Già è difficile vederci qualcosa..... poi magari t'immagini e ci credi
Ma se ci pensi mica ti convince.
Moderatore: etrusco
Mah ... credo di averlo avuto tipo due settimane e poi rispedito al mittente... che tanto dopo 30 secondi che ci guardavo attraverso iniziavo a rivedere sempre a colori con dominante giallaPierpaolo B ha scritto: ↑16/10/2022, 16:31Na c'hai provato?
Già è difficile vederci qualcosa..... poi magari t'immagini e ci credi![]()
Ma se ci pensi mica ti convince.
Ma grazie mille, stavo leggendo ora il regolamento per cercare di capire se stessi facendo qualcosa fuori dal normale.Silverprint ha scritto: ↑06/02/2023, 10:57@Steccia
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Grazie al tuo "up!" ho letto anch'io. Al netto della gratitudine per la pazienza, l'impegno e il metodo applicati da @chromemax a vantaggio di tutti, in particolare le parti che richiamo qui son proprio da incorniciare. Tutto verissimo, non vero.chromemax ha scritto: ↑04/10/2022, 18:20(...) ogni pellicola ha una sua propria sensibilità spettrale, il che significa che ogni pellicola “vede” i colori in maniera diversa; se la pellicola A ha una spiccata sensibilità al rosso il fattore filtro per i filtri “caldi” (giallo, arancio e rosso) dovrà essere inferiore rispetto ad una ipotetica pellicola B che ha una sensibilità meno marcata alle frequenze lunghe dello spettro luminoso.
Inoltre c'è anche la variabile del tipo di luce presente nella scena al momento dello scatto; se si fotografa in condizioni di luce molto fredda, in ombra aperta, magari ad una certa quota, la quantità di radiazione azzurra è molto più alta rispetto a quando si fotografa in orari più prossimi all'alba o al tramonto, quando la luce naturale è più ricca di colori caldi. Nel primo caso un eventuale filtro arancione, colore che nella ruota colori è in posizione opposta rispetto agli azzurri (e quindi ne è il complementare), assorbirà molta più luce rispetto al secondo caso in cui la maggior parte dello spettro luminoso composto da colori caldi riuscirà a passare attraverso il filtro.
(...)
A questa indeterminatezza sulla correzione dell'esposizione da apportare quando si usano i filtri va anche aggiunta la variazione dei toni di grigi operata dal filtro stesso. Ad esempio nelle riprese in esterni i filtri “caldi” tendono a scurire le zone in ombra molto più di quanto preventivato col rischio di sottoesposizione che diventa sempre più marcata man mano che il colore del filtro si avvicina verso il rosso.
Insomma l'uso dei filtri colorati nella fotografia bianco e nero è un potente mezzo espressivo ma gli effetti sull'esposizione sono molto difficili da controllare con precisione, ed infatti la tecnica più usata e sicura quando si usano i filtri è il bracketing.
(...)
Qualche cautela in più va presa nel caso di ampie zone d'ombra, illuminate prevalentemente dalla luce azzurra proveniente dal cielo, quando si usano i filtri arancio e rosso, dato che queste aree, anche se ad occhio sembrano perfettamente neutre, in realtà sono colorate di azzurro (vedi a proposito la differenza nella temperatura colore di 5500°K tra le aree al sole e quelle in ombra nelle condizioni del test).
(...)
Personalmente ne esce rafforzata la mia predilezione per il filtro giallo/verde (ma anche giallo, specie con altre pellicole) da tenere sempre montato sull'ottica quando fotografo in bianco e nero, dato che a mio avviso i toni sono molto più bilanciati e aderenti alla mia visione in bianco e nero dei colori.
Era l'unica cosa buona fornita nel "kit del bravo fotografo" della kiev88.