Analogica.it

evidentemente era una caratteristica voluta. il modello era piazzato apposta ad attrarre i clienti alle prime armi per poi spingerli verso i modelli superiori.

io utilizzo la fm2n, la mamiya 645 tuttora con grande soddisfazione. se ci penso una ha 15 anni e l'altra direi almeno 20, e gli obiettivi sono altrettanto vecchi. in pratica è un disastro per i produttori, immaginiamo cosa succederebbe alla fiat se le macchine durassero 20 anni!
per questo negli '80-'90 uscirono tanti modelli economici che talvolta erano scadenti, in tal modo il cliente comprava 2 macchine. alla fine della fiera la vetusta praktica si difendeva bene ed aveva un corredo invidiabile, era necessario spingere i clienti ad un ricambio più rapido.

Io non compro due macchine dello stesso produttore se la prima che ho preso era una ciofeca, mi indirizzo piuttosto verso un altro produttore.

La necessità del ricambio la induci con il marketing, come hanno fatto x gli smartphone (che costano come una buona fotocamera di fascia medio alta e vengono sostituiti ogni 2 anni)


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Come reflex, io usavo la Praktica-B200 anche sul lavoro, con ottimi risultati, che ad un certo punto cedette all'uso eccessivo (ma parliamo ben oltre quel che si richiederebbe ad una reflex di fascia "media").

Avevo urgenza di proseguire il lavoro per le scadenze previste e la ditta per cui lavoravo prese una Nikon FM-10 (scusate se torno su questa, ma è stata citata anche da altri, essendo opera della stessa ditta che produsse la FE-10).

Effettivamente era assai spartana e lo zoomino quasi-macro fornito a corredo era passabilmente buono: riuscii a terminare il lavoro entro i termini di consegna, ma poi, nonostante mi fossi reso ben conto -nell'uso pratico- dei limiti della fotocamera acquistata dai miei titolari (decise il figlio del titolare "perché ci capisce di fotografia"); io poi acquistai una FM-2new (nuova) e l'anno dopo una F-3 (usata): macchine straordinarie, nelle rispettive categorie.

Quindi, nonostante un'esperienza tutto sommato quasi deludente, acquistai comunque una fotocamera della stessa marca.

Questo, per il lavoro; com'è noto, per l'hobby e le foto "pensate" (ammessa e non concessa la mia capacità in tal senso) uso un altro genere di apparecchi...

E.L.

...

Gionny ha scritto:

joeanty ha scritto:Io non compro due macchine dello stesso produttore se la prima che ho preso era una ciofeca, mi indirizzo piuttosto verso un altro produttore.

Macchine come la FE-10, la FM-10 e la cugina T60 erano macchine per principianti o studenti, molto spesso queste categorie non hanno termini di paragone e qualsiasi cosa che gli si metta in mano è il meglio che abbiano mai avuto, logico che poi quando "diventa stretto" si cambia restando nello stesso marchio (e naturalmente le cose non possono che migliorare...).

Io sono convinto che si rimane sullo stesso marchio se ha un senso, ad esempio se sono state già acquistate un paio di ottiche (un grandangolo e un medio-tele o un tele, di solito), oltre il modesto ma onesto zoom in dotazione o il cinquantino, ma probabilmente hai ragione.

Poteva essere indirizzata agli studenti, anche se nei corsi di solito si richiedeva una reflex manuale e veniva sconsigliato ogni automatismo (quindi FM-10 OK, FE-10 KO).
Più plausibile che fosse indirizzata al mercato dei "dilettanti", di quelli che comprano la reflex ma poi la usano come una compatta, senza sostituire MAI nella loro vita l'obiettivo in dotazione con il kit, o ancora poteva essere il regalo di cresima o laurea...

Comunque tutto cominciato per dire che la FE-10 offre l'esperienza d'uso di una fotocamera non Nikon (ma nemmeno Canon, Olympus o Pentax e mi scusino gli estimatori di altre marche che non ho citato) di parecchi anni prima, mentre la FM-10 immagino dia la stessa (buona) esperienza d'uso della FX3 Super 2000.

joeanty ha scritto:Io non compro due macchine dello stesso produttore se la prima che ho preso era una ciofeca, mi indirizzo piuttosto verso un altro produttore.

Imho, non ha molto senso... o meglio, bisognerebbe prima determinare se è quel particolare modello ad essere una ciofeca (dal nostro personale punto di vista) o se è il produttore ad essere ciofeca e sfornare corpi e ottiche ciofeca.

Nel qual caso, stiamo parlando di nikon (ignorando il fatto che la macchina sia in realtà una cosina rimarchiata), che mi sembra tutt'altro che un produttore ciofeca, e quindi siamo stati noi sfortunati a scegliere il modello o semplicemente poco/nulla informati sull'acquisto.

Applicando il tuo ragionamento, uno cancellerebbe dalla sua lista personale un'ottimo produttore solo perchè gli è capitato di acquistare il modello ""*****"", perdendosi una serie di corpi e lenti di buono/alto/altissimo livello (senza nulla togliere agli altri produttori, eh). Mi sembra poco sensato come ragionamento.

Dal mio punto di vista, errare è umano, perseverare è diabolico.


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joeanty ha scritto:
Io sono convinto che si rimane sullo stesso marchio se ha un senso, ad esempio se sono state già acquistate un paio di ottiche (un grandangolo e un medio-tele o un tele, di solito), oltre il modesto ma onesto zoom in dotazione o il cinquantino, ma probabilmente hai ragione.

Poteva essere indirizzata agli studenti, anche se nei corsi di solito si richiedeva una reflex manuale e veniva sconsigliato ogni automatismo (quindi FM-10 OK, FE-10 KO).
Più plausibile che fosse indirizzata al mercato dei "dilettanti", di quelli che comprano la reflex ma poi la usano come una compatta, senza sostituire MAI nella loro vita l'obiettivo in dotazione con il kit, o ancora poteva essere il regalo di cresima o laurea...

Comunque tutto cominciato per dire che la FE-10 offre l'esperienza d'uso di una fotocamera non Nikon (ma nemmeno Canon, Olympus o Pentax e mi scusino gli estimatori di altre marche che non ho citato) di parecchi anni prima, mentre la FM-10 immagino dia la stessa (buona) esperienza d'uso della FX3 Super 2000.

ecco appunto quelle entry-level erano indirizzate ad un pubblico "dilettante" che voleva comprare una cosa diversa dalla compattina senza spendere troppo, e ricordiamoci che al tempo c' erano delle compatte di altissima qualità.
probabilmente clienti che non avrebbero colto le limitazioni della macchina e, nel caso poi si fossero appassionati magari sarebbero rimasti sulla stessa marca per evitare di stare a rivendere il precedente acquisto.

chiunque avesse intenzioni più serie evitava quei modelli, ma se tutti i maggiori costruttori avevano una politica di quel tipo evidentemente premiava. io, dopo che mi si ruppe la k1000 non presi un' altra pentax, e mi ripromisi di non comprare nulla marchiato contax quando si ruppe la quarz. però ecco, se avessi avuto un corredo di ottiche pentax completo penso che avrei capitolato.

Chi ad esempio è anche appassionato di fotocamere ex-URSS/DDR come me, non si scoraggia: se improvvisamente allo scatto o caricando udisse il sinistro rumore "Strack-sbreng!", segnale che qualcosa non va, non si perderebbe d'animo e rimarrebbe fedele ai suoi vertiginosi meccanismi, magari intervenendo di persona (con esiti talvolta infausti), oppure trovando altro, analogo apparecchio, sul quale continuare a montare i suoi nobilissimi vetri.

Anche se -parrà strano- le fotocamere di cui faccio cenno, non si rompono poi così spesso.

Ecco, son riuscito anche in questa occasione a celebrare gli ansimanti fotomeccanismi, che degnamente accompagnano il mio corredo Nikon/Zeiss/Rolleiflex!

(ZAF!)

E.L.

bè certo con quello che costavano!! la zenit con vetro e borsa veniva via alla cifra che in nikon si pagava la sola borsetta! ed era una buona macchina secondo me.