Analogica.it

Ho rimesso mano al mio progetto di ingranditore a LED a contrasto variabile, per la scelta del contrasto userò una singola manopola che definisce il bilanciamento tra verde e blu, secondo voi tra le seguenti possibilità quale è preferibile
Manopola a variazione continua a 270° con indice e scala (normale potenziometro, in genere poco preciso)
Manopola a variazione continua multigiri con contagiri e scala (potenziometro multigiri con grande risoluzione e precisione visibilità incerta in CO)
Manopola a scatti 10 o max 12 posizioni (commutatore, precisione assoluta, ma forse risoluzione troppo bassa?)
Io propendo leggermente per l'iultima ipotesi, chi mi aiuta a rispondere alla domanda che lì ho posto?

Un selettore che agisce su una matrice di resistenze? Viene usato in campo audio per il controllo del volume.

Questioni elettrotecniche a parte, perchè non ne so nulla, l'ultima tua ipotesi mi sembra più comoda ed intuitiva da utilizzare, alla stregua dei click del diaframma dell'obiettivo (che anche non vedendo puoi "sentire" e contare).

Infatti, mi chiedevo (e vi chiedevo) se 10 step sono sufficienti, esitono commutatori (appunto quelli per gli attenuatori audio) fino a 23 step, però sono difficilissimi da trovare e costano un botto (non a caso sono debicati all'high end audio)

Arduino pwm e rotary encoder con display numerico o barra a led per l’indicazione del contrasto.
Almeno hai la possibilità di gestire via software l’intensità e la miscelazione delle due fonti di luce (o tre con il rosso del focus)

Userò una scheda embedded, no so ancora se un arduino o un TI launchpad e utilizzo un PWM particolare che realizza una sorta di split grade, il tutto integra anche un timer per l'esposizione. Per motivi miei però preferisco controllare il contrasto con un controllo analogico,volevo solo indicazioni sulla risoluzione ottimale.