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Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 11:30
da ilariobr
Buongiorno a tutti voi ragazzi,
mentre i lavori per la mia C.O. procedono, lentamente ma procedono (purtroppo per mea culpa), sto studiando :D
C'è una domanda che mi frulla in testa da tempo, ma da solo non riesco a darmi risposta.
La dia, la meravigliosa dia (personalmente purtroppo non ho mai avuto occasione di provarla me ne ho viste diverse proiettate, che colori!), ad oggi ha senso continuare a scattare in diapositiva?
Il perché di questa domanda? Probabilmente può sembrare una domanda stupida, ma la mia domanda nasce da diversi fattori.
- Carta per stampare dia non esiste più (vi prego smentitimi!!!).
- Le scansioni casalinghe con le diapositive sono molto problematiche.
- Costano tanto (rispetto ad un negativo colore).
Cosa ci fate voi oggi con la dia?
- Le proiettate?
- Qualche processo ibrido con scansione e stampa digitale?
- Esistono metodi alternativi per stamparle in analogico?
Le mie paranoie e domande non sono insensate (o forse si?).
Sono nate dall'esigenza di dover scattare assolutamente prima o poi qualche rullo dia. Se poi mi piace e ci prendo la mano (molto probabile) e mi dovessi ritrovare nella situazione di volerne stampare qualcuna cosa faccio???
Io sono sempre dell'opinione che una buona foto, o una foto significativa, debba essere stampata. Una fotografia vista sul monitor è molto fine a se stessa.
Da questa discussione spero tanto di ricevere le risposte che vorrei.
Vi ringrazio in anticipo ragazzi.
Buona giornata.

Ilario

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 11:41
da -Sandro-
La diapositiva è nata per essere proiettata, questo è lo scopo per cui la si utilizza.

La stampa, che io ho fatto e che conosco bene, non rende nemmeno un decimo della proiezione, pur essendo una stampa che può lasciare a bocca aperta.

La scansione non ha senso, quindi meglio levarsela dalla testa, a meno che tu abbia il folle bisogno di "condividere" quello che fai a tutti i costi.

Se ti attrezzi per svilupparle da solo i costi scendono e la qualità sale, ma l'impegno iniziale non è da poco.

La stampa del colore si fa con i negativi. Vengono meglio, ed i colori sono più delicati e meno fasulli.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 11:58
da ilariobr
Infatti Sandro mi sono attrezzato per gli sviluppi, ho comprato due jobo, una CPE2, una CPE2+ ed un lift. Perchè 2? Mi sono imbattuto in due ottime occasioni dalla Germania, una delle due sarà rivenduta.
Quindi il senso della dia è quello di essere proiettata? Stop?
Tu oggi scatti o non scatti in dia?
-Sandro- ha scritto:a meno che tu abbia il folle bisogno di "condividere" quello che fai a tutti i costi.
Assolutamente no.

Per la dia in B/N la situazione è identica? O magari la carta B/N per dia si trova?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 12:02
da -Sandro-
Scatto, eccome scatto, ma le riservo alle vacanze per esempio, o momenti particolari. Oppure quando mi prende la scimmia e ne ho voglia.

Per tutti i giorni basta e avanza il negativo colore, oltre che il bianco e nero.

Per quanto riguarda le diapositive in BN l'esigenza di stampa non c'è. Meglio stampare un negativo, le diapositive si trattano per avere un contrasto adeguato alla proiezione, che in stampa invece ti farebbe ammattire.

Non vorrai dirmi che pensi di trovarti dinnanzi alla foto della tua vita, di averla fatta in diapositiva e di rammaricarti di non poterla stampare? Dai, per le emergenze c'è sempre la scansione e la stampa del laboratorio.

L'eccessivo integralismo fa male alla salute mentale, te lo dice uno che più integralista di così non potrebbe essere.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 12:22
da ilariobr
-Sandro- ha scritto:Non vorrai dirmi che pensi di trovarti dinnanzi alla foto della tua vita, di averla fatta in diapositiva e di rammaricarti di non poterla stampare? Dai, per le emergenze c'è sempre la scansione e la stampa del laboratorio.
L'eccessivo integralismo fa male alla salute mentale, te lo dice uno che più integralista di così non potrebbe essere.
ahahah no Sandro ma figurati, il punto è proprio quello di voler capire. Ho diversi progetti in mente che inizierò non appena la C.O. sarà pronta e sai mi chiedevo e richiedevo se ne valesse la pena.
Effettivamente le dia per le vacanze o per i momenti particolari, con gli amici, con la famiglia, con la morosa o con i figli hanno molto più senso.
Proietti i ricordi e rivivi quelle giornate. O magari come dici te, "quando ti prende la scimmia" magari un rullo fuori progetto solo per il gusto di farlo ci sta!
Sai cosa, forse proprio il sapere che non puoi più stamparle ti manda in paranoia e ti lascia quello strano amaro in bocca.
Se una cosa non ce l'hai la vuoi, se ce l'hai non la consideri. Forse la mia domanda è nata proprio da questa ideologia.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 13:09
da DanieleLucarelli
Ma le dia si digitalizzano e stampano con buoni/ottimi risultati (magari non con attrezzatura casalinga).

Se si accontenta Massimo Vitali possiamo accontentarci anche noi.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 14:00
da ilariobr
DanieleLucarelli ha scritto:Se si accontenta Massimo Vitali possiamo accontentarci anche noi.
Ma certo ci mancherebbe volevo solo capire se il processo ad oggi si poteva comunque mantenere totalmente analogico. Tutto qua.
E... il cross processing?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 14:01
da allo490
Ciao Ilario, è da un po' che vorrei fare questo esperimento: http://www.nadir.it/test/AGFA_ORTHO.htm
Teoricamente consentirebbe di avere un negativo per la stampa e la corrispondente dia in bn. Stavo a tal proposito iniziando ad incrociare le curve caratteristiche delle pellicole che uso in ripresa e quelle che potrei usare in riproduzione. Appena ho qualche test lo posto volentieri (dovrebbe arrivarmi il soffietto macro a breve).
Qualcuno ha esperienza con questa tecnica?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 14:31
da bafman
Daniele......... bravo.
ilariobr ha scritto:E... il cross processing?
me l'aspettavo.

me l'aspettavo.

me l'aspettavo.
me l'aspettavo.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 14:37
da lo_Spocchioso
DanieleLucarelli ha scritto:Ma le dia si digitalizzano e stampano con buoni/ottimi risultati (magari non con attrezzatura casalinga).
Anche "casalinga": DSLR di qualità + ottica macro + flash remoto.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 14:43
da ilariobr
allo490 ha scritto:Ciao Ilario, è da un po' che vorrei fare questo esperimento: http://www.nadir.it/test/AGFA_ORTHO.htm
Grande! Sinceramente non ero a conoscenza! Aspetto allora i primi risultati e test :D :D
bafman ha scritto:me l'aspettavo.

me l'aspettavo.

me l'aspettavo.
me l'aspettavo.
Bafman, la mia era una domanda, visto il punto interrogativo?
Non conosco il cross processing, ho letto qualcosa qua e là e ne ho sentito parlare, ma realmente non conosco i risultati, i pregi (se qualora ce ne fossero) ed i difetti ed il perchè si debba "cross-processare" una diapositiva!
Tutto qua.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 15:11
da -Sandro-
Ilario, il crossprocessing è una cappella che deriva da un trattamento sbagliato (diapositiva in C41 o negativa in E6).

Ed è assurta a simbolo di creatività assoluta.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 15:15
da claudiamoroni
Il cross processing consiste nello sviluppo della pellicola diapositiva col processo chimico C41, pensato per il negativo colore.

Il risultato sarà un negativo molto contrastato con base trasparente perchè le diapositive non hanno la maschera arancione della maggior parte delle pellicole colore (dico maggior parte perchè mi pare ci sia una pellicola negativa colore della rollei su base trasparente, pensata per la scansione).

I colori saranno completamente sballati, a seconda del tipo di diapositiva, e avrai delle dominanti difficili da correggere in stampa.

Personalmente non penso sia un procedimento utile per stampare le diapositive in quanto tali, i risultati sono completamente diversi da quelli che potresti avere con una diapositiva sviluppata col suo processo E6 e proiettata.

Ho provato a farlo in passato per ottenere foto alto contrasto con colori particolari per un paio di lavori, stasera ti posso mettere qualche scansione da stampa (sperando di riuscire a trovarle, camera mia e' un delirio).

Era un processo che andava molto di moda negli anni '90 ed e' stato "riscoperto" dai lomografi.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 15:30
da ilariobr
Ok perfetto, quindi avevo più o meno ben capito, se sviluppiamo una diapositiva col C 41 si ottiene in pratica un negativo colore con dominanti e colori sballati, chiaramente su sfondo trasparente perché stiamo parlando di diapositiva.
Questo "teoricamente" dovrebbe permettere la stampa da ingranditore, ma praticamente da quel che ho capito è quasi impossibile per via dei colori e dominanti (a meno che la forte resa artistica e sballata sia voluta).
Ora è tutto più chiaro.
Si Claudia sarei davvero entusiasta di vedere qualcosa.
Grazie Claudia, Sandro e Lo_spocchioso per la precisazione.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 16:13
da =Gibo=
claudiamoroni ha scritto:Il cross processing consiste nello sviluppo della pellicola diapositiva col processo chimico C41, pensato per il negativo colore.
oppure usare una negativa colore e svilupparla in E6.. sempre di xpro si parla.. credo(cross processing indica "l'incrocio" chimico/supporto).

La base per ottenere dei "buoni" xpro è sovraesporre 1 stop- altrimenti più che contrastato otterrai immagini sottoesposte, qualche prova io l'ho fatta. certo deve piacere, e a mio avviso ci sono alcunio soggetti che si prestano e altri meno, mooolto meno.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 16:17
da Pacher
Immagina una Fiorentina cotta al microonde.... :(( e poi prova a farla passare come alta cucina...

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 16:19
da elimatilde
Ciao

Dico la mia piccola esperienza.
Anche io ho iniziato a fare qualche rullo dia, per provare come erano, sotto pressione di un amico che fa dia da decenni.....
Alla prima proiezione è stato : "ed io fino ad adesso cosa mi sono perso?"
Poi se hai la jobo te le svilupperai da solo, in un post relativo alle dia avevo anche scritto un sunto dei costi,
Poi farai dia anche in medio formato, perche come detto dal Paolo "lasciano i segni nel muro" (cosa vera !!!)
Poi farai anche dia bianco e nero, rimanendo a bocca aperta.
Poi se hai il banco farai anche una scatola anche di dia 4x5
Poi se sei ricco anche un pacco di 8x10, giusto per farti venire la sindrome di Stendhal

Ironia a parte, se ne hai la possibilita, prova,,vedrai che ne rimarrai soddisfatto, la proiezione non è poi così scomoda.
Non so la tua attrezzatura, ma Io un secondo corpo macchina 35mm ed un magazzino6x6 dedicato alle dia,
così se ho occasioni particolari scatto con entrambi i sistemi.

Buone Dia

Elia

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 16:53
da DanieleLucarelli
lo_Spocchioso ha scritto:
DanieleLucarelli ha scritto:Ma le dia si digitalizzano e stampano con buoni/ottimi risultati (magari non con attrezzatura casalinga).
Anche "casalinga": DSLR di qualità + ottica macro + flash remoto.
Siccome ho scritto buoni/ottimi risultati il minimo, per me, è uno scanner a tamburo perché, già i filmscanner dedicati Nikon, hanno grossi limiti.

Come già scritto, dalle varie prove comparative che ho fatto, ho visto che, la soluzione da te proposta, è qualitativamente inferiore anche ad un modesto scanner piano tipo Epson 4990,

Secondo me è bene avere dei riferimenti corretti altrimenti si rischia di appiattire tutto al basso e non si capisce più il senso e il valore della qualità.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 18:33
da ilariobr
=Gibo= ha scritto:oppure usare una negativa colore e svilupparla in E6.. sempre di xpro si parla.. credo(cross processing indica "l'incrocio" chimico/supporto).
Ma il negativo colore sviluppato in E6 mi restituirebbe i colori positivi giusto (più o meno)? E con la maschera marroncina/arancio tipica dei negativi come si fa?
Non so se è chiara la mia domanda...
Pacher ha scritto:Immagina una Fiorentina cotta al microonde
=)) =)) =)) =))
elimatilde ha scritto:Alla prima proiezione è stato : "ed io fino ad adesso cosa mi sono perso?"
ed è proprio questa la mia paura! :D Sicuramente affiancare un secondo dorso oppure un secondo corpo solo per Dia forse è la situazione perfetta.
Al momento il secondo corpo non ce l'ho (arriverà presto...spero) se non una reflex 35 mm minolta. Ma il 35 mm almeno per il momento cerco di non usarlo dedicandomi solo al MF. Probabilmente un domani mi ricrederò ma non so.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 18:36
da ilariobr
DanieleLucarelli ha scritto:Siccome ho scritto buoni/ottimi risultati il minimo, per me, è uno scanner a tamburo perché, già i filmscanner dedicati Nikon, hanno grossi limiti.
Ma come scanner a tamburo esistono solo i costossissimissimissimi Hasselblad?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 18:42
da claudiamoroni
Avete ragione, anche i negativi colore sviluppati in E6 sono cross process, ma i risultati sono talmente poco degni di nota che non è un metodo molto utilizzato.

Ora gli esempi...

Per cominciare questa è una stampina (8x10, in pollici) da negativo colore 6x6 sviluppato in C41

Immagine

Questa invece è un'altra stampina dalla stessa sessione, ma da diapositiva 35mm sviluppata in C41
I colori sono molto più saturi e il contrasto è molto alto.

Immagine

Questa è l'ennesima stampina, di un'altra sessione, in questo caso da diapositiva 6x6 sviluppata in C41
È meno contrastata, ma le dominanti di colore sono evidenti.

Immagine

Infine questo è il provino a contatto di parte di un rullo di diapositiva sviluppato accidentalmente in C41 dal lab.
Anche qui colori sparati e sballati e alto contrasto.

Immagine

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 18:52
da chromemax
ilariobr ha scritto:Ma come scanner a tamburo esistono solo i costossissimissimissimi Hasselblad?
Mi avventuro in un territorio che non conosco quindi potrei dire delle castronerie pazzesche ma gli scanner hasselblad (Imacon?) non sono a tamburo e sono considerati di fascia media, pensa gli altri :))
Non è roba che si compra ma si va a fare la scannerizzazione da un service. Come sempre dipende da quello che devi fare, da cosa ti aspetti e da quanto sei disposto a pagare.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 18:55
da ilariobr
Grazie mille Claudia :) e complimenti :) Bè si, in effetti la differenza tra il negativo sviluppato regolarmente e una diapositiva in cross processing è proprio tanta.
Si vede che c'è qualcosa di strano. Però io credo sia bene conoscere e sperimentare per capire i limiti del sistema e scegliere il procedimento idoneo in base al risultato desiderato.
Ma le foto in cross processing che hai postato sono comunque stampate da ingranditore vero?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 18:58
da =Gibo=
ilariobr ha scritto:
=Gibo= ha scritto:oppure usare una negativa colore e svilupparla in E6.. sempre di xpro si parla.. credo(cross processing indica "l'incrocio" chimico/supporto).
Ma il negativo colore sviluppato in E6 mi restituirebbe i colori positivi giusto (più o meno)? E con la maschera marroncina/arancio tipica dei negativi come si fa?
Non so se è chiara la mia domanda...
è chiara, vengono così, https://www.flickr.com/groups/xpro-c41-to-e6/

c'è a chi piace, io non ho mai provato, solo dia in c41, e tra l'altro ho fatto "sperimentazione" per solo una dozzina di rulli. Poi ho lasciato perdere, visto il costo delle dia soprattutto, e la mancanza di adeguati soggetti da crossprocessare :D

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 19:12
da ilariobr
chromemax ha scritto:Mi avventuro in un territorio che non conosco quindi potrei dire delle castronerie pazzesche ma gli scanner hasselblad (Imacon?) non sono a tamburo e sono considerati di fascia media, pensa gli altri
Non è roba che si compra ma si va a fare la scannerizzazione da un service. Come sempre dipende da quello che devi fare, da cosa ti aspetti e da quanto sei disposto a pagare.
:D :D :D si si intendo gli hasselblad/imacon (credo siano la stessa cosa, poi boh).
Ah, non sono a tamburo? e cosa sono?? :-?
Comunque, senza sforare, dandoci come limite massimo gli hasselblad (abbiamo già sforato credo per il 99.99 percento delle persone me stracompreso :)) ), cosa c'è più in basso???
=Gibo= ha scritto:è chiara, vengono così, https://www.flickr.com/groups/xpro-c41-to-e6/
Magicamente sparisce la maschera marrone???? La chimica... B-)
Comunque queste foto sono proprio effetto lomo. Tali e quali.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 19:19
da claudiamoroni
Figurati, grazie a te dei complimenti :ymhug:
Sono tutte stampe fatte da me un camera oscura con ingranditore con testa colore.

Si è già parlato tanto di scanners, hai provato a fare una ricerca?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 19:29
da ilariobr
claudiamoroni ha scritto:Sono tutte stampe fatte da me un camera oscura con ingranditore con testa colore.
Complimenti :)
claudiamoroni ha scritto:Si è già parlato tanto di scanners, hai provato a fare una ricerca?
Si hai perfettamente ragione, stiamo andando fuori tema, abbiamo inevitabilmente bruciato le tappe considerando che i passaggi sono dia-sviluppo-proiezione/scansione.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 21:11
da lo_Spocchioso
DanieleLucarelli ha scritto: Come già scritto, dalle varie prove comparative che ho fatto, ho visto che, la soluzione da te proposta, è qualitativamente inferiore anche ad un modesto scanner piano tipo Epson 4990
Non esageriamo... con quale DSLR hai confrontato il 4990?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 21:41
da Pierpaolo B
lo_Spocchioso ha scritto:
DanieleLucarelli ha scritto: Come già scritto, dalle varie prove comparative che ho fatto, ho visto che, la soluzione da te proposta, è qualitativamente inferiore anche ad un modesto scanner piano tipo Epson 4990
Non esageriamo... con quale DSLR hai confrontato il 4990?
Io ho provato con una D610.....
...con ottica sopraffina e strumenti adatti.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 21:46
da davdesmo
Pacher ha scritto:Immagina una Fiorentina cotta al microonde....
Pacher, sei un mito!!!
Scusate l'OT ma dovevo dirglielo!!! :)

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 21:52
da Pierpaolo B
ilariobr ha scritto:Però io credo sia bene conoscere e sperimentare per capire i limiti del sistema e scegliere il procedimento idoneo in base al risultato desiderato.
Penso che sia esattamente il contrario di ciò che hai detto. Occorre capire per sperimentare..... se "sperimenti" (che parola odiosa) senza aver capito ti troverai a pocciare nel tentativo di capire senza concludere nulla (come in tanti fanno e dimostrano di fare).
Pacher ha scritto:Immagina una Fiorentina cotta al microonde.... :(( e poi prova a farla passare come alta cucina...
Pacher ti bacerei in bocca.... :))
...ma dato che sono all'antica ti dovrai accontentare di un bacione in fronte :-*

L'xprocessing dovrebbe essere bandito da regolamento dagli argomenti di analogica.it.
A parte il discutibile gusto della pratica l'xp rovina i bagni di trattamento. In un lab (serio) in tempi in cui si lavorava veramente tanta roba mi dissero che chi voleva tale trattamento lo facevano a parte con sovrapprezzo per non rovinare i bagni di cui avrebbero usufruito anche altri clienti. Se volete farlo in casa (sprecando tempo e denaro) vi conviene usare chimici esausti prima di gettarli.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 22:13
da ilariobr
impressionando ha scritto:Penso che sia esattamente il contrario di ciò che hai detto. Occorre capire per sperimentare..... se "sperimenti" (che parola odiosa) senza aver capito ti troverai a pocciare nel tentativo di capire senza concludere nulla (come in tanti fanno e dimostrano di fare).
Perdona, ma è deformazione professionale :)
Non capisco cosa ci sia che non vada in quel che ho detto.
Conoscere la teoria, mettere in pratica la teoria con la sperimentazione pratica, acquisire le conoscenze pratiche e teoriche, conoscerne le caratteristiche, applicarla se mai dovesse servire.
Punto. Cosa c'è che non va?
Ragazzi io ho capito che a molti di voi il cross processing fa venire la pelle d'oca, probabilmente un domani dopo aver provato potrò dire lo stesso anche io o probabilmente me ne innamorerò. Probabilmente non proverò mai, probabilmente si.
Questo nessuno potrà mai saperlo.
Ma il punto della discussione era un altro, cosa ci fate con le diapositive. C'è chi le proietta, chi le scannerizza, chi le stampa (se ha la carta), chi le "cross-processa".
Il cross-processing fa comunque parte della sezione diapositiva e il mio intento era solo quello di conoscere tutti gli aspetti della diapositiva compreso (purtroppo per molti) il cross-processing.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 23:20
da lo_Spocchioso
impressionando ha scritto: Io ho provato con una D610.....
...con ottica sopraffina e strumenti adatti.
...e...

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 23:35
da Pierpaolo B
lo_Spocchioso ha scritto:
impressionando ha scritto: Io ho provato con una D610.....
...con ottica sopraffina e strumenti adatti.
...e...
:ymsick:

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 23:38
da lo_Spocchioso
Va bene, mi arrendo.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 23:44
da Pierpaolo B
ilariobr ha scritto:Però io credo sia bene conoscere e sperimentare per capire i limiti del sistema e scegliere il procedimento idoneo in base al risultato desiderato.
ilariobr ha scritto:Conoscere la teoria, mettere in pratica la teoria con la sperimentazione pratica
Prima hai scritto "occorre sperimentare per capire"....
....poi "Conoscere la teoria, mettere in pratica la teoria"
Io li ho intesi agli antipodi.....
"Sperimentare per capire" non esiste se non hai la teoria. Senza teoria pocci.... ma non capisci perchè non hai i fondamentali per capire e riscoprirli da solo mi sembra un azzardo.....
....questo è quello che ho scritto più sopra e ribadisco ora.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 24/02/2015, 23:51
da ilariobr
Ah, ok forse non ci eravamo capiti o forse mi ero espresso male io.
Comunque si, una cosa è la conseguenza dell'altra cosa.
Guarda vorrei avere il tempo e i danari per riscoprirli da solo :)) :)) :D
Chiaramente è impossibile, è già difficile capire la teoria per certi versi.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 0:47
da chromemax
Le diapositive sono fatte solo per essere proiettate ed era così anche prima quando c'era il ciba/ilfo-chrome, (la stessa cosa dei filmini S8). Ai tempi se portavi in laboratorio delle dia per farle stampare ti restituivano delle schifezze immonde, fatte in ciba (non solo) ma sempre schifezze. A farle a casa non era così facile come sembrava, il contrasto scappava via da tutte le parti e capitava che sceglievi una dia da stampare in base a come poteva venire e non perché era la dia che volevi su carta.
A farlo bene il ciba richiedeva attrezzature, tanta esperienza e se facevi fare una stampa a mano ti costava una cifra spropositata, anche se poi ti cascava la mascella per quanto era bella.
A guardarla bene la dia ha i colori più falsi del mondo, un crossover indecente, una resa innaturale, la stessa scena ripresa con due pellicole diverse pare ripresa in orari diversi e in periodi dell'anno diversi; dal punto di vista colorimetrico le dia fanno abbastanza schifo, ma quando le proietti sono la cosa più bella che i tuoi occhi possano vedere.
La stampa della dia deve essere un evento eccezionale e come tale va affrontato, se è lo scatto della vita spendi quello che c'è da spendere per lo scanner a tamburo e la stampa ink-jet o laser/chimica, se sono scatti ricordo le passi in uno scanner casalingo che non sia una cacca e le stampi come meglio credi, tanto dovrebbero rimanere piccole.
Se vuoi solo stampe su carta, un negativo colore, magari medio formato, stampato 30x40 come si deve ha ancora qualcosa da dire, anche alle stampe su ciba.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 1:04
da ilariobr
chromemax ha scritto:ciba/ilfo-chrome
Sono la stessa cosa vero (anzi, erano?)?
Le dia essendo nate per la proiezione è quindi giusto che i colori "sfondino" .
Immaginate se le dia avessero avuto colori molto desaturati come alcune pellicole, proiettandole avrebbero perso altro colore.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 8:52
da -Sandro-
ilariobr ha scritto: Immaginate se le dia avessero avuto colori molto desaturati come alcune pellicole, proiettandole avrebbero perso altro colore.
Per quello c'erano le fuji astia con colori delicatissimi che per i ritratti erano strepitose, le rimpiango ancora adesso.

Comunque Ilario, capisco l'entusiasmo, ma cerca di rifuggere dalla cosidetta "sperimentazione" nell'accezione moderna, ossia pasticciare senza cognizione di causa, come diceva Jannacci, "per vedere l'effetto che fa".
La teoria è complicata, ma tu non devi arrivare a conoscere la formulazione dei copulanti (che poi è anche un segreto), basta capire come funziona a linee generali. Per guidare un'automobile non è necessario conoscere la termodinamica, basta usarne i comandi. Se poi sai come funziona il motore hai quel qualcosa in più che ti permette di tirarne fuori il massimo. Idem per la fotografia. Conoscenza consapevole, il che significa ammettere di dover studiare un sacco di cose e farlo. Quando poi hai le basi, sperimenti, ed ottieni risultati degni di nota. Diversamente pasticci, ma poi ti stufi presto. La nostra fotografia è un meccanismo ad azione ritardata, saprai quello che avrai fatto solo dopo, quando è troppo tardi per rimediare. Quindi bisogna sapere TUTTO prima.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 9:35
da Pacher
davdesmo ha scritto:
Pacher ha scritto:Immagina una Fiorentina cotta al microonde....
Pacher, sei un mito!!!
Beh, uno che sdrammatizza ci vuol sempre..e sparar cazzate mi riesce bene.. :D
Paolo ti ringrazio, ma mi accontento di una stretta di mano e di una cena di pesce. =p~
Comunque visto il prezzo delle diapositive secondo me il "cross processing" lo dimentichi in fretta :ymdevil:

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 10:07
da maxmars
Pacher ha scritto: Comunque visto il prezzo delle diapositive secondo me il "cross processing" lo dimentichi in fretta :ymdevil:
Non scordiamoci che Ferrania sta per produrne di nuove \:D/
(beh tecnicamente son sempre quelle degli anni 90..)

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 10:41
da ilariobr
-Sandro- ha scritto:Comunque Ilario, capisco l'entusiasmo, ma cerca di rifuggere dalla cosidetta "sperimentazione" nell'accezione moderna, ossia pasticciare senza cognizione di causa, come diceva Jannacci, "per vedere l'effetto che fa".
Ma no Sandro non intendevo quello.
Poi non è possibile che possa stufarmi, non è il piccio passeggero, sono molti anni che mi rifugio nella fotografia, la differenza è che purtroppo ho riscoperto l'analogico dopo Il digitale. Dico riscoperto perche da ragazzino non esisteva comunque il digitale. Quindi adesso sento il bisogno di dover andare come un treno, di imparare tutto quello che ho perso in questi diversi anni. So che forse sbaglio, ma è cosi.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 10:46
da ilariobr
maxmars ha scritto:Non scordiamoci che Ferrania sta per :) produrne di nuove

e speriamo! :D
Pacher ha scritto:Comunque visto il prezzo delle diapositive secondo me il "cross processing" lo dimentichi in fretta
E come darti torto! c'hai ragione :D

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 13:16
da durstm850

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 13:23
da NikMik
ilariobr ha scritto:
maxmars ha scritto:Non scordiamoci che Ferrania sta per :) produrne di nuove
Anch'io sto per cambiare radicalmente la mia alimentazione e rimettermi una buona volta in forma con un po' di palestra o di nuoto;
sto per rimettere finalmente ordine in casa per vivere in un posto più gradevole;
sto per portare la macchina a un autolavaggio perché tenerla così è una vergogna;
sto per prendere il telefono in mano e chiamare quel mio vecchio amico a cui feci un torto e chiedergli scusa.
Sto per... magari, ecco, non oggi, forse non domani, ma... sto per.
:)

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 13:44
da ilariobr
durstm850 ha scritto:Ne parlavamo tempo fa..
Grazie mille durstm850, tutte conversazioni molto interessanti che mi erano sfuggite. Grazie :)
NikMik ha scritto:Anch'io sto per cambiare radicalmente la mia alimentazione e rimettermi una buona volta in forma con un po' di palestra o di nuoto;
sto per rimettere finalmente ordine in casa per vivere in un posto più gradevole;
sto per portare la macchina a un autolavaggio perché tenerla così è una vergogna;
sto per prendere il telefono in mano e chiamare quel mio vecchio amico a cui feci un torto e chiedergli scusa.
Sto per... magari, ecco, non oggi, forse non domani, ma... sto per.
NikMik dici che sono tutte menzogne? Ho seguito con grande interesse sul forum la discussione su Ferraria, ho visto i video e la cosa sembrava anche abbastanza seria.
Poi, chissà...

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 14:21
da NikMik
ilariobr ha scritto:
NikMik ha scritto:Anch'io sto per cambiare radicalmente la mia alimentazione e rimettermi una buona volta in forma con un po' di palestra o di nuoto;
sto per rimettere finalmente ordine in casa per vivere in un posto più gradevole;
sto per portare la macchina a un autolavaggio perché tenerla così è una vergogna;
sto per prendere il telefono in mano e chiamare quel mio vecchio amico a cui feci un torto e chiedergli scusa.
Sto per... magari, ecco, non oggi, forse non domani, ma... sto per.
NikMik dici che sono tutte menzogne? Ho seguito con grande interesse sul forum la discussione su Ferraria, ho visto i video e la cosa sembrava anche abbastanza seria.
Poi, chissà...
Non volevo essere così drastico e malevolo. Anche i miei (vedi elenco sopra) sono propositi molto sinceri, te lo assicuro!
Volevo solo dire che ho la sensazione che la cosa FORSE non sarà facile come si crede (e spera)...
Ma appunto, chissà...
:)

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 14:54
da ilariobr
:) Almeno una cosa è certa... Ci sarà da aspettare :)

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 15:13
da mauresepolizio
-Sandro- ha scritto:La diapositiva è nata per essere proiettata, questo è lo scopo per cui la si utilizza.

La scansione non ha senso, quindi meglio levarsela dalla testa, a meno che tu abbia il folle bisogno di "condividere" quello che fai a tutti i costi.

Se ti attrezzi per svilupparle da solo i costi scendono e la qualità sale, ma l'impegno iniziale non è da poco.

La stampa del colore si fa con i negativi. Vengono meglio, ed i colori sono più delicati e meno fasulli.
Io ho iniziato a lavorare in uno studio fotografico con le diapositive, non le ho mai viste proiettate, ma solo stampate nei cataloghi dopo essere state scansionate.
Lavoravano così da 20 anni piu o meno, hanno forse sbagliato per tutto questo tempo? Accidenti. :( :-\
chromemax ha scritto:Le diapositive sono fatte solo per essere proiettate ed era così anche prima quando c'era il ciba/ilfo-chrome,
[...]
A guardarla bene la dia ha i colori più falsi del mondo, un crossover indecente, una resa innaturale, la stessa scena ripresa con due pellicole diverse pare ripresa in orari diversi e in periodi dell'anno diversi; dal punto di vista colorimetrico le dia fanno abbastanza schifo, ma quando le proietti sono la cosa più bella che i tuoi occhi possano vedere.
La stampa della dia deve essere un evento eccezionale e come tale va affrontato, se è lo scatto della vita spendi quello che c'è da spendere per lo scanner a tamburo e la stampa ink-jet o laser/chimica, se sono scatti ricordo le passi in uno scanner casalingo che non sia una cacca e le stampi come meglio credi, tanto dovrebbero rimanere piccole.
Se vuoi solo stampe su carta, un negativo colore, magari medio formato, stampato 30x40 come si deve ha ancora qualcosa da dire, anche alle stampe su ciba.
Pensa te che usavamo le diapositive per la fedeltà cromatica e per avere un riscontro rapido con le essenze dei legni e i colori dei tessuti (e i mobilieri hanno l'occhio fino per queste cose).

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 15:37
da -Sandro-
mauresepolizio ha scritto:
Io ho iniziato a lavorare in uno studio fotografico con le diapositive, non le ho mai viste proiettate, ma solo stampate nei cataloghi dopo essere state scansionate.
Lavoravano così da 20 anni piu o meno, hanno forse sbagliato per tutto questo tempo? Accidenti. :( :-\
Scusa, ma non ha senso prendere per esempio gli standard professionali di una volta, siamo fotoamatori e trattiamo i materiali con le competenze da fotoamatori.
Prova oggi a pretendere la fedeltà cromatica da un laboratorio al quale consegni le diapositive da sviluppare.
Ciò che si faceva un tempo è solo un ricordo, è giusto parlarne perché si abbia un panorama più ampio, ma le cose sono cambiate, irreversibilmente direi.
Poi ci saranno sicuramente le punte di eccellenza, scansioni professionali, stampe digitali professionali. Ma non sono costi sopportabili da un appassionato di fotografia, che quindi si accontenta di proiettare le sue belle diapositive, magari dopo aver le sviluppate con soddisfazione, ed amen.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 15:41
da Pierpaolo B
Si, i cataloghi sono sempre stati fatti su diapositiva.... le diapositive in lastre erano usate in quantità proprio per i cataloghi. Sicuramente con la diapositiva hai un riscontro oggettivo sui cromatismi post scansione..... con il negativo il riferimento sarebbe nullo.
E' il fotoamatore che proietta e non potrebbe fare altro. La scansione di diapositive con macchine casalinghe è umiliante. Penalizzante è anche la scansione pro ma per uso tipografico basta e avanza e sbrodola qualità da ognidove.
Per quanto riguarda l'occhio fino dei mobilieri per le essenze del legno esprimo le mie perplessità sulla generazione entrante e buona parte di quella in forza..... non sanno distinguere il faggio dalla betulla..... ma nemmeno la noce nostrana dalla noce tanganica.... ma neanche il rovere dal castagno; i vecchi mobilieri vendevano prima il legno poi il mobile..... ma è una storia finita.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 15:43
da marcotre
Negli anni 90 mi trovavo sull'isola di Comodo, io fotografavo con una Kodak negativa colore 160 ASA e di fianco a me c'era un fotografo italiano che fotografava per nationalgeographic, aveva due corpi macchina e notai che su una carico' un rullo di ektacrome.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 16:06
da maxmars
impressionando ha scritto:La scansione di diapositive con macchine casalinghe è umiliante.
Ragazzi voi dovete avere degli standard di qualità incredibili e lo dico senza malizia. Ho scannerizzato qualche dia con i vari plustek e reflecta (meglio quest'ultimo per le diapo) e il risultato mi è sembrato ottimo, certamente paragonabile alla scansione di negativi colore. Anche come tempi di scansione chiaramente.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 16:54
da Pierpaolo B
maxmars ha scritto:
impressionando ha scritto:La scansione di diapositive con macchine casalinghe è umiliante.
Ragazzi voi dovete avere degli standard di qualità incredibili e lo dico senza malizia.
Ma no, ma no....
...E' che non c'intendiamo.
La diapositiva nasce per essere vista in trasparenza..... illuminata e proiettata ha un impatto emotivo veramente importante e non riproducibile in altro modo. Usare le diapositive per infilarle nello scanner è come comprare una M3 e metterla a metano.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 17:03
da durstm850
maxmars ha scritto:
impressionando ha scritto:La scansione di diapositive con macchine casalinghe è umiliante.
Ragazzi voi dovete avere degli standard di qualità incredibili e lo dico senza malizia. Ho scannerizzato qualche dia con i vari plustek e reflecta (meglio quest'ultimo per le diapo) e il risultato mi è sembrato ottimo, certamente paragonabile alla scansione di negativi colore. Anche come tempi di scansione chiaramente.
Che dire, Il mio epson v700 lo reputo penoso con le dia. Basta vedere in trasparenza i dettagli presenti in ombra rispetto alla scansione a video. Figurarsi la stampa.
Come ho scritto piu volte invece, con un drum scanner professionale si ottengono file degni di essere stampati . Ma dal 6x7 in su, col 35mm io non rimango soddisfatto nemmeno cosi.
Se avvessi piu tempo comunque mi concentrerei sulla stampa colore da negativo all'ingranditore..... altro che processo ibrido, chi sa forse un giorno ci riesco.
Ps. di solito faccio stamparte su supporto fujiflex i files (enormi peraltro) che meritano.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 17:24
da chromemax
mauresepolizio ha scritto:Pensa te che usavamo le diapositive per la fedeltà cromatica e per avere un riscontro rapido con le essenze dei legni e i colori dei tessuti (e i mobilieri hanno l'occhio fino per queste cose).
Tutta la roba che doveva essere passata alla tipografia veniva scattata su invertibile e i motivi erano molteplici e spesso una "pezza" ce la metteva il tipografo (e ai tempi c'erano anche pellicole più fedeli dal punto di vista cromatico).
Comunque non ci vuole molto, prendi la coda nera dell'ultimo rullo dia che hai ritirato dal lab o hai sviluppato tu stesso e guardaci attraverso e dimmi che colore vedi: di certo non è un grigio neutro... prendi il colore complementare ed è quello delle alteluci :D

Re: Il senso della dia...

Inviato: 25/02/2015, 22:38
da ilariobr
Volevo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato in modo costruttivo a questa discussione :)
Grazie, grazie a tutti...

Re: Il senso della dia...

Inviato: 28/02/2015, 11:53
da ooxarr
le dia 135 però secondo me hanno traumatizzato diverse generazioni :D , immagino sia capitato a tutti la cena di famiglia dove qualcuno tirava fuori i caricatori pieni di panorami delle 5 terre :wall: :wall:
di mio nonno ne ho dovute visualizzare circa 12.000 molte delle quali pesantemente virate su colori strani. penso di averne tenute circa 1000 con persone, oppure perchè particolarmente belle.
è un tipo di fotografia che deve essere molto selettiva secondo me, un rullo di 120 ogni tanto va bene. ma con parsimonia

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 16:16
da Paolo1960
Da una quindicina d'anni a questa parte ormai fotografo esclusivamente in diapositiva, e quindi il mio unico modo di fruire di una immagine fotografica è attraverso la proiezione.
Complice l'avvento del digitale inoltre negli ultimi otto/nove anni ho potuto permettermi l'acquisto di numerosi proiettori Kodak Ektapro, e pure di una lista pressochè infinita di obiettivi da proiezione ... e quindi ora come ora le mie cose migliori, poche a onore del vero :( , me le gusto in dissolvenza incrociata!
Tornerei indietro?
Assolutamente proprio no ... per nessuna ragione al mondo!

Ciao, Paolo.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 16:28
da Aleksej6
Fai bene, io faccio un po' di tutto, negative e positive, ma ultimamente sono un po' stressato dal dover stampare i negativi colore, con il problema di trovare sempre le corrette filtrature che fa perdere tempo.
Per cui, penso che da ora in poi scatterò più diapositive. Se ne possono anche fare tante, basta entrare nell'ottica di tenersele per sè e di non tediare i parenti! E non solo nelle vacanze, è piacevole fotografare i luoghi di tutti i giorni, anche per testimoniarne il cambiamento nel tempo. Le vie, le piazze, le scene di vita. Le nature morte, i fiori, sono resi in modo eccezionale dalle diapositive, anche solo di piccolo formato. E' un piacere rivederle, anche solo in un piccolo visore, quando non ho voglia di montare il proiettore.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 17:36
da DanieleLucarelli
ooxarr ha scritto:le dia 135 però secondo me hanno traumatizzato diverse generazioni :D , immagino sia capitato a tutti la cena di famiglia dove qualcuno tirava fuori i caricatori pieni di panorami delle 5 terre :wall: :wall:
di mio nonno ne ho dovute visualizzare circa 12.000 molte delle quali pesantemente virate su colori strani. penso di averne tenute circa 1000 con persone, oppure perchè particolarmente belle.
è un tipo di fotografia che deve essere molto selettiva secondo me, un rullo di 120 ogni tanto va bene. ma con parsimonia
Mi ricordo le facce sgomente quando ti presentavi con il proiettore e la valigetta da 5 caricatori da 50 (anche se io più di 150 dia per singoal proiezione non ne ho mai fatte).

Comunque si sono vendicati, mi è toccato sorbirmi la visione delle foto digitali delle vacanze... mai sotto le mille immagini comprensive delle foto ricordo di tutte le portate di tutti i pranzi/cene. E poi si dice che il digitale non è il male...

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 20:52
da Pierpaolo B
DanieleLucarelli ha scritto:Comunque si sono vendicati, mi è toccato sorbirmi la visione delle foto digitali delle vacanze... mai sotto le mille immagini comprensive delle foto ricordo di tutte le portate di tutti i pranzi/cene. E poi si dice che il digitale non è il male...
Si, si...
....ma se con le diapositive s'accelerava con gli obrobri.... con le visioni digitali ti mettono il tempo fisso e ti tocca aspettare la prossima sperando in qualcosa di decente....
....poi sul televisore!!!
...anzi 2 televisori uno verticale e uno orizzontale....
....poi la musica di sottofondo CICLICA.
...poi due versioni per le migliori.... una colore e una BN.... o peggio una virata.
Poi dicono "vi ricordate che palle con le dia!!"

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 21:06
da Pierpaolo B
Comunque la diaproiezione è spesso apprezzata dai fotoamatori a proprio uso e consumo. E' il sistema più trasparente per apprezzare la qualità delle proprie opere senza filtri e condizionamenti di passaggi intermedi ed imposizioni di variabili qualitative dovute alle competenze dei laboratori. Diverse volte ci siam trovati d'accordo nel constatare le differenze tra il caricatore scattato con il tal sistema piuttosto del caricatore scattato con il talaltro.
La stampa è comunque sempre apprezzata da chicchessia..... competente e non. Se dopo cena tirate fuori la scatola da scarpe con le foto di 20anni prima nessuno scapperà e gli argomenti che ne scaturiscono sono sempre animatamente divertenti.

Apppproposito... la cinghia del Pradovit dove la trovo?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 22:11
da tzirk
impressionando ha scritto: .Apppproposito... la cinghia del Pradovit dove la trovo?
Questa?
http://www.ebay.it/itm/Riemen-LEITZ-PRA ... 3f4807f4c1

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 22:45
da Pierpaolo B
Si, dovrebbe essere quella... la sua era proprio a sezione quadra... le tonde slittano

Grazie

Re: Il senso della dia...

Inviato: 03/03/2015, 23:09
da tzirk
impressionando ha scritto:Si, dovrebbe essere quella... la sua era proprio a sezione quadra... le tonde slittano

Grazie
Prego ;)

Siccome ho da poco preso un pradovit ca2500 e avevo letto del punto debole della cinghia, me ne sono subito procurata una per precauzione (anche se, aprendo il coperchio per dare una pulitina, non sono riuscito a vedere dov'è posizionata ma mi porrò il problema quando e se dovesse rompersi).

Re: Il senso della dia...

Inviato: 04/03/2015, 15:03
da gobbo
per me ha senso usare diapositive!
35 mm uso pochissimo però mi diverto a guardarle la sera in casa con una pizza e una birra! il monitor mi annoia! ;)
6x6 le scansiono con un v700 senza alcun ritocco e con il programmino originale Epson perchè altri non so usarli! vengono bene...una delle ultime foto infatti l'ho fatta stampare a plotter qui da un piccolo laboratorio e il risultato è molto buono! la regalerò ad una amica che compie gli anni! se invece dovessi fare qualcosa di professionale andrei in un laboratorio grosso che mi scansioni e stampi su una bella carta ecc ecc... con costi nettamnete più alti ma una qualità spettaclare che difficilmente ho visto dalle digitali!

Re: Il senso della dia...

Inviato: 04/03/2015, 15:07
da gobbo
Solo a dimostrazione che l ho stampata 50x50 con un gran bel risultato!

Re: Il senso della dia...

Inviato: 04/03/2015, 16:10
da Paolo1960
Aleksej6 ha scritto:Fai bene, io faccio un po' di tutto, negative e positive, ma ultimamente sono un po' stressato dal dover stampare i negativi colore, con il problema di trovare sempre le corrette filtrature che fa perdere tempo.
Per cui, penso che da ora in poi scatterò più diapositive. Se ne possono anche fare tante, basta entrare nell'ottica di tenersele per sè e di non tediare i parenti! E non solo nelle vacanze, è piacevole fotografare i luoghi di tutti i giorni, anche per testimoniarne il cambiamento nel tempo. Le vie, le piazze, le scene di vita. Le nature morte, i fiori, sono resi in modo eccezionale dalle diapositive, anche solo di piccolo formato. E' un piacere rivederle, anche solo in un piccolo visore, quando non ho voglia di montare il proiettore.
Ti dirò, alle volte un visore, anche piccolo, consente di visionare una diapositiva anche meglio che in proiezione (a patto di avere un loupe all'altezza della situazione è ovvio) perchè le puoi osservare in trasparenza ... cosa invece impossibile in proiezione.
Ed è per questo motivo che ultimamente sto cercando in giro un telo da retroproiezione, perchè da quando ho visto come rende una diapositiva retroproiettata (peraltro all'interno di una semplice vetrina) mi sono reso davvero conto di quanto si perda, sempre e comunque, proiettando su un telo che per quanto eccellente priva la diapositiva della sua peculiarità maggiore e più vera ... la trasparenza appunto.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 04/03/2015, 16:15
da Paolo1960
DanieleLucarelli ha scritto:
ooxarr ha scritto:le dia 135 però secondo me hanno traumatizzato diverse generazioni :D , immagino sia capitato a tutti la cena di famiglia dove qualcuno tirava fuori i caricatori pieni di panorami delle 5 terre :wall: :wall:
di mio nonno ne ho dovute visualizzare circa 12.000 molte delle quali pesantemente virate su colori strani. penso di averne tenute circa 1000 con persone, oppure perchè particolarmente belle.
è un tipo di fotografia che deve essere molto selettiva secondo me, un rullo di 120 ogni tanto va bene. ma con parsimonia
Mi ricordo le facce sgomente quando ti presentavi con il proiettore e la valigetta da 5 caricatori da 50 (anche se io più di 150 dia per singoal proiezione non ne ho mai fatte).

Comunque si sono vendicati, mi è toccato sorbirmi la visione delle foto digitali delle vacanze... mai sotto le mille immagini comprensive delle foto ricordo di tutte le portate di tutti i pranzi/cene. E poi si dice che il digitale non è il male...

Ed è appunto per questo motivo che nei circoli fotografici, anni addietro chiaramente, si richiedeva quasi sempre di non portarsi dietro più di una trentina di diapositive.
Però che soddisfazione si prova quando, dopo aver proiettato 160 diapositive in dissolvenza incrociata (in circa quarantacinque minuti ... tralaltro), nel momento in cui si dissolve l'ultima e si accende la luce gli astanti ti guardano sgomenti e ti chiedono: ma è già finito?

Re: Il senso della dia...

Inviato: 06/03/2015, 17:58
da ooxarr
si, si possno essere bellissime, non c'è dubbio su questo. il problema è che i rulli da 36 fatti nelle vacanze comitiva dell' inps al 90% erano di una banalità terrificante. lo erano 30 anni fa e lo sono tuttora quando mi è toccato andare a scartabellare quelle di mio nonno.
allo stesso modo in cui larga parte delle mie foto digitali specie se viste da un estraneo sono gigabite sprecati. il metodo di fruizione "flessibile" consente di saltare oltre a piacimento. la proiezione invece.... con il fotografo che declamava "questo è il tramonto visto dalla roccia sopra la spiaggia dalla sabbia verde" clunk "questi sono i fiorellini sul terrazzo della cugina flora il giorno dopo il temporale" e puntualmente qualcuno interrompeva "ma scusa non saranno pistilli di erica che fioriscono a giugno??" :)) :wall:
per fortuna che gli schermi del computer sono piccoli quindi oggi quando si mostrano le foto non si può obbligare tutta la compagnia a guardarle :D

Re: Il senso della dia...

Inviato: 08/03/2015, 12:30
da Paolo1960
Ma infatti nelle condizioni da te descritte altro non sono che una agonia mortale!
Ma ammetterai che una cosa sono anzi ... erano, le proiezioni fatte da persone che adoperavano le diapositive solo perchè più economiche rispetto ai negativi colore (perchè questi andavano comunque stampati) altra cosa, invece, è la proiezione di un numero più o meno consistente di fotografie che però siano state tutte preparate e pensate ... prima di essere realizzate!

Insomma direi che fra queste due interpretazioni del tema ci sia la stessa differenza che esiste fra il Flyer dei fratelli Wright e il Lockheed-Martin F 22 Raptor ...

Re: Il senso della dia...

Inviato: 09/03/2015, 1:16
da ooxarr
ma certo, io stesso qualche diapositiva l'ho scattata, specie in vacanza e ne sono ben contento. ritengo però che sia una specie di "effetto speciale", abusarne stanca. a me piace la provia, ma comunque guardarla proiettata o con il visore dopo un pò mi sembra innaturale.
una volta non era tanto più economico fotografare con le diapositive, i rullini avevano già prezzi altini, poi proiettore, telo, caricatori. diciamo che molti la usarono quasi come sostituto della videocamera. al tempo c'era la gloriosa 8mm che non era propriamente di qualità eccelsa, avere la diapositiva permetteva di unire la proiezione cinematografica alla qualità delle foto.

Re: Il senso della dia...

Inviato: 10/03/2015, 16:14
da Paolo1960
Innaturale la diapositiva?
A patto di avere una pellicola equilibrata, e la Provia 100 F in effetti lo è tamquam la Velvia ... a usarla con un minimo di esperienza chiaramente, la diapositiva fornisce di gran lunga la più realistica rappresentazione della realtà!

Re: Il senso della dia...

Inviato: 10/03/2015, 16:56
da Aleksej6
Paolo1960 ha scritto:Innaturale la diapositiva?
A patto di avere una pellicola equilibrata, e la Provia 100 F in effetti lo è tamquam la Velvia ... a usarla con un minimo di esperienza chiaramente, la diapositiva fornisce di gran lunga la più realistica rappresentazione della realtà!
Sono d'accordo. In linea generale utilizzo la diapositiva per fini documentaristici, il negativo colore per fini creativi.