Analogica.it

Ciao a tutti, mi hanno regalato una bobina sigillata da 30m di tmax 100 scaduta nel 2000, piu' un'altra mezza bobina inserita nella bobinatrice; penso che abbiano passato meta' della loro vita in frigo, il resto non so.
Secondo voi conviene usarle? In caso affermativo converrebbe aumentare o l'esposizione o il tempo di sviluppo?

Grazie
Gerardo

Ciao!

È una pellicola robusta... sicuramente la proverei.

Fai un rullo TEST con amplio bracketing (fine) e sviluppalo normalmente. Se ci sono problemi si vedeŕà e si cercherà di rimediare.

Le bobine in genere sono più longeve dei rullini 35mm e dei rulli 120. Sono arrotolate strette e sigillate. Il deperimento comincia dai bordi e pian piano attiva in profondità. Se i bordi sono uguali al centro dovrebbe essere ancora buona. I rullini sono arrotolati laschi e l'aria arriva su tutta la superficie. I 120 hanno la carta che "inquina" l'emulsione a parità d'età è molto più facile trovare un 220 buono piuttosto di un 120.

Grazie a entrambi per i consigli: domani ci provo, se riesco a scansare la pitturazione della ringhiera
Ho a disposizione sia ID-11 (quindi seguo i dettami Kodak per il D76) che il Rodinal: che dite meglio l'ID11, vero?


P.S. ho dato un'occhiata ad un datasheet della TMAX e' dettagliatissimo!

Ho fatto una prima prova: la mezza bobina era in realta' solo una ventina di fotogrammi, quindi mi rimane una bobina da cui ho fatto degli scatti da -2, -1, 0, +1, +2, +3, +4 stop su un cartoncino grigio 18% e su una scena molto contrastata (cartoncino-scena a -2, cartoncino-scena a -1, e cosi' via), partendo da 1/2000 f/6.7 fino a 1/60 f/4.5 (ripensandoci era il caso di evitare tempi brevi) con un grandangolare, in modo da avere alte luci (cielo), ombre e dettagli a fuoco un po' dappertutto.
Ho sviluppato per 6 minuti con una sviluppatrice simil Jobo (75 rpm) a 21°C circa usando ID-11 1+1.

Le scritte lungo le forature "KODAK TMX 5052" cosi' pure i numeretti non sono nere ma grigie (stimo, a occhio, piu' o meno il grigio che c'e' tra 0 e +1).
Sempre a occhio, a +4 stop mi sembra che i dettagli sulle luci ci siano tutti come pure nelle ombre (forse un po' meno dettagli).

Quindi a occhio sono a circa 6 iso: non e' che mi conviene sovrasviluppare, tenendo in conto anche le scritte che non sono proprio nere?

Ciao Gergio!

Le scritte meglio far proprio finta che non esistano!
Valutare lo sviluppo dalle scritte, o dalla codina, è una baggianata, sarà pensiero comune e diffuso nel web, ma è comunque una baggianata.

Come ben vedi col tempo le scritte tendono ad alleggerirsi e per tanto non sono mai e non possono essere, nella maniera più assoluta, di riferimento per la valutazione della correttezza dello sviluppo.
Dalle scritte puoi solo vedere se l'hai sviluppato oppure no, infatti ogni tanto capita il rullo trasparente, se si è rotto l'otturatore (per es.) le scritte ci sono, se lo sviluppo non è stato fatto non ci sono. Nulla di più si può vedere.

Il test che hai condotto è alquanto astruso...

Come usi l'esposimetro? Che esposimetro hai? Che macchina è?

Se hai usato un esposimetro a luce indecente o il TTL della macchina, è quasi sicuro che la scena di alto contrasto abbia indotto l'esposimetro in errore per cui, grossomodo, dovresti avere una esposizione corretta tra +2 e +4 (!!!!! ), e dalla valutazione del negativo così fatto è assai arduo determinare la sensibilità!

Poi... le ombre dipendono dall'esposizione, la densità delle luci dallo sviluppo e dall'esposizione.
Per valutare un negativo si osservano prima le ombre e se queste sono a posto, e quindi l'esposizione è corretta, si guarda che lo siano anche le luci per verificare che lo sia anche lo sviluppo.

Il tempo di sviluppo che hai usato a me pare poco, anche considerando i 21°C e l'agitazione continua, 6' sono parecchio meno degli 11' da tabella, tanto più che con una Jobo o simile avrai anche usato una quantità ridotta di rivelatore...

Grazie per le risposte: la verita' e' che sono ancora a pagina 5 di 40 del topic "Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia", quindi so che per fare le cose per bene per me ce ne vuole ancora di tempo.

Comunque, senza perdermi d'animo, vediamo di capire cosa ho fatto e cosa non avrei dovuto fare e cosa avrei dovuto fare

Aggiungerei sulle scritte, che non si sa nemmeno che esposizione abbiano avuto

Ho usato una Canon new F1, controllata meno di un anno fa da un riparatore, con lettura media pesata al centro, ed un 28mm f2. Per l'esposizione ho usato il cartoncino 18% posto nella scena e rivolto verso la fotocamera (inquadrando l'intera area, con messa a fuoco a infinito).

Il tempo di sviluppo l'ho preso da qui:
http://www.kodak.com/global/en/professi ... /f4016.pdf
e secondo la tabella "Rotary-Tube Processing—Rolls" dovrebbe essere intorno ai 6 minuti (anche a me sembravano pochi).
La quantita' di rivelatore era 450ml, gia' usati una sola volta 3-4 gg fa per sviluppare un HP5+.

Cominciando dalla fine... l'ID-11 o il D-76 diluiti 1+1 sono a perdere, dopo l'uso si buttano.

Quella che hai dovrebbe essere la versione precedente della T-max, se non sbaglio è cambiata nel 2002 ed i tempi di sviluppo sono un po' diversi (la vecchia scheda ci dovrebbe ancora essere on-line, frugando un po'...). Riguardo il tempo di sviluppo quei 5' 3/4 a 21°C non sono riferiti alla diluizione 1+1, ma alla soluzione stock.

Tornando all'esposizione quella che hai fatto dovrebbe darti un risultato abbastanza simile ad una lettura in luce incidente.
Nel caso di una scena ad alto contrasto lavorare in questo modo produce una sotto-esposizione, è un errore intrinseco del metodo, non tuo. Quanto sia venuto sottoesposto dipende dal contrasto della scena ed è impossibile saperlo con certezza senza avere anche una lettura spot effettuata sulle ombre.
Quindi quanto detto prima è valido, tra +2 e +4 una buona ci dovrebbe essere... di più, purtroppo, non si può dire. Ne segue che con un test siffatto non c'è modo di conoscere la sensibilità della pellicola, neanche approssimativamente.

@Chromemax... è uguale. Diciamo le stesse cose, al 98,75%...