Analogica.it

l'acqua di Roma è esageratamente dura, ed è risaputo...
io a Milano avevo un'acqua decisamente migliore, ma nonostante ciò, le mie stampe non hanno nessun problema (evidente).
il mio pensiero va ai polifosfati, proverei senza se possibile.

La soluzione pressochè definitiva potrebbe essere un piccolo impianto di osmosi. ;)

Anthor ha scritto:La soluzione pressochè definitiva potrebbe essere un piccolo impianto di osmosi. ;)

secondo me potrebbe essere anche peggio, avevo letto qualcosa a riguardo da qualche parte, e l'autore che ne sconsigliava l'utilizzo mi aveva convinto.
il calcare non credo faccia poi cosi male alle nostre stampe, ma io non ho fatto chimica però...

franny71 ha scritto: il mio pensiero va ai polifosfati

quindi, al prosciutto

io ho notato che nel selenium si forma spesso e presto una sorta di morchia biancastra o comunque chiara....

luca_dega ha scritto:io ho notato che nel selenium si forma spesso e presto una sorta di morchia biancastra o comunque chiara....

luca, io non ho ancora virato nulla, anche se ci sto pensando seriamente...
quindi non posso dire nulla a riguardo...
polifosfati nel prosciutto?
ma dove vivi???

franny71 ha scritto:

Anthor ha scritto:La soluzione pressochè definitiva potrebbe essere un piccolo impianto di osmosi. ;)

secondo me potrebbe essere anche peggio, avevo letto qualcosa a riguardo da qualche parte, e l'autore che ne sconsigliava l'utilizzo mi aveva convinto.
il calcare non credo faccia poi cosi male alle nostre stampe, ma io non ho fatto chimica però...

Hai qualche riferimento ? Io la uso ormai da anni senza problemi per la preparazione dei chimici, per sviluppare e per i lavaggi finali di pellicola e carta. L'acqua di osmosi, nel caso fosse troppo tenera comunque la puoi tagliare con acqua di rubinetto, alcuni impianti hanno già una valvola a tre vie per l'eventuale miscelazione, sfruttando tra l'altro gli stessi filtri... (diversi lustri di di acquariofilia saranno pur serviti a qualcosa )

Anthor ha scritto:

franny71 ha scritto:

Anthor ha scritto:La soluzione pressochè definitiva potrebbe essere un piccolo impianto di osmosi. ;)

secondo me potrebbe essere anche peggio, avevo letto qualcosa a riguardo da qualche parte, e l'autore che ne sconsigliava l'utilizzo mi aveva convinto.
il calcare non credo faccia poi cosi male alle nostre stampe, ma io non ho fatto chimica però...

Hai qualche riferimento ? Io la uso ormai da anni senza problemi per la preparazione dei chimici, per sviluppare e per i lavaggi finali di pellicola e carta. L'acqua di osmosi, nel caso fosse troppo tenera comunque la puoi tagliare con acqua di rubinetto, alcuni impianti hanno già una valvola a tre vie per l'eventuale miscelazione, sfruttando tra l'altro gli stessi filtri... (diversi lustri di di acquariofilia saranno pur serviti a qualcosa )

mi pare di aver visto su APUG, se la trovo liko il tutto qui, ma anche Andrea mi aveva sconsigliato la stessa per le pellicole, causa un eccessivo rigonfiamento.

Anthor ha scritto:La soluzione pressochè definitiva potrebbe essere un piccolo impianto di osmosi. ;)

L'acqua dura NON è un problema!

L'acqua eccessivamente morbida invece lo è: è più difficile sciogliere bene le soluzioni, rigonfia le emulsioni, non lava... etc. e quindi filtri per addolcire l'acqua non servono e casomai fanno danno. Che io sappia l'unica cosa che crea problemi è una eccessiva presenza di ferro, ferro non calcio. Comunque il ferro in eccesso rende difficilmente solubili alcuni rivelatori e quindi fa macchie di sviluppo sui negativi e non polvere sulle stampe.

Io credo che quello sporco sia generato da una reazione causata da una contaminazione con composti solforosi. È una reazione della gelatina. Lavare le stampe con qualcosa che le pulisca o strofinarle può togliere la polvere, ma non elimina la contaminazione...

Comunque come ultimo bagno, da non sciacquarsi, solo da rimuovere con la racletta, si può usare il Sistan (AG stab), visto che ci siete...
Sull'uso dell'imbibente ho delle perplessità invece, alcuni ritengono che alla lunga possa essere dannoso per la fibra della carta.

il sistan che cosa farebbe in pratica?
curiosità mai risolta...