rivolto ai più giovani
Moderatore: etrusco
Re: rivolto ai più giovani
mi sembra di capire, dagli interventi fatti sino ad ora, che il motivo che ha spinto chi non l'aveva provata prima per davvero, alla fotografia analogica, sono fodamentalmente, la qualità del risultato, specie in b\n, la bellezza e emozione del procedimento, il desiderio di riappropriarsi, o di appropriarsi, del controllo totale sulla formazione dell'immagine, in modo da poterla davvero sentire come frutto del proprio lavoro e della propria immaginazione, di sentirsi davvero autore.. noto pure che il fattore della velocità del digitale diventa, più che un vantaggio, uno svantaggio, perché impedisce di fermarsi su quello che si fa.. noto pure che il maggior costo ( in termini di materiali) dell'analogico non è determinante per nessuno, mi sembra anzi che non sia stato preso proprio in cosiderazione..
Re: rivolto ai più giovani
beh.. diciamo che si deve distinguere tra costi fissi e variabili... è vero che la pellicola e lo sviluppo costano di più... ma il costo iniziale per acquistare attrezzatura digitale è mooolto maggiore. quindi spalmi meglio nel tempo le spese. Se poi ragioni sulla stampa finale, il vantaggio del digitale si riduce ancora.claudio44 ha scritto: noto pure che il maggior costo ( in termini di materiali) dell'analogico non è determinante per nessuno, mi sembra anzi che non sia stato preso proprio in cosiderazione..
questo francamente mi sembra un falso problema e ... io, come dicevo, usavo e uso la digitale come se avessi in mano una macchina a pellicola... la velocità ha solo il vantaggio di poter guardare più rapidamente il risultato e apprendere più in fretta dai propri errori... e la comodità di verificarese la foto è venuta bene di fronte a situazioni irripetibiliclaudio44 ha scritto: il fattore della velocità del digitale diventa, più che un vantaggio, uno svantaggio, perché impedisce di fermarsi su quello che si fa..
"Se il fotografo non vede, la macchina fotografica non lo farà per lui" - Kenro Izu
Re: rivolto ai più giovani
Salve,
ho 32 anni. Ho sempre scattato in digitale. Anzi, tra i conoscenti, sono stato uno dei primi ad avere una fotocamera digitale, una vecchia fuji con un sensore da 1.3 mp. Poi compattina, poi reflex.
Cercando di capire (e condividere) questa passione ho frequentato diversi corsi. Poi per caso ho beccato un corso di camera oscura e da allora nn sono mai rimasto sprovvisto di pellicola.
Mi affascinava molto quel mondo ormai anacronistico. Macchine vecchie, pellicole, chimici, manualità con risultati in bianco e nero da sogno.
Dopo due anni di pellicole e ingranditore sono ancora molto lontano da quei “risultati” là. Ma pian piano comprendo i motivi.
Faccio mie le ragioni di chi mi ha preceduto nel topic, ma la cosa che mi piace di più è chiudermi in camera oscura, isolarmi dal mondo, svuotare la testa per stare dietro a qualcosa che mi emoziona. Non ha prezzo.
ho 32 anni. Ho sempre scattato in digitale. Anzi, tra i conoscenti, sono stato uno dei primi ad avere una fotocamera digitale, una vecchia fuji con un sensore da 1.3 mp. Poi compattina, poi reflex.
Cercando di capire (e condividere) questa passione ho frequentato diversi corsi. Poi per caso ho beccato un corso di camera oscura e da allora nn sono mai rimasto sprovvisto di pellicola.
Mi affascinava molto quel mondo ormai anacronistico. Macchine vecchie, pellicole, chimici, manualità con risultati in bianco e nero da sogno.
Dopo due anni di pellicole e ingranditore sono ancora molto lontano da quei “risultati” là. Ma pian piano comprendo i motivi.
Faccio mie le ragioni di chi mi ha preceduto nel topic, ma la cosa che mi piace di più è chiudermi in camera oscura, isolarmi dal mondo, svuotare la testa per stare dietro a qualcosa che mi emoziona. Non ha prezzo.
Salvatore
l'equivalente di quanto vidi e sentii. Alfred Stieglitz
l'equivalente di quanto vidi e sentii. Alfred Stieglitz
Re: rivolto ai più giovani
Mi unisco anche io, classe '85, sono quindi anche io un figlio del digitale, cresciuto in quest'era di computer, internet, cellulari e fotocamere digitali. Ma a dire la verità le prime esperienze le ho avute con una analogica, compatta (yashica t4) regalatami per la prima comunione nel '94 credo, e che oggi ancora utilizzo e custodisco gelosamente. L'ho utilizzata molto, ma sono per le classiche foto ricordo senza interessarmi più di tanto alla fotografia. Poi è arrivato il digitale, la prima compatta da 1.3mp nel 2001/2002 circa e la pellicola è andata in un cassetto; col passare del tempo mi appassiono sempre più alla fotografia, e dopo varie compatte arriva la prima reflex digitale, nel 2007. Mi appassiono sempre più, cresco tecnicamente parlando, ma poi è arrivato un momento nel quale sentivo che mancava qualcosa alle mie foto: scattavo scattavo scattavo, passavo ore davanti al computer per la postproduzione a centinaia, migliaia di fotografie, delle quali quelle che mi piacevano realmente si contano sul palmo di una mano. Mi stavo lentamente stancando di fotografare, sentivo il bisogno di qualcos'altro che tutte quelle foto stipate in un hard disk e quasi mai riviste non riuscivano a darmi, non le sentivo realmente mie. Poi circa due anni fa riprendo in mano la reflex a pellicola di famiglia. La carico: rullino kodak, negativo a colori, 36 pose, solamente. Forse è proprio questo, l'avere poche foto a disposizione e non voler riportare a casa 10 rullini con foto tutte uguali che ha cambiato il mio modo di fotografare, e di vedere il mondo attraverso il mirino (tra l'altro molto più bello, luminoso e grande rispetto a quello della mia slr digitale). Avevo ritrovato quella passione che il digitale mi aveva fatto perdere. Mi è apparsa davanti una nuova strada, che non ho scelto per nostalgia, ne per il risparmio (se c'è) ne per la qualità dei risultati o altri motivi. L'ho scelta per il mio piacere di fare fotografie, per poter pensare prima di fare una foto, ragionare su quello che devo e dovrò fare per far uscire quella fotografia come voglio io. Per me, con il digitale non è la stessa cosa, forse è perchè sono (male) abituato a pensare che "tanto se c'è qualcosa che non va lo sistemo al computer": faccio 20 foto della stessa cosa tanto poi una di sicuro ne viene fuori, ma mi sono accorto che non è così.
Questo è per me cosa significa scattare con la pellicola, tutto il resto non conta.
Matteo
Questo è per me cosa significa scattare con la pellicola, tutto il resto non conta.
Re: rivolto ai più giovani
Io i 30 li ho passati da poco, però se posso dire la mia, il problema è che il digitale, pur con una serie di vantaggi (diciamocelo, vedere subito se la foto è da rifare è comodo, passare da 64 a 400 asa premendo due tasti è comodo, passare da formato panoramico a quadrato all'occorrenza è comodo...) manca di emozione. L'emozione di sapere se la foto è venuta come volevamo, l'emozione di aprire il rullino in c.o. e dare il via alla magia della chimica, l'emozione di avere in mano una stampa e dire: l'ho fatta io, con le mie mani... Magari (molto magari) con Photoshop viene meglio (?) ma vuoi mettere la soddisfazione???
L'altra cosa che è a svantaggio del digitale (di certo digitale "di massa") è che alla fine si passa più tempo davanti al monitor che dietro il mirino... ma scusate: vogliamo essere "fotografi" o "informatici"?
L'altra cosa che è a svantaggio del digitale (di certo digitale "di massa") è che alla fine si passa più tempo davanti al monitor che dietro il mirino... ma scusate: vogliamo essere "fotografi" o "informatici"?
Le prime 10.000 fotografie sono le peggiori.
Henri Cartier-Bresson
______________________________________
Yashica FX-3 Super 2000
Yashica ML 50mm f/1.7
Carl Zeiss Sonnar 135 mm f2,8
Yashica Mat 124 G
Henri Cartier-Bresson
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Yashica FX-3 Super 2000
Yashica ML 50mm f/1.7
Carl Zeiss Sonnar 135 mm f2,8
Yashica Mat 124 G
Re: rivolto ai più giovani
Io ho 21 anni, ho iniziato a fare foto col digitale, comprando una reflex che ammiravo più per la sua tecnologia che per le doti! Poi la passione ha preso il sopravvento, mi sentivo gratificato dai risultati ottenuti. Poi un giorno stufo di sentire gare a chi ha più megapixel o cavolate varie, un po per sfida un po per curiosità mi sono comprato una nikon fe e un rullo di fp4+ (pagato la bellezza di 8€) e ho iniziato a scattare su supporto analogio, che dire, i risultati sono quello che sono, però lo stile e le capacità fotografiche si vedono mooolto meglio, e in un mondo finto come quello di photoshop un po di purismi analogici on guastano mai!
- alabamasmith
- appassionato
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- Iscritto il: 31/12/2012, 11:48
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Re: rivolto ai più giovani
Ho 32 anni, ho iniziato a fotografare con cognizione di causa solo 2 anni fa. Amo profondamente la fotografia, ed ammetto che ho imparato molto ed in breve tempo grazie al digitale. Purtroppo la massiva esposizione sui social network, la facilità, lo scarso valore (anche economico) dato alle foto, il celolunghismo di tanti fotoamatori, l'eccessiva quantità e la scarsa qualità degli scatti online, hanno delineato un mondo che da un po' di tempo non sento più mio, pur facendone parte.
Dopo una felice esperienza con una compatta digitale (Ricoh GRD III) mentre la reflex è in assistenza, mi rendo conto che non ho bisogno di zoom, autofocus, iso stratosferici. Mi piace usare una macchina affidabile, un'ottica fissa, incomincio ad usare fuoco a stima ed iperfocale (facile mi direte voi, su una compatta digitale!)
Un giorno per pochissimo compro una Pentax Me Super, un signore anziano che conosco mi regala la tank, ed incomincia l'avventura.
Mi si apre un mondo nuovo: apprezzo tantissimo la lentezza, la cura che necessita ogni scatto, la curiosità e la soddisfazione per ogni rullino sviluppato da me. Gongolo come un bambino nel realizzare quanto era inutile il mio ex corredo digitale, costosissimo e sovradimensionato. Ad ogni rullino, percepisco un piccolo miglioramento. Ora sono ansioso di allestirmi una camera oscura e di incominciare a stampare
Ovviamente fotografo solo per il mio piacere, perché non devo garantire un prodotto perfetto a nessun committente.
Per non concedermi alibi e distrazioni, ho messo in vendita tutta l'attrezzatura digitale ed ormai uso solo la pellicola, a parte qualche incursione con lo smartphone.
Concludo con un pensiero un po' pretenzioso, se vogliamo: mi piace sperare che le mie foto, tra 100 anni, quando non ci sarò più, possano essere riviste dai miei bisnipoti, e magari le più belle, stampate da me, incorniciate ed esposte da qualche parte
Dopo una felice esperienza con una compatta digitale (Ricoh GRD III) mentre la reflex è in assistenza, mi rendo conto che non ho bisogno di zoom, autofocus, iso stratosferici. Mi piace usare una macchina affidabile, un'ottica fissa, incomincio ad usare fuoco a stima ed iperfocale (facile mi direte voi, su una compatta digitale!)
Un giorno per pochissimo compro una Pentax Me Super, un signore anziano che conosco mi regala la tank, ed incomincia l'avventura.
Mi si apre un mondo nuovo: apprezzo tantissimo la lentezza, la cura che necessita ogni scatto, la curiosità e la soddisfazione per ogni rullino sviluppato da me. Gongolo come un bambino nel realizzare quanto era inutile il mio ex corredo digitale, costosissimo e sovradimensionato. Ad ogni rullino, percepisco un piccolo miglioramento. Ora sono ansioso di allestirmi una camera oscura e di incominciare a stampare
Ovviamente fotografo solo per il mio piacere, perché non devo garantire un prodotto perfetto a nessun committente.
Per non concedermi alibi e distrazioni, ho messo in vendita tutta l'attrezzatura digitale ed ormai uso solo la pellicola, a parte qualche incursione con lo smartphone.
Concludo con un pensiero un po' pretenzioso, se vogliamo: mi piace sperare che le mie foto, tra 100 anni, quando non ci sarò più, possano essere riviste dai miei bisnipoti, e magari le più belle, stampate da me, incorniciate ed esposte da qualche parte
Re: rivolto ai più giovani
Anche io sono molto giovane rispetto all'età media del forum (16 anni).
In realtà sono nato con la pellicola, perchè ho cominciato a fotografare da piccolissimo (quando le digitali erano ancora abbastanza sconosciute), poi semplicemente non ho mai abbandonato la pellicola.
Ho sempre odiato l'immagine del "giapponese" che scatta 100 foto in pochi secondi senza neanche guardare, mentre a me piace comporre l'immagine come se fosse un quadro e poi, solo se ho trovato la giusta ispirazione, pigiare il fatidico tasto dell'otturatore sapendo di avere a disposizione solo poche foto.
Poi, l'attesa dei risultati dal fotografo è ancora più emozionante, dato che fino alla fine non hai mai la certezza del risultato.
Adesso la mia scelta la trovo ancora più motivata per distinguermi dalla massa che riduce la fotografia a una esaltazione dell'ego da condividere sui social-network.
In realtà sono nato con la pellicola, perchè ho cominciato a fotografare da piccolissimo (quando le digitali erano ancora abbastanza sconosciute), poi semplicemente non ho mai abbandonato la pellicola.
Ho sempre odiato l'immagine del "giapponese" che scatta 100 foto in pochi secondi senza neanche guardare, mentre a me piace comporre l'immagine come se fosse un quadro e poi, solo se ho trovato la giusta ispirazione, pigiare il fatidico tasto dell'otturatore sapendo di avere a disposizione solo poche foto.
Poi, l'attesa dei risultati dal fotografo è ancora più emozionante, dato che fino alla fine non hai mai la certezza del risultato.
Adesso la mia scelta la trovo ancora più motivata per distinguermi dalla massa che riduce la fotografia a una esaltazione dell'ego da condividere sui social-network.
Re: rivolto ai più giovani
Io personalmente da piccolo scattavo con la compatta analogica, però sono sempre stato affascinato dalla reflex di mio padre... Con l'arrivo del digitale poi, per la novità e la comodità, ho iniziato ad usare le compatte che ci sono in giro oggi,, e per mancanza di soldi non mi sono mai interessato alle reflex, fino a che, con degli amici all'università, ho riscoperto il mondo a pellicola, ritirando fuori la vecchia AE1 Program di mio padre e aggiudicandomi poi ad un prezzo stracciato in un'asta sulla baia una F-1 old... Mi piace il fatto che per fare una foto debba essere io a gestire totalmente la macchina, senza il minimo automatismo, pura meccanica (830 grammi di solo corpo non sono uno scherzo :P), il rumore dello scatto, e il fatto di dover pensare prima di scattare perché poi non c'è photoshop, l'attesa dello sviluppo per vedere i risultati e capire come evitare fli errori compiuti, beh... ha un fascino senza paragone, e una validità didattica formidabile... Il digitale può aspettare finché ci sarà pellicola per fare fotografie che debbano essere scattate per essere stampate per significare qualcosa!
Ste
Ste
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Re: rivolto ai più giovani
Io non ho mai usato macchine fotografiche analogiche prima di due anni fa, sono appassionato di fotografia da 4 anni ma l'analogico l'avevo visto solo nelle foto di mio padre. Poi non so perchè ad un certo punto m'è scattata la molla ed ora reputo l'analogica LA fotografia, e la digitale la uso solo quando "devo". C'è da dire che sono un amante del vintage e quindi sono un vero e proprio collezionista, un collezionista che però usa tutte le sue macchine a turno, nessuna esclusa