Dal digitale... All'analogico?

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

Moderatore: etrusco

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-Sandro-
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da -Sandro- »

maxnumero1 ha scritto: Ma di voi,chi stampa anche a colori in camera oscura?
J'i suis.


Ubi maior minor cessat.

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maxnumero1
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da maxnumero1 »

tu lo sapevo,
penso che stamperai solo le migliori?
ma quanti come,non per creare polemiche,parlano parlano e poi portano il rullino in stampa?

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Marinaio
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Marinaio »

Silverinversion se ti riferivi a me non correvo in aiuto proprio di nessuno, e' che a parita' di risultati la stampa digitale e' assolutamente piu' complicata e costosa di quella analogica. Schermo, sonda, colorimetro, stampante, inchiostri, computer ben dimensionato sono un bel costo; a questo aggiungi i software di foto ritocco necessari per un buon risultato. E in fine inizi con le calibrazioni delle terne stampante/carta/inchiostri (dopo aver calibrato il monitor). Non e' una passeggiata e di certo e' decisamente costosa gia' su dimensioni medio/piccole.
Il risultato per me in BN e' meno interessante.
Il materiale se escludi le lenti si svaluta molto velocemente.

Se poi hai voglia di cimentarti in formati piu' ampi del 35mm (cosa che a molti interessa) il gap aumenta di molto.

Ultimo aspetto che a me piace veramente poco e' la variabilita' delle stampe nel tempo; se non ti lanci in trattamenti archival i pigmenti sbiadiscono e virano velocemente.

A me piace il digitale ma gli trovo dei limiti per la stampa amatoriale.
Gian Luca Perris

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Slowhand78
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Slowhand78 »

maxnumero1 ha scritto:Vorrei chiedere una cosa:ho cominciato a scattare a colori con la pellicola,prima,disponendo di un ingranditore per solo bn stampavo(pochissimo) solo bn
Ma di voi,chi stampa anche a colori in camera oscura?
Io scatto a colori poi porto il rullino dal fotografo come si faceva anni fà....
Io stampo anche colori... mi mancano solo le Dia che non ho mai trattato.
SilverInversion ha scritto:Però, tutti che sanno quello che in questi 20 anni di fotografia ho fatto, tutti pronti a giudicare senza sapere nulla.
Beh, complimenti, avete ufficialmente la palla di vetro!

P.S.: ho stampato per 5 anni con un Meopta Axomat 5, un El-Nikkor 50/2.8, che ho entrambi venduti.
Ora aspetto di finire le scorte di chimici e pellicole e poi passo
Perché fate delle desunzioni senza avere elementi sufficienti?
La mia affermazione era riferita a quello che hai scritto tu qualche pagina fa...forse ho capito male.
Daniele

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franzcalab
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da franzcalab »

Ma di voi,chi stampa anche a colori in camera oscura?
Anch'io !!

Ero profondamente deluso dai risultati dei laboratori, la qualità delle stampe era diventata pessima...
...ero convinto che ormai la pellicola, specialmente a colori, fosse morta...

Quando ormai mi ero arreso, ho incontrato il caro Tomash che mi ha detto che sbagliavo di grosso riguardo alle pellicole e poi, in quattro e quattr'otto, mi ha spiegato i rudimenti dello sviluppo in C41 e della stampa in RA4.

Una volta, anche quando c'era solo la pellicola, credevo che la stampa a colori domestica fosse inaffrontabile per costi e difficoltà di processo; ora sono convinto che è più semplice (e meno creativa...) di quella in b/n.

Devo confessare però che sono avvantaggiato perchè ho una sviluppatrice Jobo automatica (printlab 3502): infilo la carta esposta in una fessura e dopo circa un minuto e mezzo mi esce dalla sviluppatrice pronta per essere lavata, "stabilizzata" e asciugata.
Ciao.
Francesco

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maxnumero1
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da maxnumero1 »

Ma pure nelle stampe a colori devi controllare il tempo di esposizione sulla carta con l'ingranditore?

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franzcalab
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da franzcalab »

Si, certo. E devi anche regolare la filtratura che è la parte più difficile perchè ci vuole un po' di pratica per riconoscere e regolare le dominanti di colore.
Tieni presente però che, una volta regolata la filtratura su un negativo e un tipo di carta, gli scostamenti di filtratura sugli altri negativi dello stesso rullo sono minimi, spesso nulli.
Ciao.
Francesco

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Slowhand78
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Slowhand78 »

Utili per regolare la filtratura sono i filtri della kodak per le domananti (Viewing kit mi pare); Ghedina dice, nella sua "Guida al Fotocolore", che una volta trovata la filtratura giusta questa rimane tale per ogni tempo di esposizione, e anzi variazioni di filtratura con tempi diversi sono indice di scelta errata...a me non è mai successo..ma forse non ho mai trovato la giusta filtratura. :(( =))
Daniele

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claudio44
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da claudio44 »

non seguito tutto, e mi sono perso il passaggio che ha portato alla stampa da negativo colore.. in verità è una cosa davvero bella, se poi si trova un laboratorio che si occupa solo dello sviluppo del negativo, meglio ancora, è per questo che non ho proseguito con la stampa da negativo colore, ma ora ne ho trovato uno che sviluppa i negativi, e quindi...credo che riprenderò.. per la filtratura ho sempre usato i filtri della testa colore dellingranditore, i risultati eccellenti;
è vero che usando sempre la stessa pellicola, e la stessa carta, una volta trovata la filtratura giusta questa in genere non va più cambiata.. il problema è trovarla, ma per facilitare il compito è bene fotografare in luce solare un cartoncino grigio medio, magari all'inizio di ogni rullo per sicurezza; su quel fotogramma fare le prove di filtratura, e trovata quella tutte le altre stampe saranno perfette, meglio di qualsiasi laboratorio che usava i sitemi automatici;
c'è poi la difficoltà della stampa totalemente al buio, ma è un problema che si supera presto, e per lo sviluppo, un buon preriscaldamento risolverà tutti i problemi; all'epoca avevo la durst coterm, e il gira rulli durst comot, ora ho la jobo e la sviluppatrice della durst printo, che rende la stampa in gioco, solo che necessità di una gran quatità di chimici

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Giorgio70
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Giorgio70 »

Io sono partito - per questioni di età - con l'analogico. Poi, ho sospeso la mia "attività" fotografica per un po'… Poi grazie ad una compattina digitale ho ricominciato a fare fotografie ma lì in me è scattata subito la molla e il desiderio di tornare all'analogico. Avevo già in passato allestito una mia piccola camera oscura e così ho deciso di rispolverarla. Il ritorno però è stato abbastanza burrascoso… con forti delusioni e grandi entusiasmi. (cosa un po' tipica del mio carattere per cui è sempre o tutto bianco o tutto nero! =)) )
Poi mi sono comprato una Fuji X10 e onestamente quando ho visto i risultati ne sono rimasto così profondamente deluso che ho deciso di ritornare completamente all'analogico anche se in realtà il mio è un ritorno a metà. Infatti scatto in analogico e sviluppo da me i rullini ma poi opero prevalentemente in "camera chiara" mediante scanner. Contrariamente a quanto scrivono molti, le stampe ottenute digitalizzando i negativi e portandoli poi a far stampare non sono per nulla cattive, anzi… Spesso, se il DGN analogico-digitale è stato lavorato con cura si riescono ad ottenere dei risultati assolutamente ottimi o comunque di certo superiori alle stampe che riesco ad ottenere io da solo in camera oscura. La camera oscura la uso sempre ma ora limito i tentativi di stampa solo a quei negativi di cui prima ho studiato per bene la versione a video. Per me poter studiare una foto a video, vedendo bene dove fare le mascherature e le bruciature, è di grandissimo aiuto e mi fa risparmiare moltissimo tempo in camera oscura. Viceversa, spesso se non sempre, lo studio dei provini (tenete però presente che io uso solo il formato 35mm) mi aiutava poco o per nulla; era il più delle volte una sola perdita di tempo. Attenzione, non critico i provini in sé ma solo i provini in ambito 35mm dove, sì, magari ti dà una prima idea di quello che hai scattato ma l'aiuto è proprio pochino per capire come stampare una foto.
In prospettiva nel mio prossimo futuro vedo un progressivo ritorno anche alla stampa completamente analogica ma fatto con grande pazienza. Non rinuncio alla scansione del negativo per il semplice motivo che mi dà la possibilità di condividere le mie foto con gli altri tramite Flickr. Non facendo parte di circoli fotografici od altro, e vivendo da solo, un minimo (ma proprio un minimo visto che le mie foto anche in Internet vengono viste sostanzialmente da quattro gatti) di feedback mi fa piacere averlo.

Per quella che è la mia esperienza posso dire che da quando sono tornato a scattare in analogico ogni volta che faccio uno scatto ci perdo parecchio tempo, studio l'inquadratura e solo alla fine, quando sono completamente convinto, faccio "click". Spessissimo, poi, rinuncio completamente allo scatto quando non sono convinto mentre prima in digitale facevo una caterva di scatti egualmente. Questo mi sta portando a delle grandi soddisfazioni (ovviamente tutte personali) e fa sì che quando sviluppo un rullino su 36 fotogrammi ce ne trovo spesso anche 30 o di più che mi convincono completamente. Prima con la Fuji, invece, facevo anche 6 scatti dello stesso soggetto sperando di azzeccare la
giusta combinazione di prospettiva, tempi, effetti vari ecc…. spesso però senza trovare una sola foto che mi convincesse. Questo scattare compulsivo - in ambito digitale - mi ha portato ad avere in un paio d'anni un archivio digitale di oltre 23.000 mila (sì, proprio ventitremila) DGN e riuscire ad orientarcisi è quasi impossibile.

Viva la pellicola… anche se i costi purtroppo stanno aumentando…. basta solo che andiate a rileggere vecchi post su questo forum dove incidentalmente si parlava di prezzi e vi potete rendere conto di quanto stiano aumentando i costi delle pellicole, chimici, carta e quant'altro….
Giorgio

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