Buon giorno, ho trovato uno scatolino
Sono graffiate e sporche, ciononostante ho provato a stamparle a contatto, seguendo gl'insegnamenti di Andrea Calabresi, e voglio condividere i risultati.
La prima lastra su cui mi sono cimentato ,l'unica 9x12 cm ,ritrae mia nonna all'arpa, strumento che ancora posseggo ; questa la lastra :
questa la stampa che ne ho tirato fuori , dopo un bel numero di provini-grazie sempre alle lezioni di Andrea-aumentando il contrasto portando il rosso a 60 sulla testa colori del Durst 805 :
Non voglio rischiare di diventare prolisso, se interessa vado avanti...
contenente lastre fotografiche dei nonni, orientativamente del 1920.Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
Moderatore: etrusco
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
continuo postando scansioni delle lastre-non migliorate ma così come appaiono- e le relative stampe, dando qualche indicazione sulla catena :
e di seguito la stampa
per tutte ho usato Compard Print NE 1+7 a 20°, tempi da 90 a 120 secondi ; la carta è Adox politenata a contrasto variabile 312, scaduta.Vincenzo
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
Ciò fatto, mi è venuta voglia di provare ad usare le macchine con cui il nonno realizzò le lastre dei messaggi precedenti . La 9x12, una Folding IBSOR con Anastigmat Actinar 1:4,5 f 13,5 cm, caricata con Ars-Imago direttamente positiva, 4" a f8 in giornata soleggiata, mi restituisce questa stampa
Grazie per lo spazio e l'attenzione.
P.s. : le macchie di luce presenti alla base delle 13x18 dipendono da piccole fessure nel legno dello chassis, poi verificate controluce e risolte con del nastro telato nero - una simile riparazione, originale dell'epoca, era già presente sull'altra facciata.....!
La 13x18, una Folding in legno con obiettivo Hellmuth Yaege Rapid Aplanat n° 2 , l'ho invece caricata con la "solita" Adox 312, politenata variabile , scaduta- pensando che possa attenuare il contrasto- giornata soleggiata , 4" f8-che in questo caso è la massima apertura- e di seguito il negativo e quindi la stampa positiva a contatto, fidandomi della trasparenza alla luce della politenata negativa....
Io continuerò a sperimentare, oramai ho le macchine pronte su cavalletto e gli chassis carichi ; aspetto consigli, suggerimenti, critiche e quant'altro.Grazie per lo spazio e l'attenzione.
P.s. : le macchie di luce presenti alla base delle 13x18 dipendono da piccole fessure nel legno dello chassis, poi verificate controluce e risolte con del nastro telato nero - una simile riparazione, originale dell'epoca, era già presente sull'altra facciata.....!
Vincenzo
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
Beh, che dire, hai aperto un bel cassetto del tempo. Bellissima testimonianza di quello chenfu un secolo fa e che hai fatto bene a riportare alla luce.
Grazie.
Grazie.
Lorenzo.
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
Ti ringrazio anche io, testimonianza interessante. Dal punto di vista familiare, io ho il problema opposto, nel senso che ho tante foto ma nessun negativo. Chissà, mio nonno forse li buttava... ho invece la possibilità di accedere ad alcune lastre relative a lavori stradali di inizio secolo scorso (penso anni 20 o giù di lì) che prima o poi vorrei stampare, seguendo le indicazioni di questo thread.
Se impari a saltare 2m, salti anche 1,5m. (R. Fiorenza)
- cloudymoroni
- esperto
- Messaggi: 171
- Iscritto il: 01/07/2020, 16:46
- Reputation:
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
Che bello il ritratto, complimenti! Il contrasto è ancora un po' troppo alto, infatti perdi tutti i dettagli nei capelli, hai provato prevelando la carta come ti avevamo suggerito nell'altra discussione?vick ha scritto: ↑06/01/2021, 17:04Ciò fatto, mi è venuta voglia di provare ad usare le macchine con cui il nonno realizzò le lastre dei messaggi precedenti . La 9x12, una Folding IBSOR con Anastigmat Actinar 1:4,5 f 13,5 cm, caricata con Ars-Imago direttamente positiva, 4" a f8 in giornata soleggiata, mi restituisce questa stampa Immagine lunga 2021-01-06 12.36.35.jpg
La 13x18, una Folding in legno con obiettivo Hellmuth Yaege Rapid Aplanat n° 2 , l'ho invece caricata con la "solita" Adox 312, politenata variabile , scaduta- pensando che possa attenuare il contrasto- giornata soleggiata , 4" f8-che in questo caso è la massima apertura- e di seguito il negativonegativo su carta 13x18.jpge quindi la stampa positiva a contatto, fidandomi della trasparenza alla luce della politenata negativa....negativo su carta in stampa 13x18.jpg
Io continuerò a sperimentare, oramai ho le macchine pronte su cavalletto e gli chassis carichi ; aspetto consigli, suggerimenti, critiche e quant'altro.
Grazie per lo spazio e l'attenzione.
P.s. : le macchie di luce presenti alla base delle 13x18 dipendono da piccole fessure nel legno dello chassis, poi verificate controluce e risolte con del nastro telato nero - una simile riparazione, originale dell'epoca, era già presente sull'altra facciata.....!
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
La scansione aumenta il contrasto, che già era un pò alto di suo....no, non ho prevelato, questo è il primo scatto con quella macchina e quella carta.
Per quanto riguarda la qualità della scansione, posso dire che non mi sto applicando affatto , m'interessa solo per postare su questo forum : in particolare questa del ritratto di Emma-la mia compagna-è fatta con Cam-scanner su I-phone, e come dicevo aumenta il contrasto rispetto alla stampa ; inoltre si perde del tutto - e non saprei come renderla visivamente- l'aspetto metallico dato dal supporto, che trovo proprio bello !
Appena posso stare un pò all'aperto senza pioggia, provo a realizzare dei ritratti con la 13x18 su carta politenata : a questo proposito, il foglio che riproduce il negativo va trattato con un rivelatore per carta o per pellicola ? Io finora ho usato sempre lo stesso, per carta ; avrei risultati diversi/migliori?
Per quanto riguarda la qualità della scansione, posso dire che non mi sto applicando affatto , m'interessa solo per postare su questo forum : in particolare questa del ritratto di Emma-la mia compagna-è fatta con Cam-scanner su I-phone, e come dicevo aumenta il contrasto rispetto alla stampa ; inoltre si perde del tutto - e non saprei come renderla visivamente- l'aspetto metallico dato dal supporto, che trovo proprio bello !
Appena posso stare un pò all'aperto senza pioggia, provo a realizzare dei ritratti con la 13x18 su carta politenata : a questo proposito, il foglio che riproduce il negativo va trattato con un rivelatore per carta o per pellicola ? Io finora ho usato sempre lo stesso, per carta ; avrei risultati diversi/migliori?
Vincenzo
Re: Stampe da lastre dei nonni , circa 1920
Io ho un ingranditore che accetta fino al 6x9, né posso o voglio sostituirlo con uno per il grande formato. Chissà se esiste un sistema per ottenere un negativo 6x9, partendo da una lastra 9x12 o 13x18....scattare foto alla stampa ottenuta a contatto ?? Ho detto una sciocchezza grossa assai ??Todron ha scritto: ↑07/01/2021, 1:16Ti ringrazio anche io, testimonianza interessante. Dal punto di vista familiare, io ho il problema opposto, nel senso che ho tante foto ma nessun negativo. Chissà, mio nonno forse li buttava... ho invece la possibilità di accedere ad alcune lastre relative a lavori stradali di inizio secolo scorso (penso anni 20 o giù di lì) che prima o poi vorrei stampare, seguendo le indicazioni di questo thread.
Vincenzo
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato