Analogica.it

Buongiorno,
sviluppo da circa un anno con il Bellini Hydrofen e devo dire che mi sto trovando davvero bene ma causa della mia inesperienza sto utilizzando sempre la diluizione 1+31 con tempi da tabella raddoppiati come consigliato dal loro bugiardino. Mi sapete dire come migliorare (se è possibile) lo sviluppo utilizzando diverse diluizioni e tempi?
Inoltre mi piacerebbe provare un'altra chimica, siccome per l'Hydrofen ci sono poche pellicole nel bugiardino, e cercando informazioni in giro ho visto che il Rollei Supergrain è molto interessante. In base alle vostre esperienze me lo consigliereste?
Grazie a tutti in anticipo e mi scuso per la mia inesperienza

chri.ferr ha scritto:Buongiorno,
sviluppo da circa un anno con il Bellini Hydrofen e devo dire che mi sto trovando davvero bene ma causa della mia inesperienza sto utilizzando sempre la diluizione 1+31 con tempi da tabella raddoppiati come consigliato dal loro bugiardino. Mi sapete dire come migliorare (se è possibile) lo sviluppo utilizzando diverse diluizioni e tempi?
Inoltre mi piacerebbe provare un'altra chimica, siccome per l'Hydrofen ci sono poche pellicole nel bugiardino, e cercando informazioni in giro ho visto che il Rollei Supergrain è molto interessante. In base alle vostre esperienze me lo consigliereste?
Grazie a tutti in anticipo e mi scuso per la mia inesperienza

Vai sul sito di Ars-Imago, nella scheda tecnica del rivelatore FD ci sono i tempi di sviluppo suggeriti per le principali pellicole. Puoi usare tranquillamente quei tempi. Unico dubbio se usare 1+31 oppure 1+39 (1+59 in qualche caso) come consigliato per l’FD. Io ho provato entrambe le diluizioni, non ho visto grosse differenze e ho deciso per 1+39.


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@Walter
Grazie allora la prossima volta proverò a usare la diluizione 1+39.
Invece per quanto riguarda il Rollei Supergrain hai avuto modo di usarlo e quindi vedere le differenze con l'Hydrofen?

No, non ho mai usato il supergrain. Non mi incuriosisce e non credo aggiunga niente di nuovo. In rete trovi filmati che ne decantano le caratteristiche in abbinamento ad alcune pellicole, non credo sia niente di innovativo.


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chri.ferr ha scritto: ↑

18/10/2020, 21:33

Invece per quanto riguarda il Rollei Supergrain hai avuto modo di usarlo e quindi vedere le differenze con l'Hydrofen?

Io uso prevalentemente il Supergrain che, costo a parte, trovo ottimo. L'ho provato con svariate pellicole e con le 3 diluizioni suggerite... ottimo in tutti i casi e con grana meno evidente rispetto all'Hydrofen che altro non è se non il vecchio compianto Studional o Rodinal Spezial di Agfa.
Hydofen ha una grana più croccante, nitida che per me (faccio per lo più riproduzioni con reflex digitale e in macro) è troppo presente e difficile da gestire.

Allego un file con il confronto tra 4 pellicole tutte sviluppate singolarmente con il Supergrain alla diluizione 1+12. Scansione con dslr a 45Mpx inversione in Lightroom e uscita a 4000px lato lungo 300ppi. Gli scatti sono stati eseguiti con Nikon FE2, FM2; le pellicole:
Kentmere400 / AgfaPhoto APX400 / Rollei RPX400 (stessa emulsione prodotta da HARMAN)
Kentmere100 / AgfaPhoto APX100 / Rollei RPX100 (stessa emulsione prodotta da HARMAN)
ILFORD FP4+ 125ASA (emulsione prodotta da HARMAN)
Fomapan 200 (emulsione prodotta da Foma)

Hai guardato qui: https://www.digitaltruth.com/devchart.php ?

continua con Hydrophen, perché cambiare ?
per i tempi usa quello di ars imago oppure quelli del bugiardino nik & trik
Sia Hydrofen che Studional li ho portati fino a 1:60 senza problemi … certo a 1:60 si snatura un po’ ma va bene , poi gli ho preferito lo studional

L'idea che l'Hydrophen sia uguale allo Studional è una stupidaggine, basta metterli a confronto.
Lo Studional o R-09 Studio è un altro prodotto. Il genere è lo stesso, concentrato al alta energia, certamente, ma se il ragionamento è quello allora tutti i concentrati ad alta energia sono uguali.
Si è largamente fraintesa l'affermazione di Bellini riguardo le genesi dell'Hydrophen. È più attinente dire si è partito da una vecchia formula Agfa, che si supponeva abbastanza simile allo Studional e poi si è adattata per l'esigenze di un certo laboratorio, poi, visto che era venuto fuori una cosa abbastanza interessante, si è continuato. La "parentela" finisce qui.

Dovremmo alla fine mettere il ban automatico per chi inserisce i link a digitaltruth... per pietà non metetelo. È un concentrato di dati assolutamente inutili, di varia origine. Per farla breve se un tempo di sviluppo non ha un contrasto a cui é riferito, NON serve a nulla. Se sviluppo 5 - 10 o 20 minuti esce comunque qualcosa, il punto è che esce diverso. Se non abbiamo idea di diverso "quanto" (ovvero un contrasto di riferimento), non serve, tanto vale prendere due o tre dadi, lanciarli, e usare il tempo che viene fuori.

Attenzione al giudicare il tempo di sviluppo e le sue caratteristiche fini dalle scansioni o riproduzioni digitali. I parametri in gioco solo completamente diversi da quelli della stampa. Una cosa che si può ben scansionare potrebbe essere un negativo assolutamente instampabile. Viceversa invece non vale, ovvero se si stampa bene, si può anche scansionare bene.
Quindi qui si parla solo di tempi adatti alla stampa.

Silverprint ha scritto: ↑

15/07/2023, 14:41

L'idea che l'Hydrophen sia uguale allo Studional è una stupidaggine, basta metterli a confronto.

Per quanto mi riguarda, sono affermazioni di Gerardo Bonomo e di Felix Bielser di Punto Foto Group... non prese qua e la su qualche forum.

per me non sono assolutamente uguali, dico questo in base ai negativi che ho sviluppato con i detti chimici, l'Hydrophen lo usai appena uscì non l'ho più ripreso. Poi Hydrophen e Ars Imago FD si dice siano uguali, ma se si vanno a vedere i rispettivi bugiardini riportano tempi e diluizioni diversi e non di poco.