impressionando ha scritto:
Questo negativo era perfetto.... una Delta3200 esposta e trattata in modo impeccabile che sulla carta quasi sembrava una FP4.
Io l'ho tenuta più vivace...ottima la parte luminosa a sx che ha consentito di mantenere il sole ben presente senza far soffrire il contrasto. Ignorato il cielo per far uscire la rete.
La parte bassa è di difficile interpretazione..... se ben ricordo gli ho dato qualche pennellata.
Magnifica la scritta "ZODE" sia in alto che sul cartello che ho cercato di far uscire dalla carta.
Ti ringrazio anch'io dei commenti e visto che si tratta del mio scatto non avrò freni inibitori nel criticarlo.

Innanzitutto l'idea era quella di riunire nel fotogramma alcuni degli elementi ricorrenti nei "panorami urbani": dai graffiti, sempre a metà strada tra il degrado e la cultura underground, al gioco tra il lucchetto con le iniziali degli innamorati sotto il cartello "pericolo di morte", passando per la scritta "viva l'oppio" come elemento alienante (o contro l'alienazione stessa).
Nella composizione ho voluto tenere il massimo rigore possibile che, unitamene alla grata a scacchiera, voleva portare un senso di oppressione quasi claustrofobica. Da qui il senso dello spazio lasciato in alto, oltre la grata, come elemento di fuga, verso una alternativa indefinita ma che non lascia presagire niente di che. Ho visto che qualcuno l'ha tagliato, questo significa che non ho comunicato in maniera efficace.
Dal punto di vista tecnico, il posizionamento delle standarde non è stato inappuntabile dato che la parte bassa della foto è leggermente non a fuoco. Per lo scatto ho scelto di usare sia la Rollei Retro 400s (pellicola che a volte riesco a gestire bene, altre malissimo) e la, appunto, Ilford Delta 3200.
Con quest'ultima, per scurire un poco il cielo, ho applicato un filtro rosso con polarizzatore (è un filtro variabile). Con poderosa botta di sedere, perché non preventivato e per i miei gusti, il polarizzatore ha eliminato riflessi sulla grata mentre il rosso l'ha schiarita, segnano ancor più stacco della stessa col muretto in basso e lo sfondo.
Lo sviluppo con il D76 stock ha portato una resa molto morbida, un (bel) po' lontana da quello che avrei voluto per questa foto (ottima magari per altre). Purtroppo solo nelle settimane successive ho scoperto la (per me) meravigliosa texture della Delta 3200 col Rodinal o simili 1+25.
Sarebbe stata la "scartavetrata" agli occhi perfetta per il tema.
Dopo la stampa ho lavorato lungamente con la sbianca locale su quattro copie, cercando di valorizzare gli elementi sopra descritti. In particolare ho lavorato sul bianco dello sticker in altro a dx, sulla targa, sui binari illuminati dal sole, sulla scritta "viva l'oppio" e sul bianco dei graffiti. Su quest'ultimo ho fatto disastri con le tre copie perdute.
Ho poi virato al selenio per cercare la DMax ma temo di non esserci riuscito: la tua versione, Paolo, ha un nero più profondo.
Infine ho spuntinato, cannando però nero: ho scoperto infatti che il Peerless Black Ivory, quello usato, si presta a foto non "selenizzate", mentre il Lamp per quelle che hanno subito il viraggio. Ora lo so.
Andrea mi ha cazziato su un paio di punti, suggerendomi di ristamparla, ma pur amando questa foto sono per il non accanimento terapeutico e per il "cosa fatta capo ha".
Ci devo pensare.
Lorenzo.