Silverprint ha scritto:Per concludere direi che è proprio l'assenza di "standard" a rendere così creativo ed affascinante il BN analogico.





Moderatore: etrusco
Silverprint ha scritto:Per concludere direi che è proprio l'assenza di "standard" a rendere così creativo ed affascinante il BN analogico.
Ed anche perché questi "standard" sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca e applicazione.Silverprint ha scritto: Ogni laboratorio ha di fatto i suoi standard che non condivide con altri, semplicemente perché altrove non sarebbero replicabili e comunque sarebbe inadatti.
Se noi tutti ricercatori facessimo così ci ritroveremmo in condizioni ancora peggiori di quelle in cui annaspiamo.-Sandro- ha scritto:Ed anche perché questi "standard" sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca e applicazione.Silverprint ha scritto: Ogni laboratorio ha di fatto i suoi standard che non condivide con altri, semplicemente perché altrove non sarebbero replicabili e comunque sarebbe inadatti.
Non sempre si deve "condividere" e REGALARE il frutto del proprio lavoro.
Io sono uno di quelli che chiede ai suoi clienti in che condizioni hanno scattato per adeguare il più possibile il mio lavoro di sviluppo alle loro esigenze. Perché mai dovrei pubblicare il lavoro di anni di ricerche? Solo per fare felici quegli svogliati che vogliono la pappa pronta? Non ci penso nemmeno! Io condivido un sacco di informazioni, anche più del dovuto, per amore verso la fotografia e la divulgazione, ma i miei trattamenti sono miei, e resteranno tali. Per tutto il resto c'è il calderone di devchart. Chi invece studia seriamente come funziona la pellicola NON AVRA' BISOGNO di chiedere nulla a nessuno, perché arriverà col ragionamento alla risposta che cercava.
Appunto. A maggior ragione quindi l'elenco pedissequo pellicola-tempi di sviluppo è ancor più privo di senso.fenolo ha scritto: Tanto non è detto che se anche ti do la ricetta, tu riesca a fare il piatto buono come il mio ;)
Fermo restando che ognuno è libero di scegliere quello che meglio crede, condivido in pieno le tue parole.fenolo ha scritto:Se noi tutti ricercatori facessimo così ci ritroveremmo in condizioni ancora peggiori di quelle in cui annaspiamo.-Sandro- ha scritto:Ed anche perché questi "standard" sono il frutto di un lungo lavoro di ricerca e applicazione.Silverprint ha scritto: Ogni laboratorio ha di fatto i suoi standard che non condivide con altri, semplicemente perché altrove non sarebbero replicabili e comunque sarebbe inadatti.
Non sempre si deve "condividere" e REGALARE il frutto del proprio lavoro.
Io sono uno di quelli che chiede ai suoi clienti in che condizioni hanno scattato per adeguare il più possibile il mio lavoro di sviluppo alle loro esigenze. Perché mai dovrei pubblicare il lavoro di anni di ricerche? Solo per fare felici quegli svogliati che vogliono la pappa pronta? Non ci penso nemmeno! Io condivido un sacco di informazioni, anche più del dovuto, per amore verso la fotografia e la divulgazione, ma i miei trattamenti sono miei, e resteranno tali. Per tutto il resto c'è il calderone di devchart. Chi invece studia seriamente come funziona la pellicola NON AVRA' BISOGNO di chiedere nulla a nessuno, perché arriverà col ragionamento alla risposta che cercava.
Al di là della ricerca , in campo fotografico i migliori stampatori che ho conosciuto non si sono fatti problemi a condividere i loro passi. Tanto non è detto che se anche ti do la ricetta, tu riesca a fare il piatto buono come il mio ;)
Io concordo. Per altro i dati del mio ridottissimo database li ho scritti sopra ma voglio proprio vedere chi se ne trarra' qualcosa di utile...-Sandro- ha scritto: Il database richiesto al fotoamatore non serve (anzi, è dannoso), quindi mi ritengo libero di non voler divulgare il mio, anche per non agevolare concorrenti meno preparati che non aspetterebbero altro.
Posso, vero?