tonyrigo ha scritto:
- il mercato della fotografia (tutta) è in crisi nera: le foto oramai si fanno tutte con gli smartphone, si trasmettono con il web o con whatsapp e si dimenticano dopo un attimo;
Si, hai prefettamente ragione e occhio, la crisi riguarda anche l'ambito dei servizi professionali. Il fotografo di still life è sparito come mestiere, i matrimonialisti sono un concentrato di un po' di tutto e peggio ancora, è un settore che sembra essere il nuvo refigium peccatorum quello della fotografia commerciale. Tutto perché non ha un cazzpita di tesserino, di albo, di UFFICIALITA e l'ultimo cane sciolto può spacciarsi per fotografo e vendere
tonyrigo ha scritto:
- la cosa è dovuta al fatto che, oggettivamente, le foto (foto ricordo e simili che sono il 99,9% di ciò che chiede il mercato) fatte con o smartphone sono ugualmente buone rispetto a quelle fatte con una fotocamera da 5K€;
mi permetto di dire la mia... così è come lo intende la massa, ma NON è così. Il fatto è che la piattaforma web ha veramente bisogno di poco, quindi sì, alla fine sembrano uguali su un francobollo 800x600
tonyrigo ha scritto:
- praticamente tutte le case sono in crisi nera (salvo forse SONY che ha avuto una visione sua e centrata del problema);
- tempo 5 anni NIKON entrerà definitivamente in crisi e tempo 10 anni CANON lo stesso, che forse si salverà con gli altri settori industriali, mentre SONY si salverà certamente non tanto perché ha diversificato la propria produzione nel settore foto, ma perché il suo core business è tutt'altro che la fotografia;
Su Sony è solo questione di bottarella di Xulo, perché ha azzeccato le mirrorless che le stanno dando un po' di ossigeno. In ogni caso Sony ha un business diversificato e quindi ha diversi fattori che riepiono le casse aziendali. Magari la divisione fotografica è in calo, ma compensa con le smart TV o altri ammennicoli vari tecnologici che vende
Su Nikon, mio malgrado, hai perfettamente ragione. Credo sia il prossimo brand storico che andrà in amministrazione controllata e tutti si ascigheranno le lacrime con le mutande, mentre continueranno a fare foto col cellulare. Piangerà quella stessa gente che ha contribuito ad affossarla, senza purtroppo rendersene conto
tonyrigo ha scritto:
- la fotografia come la intendiamo noi rimarrà un mondo di assoluta elite dove ci saranno dei professionisti (o degli appassionati molto, molto pro consumer) che faranno cose che forse per molto tempo non si potranno ancora fare con gli smartphone e cioè lo sport e l'avifauna; tutto il resto si. Si potrà fare, come del resto già si fa in larga misura oggi.
e anche qua la penso come te. Già oggi la professione non è più sinonimo di professionalità. Va anche però detta una cosa... la fotografia ha subito più di altri settori il "fai da te". La gente in questo ambito è riuscita a farsi molta più strada, che non in altri contesti. Faccio un paragone... Non ho mai sentito gli idraulici o gli elettricisti bestemmiare contro Leroy Merlin o altri brico/ferramenta che vendono chiavi, tuvi e teflon per fare lavori in casa. Cioè noi non del mestiere ci siamo avvicinati meno all'idraulica, che alla fotografia e quindi il settore, nonostante questi grandi marchi che vendono gli strumenti che rendono possibile il non chiamare l'idraulico, riesce a tenere botta.
Pensateci bene però, lo smartphone ha dato la possibilità a tutti di fare fotografie, Leroy Merlin dà a tutti la possibilità di comprarsi il set di attrezzi idraulici necessari a fare i lavori in casa o "ammiocuggino". Per la fotografia siamo disposti a spendere e studiare, c'è gente che fa corsi di Photoshop e Làitrum, ma non per l'draulica... o quantomeno non tanto quanto per la fotografia. Vuoi vedere che sotto c'è anche un po' di sfiga?
tonyrigo ha scritto:
- E' il mondo che è cambiato e che - oggi - si basa sulle immagini. Immagini che devono essere subito pronte e disponibile. Se no non servono più. E l'analogico è proprio l'esatto contrario.
Già... hai tristemente, di nuovo, ragione. Ma nessuno sa più aspettare. Non sappiamo aspettare 5 minuti l'autobus, il caffé è con le cialde perché non sappiamo aspettare neanche più la moka. Credo anche che sia aumentata la vendita delle purghe, perché la gente non sa più aspettare nemmeno la... ehm, insomma, ci siamo capiti
tonyrigo ha scritto:
L'ANALOGICO
- bisogna rendersi conto che è un settore in oggettiva costante decadenza:
* KODAK --> fallita
* ILFORD --> fallita
* AGFA --> fallita
E' rimasto qualcos'altro di davvero rilevante commercialmente?
...potrebbe piovere (cit.)
tonyrigo ha scritto:
L'analogico a mio parere non crescerà, anzi si ridurrà, ma si ridurrà ad un livello minimo che rimarrà costante nel tempo perché prenderà vigore con quei pochi appassionati che si divertiranno ad utilizzare le attrezzature analogiche così come gli appassionati di auto d'epoca utilizzano le loro vetture.
direi che tra un massimo toccato nel 1999 ed un minimo toccato con la rivoluzione digitale, ci sarà un andamento che porterà ad una stabilizzazione del mercato, verso il basso rispetto a quando c'era l'esclusiva dell'analogico
tonyrigo ha scritto:Ho molto apprezzato, e ringrazio, Alessandro_Roma per i suoi interventi.
Mi sembra la sua - a mio parere - una visione estremamente oggettiva e realistica della situazione oggi.
vedi, non ho fondamenti scientifici nel calcolare tempi di sviluppo, chiedo banalità, seguo i tempi del bugiardino quando sviluppo, ma forse non sono poi così da buttare, dai!