Ciai,
e grazie per i vari consigli.
Da quello che ho letto oggi, mi sembra di aver capito che si torna a restituire significati distinti ai due termini 'precisione" e "accuratezza" dopo che nel recente passato sono stati considerati sinonimi (non so se nela pratica o anche nella documentazione).
Ho cercato un termometro PT100, ma a rispondere a questa sigla ho trovato solo sonde (che vanno poi collegate ad uno delle trante interfacce handheld proposte da vari marchi).
Devo dire che ho un debole per gli strumenti analogici (ma va' ?) e, sebbene usi un digitale che, a dispetto della sua economicita', mi sembra essere il piu' accurato fra i termometri che ho, mi piacerebbe avere un buon termometro ad alcool o mercurio (se e'ancora possibile e legale acquistarne) "bello grande" per essere leggibile con facilita' (e per evitare di restare a piedi sul piu'bello per batterie esaurite o per acqua che entra nello strumento).
Il mio primo Paterson l'ho rotto di recente usandolo come bacchetta per agitare....
Ripreso (anzi: presi due..), non riesco a trattenermi dal continuare ad usarlo per rimescolare. Quando uno e' di coccio...
(...) mica dobbiamo calcolare l'equivalente caloria-joule fino al terzo decimale! (...)
Ma certo che no: la seconda cifra decimale al limite puo' anche bastare !
Riguardo la risoluzione, mi sembra un parametro che, preso a se', migliora con le dimensioni e con la spaziatura delle lineette e lo considero solo per la facilita' di lettura: dall'esperienza che ho avuto con sensori di posizionamento so poi purtroppo bene che le cifre significative "ad libitum" sono un'illusione (vi diro'anzi che tendo proprio a diffidare dagli strumenti che le offrono).
G.