biginovero ha scritto:
Si chiama libertà di parola, concetto che a molti spocchiosi è sconosciuto. Capito il concetto adesso, o sei un troll??
fenolo ha scritto: Applausi
Io veramente non riesco a capire.
Apro un thread condividendo con voi una serie di domande e considerazioni che ho posto a me stesso e sono molto semplici, ma forse è il caso di riepilogarle: sono uno studente, non lavoro, purtroppo, ma eccezionalmente avrò la possibilità di avere una discreta somma di denaro fra qualche mese, per quanto riguarda il 135 ho sempre usato una macchina a telemetro (Contax II) perché mi trovo meglio per l'uso che ne faccio, questa macchina ha qualche problema e, vista l'età dell'esemplare e visti i soldi che ho già speso nelle riparazioni, pensavo di sostituirla con qualcosa di più recente, da qui avevo pensato ad una Leica (dall'M4 in avanti). Dato che non lavoro, appunto, è una spesa per cui ho grosse remore e mi chiedevo se non sarebbe meglio evitare. In più non sono un appassionato di marchi, tant'è che avrei anche pensato di acquistare delle lenti Zeiss ZM a corredo.
Tutto qui. Può anche essere una questione ridicola e priva di interesse per chiunque oltre me. Non ho dubbi su questo. Nessuno obbliga nessuno a partecipare a questa conversazione né tanto meno a considerarla in qualche modo valida.
Ora, biginovero interviene iniziando con una sorta di lezione sul mezzo tecnico che deve essere al servizio della poetica dell'autore, cosa sinceramente che mi pare fuori luogo, ma transeat:
biginovero ha scritto:Credo che chiedere consiglio su una macchina fotografica senza specificare quali siano le proprie intenzioni artistiche sia inutile. Una macchina è uno strumento tecnico e deve essere semplicemente il mezzo per realizzare una linea artistica, qualsiasi essa sia.
Sempre ammesso che non si usi la fotografia per scopi documentali puri, il che comunque richiede mezzi adeguati.
Senza conoscere l'intento poetico o meramente documentale di chi ha posto la questione tecnica non si raggiunge nulla.
Continua raccontando le sue esigenze, per le quali una Leica è inutile. Non risponde minimamente alle mie domande, poiché non hanno nulla a che fare con le mie, ma se ci tiene a dirle va bene.
biginovero ha scritto:Io la leica la uso come soprammobile, carino, meglio di un bond in termini di resa economica, ma non mi sarebbe assolutamente utile per fotografare atmosfere visive decisamente dipendenti da un controllo perfetto di inquadratura e sfocato che solo una reflex analogica o un buon mirino digitale mi possono dare, e non rinuncerei mai ad uno zoom che mi permette ulteriori selezioni perfette e nessun distacco dal flusso di lavoro.
Continua parlando male dei "leicisti" e del loro feticismo tecnico e dell'uso che si presume facessero i fotoreporter di una volta delle Leica. È un'altra cosa che ha poco a che fare con le mie considerazioni iniziali ma va bene, per carità.
biginovero ha scritto:Altri possono avere esigenze artistiche diverse, anche se mi chiedo quali visto che concordo perfettamente sul fatto che la stragrande maggioranza dei leicisti sia, al giorno d'oggi ovviamente, interessata solo a ripetere ad nauseam test tecnici irrilevanti artisticamente e del tutto fine a se stessi, alla ricerca maniacale di una perfezione d'immagine fine a se stessa.
Le leica a telemetro sono state molto utili a fotogiornalisti del passato in epoca di pellicole a bassa sensibilità, la mancanza di vibrazioni e le piccole dimensioni le rendevano tecnicamente sensate ma al giorno d'oggi sono macchine del tutto prive di flessibilità e così costose da essere riservate a chi apprezza più il concetto di possesso di un bell'oggetto sofisticato che una qualche forma di produzione artistica creativa.
Alla fine si chiede quale sia la mia "ispirazione poetica" e mette le mani avanti, non si capisce bene perché, contro il timore che io possa citare Joyce, cosa che lo farebbe bestemmiare.
Che io abbia o meno una "poetica" (e voglio evitare di parlare di poetica qui) cosa cambia rispetto ad un fatto semplicissimo: preferisco il telemetro? Che diavolo c'entra Joyce? Perché utilizzare questo tono polemico senza rispondere minimamente al post iniziale?
biginovero ha scritto:In ogni caso sarebbe interessante capire quale sia l'ispirazione poetica dell'autore di questo thread, sperando che non citi Molly Bloom e lo stream of consciousness, potei avere reazioni inconsulte con sofisticate invocazioni apotropaiche di divinità alla maniera tradizionale veneta ...
Adesso mi chiede, in modo aggressivo, se sono un troll, invoca la libertà di parola (che sarebbe più utile alla conversazione se venisse utilizzata nei limiti del principio di cooperazione) e mi dà dello spocchioso.
Un minuto dopo arriva Fenolo e applaude. Ditemi voi.