Devo solo mettere in pratica tenendo ben presente questa logica. Essendo il primo rullino, però, procederò secondo gli standards. Sarà comunque utile per i confronti futuri.
Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
Perfetto! Adesso tutto mi torna.
grazie!
Devo solo mettere in pratica tenendo ben presente questa logica. Essendo il primo rullino, però, procederò secondo gli standards. Sarà comunque utile per i confronti futuri.
Devo solo mettere in pratica tenendo ben presente questa logica. Essendo il primo rullino, però, procederò secondo gli standards. Sarà comunque utile per i confronti futuri.
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
Una faticaccia leggersi sto thread
Ne ho letto solo una parte ma devo finirlo in fretta...molto esaustivo anche se un po' macchinoso da comprendere a fondo ma forse ci sto capendo qualcosa
Ne ho letto solo una parte ma devo finirlo in fretta...molto esaustivo anche se un po' macchinoso da comprendere a fondo ma forse ci sto capendo qualcosa
Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
che bello ..
qualcosa che stavo cercando ta tempo ...
che ho letto almeno fino a metà..
ma con tutto il cuore.. :-)
continuerò così
grazie silver.. e tutti gli altri . grandi.
qualcosa che stavo cercando ta tempo ...
che ho letto almeno fino a metà..
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continuerò così
grazie silver.. e tutti gli altri . grandi.
Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
Avevo in mente di fare il test per trovare la sensibilità effettiva di una pellicola nella mia catena, ma mi sorge un dubbio:
quando andrò a sviluppare la pellicola, che tempo usare?
Se non erro quest'ultimo non sarà di grande importanza in quanto dovrà essere sviluppato il valore con meno densità possibile (Zona I), pertanto il tempo non influirà in alcun modo ad una sua modifica di densità.
Quindi, considerando il mio caso, ossia Ilford fp4+ sviluppata in Ilford ID-11 stock suppongo che un tempo di 6 minuti basti ed avanzi.
Mi farebbe piacere ricevere una conferma da qualcuno più esperto di me.
Grazie
quando andrò a sviluppare la pellicola, che tempo usare?
Se non erro quest'ultimo non sarà di grande importanza in quanto dovrà essere sviluppato il valore con meno densità possibile (Zona I), pertanto il tempo non influirà in alcun modo ad una sua modifica di densità.
Quindi, considerando il mio caso, ossia Ilford fp4+ sviluppata in Ilford ID-11 stock suppongo che un tempo di 6 minuti basti ed avanzi.
Mi farebbe piacere ricevere una conferma da qualcuno più esperto di me.
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
La variazione del tempo di sviluppo influenzerà un pochino anche la Zona I. Nell'ambito del range di contrasti utili alla stampa la variazione è, di solito, molto contenuta: frazioni di stop. Dipende anche dalla combinazione pellicola rivelatore, in alcuni casi è più evidente, in altri quasi inesistente.
Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
Capisco,
quindi in teoria, ipotizzando di utilizzare una combinazione film/dev che influenza un minimo anche la zona I, si potrebbero avere S.E. diverse (nell'ordine di 1/3 di stop ad esempio, presumo anche meno) in funzione del tempo di sviluppo.
Beh, quindi non mi resta che fare i test utilizzando diversi tempi per vedere come si muove la S.E., anche se la differenza in effetti sarà poca cosa.
Più che altro il mio fine ultimo sarebbe quello di effettuare dei test per il contrasto, ossia ricavarmi la variazione dei tempi necessaria ad ottenere gli sviluppi N-1 ed N+1 (mantenendo fissi fp4+ e ID-11); e ovviamente tali test possono essere fatti esclusivamente utilizzando la S.E. (che a sua volta vuole il suo test)
Ne consegue che se la mia accoppiata film/dev è tale da rendere sensibile la zona I al tempo di sviluppo (e quindi anche II e III per la cronaca), in situazioni di alto contrasto (sviluppo N-1) la S.E. sarà 1/3 di stop (ad esempio) minore rispetto a quando eseguo uno sviluppo N. Viceversa per la situazione opposta.
Tutto questo ad essere stra-pignoli ovviamente, francamente 1/3 di stop a malapena lo vedo, ammesso anche che la variazione sia di 1/3 e non di meno.
Ma c'ho azzeccato?

quindi in teoria, ipotizzando di utilizzare una combinazione film/dev che influenza un minimo anche la zona I, si potrebbero avere S.E. diverse (nell'ordine di 1/3 di stop ad esempio, presumo anche meno) in funzione del tempo di sviluppo.
Beh, quindi non mi resta che fare i test utilizzando diversi tempi per vedere come si muove la S.E., anche se la differenza in effetti sarà poca cosa.
Più che altro il mio fine ultimo sarebbe quello di effettuare dei test per il contrasto, ossia ricavarmi la variazione dei tempi necessaria ad ottenere gli sviluppi N-1 ed N+1 (mantenendo fissi fp4+ e ID-11); e ovviamente tali test possono essere fatti esclusivamente utilizzando la S.E. (che a sua volta vuole il suo test)
Ne consegue che se la mia accoppiata film/dev è tale da rendere sensibile la zona I al tempo di sviluppo (e quindi anche II e III per la cronaca), in situazioni di alto contrasto (sviluppo N-1) la S.E. sarà 1/3 di stop (ad esempio) minore rispetto a quando eseguo uno sviluppo N. Viceversa per la situazione opposta.
Tutto questo ad essere stra-pignoli ovviamente, francamente 1/3 di stop a malapena lo vedo, ammesso anche che la variazione sia di 1/3 e non di meno.
Ma c'ho azzeccato?
Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
Però non mi torna qualcosa.
Ok la S.E. in effetti non cambia, istintivamente ho basato il ragionamento sul fatto che la S.E. fosse funzionale alla Zona I; ma non dovrebbe essere così.
E' il minimo annerimento possibile sul film se non erro.
Quindi, ragionandoci bene, il problema sta nel trovare questo minimo annerimento, e se la coppia film/dev mi porta a uno slittamento (leggerissimo) verso su della zona I a seconda del tempo, dovrò naturalmente utilizzare il tempo di sviluppo minimo possibile per far sì che si formi il minimo annerimento su pellicola.
O no?
EDIT: Anche in questo caso vale la regola di non scendere sotto i 4'?
Ok la S.E. in effetti non cambia, istintivamente ho basato il ragionamento sul fatto che la S.E. fosse funzionale alla Zona I; ma non dovrebbe essere così.
E' il minimo annerimento possibile sul film se non erro.
Quindi, ragionandoci bene, il problema sta nel trovare questo minimo annerimento, e se la coppia film/dev mi porta a uno slittamento (leggerissimo) verso su della zona I a seconda del tempo, dovrò naturalmente utilizzare il tempo di sviluppo minimo possibile per far sì che si formi il minimo annerimento su pellicola.
O no?
EDIT: Anche in questo caso vale la regola di non scendere sotto i 4'?
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
È giusto il primo ragionamento. La S.E. non è il minimo annerimento possibile, infatti.
Nel S.Z. la S.E. è il minimo annerimento che produce una differenza visibile sulla stampa rispetto ad una stampa del solo velo che sia esposta col minimo tempo possibile tale da produrre D-max (o quasi). Come valore per la Zona I viene convenzionalmente considerato valido una densità di 0,10 sopra B+V.
Il minimo annerimento visibile/misurabile è molto inferiore allo 0.10 sopra B+V, ma purtroppo non è possibile far "leggere" alla carta da stampa delle densità così basse. Infatti o purtroppo anche la carta ha la spalla! Ovvero la tendenza ad avere una curva senza pendenza quando si avvicina a D-max (il nero) e quindi si è costretti ad utilizzare per la Zona I una densità abbastanza consistente. Questo è anche uno dei motivi della variabilità della S.E.
Il valore convenzionale di 0,10 sopra B+V è abbastanza valido, ma con alcune carte o combinazioni carta rivelatore, può essere necessario utilizzare valori ancora più alti (ilford MG IV per es), così come alcune carte dalla spalla particolarmente ripida possono consentire di utilizzare valori inferiori (Rollei 111 per es). Io però non scenderei a tale livello di precisione, proprio perché poi rende "obbligata" la scelta della carta. Inoltre bisogna considerare sempre che una esposizione leggermente abbondante non fa danno e alle volte aiuta, mentre viceversa anche piccoli errori in sotto-esposizione possono rendere la vita difficile.
Nella pratica effettuerai dei test combinati in cui verificherai contemporaneamente S.E. e contrasto (c'è un thread in proposito, vedo se lo trovo).
Nel S.Z. la S.E. è il minimo annerimento che produce una differenza visibile sulla stampa rispetto ad una stampa del solo velo che sia esposta col minimo tempo possibile tale da produrre D-max (o quasi). Come valore per la Zona I viene convenzionalmente considerato valido una densità di 0,10 sopra B+V.
Il minimo annerimento visibile/misurabile è molto inferiore allo 0.10 sopra B+V, ma purtroppo non è possibile far "leggere" alla carta da stampa delle densità così basse. Infatti o purtroppo anche la carta ha la spalla! Ovvero la tendenza ad avere una curva senza pendenza quando si avvicina a D-max (il nero) e quindi si è costretti ad utilizzare per la Zona I una densità abbastanza consistente. Questo è anche uno dei motivi della variabilità della S.E.
Il valore convenzionale di 0,10 sopra B+V è abbastanza valido, ma con alcune carte o combinazioni carta rivelatore, può essere necessario utilizzare valori ancora più alti (ilford MG IV per es), così come alcune carte dalla spalla particolarmente ripida possono consentire di utilizzare valori inferiori (Rollei 111 per es). Io però non scenderei a tale livello di precisione, proprio perché poi rende "obbligata" la scelta della carta. Inoltre bisogna considerare sempre che una esposizione leggermente abbondante non fa danno e alle volte aiuta, mentre viceversa anche piccoli errori in sotto-esposizione possono rendere la vita difficile.
Nella pratica effettuerai dei test combinati in cui verificherai contemporaneamente S.E. e contrasto (c'è un thread in proposito, vedo se lo trovo).
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia
Credo di esserci Andrea,
sei stato stra-chiarissimo, come sempre.
Ti ringrazio per il link e il resto.
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