Provino a contatto: come si fa?

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Alessandro_Roma
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Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Alessandro_Roma »

Potreste indicarmi come fare un provino a contatto? Ho provato a cercare ma c'è chi lo fa cotto, chi crudo e chi col sushi :D
Ho capito che devo mettere i negativi su un foglio 24x30, pressati da un vetro. Fin qua... Ma poi come regolo il tempo di esposizione? Uso il tempo di Dmax?

Grazie
Alessandro



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NikMik
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da NikMik »

Come i maestri del forum hanno detto altre volte, è utile fare un provino scalare con contrasto moderato (non più di 2) e scegliere quel tempo in cui il trasparente della pellicola si distingue appena appena dal fondo nero. Le traforazioni della pellicola si distinguono dal nero, ma solo guardando molto attentamente. Al limite andrebbe bene anche il primissimo tempo in cui il trasparente della pellicola è reso nero, ma non andare oltre; per sicurezza meglio fermarsi una frazione prima, così si è sicuri di non sacrificare nessun dettaglio in ombra.

In questo modo i dettagli nelle ombre, se si è esposto bene, emergono.

Se molti negativi invece fossero MOLTO SOVRAesposti, seguendo questa procedura i fotogrammi ti verrebbero tutti bianchi o quasi sul provino;... allora scegli un tempo in cui vedi qualcosa! :)

Naturalmente, se si tratta di un rullino da 36 pose, si saranno forse fotografate scene dal contrasto diverso, e potrà capitare che in qualche scena (ripresa con contrasto alto) non si vedano sul provino i dettagli delle luci (e in stampa singola dovrai stamparlo con grado più basso di 2), o viceversa in scene dal contrasto basso.

Quando sono cosciente del fatto di aver fotografato in uno stesso rullino scene dal contrasto molto diverso, so in partenza che il grado 2 non sarà adatto a rendere ben visibili i dettagli nelle luci di tutti i fotogrammi, e in particolare farà bucare le luci alle scene più contrastate. Allora faccio il provino a contatto con contrasto più basso, in modo da vedere nelle luci più dettagli possibile, anche se in questo modo il tono generale del provino sarà più "moscio", perché calibrato sulle scene di più alto contrasto.

Edit: ho corretto questo post togliendo un mio errore alla luce di quanto specificato dopo da chi ne sa più di me.
Ultima modifica di NikMik il 06/06/2019, 11:57, modificato 2 volte in totale.

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Pierpaolo B
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Pierpaolo B »

Già che ci sei fanne due.... Uno ci filtro 2 e uno con filtro 1.
Esponi fino a quando il foglio è nero ma lascia vedere la perforazione della pellicola. In questo modo riesci con un lentino a vedere cosa effettivamente c'è nelle ombre. Le luci ti vengono dietro...... Questo lo potremmo definire un provino tecnico.
Se vuoi un provino estetico lo stampi al meglio per far uscire gradevoli la maggior parte degli scatti. Nel primo caso riconoscerai la giusta esposizione e in entrambi i casi l'entità del contrasto medio in base al tempo di sviluppo e alla luce di scena (non applicabile però in stampa).
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Bludiprua
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Bludiprua »

Alessandro_Roma ha scritto:Potreste indicarmi come fare un provino a contatto?
Alessandro
Ti assicuro che per un provino a contatto ci si mette di più a descrivere COME si fa piuttosto che provare a farlo!
Butta un foglietto di carta sotto il vetro e sviluppa "a caso", ti giuro che qualcosa viene fuori.
Poi da lì aggiusti, ci sono cose che bisogna provare se no ti perdi in mille dettagli sostanzialmente inutili in una fase iniziale.
Prova.

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Silverprint
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Silverprint »

Aggiungo solo che la stampa a contatto è più contrastata della stampa proiettata, sia che si usi il condensatore, sia il diffusore.
Spannometricamente ci sta almeno un grado in più per cui se si usa il grado 2 è normale che negativi adatti al grado 2 risultino troppo contrastati. Cambia inoltre la gamma tonale e si avrà una certa compressione dei toni medi e scuri, specialmente se si aggiusta il contrasto per non far sparare i toni più chiari.
Una soluzione possibile per rendere il provino un po' più simile alla stampa è di usare carta pre-velata. Questo consente sia di non scendere troppo col contrasto evitando la compressione dei toni medi e scuri, sia di avere una resa dei toni chiari più vicina a quella delle stampa.

In ogni caso una stampa a contatto NON può essere usata per verificare accuratamente il contrasto del negativo o la sua resa tonale.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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NikMik
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da NikMik »

Ho corretto il mio primo post, emendandolo alla luce di quanto detto da Andrea. Non sapevo che la stampa a contatto fosse di per sé più contrastata. Empiricamente mi sono in effetti ritrovato spesso a rifare i provini a contrasto 1 o poco più per avere i dettagli nelle luci. Ora so perché! :-)

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Pierpaolo B
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Pierpaolo B »

Infatti come dicevo sopra il provino non è applicabile in stampa ma serve per valutare l'esposizione e la qualità dello sviluppo.
Dal provino emergeranno gli scatti con problemi e si avrà un'idea precisa di dove sono le ombre (esposizione) e dove sono finite le luci (sviluppo).
Più se ne fanno più si affina l'occhio.
Come diceva Bludiprua più facile da fare che da dire.
E' pure un ottimo sistema per l'archivio delle immagini.
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da chromemax »

C'è il fare dell'ingranditore che la stampa a contatto non ha, da qui la pre-velatura della carta per simularlo. Il flare, nelle sue molteplici forme, è una variabile impazzita che incide in maniera pesante e di cui non si tende a tener conto.

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Alessandro_Roma
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Alessandro_Roma »

impressionando ha scritto:Già che ci sei fanne due.... Uno ci filtro 2 e uno con filtro 1.
Esponi fino a quando il foglio è nero ma lascia vedere la perforazione della pellicola. In questo modo riesci con un lentino a vedere cosa effettivamente c'è nelle ombre. Le luci ti vengono dietro...... Questo lo potremmo definire un provino tecnico.
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Ma quindi è corretto usare il tempo di Dmax? Con questo sono sicuro che il foglio diventa nero, quindi un tempo inferiore sicuramente no, il mio dubbio era su quanto usarne uno più lungo...

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Alessandro_Roma
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Re: Provino a contatto: come si fa?

Messaggio da Alessandro_Roma »

Aggiungo un bit, correggete mi raccomando gli errori. Se io uso il filtro 2 e il tempo Dmax, ho un riferimento utile per la stampa? Posso dire che questo risultato mi aiuta a capire poi cosa fare in stampa?


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