni date in questo topic, che ho stampato e sto leggendo ormai da diversi giorni :)


Non ho ancora finito di leggere tutto (sono a circa meta', ma da una rapida occhiata mi pare che non si riprenda in seguito l'argomento, tranne in un post piu' avanti ma che comunque non mi chiarisce le idee) e ho dei dubbi sulla S.E. e su come si lega al resto del discorso, dubbi che vorrei dissolvere per avere una lettura piu' sicura.
Il dubbio su cui sto riflettendo da qualche giorno riguarda la S.E.: non sono sicuro di aver capito come facciamo ad ottenere il valore di esposizione (tempo-diaframma) per avere un annerimento con densita 0.1

Prima di fissare i concetti vorrei fare una serie di affermazioni che secondo me sono corrette e vorrei sapere se effettivamente lo sono.

Il valore di 0.1 essendo al limite del nero puro e' influenzato quasi per niente dallo sviluppo (ovvero dal contrasto che daremo al negativo in fase di sviluppo). Quindi immagino che per la S.E. in prima approssimazione possiamo fare dei ragionamenti senza considerare le caratteristiche dello sviluppo (infatti piu' volte si ribadisce il concetto che e' una caratteristica della pellicola).
Silverprint ha scritto: Per determinarla occorre fotografare una superficie uniformemente illuminata (meglio se in ombra aperta) e fare una serie di scatti sottoesponendo 4 stop e variando gli Iso (per es con una 400 esporre a 125, 160, 200, 250, 320).
Ovvero: se fotografo la superficie esponendo correttamente (cioe' 0 stop di variazione) otterro' un grigio (non necessariamente medio, ma dipendente dalla catena completa, inclusa la stampa), la cui densita' sul negativo dipendera' dall'energia data dallo sviluppo.

Se invece sottoespongo di 4 stop (uso come nell'esempio una 400 ISO), e mi ritrovo una densita' di 0.1 sul negativo secondo la scaletta vorra' dire che la S.E. sara' di 400ISO.
Se invece l'annerimento me lo trovo a -5 stop, allora vorra' dire che la S.E. e' di 200ISO. Continuando -5.33 stop implica una S.E. di 160ISO, e cosi' via.

La densita' di 0.1 e' indipendente dallo sviluppo (sempre in prima approssimazione), quindi voglio cercarla perche' se ci associo il punto piu' scuro della scena reale (espongo per le ombre) posso regolare il punto piu' chiaro tramite il contrasto (sviluppo per le luci)

Quindi se la S.E. della mia pellicola sara' ad esempio 160 ISO, allora per esporre per le ombre cerco il punto scuro della scena e faccio si che la coppia tempo-diaframma sia maggiore di 5.33 stop.
In pratica vado a misurare la parte piu' scura della scena reale e l'esposimetro di dara' un certo valore EV; quindi impostero' sulla fotocamera una coppia tempo-diaframma pari a quel valore EV+5.33



La S.E. e' la "rapidita'" della pellicola e oltre a influenzare la comparsa (densita' 0.1) del punto piu' scuro sulla pellicola, definisce anche la velocita' di annerimento delle aree della pellicola con piu' luce: piu' luce c'e' piu' velocemente si annerisce, quindi nello stesso lasso di tempo (tempo di esposizione) avro' una densita' dipendente dalla S.E.



Spero di aver fatto affermazioni corrette, almeno mi pare che non si contraddicono le une con le altre e col resto del discorso... :D



P.S. non ho capito che significa in "ombra aperta"

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/07/2013, 11:41
da chromemax
Per adesso ti rispondo io, poi magari Andrea rettifica :)
La densita' di 0.1 e' indipendente dallo sviluppo (sempre in prima approssimazione), quindi voglio cercarla perche' se ci associo il punto piu' scuro della scena reale (espongo per le ombre) posso regolare il punto piu' chiaro tramite il contrasto (sviluppo per le luci)
Si cerca perché quel punto, preso in considerazione anche dai fabbricanti di pellicole, definisce la sensibilità della pellicola; alla fin fine dovrò pure settare una sensibilità sull'esposimetro, e da questa dipende poi quanto dettaglio avranno le ombre della scena. Se la SE è troppo alta le ombre saranno senza dettaglio.
La lettura delle luci si fa per misurare il contrasto della scena da riprendere, in modo che poi in stampa sia le ombre che le luci entrino nel range della carta da stampa. Dato che lo sviluppo agisce soprattutto sulle luci, sapere quale è lo scarto tra la lettura delle ombre e quella delle luci, pernette, dopo aver fatto dei test, di poter regolare lo sviluppo in modo che le densità più scure del negativo (luci) siano dense al punto giusto da essere registrate come grigio chiaro/chiarissimo in stampa. Con l'esposizione invece faccio in modo che le densità più tenui del negativo vengano registrate come grigio scuro/scurissimo dalla carta di stampa.
Quindi se la S.E. della mia pellicola sara' ad esempio 160 ISO, allora per esporre per le ombre cerco il punto scuro della scena e faccio si che la coppia tempo-diaframma sia maggiore di 5.33 stop.
In pratica vado a misurare la parte piu' scura della scena reale e l'esposimetro di dara' un certo valore EV; quindi impostero' sulla fotocamera una coppia tempo-diaframma pari a quel valore EV+5.33
No. Se la SE della pellicola è 160 si imposta sull'esposimetro 160 e non c'è bisogno di fare calcoli strani :) . L'esposimetro "per definizione" restituisce il grigio medio (Zona V), quindi per trovare la Zona I (0.1 di densità) sottoespongo di 4 stop quanto suggerito dall'esposimetro.
In pratica però è molto difficile valutare una Zona 1 sul sogetto e in genere si usa la Zona III dato che il valore di questa zona corrisponde alle ombre dove si riesce ancora a vedere con chiarezza la trama del soggetto ed è molto più facile da previsualizzare. Non è obbligatorio usare Zona III; a seconda dei casi si può misurare una Zona II (dettaglio e trama appena visibili) o anche Zona IV, anche se più salgo più si farà sentire l'azione dello sviluppo e più facile sarà l'errore di valutazione e quindi di esposizione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/07/2013, 20:03
da gergio
Ciao chromemax, grazie per la risposta: ci devo pensare un attimo (purtroppo non sono molto pratico, vorrei fare il test delle 3x3 esposizioni ma pare che ancora non mi e' chiaro tutto) e a questo punto devo andare a rivedere alcuni punti, perche' non mi trovo con i valori EV :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/07/2013, 20:08
da Silverprint
Eccomi!
Ho avuto un w.e. impegnatissimo col corso ai ragazzi di Fotoslow Val Maira (grandi!)... :)

Grazie Chromemax!

Aggiungo solo qualche nota e correggo qualche altro errore di Gergio.
gergio ha scritto:...non ho capito che significa in "ombra aperta"
Per ombra aperta s'intende una zona di ombra in un area aperta, cioè una zona in ombra, ma comunque piuttosto luminosa. Per es. il lato di un edificio in una piazza rivolto a nord è in ombra aperta, invece il lato in ombra di un vicolo, o l'ombra sotto un portico non lo sono.
gergio ha scritto:Se invece sottoespongo di 4 stop (uso come nell'esempio una 400 ISO), e mi ritrovo una densità di 0.1 sul negativo secondo la scaletta vorrà dire che la S.E. sarà di 400 ISO.
Questo è giusto... e invece questo che segue (in rosso) è sbagliato.
gergio ha scritto:Se invece l'annerimento me lo trovo a -5 stop, allora vorrà dire che la S.E. e' di 200ISO. Continuando -5.33 stop implica una S.E. di 160ISO, e cosi' via...
Se la densità di 0,1 fosse a -5 stop la S.E. sarebbe di 800 iso, a 5 e 1/3 sarebbe di 1000, etc.
Con l'esposimetro impostato a 400 iso se la S.E. fosse 200 iso la densità di 0,1 sopra B+V si troverebbe a -3 stop; a -2 e 2/3 sarebbe di 160, a - 2 e 1/3 sarebbe 125, etc.

Riguardo la frase seguente, oltre quanto già detto da Chromemax, c'è un altro "errore" (sempre in rosso)... :)
gergio ha scritto:In pratica vado a misurare la parte più scura della scena reale e l'esposimetro di darà un certo valore EV; quindi imposterò sulla fotocamera una coppia tempo-diaframma pari a quel valore EV +5.33
Quando si misura una zona scura, dato che l'esposimetro la riporterebbe a "grigio medio" se si vuole (e nel caso di esposizione per le ombre, si vuole) renderla più scura questa va sotto-esposta e NON sovra-esposta.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/07/2013, 10:28
da gergio
Grazie Silverprint per le precisazioni/correzioni, ma prima di commentare ho bisogno di riflettere e riordinare un po' le idee :)

Secondo me alla fine e' facile, ma al momento mi manca qualche tassello, pero' intuisco che il mio problema si trova tra la S.E. definita sul -4 stop, la sensibilita' iso dichiarata delle pellicole e la lettura media dell'esposimetro...

Mi sono stampato le mie affermazione, le correzioni di Chromemax e quelle di Silverprint e stasera ci faccio qualche riflessione andando a rivedere alcune parti all'inizio del topic :)

Grazie mille
Gerardo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/07/2013, 13:01
da seconilmapero
questo thread è stupendo, monumentale direi, complimenti a Silverprint che ci ha messo davvero la passione in tutte le descrizioni e la voglia di tornare sulle ripetizioni.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/07/2013, 18:09
da roby02091987
Concordo, è un Thread veramente eccezionale. Da scolpire in tavole di pietra e mostrare al popolo :-D.

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/07/2013, 21:27
da giofex
Oltre che ad essere eccezionale ed utilissimo questo thread sta diventando anche lunghissimo....stiamo quasi per battere dinasty...;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/07/2013, 23:18
da gergio
Delle vostre correzioni mi era tutto chiaro tranno l'ultimo commento di Chromemax e il seguente di Silverprint:
Silverprint ha scritto:... e invece questo che segue (in rosso) è sbagliato.
gergio ha scritto:Se invece l'annerimento me lo trovo a -5 stop, allora vorrà dire che la S.E. e' di 200ISO. Continuando -5.33 stop implica una S.E. di 160ISO, e cosi' via...
Se la densità di 0,1 fosse a -5 stop la S.E. sarebbe di 800 iso, a 5 e 1/3 sarebbe di 1000, etc.
Con l'esposimetro impostato a 400 iso se la S.E. fosse 200 iso la densità di 0,1 sopra B+V si troverebbe a -3 stop; a -2 e 2/3 sarebbe di 160, a - 2 e 1/3 sarebbe 125, etc.
Finalmente stasera ci sono arrivato rileggendo 10-15 volte le correzioni e un post del 25/9/12 #:-s
La chiave di lettura che mi ha permesso di capire, e' stata la cognizione che quando espongo a 0 stop una superficie uniforme di qualsiasi luminosita' sulla pellicola ci arriva sempre la stessa luce indipendentemente dal valore reale di luminosita' della pellicola e a parita' di impostazioni dell'esposimetro: se il valore EV e' basso posso allungare i tempi, se invece e' alto li accorcio, ma seguendo l'esposimetro avro' che la quantita' di luce che arriva alla pellicola e' sempre la stessa, ovvero, per definizione, la quantita' di luce corrispondente alla zona V (grazie Chromemax per l'evidenza nel discorso tra le zone I, III e V). Sebbene questo concetto mi e' perfettamente noto non lo avevo visto dal punto di vista di un esposimetro, il che mi induceva in errore anche perche' venivo fuorviato dal contrasto variabile dello sviluppo, che per il momento non c'entra ancora niente! :)

Quindi il valore di -4 stop e' scelto per definizione, come quello per 0 stop, e Ansel Adams ha scelto la divisione in zone I, II, III, etc. corrispondenti per comodita' ai valori di stop, essendo in rapporto semplice tra loro.
Probabilmente per una stessa questione di semplicita' e' stato scelto il valore di densita' di 0.1 (ma ignoro da dove viene fuori), che ha la caratteristica fondamentale di NON dipendere dallo sviluppo (chiaramente entro certi, ma abbondanti, limiti).

Quindi per definire la SE (rapidita' di una pellicola) si e' detto molto semplicemente: considerata la luce di -4 stop (che qunidi e' un valore di quantita' di luce standard fisso, indipendente da tutti gli altri parametri per un fissato valore di riferimento dell'esposimetro) che va sull'emulsione, vediamo come questa reagisce; se l'emulsione e' rapida per annerire fino a 0.1 basta meno luce rispetto ad una meno rapida. E' questo il motivo per cui Silverprint mi ha detto che per una 800 iso (relativamente ad un esposimetro impostato a 400 iso) basterebbero -5 stop, cioe' perche' essendo piu' rapida ottengo lo 0.1 con meno luce. Estendendo il discorso agli altri valori di iso (o stop) ottengo gli altri valori dell'esempio.


Silverprint ha scritto:
gergio ha scritto:In pratica vado a misurare la parte più scura della scena reale e l'esposimetro di darà un certo valore EV; quindi imposterò sulla fotocamera una coppia tempo-diaframma pari a quel valore EV +5.33
Quando si misura una zona scura, dato che l'esposimetro la riporterebbe a "grigio medio" se si vuole (e nel caso di esposizione per le ombre, si vuole) renderla più scura questa va sotto-esposta e NON sovra-esposta.
Su questo invece chiedo scusa, mi era gia' chiaro, ma evidentemente mi sono espresso male, perche' effettivamente si capisce che dico l'esatto contrario :wall:



Grazie veramente tanto per l'aiuto, comunque se ho detto ancora cavolate correggete fino all'ultima virgola, cosi' passo qualche altra giornata a pensare a qualche fotone che si spiaccica sull'emulsione :D :D :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/07/2013, 0:25
da Silverprint
Mi pare che ci siamo... :)

Ho letto e riletto e non mi pare ci siano errori. Bravo!
gergio ha scritto:...è stato scelto il valore di densità di 0.1 (ma ignoro da dove viene fuori)
.

La densità minima a 0,10 sopra base più velo corrisponde al primo annerimento "significativo", ovvero alla densità minima che la carta riesce a distinguere dalla base + velo.
In pratica se si stampa un negativo di densità superiore di 0,10 alla base + velo usando l'esposizione minima che produce il "nero" sulla densità di base + velo, la stampa risultante sarà di una tonalità appena distinguibile dal nero, ovvero quasi nero, ma non perfettamente nero.

Il valore di 0,10 è piuttosto affidabile, anche se ci possono essere piccole variazioni a seconda del tipo carta e delle singole catene.
Di solito il valore si misura col densitometro o per comparazione visiva con un filtro di densità 0.10 (usare il filtro ND 0,1 è un sistema economico assai più preciso di quanto si immagini).

Personalmente però ritengo più utile ed efficace trovare sperimentalmente il proprio valore ottimale per la zona I nelle specifiche catene. È anche un test piuttosto semplice (nei vecchi post è descritto).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/07/2013, 7:25
da gergio
OK, grazie Andrea. La procedura l'hai scritta in un post del 25/9/12.
Ora mi preparo a fare il test del 3x3 che spero di portare a termine nel fine settimana :-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/07/2013, 12:47
da chromemax
Gergio mi permetto solo una cosa che mi pare di intravedere nei tuoi post e che forse adesso hai superato e cioé cerca di considerare la sensibilità data dal fabbricante, quella stampata sulla scatolina del rullino, solo come una indicazione generica e non come uno dei punti fissi rispetto ai quali il sistema deve girare. Idem per i tempi di sviluppo scritti sui bugiardini, la fotografia è un sistema "mobile", non esistono verità assolute :)
Piccolo aneddoto a memoria probabilmente impreciso o un po' "colorato"; dopo una lunga opera di convincimento fatta da Adams, finalmente Edward Weston si compra un esposimetro e comincia ad usarlo nei sui scatti. Durante le riprese delle dune di Oceano, Weston guarda perplesso lo strumento e borbotta "lui dice f64 1/2 secondo, ma io faccio f64 1 secondo" :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/08/2013, 0:44
da nevertheless
Per prima cosa mi unico al coro di grazie per l'utilissimo thread, davvero utile per chi alle prime esperienze. Leggendo e rileggendo e cercando di capire mi è tuttavia sorto qualche dubbio, in particolare circa la sensibilitá delle pellicole e del loro utilizzo rispetto alle condizioni di luce e al sistema zonale.
Ho sempre saputo che la scelta della pellicola è subordinata alle condizioni di luce, se non in maniera esclusiva almeno, permettetemi il termine, prescrittivamente parlando.

Avendo ben chiara la differenza tra S.E. e I.E., premettendo che al momento non posso fare i test consigliati e che mi baseró sulle indicazioni ricavate dal thread, ovvero indicativamente una S.E. di 1/2 per le 400 ISO (e maggiori) e 1/3 per le sensibilitá inferiori, mi chiedevo quali sono le situazioni limite entro cui mi posso muovere (in termini di luce con esposizione a mano libera) impostando una S.E. di 200 su una ISO 400?

MI rendo conto che a questa risposta forse i test potrebbero darmi delle indicazioni, tuttavia mi chiedevo se si potevano avanzare delle linee generali. Inoltre sempre nel thread mi pare di ricordare di aver letto Silverprint dire che usa una 400 con S.E. di 200 in esposizioni notturne in cittá, pensavo che una sensibilitá del genere non permettesse foto in notturna, ma si rendesse necessaria come minimo una 800 ISO.
Comunque ho la sensazione che la mia domanda abbia più a che fare con le caratteristiche generali della pellicola (e quindi con l'I.E.) dato che la S.E. si riferisce esclusivamente alla capacitá di registrazione delle ombre, mi sbaglio?

P.S. La mia domanda nasce comunque dall'esigenza, per questioni più di scelte estetiche personali come alto/forte contrasto, non uso del flash, scatti con poca luce a mano libera, il che mi porterebbe giocoforza all'uso di alte sensibilitá (ma come appreso dal thread, meglio non esagerare con la sensibilitá magari se proprio necessario meglio fare tiraggio).

P.S. scusatemi se posso esser andato O.T. e mi scuso in anticipo per le possibili corbellerie dette sopra :-\

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/08/2013, 1:02
da Silverprint
Ciao Nevertheless,

Credo che il tutto si possa riassumere abbastanza semplicemente, ovvero con la frase: "L'esposizione giusta è sempre una sola".

Vale a dire che data una certa pellicola ed una certa situazione di luce (ed una visualizzazione) servirà una certa esposizione, non ci sono scappatoie.
Non importa se per calcolarla uso la S.E. o l'I.E. o qualsiasi altro metodo, se la situazione di luce e la pellicola sono quelle l'esposizione giusta una sola sempre rimane.

Riguardo invece lo specifico del notturno urbano bisogna considerare che la situazione è di altissimo contrasto e quindi che la sottoesposizione è sempre in agguato (non si può usare neanche l'esposimetro). L'altissimo contrasto costringe anche ad una contrazione dello sviluppo... Insomma la situazione meno adatta per un tiraggio, o sottoesposizione + sovrasviluppo che dir si voglia.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/08/2013, 10:09
da gergio
Ciao a tutti, e' finalmente giunto anche per me il momento di fare il test dei tre rulli :)
Dovro' usare un TMAX-100 (da una bobina scaduta) e svilupparlo in Studional, D76 o Rodinal (originale Agfa): mi piacerebbe usarne uno che sia il piu' generico/didattico possibile per sperimentare nei prossimi mesi (sono alle prime armi) diverse condizioni di sviluppo, ripresa, etc.
1. Quale sviluppo e' consigliabile usare?
2. Che tempi mi suggerite?

3. Non avendo un densitometro o un filtro 0.1 non posso usare il sistema basato sulle esposizioni in ombra aperta a -4 stop per valutare la S.E.: quanto mi consigliate di impostare sull'esposimetro? Considerando che la pellicola sia scaduta nel 1998, posso usare 50 iso?

Grazie

vado a preparare i 3 caricatori con 25 fotogrammi ciascuno (meglio qualche fotogramma in piu' dei 18 previsti) :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/08/2013, 10:43
da Silverprint
Ciao Gergio,

Rodinal, Studional e D-76 sono tutti ottimi prodotti. Tra di loro quello meno "universale" è il Rodinal, nello Studional viene bene tutto, nel D-76 quasi tutto.
Per la T-max 100 vanno bene tutti e tre (col Rodinal mi piace anche più del solito, ma è solo una questione di gusti e non tecnica).

Tempi: col Rodinal puoi partire dalle indicazioni del bugiardino che per la T-max sono abbastanza giuste. Con lo Studional puoi parire da circa 7' diluito 1+30. Per il D-76 (meglio 1+1 a perdere) usare il tempo che dia un I.C. (indice di contrasto) di 0,55 che trovi nei grafici della scheda tecnica della pellicola.

Come sensibilità di partenza 50 iso va bene.

Per determinare la Sensibilità Effettiva farai una serie di stampe della Zona I alle varie sensibilità. Un sistema molto pratico è quello di fare la serie di esposizioni a -4 stop variando gli iso una di seguito all'altra, (per es. 25, 32, 40, 50, 64, 80, 100) e poi stampare insieme due "zone I" e lo spazio inter fotogramma. La S.E. giusta è quella che da un nero, appena meno nero.
L'unica cosa "difficile" è determinare bene il tempo più breve di esposizione che produca il nero pieno sulla pellicola non esposta, occorre fare varie prove e guardarle asciutte.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/08/2013, 13:03
da ciromattia
Silverprint ha scritto: Per determinare la Sensibilità Effettiva farai una serie di stampe della Zona I alle varie sensibilità. Un sistema molto pratico è quello di fare la serie di esposizioni a -4 stop variando gli iso una di seguito all'altra, (per es. 25, 32, 40, 50, 64, 80, 100) e poi stampare insieme due "zone I" e lo spazio inter fotogramma. La S.E. giusta è quella che da un nero, appena meno nero.
L'unica cosa "difficile" è determinare bene il tempo più breve di esposizione che produca il nero pieno sulla pellicola non esposta, occorre fare varie prove e guardarle asciutte.
prezioso come sempre! Una sola cosa non capisco però: so che il negativo si valuta sempre dalle stampe, ma perché in questo caso non basta vedere se il fotogramma è appena più denso di base+velo? Cioè, la stampa è per forza necessaria?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/08/2013, 13:21
da Silverprint
Ciao Ciromattia,
ciromattia ha scritto: ma perché in questo caso non basta vedere se il fotogramma è appena più denso di base+velo?
Perché appena più denso potrebbe essere sia troppo poco che troppo. Nel primo caso la sensibilità sarebbe sovra-stimata e in stampa non si avrebbe sufficiente dettaglio nei toni scuri o sufficiente "nero". Se invece la sensibilità fosse sotto-stimata si avrebbe una leggera sovra-esposizione.

A occhio è un po' difficile da valutare, un poco più denso della base più velo potrebbe anche significare solo 0,02/0,03 unità densitometriche in più. Sarebbe una densità decisamente insufficiente e potrebbe portare a sovrastimare la sensibilità di uno stop ed oltre (con una pellicola dal piede lungo anche 2 stop) e quindi poi ad altrettanta sotto-esposizione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/08/2013, 23:53
da gergio
Ciao Silverprint,
grazie per la risposta, ma vorrei una precisazione:
Silverprint ha scritto: Tempi: [...] Con lo Studional puoi parire da circa 7' diluito 1+30.
si intende che dovrei fare 7', 10' e 14' ?


Per la scena ad alto contrasto ne ho preso una superiore a 9 stop: un controluce la cui la trama scura (il battistrada di uno pneumatico) era a 1/4'' f/8 50iso e la trama chiara (un panno bianco) a 1/1000", pero' c'erano dei dei riflessi del sole sulla lamiera che alzavano ancora di piu' la luce presente.
Per questa scena ho trovato molte difficolta' nel valutare l'esposizione perche' l'esposimetro della macchina mi suggeriva 1/500" (I.E. 100 iso) ben diverso dal 1/30" ottenuto ponendo il la trama scura sulla zona II (S.E. 50iso). Spero di aver applicato correttamente il sistema zonale, ma nel dubbio ho fatto un bracketing da -4 a +4 stop per rendermi conto di cio' che accade.

Per le altre scene il contrasto era 5 stop e 3 stop.

Tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare... non solo per le vacanze di agosto che mi hanno allontanato dalla C.O.! :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2013, 0:05
da Silverprint
gergio ha scritto:
silverprint ha scritto:Tempi: [...] Con lo Studional puoi parire da circa 7' diluito 1+30.
... si intende che dovrei fare 7', 10' e 14' ?
Intendevo 7' come tempo per un contrasto medio. Come prima approssimazione potresti provare 5'30, 7'00", 9'00"

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2013, 9:07
da gergio
OK, 9' tempo massimo come da bugiardino e diminuizioni del 30% circa per una 100 iso (ora ricordo di averlo gia' letto nel post da qualche parte ma non ricordo dove :) ).
Lo Studional puo' essere riutilizzato o e' monouso come l'ID-11?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2013, 10:26
da Silverprint
gergio ha scritto:Lo Studional può essere riutilizzato o è monouso come l'ID-11?
Diluito 1+30 è monouso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2013, 12:25
da MarBaz
Io non ho chiara ancora una cosuccia...
Scena ad alto contrasto: pellicola 100 ISO, la imposto a 50 per la S.E. faccio le mie letture sulle ombre dove voglio mantenere dettaglio, chiudo di 2 stop scatto e torno a casa...
Leggo il bugiardino che mi dice (ipotizzo a caso per capire la logica) "Caro Marco, grazie per aver acquistato le nostre pellicole superperformanti, con il tuo rivelatore diluito 1:9 e la pellicola a 100 ISO devi sviluppare per 10 minuti PERO'... Se vuoi ti do anche il tempo a 50 ISO che è (sparo sempre a caso) 8 minuti. Grazie ed arrivederci."
Bene dico io... Quel famigerato 20%-25% di tempo in meno per aumentare la latitudine di posa... lo tolgo dal suggerimento 100 ISO o da quello 50 ISO?
Ed una curiosità che spero non interpretiatoe come una bestemmia... Siccome tutto il sistema zonale è finalizzato da quanto ho capito per la STAMPA, non avendo ancora abbastanza denari per potermi allestire una camera oscura, potrebbe migliorare anche (vi prego non picchiatemi) le scansioni ottenute dai negativi?

Grazie per la comprensione :x

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2013, 12:46
da Silverprint
Ciao!

Non ti è chiara la differenza tra I.E. (indice di esposizione) e S.E. (Sensibilità Effettiva).
È una differenza sostanziale e della massima importanza, senza capire questa questione non si va avanti. E quindi potresti proseguire nella lettura... è un argomento ben trattato. ;)

I tempi dei bugiardini sono riferiti all'I.E. e qualche volta ad uno specifico contrasto, ma non sempre. Sia i tempi di sviluppo più adatti per i vari contrasti, sia la S.E. vanno trovati sperimentalmente. Un metodo piuttosto rapido ed efficace è suggerito in precedenza con "l'esperimento". Poi, una volta digerite le basi, per i pignoli ci sarà il Sistema Zonale e per quelli dalla mente scientifica la sensitometria dura e pura.

Il problema della scansione... è un problema.
La scansione è un'arte molto difficile e richiede elevate competenze ed anche macchinari performanti, molto costosi e difficili da usare. Il resto son giocattoli, qualcuno decente. Il BN è poi particolarmente rognoso da scansionare.

Comunque i negativi adatti alla stampa possono sicuramente essere scansionati con successo, mentre dei negativi ben scansionabili non necessariamente si stampano bene, ergo bisogna fare negativi adatti alla stampa (punto).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2013, 14:07
da MarBaz
Intanto rigranzio per l'infinità disponibilità davvero mille grazie :) Però se mi è concesso vorrei continuare con la mia elucubrazione :)
Sul discorso scansione non ci piove, visto che in un (spero) futuro prossimo venturo proverò la stampa in casa :)
La sensibilità effettiva, rileggendo anche i vari post e non volendone aprire altri, quindi, è come dovrò comportarmi esponendo ignorando la scatolina che mi dice 100 ISO che è Indice di esposizione, imposterò i miei bravi 50 sulla macchina, e cercherò un zona d'ombra dove voglio mantenere la minima "trama" di dettaglio, che è davvero molto scura... più scura ancora di quello che sto immaginando probabilmente.
A quel punto il mio esposimetro mi dirà "guarda che se tu vuoi questa zona a grigio medio devi impostarmi così e mettermi a 0", va bene dico io... Ma la zona che ho misurato mio caro e dolce esposimetro, è ben più scura di un grigio medio ti tolgo 2 stop di luce.
E fin qui direi che ci siamo giusto?
A quel punto (ipotizzando di avere una scena da "tipico Carruggio ligure con lama di luce a mezzogiorno e contrasto molto alto diciamo 10 stop") leggo su un bel portone nero chiudo di 2 stop Scatto... e vado a casa.
Può essere utile usare il tempo consigliato dalla casa per 100 iso e quindi togliere tempo allo sviluppo (30%?)
Perchè da un tempo di sviluppo dove poi far eventualmente prove dovrò pur partire, visto che allo stato attuale delle mie (poche) conoscenze non so che cosa succeda ad un Delta 100 sviluppato con Ilfosol 3 a 1:10 (esempio) per 5 minuti usando l'esposizione con il sistema zonale...
Aiuto :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2013, 14:25
da Silverprint
:D

La parte che riguarda l'esposizione per le ombre l'hai capita, ma la SE non è per forza la metà dell'IE (anche se spesso è vicina a quel valore). Per quanto invece riguarda lo sviluppo non esistono formulette matematiche, bisogna proprio fare le prove.



Un post che ti faccia venire la pazienza non c'è purtroppo... :))
Ma di leggere tutto e bene non ti va... è lungo e a tratti difficile, capisco benissimo.

D'altra parte per risponderti non farei altro che ripetere quel che ho già scritto.
Anche come orientarsi sui tempi base da cui sperimentare è già scritto...

Dobbiamo trovare un accordo.

Io ti proporrei di prenderti una settimana di tempo per leggere le pagine precedenti e poi di fare domande a partire dal già letto.

Purtroppo se si aspira al controllo del mezzo fotografico analogico non ci sono scorciatoie, o si trova un po' di pazienza, si cerca di capire e si fanno esperimenti metodici e sensati o ci si accontenta dei risultati che vengono fuori seguendo le istruzioni.
Beninteso io non credo affatto che ad accontentarsi ci sia qualcosa di male!
Ci si diverte un mondo lo stesso, anzi forse di più! :ymhug:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2013, 14:36
da MarBaz
No no non fraintendiamoci :)
Mi rileggerò tutto e bene assolutamente, non vorrei davvero passare per quello più furbo degli altri e se ho dato questa impressione me ne scuso con tutto il forum. Soprattutto con la pazienza di Silverprint ^:)^
Intanto ritorno a pagina 1 :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2013, 14:38
da Silverprint
:D Nessun problema!

Buona lettura e a presto, allora!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/10/2013, 13:46
da gergio
Silverprint ha scritto:Per valutare la stampa usate una luce adatta. La luce DEVE essere debole ed assolutamente non diffusa. I vari neon, le lampade a basso consumo, le lampade opaline NON vanno bene. L'ideale è una lampada a filamento di bassisima potenza (20w max) che proietti sulla carta una luce radente. È utile che abbia un dimmer.
Ciao Andrea, ho comprato una lampadina da 15W con il relativo portalampada; siccome devo fissare il portalampada, la distanza tra la lampadina e il foglio quanto deve essere? (Una cosa e' tenerla a 50cm e un'altra a 2m) :)
Gerardo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/10/2013, 21:33
da Silverprint
Ciao Gergio,

Circa un metro.
Ancora meglio sarebbe se riuscissi a montare una lampada a braccio, in modo da poter variare distanza ed inclinazione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/10/2013, 22:38
da gergio
Grazie per la risposta: ho gia' preso un applique con braccio fisso di circa 30cm :wall: . Mi sa che la distanza la variero' spostandomi io di qua e di la' :)
Provero' a montarlo in modo che il fascio sia quasi orizzontale, altrimenti vado a cercarne uno di quelli estensibili ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/10/2013, 13:03
da gonfiacani
Dopo tutto sto studio e tutte le prove e gli scornamenti... è piuttosto grottesco sentirsi dire da un esperto stampatore: "Devi sovrasviluppare i negativi di almeno un 50% rispetto ai tempi dei bugiardini". E ancora: "Perché non metti i filtri dicroici della tua testa colore a zero e usi i filtri in gelatina multicontrast tra obiettivo e carta?".

Quindi quando sostiene che i tempi di esposizione di una baritata sono molto più lunghi di quelli di una politenata mi lascia un po' di incertezza...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/10/2013, 15:02
da NikMik
Sovrasviluppare di 50% ? Per ottenere cosa ? Una stampa in bianco e nero... senza grigi?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/10/2013, 20:05
da Silverprint
gonfiacani ha scritto:è piuttosto grottesco sentirsi dire da un esperto stampatore...
Bisogna vedere esperto di che... :(

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/10/2013, 12:52
da gonfiacani
Silverprint ha scritto:Bisogna vedere esperto di che... :(
Nel foto-club che frequento è l'unico stampatore rimasto :wall:
E a dire il vero mi sono appassionato ai sali d'argento dopo averlo assistito un paio di volte nella sua camera oscura :wall: :wall: :wall:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/10/2013, 13:52
da bafman
gonfiacani ha scritto:è piuttosto grottesco sentirsi dire da un esperto stampatore: "Devi sovrasviluppare i negativi di almeno un 50% rispetto ai tempi dei bugiardini
Silverprint ha scritto:Bisogna vedere esperto di che... :(
Immagine
:ymparty:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/10/2013, 18:23
da seconilmapero
prima di fare i test con pellicola e rivelatore su alto medio e basso contrasto vorrei prima trovarmi la Sensibilita' effettiva della mia pellicola con la mia catena,
nella mia insicurezza procedero' cosi' ma non so se salto delle parti o penso a delle bagianate, in teoria, mi trovo una bel muro uniforme in ombra aperta, espongo e leggo tutto in zona V, quindi porto tutto in zona I sottoesponendo di 4 stop, nella prima lettura espongo il muro a 25Iso e scendo di 4stop per tenermi in zona I, nella seconda a 32 e scendo sempre di 4 stop e via dicendo fino ad arrivare a 100Iso.
Poi sviluppo tutto il rullo , ma siccome la mia pellicola mi da un tempo standard di 6min a 100iso, come mi comporto con questo primo sviluppo, scendo del 30% su questo tempo standard e lo porto a 4 min.?
Sviluppato prendo una parte trasparente del negativo e faccio uno scalare trovandomi il tempo di esposizione minimo cioè il nero che piu' nero non si puo', con quel tempo mi andro' a stampare i singoli fotogrammi e li' quando trovero' un nero appena piu' chiaro del nero che piu' nero non si puo' avro' trovato la mia SE, ad esempio bho 64Iso. Procedo cosi' ? -_-

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/10/2013, 18:59
da Silverprint
Ciao Seconil.. etc :)

Sì. È il sistema per determinare la tua sensibilità effettiva.
Ma visto che ci stai, fai trentuno e scatta tutto il rullo aumentando l'esposizione di 1/3 di stop a fotogramma. Almeno poi vedi bene anche il contrasto e se vuoi stampi anche un regolo zonale.
seconilmapero ha scritto:... siccome la mia pellicola mi da un tempo standard di 6min a 100iso, come mi comporto con questo primo sviluppo, scendo del 30% su questo tempo standard e lo porto a 4 min.?
Il tempo di sviluppo non è mai riferito ad una Sensibilità Effettiva, ma casomai è riferito ad un IE (che appunto cambia con lo sviluppo), quindi quel dato è di interesse quasi nullo a meno che non sia anche corredato da una misura del contrasto (I.C. gamma, etc.). Come tempo di partenza, in generale, un 30% in meno del bugiardino può andare bene, ma magari nello specifico caso invece no...

Che accoppiata vuoi testare?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/10/2013, 19:52
da Pacher
Anche questo post ti puo essere utile.
A partire dalla fine della seconda pagina. Purtroppo la fine era andata in vacca... :(
http://www.analogica.it/hp5-test-s-e-e- ... hp5%20test

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/10/2013, 19:59
da seconilmapero
grazie Silverprint :)
ho problemi a seguire la scala della sensibilita' Iso perchè nell'obiettivo il diaframma ha incrementi di 1/2 stop, Mamiya Rb67,
il tempo di sviluppo iniziale è quello il mio problema prima di testare tutto, il tempo era quello sui diagrammi (0,5 d.min 3min. - 0,55 a 4,30min).
L'accoppiata è Fomapan 100 ed Xtol sotto un condensatore

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/10/2013, 20:00
da seconilmapero
Pacher ha scritto:Anche questo post ti puo essere utile.
A partire dalla fine della seconda pagina. Purtroppo la fine era andata in vacca... :(
http://www.analogica.it/hp5-test-s-e-e- ... hp5%20test
grazie Pacher, lo leggo subito =)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/01/2014, 23:13
da unknownartdivision
Ho letto tutto con tantissima pazienza, ed anche più volte, e spero di aver capito tutto :)

faccio una sintesi di tutto quello che ho capito:

in primo luogo, la sensibilità effettiva di una pellicola è circa la metà di quella che è riportata sulla confezione (I.E), per poter applicare efficacemente "esponi per le ombre sviluppa per le luci" è dunque necessario utilizzare la sensibilità effettiva. E' possibile determinarla facendo dei test, sottoesponendo di 4 stop (zona I quindi) con diverse impostazioni asa sull'esposimetro. Io, non ho ancora avuto la possibilità di fare dei test dunque per il momento mi limito a dimezzare il valore I.E. A questo punto, per quanto riguarda l'esposizione dobbiamo cercare le zone a seconda dei casi, e come le vogliamo scure, dalla II alla IV. Una domanda, se non si ha un esposimetro spot, ma esposimetro a media, come possiamo comportarci? io al momento cerco una zona scura, che sia piuttosto vasta, e che mi permetta di avvicinarmi, e che sia inquadrata interamente, e la porto in zona IV o zona III. Invece per lo sviluppo, bisognerebbe fare delle prove con diversi tempi di sviluppo, per contrasto basso, medio, e alto. Per iniziare potrebbe andare bene un 50% su alto contrasto, tra il 75 e 80% per contrasto medio, e 100% per contrasto basso? su un 400 asa ad esempio, invece su pellicole da sensibilità più bassa, bisogna aggiustare i tempi in maniera meno consistente? ad esempio 70% 85% e 100%?

Vediamo se ho capito, o se ho detto baggianate :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/01/2014, 23:37
da Silverprint
Ciao!

Hai capito. :D

Possono anche andare le variazioni percentuali del tempo di sviluppo, ma solo come base di partenza per affinare sperimentalmente. Quanto occorre cambiare il tempo di sviluppo dipende dalla catena e dall'accoppiata pellicola rivelatore e scorciatoie rispetto alla sperimentazione non ce ne sono.

Riguardo l'esposizione, in attesa di un esposimetro spot, non c'è altra strada che l'avvicinarsi in modo da inquadrare totalmente le aree scure di interesse.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/01/2014, 23:42
da unknownartdivision
Grazie mille :) In effetti per l'esposimetro avevo immaginato che era l'unica via possibile al momento. Sono in attesa di ripristinare il vecchio ingranditore di mio padre, in modo da poter vedere effettivamente cosa sto combinando. Dunque, fare dei test più precisi, per determinare sia la S.E. che le giuste quantità di tempo di sviluppo per la mia catena (e gusto perché immagino sia davvero soggettivo). Vi farò sapere come saranno i progressi :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/01/2014, 23:50
da unknownartdivision
Potrebbe essere utile utilizzare una reflex digitale con esposimetro in modalità spot, per prendere l'esposizione? ho una Canon EOS 6D, l'unica cosa che mi viene in mente ora come ora è questa, ma non so, se può funzionare!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/01/2014, 8:14
da Silverprint
Buondì!
unknownartdivision ha scritto:Potrebbe essere utile utilizzare una reflex digitale con esposimetro in modalità spot...?
Si e no... Alle volte gli esposimetri delle digitali sono un po' tarati sul sensore. Comunque meglio che un semi-spot, casomai quando avrai una macchinetta con l'esposimetro spot o un esposimetro dovrai tarare uno sull'altro.
Visto che hai Eos, io penserei ad unificare i corredi...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/01/2014, 14:33
da unknownartdivision
Dunque, almeno inizialmente potrebbe essere come diciamo a Genova, un "tapullo", non sarà la situazione ottimale, ma già meglio che lavorare con l'esposimetro a media. I Generi fotografici che amo sono street photography(ed ammetto che al momento la mancanza di un vero spot, mi crea non pochi problemi, con quel poco tempo che ho a disposizione per scattare) e molto ritratto. Nei ritratti, visto che ho molto più tempo, per decidere, in attesa di un esposimetro spot, posso valutare con la digitale le zone più scure, in maniera più precisa rispetto a come sto facendo ora, ed è già un miglioramento credo. Esposimetro a luce incidente, serve a ben poco in questo caso, giusto? è meglio a luce riflessa?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/02/2014, 22:23
da ooxarr
attenzione però che la cosa varia molto da macchina a macchina, e sulla stessa macchina varia a seconda della sensibilità impostata... un casotto. per esempio io ho una compattina samsung che si è rivelata parecchio precisa, mentre invece ho una olympus che si discosta pesantemente. per dire a 100 iso mi fà sovraesporre di 1 stop o più, mentre sugli 800 è più precisa. questo perchè i suoi 100 iso nominali sono in realtà 50 del sensore.
ma anche le analogiche non brillano per precisione, la fm2 in condizioni di cielo molto scuro tende a sovraesporre tanto, roba da suggerirmi 1/50 f2.8 quando già è abbondante se scatto 1/50 f4.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/02/2014, 19:46
da ulan_bator
(((( scrivo poco sul forum e mi inserisco sommessamente fra parentesi solo per manifestare il mio immenso "GRAZIE!" ad Andrea Silverprint per i preziosissimi contenuti di questo topic;.... ed un grazie anche per gli altri apporti inseriti da altri bravi utenti del forum: ho stampato e rilegato tutto il topicone (in pdf son venute giù 190 e rotte pagine ed è già qualche sera che prima di addormentarmi ne leggo e divoro i preziosissimi consigli), per me il tutto rappresenta una nuova scoperta ed uno stimolo davvero forte!))))
Sono lento, ma sto capendo tante cose importanti anch'io! (almeno: credo di capire :D )

Grazie, davvero, ancora! ^:)^

Namasté!
:ympeace: Luciano.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/02/2014, 22:22
da gergio
Anche io l'ho stampato e l'ho letto questa estate al mare: ogni tanto riprendo le stampe per rileggere qualche passo e mi viene fuori qualche granello di sabbia :D
Comunque oltre all'ottimo lavoro fatto da Silverprint in questo topic c'e' anche il contributo dato da Chromemax con la "sensitometria in 10 capitoli" che ho trovato molto utile perche' affronta gli stessi argomenti anche da un punto di vista un po' piu' matematico :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/02/2014, 23:20
da ulan_bator
gergio ha scritto:Anche io l'ho stampato e l'ho letto questa estate al mare: ogni tanto riprendo le stampe per rileggere qualche passo e mi viene fuori qualche granello di sabbia :D
Comunque oltre all'ottimo lavoro fatto da Silverprint in questo topic c'e' anche il contributo dato da Chromemax con la "sensitometria in 10 capitoli" che ho trovato molto utile perche' affronta gli stessi argomenti anche da un punto di vista un po' piu' matematico :)
.... quello sarà il prossimo! :)

:ympeace: Luciano.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/02/2014, 17:03
da Aleksej6
Nel Negativo Adams spiega come fare il test per determinare sensibilità effettiva di una data coppia rivelatore-pellicola. Lui consiglia l'uso di un densitometro per determinare la densità di 0,10 sopra il velo di base. Ora, è possibile misurare tale valore senza densitometro, per es., si può valutare il fotogramma in cui compare la minima densità sopra il velo di base, ad occhio? Può essere attendibile? O altrimenti, dove potrei trovare un densitometro? :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/02/2014, 17:16
da Marinaio
Complimenti!!! Un topic veramente molto interessante!!!

Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/02/2014, 17:16
da iz7nct
Sul blog c'è un articolo dove spiega come fare senza densitometro

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/02/2014, 19:36
da Silverprint
Si può fare senza densitometro, anzi forse è anche meglio...

Meglio nel senso che prima deve venire il risultato, poi il numero e non viceversa, se si cerca lo 0.10sopra il velo e di quello ci si accontenta senza verifica pratica NON è detto che si stia lavorando bene, cioè che poi si ottenga la resa desiderata dei toni più scuri.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/02/2014, 21:15
da Aleksej6
OK ho fatto l'esperimento, ora devo stampare...solo che é a gradini di 1/2 eV e non di 1/3 eV, visto che non ho macchine che mi diano intervalli di un terzo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 14:31
da zehner21
Piccola domandina:
orientativamente si dovrebbe ridurre/aumentare il tempo di sviluppo di un 10% circa per ogni salto di stop? (400->200/400->800)

Spero di non star dicendo una castroneria!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 14:36
da Silverprint
Ciao Zenher21! :)

Speranze deluse. :(

Non c'è relazione fissa, ma neanche approssimativa, tra variazione dell'Indice di Esposizione (I.E.) e tempo di sviluppo.
Per altro lavorare con variazioni dell'IE e conseguenti variazioni del tempo di sviluppo ha moltissime controindicazioni... controindicazioni ben chiarite nelle prime pagine di questo lungo thread (che non hai letto ;) ).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 17:48
da zehner21
Giuro solennemente di averle lette tutte!
Sto ancora cercando di fare luce sui concetti! Grazie ancora :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 17:57
da Silverprint
zehner21 ha scritto:Giuro solennemente di averle lette tutte!
Bene!
Mi fa piacere!
zehner21 ha scritto:Sto ancora cercando di fare luce sui concetti!
Si occorre più luce. Ti faccio una domanda: come ti è venuta in mente la domanda che hai fatto?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 20:26
da zehner21
In realtà, ad essere onesti, la domanda è posta male e completamente fuorviante.
La differenza tra Sensibilità Effettiva ed Indice di Esposizione credo che mi sia abbastanza chiara; la SE è una proprietà intrinseca della pellicola e dipende dallo sviluppo scelto (tanto che si parla di accoppiata pellicola/rivelatore).
In questo periodo, per economia, sto usando il Rodinal come rivelatore e non ho eseguito il test in questione (non mi è ancora chiarissima l'analisi da fare in stampa).

Ho ipotizzato, come ho evinto dalle numerose pagine della discussione, che la sensibilità effettiva sia più o meno intorno ai 200 ISO (parliamo di Tri-X), se non di più.
Il punto è che non mi è chiaro il tempo da cui partire per ottenere "quello giusto" e con un contrasto adatto ad un ingranditore a condensatore.
Ho trovato scritto in un file una diluizione 1+50, EI 200 e 9 minuti ma non ho idea dell'indice di contrasto per cui è data questa formulazione.
In un altro sito, invece, ho trovato la stessa diluizione con lo stesso indice di esposizione e un tempo di 7 minuti, con la nota da parte dell'autore che questa combinazione è fornita per un ingranditore a luce diffusa.

Non vorrei farti cadere le braccia con questo discorso 8-x

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 22:23
da Silverprint
Per provare ogni tempo di partenza va bene. Poi bisogna verificare quale sia il risultato e (eventualmente) apportare le dovute correzioni.

Ribadisco: il negativo è il nostro insegnante e il negativo giusto è quello che si stampa come vogliamo sul grado 2 (circa). Se non accade, cioè occorrono interventi correttivi in stampa c'è un errore a monte, quindi di esposizione e/o sviluppo del negativo. Tanto più le correzioni necessarie in stampa sono marcate, tanto più grande era l'errore.

Considera che la Tri-x é stata rinnovata di recente e c'è gran confusione tra i tempi per la vecchia e quella nuova che richiede tempi minori.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2014, 22:56
da zehner21
Grazie per la risposta,
esauriente come al solito!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/03/2014, 10:59
da Aleksej6
Vorrei chiedere ancora una cosa, nel caso mi si corregga se sbaglio.
Nelle diapositive, l'esposizione è da prendere sulle luci. Questo vuol dire che la densità delle ombre è regolata dal tempo di sviluppo?
E poi, vale anche qui considerare la sensibilità effettiva come, approssimativamente, la metà di quella nominale? Insomma posso esporre una pellicola da 100 asa nominali impostando l'esposimetro su 50 e ottenere una più efficace registrazione delle luci, o mi conviene tenere l'esposimetro calibrato su 100 asa?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/03/2014, 11:27
da Silverprint
La risposta come al solito non è semplice. :)

Bisogna considerare che le diapositive sono un materiale ad alto contrasto e che di solito non vengono stampate, ma proiettate (o scansionate). Il processo di sviluppo poi è poi inteso come non variabile (anche se sono possibili piccole variazioni) e quindi si considera che il materiale abbia una latitudine di posa fissa. Queste due cose insieme tolgono molta flessibilità al processo limitando molto le possibili correzioni. Ne consegue anche che la sensibilità dichiarata è quella ottimale (messa al centro della LDP), naturalmente fatte salve le piccole variabili di taratura degli apparecchi o di gusto dell'utente.

L'uso di esporre le diapositive per le luci non ha una precisa motivazione tecnica (la ha, invece, per il digitale), ma dipende soprattutto da una consuetudine visiva, vale a dire che di solito in proiezione e in caso di contrasto superiore alla latitudine del materiale viene considerato meno sgradevole avere le ombre "tappate" piuttosto che le luci "bucate". Va anche detto che, di solito, è più facile bucare le luci che non tappare le ombre, almeno in proiezione.

Testare i rulli per dia è poi semplicissimo... e una volta testato sapendo la latitudine esatta e visualizzando la relazione tra esposizione e tono diventa anche semplice esporre.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/03/2014, 12:04
da Aleksej6
Bene, grazie.
Sapevo che la risposta non era semplice, ma mi son chiesto tutto ciò perché Ansel Adams nel suo libro accenna alle diapositive e ne parla come se si dovesse prendere il procedimento di esposizione del negativo e rovesciarlo, cosa che mi lasciava dei dubbi.
Per il mio primo rullo di diapositive avevo esposto per le luci (nel dubbio sottoesponendo ancora) alla sensibilità nominale e avevo ricevuto in generale delle buone immagini, che però in proiezione presentavano spesso zone d'ombra troppo scure, in generale con le luci sempre ben definite e mai bucate. Con un rullo di Agfa Precisa 100. Una soluzione per avere meno contrasto tra luci ed ombre (cioè avere sempre le luci ben definite ma le ombre più chiare) potrebbe essere, a questo punto, di utilizzare pellicole di più alta sensibilità?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/03/2014, 12:22
da Silverprint
Aleksej6 ha scritto: Una soluzione per avere meno contrasto tra luci ed ombre (cioè avere sempre le luci ben definite ma le ombre più chiare) potrebbe essere, a questo punto, di utilizzare pellicole di più alta sensibilità?
No. Era forse vero molto tempo fa. Sui materiali moderni la LDP non è legata direttamente alla sensibilità. Per avere ombre più aperte con le diapositive dovresti ridurre un po' lo sviluppo (come col BN) e aumentare un po' l'esposizione, ma non tutti i materiali consentono di intervenire senza che si creino evidenti alterazioni del colore.

Usavo la vecchia Velvia 50 col SZ, i risultati possono essere ottimi, ma occorre fare bene i test, avere un bravo laboratorio che ti dia retta (oppure sviluppare in proprio) e comunque bisogna correggere il colore. Per correggere il colore può bastare poco, ma se la destinazione è la proiezione occorre farlo coi filtri in ripresa e testare anche quelli.

Una soluzione molto più semplice è usare un delicato Fill-flash, quando possibile, cioè quando le parti scure sono vicine.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/03/2014, 17:59
da Aleksej6
Sì, col flash andrebbe bene come soluzione...per quanto io non abbia l'abitudine di averlo sempre dietro...
Sviluppo io le dia, quindi potrei provare ad accorciare un poco i tempi...o altrimenti fare attenzione agli scarti eccessivi di luminosità in fase di ripresa (cioè evitarli di tendenza). Beh, del resto è sempre stato il tallone d'achille di questi materiali...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 17:42
da iPol85
Su consiglio di di isos ed altri utenti, mi sono letto TUTTO questo topic e devo dire anche alcune cose mi sono apparse decisamente più chiare, altre invece hanno gettato un'ombra ancora più grande sulle mie conoscenze di fotografia analogica. Alcuni concetti credo mi siano ostici perché ragiono ancora in termini di "fotografia digitale", altri perché non ho MAI sviluppato, ma nemmeno mai scattato (per il momento), con una macchina analogica. Sicuramente questo topic e le minuziose spiegazioni di Andrea mi hanno permesso di mettere delle basi fondamentali per iniziare al meglio in questo mondo.
Avrei ancora alcune domande, forse è solo tanta confusione dopo aver letto ben 47 pagine di argomenti finora sconosciuti. Mi sono stampato un paio di appunti che alcuni utenti avevano condiviso, voglio rileggermi con calma e confrontarli con alcuni quesiti che mi sono segnato a parte. Se non trovassi risposta tornerò a chiedere in questo immenso topic che sembra più un'aula virtuale interattiva.

Complimenti sinceri Andrea, per la passione, la pazienza e le conoscenze in questo campo. Chapeau! :-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 19:43
da gergio
Silverprint ha scritto:La S.E. dovrebbe tenere conto della catena completa, quindi anche ingranditore e tipo di carta... La catena nel suo insieme può avere una certa influenza.
Per determinarla occorre fotografare una superficie uniformemente illuminata (meglio se in ombra aperta) e fare una serie di scatti sottoesponendo 4 stop e variando gli Iso (per es con una 400 esporre a 125, 160, 200, 250, 320). Gli scatti vanno poi sviluppati e...
Approfitto del ri-up del topic per chiedere una cosa: quando faccio il test della pellicola per la S.E., lo sviluppo deve essere lo stesso che usero' in seguito quando usero' la pellicola per le foto? Io credo di no, nel senso che ne va bene uno qualsiasi dato che siamo sul piede della curva.

Cioe' per il test va bene un qualsiasi sviluppo, purche' sia data all'incirca (con margine molto ampio) la stessa energia che si usera' per lo sviluppo delle foto.

E' giusta la mia considerazione?

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 21:05
da isos1977
gergio ha scritto: lo sviluppo deve essere lo stesso che usero' in seguito quando usero' la pellicola per le foto? Io credo di no, nel senso che ne va bene uno qualsiasi dato che siamo sul piede della curva.
io direi che deve essere lo stesso... la S.E. può variare.. magari di poco, ma la variazione non potrebbe non essere trascurabile...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 21:50
da gergio
isos1977 ha scritto:la variazione non potrebbe non essere trascurabile...
invece credo che potrebbe (uso "potrebbe" perche' non ne sono certo) essere trascurabile (sempre per energie dello sviluppo simili, ma non molto, rispetto a quelle usate per le foto): infatti una maggiore energia si traduce in una maggiore pendenza della curva, ma il piede' sempre li e non varia, o varia pochissimo';
infatti con diversi contrasti della scena usero' diverse energie dello sviluppo, ma per le ombre, ovvero per le parti colpite da pochissima luce, il risultato e' indipendente dal contrasto scelto e quindi dall'energia dello sviluppo, e quindi dal rivelatore scelto... almeno in teoria se non mi sfugge niente, poi in pratica non so :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 22:08
da isos1977
boh.. certamente l'effetto maggiore è sui toni chiari, ma in varie discussionisi si è parlato di rivelatori che si mangiano un po' di sensibilità effettiva. D'accordo che magari si parla di 1/2 stop o poco più, ma se si fa un test rigoroso non mi sembrano poco. Più in generale, al variare del rivelatore, magari il comportamento della curva cambia nei vari tratti... io, se dovessi cambiare rivelatore, rifarei il test...

:-h
P.S.
volevo scrivere "ma la variazione potrebbe non essere trascurabile..."

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 22:16
da Slowhand78
Io di solito faccio il primo test per trovare la SE con un tempo di 5', poi dal primo sviluppo mantengo quella SE fino a che non trovo il tempo N. A quel punto ricontrollo la SE con quel tempo, che nei miei casi è rimasta la stessa.
Ciao :-h

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 22:31
da Silverprint
La S.E. può variare cambiando rivelatore anche a parità di energia utilizzata, non notevolmente, ma abbastanza da rendere inutile il test. Magari un mezzo stop in assoluto non è tanto, ma sulle ombre si sente.
Dipende dalla formulazione del rivelatore e dagli antivelo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2014, 23:11
da gergio
Quindi sebbene la variazione sia piccola e' comunque non trascurabile.
OK grazie a tutti :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/04/2014, 11:36
da chromemax
Giusto per rendere l'idea qui sotto c'è uno studio dei grafici pubblicati dalla Kodak così ci si può rendere conto di come la sensibilità effettiva varia:
studio_grafici_kodak_t-max-400.png
Inoltre la variazione dipende anche dallo sviluppo usato, in genere gli sviluppi più diluiti tendono a sensibilità più alte dato che si possono sviluppare un po' di più le ombre senza pelare le alteluci, comunque se si pensa come è regolato il rapporto contrasto del soggetto (SBR) e il contrasto della pellicola si vede che le variazioni di sensibilità ai fini pratici sono molto più limitate

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/04/2014, 22:47
da iPol85
Da bravo niubbo analogico ho iniziato a leggere un libro sul sistema zonale che per il momento trovo ben fatto. In realtà sono gli stesso concetti che ha già spiegato egregiamente Silverprint, con qualche esempio chiarificatore in più. Almeno per quanto riguarda i primi capitoli.

C'è da dire che se non avessi letto prima questo topic sarei stato un po' disorientato. In questo modo invece sto integrando un po' di lacune/dubbi, consultando a volte il loro altre gli appunti presi da questo topic.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/05/2014, 14:45
da iPol85
Dopo aver riletto alcuni appunti di questa discussione e aver terminato il libro sulla sistema zonale credo di aver capito tutto, almeno in linea di principio. L'unico aspetto che non credo di aver compreso correttamente è quello dell'impostazione del valore degli ASA.

Per comodità vi spiego come mi muoverei in una situazione tipo.

1) per prima cosa carico la pellicola sulla macchina fotografica e per comunità supponiamo sia la stessa in oggetto di questo argomento.

2) appena trovo un soggetto che mi interessa fotografare piazzo il cavalletto con sopra la macchina fotografica e scelgo l'inquadratura che più mi aggrada.

3) trovata l'inquadratura in posto nella macchina la fiera degli a casa alla metà del valore dichiarato dal produttore così a me interessa la SE. Nel nostro caso per approssimazione abbiamo detto che questo valore è di circa la metà, quindi imposterò 200 ASA sulla mia macchina fotografica.

4) Con un esposimetro esterno che abbia funzione spot 1 grado faccio la lettura sulla zona che in stampa vorrò in Zona III (esporre per le ombre). Visto che gli esposimetro lavorano sul tono di grigio 18%, il risultano ottenuto mi darà la coppia tempo/diaframma della zona V. Non faccio altro che chiudere di 2 stop ed avrò l'esposizione corretta per le ombre. Dubbio: l'esposimetro durante la lettura avrà come ASA impostati i 200 della SE o quelli della IE che sarebbero 400? Da quel che ho capito la prima opzione.

5) A questo punto faccio una lettura anche nel punto che vorrò in zona VII per regolarmi poi con il tempo di sviluppo. Se non ho capito male il tempo di sviluppo base da guardare è quello per i 400 ASA, che poi io valuterò di volta in volta se dimezzare o diminuire di un terzo (per farla mto breve e semplice).

Ci sono oppure sono fuori pista?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/05/2014, 15:06
da Silverprint
Bravo iPol85!

Ci sei, il principio è quello.

Più nello specifico la S.E. andrebbe determinata sperimentalmente nella propria catena, così come il tempo di sviluppo in funzione del contrasto.

Oppure senza mettersi a fare test un po' difficili che dovrebbero pure essere abbastanza precisi, si può cominciare a toccare con mano quanto detto facendo "l'esperimento", suggerito molti post sopra... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/05/2014, 20:25
da iPol85
Ho già stampato il tuo test Andrea e non vedo l'ora di provarlo. Settimana prossima sono via, quanto rientro dovrebbero anche avermi sistemato le macchine fotografiche... Compro rullini, chimici e accessori per sviluppare, e comincerò.
Stavo anche guardando per un esposimetro esterno con funzione spot.

Invece devo capire come effettuare il test sulla stessa pellicola. Mi pare però che tu l'abbia già spiegato per cui credo che rileggendo troverò il suggerimento.

Benissimo, e bravo tu per la pazienza!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/05/2014, 12:45
da SaturnV
Questo e' davvero un buon bignami (una bibbia ?) per quello che si puo' fare con la pellicola.
Mi avete aperto un mondo (e poi ancora non capisco tutto sto granche') !
Grandi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2014, 14:22
da zehner21
Domanda: cosa si intende per "ombre chiuse"?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2014, 14:28
da Silverprint
Si intende troppo scure. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/07/2014, 22:21
da alexmare93
Domanda in senso lato: tutto questo vale anche per il colore, o ci sono solo alcune parti in comune o è tutto un altro metodo di lavoro?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/07/2014, 23:19
da Silverprint
In senso lato, sì. Le emulsioni ai sali d'argento si comportano tutte nella stessa maniera.

Nello specifico però le cose si complicano. Le pellicole a colori hanno più strati sensibili, in pratica è come fossero più pellicole diverse e sovrapposte. La variazione di densità e l'aumento di contasto al variare del tempo di sviluppo non è uguale per ogni strato. Ne segue che il margine di correzione in fase di sviluppo risulta ridotto perché oltre un tot (che cambia a seconda della specifica pellcola) si presentano delle dominanti di colore non sempre corregibili, specialmente con le diapositive (comunque facevo il sistema zonale con la vecchia velvia, corregendo le leggere dominanti in ripresa e veniva piuttosto bene :) ).

Ci sono poi altre considerazioni relative alla tecnica di stampa. Sintetizzando molto la carta per stampa colore da negativo è tendenzialmente dura, viceversa il negativo è piuttosto morbido. Il sistema doveva garantire buone percentuali di successo anche con le foto delle vacanze e fare un negativo dalla grande latitudine (cioè morbido) da stampare su carta dura è stata la soluzione adottata. In sostanza si stampa(va) sempre solo una una gamma più ristretta rispetto a quella presente sul negativo in modo da poter compensare eventuali errori di esposizione.
La stampa da dia era invece piuttosto difficile perché erano contrastati entrambi i supporti e quindi costringeva a vere acrobazie in camera oscura... però era bella. :)

Oggi é molto diverso poiché nella maggior parte dei casi si usa un sistema ibrido che prevede inizialmente la scansione. In scansione é sicuramente possibile prendere l'intera gamma dinamica presente sui negativi e anche (con un poco più di attenzione) quella presente nelle dia. Dopo si può stampare sia su carta fotografica (come fanno la maggior parte dei laboratori) con vari sistemi, sia ink-jet.
Data la scansione intermedia non ha più molto senso (tranne che per risultati molto specifici) intervenire sullo sviluppo del negativo, mentre potrebbe ancora essere utile intervenire sulle dia, ovviamente nei casi in cui abbia ancora senso usare le dia (vedi le "Balere" di Perrone, per es.).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/07/2014, 23:42
da iPol85
A me una cosa però ancora sfugge Andrea. Ha senso applicare il sistema zonale e relativo dogma con rullini da 12 pose in cui potrebbero esserci riprese scene con contrasto differente? O ci si può regolare in qualche modo?


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/07/2014, 23:54
da Silverprint
Ho applicato il SZ col 35mm per anni, senza problemi.
Si può cambiare il rullino mezzo fatto, metterne un altro, e poi dopo rimettere e finire quello lasciato a metà. Occorrono pochi secondi, non molti di più di quelli che servono a cambiare un magazzino medio formato.
Se poi si fa sul serio e si deve davvero scattare molto si usano più corpi macchina.

Ci sono poi altre considerazioni: una scena interessante che merita molti scatti avrà un certo contrasto e se é interessante è sicuramente opportuno scegliere esposizione e sviluppo una volta per tutte (un tipico grave errore è quello di aggiustare l'esposizione per ogni scatto della stessa scena).

Poi chiaro, se si fa una foto ogni tanto e a finire un rullo ci si mette una settimana... tanto vale non svilupparlo, evidentemnete non contiene nulla di interessante. :ymdevil:

(edit) Ooops! Pensavo parlassi di 35mm... se si può fare col 35, figurati col medio formato! 12 scatti non bastano per un soggetto interessante. :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/07/2014, 13:34
da alexmare93
Silverprint ha scritto:In senso lato, sì. Le emulsioni ai sali d'argento si comportano tutte nella stessa maniera.

Nello specifico però le cose si complicano. Le pellicole a colori hanno più strati sensibili, in pratica è come fossero più pellicole diverse e sovrapposte. La variazione di densità e l'aumento di contasto al variare del tempo di sviluppo non è uguale per ogni strato. Ne segue che il margine di correzione in fase di sviluppo risulta ridotto perché oltre un tot (che cambia a seconda della specifica pellcola) si presentano delle dominanti di colore non sempre corregibili, specialmente con le diapositive (comunque facevo il sistema zonale con la vecchia velvia, corregendo le leggere dominanti in ripresa e veniva piuttosto bene :) ).

Ci sono poi altre considerazioni relative alla tecnica di stampa. Sintetizzando molto la carta per stampa colore da negativo è tendenzialmente dura, viceversa il negativo è piuttosto morbido. Il sistema doveva garantire buone percentuali di successo anche con le foto delle vacanze e fare un negativo dalla grande latitudine (cioè morbido) da stampare su carta dura è stata la soluzione adottata. In sostanza si stampa(va) sempre solo una una gamma più ristretta rispetto a quella presente sul negativo in modo da poter compensare eventuali errori di esposizione.
La stampa da dia era invece piuttosto difficile perché erano contrastati entrambi i supporti e quindi costringeva a vere acrobazie in camera oscura... però era bella. :)

Oggi é molto diverso poiché nella maggior parte dei casi si usa un sistema ibrido che prevede inizialmente la scansione. In scansione é sicuramente possibile prendere l'intera gamma dinamica presente sui negativi e anche (con un poco più di attenzione) quella presente nelle dia. Dopo si può stampare sia su carta fotografica (come fanno la maggior parte dei laboratori) con vari sistemi, sia ink-jet.
Data la scansione intermedia non ha più molto senso (tranne che per risultati molto specifici) intervenire sullo sviluppo del negativo, mentre potrebbe ancora essere utile intervenire sulle dia, ovviamente nei casi in cui abbia ancora senso usare le dia (vedi le "Balere" di Perrone, per es.).
Quindi per il colore vale tutto quanto detto sul "esponi per ombre, sviluppa per luci"; nella fase di sviluppo invece non si può più di tanto intervenire, quindi bisogna stare a quanto dicono i bugiardini sul tempo per avere una buona media tra i colori (quindi a differenza del BN, dove si può aumentare/diminuire l'energia dello sviluppo in base a scene di basso/alto contrasto, per il colore si rischia di avere più ciano che magenta ecc.)
Giusto?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/07/2014, 13:54
da Silverprint
Sì, abbastanza.

Un po' si può intervenire. Coi negativi stampati in sistema ibrido, però ha poco senso. Con le dia ha più senso.

Con i negativi si espone sempre per le ombre e possibilmente alla S.E. BN o colore non fa differenza.

Con le dia tradizionalmente si espone per le luci, per fa si che non "buchino". La latitudine di posa è ababstanza limitata e di solito è preferibile avere piu "nero" del dovuto che toni chiari sparati, ma chiaramente dipende. Se si ha voglia di fare test è possibile intervenire in fase di sviluppo per variare la LDP, però se si proiettano bisogna verificare quale sia il color-shift e che sia compensabile, se si stampano con sistema ibrido e il color-shift è moderato e correggibile in PP è più semplice.

Ah... variando lo sviluppo varia anche la saturazione, in una catena tutta analogica bisogna verificare anche quella.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/07/2014, 19:05
da Dcanalogue
Salve a tutti,
sto leggendo questo interessantissimo thread ma...sono ancora a pagina 18...... Nel frattempo però, m'è presa l'ansia: devo sapere assolutamente come misurare queste benedette ombre per le quali poi esporre!! :-ss
Dato che ho appena (ri) comprato qualcosa di analogico (Yashica Mat 124 G...ma ha la pila da 1,5 volt e non credo che l'esposimetro sia affidabile) e Nikkormat Ftn (che mi deve ancora arrivare).... penso che ci vorrà un esposimetro esterno e quindi, dovendolo comprare....mi rivolgo a voi per qualche consiglio... soprattutto su elementi "economici", dato che de sti tempi...il piatto piange..... ~x(

Altra domanda: in un rullino, sia esso 120 o 35 mm.... ci sono situazioni diverse per ogni scatto (dato per assodato che si sia esposto correttamente per le ombre etc..) e quindi, diversi gradi di contrasto generale della scena e di livello delle alte luci.... Come ci si comporta poi con lo sviluppo? Capisco in caso di grande formato (e ci arriverò.... prima o poi), si sviluppano singolarmente le lastre, adattando il tempo/diluizione alle condizioni registrate in ripresa....ma, su un rullo a più pose, proprio non immagino come si possa fare... (Naturalmente, se c'è già scritto nel thread..scusatemi e magari..se potete indicarmi dove.....così mi levo questo dubbio atroce... ;) ) Nel frattempo...giuro che leggo tutto con calma ma.... l'ansia di conoscenza è una brutta bestia......

Ah...dimenticavo: sono tornato all'analogico per vivere la fotografia in modo più "slow", più pensato...ma anche perché vorrei estraniarmi da tutte le diavolerie che dipendano da...una batteria... L'ideale sarebbe imparare ad esporre senza esposimetro...... Raffinare la propria vista fino a capire da soli qual'è la giusta esposizione....
Chissà se è possibile....? :ympray:

Grazie...! :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/07/2014, 10:49
da ludovico
Dcanalogue ha scritto: Ah...dimenticavo: sono tornato all'analogico per vivere la fotografia in modo più "slow", più pensato...ma anche perché vorrei estraniarmi da tutte le diavolerie che dipendano da...una batteria... L'ideale sarebbe imparare ad esporre senza esposimetro...... Raffinare la propria vista fino a capire da soli qual'è la giusta esposizione....
Chissà se è possibile....? :ympray:

Grazie...! :)
No!

:D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/07/2014, 12:14
da Dcanalogue
ludovico ha scritto:
Dcanalogue ha scritto: Ah...dimenticavo: sono tornato all'analogico per vivere la fotografia in modo più "slow", più pensato...ma anche perché vorrei estraniarmi da tutte le diavolerie che dipendano da...una batteria... L'ideale sarebbe imparare ad esporre senza esposimetro...... Raffinare la propria vista fino a capire da soli qual'è la giusta esposizione....
Chissà se è possibile....? :ympray:

Grazie...! :)
No!

:D
Ahahahahah..! Era solo.... un sogno.... ;-) ;-) ;-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/07/2014, 12:47
da lecicale
Ansel Adams nel "Il Negativo" mi sembra dica in un piccolo capitolo del sistema zonale per la fotografia in rullo , che bisogna cercare di usare un rullo per ogni situazione di luce , se possibile, e esporre sapendo già che si ha un unico sviluppo per tutto il rullo quindi cercando di avvicinarsi alla esposizione ottimale senza andare ad agira sullo sviluppo.......................almeno questo e quello che mi ricordo.......

ps Ansel Adams se fosse vivo userebbe un ottimo e precisissimo esposimetro per le proprie foto non vedo perchè noi no dovremmo farlo ...... :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/07/2014, 13:31
da Dcanalogue
lecicale ha scritto:Ansel Adams nel "Il Negativo" mi sembra dica in un piccolo capitolo del sistema zonale per la fotografia in rullo , che bisogna cercare di usare un rullo per ogni situazione di luce , se possibile, e esporre sapendo già che si ha un unico sviluppo per tutto il rullo quindi cercando di avvicinarsi alla esposizione ottimale senza andare ad agira sullo sviluppo.......................almeno questo e quello che mi ricordo.......

ps Ansel Adams se fosse vivo userebbe un ottimo e precisissimo esposimetro per le proprie foto non vedo perchè noi no dovremmo farlo ...... :D
D'accordo sull'esposizione ottimale (almeno provarci....)... Per il resto, hai voglia prima di arrivare alle fini questioni di Adams... ;)
Non per niente... avevo chiesto consigli sull'esposimetro..... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/07/2014, 16:08
da screw
Messaggio pubblico rivolto a Silverprint.

Le faccio i miei complimenti per i concetti distribuiti e spiegati (più volte...) in questo thread.
Ma le devo anche confessare che dopo averlo letto tutto senza intervenire, non ho più dormito. Tra mio figlio (poco meno di 2 anni) e le X zone di grigio, non ho più chiuso occhio. In senso buono, ovviamente. Forse un pò di nostalgia, forse la consapevolezza che è il "vero e unico" metodo.
Dieci anni fa, avendo avuto l'opportunità di usare permanentemente una camera oscura, mi sono convertito (a ragion veduta, visto che vedo solo in B&N) al monocromatico e tutt'ora, tempo tiranno permettendo, sono chiuso li dentro a "meravigliarmi" tutte le sante volte... come se fosse la prima.
E ho studiato tanto, su libri famosi o autorevoli che dir si voglia. E comprendendo la fantastica mutazione matematica (ancorché chimica/fisica) che A.A. applica alla fotografia analogica "spannometrica" di tanti, con un pò di esperienza e di errori, ho scelto, diversi anni fa di allontanarmi da tale approccio. Non per comodità o per furbizia... anzi. Dovrei ritenermi forse anche più stupido...
Forse mi sarò creato personali algoritmi di correzione, forse è presente un certo fattore "C" che aiuta... (anche se non ci credo... perché quest'ultimo non dura sempre!), non le saprei dire. Probabilmente è anche il tempo... sempre troppo poco... che ti costringe a trovare soluzioni diverse dalle lunghe sperimentazioni in cui spesso si ricade e ci si invischia fino ad allontanarsi dal vero senso che io personalmente do alla fotografia. Si finisce per impiegare tanto tempo a sperimentare e provare, per poi vedere magari un produttore che all'improvviso smette di produrre una data pellicola. E magari io, che dopo aver testato la mia "catena" ed averla collaudata secondo miei criteri e protocolli, ho realizzato magari si e no una 20ina di stampe. Tengo a precisare che la mancanza di tempo è cardine di queste scelte.
Tra l'altro le dico che da poco sono venuto in possesso di uno stock di AGFA APX100 (135) old style (ovviamente scadute) e di corrispettivo REFINAL. Ed è circa una decina di giorni che testo il film e il rivelatore per verificarne la bontà e la SE... Ho usato questo film per un pò di tempo (anni fa)... proprio con l'accoppiata REFINAL, che - a parer mio - è a' morte sua (come si dice a Roma), e mi è piaciuto tanto. Ora faccio i miei test... e valuterò il da farsi in ripresa.
In effetti il SZ è una metodo "ripetibile"... e per me che sono un tipo pignolo e preciso è veramente il massimo. Ma, per una serie di motivi che probabilmente avrà compreso, non applico sempre. Me lo concedo spesso con il MF e in determinati contesti.
Appunto... proprio quelli. Perché credo che sono i luoghi e le circostanze che fanno protendere ad una foto più meditata, piuttosto che ad una più istintiva (con tutte le correzioni opportune, che - ripeto - applico sempre).
Uso fotocamere digitali tutti i giorni (per lavoro) e sono nauseato... dai dispositivi e da tutto quello che c'é intorno. E se ho voglia di rilassarmi e ho in mente la mia contax G2, esco solo con quella e magari un esposimetro Studio Deluxe III per non sentirmi solo. Pensare al SZ mi rende un pò "appesantito" (mi passi il termine). Quando usavo la reflex era diverso, perché sfruttavo lo spot interno... ma con una G2 (così come altre fotocamere senza lettura spot) le cose sono diverse. E poi mi piace improvvisare - con l'esperienza che mi sono fatto in questi anni - scegliendo un tempo e un diaframma piuttosto che altri. D'istinto.
E mi piace uscire leggero...
Ma sono pienamente in accordo con lei circa le possibilità e certezze che dà invece un approccio più sistematico e meticoloso.
Mi perdoni se l'ho annoiata... ma mi sono fatto prendere dalla situazione. In realtà ho cominciato a scrivere perché volevo dirle che io personalmente, a prescindere dalla metodica utilizzata (logica della media o SZ), uso sempre come punto di partenza la sensibilità effettiva di una pellicola (testata nella mia catena)... e credo sia di fondamentale importanza. Ma sicuramente potrà smentirmi!
Un caro saluto e grazie ancora per i suoi interventi.
Antonio.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/07/2014, 16:27
da Silverprint
Salve Antonio e grazie del contributo.

L'esperienza ed il tempo sono fattori fondamentali. Chi ha esperienza ed ha passato molto tempo in camera oscura può acquistare un certo feeling con le molteplici variabili della fotografia e con i materiali che usa e può pervenire ad un uso più intuitivo del mezzo. Però non è detto che succeda...

La mia esperienza come insegnante mi fa ritenere che un approccio tecnicamente rigoroso come quello proposto nel thread, quindi anche senza spingersi all'uso del SZ, sia molto proficuo perché da risultati certi e ripetibili in tempi molto più brevi di quelli necessari a chi va avanti in maniera abbastanza casuale.

È poi anche una questione di forma mentis e modus operandi. C'è chi si abitua al SZ e diventa estremamente veloce sia nel metterlo in pratica sia nell'effettuare i test e c'è, invece, chi farà sempre fatica ad applicarlo.

Anche secondo me è sempre opportuno lavorare con la SE misurata nella propria catena, a prescindere da come si esporrà. La APX-100 è un ottima pellicola, specialmente in medio e grande formato (meno la 35 mm). Il Refinal è equivalente al D-76.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/07/2014, 16:30
da chromemax
A detta di chi ci ha lavorato insieme anche Ansel Adams non faceva mica tutto quello che scriveva :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/07/2014, 16:47
da screw
@Silverprint; @Chromemax
Non a caso scrivevo che non dormo più! :-B
Perché sto mettendo di nuovo tutto in discussione...
Certo la cosa sarà impegnativa... ma non mi spaventa.
Devo abbattere e scalfire coriacei sistemi!!!! :D :D :D :D :D
Grazie!!!!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/08/2014, 13:31
da Ottavio Colosio
Questo Thread e' una vera colonna portante per chiunque si cimenti nella pratica della fotografia argentica,
leggerlo e rileggerlo non guasta affatto, anzi, dovrebbe essere inserito nel regolamento un articolo
che inviti i nuovi iscritti alla lettura di tutte queste pagine prima della presentazione :)
Un Grande Grazie ad Andrea per la condivisione della sua preparazione e conoscenza accumulata in anni di lavoro ed esperienza.

Saluti

Ottavio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/08/2014, 8:08
da ludovico
Vero Ottavio, Andrea andrebbe dichiarato bene dell'umanità :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 15:48
da unknownartdivision
Ho finalmente ordinato tutto il necessario, per la stampa, fino ad ora facevo solo ed esclusivamente le scansioni dei negativi, e mi son reso conto che è davvero riduttivo, per poter capire a fondo, se si sta facendo un buon lavoro, oppure qualcosa di un po traballante.

Bene, con calma penso che mi metterò a fare i vari test, che sono stati descritti in questo thread.

Ho solo una domanda, ho capito più o meno tutto, la sensibilità effettiva, che è circa al 50% dell'IE, ma che andrebbe ricavata sperimentalmente.
Se ho capito bene, dipende da *tutta* la catena, io ho due fotocamere, una Pentax K1000 ed una Zenza Bronica ETR 4.5x6. Ne deduco, che il test ad esempio, se voglio verificare la sensibilità effettiva in ID-11 di un HP5+, dovrò ripetere i test sia per la Pentax che per la Bronica, perché anche la fotocamera, potrebbe influire sulla sensibilità effettiva, corretto?

Detto questo, appena mi arriva il materiale, via al divertimento, ed a tante, ma tante stampe cestinate :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 15:54
da Silverprint
La fotocamera non influisce direttamente sulla S.E., ma possono trovarsi risultati non attendibili dovuti ad eventuali imprecisioni di funzionamento di diaframma e otturatore.
È invece importante verificare che gli esposimetri diano letture identiche, cosa che di solito non succede. È comunque possibile "tarare" una macchina sull'altra, anche se non per tutti i valori di luminosità, variando gli Iso finché non diano la stessa lettura.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 15:58
da giofex
Ciao. Per fare un lavoro certosino ti confermo che i test andrebbero fatti per ogni fotocamera ed obbiettivo. In questo modo tari esattamente la catena di lavoro e puoi essere sicuro dei risultati e della loro ripetitibilita'. Buon lavoro e sopratutto buon divertimento ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 15:59
da unknownartdivision
In effetti, controllo già quando mi è possibile, se entrambi gli esposimetri mi danno la stessa lettura, ed in effetti non sempre è così...
Beh, una cosa alla volta :) tanto da qualche parte si deve pur incominciare :D comunque, da quando ho iniziato a ragionare anche solo minimamente sul contrasto, ovvero accorciare o allungare a seconda dei casi, ho già scansioni, decisamente più ottimali, vedremo appena posso stampare :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 16:05
da unknownartdivision
giofex ha scritto:Ciao. Per fare un lavoro certosino ti confermo che i test andrebbero fatti per ogni fotocamera ed obbiettivo. In questo modo tari esattamente la catena di lavoro e puoi essere sicuro dei risultati e della loro ripetitibilita'. Buon lavoro e sopratutto buon divertimento ;)
Grazie :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 16:12
da unknownartdivision
Aggiungo una cosa, non molto spesso, ma talvolta mi è capitato di tirare di uno o due stop un HP5+, ma principalmente per avere maggiore contrasto. In scansione, tutto ciò può anche venire bene, ho il sospetto però, per la stampa analogica, non è proprio una cosa "bellissima", se voglio ottenere una foto molto contrastata, immagino sia meglio avere un negativo morbido e casomai scegliere il filtro, o la carta di grado che più mi piace, piuttosto che dannarmi a stampare un negativo davvero molto contrastato. Dico bene?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 16:22
da Silverprint
Dici bene. ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/08/2014, 16:27
da unknownartdivision
Ok non lo faccio più :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2014, 16:02
da unknownartdivision
Finalmente posso dare una testimonianza, riguardo la stampa. Ieri sera, ho stampato per la prima volta e come prima esperienza, direi che non è andata male.
Sono riuscito a stampare, con il contrasto da me desiderato, tra il grado 1 ed il grado 3. Ho stampato solo 8 foto, ma è giù un buon inizio.

I negativi che ho stampato sono tutti piuttosto recenti, anche se non avevo ancora avuto una conferma del lavoro svolto, fino ad ora, a parte due foto, che erano un tiraggio, le altre erano tutte esposte a metà dell'IE, e sviluppati riducendo lo sviluppo (sembra che sia piuttosto usuale aver contrasto medio-alto) poi altra mia considerazione, le pellicole tirate le ho stampate bene su grado 2, penso anche perché la scena presentava un basso contrasto, e non ho ottenuto neri completamente privi di dettaglio forse grazie anche ad una lieve sovra esposiziome. E qui vorrei fare una domanda, siccome si sviluppa in base al contrasto, in una situazione di basso contrasto della scena, molto basso, è possibile che se si tira di uno, o due stop, si ottiene in realtà il contrasto desiderato, ovvero, anche se tecnicamente è un tiraggio a tutti gli effetti, ha però il giusto contrasto, oppure come diciamo a Genova, sto dicendo belinate? :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2014, 16:38
da chromemax
Se per "tiraggio" intendi settare l'espoimetro ad una sensibilità più alta della sensibilità affettiva (sottoesposrre), la risposta è no, la sottoesposizione c'è e rimane. Se invece per "tiraggio" intendi aumentare il tempo di sviluppo, è quello che si deve fare con contrasto basso (e non si vuole, per motivi espressivi, una stampa poco contrastata)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/08/2014, 17:05
da unknownartdivision
chromemax ha scritto:Se per "tiraggio" intendi settare l'espoimetro ad una sensibilità più alta della sensibilità affettiva (sottoesposrre), la risposta è no, la sottoesposizione c'è e rimane. Se invece per "tiraggio" intendi aumentare il tempo di sviluppo, è quello che si deve fare con contrasto basso (e non si vuole, per motivi espressivi, una stampa poco contrastata)
Si, confondevo lievemente i due casi, in effetti, allora non ho tirato, ma adeguato il tempo di sviluppo, perché in realtà, l'esposizione per le zone scure le ho prese sempre per la SE

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2014, 17:07
da unknownartdivision
Un piccolo aiuto per correggere i tempi di sviluppo per 100/125 asa. Per quanto riguarda le 400 asa (HP5) credo di aver raggiunto un buon compromesso, l'errore è ancora abbastanza "grande" sulle pellicole a sensibilità più bassa, ho provato ad eliminare tra il 20 ed il 30% di tempo, per condizione di contrasto media, ovvero alto contrasto, ma non altissimo contrasto. Ne deduco, che 20-30% è veramente eccessivo, infatti ho dovuto stampare per avere i toni chiari, e neri desiderati tra grado 3 ed in alcuni casi addirittura 4. E' un po più preciso il lavoro da fare sulle pellicole intorno ai 100 asa, solo indicativamente, un consiglio, per contrasto medio, la prossima volta, che ho da sviluppare condizioni simili, che faccio, tra 5 e 10% in meno?

[edit ]Oppure, l'unica cosa che mi viene in mente, che aggiungo, forse, ho giudicato male il contrasto, ed era da trattare quasi come situazione a basso contrasto? Mi potreste spiegare meglio, cosa si intende per basso, medio ed alto contrasto?

Allego la scansione del negativo, di un fotogramma che ho stampato sulla 3, che forse, può aiutare a capire, che contrasto aveva la scena, la pellicola è una Rollei RPX 100

Edit 2: :wall: :wall: mi sono appena ricordato che devo aver fatto la belinata pazzesca di sviluppare con ID-11 1+3, troppo diluito, ecco forse perché ho perso così tanto contrasto

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/09/2014, 17:33
da Dcanalogue
Avendo la luce alle spalle, in genere il contrasto non è mai troppo alto..... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2014, 18:33
da unknownartdivision
Questo week end, se riesco faccio prima di tutto, il test per la sensibilità effettiva, credo partirò dalla HP5 che è quella che uso più di frequente.

Nelle settimane successive(tempo permettendo) voglio anche provare a fare l'altro test, per trovare i tempi più ottimali, per diversi contrasti.

Siccome, mi sono reso conto che sul contrasto non avevo capito molto bene(c'ero quasi), ne approfitto per chiedere le ultime due dritte, prima di procedere con i test. Un contrasto "normale" (che non s'intende usuale, questo l'ho capito eccome :) ) è da intendersi come, il range, che va dalla zona III (2 stop in meno della V) fino alla zona VII(2 stop in più della V). Ora avendo capito questo(in questi casi, erroneamente sottraevo tempo allo sviluppo, ed essere costretto, come conseguenza, di stampare su grado 3, a volte persino 4 (e l'ho capito solo stampando!!! la prova come dite che le scansioni dei negativi, sono praticamente irrilevanti). Mi domando, un contrasto "normale" è da intendersi come quello medio? dove, se è necessario, ridurre il tempo, è necessario di veramente pochissimo? perché se ho capito bene, si inizia ad allungare il tempo, proprio quando le luci, sono al di sotto della zona VII, quindi, con basso contrasto. Per le luci, che vanno al di sopra della zona VII si inizia ad essere con una situazione a contrasto elevato. E questi due casi mi sono piuttosto chiari ora, non capisco però come trattare il caso in cui, la mia scena, è di contrasto "normale" ovvero ho piazzato la zona scura, che volevo con pieno dettaglio in zona III, ho controllato le alte luci, e la zona che voglio con pieno dettaglio è già posizionata in zona VII. Misurando il tutto con la SE, che poi beh, mi ricavo, ma per semplicità diciamo 200 iso, per una HP5. Questo scenario, in quale rientra? va bene il tempo suggerito per 400 iso? è ancora da ridurre? forse è da ridurre, perché se all'incirca si sviluppa con il tempo suggerito, nel caso di basso contrasto, mi viene da pensare, che il tempo va diminuito, di poco, ma va ridotto, dico bene?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2014, 18:57
da Silverprint
Dici bene.

I tempi standard, da bugiardino, sono (quasi sempre) adatti a scene di contrasto basso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/09/2014, 19:01
da unknownartdivision
Silverprint ha scritto:Dici bene.

I tempi standard, da bugiardino, sono (quasi sempre) adatti a scene di contrasto basso.
Ok, bene, ora si tratta di trovare sperimentalmente i tempi più adatti :) ma almeno, so più o meno da dove partire, grazie :)

In realtà, i problemi più evidenti li ho avuti con pellicole di circa 100 iso, RPX 100 e la FP4, visto che la percentuale di riduzione è decisamente più piccola rispetto alle 400 iso. Proverò a togliere meno :) perché ho sempre ridotto troppo lo sviluppo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 19/09/2014, 20:39
da Ludola
Ottimo thread, ricco di informazioni, grazie.

L ho letto tutto e non credo di aver visto una cosa, se mi è sfuggita me ne scuso.

È corretto ottimizzare lo sviluppo in base al tipo di ingranditore con il quale si stampa?
Quelli a condensatori hanno di solito un contrasto leggermente più alto rispetto a quelli a luce diffusa.
È una caratteristica da prendere in considerazione o la differenza è irrilevante?

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 19/09/2014, 21:04
da Silverprint
La differenza esiste, come esiste tra le varie carte, tra condensatore e condensatore e tra i vari livelli di diffusione. Però nel sistema di ottimizzazione suggerito con l'esperimento ogni variabile intermedia viene considerata "automaticamente" proprio perché l'ottimizzazione del sistema parte dai risultati ottenuti sulla stampa.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 22/09/2014, 9:25
da Ludola
Grazie Andrea per la pronta risposta :-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2014, 17:38
da fedefortu
Dopo aver letto queste 51 pagine la notte non sono più riuscito a dormire! SCONVOLGENTE!
Prima di tutto voglio ringraziare Silverprint, quello che ho fatto, imparato in questo ultimo mese e quello che sono riuscito a compiere in camera oscura da autodidatta lo avrei fatto in altra vita! Ma grazie anche a voi del forum e lorypiccolo, siete stati grandi!

Ci ho provato anche io, questo è il mio test:

-Hp5 plus 35mm esposta a 200 iso
-Esposimetro F100 in modalità spot
-Macchina utilizzata FM2
-Rivelatore id11 diluito 1+1
-6 scatti (da sinistra verso destra -2 -1 0 +1 +2 +3)sviluppati in tre tempi diversi (dal rullo in alto verso il basso 6’30’’- 9’45’’-13’; massive chart= IE 400iso 13’) mantenendo invariati tutti gli altri parametri

Questi i provini a contatto

Alto contrasto 6 stop tra ombre e luci desiderate (siepe sopra il muro di pietra in secondo piano: zona III):

1385

Medio Contrasto 4 stop tra ombre e luci desiderate (ombra degli alberi proiettata sul piazzale in cemento: zona III, lo so troppo scura, volevo metterla in zona IV e mi son sbagliato; fortuna il bracketing):

1386

Basso contrasto 2 stop tra ombre e luci desiderate (secondo vaso di limone da sinistra: zona v):

1387

-perdonatemi la bassa qualità delle scansioni-

Considerazioni:
tutto conforme a come detto fin’ora, con la sottoesposizione le ombre si chiudono senza modalità di recupero tramite lo sviluppo; mentre la densità delle luci aumenta con sviluppi più estesi e diminuisce con quelli più brevi.


Considerazione secondo i miei gusti delle Stampe fatte su ilford multigrade IV RC perla:

scena alto contrasto ( esamino la più complessa):

sviluppo 6’30’’
fotogramma n 2 (EV0) si stampa bene sul grado 1.5 mantenendo dettaglio in alte e basse luci senza interventi

fotogramma n 1 (EV -1) stampato col filtro 1 presenta troppo grigio in ombra ma se aumento il contrasto perdo i particolari dove invece li desidero, le luci sono buone

fotogramma n 3 (EV+1) si stampa abbastanza bene sul grado 2 necessario un piccolo intervento sulle luci per ottenere il peso delle ombre desiderato


sviluppo 9’45’’
fotogramma n 3 (EV0) la scena si stampa con filtro 1 ma le ombre sono troppo sovraesposte e se si sale col contrasto perdo troppe luci già abbastanza saturate

fotogramma n 2 (EV-1) ombre abbastanza pesanti per ottenere dettaglio sulle luci

fotoframma n 4 (EV+1) luci perse troppo sviluppate

sviluppo 13’’ l’unico fotogramma leggibile è il n 0 dove presenta dettaglio sulle zone d’ombra ma le luci sono troppo sature

per le scene di medio contrasto ho riscontrato le medesime considerazioni di quelle ad alto contrasto, se pur relative alle condizioni di contrasto della scena e del negativo sviluppato, lo stesso vale per la ripresa a basso contrasto traendo la seguente conclusione: per scene a basso contrasto è preferibile una leggera sovraesposizione (tanto il contrasto è basso le ombre sovraesponendo si aprono e le luci più di tanto non addensano) così da far convivere nello stesso bagno di sviluppo tutti i fotogrammi ed avere una buona stampabilità per tutti; operando in bracketing – 0 + le difficoltà sono ancora meno! Ovviamente ogni rullo ha la sua storia il suo contrasto il suo sviluppo..
ora non resta altro che affinare la tecnica, o meglio, non resta altro che fare esperienza e migliorare per ottenere ciò che si vuole!!!

Spero di non aver detto boiate, eventualmente bacchettami Silverprint, perché non vedo l’ora di “dar luce” a due rulli che se ne stanno li in attesa nel frigo! Ho l’entusiasmo a 1000!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2014, 18:10
da Pacher
Complimenti :-bd
fare i test è noioso ma aiutano a capire un sacco di cose, ci si guadagna poi in soddisfazione, divertimento e materiali. :)
Buona continuazione

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2014, 21:08
da fedefortu
Grazie pacher, :ymhug:
É vero hai proprio ragione, ma secondo te ho detto qualche Boiata nel post precedente? Non vorrei entrare
In un ragionamento errato.. ~x(

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/10/2014, 21:34
da Pacher
fedefortu ha scritto:per scene a basso contrasto è preferibile una leggera sovraesposizione (tanto il contrasto è basso le ombre sovraesponendo si aprono e le luci più di tanto non addensano) così da far convivere nello stesso bagno di sviluppo tutti i fotogrammi
io direi per scene ad alto contrasto,se il contrasto è basso al limite potremmo trarre vantaggio da una leggera sottoesposizione o meglio un leggero sovrasviluppo per dare un po di contrasto in piu. Ma aspettiamo Silverprint lui potrà illuminarci meglio. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/10/2014, 9:42
da Silverprint
Innanzi tutto complimenti!

Una bella, utile, faticata.

Grossomodo ci siamo, ma ci sono alcune incongruenze sulla stampa. Per avere più chiaro il comportamento dovresti stampare tenendo come tonalità di riferimento uno degli estremi della gamma tonale, preferibilmente il tono scuro su cui hai esposto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/10/2014, 10:01
da bafman
fedefortu ha scritto:1385
Considerazione secondo i miei gusti delle Stampe fatte su ilford multigrade IV RC perla:
sviluppo 6’30’’
fotogramma n 2 (EV0) si stampa bene sul grado 1.5 mantenendo dettaglio in alte e basse luci senza interventi
fotogramma n 1 (EV -1) stampato col filtro 1 presenta troppo grigio in ombra ma se aumento il contrasto perdo i particolari dove invece li desidero, le luci sono buone
fotogramma n 3 (EV+1) si stampa abbastanza bene sul grado 2 necessario un piccolo intervento sulle luci per ottenere il peso delle ombre desiderato

sviluppo 9’45’’
fotogramma n 3 (EV0) la scena si stampa con filtro 1 ma le ombre sono troppo sovraesposte e se si sale col contrasto perdo troppe luci già abbastanza saturate
fotogramma n 2 (EV-1) ombre abbastanza pesanti per ottenere dettaglio sulle luci
fotoframma n 4 (EV+1) luci perse troppo sviluppate

sviluppo 13’’ l’unico fotogramma leggibile è il n 0 dove presenta dettaglio sulle zone d’ombra ma le luci sono troppo sature
la sfocatura che vedo in alcuni fotogrammi mi falsa il "sapore" dell`analisi (hai lasciato le striscie libere senza pressarle sotto vetro?)
comunque, giusto per un sano contraddittorio questo è il mio parere:

il fotogramma #3 a 6:30 mi sembra il più gestibile ma se la batte con il #2 a 9:45
Quest`ultimo lo vedo sfocato e la mancanza di definizione pare abbia sbiadito le luci

Per mio gusto - con molte scuse se urterà gli animi fine art - la #1 nel 9:45 è quella che mi piace di più in considerazione del fatto che stiamo vedendo un provino a contatto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/10/2014, 10:38
da Silverprint
Si, infatti, dobbiamo vedere le stampe... ha ancora un po' di lavoro da fare. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/10/2014, 14:07
da fedefortu
Silverprint ha scritto:
Grossomodo ci siamo, ma ci sono alcune incongruenze sulla stampa. Per avere più chiaro il comportamento dovresti stampare tenendo come tonalità di riferimento uno degli estremi della gamma tonale, preferibilmente il tono scuro su cui hai esposto.
incongruenze di che tipo? io ho esposto i provini a contatto su carta lucida grado 2 in modo tale che la base della pellicola (dove stanno i fori di trascinamento) sia di "un nero meno nero" rispetto alla porzione di carta non coperta dalla pellicola stessa per evidenziare la sottoesposizione. ho letto in giro nel forum che i provini a contatto si fanno così :-??
poi in fase di stampa cerco di mettere le ombre nella zona previsualizzata aggiustando esposizione e contrasto secondo il metodo descritto da te in un altro thread.
Bafman ha scritto:
la sfocatura che vedo in alcuni fotogrammi mi falsa il "sapore" dell`analisi (hai lasciato le striscie libere senza pressarle sotto vetro?)
i toni medi e le luci sui provini a contatto sono alterati dal mio scanner, si creano dei riflessi sul vetro se inserisco delle carte con superfici molto lucide;
i provini sono su carta lucida :wall:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/10/2014, 14:17
da Silverprint
fedefortu ha scritto:incongruenze di che tipo?
Probabilmente piccoli errori nel determinare esposizione e contrasto della stampa.
fedefortu ha scritto:fotogramma n 2 (EV0) si stampa bene sul grado 1.5 mantenendo dettaglio in alte e basse luci senza interventi

fotogramma n 1 (EV -1) stampato col filtro 1 presenta troppo grigio in ombra ma se aumento il contrasto perdo i particolari dove invece li desidero, le luci sono buone

fotogramma n 3 (EV+1) si stampa abbastanza bene sul grado 2 necessario un piccolo intervento sulle luci per ottenere il peso delle ombre desiderato
Per verificare meglio prova a tenere la stessa densità nei toni più scuri. Non è molto verosimile che il fotogramma +1 richieda un contrasto più alto di quello "0", vale lo stesso per il "-1".

Infatti al diminuire dell'esposizione, se i "neri" sono sempre al loro posto, per mantenere la stessa densità di stampa delle alte luci il contrasto va aumentato.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/10/2014, 23:19
da iPol85
Vorrei provare anche io questo test, ma non riesco a recuperarlo nel marasma di pagine presenti. Qualcuno prodigo a ripresentarla? Grazie!


Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/10/2014, 17:32
da fedefortu
ok silverprint, capito il concetto.. come detto prima provo a rifare e poi completare le stampe in maniera più coerente.

iPol85, il mio consiglio è quello di leggere tutto il marasma! so che è lungo pieno di concetti e più o meno difficile.. ma una volta fatto non te ne pentirai rimane solo da divertirsi oltre al test ci sono tanti concetti e cose interessanti da sapere (o se li sai gia, un ripassino non fa mai male visto che anche te sta intraprendendo questa avventura)! Comunque se veramente vuoi abbreviare a pag 16 silverprint ha ricapitolato quel che cerchi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/10/2014, 16:03
da maxmarto
Buonasera a tutti, premetto che ho mal di testa, dovro' leggere e rileggere per poi rileggere ancora una volta, ma fin da ora mi sento di ringraziare Silverprint per aver destinato ad utenza molto variegata, composta da esperti e semplici appassionati, le sue conoscenze in materia.

Se mi è concesso, avrei una domanda sicuramente banale ... il SZ con i suoi concetti cardine, dall'esposizione per le ombre allo sviluppo per le luci ecc. ecc... si applica normalmente anche per la fotografia di ritratto in bianconero? Penso al classico ritrattone ambientato in medio formato e mi chiedo se in quel caso non sia piu' congeniale misurare la luce incidente sul viso? Non vogliatemene se la domanda è troppo banale, ma devo chiarirmi alcune cose.

Un saluto, Max

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/10/2014, 16:37
da chromemax
Il SZ è un sistema applicabile a qualsiasi sistema di ripresa, anche video e cinema, e a qualsiasi materiale, fermo restando che il BN è quello che fornisce il maggior margine di manovra per la flessibilità del trattamento che offre. Nelle situazioni di ripresa con luci controllate (flash, proiettori, ecc) il contrasto del doggetto si può regolare variando le luci quindi la parte di gestione del contrasto nello sviluppo (N+, N-) non ha grande utilità, si illumina per avere qul preciso grado di contrasto N per cui si sviluppa. Nel ritratto ambientato invece spesso il contasto del soggetto è piuttsto alto, l'esempio classico è l'illuminazione proveniente da una finestra in cui il lato in ombra, se non si fotografa in una stanza piccolissima, riceve pochissima luce di riflesso, mentre la parte illuminata direttamente riceve molta luce; a questo si aggiunga il contrasto tonale dovuto ai vestiti scuri e/o ai capelli; in queste situazioni un esposimetro a luce incidente porta ad una sottoesposizione tanto maggiore quanto maggiore è il contrasto del soggetto, per cui l'uso del SZ direi che potrebbe essere veramente utile.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/10/2014, 17:03
da excontax
chromemax ha scritto:Il SZ è un sistema applicabile a qualsiasi sistema di ripresa, anche video e cinema, e a qualsiasi materiale, fermo restando che il BN è quello che fornisce il maggior margine di manovra per la flessibilità del trattamento che offre. Nelle situazioni di ripresa con luci controllate (flash, proiettori, ecc) il contrasto del doggetto si può regolare variando le luci quindi la parte di gestione del contrasto nello sviluppo (N+, N-) non ha grande utilità, si illumina per avere qul preciso grado di contrasto N per cui si sviluppa. Nel ritratto ambientato invece spesso il contasto del soggetto è piuttsto alto, l'esempio classico è l'illuminazione proveniente da una finestra in cui il lato in ombra, se non si fotografa in una stanza piccolissima, riceve pochissima luce di riflesso, mentre la parte illuminata direttamente riceve molta luce; a questo si aggiunga il contrasto tonale dovuto ai vestiti scuri e/o ai capelli; in queste situazioni un esposimetro a luce incidente porta ad una sottoesposizione tanto maggiore quanto maggiore è il contrasto del soggetto, per cui l'uso del SZ direi che potrebbe essere veramente utile.
Premessa: sono lo stesso utente "maxmarto", ma siccome non riuscivo piu' a vedere i contenuti del forum, ho dovuto iscrivermi nuovamente. Ti ho inviato una mail per spiegare la cosa. Per questo motivo, non mi sono presentato nuovamente nella sezione apposita.

Tornando al discorso, grazie mille per le delucidazioni, chiarissimo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/10/2014, 13:25
da Ludola
Ho letto con molto interesse, piu volte il 3D.
Forse mi è sfuggita una cosa:
Possiedo un esposimetro Gossen Sixtomat digitale a luce incidente e riflessa.
Può andar bene?
Un esposimetro spot è un po costoso.
Se espongo per le ombre usando la luce riflessa otterrò in seguito ( aggiustando tempi di sviluppo per le luci e contrasto) dei risultati soddisfacenti?
O è assolutamente necessario un esposimetro spot?

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/10/2014, 13:32
da Silverprint
Un esposimetro spot non è assolutamente necessario, è solo molto comodo. :)
Con un normale esposimetro a luce riflessa per misurare le aree più scure dovrai, quasi sempre, avvicinarti molto. È quasi sempre fattibile, solo un po' scomodo.

Esporre per le ombre è molto importante, è il primo passo per avere negativi gestibili ed interpretabili, il secondo passo è svilupparli in modo che non abbiano un contrasto eccessivo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/10/2014, 13:51
da Ludola
Grazie per la rapidissima risposta.
Questo 3D è fantastico, mi si sono aperte nuove prospettive. Non che fino ad ora i miei risultati fossero poco soddisfacenti, tutt'altro, più che altro a volte inconsistenti.
Direi che arrivati ad un certo punto si cerca di ottenere dei risultati consistenti e riproducibili.

Grazie ancora

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/11/2014, 10:52
da darkrat
Ciao a tutti,

in questo splendido we di inizio novembre vorrei cominciare a testare la mia catena di lavoro. Comincerei dal test sulla SE della TMAX 400.

Il primo dubbio è (forse un falso problema): la Hasselblad non ha i terzi di stop ma solo valori intermedi. Quindi scendendo di mezzo stop alla volta (e non di un terzo) gli ASA che sto testando sono per esempio 400, 300, 200, 150 e 100? (cioè pari a un valore intermedio fra gli stop?)

Secondo voi così facendo ottengo un risultato troppo approssimativo e devo per forza acquistare dei filtri ND?

Poi dopo anni vorrei riprendere a fare lo sviluppo. Il nostro uomo d'argento mi ha consigliato (durante il fantastico corso A tutta stampa!) di cominciare con HC 110, IC per svilupo N pari a 0,55. Quindi mi vado a prendere IC 0,55 nel bugiardino della TMAX 400 (F4043 del 10/2007) sul cartesiano dello sviluppo HC110 (B, dil 1+31) e trovo circa 5,5 minuti. E' corretto?

PS: se qualcuno fosse interessato ho messo in formato ebook questo post ed altri (quello sul test della HP5, quello sul perfezionamento della catena di lavoro, quello sulla prevelatura). Il lavoraccio è stato togliere le maledette emoticon: erano 1148!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/11/2014, 10:59
da Silverprint
Ciao Andrea, tutto corretto. :-bd (1149)

Puoi benissimo fare il test coi mezzi stop, anche se poi sarà un problema metterli sull'esposimetro. Comunque la precisione ottenuta, considerando che puoi interpolare i dati, è sufficiente. Con le T-max, puoi fare il test anche in 35 mm, l'emulsione è identica e forse fai prima e meglio. Trovi vari thread specifici sui test pellicola, anche sul blog (sistema zonale senza densitometro).
darkrat ha scritto:PS: se qualcuno fosse interessato ho messo in formato ebook questo post ed altri (quello sul test della HP5, quello sul perfezionamento della catena di lavoro, quello sulla prevelatura). Il lavoraccio è stato togliere le maledette emoticon: erano 1148!
:-o :-o Accidenti che lavoraccio!!! :)) :)) (1153) :ymdevil: (1154)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/11/2014, 11:12
da darkrat
A qualcosa il corso è servito ;) oltre ai 2-3 chiletti in più... ma come si fa a resistere ai pici?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/11/2014, 14:01
da darkrat
Mi hai messo una pulce... Non capisco il riferimento all'esposimetro. Io lo regolo alla nominale, 400, faccio lettura spot sulla coperta bianca, scendo sulla zona I e scatto. Da adesso in poi l'esposimetro non lo uso più, semplicemente apro i diaframmi di mezzo stop in mezzo stop

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/11/2014, 14:07
da Silverprint
Esatto...

Poi trovi, per esempio, 300 iso, ma sull'esposimetro dovrai mettere 250 o 320. Poca cosa in realtà.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/11/2014, 14:10
da darkrat
Ah ok, tanto so che è 160 ;-)
Mi piace più l'esercizio di stile, insomma imparare facendo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/11/2014, 10:08
da Ludola
Ooook!
Acquistato esposimetro spot ad un prezzo ragionevole.
Una domanda per i ritratti e foto di persone (le faccio molto raramente) vale anche qui "esporre per le ombre"?
Posseggo anche un esposimetro a luce riflessa/incidente.
Come consigliate di agire nel caso di fotografie a persone, senza modificare troppo la catena di lavoro?

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/11/2014, 20:38
da Silverprint
Esporre per le ombre vale sempre. Non dipende dai soggetti.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/11/2014, 12:39
da darkrat
Oggi finalmente ho fatto il primo test della SE. Ho però alcuni dubbi.
Partiamo dalle condizioni del test. Il test l'ho fatto sulla parete di casa (bianco sporco con trama), in ombra, giornata tersa, ore 11 di oggi. Il test è sulla T MAX 400. La macchina una Hasselblad con 150 cf.
La lettura con esposimetro spot mi dava EV 14,6. Ho tolto 4 stop e ho cominciato a scattare prima a 400, poi a sensibilità sempre inferiori. Non potendo scendere di 1/3 di stop ho scelto i valori più prossimi come da tabella che segue (infatti ho saltato la 320).

Alla fine del tutto però mi sono accorto di un errore: quando ho puntato l'esposimetro in realtà ho scelto una parte della parete al di sopra di quella che stavo fotografando, e che prendeva un po' più di luce. Sarei dovuto partire da un EV 14,4, quindi ho sottoesposto tutto di 0,2 EV, che, se non erro, corrisponde quasi a un salto di ASA in più (0,3).

A questo punto non so se rifare tutto o andare avanti con sviluppo e stampa e tener conto che la sensibilità effettiva che troverò alla fine della catena dovrà essere un po' più bassa. Voi che dite?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2014, 8:20
da darkrat
Mmmmh, stanotte i dubbi sono esplosi: mi sa che ho cannato proprio il test. Ho mischiato la lettura del Negativo di Adams con questo (e altri) post. Non avrei dovuto scendere di 4 stop alla zona I... Boh, mi devo rileggere tutto :(
Disperazione più totale

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2014, 9:03
da mazurka14
darkrat ha scritto:Mmmmh, stanotte i dubbi sono esplosi: mi sa che ho cannato proprio il test. Ho mischiato la lettura del Negativo di Adams con questo (e altri) post. Non avrei dovuto scendere di 4 stop alla zona I... Boh, mi devo rileggere tutto :(
Disperazione più totale
Succede anche a me ogni tanto! :) Si legge troppo e troppo in fretta e così si rischia di fondere; andare fuori giri insomma.
A volte entriamo in una spirale di tecnicismo, dimenticandoci che la fotografia è più semplice di quello che si può pensare.
Quando mi succede ho un rimedio infallibile; prendo la prima fotocamera che mi capita, gli carico il primo rullo che mi passa
tra le mani ed esco. Mi dimentico di tutto il resto; scatto, torno a casa e faccio la stessa cosa per sviluppo e stampa. Le mie
migliori foto le ho fatte così. Poi una volta liberata la mente, mi rimetto a leggere. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2014, 13:55
da -Sandro-
mazurka14 ha scritto: Succede anche a me ogni tanto! :) Si legge troppo e troppo in fretta e così si rischia di fondere; andare fuori giri insomma.
A volte entriamo in una spirale di tecnicismo, dimenticandoci che la fotografia è più semplice di quello che si può pensare.
Quando mi succede ho un rimedio infallibile; prendo la prima fotocamera che mi capita, gli carico il primo rullo che mi passa
tra le mani ed esco. Mi dimentico di tutto il resto; scatto, torno a casa e faccio la stessa cosa per sviluppo e stampa. Le mie
migliori foto le ho fatte così. Poi una volta liberata la mente, mi rimetto a leggere. :)
Questa procedura pressapochistica funziona in una situazione media, con soggetti medi, e luce media.
Appena esci dalla media non funziona più e se vuoi ottenere dei risultati, finalmente, devi metterti a studiare assennatamente.
La fotografia è più complessa di quel che si può pensare, non più semplice.
Che poi sia stata progettata ed impostata per apparire semplice, nelle condizioni di cui sopra, è un'altro discorso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2014, 15:21
da admin
mazurka14 ha scritto:Succede anche a me ogni tanto! :) Si legge troppo e troppo in fretta e così si rischia di fondere; andare fuori giri insomma.
A volte entriamo in una spirale di tecnicismo, dimenticandoci che la fotografia è più semplice di quello che si può pensare.
Quando mi succede ho un rimedio infallibile; prendo la prima fotocamera che mi capita, gli carico il primo rullo che mi passa
tra le mani ed esco. Mi dimentico di tutto il resto; scatto, torno a casa e faccio la stessa cosa per sviluppo e stampa. Le mie
migliori foto le ho fatte così. Poi una volta liberata la mente, mi rimetto a leggere. :)
Questo thread viene utilizzato da molte persone per cercare di migliorare la propria catena di lavoro, se non si hanno cose nuove da aggiungere è meglio astenersi dal commentare, soprattutto quando i commenti anziché chiarire potrebbero indurre all'errore.

Per favore non rispondete ulteriormente, altrimenti mi vedrò costretto a cancellare gli interventi, anche in violazione del regolamento.

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2014, 22:15
da darkrat
-Sandro- ha scritto: Questa procedura pressapochistica funziona in una situazione media, con soggetti medi, e luce media.
Appena esci dalla media non funziona più e se vuoi ottenere dei risultati, finalmente, devi metterti a studiare assennatamente.
La fotografia è più complessa di quel che si può pensare, non più semplice.
Che poi sia stata progettata ed impostata per apparire semplice, nelle condizioni di cui sopra, è un'altro discorso.
Anch'io sono convinto che la fotografia sia più complessa di quanto si creda, e che sia meglio assimilare bene i principali strumenti e modalità per poi più agevolmente concentrarsi sul contenuto. E questo post ne è testimonianza.

Per tornare al test, volendo per ora concentrarmi solo sulla sensibilità effettiva (tralasciando i tempi di sviluppo che vorrei fare in una seconda fase), da quello che ho capito i metodi sono almeno 3 (senza densimetro):

Metodo 1
1 scelgo un soggetto uniforme grigio/bianco sporco che abbia trama, posto in ombra, meglio se in giornata tersa
2 metto la macchina sul treppiede col magazzino carico (nel mio caso una Hasselblad con 12 pose)
3 con l'esposimetro registro l'esposizione del soggetto con sensibilità dichiarata dalla casa (nel mio caso i 400 ASA della T-Max) e tolgo 4 stop per portarla in zona I
4 regolo la coppia diaframma/tempi in modo da avere almeno 4-5 posizioni di distanza dal primo scatto (per esempio f22 con 1/125) e click (SCATTO I)
5 diminuisco la sensibilità della pellicola e rilevo il nuovo valore con l'esposimetro (che equivale ad aprire di 1/3 di stop oppure, con apparecchi che non hanno i terzi, scelgo l'esposizione più prossima, per esempio fra f16 ed f22 per un valore ASA fra 250 e 320)
6 proseguo come nel punto 5 per altri 4-5 scatti; aggiungo uno scatto finale (il 12°) con il coperchio
7 per ogni scatto mi scrivo tutti i dati (ASA, diaframma, tempi)
8 sviluppo con il mio bagno standard (HC-110 1-47) per un tempo leggeremnte inferiore a quello previsto dal bugiardino (-15%)
9 avendo fatto il test sul minimo tempo per ottenere la massima densità dalla mia carta (12° scatto, negativo inserito a metà nell'ingranditore per il confronto con il nero senza negativo, provino scalare, scelgo il tempo in cui non lo distinguo dal nero senza negativo), mantengo quel tempo, quella apertura e quella altezza dell'ingranditore e stampo tutto il rullino (5-6 stampe).
10 Una volta sviluppate, arrestate, fissate e asciugate le confronto e scelgo quella in cui la zona I è effettivamente la zona I, quindi si distingue appena dal nero totale (zona 0); a questa scelta corrisponderà la Sensibilità Effettiva della mia catena
GIUSTO?

Metodo 2
1 scelgo un soggetto con contrasto normale (distanza fra le zone corretta) e in cui le zone siano evidenti (un paesaggio di montagna in ombra con le cime innevate e il folto degli alberi? una fila di macchine parcheggiate di diverso colore? boh)
2 metto la macchina sul treppiede col magazzino carico (nel mio caso una Hasselblad con 12 pose)
3 con l'esposimetro registro l'esposizione del soggetto con sensibilità dichiarata dalla casa (nel mio caso i 400 ASA della T-Max) (ma non tolgo 4 stop per portarla in zona I; faccio un normale scatto sulla zona V)
4-9: come in metodo I, ma sono tutti scatti per la zona V
10 Una volta sviluppate, arrestate, fissate e asciugate le confronto e scelgo quella in cui le zone d'ombra effettivamente corrispondono a zona I, II, III, IV
GIUSTO?

Metodo 3
Il metodo di Silverprint, 3 rulli con 3 scene, 3 esposizioni, 3 sviluppi (vedi pagina 16 di questo post).

Ora, siccome il tempo e la pazienza sono miei grandi nemici (soprattutto il tempo; la pazienza, col tempo, la trovo ;-)), vorrei innanzitutto capire da voi se i metodi sono corretti, quale dovrebbe essere quello più rapido e di più facile interpretazione.

A sensazione direi il metodo 1 (che poi è quello che ho iniziato) ma prima di procedere vorrei il beneplacito di qualche guru.

Grazie, 'notte

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/11/2014, 22:59
da Silverprint
Ciao Andrea!

Il metodo 1 serve per determinare la Sensibilità Effettiva, in una specifica catena. Che è poi quel che vuoi fare.

Il metodo 2... non funziona tanto bene, perché è una "logica della media" seppur parzialmente corretta. In realtà NON consente di determinare la S.E. poiché non è affatto detto che le ombre ricadano effettivamente dove dovrebbero se si parte da una valutazione del grigio medio.

Il metodo 3, il famoso "esperimento", serve a farsi una idea abbastanza precisa di cosa voglia dire esporre per le ombre e sviluppare per le luci, ma senza addentrarsi nel sistema zonale. Cioè non consente la pre-visuzalizzazione, né di dosare il tempo di sviluppo per ottenere un preciso contrasto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/11/2014, 12:32
da DanieleLucarelli
Io faccio 2 passaggi:

Il primo per trovare la sensibilità effettiva prevede pochi scatti mirati intorno a quella che dovrebbe essere la sensibilità effettiva es:
Voglio testare Hp5+ 400 in Rodinal 1+50, carico il rullo in macchina e sapendo che la sensibilità effettiva è circa la metà dell'IE.
Misuro la solita superfice tramata settando 200iso e trovo la zona I (4 stop sotto), faccio un bracketing (-1) - (+1) con tanti scatti quanti ne prevede la precisione del mio sistema di scatto (esempio con la Hasselblad e ottiche CF 5 scatti -1, -0.5, 0, +0.5, +1) il resto del rullo lo uso per fotoricordo.
Sviluppo per i 200iso (10' a 20° agitazione Ilford) e vado a stampare i 5 scatti di prova cercando quello che mi da la zona I.

Il secondo per trovare i vari sviluppi N, N+1, N-1, N-2; scatto 12 pose alla sensibilità effettiva trovata al punto 1 alla solita superfice tramata da 4 stop sotto la lettura esposimetrica fino a 7 stop sopra la lettura esposimetrica e sviluppo come al punto 1 (in caso di 35mm tolgo il rullo taglio lo spezzone, in caso di GF espongo striscioline di lastra, con il 6x6 uso l'intero rullo), vado a stampare ed identifico, riconoscendo le zone, che tipo di sviluppo è. Da questo provo, variando il tempo di sviluppo su altri scatti fatti come scritto sopra, cerco gli altri tempi per avere tutti gli N(0, +1, -1, -2, ecc.) che mi servono.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/12/2014, 18:31
da eliap
admin ha scritto:
mazurka14 ha scritto:Succede anche a me ogni tanto! :) Si legge troppo e troppo in fretta e così si rischia di fondere; andare fuori giri insomma.
A volte entriamo in una spirale di tecnicismo, dimenticandoci che la fotografia è più semplice di quello che si può pensare.
Quando mi succede ho un rimedio infallibile; prendo la prima fotocamera che mi capita, gli carico il primo rullo che mi passa
tra le mani ed esco. Mi dimentico di tutto il resto; scatto, torno a casa e faccio la stessa cosa per sviluppo e stampa. Le mie
migliori foto le ho fatte così. Poi una volta liberata la mente, mi rimetto a leggere. :)
Questo thread viene utilizzato da molte persone per cercare di migliorare la propria catena di lavoro, se non si hanno cose nuove da aggiungere è meglio astenersi dal commentare, soprattutto quando i commenti anziché chiarire potrebbero indurre all'errore.

Per favore non rispondete ulteriormente, altrimenti mi vedrò costretto a cancellare gli interventi, anche in violazione del regolamento.

Grazie
ellapeppa manco avesse insultato qualcuno..

grazie per la discussione, molto utile ed esaustiva

saluti

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/02/2015, 16:56
da osvi
Questa cosa della sensibilità effettiva è però molto deprimente, per un semplice motivo.
Anni fa partecipai ad un bel workshop sulla fotografia di spettacolo e tra i (fantastici) relatori c'erano anche i due fotografi ufficiali della Scala. Per loro il digitale è stata una benedizione perchè ci raccontavano che per avere un minimo di risultati (leggasi negativi ben esposti) attendibili usavano un metodo che per noi piccoli consumatori non mi pare proprio alla portata: compravano tantissimi rullini di stessi stock di pellicole... che so, ne acquistavano 500 rulli, poi su uno di questi effettuavano i test. A loro detta infatti, anche tra stock e stock della stessa casa le sensibilità non erano quasi mai uguali e loro, come si capisce, avevano bisogno di andare sul sicuro.
Per me, che con dieci rulli ci faccio sei mesi, fare ogni volta questi test, vista la mia pigrizia, sarebbe impensabile per cui me ne frego ed espongo sempre (forse sbagliando, però i negativi sono sempre ottimi) alla sensibilità nominale. Magari il fatto di usare in pratica solo una pellicola e solo uno sviluppo mi ha portato ad avere comunque risultati sempre "centrati". Infatti sono monogamo: Fuji Acros 100 sviluppata in kodak X-tol stock a 8'/20°C. :)

Osvi

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/04/2015, 17:00
da unknownartdivision
Ritorno su questo post, dopo un po.
Fino a questo momento, non ho ancora fatto le cose, davvero seriamente, mi sono limitato, ad apprendere, e fare piccoli esperimenti.

Ora che ho una comprensione, decisamente migliore, sono pronto, a fare test più precisi.

La pellicola che credo utilizzerò più di frequente, dopo aver provato tante pellicole, è la Tri-X. Come ho scritto in un altro post, ho anche provato il Rodinal, la versione della Adox.

Ho intenzione, di fare per benino, tutti i test, S.E. e trovare i tempi per N-2, N-1, N, N+1 e N+2.

Siccome, è abbastanza evidente, che i test, sono specifici a ciascuna diluizione, sono un po indeciso, se fare i test con 1+25 o 1+50.

Può avere senso, usare 1+25 per gli sviluppi N e N+? visto che immagino sia necessario, uno sviluppo più forte, ed eventualmente 1+50 per gli sviluppi N-? anche se, sempre in un altro mio post Silverprint, mi avevi consigliato, di diminuire il tempo, piuttosto che la diluizione, dunque, che fare? :) credo, se la memoria non mi inganna, c'è un limite però, è meglio non andare sotto, i 4 minuti di sviluppo, nel caso, per la riduzione necessaria, si rischia di andare sotto ai 4 minuti, allora si passa inevitabilmente alla diluizione 1+50?

Ammetto, che non ho riletto la parte dei test, quindi, ci guarderò, ma in linea di massima, se ho capito bene, si devono scattare così:
per la S.E. un muro, o un tono scuro, in ombra, abbastanza ampio da riempire il fotogramma, misurato a -4 stop, ovvero zona I
125 iso, zona I
160 iso, zona I
200 iso, zona I
250 iso, zona I
320 iso, zona I
400 iso, zona I
500 iso, zona I
640 iso, zona I

per invece N, è la zona VII?

in ogni caso, direi, che serve esporre un fotogramma, a +2 stop

N- si espone, se è N-1 sulla zona VIII per avere una zona VII, per N-2 si espone sulla zona IX, per riportarla sulla zona VII

N+ invece, caso N+1 espongo una zona VI, che sarà poi la zona VII, N+2 zona V? che, sarà poi la mia zona VII

Ovviamente, se, i risultati non sono coerenti, per errori di tempi di sviluppo, il test va ripetuto, ma già può dare ottime indicazioni, su quali correzioni apportare quando si ripete il test.

Dimentico qualcosa?

Grazie mille :)

Edit, non ho specificato, ma ovviamente, dovranno essere su rulli diversi, ci sono test che possono essere eseguiti assieme? forse N e S.E.? N+ e N- mi pare ovvio, che dovranno essere per forza rulli, "dedicati".

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/04/2015, 17:24
da Silverprint
C'è un articolo sul blog e un altro vecchio thread su come fare i test del S.Z.

Blog: http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... nsitomero/

Forum: http://www.analogica.it/viewtopic.php?f ... 8&start=10

Sul forum ci sono anche altre cose specifiche sul S.Z.

Fare tutta la trafila dei test è una bella rogna... sicuro di non volerti cimentare con un'accoppiata meno ostica?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/04/2015, 17:34
da unknownartdivision
Accetto molto volentieri consigli, tu cosa mi proponi, per iniziare? Lo voglio fare per due ragioni, la più importante, didattica, ma non meno importante, ottimizzare, con metodo, nelle mie possibilità, il flusso di lavoro :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/04/2015, 9:27
da Silverprint
Con la nuova Tri-X un altro rivelatore.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/04/2015, 15:36
da unknownartdivision
Silverprint ha scritto:Con la nuova Tri-X un altro rivelatore.
Ho ancora, due confezioni di ID-11 da un litro, meglio forse? :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/04/2015, 15:57
da Silverprint
Insomma.

La Tri-X ha la spalla un po' precoce, per cui i rivelatori compensatori possono spegnere un po' troppo le alte luci. D-76 o ID-11 possono essere ottimi con la Tri-X, ma non se sale il contrasto e sia importante la resa dei toni chiari.
Il Rodinal è troppo compensatore per la Tri-X a 1+50, mentre 1+25, oltre alla grana abnorme, tende a tenere troppo bassi i toni medi rispetto agli alti.

Io ci userei un rivelatore di media energia non compensatore, per es l'HC-110 1+47 oppure lo Studional (R-09 Studio) 1+30
La nuova Tri-x é difficilina da trattare, si sviluppa molto in fretta.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/04/2015, 21:48
da unknownartdivision
Silverprint ha scritto:Insomma.

La Tri-X ha la spalla un po' precoce, per cui i rivelatori compensatori possono spegnere un po' troppo le alte luci. D-76 o ID-11 possono essere ottimi con la Tri-X, ma non se sale il contrasto e sia importante la resa dei toni chiari.
Il Rodinal è troppo compensatore per la Tri-X a 1+50, mentre 1+25, oltre alla grana abnorme, tende a tenere troppo bassi i toni medi rispetto agli alti.

Io ci userei un rivelatore di media energia non compensatore, per es l'HC-110 1+47 oppure lo Studional (R-09 Studio) 1+30
La nuova Tri-x é difficilina da trattare, si sviluppa molto in fretta.
In effetti, anche l'HC-110 era nella lista dei desideri, appena mi è possibile lo ordino, esiste solo da 1L mi pare giusto? ma meglio, durerà molto a lungo.
Come conservazione, ottima come il Rodinal?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/04/2015, 21:55
da Silverprint
Si conserva molto a lungo anche l'HC-110. Difficilmente va sprecato. ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/04/2015, 23:04
da unknownartdivision
Silverprint ha scritto:Si conserva molto a lungo anche l'HC-110. Difficilmente va sprecato. ;)
perfetto :) non ho scuse allora :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/04/2015, 19:45
da Ludola
Posto qui, sperando sia giusto, nel caso contrario spostate pure.

Dopo aver fatto i test rivelatore-pellicola, la stampa.
Premetto di aver già fatto i test (alto. normale, basso contrasto). Idem con le stampe di prova.

Ora, la giornata in questione era particolare, un po' nuvolosa ma i raggi del sole c'erano, il contrasto era una via di mezzo tra alto e normale (secondo me), ho deciso di sviluppare per contrasto alto (ho pensato: meglio un negativo morbido, che troppo duro).

Qui posto una scansione della stampa (8x10") Adox MPC semi matt, stampato con filtro 3.5. Stampa dopo provino scalare, senza nessun intervento (bruciatura o mascheratura).

Qualche commento?

Grazie

Immagine

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/04/2015, 19:55
da Silverprint
Sul mio monitor sembra una stampa sotto-esposta. La vedo tutta troppo chiara, cioè senza densità sufficiente sia nei toni chiari che in quelli scuri.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/04/2015, 20:11
da Ludola
Anche sul mio monitor si vede troppo chiara, la stampa su carta è più scura....comunque grazie. In caso di stampa sotto esposta, come intervenire?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/04/2015, 20:24
da Silverprint
Esponendola di più, no? ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/04/2015, 20:49
da Ludola
Immaginavo :-) eheheehe. Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/04/2015, 9:57
da YuZa DFAAS
Mi accodo alla lunga fila di complimenti, chiaro semplice e ripetuto fino alla noia, oltre alle tue capacità di sintesi e spiegazione sono ammirevoli anche la pazienza e costanza con le quali cerchi di spiegarci concetti per te semplici ma per i più ostici :)
grazie davvero.
Avrei una domanda, forse un po stupida,
mi era capitato in passato che un fotografo amico mi mettesse sotto a fare test alla ricerca della SE e di standardizzazione della catena.
La mia costanza però fece cilecca ai tempi..
Cmq il principio era più o meno simile al tuo anche se nel suo si faceva largo uso del densitometro.
A parte quello per, diciamo , standardizzare la scena di ripresa lui amava usare una scala fatta diciamo in casa:
un vellutino nero di seta a grana fine fine per individuare la zona I, un ascìugamano nero con molta trama per la zona III, un asciugamano grigio stessa trama per la V ( e ricordo " per dio non lo lavare mai che per trovare il giusto grado di grigio ci ho messo anni"), un aciugamano bianco per VII e un pezzo di raso banco molto traslucido per la IX.

Ora effettivamente rispetto a scale stampate era facile capire dove mettere la III ( nero più trama) ed era anche facile aumentare il contrasto ( tenendo in ombra vellutino e asciugamano nero e mettendo in luce quello bianco e il raso... che schizzavano subito di un tot di stop).
Tu cosa ne pensi? potrebbe essere un sistema per pseudo standardizzare il soggetto in ripresa cambiando cmq abbastanza facilmente il contrasto per capire i tempi per le 3 situazione da te indicate?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/04/2015, 17:30
da YuZa DFAAS
mmm che poi guardando anche la metodologia postata nell'altro 3d per la provinatura della catena e la creazione del regolo zonale mi vengono in mente un 2 o 3 domande che non so dove postare se qua o di là nell'altro 3d... :-?
cmq sei proprio cattivo.... sta cosa l'hai spiegata così bene pure con i provini da fare che non si può fare a meno di dire " vabbè mo devo per forza tarare tutto..." ..... mannaggia a te....
:)) :)) :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/04/2015, 18:32
da Pacher
Ciao Yuza, non capisco veramente lo scopo degli asciugamani. Soprattutto quello del grigio medio. Cioè perchè cercare asciugamani che rappresentano le varie zone? Comunque il metodo per trovare la SE una volta assimilato è abbastanza rapido da mettere in pratica. Trovo che il tempo "perso" a testare una nuova pellicola/rilevatore ripaghi largamente il tempo perso a metter pezze in stampa. Per anni ho esposto e sviluppato con il dev chart non capendo una beneamata fava di quello che facevo, e ovviamente cambiando piu parametri ogni volta che i risultati non erano soddisfacenti...(sempre)..insomma affogavo nella frustrazione fino alla scoperta di questo thread... :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/04/2015, 18:52
da YuZa DFAAS
gli asciugamani rispetto alle scale stampate hanno trama e sono facilmente reperibili, oltretutto hanno anche tridimensionalità e li puoi far prendere luce come vuoi per fargli aumentare il contrasto... invece di andare a cercare una qualsiasi scena con un tot contrasto uno se la costruisce la scena tenendo dei riferimenti uguali per tutte le prove.... più o meno il concetto era questo :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/04/2015, 23:58
da Pierpaolo B
YuZa DFAAS ha scritto:.....e li puoi far prendere luce come vuoi per fargli aumentare il contrasto...
Non ho capito bene il resto del discorso ma quanto sopra è (per me) inappropriato. Per valutare a "occhio" le zone devi fotografare qualcosa che abbia una trama ma che non sia interpretabile o modificabile....
....l'asciugamano ha una trama con una latitudine piuttosto estesa.... io ho sempre usato un muro con intonaco grigio liscio ma con segni evidenti. E' importante pure che sia di colore neutro.... le pellicole hanno sensibilità diverse sullo spettro e pure taluni esposimetri si lasciano influenzare dal colore riflesso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/04/2015, 0:16
da Silverprint
Nel fotografare una scala graduata, con o senza trama, dipinta o di stoffa, ci sono molti limiti. Primo e più rilevante è che la gamma di luminosità sarà giocoforza ridotta. A me sembra una cosa che viene in mente a chi non ha ben capito come funziona.
Per ottenere un regolo zonale basta infatti variare l'esposizione su un unica superficie con trama e illuminata uniformemente, meglio se di colore neutro.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/04/2015, 8:39
da YuZa DFAAS
ok quindi il sistema propostomi era una mezza ciofeca :), in effetti il sistema del regolo zonale mi sembra decisamente più standardizzato e senza scappatoie.
grazie :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/06/2015, 16:23
da Mr Mario
Ciao a tutti, ho letto con molto interesse questa lunghissima discussione ed aggiungo anche i miei complimenti a quelli di tutti gli altri.
Negli ultimi tempi ho riscoperto la fotografia analogica (sono anche stato su questo forum) ma solo occupandomi di scattare, mentre lo sviluppo e la stampa l'ho lasciata fare a terze persone. Adesso ho deciso di fare un passo in avanti, il secondo step, ed ho iniziato con entusiasmo a documentarmi ed acquistare l'attrezzatura base per sviluppare in casa.
Detto questo, pongo la mia domanda:

Credo di aver capito a grandi linee quali siano i principi fondamentali per massimizzare le potenzialità della pellicola, ok, ma c'è un passaggio che mi sfugge e che non mi permette di avere sicurezza nel ragionamento. Con l'avanzamento (del tempo) dello sviluppo aumenta il contrasto, ma aumenta perché le luci si schiariscono molto più velocemente di quanto non si schiariscano le ombre, oppure perché le luci schiariscono e le ombre scuriscono?
Credo sia la prima ipotesi, ma vorrei conferma. Se così fosse, il dubbio a questo mi sarebbe stato generato da fonti fuorvianti che si trovano in rete...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/06/2015, 16:27
da Silverprint
Ciao. È giusta la prima che hai scritto. Infatti.

Inviato dal mio A0001 utilizzando Tapatalk

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/06/2015, 17:22
da Mr Mario
Perfetto! Adesso tutto mi torna. :-bd grazie!
Devo solo mettere in pratica tenendo ben presente questa logica. Essendo il primo rullino, però, procederò secondo gli standards. Sarà comunque utile per i confronti futuri.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 15/06/2015, 22:32
da foto apprendista
Una faticaccia leggersi sto thread #:-s
Ne ho letto solo una parte ma devo finirlo in fretta...molto esaustivo anche se un po' macchinoso da comprendere a fondo ma forse ci sto capendo qualcosa :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/06/2015, 22:07
da amazzieri
che bello ..
qualcosa che stavo cercando ta tempo ...
che ho letto almeno fino a metà..
ma con tutto il cuore.. :-)
continuerò così
grazie silver.. e tutti gli altri . grandi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 16:27
da stiglitz
Avevo in mente di fare il test per trovare la sensibilità effettiva di una pellicola nella mia catena, ma mi sorge un dubbio:

quando andrò a sviluppare la pellicola, che tempo usare?

Se non erro quest'ultimo non sarà di grande importanza in quanto dovrà essere sviluppato il valore con meno densità possibile (Zona I), pertanto il tempo non influirà in alcun modo ad una sua modifica di densità.

Quindi, considerando il mio caso, ossia Ilford fp4+ sviluppata in Ilford ID-11 stock suppongo che un tempo di 6 minuti basti ed avanzi.

Mi farebbe piacere ricevere una conferma da qualcuno più esperto di me.

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 19:57
da Silverprint
La variazione del tempo di sviluppo influenzerà un pochino anche la Zona I. Nell'ambito del range di contrasti utili alla stampa la variazione è, di solito, molto contenuta: frazioni di stop. Dipende anche dalla combinazione pellicola rivelatore, in alcuni casi è più evidente, in altri quasi inesistente.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 21:14
da stiglitz
Capisco,
quindi in teoria, ipotizzando di utilizzare una combinazione film/dev che influenza un minimo anche la zona I, si potrebbero avere S.E. diverse (nell'ordine di 1/3 di stop ad esempio, presumo anche meno) in funzione del tempo di sviluppo.

Beh, quindi non mi resta che fare i test utilizzando diversi tempi per vedere come si muove la S.E., anche se la differenza in effetti sarà poca cosa.

Più che altro il mio fine ultimo sarebbe quello di effettuare dei test per il contrasto, ossia ricavarmi la variazione dei tempi necessaria ad ottenere gli sviluppi N-1 ed N+1 (mantenendo fissi fp4+ e ID-11); e ovviamente tali test possono essere fatti esclusivamente utilizzando la S.E. (che a sua volta vuole il suo test)

Ne consegue che se la mia accoppiata film/dev è tale da rendere sensibile la zona I al tempo di sviluppo (e quindi anche II e III per la cronaca), in situazioni di alto contrasto (sviluppo N-1) la S.E. sarà 1/3 di stop (ad esempio) minore rispetto a quando eseguo uno sviluppo N. Viceversa per la situazione opposta.

Tutto questo ad essere stra-pignoli ovviamente, francamente 1/3 di stop a malapena lo vedo, ammesso anche che la variazione sia di 1/3 e non di meno.

Ma c'ho azzeccato?

:)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 21:40
da stiglitz
Però non mi torna qualcosa.

Ok la S.E. in effetti non cambia, istintivamente ho basato il ragionamento sul fatto che la S.E. fosse funzionale alla Zona I; ma non dovrebbe essere così.
E' il minimo annerimento possibile sul film se non erro.

Quindi, ragionandoci bene, il problema sta nel trovare questo minimo annerimento, e se la coppia film/dev mi porta a uno slittamento (leggerissimo) verso su della zona I a seconda del tempo, dovrò naturalmente utilizzare il tempo di sviluppo minimo possibile per far sì che si formi il minimo annerimento su pellicola.

O no?

EDIT: Anche in questo caso vale la regola di non scendere sotto i 4'?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 22:33
da Silverprint
È giusto il primo ragionamento. La S.E. non è il minimo annerimento possibile, infatti.

Nel S.Z. la S.E. è il minimo annerimento che produce una differenza visibile sulla stampa rispetto ad una stampa del solo velo che sia esposta col minimo tempo possibile tale da produrre D-max (o quasi). Come valore per la Zona I viene convenzionalmente considerato valido una densità di 0,10 sopra B+V.
Il minimo annerimento visibile/misurabile è molto inferiore allo 0.10 sopra B+V, ma purtroppo non è possibile far "leggere" alla carta da stampa delle densità così basse. Infatti o purtroppo anche la carta ha la spalla! Ovvero la tendenza ad avere una curva senza pendenza quando si avvicina a D-max (il nero) e quindi si è costretti ad utilizzare per la Zona I una densità abbastanza consistente. Questo è anche uno dei motivi della variabilità della S.E.

Il valore convenzionale di 0,10 sopra B+V è abbastanza valido, ma con alcune carte o combinazioni carta rivelatore, può essere necessario utilizzare valori ancora più alti (ilford MG IV per es), così come alcune carte dalla spalla particolarmente ripida possono consentire di utilizzare valori inferiori (Rollei 111 per es). Io però non scenderei a tale livello di precisione, proprio perché poi rende "obbligata" la scelta della carta. Inoltre bisogna considerare sempre che una esposizione leggermente abbondante non fa danno e alle volte aiuta, mentre viceversa anche piccoli errori in sotto-esposizione possono rendere la vita difficile.

Nella pratica effettuerai dei test combinati in cui verificherai contemporaneamente S.E. e contrasto (c'è un thread in proposito, vedo se lo trovo).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 22:37
da Silverprint

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/07/2015, 23:15
da stiglitz
Credo di esserci Andrea,

sei stato stra-chiarissimo, come sempre.

Ti ringrazio per il link e il resto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/07/2015, 8:43
da YuZa DFAAS
Silverprint ha scritto: Il valore convenzionale di 0,10 sopra B+V è abbastanza valido, ma con alcune carte o combinazioni carta rivelatore, può essere necessario utilizzare valori ancora più alti (ilford MG IV per es), così come alcune carte dalla spalla particolarmente ripida possono consentire di utilizzare valori inferiori (Rollei 111 per es). Io però non scenderei a tale livello di precisione, proprio perché poi rende "obbligata" la scelta della carta. Inoltre bisogna considerare sempre che una esposizione leggermente abbondante non fa danno e alle volte aiuta, mentre viceversa anche piccoli errori in sotto-esposizione possono rendere la vita difficile.

Ciao Andrea, ho iniziato a fare il test per il regolo zonale, con tmax 400 in studional a 7' mi trovo una SE di 250iso, in effetti i valori densitometrici della zona I che mi vengono fuori sono 0.05 a 320ei, 0.09 a 250ei, 0.14 a 200 ei, visto la tua considerazione qui sopra, essendo il mio 250ei un po' al limite dei 0,10 della zona I ideale, mi consiglieresti di considerarla una 200ei e mettermi al sicuro dalle eventuali sottoesposizioni? O dovrei attenermi a quello che il test sperimentale ( l'annerimento della zona I rispetto al velo ) mi dice?

i test li ho ripetuti perchè un rullino non mi tornava come valori rispetto all'altro ( era più leggerino) e adesso ho una scala abbastanza progressiva, le zone V all'inizio del rullino + quella al fotogramma 37 corrispondono, mentre i valori a 400 ei sul primo rullino corrispondono a quelli del secondo rullino a 200 ei, shiftati di un gradino.
P.S. il densitometro non lo sto usando per trovare una corrispondenza di valori rispetto a qualche valore standard, ma semplicemente per controllare di non aver toppato le esposizioni.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/07/2015, 10:33
da Silverprint
Più che 250 o 200 ora il problema sarà allenarsi alla pre-visualizzazione usando il regolo zonale sul campo. :D Nel senso che eventuali errori di esposizione durante la ripresa saranno molto verosimilmente più grandi del terzo di stop di cui sopra. ;)

Io userei 250, cmq.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/07/2015, 13:16
da YuZa DFAAS
:) Grazie Andrea, ho stampato il regolo zonale sia a 250 che a 200 effettivamente 250 mi sembra più corretto come zone( ma aspetto che si asciughino comunque), dopo dovró valutare bene il contrasto a 7', ad un'occhiata veloce da bagnata mi sembra una via di mezzo tra un N ed N-1... #-o
Ma aspetto di vedere tutto asciutto domani.... Comunque so già che sul campo sarà un sltra cosa ahahah altro che 1/3 di stop ahahahaha ci sarà da ridere ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/07/2015, 10:14
da YuZa DFAAS
un consiglio, ma se volessi fare i test anche per acros in studional con che tempo potrei partire per testare N? 8 minuti 20°? sul bugiardino dello studional la acros nun c'è :(

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/07/2015, 10:17
da Silverprint
Come tempo di partenza per i test dovrebbe andare. Diluizione 1+30

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/07/2015, 10:45
da YuZa DFAAS
:-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 10:36
da stiglitz
Mi chiedevo, sempre nell'ambito dei test per S.E. / Contrasto, a cosa serva esporre anche per le zone XI e XII ?

In stampa, le zone X, XI e XII, non dovrebbero essere uguali (bianco puro)?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 11:40
da Silverprint
Ciao,

La Zona X sarà bianco puro con uno sviluppo N.
Già con N-1, ovvero con la Zona IX in ripresa che diventa VIII in stampa, il bianco puro si sposta oltre la Zona XI. Etc.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 12:33
da stiglitz
Beh, in effetti..

Avrei anche un'altra domanda: per individuare con precisione lo sviluppo N, mi posso basare solo sulla zona X?

Ovvero: prendo il fotogramma corrispondente alla zona X della S.E., sotto l'ingranditore espongo per il tempo calcolato in precedenza necessario a trovare la S.E. (il tempo minimo per trovare la Dmax in corrispondenza della base della pellicola); a questo punto se la stampa mi da un bianco puro (opportunamente confrontato con le stampe delle zone VIII e IX S.E. e zone X delle S.E. vicine) lo sviluppo dovrebbe corrispondere a N? O sbaglio?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 12:55
da Silverprint
Be' se confronti tutte le zone alte come dici e dici bene significa che NON stai usando solo la zona X. ;)
Se usassi solo la Zona X potrebbe essere che il contrasto sia troppo alto perché potrebbero essere bianche anche zone più basse.

Inoltre lo scopo del Sistema Zonale è quello di consentire la previsualizzazione e per farlo occorre stampare il regolo zonale e anche portarselo a spasso (almeno per un po').

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 14:18
da stiglitz
Silverprint ha scritto:Be' se confronti tutte le zone alte come dici e dici bene significa che NON stai usando solo la zona X. ;)
Eheh si certo, mi sono espresso piuttosto male.

Intendevo dire di utilizzare tale zona come base per fare i confronti.

Comunque credo di aver capito come procedere, a test fatti posterò i risultati.

Grazie, a presto

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 14:31
da Silverprint
La zona VIII è il riferimento che prendi per denominare gli sviluppi. Con lo sviluppo N la zona VIII in ripresa è la zona VIII in stampa. Con N-1 la Zona IX in ripresa diventa la VIII in stampa e via dicendo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/07/2015, 14:44
da stiglitz
Aaaaaah ok ok. Quindi prendo come riferimento la zona VIII! Che è anche più logica come cosa dato che, essendo la zona più alta con dettaglio, è quella che mi interessa maggiormente.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/08/2015, 14:53
da violage2
Grazie!
ho appena letto l'ultima pagina del post. Una vera enciclopedia di tecnica. Non è tutto chiarissimo, dovro rileggere piu di una volta, ma ci sono qnch3 concetti illuminanti gia appresi.
Un grazie davvero sentito.

Inviato dal mio SM-T210 utilizzando Tapatalk

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/02/2016, 21:23
da Sabba
Scusate se espongo un mio dubbio. Se so che ho esposto una scena a alto contrasto e ho esposto per le ombre, come faccio a sapere di quanto devo diminuire l'energia di sviluppo diminuendo il tempo di sviluppo?

Grazie a tutti voi per la disponibilità e a Silverprint per queste sue lezioni.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 02/02/2016, 21:27
da Silverprint
Dato che dipende, oltre che dal contrasto della scena, anche dall'accoppiata pellicola rivelatore in uso l'unico sistema per sapere quanto variare il tempo di sviluppo è quello di fare prima le prove.

"L'esperimento" suggerito in precedenza è un ottimo punto di partenza per cominciare a regolarsi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/02/2016, 15:33
da mitsui85
ieri sera per la prima volta sviluppando una tri-x 400 in adonal (2 pellicole in una tank) mi è capitato che su una sola si sia formato un velo marroncino, volevo chiedervi può essere dipeso da una contaminazione dei bagni?? questo il metodo utilizzato:
sviluppo: adonal 1+35, 10' a 20°C
arresto: acido acetico 1+30, 1' a 18°C
fissaggio ilford rapidfixer 1+9, 5' a 18°C
lavaggio: in acqua 5 agitazioni + 10 agitazioni + 20 agitazioni; 30 agitazioni con imbibente e risciacquo a filo

specifico che solo una pellicola presenta questo velo
qui foto fatte con cellulare: https://drive.google.com/drive/folders/ ... zE4U2JWZms

grazie mille a utti in anticipo!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/02/2016, 13:32
da mitsui85
mitsui85 ha scritto:ieri sera per la prima volta sviluppando una tri-x 400 in adonal (2 pellicole in una tank) mi è capitato che su una sola si sia formato un velo marroncino, volevo chiedervi può essere dipeso da una contaminazione dei bagni?? questo il metodo utilizzato:
sviluppo: adonal 1+35, 10' a 20°C
arresto: acido acetico 1+30, 1' a 18°C
fissaggio ilford rapidfixer 1+9, 5' a 18°C
lavaggio: in acqua 5 agitazioni + 10 agitazioni + 20 agitazioni; 30 agitazioni con imbibente e risciacquo a filo

specifico che solo una pellicola presenta questo velo
qui foto fatte con cellulare: https://drive.google.com/drive/folders/ ... zE4U2JWZms

grazie mille a utti in anticipo!
mi rispondo da solo! cercando su altri lidi sembra essere un problema di fissaggio, mi hanno consigliato di fare un nuovo ciclo di fissaggio e lavaggio, questa sera vi saprò dire giusto per futura cronaca

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/02/2016, 13:46
da -Sandro-
Sono negativi malfissati, rifissali con prodotto fresco o più concentrato, o più a lungo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/03/2016, 21:00
da Gian_luca
Ho letto e riletto... E riletto ancora... le prime 20 pagine del post, inutile andar avanti se non si é compreso almeno qualcosa no? :)
Vediamo se qualche anima pia ha la pazienza di leggermi e di farmi capire che non ci sono proprio :D
Domani sono fuori un paio di giorni per lavoro e intendo, tempo permettendo, fare una passeggiatina notturna per due foto.
Ho con me delle Delta 3200 (che tristezza scoprire che l'S.E. é 800 asa) e delle t-max e across 100.
Le prime le userò per le foto a mano libera, le seconde su cavalletto per qualche paesaggio urbano notturno.
Sono solito esporre per le ombre (questo me l'aveva già raccontato anni fa un caro amico) e sottoespongo in base alla scena da 1 a 3 stop (a seconda di quanto voglio "nero" nel punto in cui espongo e di conseguenza il resto della scena).
Imposterò le Delta a 800 e le altre a 50 asa.
Per i paesaggi mi comporterò egualmente andandomi a cercare nell'inquadratura il punto di nero in cui ancora le forme voglio si vedano e sortoespongo di tre stop.
Fino a qui é tutto corretto??? Spero di sì perché é una delle parti che mi sembrava più familiare e facilmente digeribile.
Fatto questo mi troverò a casa per sviluppare i rulli.
In teoria dato le luci notturne puntiformi, se non c'é nebbia dovrei avere scene ad alto contrasto quindi dovrei far attenzione a garantire una buona latitudine di posa accorciando i tempi di sviluppo pena, sempre se espongo bene i neri, di avere un eccesso di contrasto sul negativo.
Per cui potrei prendere i tempi dei bugiardini dei miei sviluppi e ridurli di un 20% (qui il numero é tirato perché non basato su prove, a quelle prima o poi ci arriverò).
Ho al momento la scelta dell'ars imago, bello energico che userei per la Delta per avere una bella grana, e del microphen, un fine granulante che userei per le 100 asa per preservare il loro carattere di poca grana. Per la Delta il dubbio é che da bugiardino la concentrazione dell'ars imago é piuttosto elevata quindi temo un sovrasviluppo.
Che pensate venga fuori ragionando così?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/03/2016, 23:37
da Silverprint
Mi sembra che finora tu abbia capito, ma anche che tu abbia fretta e sia un po' pigro.
Il modo in cui intendi procedere non promette nulla di buono. :)

Ma la notte è difficile.
Senza test preliminari non mi azzarderei a scattare soggetti veri rischiando di perdere tutto.

Di notte non riuscirai a misurare le parti scure per via dei limiti degli esposimetri. Armati di pazienza e fai estesissimi bracketing.
Il contrasto con le luci artificiali è elevatissimo per cui lo sviluppo sarà molto (molto) ridotto.
La Acros è ottima in quelle condizioni perché puoi scendere molto con lo sviluppo senza perdere capacità di modulare i toni.
L'occhio (cervello) tende a compensare molto questi contrasti altissimi e se vuoi una resa credibile devi costringere la pellicola a fare lo stesso, però senza esagerare altrimenti la resa dei toni chiari non sarà buona. Con la Acros potresti provare del D-76 1+1 per circa 5 minuti (+/- il 50% del suggerito). Il Microphen non ce lo vedo bene per via dell'alto contenuto d'idrochinone che tende a bloccare le luci. La T-max 100 potrebbe avere più difficoltà: la spalla arriva prima ed il difetto di reciprocità è più pronunciato.

La Delta 3200 è una pellicola particolare, destinata ai tiraggi. Richiede un rivelatore molto energico altrimenti viene fuori un piede lunghissimo (toni scuri impastati e medi troppo scuri). Mi pare abbastanza inutile esporla per le ombre (che tanto non potrai misurare bene) e la userei anche a 1600 esponendo e sviluppando per i toni medi, ovvero da bugiardino. Fai prima delle prove però perché, almeno con certe combinazioni i tempi suggeriti potrebbero non essere sufficienti (al contrario del solito). Il Micophen qui, invece, è al suo posto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 30/03/2016, 4:25
da Gian_luca
Silverprint ha scritto:Mi sembra che finora tu abbia capito, ma anche che tu abbia fretta e sia un po' pigro.
Il modo in cui intendi procedere non promette nulla di buono. :)

Ma la notte è difficile.
Senza test preliminari non mi azzarderei a scattare soggetti veri rischiando di perdere tutto.

Di notte non riuscirai a misurare le parti scure per via dei limiti degli esposimetri. Armati di pazienza e fai estesissimi bracketing.
Il contrasto con le luci artificiali è elevatissimo per cui lo sviluppo sarà molto (molto) ridotto.
La Acros è ottima in quelle condizioni perché puoi scendere molto con lo sviluppo senza perdere capacità di modulare i toni.
L'occhio (cervello) tende a compensare molto questi contrasti altissimi e se vuoi una resa credibile devi costringere la pellicola a fare lo stesso, però senza esagerare altrimenti la resa dei toni chiari non sarà buona. Con la Acros potresti provare del D-76 1+1 per circa 5 minuti (+/- il 50% del suggerito). Il Microphen non ce lo vedo bene per via dell'alto contenuto d'idrochinone che tende a bloccare le luci. La T-max 100 potrebbe avere più difficoltà: la spalla arriva prima ed il difetto di reciprocità è più pronunciato.

La Delta 3200 è una pellicola particolare, destinata ai tiraggi. Richiede un rivelatore molto energico altrimenti viene fuori un piede lunghissimo (toni scuri impastati e medi troppo scuri). Mi pare abbastanza inutile esporla per le ombre (che tanto non potrai misurare bene) e la userei anche a 1600 esponendo e sviluppando per i toni medi, ovvero da bugiardino. Fai prima delle prove però perché, almeno con certe combinazioni i tempi suggeriti potrebbero non essere sufficienti (al contrario del solito). Il Micophen qui, invece, è al suo posto.
Ciao Andrea,
io non ho il piacere di conoscerti personalmente ma da quello che vedo, prima ancora della tua sapienza fotografica, quello che stupisce è la pazienza e la disponibilità con cui ti rivolgi a tutti i frequentatori del forum, pazienza che nei casi come il mio serve in quantità industriali :D
Capisco benissimo il tuo discorso. E' vero vado di fretta perché mi piace girare fotocamera al collo quando ne ho l'occasione, e con due figli piccoli a parte le foto domestiche non è facile trovare lo spazio per farlo. Si un pò sono pigro ma meno di quello che credi, il problema è sempre il tempo da ricavare alle proprie passioni tra tutti gli impegni della quotidianità.
Ho tre possibilità oggi:
1) scatto con la digitale
2) resto in albergo a leggere AA
3) vado in giro a far due foto col rischio di buttare 3/4 rulli
Ho voglia di giocare, rischio la 3 :D
In realtà c'era anche l'opzione passare a Bologna dato che sono a Reggio Emilia, e mi piacerebbe una volta farlo per un corso "personale", ma di quello ne parliamo quando ho qualche oretta di tempo in più e non solo la serata stravolto da viaggio e giornata di lavoro.
Stasera in albergo prima di uscire mi rileggo tutta la tua risposta e proverò a seguire al migliore dei modi le indicazioni che gentilmente e pazientemente mi hai dato. Vedo di rimediare il D76 (dannazione Western Photo mi ha spedito proprio ieri), e speriamo che qualche fotogramma resti stampabile.
Di nuovo grazie della disponibilità e squisita cortesia :)
Gianluca

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/04/2016, 0:27
da Gian_luca
Forse mi son perso qualcosa ma qualche sant'uomo ha fatto un pdf di questa bibbia?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/04/2016, 0:29
da Silverprint
Sì certo :)

Dovresti trovarlo nel blog di analogica.it.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/04/2016, 9:46
da Gian_luca
Il per non l'ho trovato ma mi son convertito il post del blog! Santo subito

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/07/2016, 20:17
da FeliX
Impossibile non ringraziare e complimentarsi quando si trovano queste risorse aurifere di sapere condiviso... al momento sono a pagina 10 :wall:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2016, 20:15
da Harold Barrel
Salve a tutti.
Forte delle prime 34 pagine di questa magnifica discussione (o 36, ho perso il filo) mi approccio umilmente con qualche domanda.
Finora ho sempre fotografato con pellicole Foma e pensavo di avere le idee abbastanza chiare; leggendo, invece, credo di cominciare a sospettare il perché dei miei risultati un po' alterni.
foma400_fomadonLQN.png
Dunque prendo, a puro titolo di esempio, la Foma 400 con I.E. pari a 400 ISO e descrivo ciò che ho sempre fatto finora.
Apro il datasheet e mi trovo il grafico che indica tempo di sviluppo / gamma / sensibilità ISO. Tutto ovviamente in riferimento allo sviluppo che intendo usare (nel mio caso il Fomadon LQN). Dal momento che uso un ingranditore a condensatori (Meopta Axomat 5) dovrei lavorare con pellicole con un indice di contrasto compreso tra 0.50 e 0.55. Guardando il grafico, quell'indice di contrasto viene ottenuto con un tempo di sviluppo compreso tra i 5 e i 6 minuti, non di più. Quel tempo di sviluppo corrisponde ad una sensibilità ISO compresa tra 210 e 230. Quindi io imposto l'esposimetro della mia Canon EOS-33 su 250 ISO e, finito il mio bel rullino, sviluppo a 6 minuti esatti, pensando tra me e me: "son mica scemo, sto esponendo alla sensibilità effettiva della pellicola, mica quella dichiarata, non mi faccio fregare io!!"
E invece no!!! :))
Da quello che ho capito, il buon Silverprint ha evidenziato più volte che la sensibilità effettiva della pellicola è un valore fisso che con il tempo di sviluppo non ha a che fare (o perlomeno, generalmente, non sotto i 3-4 minuti di sviluppo?).
Ma allora quei valori ISO sul grafico che variano in base al tempo di sviluppo che cosa sono??
Dopo le spiegazioni di Silverprint mi verrebbe da dire quanto segue:
esposto un soggetto di colore uniforme per mezzo di fotocamera munita di esposimetro spot, la sensibilità nominale della pellicola nel punto in cui è stato inquadrato l'oggetto sembra variare in base al tempo di sviluppo, ma in realtà la sensibilità effettiva della pellicola è fissa! Questo accade perché il soggetto è stato collocato in una zona di luce (il famoso grigio 18%) e quindi, all'aumentare del tempo di sviluppo, il soggetto diventerà più chiaro - cioè la pellicola sarà più densa. Per questo motivo i grafici della Foma riportano un valore ISO che varia in base al tempo di sviluppo.
È giusto o sono completamente fuori strada??

Per ora mi fermo qui e spero che qualcuno possa chiarire i miei dubbi. Grazie %%- :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2016, 20:23
da Silverprint
Ciao Harold,

Quando voglio essere molto preciso dico che può variare di qualche frazione di stop nell'ambito dei contrasti effettivamente utilizzabili.
Nel caso diciamo tra 180 e 260? Più o meno siamo li. Fai 200 e sei a posto. :)

Venendo al grafico Foma si potrebbe effettivamente pensare che sia una S.E. però non l'ho verificato, bisognerebbe che tu faccia le prove del caso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2016, 20:41
da Harold Barrel
Silverprint ha scritto:Venendo al grafico Foma si potrebbe effettivamente pensare che sia una S.E. però non l'ho verificato, bisognerebbe che tu faccia le prove del caso.
Grazie mille Andrea per la risposta. Se sto facendo domande che sono state poste fammelo notare, per favore! :)
Sai perché ho pensato che quella del grafico fosse la S.E.?
Innanzitutto perché leggendo le lezioni di fotografia tu hai detto che, indicativamente, per le pellicole dichiarate a 400 ISO si può stimare la S.E. a 200 ISO e bisognerebbe provare (sempre indicativamente) un tempo di sviluppo di circa la metà di quanto consigliato dal produttore e poco più.
Ora, il tempo di bugiardino della Foma400 con Fomadon LQN sarebbe di 9-10 minuti; la metà è 4.5-5 minuti.
Sul grafico la cosa sembra corrispondere, a 200 ISO corrispondono effettivamente quei 4.5-5 minuti! Ovvio però che aumentando i tempi la relazione non è lineare, questo l'ho capito.
In secondo luogo perché il grafico non va oltre i 320 ISO e quindi è palese che non si raggiungeranno mai i 400 dichiarati sulla scatola.
Il ragionamento è plausibile?

E poi avrei un'altra domandina, spero non sia una questione complicata. Più volte sul forum ho sentito parlare di sviluppi che "sfruttano" meglio o peggio la sensibilità di una pellicola. Questo significa che, pur esponendo le ombre correttamente, variando lo sviluppo posso guadagnare o perdere dettagli nelle ombre?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2016, 20:53
da Silverprint
È la stessa ipotesi che faccio io, infatti.

Ci sono rivelatori che danno, a parità di contrasto, qualche frazione di stop di S.E. di differenza. Nelle formulazioni più comuni questa può essere dovuta al dosaggio dell'antivelo che quando è più alto si mangia un po' di sensibilità e viceversa. Poi esistono rivelatori particolari come quelli al solvente o i monobagno dove si ha una perdita di sensibilità decisa.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/09/2016, 21:31
da Harold Barrel
Silverprint ha scritto:È la stessa ipotesi che faccio io, infatti.

Ci sono rivelatori che danno, a parità di contrasto, qualche frazione di stop di S.E. di differenza. Nelle formulazioni più comuni questa può essere dovuta al dosaggio dell'antivelo che quando è più alto si mangia un po' di sensibilità e viceversa. Poi esistono rivelatori particolari come quelli al solvente o i monobagno dove si ha una perdita di sensibilità decisa.
Perfetto, mi sembra che il quadro si stia chiarendo! :)
Se invece vogliamo rimanere nell'ambito del Fomadon LQN, ipotizzando che l'ISO indicata dalla Foma nel grafico sia quella effettiva... allora variando il tempo di sviluppo tra i 4 e i 12 minuti si passa da una S.E. minima di 180 ISO ad una S.E. massima di 320 ISO; se non sbaglio sarebbero circa 3/4 di stop e quindi la cosa sembra plausibile. Cioè la sensibilità effettiva della pellicola può venire sfruttata in modo diverso anche nell'ambito dello stesso sviluppo - le conseguenze sul contrasto sono però terribili e quindi consideriamo come S.E. soltanto quel valore di sensibilità che ci dà un valore di contrasto accettabile per la stampa. Correggimi se sbaglio.

Ti disturbo solo con un'ultima domanda, si tratta del gamma. Dalle varie spiegazioni non sono riuscito a capire esattamente a cosa corrisponda. È il rapporto tra la parte più densa e meno densa della pellicola sviluppata?
Inoltre non mi è chiaro se quel parametro, riferito alla pellicola, sia un parametro assoluto. Cerco di spiegarmi: mettiamo che io faccia, sulla stessa pellicola, una foto con un contrasto della scena altissimo e una con contrasto di scena medio. Se poi sviluppo questa pellicola con un gamma pari a 0.50, allora poi entrambe le foto sulla pellicola avranno lo stesso contrasto? O perlomeno avranno entrambe un contrasto non superiore ad una certa soglia, data appunto dal gamma pari a 0.50?
Qualcosa mi dice di averla sparata grossa, ma questo dubbio mi assilla non poco. 8-|


Infine, anche per non stressarti ulteriormente, vorrei chiederti di consigliarmi dei riferimenti bibliografici per approfondire tutto ciò di cui si è parlato finora. Io ho pensato alla trilogia di Adams, mi dà l'impressione di essere molto completa, ma accetterò di buon grado qualsiasi altro consiglio. Compreso 50 sfumat... no, scherzo :D


Grazie :)

Michele



PS: farò i test da te suggeriti con i vari contrasti e i vari tempi di sviluppo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/09/2016, 15:29
da any_random_guy
salve,
per prima cosa complimenti per il thread, veramente illuminante. fino ad ora ho sempre fotografato usando l'I.E e mi si è aperto un modo.
però ancora ho un dubbio e nonostante siano giorni che ci ragioni non mi è chiara una cosa... il concetto dell' esporre per le ombre mi rimane facile da capire in luce continua o naturale, prendo la zona più in ombra che voglio far risultare scura nella stampa e sulla base della lettura che mi da l'esposimetro tolgo 2 o 3 stop (molto in generale). Però se fotografo in studio usando il flash come mi devo comportare? cioè se volessi fotografare un soggetto su sfondo nero illuminandolo lateralmente con un flash in modo da avere per esempio il volto soggetto illuminato e far ricadere l'ambiente diciamo in zona 1 o meglio 0 è sufficiente fare una lettura dello sfondo e sottoesporre di 5 stop e poi impostare il flash in modo che la potenza del lampo dia una corretta esposizione del soggetto con la coppia tempi e diaframmi selezionata? inoltre così facendo sto praticamente lavorando in luce incidente no? mentre per applicare correttamente il sistema zonale dovrei fare letture di luce riflessa o sto sbagliando di nuovo?

Grazie :)

Lorenzo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/10/2016, 15:13
da ziofrancotto
L'ho letto tutto, non ho l'esperienza per capire un qualche discorso ma è stata una lettura interessante che mi ha dato qualche spunto di riflessione su un mondo ler me nuovissimo emsconosciuto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/01/2017, 18:49
da foto apprendista
Mi sono riletto nuovamente il thread (una faticaccia :wall: ),i ringraziamenti sono d'obbligo a chi ha dedicato tempo per insegnare a noi zucconi.
credo di avere tutto abbastanza chiaro,ne approfitterò più avanti appena mi cimenterò nei test.

:-h

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/01/2017, 7:45
da dainemac
mi associo ovviamente ai complimenti ad andrea, che ha messo a disposizione il suo sapere ed in particolare per la sua pazienza.
davvero un ottimo lavoro!
vi chiedo: è errato il metodo di lavoro per cui scelgo la gradazione della carta, cerco da provini il tempo per avere il nero di riferimento, stampo una copia con quel tempo e controllo i bianchi? bianchi che probabilmente dovranno essere "tirati su" attraverso una mascheratura?
ho sempre lavorato così e mi sembrava un buon metodo...

luca

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/01/2017, 8:53
da Silverprint
dainemac ha scritto:... è errato il metodo di lavoro per cui scelgo la gradazione della carta, cerco da provini il tempo per avere il nero di riferimento, stampo una copia con quel tempo e controllo i bianchi? bianchi che probabilmente dovranno essere "tirati su" attraverso una mascheratura?
In pratica NON scegli il contrasto, o lo scegli solo a metà. Come metodo è errato. ;)

In questo video spiego come usare i provini scalari come guida per la scelta del contrasto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/01/2017, 9:16
da dainemac
grazie andrea, per la risposta e per il link.
in effetti partivo dalla scelta della gradazione per poi proseguire come descritto.
vabbè...cambierò metodologia. ci vorrà solo un po' di tempo per assimilarla e farla...."mia".

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/01/2017, 9:20
da Silverprint
Harold Barrel ha scritto: Perfetto, mi sembra che il quadro si stia chiarendo! :)
Se invece vogliamo rimanere nell'ambito del Fomadon LQN, ipotizzando che l'ISO indicata dalla Foma nel grafico sia quella effettiva... allora variando il tempo di sviluppo tra i 4 e i 12 minuti si passa da una S.E. minima di 180 ISO ad una S.E. massima di 320 ISO; se non sbaglio sarebbero circa 3/4 di stop e quindi la cosa sembra plausibile. Cioè la sensibilità effettiva della pellicola può venire sfruttata in modo diverso anche nell'ambito dello stesso sviluppo - le conseguenze sul contrasto sono però terribili e quindi consideriamo come S.E. soltanto quel valore di sensibilità che ci dà un valore di contrasto accettabile per la stampa. Correggimi se sbaglio.
Giusto, con l'aggiunta però, che noi useremo il contrasto del negativo adatto a compensare (secondo la nostra visione) il contrasto della scena. In pratica, in una certa catena, useremo un certo gamma minimo per le scene dal contrasto più alto e, viceversa, un certo gamma massimo per le scene di contrasto più basso. Questo risponde già in parte a quel che segue...
Harold Barrel ha scritto:Ti disturbo solo con un'ultima domanda, si tratta del gamma. Dalle varie spiegazioni non sono riuscito a capire esattamente a cosa corrisponda. È il rapporto tra la parte più densa e meno densa della pellicola sviluppata?
Inoltre non mi è chiaro se quel parametro, riferito alla pellicola, sia un parametro assoluto. Cerco di spiegarmi: mettiamo che io faccia, sulla stessa pellicola, una foto con un contrasto della scena altissimo e una con contrasto di scena medio. Se poi sviluppo questa pellicola con un gamma pari a 0.50, allora poi entrambe le foto sulla pellicola avranno lo stesso contrasto? O perlomeno avranno entrambe un contrasto non superiore ad una certa soglia, data appunto dal gamma pari a 0.50?
Qualcosa mi dice di averla sparata grossa, ma questo dubbio mi assilla non poco. 8-|
Quel qualcosa dice bene. :)
Il contrasto della scena viene compresso sulla pellicola in maniera variabile, ma viene rispettato, vale a dire che a parità di contrasto della pellicola, scene di contrasto diverso produrranno negativi di contrasto diverso. È questa caratteristica che ci consente di regolare il contrasto del negativo in base alla scena ripresa, alla catena di stampa e al nostro gusto. È il succo del discorso, non ti può sfuggire.
Il gamma rappresenta la pendenza della tangente alla parte rettilinea della curva caratteristica dato un certo intervallo di esposizione.
Harold Barrel ha scritto:Infine, anche per non stressarti ulteriormente, vorrei chiederti di consigliarmi dei riferimenti bibliografici per approfondire tutto ciò di cui si è parlato finora. Io ho pensato alla trilogia di Adams, mi dà l'impressione di essere molto completa, ma accetterò di buon grado qualsiasi altro consiglio.
In inglese c'è "way beyond monochrome", ma ti consiglierei la lettura del lavoro di Chromemax che trovi sul blog "sensitometria in 10 capitoli". È più chiaro e diretto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 16/01/2017, 9:24
da Silverprint
any_random_guy ha scritto:... però ancora ho un dubbio e nonostante siano giorni che ci ragioni non mi è chiara una cosa... il concetto dell' esporre per le ombre mi rimane facile da capire in luce continua o naturale, prendo la zona più in ombra che voglio far risultare scura nella stampa e sulla base della lettura che mi da l'esposimetro tolgo 2 o 3 stop (molto in generale). Però se fotografo in studio usando il flash come mi devo comportare? Cioè se volessi fotografare un soggetto su sfondo nero illuminandolo lateralmente con un flash in modo da avere per esempio il volto soggetto illuminato e far ricadere l'ambiente diciamo in zona 1 o meglio 0 è sufficiente fare una lettura dello sfondo e sottoesporre di 5 stop e poi impostare il flash in modo che la potenza del lampo dia una corretta esposizione del soggetto con la coppia tempi e diaframmi selezionata? inoltre così facendo sto praticamente lavorando in luce incidente no? mentre per applicare correttamente il sistema zonale dovrei fare letture di luce riflessa o sto sbagliando di nuovo?
Dipende da come fai le letture, se la fai in luce riflessa il ragionamento fila, se le fai in luce incidente no perché non tieni conto di quanta luce riflettano le varie superfici, ma solo di quella che le colpisce.
In pratica se usi un fondo nero, ma misuri la luce incidente su di esso NON puoi sapere quanto occorra sottoesporlo per farlo diventare una zona 0, per saperlo devi misurare la luce riflessa.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 16:14
da dainemac
scusa andrea. ho letto e riletto questa lunga lezione di fotografia.
però quel che mi sfugge è quando affermi che occorre esporre per le ombre (zona II o zonaIII) e non utilizzare il grigio medio.
ok, va bene. ma se io (con un esposimetro spot) decido dove "far cadere" il grigio medio e lì decido la mia esposizione, non lavoro correttamente.
ovviamente deciso dove voglio il grigio medio controllo anche dove vanno a finire le zone in ombra e quelle chiare. con un esposimetro spot e la lettura in EV viene abbastanza facile.
spero di essermi spiegato.
grazie.

luca

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 16:15
da dainemac
dopo "correttamente" c'è un punto di domanda che è rimasto nella tastiera.
sorry

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 16:31
da foto apprendista
Provo a risponderti io....sperando di non dire castronerie :D
Se lavori col grigio medio avrai risultati ottimali solo in scene a basso contrasto,la scala tonale della scena rientrerà nella scala tonale della pellicola.
di solito però si trovano scene ad alto contrasto,di parecchi stop,quindi sicuramente le ombre cadranno sotto il piede della pellicola,facilmente non.avrai dettaglio.
Le ombre non le puoi recuperare a posteriori,quindi si scatta appunto per le ombre e poi con lo sviluppo si ci regola per le luci in base al contrasto della scena.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 16:35
da dainemac
sì, capisco cosa vuoi dire ma....attenzione quando io parlo di "decidere" dove far cadere il grigio medio, non parlo di cercare IL grigio medio.
dopo controllo dove zone scure e zone chiare vanno a finire rispetto questa mia decisione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 16:47
da -Sandro-
La risposta è in questo stesso thread:

http://www.analogica.it/rivelatore-tri- ... 18-70.html

Capisco che è lungo, ma va compreso a fondo. Non potrai mai sapere dove cade il tuo grigio medio se non sai controllare lo sviluppo. Se sviluppi troppo salirà sui toni più scuri, se sviluppi poco scenderà verso i toni chiari, ed i tuoi propositi di correlargli la scala tonale svaniranno.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 19:11
da dainemac
mhm...ok, ci sto arrivando....
il mio ragionamento sarebbe giusto se, appunto, sapessi bene come si comporta lo sviluppo. mi sono focalizzato sulla esposizione: in fondo quando misuriamo le ombre dobbiamo chiudere 2/3 diaframmi altrimenti le metteremmo, appunto, in zona V grigio medio.
per un attimo ho messo da parte la stretta correlazione tra esposizione e sviluppo, quindi tra ombre (controllate dalla prima) e parti chiare (controllate dal secondo).
grazie.

l.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2017, 20:16
da -Sandro-
dainemac ha scritto:mhm...ok, ci sto arrivando....
il mio ragionamento sarebbe giusto se, appunto, sapessi bene come si comporta lo sviluppo.
l.
Nemmeno. Lo sviluppo non è un elemento astratto, fisso, o inderogabile, è solo un parametro con cui si regola il contrasto della pellicola in base al contrasto della scena, in base alla carta da stampa usata, in base al tipo di ingranditore utilizzato, in base anche a come si vuole realizzare la stampa. Capisco che detto così sembra poco concreto, ma in realtà funziona in questo modo. Il problema è che ci vuole molto tempo per mettere a punto tutto e all'inizio è facile perdere l'orientamento.
E' tutta una catena da mettere a punto, fissarsi solo su uno dei parametri ignorando gli altri conduce sempre a risultati aleatori.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/02/2017, 22:46
da herma
Su consiglio di Sandro ho cominciato a leggere questo thread e dopo qualche giorno che lo leggo e lo macino ho compreso perché fatico (eufemistico) a stampare i miei negativi. Confondendo forse il contrasto della stampa con il contrasto del negativo ho sempre sviluppato cercando volutamente (non mazziatemi vi prego) un negativo contrastato :wall: Dopo questa lettura mi sento leggermente un cxxxxxxx. Ora le cose mi sono molto più chiare a grandi linee ma per poter andare nello specifico mi sono accorto che dovrei vedermi il sistema zonale (espongo sul nero con SE poi chiudo due stop .... a spanne credo di aver capito ma vorrei capire bene) e qui arriva la domanda: dove posso approfondire questo sistema?
Grazie a Sandro per l'imbeccata e ad Andrea per la pazienza che ha avuto nello spiegare e rispiegare questi non facili ma fondamentali argomenti.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/02/2017, 23:02
da lucsax
A me sono piaciuti: Il negativo di ansel adams e way beyond monochrome (forse solo in inglese)
Buono studio '

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 05/02/2017, 23:38
da chromemax
Una veloce spolverata si può avere da wikipedia, altrimenti ci sono o tre libri (in realtà sono 4, ma quello sulle Polaroid fa un po' vita a sè) di Ansel Adams "la fotocamera", "il Negativo" e "la Stampa", editi in italiano da Zanichelli.
Qui puoi scaricare una piccola brochure scritta da Adams per Hasselblad in cui affronta ancora l'argomento.
C'è un bel libricino di Angelo la Duca intitolato "Introduzione al Sistema Zonale", edito da Nuova Arnica, magari si trova in biblioteca o in qualche bancarella
Come ogni altro sistema, anche il Sistema Zonale è stato modificato e aggiornato e si possono trovare miriadi di varianti tra cui, a mio parere, quelle più rilevanti sono trattate su "Beyond The Zone System" di Phil Davis e "Way Beyond Monochrome" di Ralph Lambrecht.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/02/2017, 9:25
da fenolo
Anche " Fotografia. Un corso di base secondo gli insegnamenti di Ansel Adams" di John P Schaefer se lo si trova ancora in italiano (molto raro) è ottimo e rende la triade di Adams più masticabile per gli esordienti

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/02/2017, 9:43
da herma
grazie per le risposte ... che bello aver scoperto questo forum!
Ora ho scaricato i due link - wiki e opuscolo Hasselblad - consigliati da Chromemax e me li divoro in questi giorni poi penso di passare ad un testo di Adams (il negativo ??) o a quello di Schaefer indicato da Fenolo,
In caso di necessità tornerò a farmi vivo, magari aprendo un nuovo thread per non appesantire questo
grazie ancora

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/02/2017, 18:09
da herma
Letti e digeriti! Pensavo di ordinare "Il Negativo" (Schaefer infatti è fuori catalogo) ...
Nel frattempo ho trovato questo articolo che segnàlo perché, nella mia ignoranza, l'ho trovato semplice e chiaro:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q= ... bs.1,d.d24

Però nel leggere sono stato assalito da un dubbio: con il mio Sekonic Twinmate L208 - NO SPOT :wall: - penso che sarà praticamente impossibile esporre per le ombre .... sbaglio?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/02/2017, 0:42
da TUBOCATODICO
Grazie per tutte le informazioni condivise! Alessandro

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/03/2017, 17:22
da B612
Ciao a tutti, sono appena arrivato qui, in cerca di una risposta per il topic, con piacere ho scoperto che non esiste, dopo anni di dia, digitale e pubblicazioni non pensavo di rimettermi a studiare!! E per questo ringrazio tutti!! Per i quesiti aspetto di leggere tutto, sono ancora aPagina 40 :-)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 14:32
da Alessandro_Roma
Mi inserisco nel topic dopo essermene letto diverse pagine ed aver veramente apprezzato i contenuti. Ho ovviamente maturato alcune domande, mi scuso se nelle 60 ed oltre pagine magari c'è la risposta, ma leggerle tutte è praticamente impossibile, dovendo anche lavorare :O

Torno sul tema dell'esposizione per le ombre, perché vorrei aver chiarito un aspetto. Se da una parte è infatti chiarissimo il discorso dell'energia che interagisce con "le alte luci", per farla spicciola sulle ombre... esporre per le ombre significa avere il nero su negativo oppure non "scurirle" troppo, garantendone un certo livello di dettaglio?
Provo a spigare meglio la domanda. Ipotizzo di scattare una scena con 4 stop di latitudine, ragionando alla Adams per comodità e volendo esporre per le ombre, mettereste questi 4 stop dalla zona 2 alla zona 5 oppure, ad esempio, dalla 4 alla 7?
Io azzardo una risposta e sceglierei la seconda opzione (ammesso che sia la migliore), cioè se ho capito bene, ma correggetemi se la sparo grossa, esporre per le ombre è garantire un certo livello di dettaglio delle ombre stesse, una leggibilità, perché qualora non lo faccia, non avrei modo, avendo queste zone poca energia, di "aprirle" con un eventuale sovrasviluppo

E' corretta la mia interpretazione?
Qualora lo fosse, questo non porterebbe (notare il condizionale in punta di piedi) ad una tendenza generale a sovraesporre, nel senso che nei limiti del possibile è meglio far "passare più luce possibile"?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 14:45
da Lastra80
Direi piu tra la zona 3 e la 6 sempre che tu voglia avere delle ombre con dettaglio, e comunque lo sviluppo poi deve essere proporzionato al contrasto della scena

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 15:36
da Alessandro_Roma
ok, a parte la posizione delle zone specifica, mi pare di capire che la mia interpretazione è quindi corretta, cioè se io devo esporre per le ombre, devo lasciargli il giusto livello di dettaglio, pur mantenendole "scure", come da tuo suggerimento di adozione più di una zona 3 che non di una 4

Ci sto o sto completamente fuori dal seminato?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 15:48
da Lastra80
Si pero non di sovraesporre a caso, devi previsualizzare la scena come poi la vorrai sulla stampa, il sistema zonale permette una estrema precisione, se la zona delle ombre che prendi in considerazione per l'esposizione ha dettaglio la metterai nella zona 3 se invece è diciamo che è piu scura e non si vede tanto dettaglio magari è meglio metterla nella 2 cioe zona delle ombre dove si intravede qualcosa ma senza dettaglio.
Sicuramente mi sarò spiegato male ma non sono un luminare come @silverprint e altri.


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 16:08
da Alessandro_Roma
si si questo è chiarissimo, il SZ infatti lo citavo solo per comodità e non come riferimento. Sono contento di aver però capito la questione e soprattutto di notare come agissi già correttamente.
Grazie per le tue risposte :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 16:20
da Lastra80
Di niente!

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 17:00
da chromemax
Alessandro il tuo ragionamenti è corretto, come anche la precisazione di lastra sulla previsualizzazione (importante!).
Le ombre sono talmente "delicate" che qualche fotografo suggerisce addirittura di posizionarle in zona IV

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 17:06
da Lastra80
Verissimo @chromemax, infatti con previsualizzazione intendevo di valutare diciamo la profondità della zona d'ombra, cioè se.la zona d'ombra è abbastanza chiara allora si è meglio metterla nella zona 4, insomma sta al fotografo valutare il tono che gli vuole attribuire!!

Re: RE: Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 17:14
da Alessandro_Roma
chromemax ha scritto:Alessandro il tuo ragionamenti è corretto, come anche la precisazione di lastra sulla previsualizzazione (importante!).
Le ombre sono talmente "delicate" che qualche fotografo suggerisce addirittura di posizionarle in zona IV
Me ne accorsi con una panf esposta a cavolo. Provai a mettere le ombre in II zona e fu un disastro

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 17:20
da Lastra80
Zona 2 e panf è una combinazione letale dato che è notoriamente una pellicola difficile!

Re: RE: Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2017, 17:24
da Alessandro_Roma
Lastra80 ha scritto:Zona 2 e panf è una combinazione letale dato che è notoriamente una pellicola difficile!
E così è stato. Però sono quei fallimenti che ti insegnano tanto. Gli errori hanno i loro bei perché, tutto sta a capirli.
Al momento ho scattato la panf 2 volte e sono in pareggio (un disastro ed uno ok)

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/05/2017, 10:24
da edoardo
ho letto quasi tutto questo magnifico 3d esposto magistralmente da Andrea silver..e sostengo anch io che il controllo dell esposizione oltre a essere un parametro espressivo fondamentale dell immagine..è tecnicamente..vantaggioso per l inizio del processo bn..
mi chiedevo come dovrei comportarmi con dei film efke da 50 e25 iso che presi qualche anno fà a prezzi bassi..li svilupperei con t -max..dovrei impostare una sensibilità diversa in macchina ??

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/05/2017, 10:48
da chromemax
edoardo ha scritto: mi chiedevo come dovrei comportarmi con dei film efke da 50 e25 iso che presi qualche anno fà a prezzi bassi..li svilupperei con t -max..dovrei impostare una sensibilità diversa in macchina ??
Si, quale valore impostare si trova con il test.
Non conosco il T-Max ma le Efke 50 e 25 sono "delicate" quanto a sviluppo per la facilità con cui accumulano densità sulle luci rispetto alle ombre.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/05/2017, 6:08
da edoardo
quindi dovrei sottoesporle leggermente chrome ?? qualche giorno fà ho sviluppato una efke 50 iso 5min a 24° proiettando il film all ingranditore senza filtri ho notato una buona lettura dei dettagli..ma è chiaro chel ultima parola la dice la stampa..

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/05/2017, 11:16
da chromemax
No, non si sottoespone mai :))

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/06/2017, 16:55
da maucamo
Ringrazio gli autori per le preziose informazioni, meglio di un libro di tecnica fotografica!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 23/09/2017, 12:21
da Federico Pari
Ok, come dicevo nel messaggio di presentazione, il mio successivo post sarebbe stato qui :)

Mi sono letto una volta e mezzo tutte le 64 pagine della discussione (quindi sono a circa pagina 30 della seconda lettura) , diciamo quindi che la questione "esporre per le ombre - sviluppare per le luci" dovrebbe essermi chiara, compresi i motivi per cui si procede cosi'.

Ho realizzato l'esperimento suggerito da silverprint, o meglio, ho solamente fatto le foto, esposte sulle ombre con la SE e con ampio bracketing, forse anche troppo ( * )... e devo svilupparle coi tempi "a scalare". E qui ho un dubbio, perche', rileggendo, una volta si e' suggerito di sviluppare partendo da meta' dei tempi da bugiardino corrispondenti alla SE e un'altra partendo dai tempi proposti per la IE "nominale". Fermo restando che sono tempi indicativi, quale scegliere e perche'?

Le pellicole sotto test sono la delta 400 e la 3200, e qui mi sorge una domanda sulla diluizione: ho sempre usato rodinal 1+50, opzione esistente nel bugiardino della delta 400 ma non della delta 3200 (qui sono indicati i tempi per la diluizione 1+25), ma, quando ho utilizzato rodinal 1+50 per 20' per la 3200 esposta con IE 3200, i risultati non mi sono dispiaciuti affatto, nonostante fossero scene ad alto contrasto (notturne); perdonatemi ma al tempo non avevo ancora letto (su questa discussione o in un'altra non mi ricordo) il cazziatone di silverprint "quando capirete che per una scena ad alto contrasto NON va bene uno sviluppo compensatore..." :D

Ha senso, dunque, partire dalla meta' del tempo che avevo gia' provato con la 3200 usando 1+50?

Giusto per buttare carne al fuoco, avrei a disposizione anche l'FD della ars-imago, usato un paio di volte con la delta 3200 con tempi e diluizioni da bugiardino, pero' mi e' piaciuta di piu' com'e' uscita dal rodinal 1+50 20'

Il motivo di questa domanda deriva dal fatto che vorrei concentrarmi su un solo rivelatore, una sola diluizione e una sola tipologia di carta.

Grazie per le risposte :)

( * ) ho sottoesposto le ombre fino a -3 stop con la delta 400 e fino a -2 stop con la 3200 (con questa non potevo andare oltre con due dei miei corpi macchina, che non vanno sotto a 1/500...) e sono arrivato a +3 di esposizione. Ho scelto di non limitare l'esposizione delle ombre a -2 stop e di scendere fino a -3 (con la delta 400) per avere in mano anche la simulazione di cio' che succede a mettere le ombre in una zona piu' bassa; e' corretto o crea solo confusione? :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/09/2017, 10:39
da Silverprint
Ciao Federico, benvenuto.

La Ilford, di solito, usa come riferimento per i tempi suggeriti un contrasto piuttosto alto.
Di solito, nel senso che vale sempre, ma non per la Delta 3200. :)
Per cui io partirei dalla metà per la 400 e dal tempo suggerito per la 3200.

Il Rodinal 1+50 può essere adatto alla 400 (1+25 non lo proverei neanche), fatto salvo verificare come si comporti agli alti livelli di esposizione e che non si perda troppa sensibilità. Lo vedo molto meno adatto per la 3200 che, essendo pensata per i tiraggi spinti, è una pellicola tendenzialmente morbida e anche (di solito) lenta a svilupparsi. Per cui nel caso 1+25 andrebbe meglio, sempre che la grana non ti appaia eccessiva, e che non si perda di sensibilità (non avrebbe senso). L'Ars-Imago FD va di solito molto bene per i tiraggi, infatti in alcuni casi, specialmente con molte 400 iso, il contrasto risulta un po' basso e la compensazione marcata. Non sempre però, con certe pellicole il contrasto che si ottiene tende ad essere alto, per cui bisogna provare. Anche in questo caso per la 3200 è consigliabile usarlo (come suggerito) con una diluizione minore (1+19).

Tendere all'uso di un solo rivelatore mi pare una buona idea, specialmente all'inizio, però con le pellicole scelte non consiglierei né il Rodinal, né l'FD come unico rivelatore. La Delta 400 può avere una curva "insellata", ovvero toni medi e bassi con pendenza decisamente meno marcata di quella che si ha a livelli maggiori di esposizione (a dispetto di quanto dovrebbe fare la tecnologia core-shell... :( ). Il Rodinal, specialmente 1+25 tende a produrre curve dall'andamento simile, per cui i negativi, anche se sviluppati per un tempo che dia contrasto adeguato potrebbero essere difficili da stampare. Nel caso quindi meglio 1+50, verificando però che la compensazione non sia eccessiva, vale a dire che venga mantenuta la capacità di differenziare adeguatamente i toni agli alti livelli di esposizione. La 3200 è una pellicola dalla resa molto particolare, ma anche lei può avere una curva del genere.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/09/2017, 12:07
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:Ciao Federico, benvenuto.
Grazie :D
La Ilford, di solito, usa come riferimento per i tempi suggeriti un contrasto piuttosto alto.
Di solito, nel senso che vale sempre, ma non per la Delta 3200. :)
Per cui io partirei dalla metà per la 400 e dal tempo suggerito per la 3200.
ok
Nel caso quindi meglio 1+50, verificando però che la compensazione non sia eccessiva, vale a dire che venga mantenuta la capacità di differenziare adeguatamente i toni agli alti livelli di esposizione. La 3200 è una pellicola dalla resa molto particolare, ma anche lei può avere una curva del genere.
bene, allora per ora provero' rodinal 1+50, anche se non sarebbe consigliabile, tenendo d'occhio la compensazione.

Il fatto e' che la grana mi piace assai (la cerco proprio, mi ha sempre dato un'idea di...sensazione tattile; nelle foto con molta grana i soggetti mi sembra quasi di poterli toccare, soprattutto nelle foto di un autore che amo molto; forse sono matto :D )

Spero di non andare troppo OT, ma per fare capire che tipo di resa mi piace, allego una scansione di un negativo di una delta 3200 sviluppata a 1+50, corretta su PS per simulare il piu' possibile cosa mi e' uscito dalla stampa (che ho provato a scansionare col mio scanner piano, ma e' uscita una robaccia)

http://oi65.tinypic.com/2s8lkls.jpg
Immagine

Edit: scusate ho editato il post perche' ho fatto un pasticcio col copia/incolla :((

Edit2: ho cambiato il link alla foto, ora dovrebbe andare (nell'altro aggiungeva https anziche' http e non so perche')

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/09/2017, 12:11
da Silverprint
Il link non funziona...

Se ti piace la grana però dovresti sostituire la Delta 400 con qualcosa dalla emulsione tradizionale. La Kodak Tri-X col Rodinal non è male.
La Delta 3200 invece ha grana vistosa comunque.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/09/2017, 12:29
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:Il link non funziona...
ora dovrebbe funzionare; scusate il macello, ieri sera ho voluto fare il giovane e si vedono le conseguenze... :((
Se ti piace la grana però dovresti sostituire la Delta 400 con qualcosa dalla emulsione tradizionale. La Kodak Tri-X col Rodinal non è male.
Fatta la dovuta tara sul mio metodo di lavoro, che seguiva rigorosamente la logica della media (quindi era a casaccio :D ), l'ho provata tirata a 800, ma mi piace di meno; probabilmente ci tornero' sopra :-?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/09/2017, 12:34
da Silverprint
Nell'immagine postata si vedono più rumore ed artefatti di scansione che grana, però. :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/09/2017, 13:16
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:Nell'immagine postata si vedono più rumore ed artefatti di scansione che grana, però. :)
Naturalmente si', era per tentare di dare un'idea della quantita' :)

Naturalmente la stampa ha la grana vera, e ci mancherebbe che non fosse cosi', altrimenti 65 pagine di fatiche a cosa sarebbero servite? :)) :))

Grazie di nuovo per il confronto comunque :ymapplause:

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2017, 20:23
da Federico Pari
Do un veloce aggiornamento sul procedere del mio esperimento: i 3 rullini di delta 3200 sono sviluppati, 1 di delta 400 e' sviluppato. Ho cominciato a stampare qualche confronto della stessa scena sulla delta 3200 sviluppata coi 3 tempi diversi (per ora una a contrasto medio e con le ombre messe in zona III). Nonostante le prove siano state poche, si capiscono un sacco di cose...anzi...se ne capisce solo una, che e' la sola che serve: chi non fa questo esperimento e' matto e ho detto tutto [-(

Piu' avanti, se volete, altri aggiornamenti :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2017, 21:45
da Silverprint
Federico Pari ha scritto:... chi non fa questo esperimento e' matto e ho detto tutto [-(
Grande Federico! :ymapplause:

Buon lavoro e tienici aggiornati!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 31/10/2017, 23:06
da Lollipop
@Silverprint, come mio primo post, dopo quello di presentazione, vorrei ringraziarti del prezioso tutorial: mi è stato davvero di grande aiuto.
Seguo te e tutto il forum con grande attenzione.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/12/2017, 20:49
da algoritmo
Un grande grazie a tutti per questo fantastico tutorial. Ho letto tutto dal primo posto all'ultimo e ringrazio particolarmente Silverprint.Anni di letture e di studio non hanno reso così chiaro quello che lui ha spiegato qui. Il fatto di condividere le tue conoscenze e la tua esperienza ti fa onore. Grazie mille.
:-bd :-bd :-bd

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/12/2017, 21:57
da Federico Pari
Aggiornamento corposo sulla situazione dell'esperimento.

Premessa: l'ho gia' detto che chi non fa questo esperimento e' matto? Si', solo che ora aggiungerei che, oltre ad essere gia' matto, diventera' ancora piu' matto.

Diciamo che ho trovato un buon punto di partenza con la delta 3200 @ 800, naturalmente sempre rapportato ai miei scopi stamperecci, per le situazioni a medio contrasto e a basso contrasto (che poi sono quelle in cui fotografo di piu'). Diciamo che con le situazioni a contrasto medio ottengo una stampa (a contrasto 2) che mi lascia ancora margine per essere ancora di piu' contrastata (sono arrivato ad un contrasto 4 con ancora qualche dettaglio sulle alte luci); per le situazioni a contrasto basso forse potrei alzare ancora un po' il tempo di sviluppo, perche' a contrasto 2
le stampe sono abbastanza moscette; non e' detto pero', perche' alla fine ho stampato qualcosa a contrasto 4.5 ed ho ottenuto cio' che volevo (ma sono al limite dei filtri!).

Con la delta 400 @ 200 sono piu' o meno nella stessa situazione, se non fosse che...ho stampato qualcosa a 30x40 e la grana secca che mi piaceva a 24x30...puff...non c'e' piu', nel senso che e' diventata moscia, nonostante il rodinal.

C'e' disinnamoramento...(mentre e' nata l'infatuazione per la kentmere 400)

Seguono considerazioni personali sull'utilita' del test.

La parte del test che mi e' risultata piu' utile e' stata quella delle stampe dei provini a scalare: per notare bene la differenza del contrasto prodotto dagli sviluppi effettuati a tempi differenti, ho stampato (a contrasto 2) molti provini a scalare con tante strisce; poi, sulle stampe relative ai diversi sviluppi, ho cercato le strisce dove le ombre risultavano identiche e su quelle ho confrontato le alte luci.
Senza ombra di dubbio gli sviluppi maggiori portano ad alte luci...piu' alte :D ...a parita' di ombre. Beh, era preannunciato lo so, la teoria lo dice, ma finche' non si vede tutto "live" la teoria e' poco utile (se non per convincersi a fare il test). Perche'? Perche' l'utilita' di questa fase pratica io l'ho trovata proprio nel cercare una striscia, tra i provini fatti coi vari sviluppi, che andasse bene per i miei scopi, cioe' trovare un contrasto non eccessivo per lasciarmi del margine con la filtratura, per poi stampare quel negativo con contrasti piu' elevati e veder "fin dove regge".

E da li' sono arrivato ai miei tempi, che andranno sicuramente raffinati ma niente a che vedere coi risultati pre-test.

Per rendere il tutto meno noioso, prima di partire con le stampe test, suggerisco anche di uscire a far foto "che ci piacciono" e sviluppare secondo i 3 tempi ipotizzati inizialmente per le tre situazioni di alto/medio/basso contrasto. In questo modo, individuata una striscetta "giusta" si puo' fare un test di stampa di una situazione di luce simile e vedere subito i risultati su una stampa "reale"; e' piu' divertente.

Naturalmente tutto col permesso di Silverprint, a cui chiedo di correggere/contestare i difetti della procedura (che sicuramente ci saranno x_x ...)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/12/2017, 10:22
da Silverprint
Bravo @Federico Pari :)

Mi sembra giusto. Giusto anche che chi ha capito cosa cercare e come funziona la cosa personalizzi il suo modus operandi.
Però, iniziando, è forse preferibile un approccio più metodico.

Se puoi arrivare a 4 - 4,5 senza bucare le luci, puoi sviluppare di più. Avrai molto margine comunque.

Che la grana sparisca aumentando un po' l'ingrandimento non mi convince. Secondo me c'è un problema da qualche altra parte (fuoco, allineamento, lente).

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/12/2017, 11:21
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:Bravo @Federico Pari :)
:ymhug:
Mi sembra giusto. Giusto anche che chi ha capito cosa cercare e come funziona la cosa personalizzi il suo modus operandi.
Però, iniziando, è forse preferibile un approccio più metodico.
certamente, anche se la tentazione di pastrocchiare qua e la' spesso e' forte :D
Se puoi arrivare a 4 - 4,5 senza bucare le luci, puoi sviluppare di più. Avrai molto margine comunque.
Ecco, lo immaginavo ma una tua conferma non guasta affatto ^:)^
Che la grana sparisca aumentando un po' l'ingrandimento non mi convince. Secondo me c'è un problema da qualche altra parte (fuoco, allineamento, lente).
Probabilmente mi sono espresso male, non e' proprio sparita ma e' meno definita. Tra l'altro sono scatti fatti con corpi diversi e lenti diverse, che con la delta 3200 non hanno avuto questo effetto. Inoltre erano situazioni abbastanza controllate, cose tipo 1/200 f/8, alcune anche su treppiedi (gli scatti del test invece erano tutti su treppiedi), mi sentirei di escludere problemi tecnici lato fotocamera.

Piuttosto ho una questione in sospeso: da qualche parte accennavo al fatto che ho iniziato ad usare la kentmere 400@800 con lo sviluppo ars-imago, che coi tempi da bugiardino e situazioni a basso contrasto mi piace veramente molto. Mi chiedo se l'ars-imago possa essere usato anche per la delta 3200 esposta a 800, visto che nel bugiardino c'e' il tempo e la diluizione solo per l'esposizione a 3200, perche' a quel punto farei i test anche con quello sviluppo al fine di pensionare il rodinal (anche perche' finira' per andare a male tra non molto e sicuramente con due sviluppi aperti uno finirei per buttarlo via sistematicamente).

Ha senso l'idea?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/12/2017, 11:38
da Silverprint
In generale l'FD è adatto ai tiraggi, infatti con molte 400 iso all'IE nominale il contrasto può essere basso.
La Delta 3200 di suo è abbastanza morbida (perché pensata per essere tirata) e richiede sviluppi un po' lunghi. Per questo viene suggerita la diluizione 1+19.

Provalo. Potrebbe piacerti.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/12/2017, 11:49
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:In generale l'FD è adatto ai tiraggi, infatti con molte 400 iso all'IE nominale il contrasto può essere basso.
La Delta 3200 di suo è abbastanza morbida (perché pensata per essere tirata) e richiede sviluppi un po' lunghi. Per questo viene suggerita la diluizione 1+19.

Provalo. Potrebbe piacerti.
Una volta l'ho fatto; l'ars-imago l'avevo preso proprio per tirarla a 3200 ed in effetti i risultati non mi dispiacevano (e' stata una delle prime stampe che ho fatto, in una camera oscura in prestito :D ), pero' sono situazioni che mi capitano di rado, e' molto piu' frequente che io scatti a 800. Continuero' col rodinal dunque :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/12/2017, 14:05
da areabis
Federico Pari ha scritto:
Silverprint ha scritto:In generale l'FD è adatto ai tiraggi, infatti con molte 400 iso all'IE nominale il contrasto può essere basso.
La Delta 3200 di suo è abbastanza morbida (perché pensata per essere tirata) e richiede sviluppi un po' lunghi. Per questo viene suggerita la diluizione 1+19.

Provalo. Potrebbe piacerti.
Una volta l'ho fatto; l'ars-imago l'avevo preso proprio per tirarla a 3200 ed in effetti i risultati non mi dispiacevano (e' stata una delle prime stampe che ho fatto, in una camera oscura in prestito :D ), pero' sono situazioni che mi capitano di rado, e' molto piu' frequente che io scatti a 800. Continuero' col rodinal dunque :)
rimane sempre aperto l'invito a provare "a gratis" un po' del mio studional che la grana secca la fa bene.
dai alla prossima cena te ne porto una boccetta .... tanto per farti annoiare con i test per tutte le vacanze.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/12/2017, 14:08
da Federico Pari
areabis ha scritto:rimane sempre aperto l'invito a provare "a gratis" un po' del mio studional che la grana secca la fa bene.
dai alla prossima cena te ne porto una boccetta .... tanto per farti annoiare con i test per tutte le vacanze.
Cioe' io voglio arrivare a usare un solo sviluppo e tu me ne porti un terzo? 8-x

Stai lontano da me [-(

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/12/2017, 13:00
da Federico Pari
Ho una domanda che non so se sia mai stata fatta, nemmeno in questa discussione: il modo di contrastare dei filtri sotto l'ingranditore e' "lo stesso" di quanto si puo' ottenere con un adeguato tempo di sviluppo?

Mi spiego meglio (spero): supponiamo di aver trovato un tempo di sviluppo che, con una data pellicola/rivelatore/carta/ecc, mi permetta di ottenere in stampa un certo contrasto, con un filtro 4; in linea di principio, e' possibile trovare un diverso tempo di sviluppo (in questo esempio: piu' alto) che, ad esempio, con un filtro 2 mi fornisca gli stessi risultati della situazione precedente? Cioe' proprio esattamente la stessa stampa?

Non so se la questione e' chiara e soprattutto se e' importante :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/12/2017, 15:06
da Silverprint
Non sarebbe la stessa cosa.

Normalmente per valutare il contrasto prendiamo due punti di riferimento, zona III e VIII per esempio.
Se li otteniamo come desideriamo sul grado 4 è sicuramente possibile sviluppare di più il negativo ed ottenere zone simili o quasi identiche sul grado 2 (o qualsiasi altro). I due punti di riferimento li ritroveremo, ma tutto il resto un po' cambierà.

Non dimenticare che la stampa è frutto della combinazione delle due curve caratteristiche (pellicola e carta) in una certa definita catena.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/12/2017, 15:11
da Federico Pari
Tutto chiaro Andrea, grazie mille :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2018, 12:11
da Federico Pari
Buongiorno a tutti.

Credo di essere arrivato ad un ottimo punto nelle sperimentazioni sui tempi di sviluppo per la delta 3200. Nello specifico ho usato Rodinal 1+50, agitazione continua per i primi 60'', poi 10'' di agitazione ogni minuto, per un totale di 14' (20°C di partenza, a fine sviluppo erano 21).

Tra gli altri, ho stampato questo fotogramma, 30x40 su ilford RC opaca, contrasto 2, di cui allego la scansione (parziale), premettendo che il mio scanner tiene un foglio A4 e che quindi non tutta la stampa appoggiava correttamente sul piano, come si vede dagli artefatti presenti nella parte a sinistra. Mi interessa pero' la parte che ritrae la persona con la maglietta bianca e le ombre li' nei dintorni.

Immagine

La misurazione e' stata effettuata con la pellicola esposta a 800, effettuando la misurazione sulle ombre che si vedono nella parte in basso a destra e chiudendo di 2 stop (quindi messe in zona III).

La scena mi sembra abbia un notevole contrasto, dovuto soprattutto alla persona con la maglietta bianca colpita in pieno dal sole, che in stampa risulta appena sotto il limite della "sovraesposizione", cioe' qualche dettaglio su di essa si vede ancora.

Che dite, ci sono?

Sullo stesso rullino c'erano anche esposizioni di scene a basso contrasto, che ho dovuto stampare a contrasto 5! Il tempo andra' aumentato per gestire questi casi (pensavo di passare a 18-20')

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2018, 18:25
da Silverprint
Un po' scura. direi.

Un prato in ombra sono più propenso a metterlo in Zona V, che III.
La valutazione del contrasto va di conseguenza (quasi) se avessi esposto di più, risulterebbe un po' alto.

Con quella pellicola (tendenzialmente morbida perché pensata per i tiraggi) userei la diluizione 1+25, o un altro rivelatore.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 17/01/2018, 20:40
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:Un po' scura. direi.

Un prato in ombra sono più propenso a metterlo in Zona V, che III.

La valutazione del contrasto va di conseguenza (quasi) se avessi esposto di più, risulterebbe un po' alto.
Quindi potrei dedurre le seguenti conclusioni.

Prima considerazione: puo' essere sbagliata la scelta di metterlo in zona III; potrei pero' dire che il tempo di sviluppo con quella diluizione e' corretto per questa scelta. Vero o falso?

Seconda considerazione: la diluizione 1+50 e' da sconsigliare perche' con tempi di sviluppo cosi' lunghi rischia di essere troppo compensatrice oltre che poco energica (e quindi poco adatta a sviluppare le ombre). Vero o falso?
Con quella pellicola (tendenzialmente morbida perché pensata per i tiraggi) userei la diluizione 1+25, o un altro rivelatore.
Ho un altro rullino esposto a 800, potrei provare con quello la diluizione 1+25. Sono scene a basso contrasto, il bugiardino indica 7'; potrei partire da quel dato e aumentare un po' il tempo vista la tendenza a dare tempi troppo corti per quella pellicola :-?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 18/01/2018, 0:05
da Silverprint
A - Nè vero, nè falso. Per quella condizione di luce è un po' contrastato (se si aumenta l'esposizione), per altre scene potrebbe esserlo poco.

B - Pìù vero... :D

C - Prova.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/01/2018, 22:42
da Tizio
buonasera a tutti,
grazie per la partecipazione a questa discussione interessantissima.

vi seguo, cerco di capire, ma da principiante ai primi rullini (cinque fino ad adesso da quando ho iniizato ad usare la pellicola, in tutto :ymblushing: ) mi chiedo: come e' possibile sviluppare un intero rullino correttamente se al suo interno le scene avranno necessariamente contrasti differenti ?

usate macchine diverse per scene diverse, cioe' un pomeriggio di fotografie viene registrato con due o più apparecchi ed altrettanti rullini a seconda del contrasto della scena ?

(escludendo la possibilità di cambiare magazzino)
grazie,
spero di non aver chiesto una banalità, in tal caso mi scuso anticipatamente.
Tiziano

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 24/01/2018, 23:31
da Silverprint
Ci sono varie possibilità.

- Si può togliere un rullo non finito e poi rimetterlo, basta lasciare fuori la coda e quando lo si rimette fare scatti col tappo (uno in più di quelli già fatti, per sicurezza).
- Usare più corpi macchina.
- E da ultimo, quando il soggetto merita, farci un rullo intero.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/02/2018, 14:22
da foto apprendista
Ho una domanda forse stupida,se uno non applica il sistema zonale per calcolare l'esposizione conviene cmq scattare alla sensibilità effettiva (e ridurre i tempi di sviluppo in base al contrasto che c'era nella scena) o scattare con I.E. della pellicola?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/02/2018, 14:31
da Silverprint
Non c'è bisogno di applicare il Sistema Zonale per trarre comunque grandi vantaggi da una tecnica di esposizione corretta e da uno sviluppo sensato, cioè adeguato (anche a grandi linee) al contrasto della scena e al proprio gusto.

L'esperimento suggerito in questo thread è teso proprio a dare uno strumento di controllo dell'intera catena, comunque molto efficace e non troppo difficoltoso. Non consente la pre-visualizzazione che è lo scopo del Sistema Zonale, ma consente di avere in ogni situazione negativi che possono essere stampati, anche bene, senza tribolazioni e frustrazioni.

Per cui ha MOLTO senso esporre per le ombre usando valori prossimi alla S.E. e sviluppare tenendo conto del contrasto.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/02/2018, 23:17
da Londoneye
Dopo aver studiato per settimane tutte le preziose info presenti in questo post ho cercato di tradurre tutto in una mia personale ricetta dallo scatto alla stampa.

Inizialmente ho realizzato 4 esposizioni differenti (0;-1;+1;+2) di 3 diverse scene, basso, medio ed alto contrasto su 3 differenti rulli Kodak TX-400 esposti a 200 asa esponendo per le ombre (compensazione di 2 stop)

SVILUPPO PELLICOLE
Sviluppo: R09 studio in soluzione 1+50 per 7' 10' e 12' a 20° con 10'' di agitazione ogni minuto.
Bagno di stop: ecostop ars-imago in soluzione 1+19 per 60'' a 20° con agitazione continua.
Fissaggio: universal fix ars-imago in soluzione 1+5 per 5' a 20° con 10'' di agitazione ogni minuto.

Lavaggio pellicole metodo ILFORD 5+10+20+40 ribaltamenti e ammollo finale per 2' in acqua distillata ed ILFOTOL in soluzione 1:1000

STAMPE
Ingranditore DURST con testa colore
Carta ILFORD MGFB classic

Sviluppo: ILFORD multigrade in soluzione 1+9 per 180'' a 20°con agitazione continua.
Bagno di stop: ecostop ars-imago in soluzione 1+19 per 60'' a 20° con agitazione continua.
Fissaggio: universal fix ars-imago in soluzione 1+7 per 2' a 20° con 10'' con agitazione continua.

Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

Allego i link con le scansioni dei provini a contatto e di una stampa.

https://ibb.co/dPL5Y7
https://ibb.co/m6get7
https://ibb.co/kGWZRS
https://ibb.co/j0DL0n

Grazie mille

AC

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/03/2018, 18:17
da octobertango
Salve a tutti, dopo aver letto, stampato e riletto ancora questo meraviglioso ed illuminante thread e aver lavorato per tanti anni in modo per così dire un po "comune", volevo affinare un po il mio lavoro e di conseguenza fare "l'esperimento", solo un "piccolo" problema, sto facendo degli scatti in lastra 10x12,la domanda è, faccio le prove con pellicola 120 (ho una RB con 3 dorsi) in modo di avvicinarmi ai risultato in modo che dopo con poche lastre della stessa pellicola (certo, i supporti sono sicuramente diversi) posso ottenere un risultato discreto? :-? :-?

Un ringraziamento a tutti voi che avete reso possibile questo thread e al maestro Andrea, pazienza infinita...

Daniél

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/03/2018, 22:09
da Silverprint
Quasi tutte le emulsioni sono uniformate sui vari formati.

Nel caso lo siano potrebbero esserci delle differenze sulla sensibilità per via del variare del fattore flare, alto su alcune MF, di solito basso sul GF. Per es, sul GF rispetto agli Zeiss do uno stop in più...

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/03/2018, 22:18
da octobertango
Grazie Andrea, ne terrò conto e farò le dovute prove.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/03/2018, 22:31
da matrosse
il mantra è in spagnolo...
"quitate de emmedio grigio medio"

Ragazzi questo thread è fortissimo, difficile ma pazzesco. Sono quattro giorni che leggo appena posso e sono al 4 settembre del 2012 e ho capito di non aver capito. Sono qui che fremo per fare prove, ma fuori diluvia, sono qui che vorrei chiedere ma sono certo che arrivato a novembre troverò la risposta...

La cosa più difficile è stata capire gli acronimi: I.E, S.E ma sopratutto OT, quest'ultimo davvero mi ha dato filo da torcere...

Ho intenzione di di agire così e ad essere sincero spero di sbagliare così da avere argomenti validi di discussione.

Lavorando a lastre mi potrebbero bastare 4 foto dello stesso soggetto, un palazzo vicino a casa mia, comodo perchè posso ritrarlo quando voglio, basta ci sia un minimo di sole.
Metto un filtrino giallo giusto per scurure il cielo se spuntasse un po' di azzurro tra le nuvole, ma se è una cavolata ditemelo.
Poi prendo un'esposzione sulle ombre degli interni bui impostando la sensibilità alla metà di quella indicata (comincio così), lo faccio usando la lettura spot della reflex digitale (si può dire digitale qui?) a cui avrò tolto la scheda onde evitare involontari files.
Poi, visto che le ombre sono molto scure, e così devono risultare in stampa, valuto un tempo-diaframma di 3 stop più chiusi. Partendo da questo dato procedo facendo due scatti sottoesposti di 3 stop e due sovraespsti di 3. Poi corro a casa e sviluppo in due volte, prima uno scatto sottoespoto e uno sovraesposto seguendo il bugiardino (credo 9.30 minuti a 20°) poi gli altri due dimezzo il tempo di sviluppo sempre a 20°.

Poi seguiranno delle stampe a contatto, e poi vi comunicherò.

Dopo le prime 10 pagine di lezione io inizierei sbagliando così.

Grazie per il divertimento che mi date
Matteo

P.S. Andrea, rispetto al post precedente non ho capito se sul grande formato dai un stop in più per via della pellicola o per via dell'ottica.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 06/03/2018, 23:00
da Silverprint
Cominciando dalla fine, per via dell'ottica e anche del corpo. Sul GF, di solito, il corpo è grande ed i riflessi interni minori rispetto al MF.

Riguardo il tuo esperimento credo che così non funzionerà tanto bene... :)

Fai 9 lastre, calcola l'esposizione come credi sia giusto e poi fai 3 scatti, poi altri tre a +1 e altri 3 a +2.
Poi provi le tre esposizioni con tre diversi tempi di sviluppo.
Se proprio devi risparmiare salta quelle a +2 e fanne solo 6.

Direi che sia meglio farlo senza filtro, altrimenti potresti avere un'idea falsata della sensibilità. La sensibilità spettrale delle pellicole varia molto, così come la temperatura colore. Il fattore di correzione dei filtri è indicativo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/03/2018, 10:37
da matrosse
Grazie mille Andrea,
in effetti è più scientifico come dici e credo farò come suggerisci.
Poi svilupperò per il tempo indicato, per metà tempo e per una via di mezzo.
Altra domanda, inerente allo sviluppo, con un litro posso sviluppare 6/7 lastre, per lo meno ho capito così.
In un'esperimento così, posso azzardare e sviluppare le ultime tre lastre con il tempo più breve?
Magari compenso un po' e anzichè metà tempo faccio un 20% in più, sarebbe dei tre lo sviluppo con energia minore.
Esagero ad abbassare cos' tanto l'energia facendo così?
Grazie ancora

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/03/2018, 19:03
da Silverprint
Per dirlo occorre sapere che rivelatore userai, ma in ogni caso ti sconsiglio il riutilizzo.
Per lavorare con la precisione necessaria occorre usare rivelatori a perdere.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 07/03/2018, 19:24
da matrosse
Uso un Rollei Supergrain in diluizione 1+9
Dici che non sarebbe preciso riusarlo subito dopo in un'altra tank?

Inoltre, forse ho messo la lastra al contrario, con la tank Paterson e il plasticone per le lastre 4x5 ho trovato i negativi segnati nei punti di dove si incastra, e un'altra volta ho trovato il negativo spiaccicato sul bordo della tank.
Consogli qualcos'altro?
Grazie tendenti all'infinito

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/03/2018, 17:08
da matrosse
Ciao,
eccomi, ho fatto il 'compito'.

adesso ho 9 scatti esposti a: 0, +1 e +2, poi sviluppati a 9 min, a 7 min e 5 min.
Dal negativo non capisco quale sia esposta giusta, quale sviluppata giusta e quale contrastata giusta.
Devo dire che credo di aver compiuto una leggerezza, cioè la scena che ho fotografato era poco contrastata, un edificio con il sole alle mie spalle. probabilmente farò e dovrò fare qualcsa di più contrastato nei prox gg.

Ma adesso che metodo uso? provo a stamare a contatto tutte e 9 le lastre facendo un provino scalare? Su carta 2 o visto che è poco contrastata la scena su carta 3?

per ora grazie.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/04/2018, 0:59
da Alessio SBAMMM
Salve! Domanda lampo, posso riferirmi a quest'immagine per esporre? Ovvero, sottoesponendo la parte che voglio rientri in zona III di due stop e sviluppando per un tempo x corretto, otterrò sulla stampa un grado di dettaglio nelle ombre simile e paragonabile a quello indicato nell'allegato? Oppure, quello che nella foto è definito zona III e più simile come dettaglio a una IV o II?
Solo per avere un paragone "visivo" e per poter capire a cosa vi riferite quando parlate di zona III.
Grazie!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/04/2018, 1:10
da Alessio SBAMMM
Salve!
Domanda lampo.
Quando parlate di zona III non riesco a identificare visivamente a cosa vi riferiate.
Quella indicata nell'allegato è simile? Oppure assomiglia più a una zona II o IV...
Grazie!!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/04/2018, 6:24
da Silverprint
Nell'allegato io la vedo dove hanno messo Zona I... mi sa proprio che non è roba condivisibile via monitor.

Comunque è importante capire che le Zone non hanno un tono definito, ma delle caratteristiche visive ben definite.
Se tenti di visualizzare un tono cadi in errore perché il tono effettivo dipende da varie combinazioni della catena.

La caratteristica della Zona III è quella di essere il tono più scuro in cui è ancora visibile trama e dettaglio.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/04/2018, 15:16
da Alessio SBAMMM
Ragazzi scusate, il 3d in cui @silverprint avrebbe seguito i test è stato poi aperto? Se si me lo sapete indicare?? C'è qualcosa che non mi quadra!!
:)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 25/04/2018, 17:45
da Alessio SBAMMM
Silverprint ha scritto:
Se nella scena non ci sono parti scure, si usa come riferimento la parte più scura, non sotto-esponendola come si farebbe per le ombre, ma esponendola più o meno a seconda del contrasto che produrrà lo sviluppo scelto (questa è difficile...).

Sarebbe a dire che in pratica dato che man mano che si sale verso le zone alte la densità finale sarà influenzata dallo sviluppo, quindi non si può esporre per le ombre (visto che quei toni sono troppo chiari) in senso stretto, dato che non si otterrebbero risultati prevedibili! (almeno in base alla sola esposizione). Ergo c'è da stare un po' in equilibrio e ad esempio se il contrasto della scena è alto (luci forti) e scegliamo uno sviluppo breve, l'esposizione (che si fa per queste zone scure ma non troppo) dovrà essere un pochino superiore. E quindi trattarle (queste ombre) come se fossero più scure (più chiare direi, cioè gli va data esposizione maggiore) in modo da non penalizzarle nello sviluppo dato che 'resteranno indietro' rispetto alla velocità di annerimento delle 'vere' luci, con il rischio di averle eccessivamente poco dense.
Quanto sono lontano?
[/quote]

Perciò, sempre non abbia capito male, se il contrasto della scena è alto, ma non ci sono parti scure, dovremo effettuare uno sviluppo breve, indi per cui dobbiamo sovraesporre ''leggermente'' queste zone ''scurotte'' altrimenti queste parti verrebbero rese in stampa troppo scure, mentre se il contrasto è basso, effettueremo uno sviluppo più lungo e sottoesporremo ''leggermente'' queste zone, altrimenti verrebbero rese in stampa troppo chiare.
Questa operazione è tanto più importante quanto è più alto il contrasto.

Il mio problema è questo: mi trovo spesso a fotografare in luoghi in cui il contrasto non è mai particolarmente alto, in genere meno di cinque stop tra le parti più chiare e quelle più scure, (sono tutte zone in ombra aperta) visivamente non riesco spesso a trovare una parte dell'immagine che vorrei in zona III, mi trovo sempre a visualizzare le parti più ''scure'' in zona IV.
Seguendo il discorso di prima, non essendoci un contrasto alto, dovrei allungare leggermente il tempo di sviluppo (di quanto lo dovrei sapere con esattezza una volta effettuati i test) e sovraesporre ''leggermente'' le parti più scure.
La mia domanda è: ''come faccio a capire quanto sottoesporre, o sovraesporre, queste fantomatiche parti dell'immagine affinché non vengano penalizzate dallo sviluppo? C'è un modo, oppure posso solo andare a naso?''
Per ovviare a questo problema ho lavorato in modi ''vergognosi'' @-) :ymsick: ricordo ancora di una volta che ho girato mezzo centro storico per trovare un portone con le borchie dalla vernice verde scuro che mi garbasse posizionato visivamente in zona III...

Grazie, Alessio

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/04/2018, 18:45
da Silverprint
Le risposte ci sono già nel thread... ;)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 26/04/2018, 19:15
da Alessio SBAMMM
Scusate!
L'impazienza è la virtù dei saggi!
O no? :))
Toglimi solo una curiosità... Si lavora con l'esposizione o con lo sviluppo?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/04/2018, 12:54
da Silverprint
Si lavora con entrambi, esposizione e sviluppo.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/04/2018, 11:51
da Federico Pari
Avrei una domanda in merito al test, che ora sto conducendo con la p3200; mi sembra di aver letto qualcosa in merito o in questo post o in altri (sono talmente tanti che non ricordo piu' dov'e' :D ) ma non credo di aver capito bene la questione.

Situazione: ho la nota serie di immagini esposte per una sensibilita' di 800 iso, ho dichiarato quella con l'esposizione presa sulle ombre portate in zona III come esposizione 0; essendo rullini da 36 ho fatto un bracketing un piu' ampio di quello suggerito (da -3 a +3). Naturalmente ho fatto 3 rullini per i 3 sviluppi e appunto per questo mi chiedo: la foto con esposizione a -2 potrei interpretarla come un tiraggio a 3200 e valutare come si comporta con i tre sviluppi (magari immaginando che il piu' adatto sia quello col tempo piu' lungo, considerandolo appunto un sovrasviluppo)?

Da qualche parte sono sicuro di aver letto che questa cosa non ha senso, ma non riesco piu' a ritrovare la questione per tornarci sopra :((

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/04/2018, 0:40
da Silverprint
Il calcolo è giusto.

Mi pare buona cosa fare un test, ma tieni presente che le pellicole fatte apposta per i tiraggi, sono fatte apposta per quello. :D

La nuova P3200 non la conosco, ma la vecchia aveva un piede mooolto luuungo ed era, giustamente, abbastanza morbida, finché, appunto, non la si tirava. Il piede lungo rende un po' labile trovare la S.E. Insomma, di solito è (era) meglio usarla per quello per cui è stata progettata.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/04/2018, 13:39
da Federico Pari
Silverprint ha scritto:Il calcolo è giusto.

Mi pare buona cosa fare un test, ma tieni presente che le pellicole fatte apposta per i tiraggi, sono fatte apposta per quello. :D

{/quote]

... :D

Infatti la domanda era posta appunto per vedere se il test riesce a dare indicazioni sulla pellicola tirata, quindi il mio ragionamento funziona :ymhug:

(vai a capire perche' pensavo di aver letto che non funzionasse)
La nuova P3200 non la conosco, ma la vecchia aveva un piede mooolto luuungo ed era, giustamente, abbastanza morbida, finché, appunto, non la si tirava. Il piede lungo rende un po' labile trovare la S.E. Insomma, di solito è (era) meglio usarla per quello per cui è stata progettata.
ho usato la SE che indicano sul bugiardino: 1000 per lo sviluppo tmax e 800 per "gli altri". Naturalmente l'intenzione e' di usarla anche tirata, ci mancherebbe, anche se Kodak la dichiara come "pellicola molto versatile" e addirittura propone di esporla pure a IE 400

Due conferme:

1) ho guardato ora le curve, confrontandole ad esempio con la tmax400, mi sembra che il piede sia molto lungo.
2) nelle scene a basso contrasto quasi non si vede la differenza nei 3 sviluppi, penso che sia una conseguenza dell'essere morbida

Prossimo giro di stampe-test, dunque, i tiraggi :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/07/2018, 13:14
da Federico Pari
Allora dunque, un piccolo aggiornamento sulla situazione "test p3200 esposta a 800". Innanzitutto ho passato la fase "stampa degli scatti test in bracketing", che mi ha aiutato molto a capire i tempi da cui partire per raffinare il tutto. I famosi 3 rullini sono stati sviluppati in HC110 dil.B per 6' (tempo di bugiardino) 8' e 10', 20 gradi. Ho notato che le stampe di scene a contrasto basso risultavano "non sufficientemente contrastate se stampate a contrasto 2" nemmeno coi 10' di sviluppo.

Il successivo rullino e' stato scattato con scene di vario contrasto (un test, ma con piu' valore estetico, mi sono accorto che cosi' le stampo piu' volentieri :D ) e sviluppato per 12' 20gradi e, soprattutto, effettuando le misurazioni con un esposimetro spot (naturalmente col solito metodo di cercare delle ombre in zona III e riportarle li' con l'esposizione abbassata di due stop rispetto alla lettura). Bene, per una scena che presentava un contrasto di 4 stop, quindi bassino, ho ottenuto una resa che mi piace stampando a contrasto 3, a contrasto 2 erano ancora un po' morbidine ma gia' visivamente migliori di quelle gia' stampate con sviluppi minori); stesso rullino con una scena di contrasto 7 stop, la foto stampata a contrasto 2 era un po' al limite della bruciatura dei bianchi. Direi che forse potrei tenere buono quel tempo di sviluppo se le scene nel rullino sono non omogenee (almeno ho un po' di margine per gli alti contrasti) e di aumentarlo nel caso di rullini omogenei a basso contrasto.

Considerazioni del momento:
1) e' veramente appagante e utile stampare gia' con un buon contrasto col filtro 2, lascia molto margine di intervento successivo
2) mai piu' senza spot

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/09/2018, 22:09
da SweetCake84
Ciao a tutti,

complimenti per l'ottimo 3D che è venuto fuori, devo dire che 70 pagine sono state toste e infatti ho alcuni dubbi da esporre, prima di intraprendere anch'io l'esperimento dei 3 sviluppi differenti.

Numero 1)
Sono rimasto un po' confuso dall'utilizzo nei diversi interventi dei termini sovraesposizione e sottoesposizione :wall: chiedo quindi conferma se sto ragionando nel verso giusto.
Scelta la pellicola per il test (HP5+) e impostato l'esposimetro rispetto alla sua S.E. (200) misuro l'esposizione rispetto alle ombre che hanno un minimo di dettaglio dopodiché faccio bracketing tra +2, +1, 0, -1, -2 o meglio +1, 0, -1, -2, -3? Se non ho capito male la seconda, perché se no cercherei sostanzialmente di dare dettaglio anche alla zona II che dettaglio non ne ha; giusto?

Numero 2)
Usando come macchina per il test una Contax 139, che ha l'esposimetro semi-spot, quanto devo avvicinarmi alle ombre (o quanto posso stare distante)?
La macchina ha il blocco AE e la compensazione da -2 a +2, se volessi in alternativa al manuale potrei usare le funzioni di macchina?

Numero 3)
Tornando indietro nel 3D Andrea consigliava di non usare tempi troppo brevi per avere uniformità nello sviluppo.
Per l'esperimento ho del Rodinal (non più tanto, considerando che è sconsigliato in diluzione 1+50) e dell'Ars-Imago FD. Se usassi quest'ultimo, considerando che per l'HP5+ a 400 asa viene indicato in diluzione 1+39 per 5' 15", non diventerebbero troppo corti i tempi inferiori? Mi conviene lavorare a meno di 20°C?

Numero 4)
Quest'ultimo è OT ma mi sembra interessante e utile (visto che sul negativo B/N sono già stati smontati vari falsi miti):
nel digitale e nella pellicola c-41 come si fa? :-\ :-\ :-\
Se nel primo bisogna fare attenzione a non bruciare le alte luci che regola si segue? Come trovare un compromesso in situazioni di alto contrasto?
Per la seconda invece ho capito che vale sempre la regola dell'esporre per le ombre ma in maniera più ristretta: con che limiti? anche qui in caso di alto contrasto come si può gestire?
E un'ultima domanda: se la pellicola in c-41 è una XP2 possiamo essere "elastici" come con lo sviluppo b/n oppure come le altre negative c-41 ha più strati e quindi siamo costretti a fare delle variazioni più ristrette?

Grazie in anticipo e ancora complimenti per il thread. :ymapplause: :-bd

Edoardo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 09/10/2018, 22:58
da Alessandro_Roma
Scusate ma non ho capito un passaggio. Riprendo alcuni dei post più vecchi, in cui si parla del Sistema Zonale. Leggo prima questa frase:
gonfiacani ha scritto: ...
Semplificando al massimo la teoria per applicarla velocemente, sarebbe un errore cominciare con una semplice lettura esposimetrica spot sulle ombre della scena (teoricamente ottenendo l'esposizione per la zona V) e per l'esposizione utilizzare un'accoppiata tempi/diaframmi di due o tre stop più veloce (per far arrivare queste ombre nelle zone II o III)?
Grazie a tutti.
Quindi si suggerisce di portare le ombre nella zona "di loro competenza", ma non manca il riferimento a quanto è "ampia" la scena? Provo a spiegare meglio la domanda, citando questo intervento:
Silverprint ha scritto:
I casi da 1 a 3 sono caratterizzati dalla sotto-esposizione, ovvero da un'isufficiente dettaglio nelle aree scure. Il difetto può manifestrasi anche come "assenza di nero" (o densità sufficentemente elevate) quando nel tentaivo di stampare dei dettagli non stampabili si riduce l'esposizione della carta rendendola di fatto insufficiente a produrre densità di stampa sufficientemente elevate (succede spessissimo!). In casi simili a nulla serve alzare il contrasto per cercare "del nero", se si ottiene "il nero" sparisce inevitabilmente il dettaglio. Un altro modo per determinare che il negativo é sotto-esposto è quando sulla stampa le aree scure sono più vaste (occupano più superficie) del desiderato. La sotto-esposizione è un errore frequentissimo!

Nello specifico il caso 1 (- -) oltre ad avere insufficiente dettaglio nei toni scuri ha anche un contrasto molto basso, vale a dire che è necessario usare un contrasto molto più alto del normale (cioè del grado 2) per far diventare i toni chiari abbstanza chiari.

Il caso 2 (- 0) oltre all'insufficiente dettaglio nelle aree scure presenta contrasto basso, ma non tanto basso quanto il caso 1, per ottenere toni chiari sufficientemente chiari sará comunque necessario alzare il contrasto più del normale.

Il caso 3 (- +) presenta contrasto normale od elevato, ovvero si stampa sul grado 2 o su un grado inferiore pur non avendo sufficiente dettaglio nelle aree scure. I negativi tirati (ovvero sotto-esposti e sovra-sviluppati) sono di questo tipo: insufficiente dettaglio nelle aree scure e contrasto elevato, ovvero stampa su contrasto basso.
Provo quindi ad unire le due citazioni che ho fatto. Misuro le ombre con l'esposimetro, le sottoespongo di 3 stop e le metto in zona 2. La mia scena però è tale per cui mi trovo per esempio con le alte luci in zona 6 (ma esistono anche scene più "strette"). In questo caso io penso, ma correggetemi se è errato, che ho sbagliato ad esporre. Se devo esporre per le ombre, cioè devo fargli avere "il giusto livello di dettaglio", non sarebbe meglio spostare gli stop della mia scena a destra, piazzandoli dalla zona 8 alla zona 4? Userei tempi più lenti (o diaframmi più aperti) e avrei tutto il dettaglio che mi serve nelle ombre che, in stampa, posso riportare in basso al valore indicato, leggendo le descrizioni di Silverprint nella citazione che ho fatto.
Che sbaglio?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 0:38
da Silverprint
Così sovra-esponi.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 7:28
da Alessandro_Roma
Silverprint ha scritto:Così sovra-esponi.
E perché non sottoespongo se piazzo la scena dalla zona 2 in su?
Mamma mia erano anni che cercavo un confronto con qualcuno parlante ImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagine sempre a rileggere il libro di Adams senza un interlocutore attivo ImmagineImmagineImmagineImmagineImmagineImmagine

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 10:16
da kiodo
Se le ombre che hai misurato dovranno venire in stampa in zona II, non hai motivo di porle in una zona superiore, perchè già esponendole in zona II le otterrai col livello di dettaglio desiderato. Se, così facendo, ti ritrovi con le luci in zona VI (come nel tuo esempio), va benissimo. Se poi vorrai che in stampa quelle luci vadano stampate, per esempio, in zona VIII, potrai portarcele mediante uno sviluppo +2, ampliando così la gamma dei contrasti rispetto al soggetto originale.
E' sempre la solita questione: si espone per le ombre (perchè l'esposizione giusta è l'unico metodo a disposizione del fotografo per ottenere ombre dettagliate), si vede dove "cadono" le luci applicando l'esposizione calcolata in base alle ombre, e si sviluppa in modo da piazzare le luci là dov esi vuole che cadano.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 10:59
da Silverprint
SweetCake84 ha scritto:Numero 1)
Sono rimasto un po' confuso dall'utilizzo nei diversi interventi dei termini sovraesposizione e sottoesposizione :wall: chiedo quindi conferma se sto ragionando nel verso giusto.
Scelta la pellicola per il test (HP5+) e impostato l'esposimetro rispetto alla sua S.E. (200) misuro l'esposizione rispetto alle ombre che hanno un minimo di dettaglio dopodiché faccio bracketing tra +2, +1, 0, -1, -2 o meglio +1, 0, -1, -2, -3? Se non ho capito male la seconda, perché se no cercherei sostanzialmente di dare dettaglio anche alla zona II che dettaglio non ne ha; giusto?
Numero 2)
Usando come macchina per il test una Contax 139, che ha l'esposimetro semi-spot, quanto devo avvicinarmi alle ombre (o quanto posso stare distante)?
Sì, c'è un po' di confusione perché ho tentato di far fare il test sia a chi può e vuole esporre per le ombre, sia a chi espone sui medi.
Decidi te come fare, ampio bracketing con lettura semispot, o bracketing più ristretto se riesci a misurare le ombre.
Rispondendo al quesito 2, con una lettura semi-spot per misurare un'area specifica devi far si che essa riempia l'intero mirino (!!!). Insomma devi avvicinarti davvero molto.
SweetCake84 ha scritto:La macchina ha il blocco AE e la compensazione da -2 a +2, se volessi in alternativa al manuale potrei usare le funzioni di macchina?
Sì certamente.
SweetCake84 ha scritto:Numero 3)...Mi conviene lavorare a meno di 20°C?
No! Ti conviene diluire maggiormente il rivelatore. L'FD funziona anche 1+50.

SweetCake84 ha scritto:Numero 4)...nel digitale e nella pellicola c-41 come si fa? :-\ :-\ :-\
Se nel primo bisogna fare attenzione a non bruciare le alte luci che regola si segue? Come trovare un compromesso in situazioni di alto contrasto?
Per la seconda invece ho capito che vale sempre la regola dell'esporre per le ombre ma in maniera più ristretta: con che limiti? anche qui in caso di alto contrasto come si può gestire?
E un'ultima domanda: se la pellicola in c-41 è una XP2 possiamo essere "elastici" come con lo sviluppo b/n oppure come le altre negative c-41 ha più strati e quindi siamo costretti a fare delle variazioni più ristrette?
In digitale esponi per le luci. È una rogna perché se il contrasto è già un poco altino sarai costretto a variare esposizione anche nella stessa "situazione luce". Come con le dia...
Se il contrasto va poi oltre il limite del sensore non c'è speranza, ho compri un sensore con più gamma dinamica, oppure fai più scatti con esposizioni diverse che dopo unirai, non necessariamente con HDR. L'elevata gamma dinamica della pellicola è uno dei grandi vantaggi dell'analogico.

Il C-41 regge molto bene contrasti assai elevati (anche la XP2). Si può anche variare leggermente lo sviluppo, ma di solito non conviene. Con le dia è un po' diverso e va valutato caso per caso, ma spesso si può cambiare il contrasto per adattarlo alla scena con margini abbastanza ampli.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 11:07
da Alessandro_Roma
kiodo ha scritto:Se le ombre che hai misurato dovranno venire in stampa in zona II, non hai motivo di porle in una zona superiore, perchè già esponendole in zona II le otterrai col livello di dettaglio desiderato. Se, così facendo, ti ritrovi con le luci in zona VI (come nel tuo esempio), va benissimo. Se poi vorrai che in stampa quelle luci vadano stampate, per esempio, in zona VIII, potrai portarcele mediante uno sviluppo +2, ampliando così la gamma dei contrasti rispetto al soggetto originale.
E' sempre la solita questione: si espone per le ombre (perchè l'esposizione giusta è l'unico metodo a disposizione del fotografo per ottenere ombre dettagliate), si vede dove "cadono" le luci applicando l'esposizione calcolata in base alle ombre, e si sviluppa in modo da piazzare le luci là dov esi vuole che cadano.
Mi viene però in mente una questione, così facendo aumento la grana, perché sovrasviluppo
Se metto le ombre in zona 4, sviluppo normale e poi "le abbasso" sotto ingranditore, non dovrebbe (condizionale d'obbligo) succedere niente di simile. Corretto?

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 11:39
da SweetCake84
Grazie mille!
Un'ultima domanda:
Un buon esposimetro spot che sia economicamente accessibile e che possibilmente sia di dimensioni ridotte (rispetto ad esempio allo spotmaster)?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 11:45
da Silverprint
SweetCake84 ha scritto:...Un buon esposimetro spot che sia economicamente accessibile e che possibilmente sia di dimensioni ridotte (rispetto ad esempio allo spotmaster)?
Economicamente accessibile... difficile. Se sei fortunato ogni tanto ne scappa fuori qualcuno a prezzo inferiore al solito.
Il più piccolo è il Pentax Digital Spotmeter. Comunque 200/300 € sono prezzi correnti. Hai pensato a prendere un corpo con esposimetro spot?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 11:48
da Silverprint
Alessandro_Roma ha scritto:Mi viene però in mente una questione, così facendo aumento la grana, perché sovrasviluppo.
Se metto le ombre in zona 4, sviluppo normale e poi "le abbasso" sotto ingranditore, non dovrebbe (condizionale d'obbligo) succedere niente di simile. Corretto?
Errato, perché se metti le ombre in zona IV e poi le stampi come 2, ma al contempo non aumenti lo sviluppo, per avere le luci al loro posto devi aumentare il contrasto e aumentando il contrasto vedrai di più anche la grana... comunque.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 12:20
da Alessandro_Roma
Silverprint ha scritto:
Alessandro_Roma ha scritto:Mi viene però in mente una questione, così facendo aumento la grana, perché sovrasviluppo.
Se metto le ombre in zona 4, sviluppo normale e poi "le abbasso" sotto ingranditore, non dovrebbe (condizionale d'obbligo) succedere niente di simile. Corretto?
Errato, perché se metti le ombre in zona IV e poi le stampi come 2, ma al contempo non aumenti lo sviluppo, per avere le luci al loro posto devi aumentare il contrasto e aumentando il contrasto vedrai di più anche la grana... comunque.
Ok, chiaro. Due chiarimenti a questo punto.
Il primo è se posso giocare sporco, cioè nel riabbassare le ombre, potrei mascherare le luci per non farle scurire troppo?
Altra cosa è invece il rullino. Immaginiamo di fare i 36 scatti in condizioni diverse. Alcune foto avranno una certa estensione, altre minore. Quindi se metto tutte le esposizioni a partire dalla zona 2, alcune foto arriveranno alla 6, altre alla 7, altre alla 8 (la butto lì a caso)
Se penso al dover sovrasviluppare, dovrei fare un N+2 per ciò che arriva a zona 6, N+1 per la 7 e N per la 8
Che scelgo?
Se faccio N+1 brucio la foto che arriva alla zona 8 e avrebbe troppo poco contatto m contrasto quella che arriva a zona 6
Se faccio N+2 quella in zona 8 avrà le luci senza dettagli totalmente (negativo nero), quella che arriva in zona 7 messa maluccio e ok quella in zona 6

Insomma, con le pellicole piane tutto ok, ognuna la sviluppo come serve, ma in questo caso? Qual è la scelta migliore?

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 12:26
da Silverprint
Il discorso è lungo e comporta considerazioni sul modo di scattare, sull'estetica, sulle priorità da tenere, etc.

In pratica se scegli bene l'accoppiata pellicola rivelatore puoi avere un sistema abbastanza tollerante e ridurre la necessità di variazioni di sviluppo al minimo. La differenza, per es. tra HC-110 (tolleranza zero) e D-76 (tolleranza alta) è enorme.

Poi per i casi estremi cambi rullo, oppure usi più corpi, oppure più magazzini.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 12:33
da SweetCake84
Che io sappia la contax rx e la s2 hanno l'esposizione spot... Ma con quello che costano posso prendermi un esposimetro :D
A questo punto chiedo anche consiglio per il corpo macchina, faccio solo una premessa:
Ho iniziato il 6x6 con una Lubitel e ora (finalmente) dovrei passare a una mat 124 G; tutto il resto lo scatto in 35 mm (Contax/M42/LTM)
Silverprint ha scritto:
SweetCake84 ha scritto:...Un buon esposimetro spot che sia economicamente accessibile e che possibilmente sia di dimensioni ridotte (rispetto ad esempio allo spotmaster)?
Economicamente accessibile... difficile. Se sei fortunato ogni tanto ne scappa fuori qualcuno a prezzo inferiore al solito.
Il più piccolo è il Pentax Digital Spotmeter. Comunque 200/300 € sono prezzi correnti. Hai pensato a prendere un corpo con esposimetro spot?
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 12:39
da SweetCake84
Alessandro_Roma ha scritto:
Silverprint ha scritto:
Alessandro_Roma ha scritto:Mi viene però in mente una questione, così facendo aumento la grana, perché sovrasviluppo.
Se metto le ombre in zona 4, sviluppo normale e poi "le abbasso" sotto ingranditore, non dovrebbe (condizionale d'obbligo) succedere niente di simile. Corretto?
Errato, perché se metti le ombre in zona IV e poi le stampi come 2, ma al contempo non aumenti lo sviluppo, per avere le luci al loro posto devi aumentare il contrasto e aumentando il contrasto vedrai di più anche la grana... comunque.
Ok, chiaro. Due chiarimenti a questo punto.
Il primo è se posso giocare sporco, cioè nel riabbassare le ombre, potrei mascherare le luci per non farle scurire troppo?
Altra cosa è invece il rullino. Immaginiamo di fare i 36 scatti in condizioni diverse. Alcune foto avranno una certa estensione, altre minore. Quindi se metto tutte le esposizioni a partire dalla zona 2, alcune foto arriveranno alla 6, altre alla 7, altre alla 8 (la butto lì a caso)
Se penso al dover sovrasviluppare, dovrei fare un N+2 per ciò che arriva a zona 6, N+1 per la 7 e N per la 8
Che scelgo?
Se faccio N+1 brucio la foto che arriva alla zona 8 e avrebbe troppo poco contatto m contrasto quella che arriva a zona 6
Se faccio N+2 quella in zona 8 avrà le luci senza dettagli totalmente (negativo nero), quella che arriva in zona 7 messa maluccio e ok quella in zona 6

Insomma, con le pellicole piane tutto ok, ognuna la sviluppo come serve, ma in questo caso? Qual è la scelta migliore?

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Se guardi a monte dovrebbe esserci la descrizione su come cambiare e riprendere un rullino già esposto in parte.
È una rottura, soprattutto con i 36 pose, però la cosa migliore è utilizzarne uno per ogni contrasto.
Io la pellicola 35mm la compro in bobina e così mi preparo rulli da meno di 20 pose che sono ideali per queste situazioni e veloci da riavvolgere. Conta che poi una volta che fai bracketing per ogni fotogramma il rullino finisce in fretta :D

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 13:05
da Alessandro_Roma
Silverprint ha scritto:Il discorso è lungo e comporta considerazioni sul modo di scattare, sull'estetica, sulle priorità da tenere, etc.

In pratica se scegli bene l'accoppiata pellicola rivelatore puoi avere un sistema abbastanza tollerante e ridurre la necessità di variazioni di sviluppo al minimo. La differenza, per es. tra HC-110 (tolleranza zero) e D-76 (tolleranza alta) è enorme.

Poi per i casi estremi cambi rullo, oppure usi più corpi, oppure più magazzini.
Ottimo, chiarissimo. Grazie dello scambio, Andrea.
Usando ID-11 o Microphen sono abbastanza tranquillo Immagine
Devo ancora continuare a leggere la parte dei test della pellicola, ma per evitare di far errori scemi, all'atto pratico, sovrasviluppare significa applicare i tempi della sensibilità superiore, quindi sviluppare una 400 come fosse una 800?

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 13:58
da Silverprint
Alessandro_Roma ha scritto: ... per evitare di far errori scemi, all'atto pratico, sovrasviluppare significa applicare i tempi della sensibilità superiore, quindi sviluppare una 400 come fosse una 800?
Questo è un errore scemo, per es. :D
Sovra, sotto sviluppo sono riferirti ad un certo contrasto della scena, visualizzati in un certo modo, stampati in una certa catena.
Vale a dire che sono sempre relativi.

I tempi per i vari IE invece sono calcolati (grossomodo) per avere una certa densità sul tono medio.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 14:17
da Alessandro_Roma
Quindi Andrea scusami, ma come si fa a sovra o sotto sviluppare un rullino?

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 14:35
da Silverprint
Si fanno le prove... :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 10/10/2018, 14:36
da kiodo
E' una questione legata al significato che dai al termine: purtroppo c'è chi usa "sovra" e "sotto" (legato a "sviluppare" o "esporre") col semplice intento di dire "sviluppare maggiormente" o "inferiormente", mentre il significato più utile contiene un giudizio: "sovrasviluppato" significa non solo "sviluppato maggiormente", ma anche "sviluppato TROPPO".
Quindi posso sviluppare un rullo per 8 minuti (esempio a caso) ed ottenere un giusto sviluppo, e un altro rullo a 6 minuti, sovrasviluppandolo (perchè date le condizioni di contrasto del soggetto e di esposizione, sarebbe uscito meglio sviluppandolo a 5 minuti).
Quindi, visto che la materia, pur non esageratamente complessa, è di difficile divulgazione, a causa dei significati differenti che diamo alle parole, sarebbe meglio intanto chiarirsi sui termini.
Lo stesso discorso vale, analogamente, parlando di sovra/sotto esposizione: c'è chi intende dire che rispetto al valore suggerito dell'esposimetro ha dato più (o meno) esposizione, e chi invece, correttamente, guarda il negativo e sconsolatamente si dice: "l'ho cannato! è sottoesposto e non ci sono dettagli nelle ombre...!"

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 0:01
da Alessandro_Roma
Silverprint ha scritto:Si fanno le prove... :)
Prove che però passano necessariamente per la stampa, giusto?
Vabbè, da domani gioco a scacchi Immagine

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 0:02
da Alessandro_Roma
Il problema è che io faccio stampare, quindi non ho il controllo su questa ultima fase
Pensate che gli scacchi siano noiosi?

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 9:47
da Ri.Co.
Indubbiamente noiosi...!

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 13:38
da Silverprint
Alessandro_Roma ha scritto:Prove che però passano necessariamente per la stampa, giusto?
Giusto. Quindi, se non stampi, non puoi ottimizzare il negativo come vorresti.

La domanda da farsi è quindi un'altra e cioè cosa posso fare per migliorare i negativi e le stampe (che non faccio)?

Una prima risposta è quella di trovare un bravo artigiano che sia anche disponibile col quale creare insieme il tuo stile nel BN.
È una strada lunga e faticosa, sia perché gli artigiani bravi e disponibili sono pochi, sia perché dovrai pagare il loro tempo, e non solo stampe "standard", ma sopratutto perché se non hai mai stampato tu e non hai le idee chiare NON sarai neanche in grado di giudicare la qualità del lavoro svolto da altri.
Una seconda possibilità è quella di fare dei corsi in posti dove tu possa anche stampare; dedicando del tempo alla stampa ti si chiarirebbero le idee e saresti meglio in condizione di collaborare con uno stampatore.

Cosa rischi se rimani nella tua condizione attuale?

Oltre a rinunciare al controllo, rinunci alla possibilità di esprimerti pienamente sarai inoltre portato ad auto-limitarti a scattare solo in quelle condizioni che finora ti hanno dato risultati non troppo deludenti.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 17:40
da Alessandro_Roma
Silverprint ha scritto:
Alessandro_Roma ha scritto:Prove che però passano necessariamente per la stampa, giusto?
Giusto. Quindi, se non stampi, non puoi ottimizzare il negativo come vorresti.

La domanda da farsi è quindi un'altra e cioè cosa posso fare per migliorare i negativi e le stampe (che non faccio)?

Una prima risposta è quella di trovare un bravo artigiano che sia anche disponibile col quale creare insieme il tuo stile nel BN.
È una strada lunga e faticosa, sia perché gli artigiani bravi e disponibili sono pochi, sia perché dovrai pagare il loro tempo, e non solo stampe "standard", ma sopratutto perché se non hai mai stampato tu e non hai le idee chiare NON sarai neanche in grado di giudicare la qualità del lavoro svolto da altri.
Una seconda possibilità è quella di fare dei corsi in posti dove tu possa anche stampare; dedicando del tempo alla stampa ti si chiarirebbero le idee e saresti meglio in condizione di collaborare con uno stampatore.

Cosa rischi se rimani nella tua condizione attuale?

Oltre a rinunciare al controllo, rinunci alla possibilità di esprimerti pienamente sarai inoltre portato ad auto-limitarti a scattare solo in quelle condizioni che finora ti hanno dato risultati non troppo deludenti.
Beh da qualche anno sono cliente di un laboratorio che stampa a mano, quello artigianale che intendevi tu.
Risultati? Beh sì, indubbiamente abbiamo ottenuto un'intesa, forse è poco evolvibile a questo punto
Sullo stampare io o fare corsi, sono cose che avrei tanto voluto fare, ma tra figli, lavoro e, perché no, costi, ahimè la congiunzione astrale ancora non c'è stata

Sicuramente so di non poter esprimere tutto il potenziale, ma è anche vero che la fotografia per me è un gioco, una passione e non il lavoro, quindi spero che cerco principalmente, nella mia realtà di mezza sega, è il divertimento.
Continuerò ovviamente a leggere il topic, perché è comunque interessante e magari qualche piccola cosa riuscirò comunque a metterla in uso (forse)

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 17:42
da Alessandro_Roma
Maledetto correttore... C'è un errore nel post precedente, non "quello che spero", ma "quello che cerco"

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 11/10/2018, 19:38
da Valerio81
Silverprint ha scritto: In pratica se scegli bene l'accoppiata pellicola rivelatore puoi avere un sistema abbastanza tollerante e ridurre la necessità di variazioni di sviluppo al minimo. La differenza, per es. tra HC-110 (tolleranza zero) e D-76 (tolleranza alta) è enorme.
Questo non mi è chiaro: la tolleranza è riferita alla possibilità di allungare o accorciare in maniera piu o meno controllabile lo sviluppo al variare del tempo? Cioè hc110 non è tollerante perché se sviluppo normalmente con 6 minuti se fscessi 6:30 otterrei un contrasto eccessivamente alto? Col d76 invece lo stesso incremento di tempo genera un incremento di contrasto minore? Oppure intendi altro?

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/10/2018, 10:12
da emmeffepi
Piu' alta l'energia del rivelatore, minore la tolleranza alle variazioni di tempo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/10/2018, 11:08
da Silverprint
@Valerio81

Oltre a quanto detto da effemmepi va considerato l'inviluppo della curva caratteristica, ovvero il maggiore o minore effetto di compensazione.

L'HC 110 tende a produrre curve "impennate", ovvero densità molto più elevate ai livelli maggiori di esposizione rispetto a quelle sui toni medi e bassi, rispetto ad un rivelatore meno energico e maggiormente compensatore come il D76.
Questo produce negativi notevolmente diversi. Un rullo scattato in condizione miste e sviluppato in HC-110 sarà molto più difficile da stampare perché ogni variazione di contrasto della scena produrrà notevoli variazioni delle densità dei toni più chiari che andranno compensate in fase di stampa con maggiori variazioni di contrasto, mascherature e bruciature.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/10/2018, 13:45
da Valerio81
Ora é chiaro, grazie.
Questa caratteristica dell'hc110 può andare a compensare la parte dei toni alti afflosciata caratteristica di alcune pellicole? Intendo qualitativamente parlando, salvo poi verificare con delle prove.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 12/10/2018, 21:27
da Ri.Co.
Non mi è chiaro cosa tu intenda con "parte dei toni alti afflosciata di certe pellicole"
- se intendi rulli esposti con scene dal contrasto medio basso, si, può aiutare a dare un po' di vivacità e contrasto, ma devi saperlo prima di sviluppare, e devi avere qualche prova alle spalle se no fai a caso e buonanotte
- se intendi pellicole con spalla precoce, quali intendi? che poi se arrivi alla spalla..spalla è...dopo è tutto bianco :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 13/10/2018, 6:45
da Valerio81
Intendevo pellicole con spalla precoce

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 04/11/2018, 11:17
da gianni68
Salve dopo una lunga lettura di 73 pagine, che ho trovato veramente illuminanti, devo fare i miei complimenti a Silverprint e chromemax.
Purtroppo non ho il tempo di fare le prove suggerite da silverprint, leggendo il 3d mi sembra di aver capito che ci sia un metodo un po più semplice per avvicinarsi a quei risultati.
Per la SE se ho capito bene, e qui non vorrei sembrare ripetitivo :) , con una pellicola da 400 imposto la macchina a 200 iso espongo per le ombre e scatto a -2 stop.
Per avere un idea del contrasto faccio le misurazioni delle zone piu luminose vedendo la differenza degli stop capisco quale è il contrasto,
anche se questa parte non mi è molto chiara.
Poi parlate molto del sistema a zone, non ho capito cosa sia esattamente.
Anche se fino a 20 anni fa sviluppavo e stampavo da me le foto in BN, da quando mi sono registrato qui mi sono reso conto di essere veramente alle prime armi :D .

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 21/02/2019, 15:14
da Rusty_0
A quando un libro di questa discussione??

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/02/2019, 10:56
da SweetCake84
Buongiorno a tutti,
avevo già sollevato la questione (e Andrea mi aveva già risposto) ma mi serve ancora un aiutino.
Uso HP5+ @160 asa in Ars-Imago FD e il tempo per tale pellicola a 200 asa in diluzione a 1+39 è 4 minuti.
Dovendo fare il test e dovendo compensare per le scene ad alto contrasto che diluzione posso utilizzare e con quale tempo di partenza?
Grazie per la disponibilità :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/02/2019, 13:33
da Federico Pari
Mi e' venuto il dubbio se con "compensare" intendi proprio la compensazione (chimica o per esaurimento) che limita l'annerimento dei toni piu' chiari oppure se intendi "compenso le scene ad alto contrasto con uno sviluppo meno energico". Non so se mi sono spiegato :D

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 27/02/2019, 14:25
da SweetCake84
Federico Pari ha scritto:Mi e' venuto il dubbio se con "compensare" intendi proprio la compensazione (chimica o per esaurimento) che limita l'annerimento dei toni piu' chiari oppure se intendi "compenso le scene ad alto contrasto con uno sviluppo meno energico". Non so se mi sono spiegato :D
Si si, certo :)
Intendo la riduzione dell'energia di sviluppo per attenuare le alte luci della scena, l'effetto compensatore insomma.


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/02/2019, 13:20
da Federico Pari
SweetCake84 ha scritto:Si si, certo :) Intendo la riduzione dell'energia di sviluppo per attenuare le alte luci della scena, l'effetto compensatore insomma.
Ecco, pero' non credo sia tecnicamente corretto parlare di compensazione in questo caso, anche perche' l'ars imago FD e' gia' di suo un po' compensatore (nel senso chimico).

Comunque la strada che dovresti tentare e' la piu' comune: diluire di piu' (tipo 1+49 o 1+59) e magari tenere quei 4 minuti, anche se sono un po' al limite forse..e poi stampare le prove!

Gia' anche solo stampare il provino a contatto (che ho sempre snobbato) puo' aiutare molto a capire se uno sviluppo e' completamente sbagliato :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/02/2019, 13:56
da SweetCake84
Si, volevo provare il test dei 3 rullini incrementando il tempo di sviluppo.
Ho letto che per i test del rivelatore sono stati aiutati da silverprint e chromemax e infatti se non sbaglio il primo diceva che mentre per altri rivelatori si può considerare il tempo indicato da bugiardino come quello finale, per l'FD la storia è diversa e i valori riportati dalla casa non sono così maggiorati.
In più ho visto che con certi rivelatori (ad esempio il rodinal) non è consigliato la diluizione maggiore per lo sviluppo dell'hp5 plus e volevo capire se esistesse un discorso simile anche per l'FD

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 28/02/2019, 19:05
da amonxxx
Rusty_0 ha scritto:A quando un libro di questa discussione??
esiste un PDF sul blog di analogica che riassume tutti gli interventi di Andrea.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 01/03/2019, 20:00
da Federico Pari
SweetCake84 ha scritto:Si, volevo provare il test dei 3 rullini incrementando il tempo di sviluppo.
Ho letto che per i test del rivelatore sono stati aiutati da silverprint e chromemax e infatti se non sbaglio il primo diceva che mentre per altri rivelatori si può considerare il tempo indicato da bugiardino come quello finale,
ovviamente manca un NON gigante :D
per l'FD la storia è diversa e i valori riportati dalla casa non sono così maggiorati.
In più ho visto che con certi rivelatori (ad esempio il rodinal) non è consigliato la diluizione maggiore per lo sviluppo dell'hp5 plus e volevo capire se esistesse un discorso simile anche per l'FD
Da quello che ho letto (non provato) e' abbastanza versatile in termini di variazione della diluizione, quindi proverei :)

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/05/2019, 21:22
da Alessandro_Roma
Mi inserisco in questo topic, visto che ora stampo.
Ho preso a riferimento il pezzo in allegato e ho stampato le foto di un rullo esposto a Milano.
Dai dati di stampa che mi sono segnato ho visto che a parte una con filtro 4,5 ed una 3,5 le altre sono tutte tra 2 e 3

Posso dire che ho azzeccato il tempo di sviluppo?

In particolare una HP5 a 400 in Microphen stockImmagine

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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 20/08/2019, 20:42
da hema
Alessandro_Roma.. secondo me dovresti usare il provino a contatto come metro di paragone.. meno variabili possibili (stessa carta, sviluppo, lente e stesse impostazioni dell' ingranditore..)
si dovrebbe dopo molta esperienza riconoscere ad occhio le caratteristiche del negativo.. a singola immagine potrebbe essere anche una errata esposizione alla nascita, che non ti ricordi più di aver fatto e può alterare il tutto.
purtroppo non si può sviluppare ogni singolo frame delle pellicole a striscia in modo differente.. mannaggia!!!!

Ragazzi.. ho preso coraggio e ho provato..
non vi nego che ero scettico all'inizio.. dimezzo la sensibilità nell'esposimetro, dimezzo il tempo dello sviluppo.. segno della croce prima di iniziare il processo e un ansia tremenda mentre sollevavo la striscia di pellicola... non potete immaginare il senso di gioia quando ho visto che effettivamente qualcosa era uscito, e già ad occhio era molto diverso dai risultati precedenti.. okay, calma.. vediamo come viene la stampa: non ci volevo credere.. non era perfetta ma son riuscito ad ottenere una stampa molto migliore.. okay c'è da lavorarci su ma le basi sembrano esserci...
la pellicola è una Fomapan 100 esposta a 50 iso.. sviluppo R09 Studional a 5min con agitazione 15" ogni minuto.
ora vorrei provare con altri sviluppi che ho a disposizione... hc110, ho letto che non si presta molto bene.. ma visto che è gratis.. e rodinal.

ho anche del d76 e del microphen ma son in giro da un anno buono, non mi fido più di tanto a far dei test replicabili.
avevo una domanda...
con pellicole "infrared" tipo la rollei (credo sia la sola disponibile) come ci si comporta con l'esposizione?? dicono abbia 400 iso senza filtro e 25 iso con filtro infrarosso... ha senso un test 200 iso e 12 iso?? oppure questa si lascia come mamma l'ha fatta??

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2019, 16:18
da _Alex_
Qualcuno dalle parti di Genova potrebbe passarmi tipo 20ml di Rodinal per qualche prova?
Grazie in anticipo

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 03/09/2019, 18:01
da chromemax
hema ha scritto:con pellicole "infrared" tipo la rollei (credo sia la sola disponibile) come ci si comporta con l'esposizione?? dicono abbia 400 iso senza filtro e 25 iso con filtro infrarosso... ha senso un test 200 iso e 12 iso?? oppure questa si lascia come mamma l'ha fatta??
Con le pellicole all'infrarosso è un problema perché ci vorrebbe un'esposimetro con una risposta spettrale simile a quella della pellicola, cosa che non è per cui non conoscendo la quantità di radiazione infrarossa presente e non avendo strumenti affidabili per misurarla il risultato sarà meno preciso.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 29/04/2020, 22:02
da Simeons
Che tesoro questo 3d finalmente dopo anni un po’ di oggettività logica mette ordine nei vecchi mantra e li rende logici e quindi applicabili! Ora capisco quelle frasi da bacio perugina o da maestro yoda “devi cercare la morbidezza” 🥳 diochenervi a sentire queste fresc... vere x carità ma spiegatele ed eccola la Spiegazione 😘 grazie maestri della luce ora tocca alla tecnica di stampa presto mi cimenterò con il test della catena di acquisizione

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2020, 10:35
da Experience
Buongiorno,

Volevo sapere se c'e' conferma in quanto segue, appreso dal mio Maestro:

E' buona pratica lasciare la Tri-X in bagni di sodio solfito quando trattato con D76 per far lavorare lo sviluppo nelle ombre?

Questa e' una mia domanda, per ogni pellicola prima di dare lo stop, se gettassimo lo sviluppo della tank, e riempissimo la tank con dell'acqua e la lasciassimo per qualche minuto... questa soluzione blanda di acqua + rivelatore favorirebbe il lavoro delle ombre, nei dettagli?

Grazie

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2020, 11:04
da chromemax
Simone-Lucy ha scritto:
14/05/2020, 10:35
se gettassimo lo sviluppo della tank, e riempissimo la tank con dell'acqua e la lasciassimo per qualche minuto... questa soluzione blanda di acqua + rivelatore favorirebbe il lavoro delle ombre, nei dettagli?
No

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2020, 11:18
da Experience
chromemax ha scritto:
14/05/2020, 11:04
Simone-Lucy ha scritto:
14/05/2020, 10:35
se gettassimo lo sviluppo della tank, e riempissimo la tank con dell'acqua e la lasciassimo per qualche minuto... questa soluzione blanda di acqua + rivelatore favorirebbe il lavoro delle ombre, nei dettagli?
No
Grazie :)

Infatti sembra una castroneria. Se il rivelatore con l'acqua sviluppa la pellicola, pochi millilitri di rivelatore disciolti in acqua, continueranno a sviluppare la pellicola in modo infinitesimale.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2020, 12:26
da bafman
Simone-Lucy ha scritto:
14/05/2020, 10:35
Volevo sapere se c'e' conferma in quanto segue, appreso dal mio Maestro
chromemax ha scritto:
14/05/2020, 11:04
No
Simone-Lucy ha scritto:
14/05/2020, 11:18
Grazie :)
Infatti sembra una castroneria.
resta solo da dirglielo al Maestro (sul quale per delicatezza non chiederemo).
D'altronde se c'è chi affida la salute all'omeopatia ;)) non mi sorprendo che qualcuno pensi di omeopatizzare le ombre.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 14/05/2020, 13:52
da Experience
bafman ha scritto:
14/05/2020, 12:26
Simone-Lucy ha scritto:
14/05/2020, 10:35
Volevo sapere se c'e' conferma in quanto segue, appreso dal mio Maestro
chromemax ha scritto:
14/05/2020, 11:04
No
Simone-Lucy ha scritto:
14/05/2020, 11:18
Grazie :)
Infatti sembra una castroneria.
resta solo da dirglielo al Maestro (sul quale per delicatezza non chiederemo).
D'altronde se c'è chi affida la salute all'omeopatia ;)) non mi sorprendo che qualcuno pensi di omeopatizzare le ombre.
No quello a cui ti riferisci era un mio dubbio, hai confuso :)

Il processo col sodio solfito e' quanto detto dal Maestro.

Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Inviato: 08/06/2020, 0:42
da Silverprint
Comunicato del MOD.

Il thread è molto lungo e aggiungere ulteriori interventi non pare saggio.

Invito quindi gli interessati all'argomento ad aprire nuove discussioni, eventualmente facendo riferimento agli specifici argomenti qui trattati.